SlideShare a Scribd company logo
1 of 41
Download to read offline
Strategie educative e didattiche di intervento negli
alunni con ADHD
26 marzo 2015
Pignatelli Francesco – psicologo SEE
Orfano Marialuisa – educatrice SEE
Fornasier Emanuela - psicologa
Disturbo da deficit di
attenzione/iperattività
(ADHD)
Sintomi primari
Difficoltà di
attenzione
iperattività impulsività
- Difficoltà a mantenere lo
sforzo attentivo
- Facilità di distrazione
- Difficoltà a seguire le
istruzioni
- Difficoltà ad organizzarsi
- Eccessivo livello di attività
motoria
- Frequentemente eccessivo
livello di attività vocale
- Difficoltà dilazionare una
risposta
- Difficoltà a inibire
comportamenti inappropriati
- Difficoltà ad atendere una
gratificazione
Sintomi secondari e disturbi associati
Comportamenti
aggressivi
Difficoltà
scolastiche
Disturbi
emotivi
Problematiche
interpersonali
sviluppo di un concetto…
1846 H. Hoffmann
1902 George Still (Londra) descrive sintomi simili all’ADHD
1932 Kramer & Pollnow (Berlino) descrivono il disturbo ipercinetico
1937 Bradley usa benzedrina per il disturbo ipercinetico
1954 Panizzon sintetizza il metilfenidato (MPH)
1962 Lesione & disfunzione cerebrale minima (MBD)
1966 Clements e Peters (USA) caratterizzano il deficit attentivo infantile
1980 Disturbo da deficit di attenzione ± Iperattività (DSM-III) ADD/H±
1987 Disturbo di attenzione con iperattività (DSM-IIIR) ADHD
1992 L’ICD-10 distingue il disturbo ipercinetico HKD
1994 Il DSM-IV aggiorna i criteri ADHD/ ADD
CONVINZIONI DIFFUSE SUL BAMBINO IPERATTIVO
«E’ colpa dei genitori se il bambino manifesta
queste difficoltà»
«E’ colpa degli insegnanti se il bambino
manifesta queste difficoltà»
«Il bambino lo fa apposta a comportarsi male»
«è colpa mia se il bambino
ha queste difficoltà»
«Non ho alcun controllo sul bambino. Mi
arrendo»
«è scoraggiante pensare al futuro del bambino.
Da gande sarà un irresponsabile un incosciente,
un delinquente…»
«questo bambino dovrebbe comportarsi come tutti gli
altri. Non dovrei essere sempre pronto ad intervenire
per insegnargli come comportarsi, non devo trattarlo
diversamente da tutti gli altri»
«questo bambino è un caso patologico, non ci
dovremmo aspettare troppo da lui, perché è
troppo problematico»
«ricompensare il bambino per comportamenti
positivi, non è educativo»
APPROCCIO PSICOEDUCATIVO
COMPORTAMENTALE
Ignorare
pianificato
Conseguenze
logiche
Costo della
risposta
rimproveri
Interventi basati
sulle conseguenze
negative
Allenamento al
Comportamento
corrispondente
Sistema a punti
strutturato
Time out
Strategie educative
avanzate
Uso del
rinforzo
C
Conseguenze
- Rinforzi sociali
- Rinforzi dinamici:
privilegi attività
piacevoli
- Rinforzi materiali
- Rinforzi simboli
Interventi basati
sulle conseguenze
positive
Interventi basati sugli
antecedenti
Adeguata organizzazione
della classe
Organizzazione
dei materiali
Regole e attività
routinarie
Tempi di lavoro
stabiliti
Attività pianificate
nel tempo libero
INTERVENTI PSICOEDUCATIVI
Azioni, svolte dall’insegnante e dai genitori, che tengono presenti le conoscenze acquisite delle cause che determinano il
disturbo, e quindi, azioni orientate a correggere o compensare un funzionamento psicologico-comportamentale difettoso
Pianificare gli interventi
attraverso una serie di
operazioni
1) identificare, in modo descrittivo, molecolare, i
comportamenti problema maggiormente invalidanti
e che si manifestano con maggiore frequenza.
2) Procedere alla valutazione funzionale del
comportamento (utilizzo di specifiche griglie di
osservazione)
* Definire il comportamento target, in modo da
riuscire facilmente a monitorarlo
* Identificare antecedenti e conseguenze
* Generare ipotesi circa la funzione del
comportamento problema in termini di eventi
antecedenti e/o conseguenze che determinano, con
particolare attenzione agli eventi distali
* Manipolare sistematicamente gli antecedenti e le
conseguenze allo scopo di rimpiazzare i
comportamenti problema con comportamenti
appropriati
3) Adottare procedure che si ipotizzano in grado
di intervenire sul comportamento problema
* Stabilire routine
* Lavori a domicilio per mantenere abitudini
funzionali al mantenimento dell’attenzione sul
compito
Rinforzi simbolici
Hanno valore SOLO perché poi possono
essere cambiati con oggetti desiderati o
con attività/situazioni in base ad alcuni
criteri predefiniti
Criticità:
• Ricompensa troppo piccola in proporzione al cambiamento
comportamentale
• Non tenere conto del valore soggettivo del rinforzo
• Non tenere conto delle caratteristiche peculiari del bambino
• Alcune ricompense possono perdere efficacia in tempi
abbastanza rapidi (bassa soglia di saturazione dell’alunno)
Rinforzi sociali
Attenzione che l’adulto rivolge al
bambino attraverso un riconoscimento,
parole gentili ed altre espressioni di
approvazione
Criticità:
• Dare molta attenzione al bambino perché si sta comportando
negativamente in classe può rafforzare proprio il
comportamento indesiderabile che si desidera diminuire
(l’attenzione può essere espressa anche attraverso i
rimproveri!!!)
• Elogi rivolti alla persona (sei bravissimo!) anziché alla
prestazione: si consolida la propensione del bambino a fare
valutazioni globali su di sé e sugli altri, anziché rinforzare il
comportamento specifico. Può minare l’autostima…..
• AGGIUNGERE critiche al comportamento positivo….
Negli alunni poco sensibili ai rinforzi sociali di
tipo verbale, accompagnare il rinforzo sociale
con qualche rinforzo di natura affettiva o con
l’annuncio di un rinforzo dinamico
Dopo una serie di abbinamenti rinforzo
verbale/rinforzo dinamico = il rinforzo verbale
da solo acquisterà una maggiore valenza
positiva per l’alunno
Se il rinforzo sociale crea motivano =
maggiori probabilità che il
comportamento desiderabile si consolidi
e si trasferisca da una situazione all’altra
Uso strategico
del rinforzo
Obiettivo finale: portare gradualmente il bambino al punto in cui
possa rinforzarsi da solo per un comportamento desiderato
Interventi basati
sulle conseguenze
negative
Sono degli efficaci regolatori del comportamento umano;
fanno parte della vita e non possono essere evitate.
2 condizioni di
applicazione
Quando il comportamento inappropriato produce un’immediata
conseguenza positiva.
Quando il comportamento inappropriato è potenzialmente pericoloso
per il bambino o per gli altri.
Conseguenze negative più comunemente
utilizzate con alunni ADHD:
• IGNORARE PIANIFICATO
• RIMPROVERO
• CONSEGUENZE LOGICHE
• COSTO DELLA RISPOSTA
• PUNIZIONE CON NOIA
• PUNIZIONE CON SFORZO
AAA…..
la punizione da informazioni
su ciò che è inappropriato, ma NON
fornisce informazioni su ciò che è
appropriato……
Dovrebbero essere sempre usate
in unione a conseguenze positive
Ignorare pianificato Consiste nell’ignorare sistematicamente il
comportamento indesiderabile
Conseguenza: estinzione del comportamento, che
era precedentemente rinforzato dall’attenzione
dell’insegnante…….
Criticità: una volta rimossa l’attenzione vi
sarà un aumento dell’intensità dei
comportamenti indesiderati, nel tentativo
di ottenere ciò che si è perso
ATTENZIONE:
se si cede in questa
fase si insegna
all’alunno ad essere più
persistente nel
comportamento
indesiderabile!!!
Rimproveri pubblici: possono rinforzare il
comportamento che si desidera indebolire
Rimproveri privati: appaiono più efficaci,
soprattutto se sono centrati sul comportamento
rimproveri
Conseguenze logiche
Consistono nel verificarsi di eventi
spiacevoli come conseguenza diretta di
un determinato modo di agire
Obiettivo: rendere l’alunno responsabile
per le proprie azioni
Criticità: devono essere direttamente
collegate al comportamento scorretto
Costo della risposta 2) Ad inizio giornata vengono forniti all’alunno un certo numero di punti premio,
bollini o gettoni
1) Prima di iniziare si costruisce insieme al bambino un menu di ricompense, che
verranno concesse in base ai punti che riuscirà a conservare/guadagnare
comportandosi in modo corretto
3) Si somministra la penalità nel momento in cui si verificano determinati
comportamenti indesiderati PRECEDENTEMENTE SPECIFICATI
4) A fine mattina si contano i punti/bollini rimasti e si concede gratificazione
in base ai punti
ATTENZIONE!!!
Concedere al bambino un
numero sufficiente di punti
in modo che alla fine
dell’orario scolastico gli
rimanga qualcosa.
Come insegnare al bambino iperattivo????
Fornire
indicazioni chiare
L’adesione al compito e il suo completamento aumentano
quando l’insegnante fornisce indicazioni SINGOLE e SPECIFICHE,
attendendo un feedback comportamentale dall’alunno.
L’adesione aumenta ulteriormente se all’alunno iperattivo
viene chiesto di ripetere le istruzioni
Essere positivi
Importante rivolgersi all’alunno comunicando ciò che dovrebbe
fare, anziché dirgli ciò che non deve fare
Aiuta a capire le richieste dell’ambiente
Riduce il conflitto nel bambino
Strutturare il lavoro
Suddividere compiti complessi in
parti più piccole
Concedere qualche piccola pausa
programmata
Insegnare ad avere il proprio ritmo
Segnali esterni, uditivi e visivi, che non
implichino direttamente l’intervento
dell’insegnante
Richiede che l’alunno sia abbastanza
motivato e sufficientemente
collaborativo
Fornire segnali
Rendimento migliore in un ambiente
costante
Variare una sequenza di attività quotidiane può:
* far confondere;
* far calare l’attenzione;
* ostacolare il completamento del lavoro
Gli alunni tendono a diventare cognitivamente
meno efficienti con il trascorrere del giorno
Compiti complessi = prima
parte dell’orario scolastico
Attività meno strutturate =
seconda parte dell’orario
Fornire una routine costante pur
continuando a cambiare le cose
sviluppo di un concetto…
1846 H. Hoffmann
1902 George Still (Londra) descrive sintomi simili all’ADHD
1932 Kramer & Pollnow (Berlino) descrivono il disturbo ipercinetico
1937 Bradley usa benzedrina per il disturbo ipercinetico
1954 Panizzon sintetizza il metilfenidato (MPH)
1962 Lesione & disfunzione cerebrale minima (MBD)
1966 Clements e Peters (USA) caratterizzano il deficit attentivo infantile
1980 Disturbo da deficit di attenzione ± Iperattività (DSM-III) ADD/H±
1987 Disturbo di attenzione con iperattività (DSM-IIIR) ADHD
1992 L’ICD-10 distingue il disturbo ipercinetico HKD
1994 Il DSM-IV aggiorna i criteri ADHD/ ADD
Criticità delle prime settimane di scuola Anticipare i problemi potenziali
Attivare strategie preventive Lavorare sui punti di forza
dell’alunno
Favorire il successo Dare il maggiore risalto possibile ai minimi
successi dell’alunno
Prevenire le difficoltà Lavorare in stretta collaborazione con i genitori
Spesso hanno riscontri negativi
Mondo percepito come minaccioso
Attivazione = modo per evitare
conseguenze negative
Dare un feedback
Miglioramenti significativi in presenza di
feedback immediato e maggiore attenzione
da parte dell’insegnante.
Consentire una certa quantità di
movimenti, non eccessivamente disturbanti
Riservare in fondo all’aula uno spazio dove il
bambino ogni tanto potrà muoversi senza
disturbare
Consentire una certa possibilità
di movimento
Prendere appunti
Fornire materiale aggiuntivo
Utilizzo di registratore
Regolare le
aspettative
Rendimento scolastico fortemente influenzato dalle
aspettative degli insegnanti e dagli interventi aggiuntivi sul
piano didattico e psicoeducativo.
Accumulo di frustrazione
struttura
varietà
Attività gradevole utilizzata come ricompensa per
aver lavorato prima su un compito più difficile
Cooperative learning
Routine costante
Attività altamente organizzate
Regole
Aspettative
conseguenze
Adattare il curricolo Principi base
brevità
Esercitazioni brevi e frequenti
Lezioni con brevi unità di
apprendimento
Ritmo relativamente veloce con cui si
succedono le varie attività di classe
Compiti per casa
Spesso i genitori si assumono la
responsabilità per il lavoro dei loro figli
Difficoltà nel trascrivere i compiti assegnati
Dimenticano a casa/scuola il materiale necessario
Ci mettono una grande quantità di tempo per
terminare i compiti
Aiutare il bambino a
risolvere i compiti per
casa coinvolge sia
insegnanti che
genitori!!!
Possibili strategie…..
Utilizzo di schede strutturate dove scrivere i compiti,
che vengono poi «siglate» dall’insegnante
Utilizzo di un registratore per registrare l’assegnazione dei
compiti
Utilizzo della perdita di qualche gratificazione e applicazione
delle conseguenze logiche, in caso di dimenticanza del
quaderno dei compiti (da scuola a casa che viceversa)
Messaggio essenziale da comunicare al bambino «Tu non sei il tuo comportamento»
L’autostima rappresenta il modo
in cui l’individuo valuta se stesso
La bassa autostima
Quando il bambino iperattivo ha una visione univoca e negativa della
propria persona, non capisce che il fatto importante è quello di essere una
persona e che il suo valore è intrinseco alla sua essenza, non a ciò che fa
Maggiore è il numero delle esperienze fallite, più bassa sarà l’autostima
Il bambino iperattivo tende più facilmente a sviluppare un’immagine
o un concetto di sé poveri e ad avere una bassa autostima
Evitare di criticare
aspramente l’alunno
Evitare di umiliare l’alunno
(ATTENZIONE all’ironia!!!)
Incoraggiamenti
positivi
frequenti
Sul compito, non sulla
persona
«Sei stato proprio bravo a
disegnare quelle auto da
corsa»
«Sei proprio bravo»
«E’ colpa dei genitori/insegnanti se il
bambino manifesta queste difficoltà»
Determinate caratteristiche del bambino sono costituzionali e influenzate dal
temperamento. E’ bene impegnarsi nella soluzione costruttiva dei problemi
piuttosto che cadere nella trappola dell’attribuire ad altri la responsabilità del
comportamento del bambino.
«questo bambino è un caso patologico, non ci
dovremmo aspettare troppo da lui, perché è
troppo problematico»
Per aiutare il bambino è necessario sviluppare aspettative adeguate nei
suoi confronti sia a scuola che a casa e non abbandonare ogni speranza.
«questo bambino dovrebbe comportarsi come tutti gli
altri. Non dovrei essere sempre pronto ad intervenire
per insegnargli come comportarsi, non devo trattarlo
diversamente da tutti gli altri»
In realtà è necessario insegnare al bambino iperattivo come comportarsi.
Egli avrà tempi più lunghi degli altri per imparare a comportarsi in modo
adeguato.
«Non ho alcun controllo sul bambino. Mi
arrendo»
In realtà è bene che genitori e insegnanti abbiano un buon controllo sulle
proprie reazioni prima ancora di cercare di controllare il bambino stesso
«è colpa mia se il bambino ha queste difficoltà»
Aiutare il genitore a superare la tendenza all’autocolpevolizzazione, in
quanto potrebbe impedirgli di essere una risorsa efficace per il
bambino
«Il bambino lo fa apposta a comportarsi male»
E’ importante evitare di considerare il comportamento del bambino
come intenzionalmente rivolto contro l’insegnante
…un esempio di token economy…..
Linee guida per controllare l’eccessiva attività
motoria……
- Stabilire regole chiare per quanto riguarda il movimento all’interno della classe
- Predisporre segnali predeterminati che possano suggerire agli alunni quando possono
parlare e quando devono stare tranquilli
- Stabilire specifiche conseguenze per la trasgressione alla regola
- Far si che gli alunni che seguono le regole possano costituire un modello, rinforzando
con attenzione positiva il loro comportamento (NO CONFRONTI TRA
BAMBINI!!!!)
- Utilizzare strategie di «mediazione cognitiva»
- Utilizzare molte più conseguenze positive per il comportamento adeguato e meno
conseguenze negative per i comportamenti negativi
- Utilizzare il movimento o il permesso di parlare come conseguenze positive per gli
alunni che sono rimasti tranquilli o che hanno ridotto il movimento per un certo lasso
di tempo o durante certe attività
- Utilizzare pause, esercizi distensivi o brevi esercizi di rilassamento per favorire
l’autocontrollo dei movimenti motori
- Integrare periodi di compiti da svolgere seduti con attività di apprendimento attivo
- Stimolare gli alunni a diventare più consapevoli del loro bisogno di movimento
CONVINZIONI DIFFUSE SUL BAMBINO IPERATTIVO
«E’ colpa dei genitori se il bambino manifesta
queste difficoltà»
«E’ colpa degli insegnanti se il bambino
manifesta queste difficoltà»
«Il bambino lo fa apposta a comportarsi male»
«è colpa mia se il bambino
ha queste difficoltà»
«Non ho alcun controllo sul bambino. Mi
arrendo»
«è scoraggiante pensare al futuro del bambino.
Da gande sarà un irresponsabile un incosciente,
un delinquente…»
«questo bambino dovrebbe comportarsi come tutti gli
altri. Non dovrei essere sempre pronto ad intervenire
per insegnargli come comportarsi, non devo trattarlo
diversamente da tutti gli altri»
«questo bambino è un caso patologico, non ci
dovremmo aspettare troppo da lui, perché è
troppo problematico»
«ricompensare il bambino per comportamenti
positivi, non è educativo»
Strategie utili per innalzare l’autostima……
- Premiare lo sforzo piuttosto che concentrarsi solo sul risultato
aumento del desiderio del bambino di fare ulteriori tentativi.
- Iniziare sempre un nuovo compito stimolante definendo le aspettative
si permette al bambino di avere un successo realistico e adatto alla sua
età).
- Riconoscere le difficoltà di un compito, esprimendo nel contempo
fiducia nelle capacità dell’alunno di portarlo a termine.
- Concedere la possibilità di errori. Parlare degli errori fatti dagli adulti.
- Aiutare il bambino a riconoscere e identificare le reazioni emozionali
derivanti dai risultati ottenuti (comunicazione empatica).
- Coinvolgere il bambino nella pianificazione di un approccio mirato al
completamento dei vari compiti.
- Mantenere un’appropriata prospettiva riguardo ai successi scolastici.
- Essere sempre consapevoli dei punti di forza del bambino; permettergli
di manifestarli ogni volta che è possibile = aumento del senso di
autoefficacia.
• BIOGRAFIA
• AAVV, ADHD a scuola, Guide Erickson, 2013
• Celi F., Università di Massa e Carrara
• Di Pietro et al., L’alunno iperattivo in classe, Erickson, 2001
• Vio et al, materiale di prossima pubblicazione
ADHD - Strategie educative e didattiche di intervento

More Related Content

What's hot

La sindrome da deficit dell’attenzione e iperattivita’- ADHD
La sindrome da deficit dell’attenzione e iperattivita’- ADHDLa sindrome da deficit dell’attenzione e iperattivita’- ADHD
La sindrome da deficit dell’attenzione e iperattivita’- ADHDEmanuel Mian
 
Griglia sul gruppo comportamento n
Griglia sul gruppo comportamento nGriglia sul gruppo comportamento n
Griglia sul gruppo comportamento nimartini
 
diversetipologiedidislessia
 diversetipologiedidislessia diversetipologiedidislessia
diversetipologiedidislessiaimartini
 
osservazione fattoei di rischio dsa
osservazione fattoei  di rischio dsaosservazione fattoei  di rischio dsa
osservazione fattoei di rischio dsaimartini
 
Scheda bambino
Scheda bambinoScheda bambino
Scheda bambinoimartini
 
Valutazione scuola infanzia
Valutazione scuola infanziaValutazione scuola infanzia
Valutazione scuola infanziaiva martini
 
Funzioni esecutive
Funzioni esecutiveFunzioni esecutive
Funzioni esecutiveimartini
 
Schede osservazione scuola infanzia
Schede osservazione scuola infanziaSchede osservazione scuola infanzia
Schede osservazione scuola infanziaimartini
 
La valutazione Clinica dell'ADHD in età evolutiva - webinar del 5 maggio
La valutazione Clinica dell'ADHD in età evolutiva - webinar del 5 maggioLa valutazione Clinica dell'ADHD in età evolutiva - webinar del 5 maggio
La valutazione Clinica dell'ADHD in età evolutiva - webinar del 5 maggioOrdine Psicologi della Lombardia
 
Alunni con ADHD a scuola
Alunni con ADHD a scuolaAlunni con ADHD a scuola
Alunni con ADHD a scuolaCTI_Area_Ulss7
 
Protocollo valutazione psicomotoria
Protocollo valutazione psicomotoriaProtocollo valutazione psicomotoria
Protocollo valutazione psicomotoriaimartini
 
Griglia osservazione motoria
Griglia osservazione motoriaGriglia osservazione motoria
Griglia osservazione motoriaimartini
 
Disprassia
DisprassiaDisprassia
Disprassiaimartini
 
Griglia bambino autistico
Griglia bambino autisticoGriglia bambino autistico
Griglia bambino autisticoiva martini
 

What's hot (20)

La sindrome da deficit dell’attenzione e iperattivita’- ADHD
La sindrome da deficit dell’attenzione e iperattivita’- ADHDLa sindrome da deficit dell’attenzione e iperattivita’- ADHD
La sindrome da deficit dell’attenzione e iperattivita’- ADHD
 
Griglia sul gruppo comportamento n
Griglia sul gruppo comportamento nGriglia sul gruppo comportamento n
Griglia sul gruppo comportamento n
 
diversetipologiedidislessia
 diversetipologiedidislessia diversetipologiedidislessia
diversetipologiedidislessia
 
osservazione fattoei di rischio dsa
osservazione fattoei  di rischio dsaosservazione fattoei  di rischio dsa
osservazione fattoei di rischio dsa
 
Scheda bambino
Scheda bambinoScheda bambino
Scheda bambino
 
BIA: Batteria Italiana per la valutazione dell'ADHD
BIA: Batteria Italiana per la valutazione dell'ADHDBIA: Batteria Italiana per la valutazione dell'ADHD
BIA: Batteria Italiana per la valutazione dell'ADHD
 
Adhd 25.
Adhd 25.Adhd 25.
Adhd 25.
 
Valutazione scuola infanzia
Valutazione scuola infanziaValutazione scuola infanzia
Valutazione scuola infanzia
 
Funzioni esecutive
Funzioni esecutiveFunzioni esecutive
Funzioni esecutive
 
Schede osservazione scuola infanzia
Schede osservazione scuola infanziaSchede osservazione scuola infanzia
Schede osservazione scuola infanzia
 
DSA
DSADSA
DSA
 
A scuola di emozioni
A scuola di emozioniA scuola di emozioni
A scuola di emozioni
 
Adhd
AdhdAdhd
Adhd
 
La valutazione Clinica dell'ADHD in età evolutiva - webinar del 5 maggio
La valutazione Clinica dell'ADHD in età evolutiva - webinar del 5 maggioLa valutazione Clinica dell'ADHD in età evolutiva - webinar del 5 maggio
La valutazione Clinica dell'ADHD in età evolutiva - webinar del 5 maggio
 
Alunni con ADHD a scuola
Alunni con ADHD a scuolaAlunni con ADHD a scuola
Alunni con ADHD a scuola
 
Protocollo valutazione psicomotoria
Protocollo valutazione psicomotoriaProtocollo valutazione psicomotoria
Protocollo valutazione psicomotoria
 
Griglia osservazione motoria
Griglia osservazione motoriaGriglia osservazione motoria
Griglia osservazione motoria
 
Disprassia
DisprassiaDisprassia
Disprassia
 
Griglia bambino autistico
Griglia bambino autisticoGriglia bambino autistico
Griglia bambino autistico
 
Lezione11
Lezione11Lezione11
Lezione11
 

Similar to ADHD - Strategie educative e didattiche di intervento

Adhd aspetti-psicologici
Adhd aspetti-psicologiciAdhd aspetti-psicologici
Adhd aspetti-psicologiciimartini
 
Dott pincherle dott_fini v
Dott pincherle dott_fini vDott pincherle dott_fini v
Dott pincherle dott_fini vimartini
 
Dott pincherle
Dott pincherle Dott pincherle
Dott pincherle imartini
 
Dott pincherle dott_fini
Dott pincherle dott_finiDott pincherle dott_fini
Dott pincherle dott_finiimartini
 
Dott pincherle dott_fini
Dott pincherle dott_finiDott pincherle dott_fini
Dott pincherle dott_finiiva martini
 
Dott pincherle dott_fini
Dott pincherle dott_finiDott pincherle dott_fini
Dott pincherle dott_finiimartini
 
Form miotello v
Form miotello  vForm miotello  v
Form miotello vimartini
 
Tutoring in adhd - school e behavoiral strategy
Tutoring in adhd  - school e behavoiral strategyTutoring in adhd  - school e behavoiral strategy
Tutoring in adhd - school e behavoiral strategyAlfredo Bonafede
 
Dott.ssa Chiara Magaudda, dott.ssa Eleonora Mattei: L'intervento ABA in class...
Dott.ssa Chiara Magaudda, dott.ssa Eleonora Mattei: L'intervento ABA in class...Dott.ssa Chiara Magaudda, dott.ssa Eleonora Mattei: L'intervento ABA in class...
Dott.ssa Chiara Magaudda, dott.ssa Eleonora Mattei: L'intervento ABA in class...Istituto Walden
 
Adhd a scuola c
Adhd a scuola cAdhd a scuola c
Adhd a scuola cimartini
 
Indicazioni insegnanti di_bambini_ragazzi_adhd
Indicazioni insegnanti di_bambini_ragazzi_adhdIndicazioni insegnanti di_bambini_ragazzi_adhd
Indicazioni insegnanti di_bambini_ragazzi_adhdimartini
 
Fadig gestione dello stimolo 1
Fadig gestione dello stimolo 1Fadig gestione dello stimolo 1
Fadig gestione dello stimolo 1imartini
 
Fadig gestione dello stimolo b
Fadig gestione dello stimolo bFadig gestione dello stimolo b
Fadig gestione dello stimolo bimartini
 
Chiara Magaudda, Elisa Cellucci, Alberta Romeo - Promuovere le autonomie nei ...
Chiara Magaudda, Elisa Cellucci, Alberta Romeo - Promuovere le autonomie nei ...Chiara Magaudda, Elisa Cellucci, Alberta Romeo - Promuovere le autonomie nei ...
Chiara Magaudda, Elisa Cellucci, Alberta Romeo - Promuovere le autonomie nei ...Istituto Walden
 
Referenti 2016 lab_1_pl_finale
Referenti 2016 lab_1_pl_finaleReferenti 2016 lab_1_pl_finale
Referenti 2016 lab_1_pl_finaleCTI_Area_Ulss7
 

Similar to ADHD - Strategie educative e didattiche di intervento (20)

Adhd aspetti-psicologici
Adhd aspetti-psicologiciAdhd aspetti-psicologici
Adhd aspetti-psicologici
 
Dott pincherle dott_fini v
Dott pincherle dott_fini vDott pincherle dott_fini v
Dott pincherle dott_fini v
 
Dott pincherle
Dott pincherle Dott pincherle
Dott pincherle
 
Dott pincherle dott_fini
Dott pincherle dott_finiDott pincherle dott_fini
Dott pincherle dott_fini
 
Dott pincherle dott_fini
Dott pincherle dott_finiDott pincherle dott_fini
Dott pincherle dott_fini
 
Dott pincherle dott_fini
Dott pincherle dott_finiDott pincherle dott_fini
Dott pincherle dott_fini
 
Presentazione adhd
Presentazione adhdPresentazione adhd
Presentazione adhd
 
Form miotello v
Form miotello  vForm miotello  v
Form miotello v
 
adhd e school strategy
adhd e school strategyadhd e school strategy
adhd e school strategy
 
Tutoring in adhd - school e behavoiral strategy
Tutoring in adhd  - school e behavoiral strategyTutoring in adhd  - school e behavoiral strategy
Tutoring in adhd - school e behavoiral strategy
 
cibinel
cibinelcibinel
cibinel
 
cibinel
cibinelcibinel
cibinel
 
Dott.ssa Chiara Magaudda, dott.ssa Eleonora Mattei: L'intervento ABA in class...
Dott.ssa Chiara Magaudda, dott.ssa Eleonora Mattei: L'intervento ABA in class...Dott.ssa Chiara Magaudda, dott.ssa Eleonora Mattei: L'intervento ABA in class...
Dott.ssa Chiara Magaudda, dott.ssa Eleonora Mattei: L'intervento ABA in class...
 
Adhd rev
Adhd revAdhd rev
Adhd rev
 
Adhd a scuola c
Adhd a scuola cAdhd a scuola c
Adhd a scuola c
 
Indicazioni insegnanti di_bambini_ragazzi_adhd
Indicazioni insegnanti di_bambini_ragazzi_adhdIndicazioni insegnanti di_bambini_ragazzi_adhd
Indicazioni insegnanti di_bambini_ragazzi_adhd
 
Fadig gestione dello stimolo 1
Fadig gestione dello stimolo 1Fadig gestione dello stimolo 1
Fadig gestione dello stimolo 1
 
Fadig gestione dello stimolo b
Fadig gestione dello stimolo bFadig gestione dello stimolo b
Fadig gestione dello stimolo b
 
Chiara Magaudda, Elisa Cellucci, Alberta Romeo - Promuovere le autonomie nei ...
Chiara Magaudda, Elisa Cellucci, Alberta Romeo - Promuovere le autonomie nei ...Chiara Magaudda, Elisa Cellucci, Alberta Romeo - Promuovere le autonomie nei ...
Chiara Magaudda, Elisa Cellucci, Alberta Romeo - Promuovere le autonomie nei ...
 
Referenti 2016 lab_1_pl_finale
Referenti 2016 lab_1_pl_finaleReferenti 2016 lab_1_pl_finale
Referenti 2016 lab_1_pl_finale
 

More from CTI_Area_Ulss7

Cti p ichal_conegliano_27_03_2018
Cti p ichal_conegliano_27_03_2018Cti p ichal_conegliano_27_03_2018
Cti p ichal_conegliano_27_03_2018CTI_Area_Ulss7
 
Cti pichal conegliano_13_03_2018
Cti pichal conegliano_13_03_2018Cti pichal conegliano_13_03_2018
Cti pichal conegliano_13_03_2018CTI_Area_Ulss7
 
Cti mazzone conegliano_11_03_2018
Cti mazzone conegliano_11_03_2018Cti mazzone conegliano_11_03_2018
Cti mazzone conegliano_11_03_2018CTI_Area_Ulss7
 
Strategie per inclusione
Strategie per inclusioneStrategie per inclusione
Strategie per inclusioneCTI_Area_Ulss7
 
Inclusione ambiti intervento_pai
Inclusione ambiti intervento_paiInclusione ambiti intervento_pai
Inclusione ambiti intervento_paiCTI_Area_Ulss7
 
Intervento referenti 2016-2017 Conegliano
Intervento referenti 2016-2017 ConeglianoIntervento referenti 2016-2017 Conegliano
Intervento referenti 2016-2017 ConeglianoCTI_Area_Ulss7
 
Referenti 2016 lab_2_pl_finale
Referenti 2016 lab_2_pl_finaleReferenti 2016 lab_2_pl_finale
Referenti 2016 lab_2_pl_finaleCTI_Area_Ulss7
 
Classificatori icf pradal 2016
Classificatori icf pradal 2016Classificatori icf pradal 2016
Classificatori icf pradal 2016CTI_Area_Ulss7
 
Individuazione disabilità agnolet_2016
Individuazione disabilità agnolet_2016Individuazione disabilità agnolet_2016
Individuazione disabilità agnolet_2016CTI_Area_Ulss7
 
Referenti 2016 avvio_pl_finale
Referenti 2016 avvio_pl_finaleReferenti 2016 avvio_pl_finale
Referenti 2016 avvio_pl_finaleCTI_Area_Ulss7
 
Formazione Referenti CTI - Presentazione corso 2016
Formazione Referenti CTI - Presentazione corso 2016Formazione Referenti CTI - Presentazione corso 2016
Formazione Referenti CTI - Presentazione corso 2016CTI_Area_Ulss7
 
Presentazione accordo2016+allegati
Presentazione accordo2016+allegatiPresentazione accordo2016+allegati
Presentazione accordo2016+allegatiCTI_Area_Ulss7
 
Orientamento 104 conegliano_16_17
Orientamento 104 conegliano_16_17Orientamento 104 conegliano_16_17
Orientamento 104 conegliano_16_17CTI_Area_Ulss7
 
Orientamento inclusione genitori locandina
Orientamento inclusione genitori locandinaOrientamento inclusione genitori locandina
Orientamento inclusione genitori locandinaCTI_Area_Ulss7
 
Orientamento inclusione genitori lettera
Orientamento inclusione genitori letteraOrientamento inclusione genitori lettera
Orientamento inclusione genitori letteraCTI_Area_Ulss7
 
Adhd presentazione Conegliano
Adhd presentazione ConeglianoAdhd presentazione Conegliano
Adhd presentazione ConeglianoCTI_Area_Ulss7
 

More from CTI_Area_Ulss7 (20)

Cti p ichal_conegliano_27_03_2018
Cti p ichal_conegliano_27_03_2018Cti p ichal_conegliano_27_03_2018
Cti p ichal_conegliano_27_03_2018
 
Cti pichal conegliano_13_03_2018
Cti pichal conegliano_13_03_2018Cti pichal conegliano_13_03_2018
Cti pichal conegliano_13_03_2018
 
Cti mazzone conegliano_11_03_2018
Cti mazzone conegliano_11_03_2018Cti mazzone conegliano_11_03_2018
Cti mazzone conegliano_11_03_2018
 
Scuola in ospedale
Scuola in ospedaleScuola in ospedale
Scuola in ospedale
 
Strategie per inclusione
Strategie per inclusioneStrategie per inclusione
Strategie per inclusione
 
Inclusione ambiti intervento_pai
Inclusione ambiti intervento_paiInclusione ambiti intervento_pai
Inclusione ambiti intervento_pai
 
Intervento referenti 2016-2017 Conegliano
Intervento referenti 2016-2017 ConeglianoIntervento referenti 2016-2017 Conegliano
Intervento referenti 2016-2017 Conegliano
 
Referenti 2016 lab_2_pl_finale
Referenti 2016 lab_2_pl_finaleReferenti 2016 lab_2_pl_finale
Referenti 2016 lab_2_pl_finale
 
Classificatori icf pradal 2016
Classificatori icf pradal 2016Classificatori icf pradal 2016
Classificatori icf pradal 2016
 
Individuazione disabilità agnolet_2016
Individuazione disabilità agnolet_2016Individuazione disabilità agnolet_2016
Individuazione disabilità agnolet_2016
 
Referenti 2016 avvio_pl_finale
Referenti 2016 avvio_pl_finaleReferenti 2016 avvio_pl_finale
Referenti 2016 avvio_pl_finale
 
Formazione Referenti CTI - Presentazione corso 2016
Formazione Referenti CTI - Presentazione corso 2016Formazione Referenti CTI - Presentazione corso 2016
Formazione Referenti CTI - Presentazione corso 2016
 
Presentazione accordo2016+allegati
Presentazione accordo2016+allegatiPresentazione accordo2016+allegati
Presentazione accordo2016+allegati
 
Orientamento 104 conegliano_16_17
Orientamento 104 conegliano_16_17Orientamento 104 conegliano_16_17
Orientamento 104 conegliano_16_17
 
Orientamento inclusione genitori locandina
Orientamento inclusione genitori locandinaOrientamento inclusione genitori locandina
Orientamento inclusione genitori locandina
 
Orientamento inclusione genitori lettera
Orientamento inclusione genitori letteraOrientamento inclusione genitori lettera
Orientamento inclusione genitori lettera
 
Adhd grada nf_2016
Adhd grada nf_2016Adhd grada nf_2016
Adhd grada nf_2016
 
Adhd 2016 Angarano
Adhd 2016 AngaranoAdhd 2016 Angarano
Adhd 2016 Angarano
 
Adhd presentazione Conegliano
Adhd presentazione ConeglianoAdhd presentazione Conegliano
Adhd presentazione Conegliano
 
Adhd programma 2016
Adhd programma 2016Adhd programma 2016
Adhd programma 2016
 

Recently uploaded

discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxdiscorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxtecongo2007
 
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.camillaorlando17
 
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoQuadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoyanmeng831
 
LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................giorgiadeascaniis59
 
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptxAristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptxtecongo2007
 
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxDescrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxtecongo2007
 
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxScienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxlorenzodemidio01
 
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxNicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxlorenzodemidio01
 
Scrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibileScrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibileNicola Rabbi
 
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opereUna breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opereMarco Chizzali
 
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaPresentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaSalvatore Cianciabella
 
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptxTosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptxlorenzodemidio01
 
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....giorgiadeascaniis59
 
Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................giorgiadeascaniis59
 
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptxProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptxlorenzodemidio01
 
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxdescrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxtecongo2007
 

Recently uploaded (16)

discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxdiscorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
 
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
 
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoQuadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
 
LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................
 
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptxAristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
 
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxDescrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
 
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxScienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
 
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxNicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
 
Scrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibileScrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibile
 
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opereUna breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
 
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaPresentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
 
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptxTosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
 
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
 
Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................
 
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptxProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
 
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxdescrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
 

ADHD - Strategie educative e didattiche di intervento

  • 1. Strategie educative e didattiche di intervento negli alunni con ADHD 26 marzo 2015 Pignatelli Francesco – psicologo SEE Orfano Marialuisa – educatrice SEE Fornasier Emanuela - psicologa
  • 2. Disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD) Sintomi primari Difficoltà di attenzione iperattività impulsività - Difficoltà a mantenere lo sforzo attentivo - Facilità di distrazione - Difficoltà a seguire le istruzioni - Difficoltà ad organizzarsi - Eccessivo livello di attività motoria - Frequentemente eccessivo livello di attività vocale - Difficoltà dilazionare una risposta - Difficoltà a inibire comportamenti inappropriati - Difficoltà ad atendere una gratificazione Sintomi secondari e disturbi associati Comportamenti aggressivi Difficoltà scolastiche Disturbi emotivi Problematiche interpersonali
  • 3. sviluppo di un concetto… 1846 H. Hoffmann 1902 George Still (Londra) descrive sintomi simili all’ADHD 1932 Kramer & Pollnow (Berlino) descrivono il disturbo ipercinetico 1937 Bradley usa benzedrina per il disturbo ipercinetico 1954 Panizzon sintetizza il metilfenidato (MPH) 1962 Lesione & disfunzione cerebrale minima (MBD) 1966 Clements e Peters (USA) caratterizzano il deficit attentivo infantile 1980 Disturbo da deficit di attenzione ± Iperattività (DSM-III) ADD/H± 1987 Disturbo di attenzione con iperattività (DSM-IIIR) ADHD 1992 L’ICD-10 distingue il disturbo ipercinetico HKD 1994 Il DSM-IV aggiorna i criteri ADHD/ ADD
  • 4. CONVINZIONI DIFFUSE SUL BAMBINO IPERATTIVO «E’ colpa dei genitori se il bambino manifesta queste difficoltà» «E’ colpa degli insegnanti se il bambino manifesta queste difficoltà» «Il bambino lo fa apposta a comportarsi male» «è colpa mia se il bambino ha queste difficoltà» «Non ho alcun controllo sul bambino. Mi arrendo» «è scoraggiante pensare al futuro del bambino. Da gande sarà un irresponsabile un incosciente, un delinquente…» «questo bambino dovrebbe comportarsi come tutti gli altri. Non dovrei essere sempre pronto ad intervenire per insegnargli come comportarsi, non devo trattarlo diversamente da tutti gli altri» «questo bambino è un caso patologico, non ci dovremmo aspettare troppo da lui, perché è troppo problematico» «ricompensare il bambino per comportamenti positivi, non è educativo»
  • 5. APPROCCIO PSICOEDUCATIVO COMPORTAMENTALE Ignorare pianificato Conseguenze logiche Costo della risposta rimproveri Interventi basati sulle conseguenze negative Allenamento al Comportamento corrispondente Sistema a punti strutturato Time out Strategie educative avanzate Uso del rinforzo C Conseguenze - Rinforzi sociali - Rinforzi dinamici: privilegi attività piacevoli - Rinforzi materiali - Rinforzi simboli Interventi basati sulle conseguenze positive Interventi basati sugli antecedenti Adeguata organizzazione della classe Organizzazione dei materiali Regole e attività routinarie Tempi di lavoro stabiliti Attività pianificate nel tempo libero
  • 6. INTERVENTI PSICOEDUCATIVI Azioni, svolte dall’insegnante e dai genitori, che tengono presenti le conoscenze acquisite delle cause che determinano il disturbo, e quindi, azioni orientate a correggere o compensare un funzionamento psicologico-comportamentale difettoso Pianificare gli interventi attraverso una serie di operazioni 1) identificare, in modo descrittivo, molecolare, i comportamenti problema maggiormente invalidanti e che si manifestano con maggiore frequenza. 2) Procedere alla valutazione funzionale del comportamento (utilizzo di specifiche griglie di osservazione) * Definire il comportamento target, in modo da riuscire facilmente a monitorarlo * Identificare antecedenti e conseguenze * Generare ipotesi circa la funzione del comportamento problema in termini di eventi antecedenti e/o conseguenze che determinano, con particolare attenzione agli eventi distali * Manipolare sistematicamente gli antecedenti e le conseguenze allo scopo di rimpiazzare i comportamenti problema con comportamenti appropriati 3) Adottare procedure che si ipotizzano in grado di intervenire sul comportamento problema * Stabilire routine * Lavori a domicilio per mantenere abitudini funzionali al mantenimento dell’attenzione sul compito
  • 7.
  • 8.
  • 9. Rinforzi simbolici Hanno valore SOLO perché poi possono essere cambiati con oggetti desiderati o con attività/situazioni in base ad alcuni criteri predefiniti Criticità: • Ricompensa troppo piccola in proporzione al cambiamento comportamentale • Non tenere conto del valore soggettivo del rinforzo • Non tenere conto delle caratteristiche peculiari del bambino • Alcune ricompense possono perdere efficacia in tempi abbastanza rapidi (bassa soglia di saturazione dell’alunno) Rinforzi sociali Attenzione che l’adulto rivolge al bambino attraverso un riconoscimento, parole gentili ed altre espressioni di approvazione Criticità: • Dare molta attenzione al bambino perché si sta comportando negativamente in classe può rafforzare proprio il comportamento indesiderabile che si desidera diminuire (l’attenzione può essere espressa anche attraverso i rimproveri!!!) • Elogi rivolti alla persona (sei bravissimo!) anziché alla prestazione: si consolida la propensione del bambino a fare valutazioni globali su di sé e sugli altri, anziché rinforzare il comportamento specifico. Può minare l’autostima….. • AGGIUNGERE critiche al comportamento positivo…. Negli alunni poco sensibili ai rinforzi sociali di tipo verbale, accompagnare il rinforzo sociale con qualche rinforzo di natura affettiva o con l’annuncio di un rinforzo dinamico Dopo una serie di abbinamenti rinforzo verbale/rinforzo dinamico = il rinforzo verbale da solo acquisterà una maggiore valenza positiva per l’alunno Se il rinforzo sociale crea motivano = maggiori probabilità che il comportamento desiderabile si consolidi e si trasferisca da una situazione all’altra Uso strategico del rinforzo Obiettivo finale: portare gradualmente il bambino al punto in cui possa rinforzarsi da solo per un comportamento desiderato
  • 10.
  • 11. Interventi basati sulle conseguenze negative Sono degli efficaci regolatori del comportamento umano; fanno parte della vita e non possono essere evitate. 2 condizioni di applicazione Quando il comportamento inappropriato produce un’immediata conseguenza positiva. Quando il comportamento inappropriato è potenzialmente pericoloso per il bambino o per gli altri. Conseguenze negative più comunemente utilizzate con alunni ADHD: • IGNORARE PIANIFICATO • RIMPROVERO • CONSEGUENZE LOGICHE • COSTO DELLA RISPOSTA • PUNIZIONE CON NOIA • PUNIZIONE CON SFORZO AAA….. la punizione da informazioni su ciò che è inappropriato, ma NON fornisce informazioni su ciò che è appropriato…… Dovrebbero essere sempre usate in unione a conseguenze positive
  • 12. Ignorare pianificato Consiste nell’ignorare sistematicamente il comportamento indesiderabile Conseguenza: estinzione del comportamento, che era precedentemente rinforzato dall’attenzione dell’insegnante……. Criticità: una volta rimossa l’attenzione vi sarà un aumento dell’intensità dei comportamenti indesiderati, nel tentativo di ottenere ciò che si è perso ATTENZIONE: se si cede in questa fase si insegna all’alunno ad essere più persistente nel comportamento indesiderabile!!! Rimproveri pubblici: possono rinforzare il comportamento che si desidera indebolire Rimproveri privati: appaiono più efficaci, soprattutto se sono centrati sul comportamento rimproveri
  • 13. Conseguenze logiche Consistono nel verificarsi di eventi spiacevoli come conseguenza diretta di un determinato modo di agire Obiettivo: rendere l’alunno responsabile per le proprie azioni Criticità: devono essere direttamente collegate al comportamento scorretto Costo della risposta 2) Ad inizio giornata vengono forniti all’alunno un certo numero di punti premio, bollini o gettoni 1) Prima di iniziare si costruisce insieme al bambino un menu di ricompense, che verranno concesse in base ai punti che riuscirà a conservare/guadagnare comportandosi in modo corretto 3) Si somministra la penalità nel momento in cui si verificano determinati comportamenti indesiderati PRECEDENTEMENTE SPECIFICATI 4) A fine mattina si contano i punti/bollini rimasti e si concede gratificazione in base ai punti ATTENZIONE!!! Concedere al bambino un numero sufficiente di punti in modo che alla fine dell’orario scolastico gli rimanga qualcosa.
  • 14.
  • 15.
  • 16.
  • 17. Come insegnare al bambino iperattivo???? Fornire indicazioni chiare L’adesione al compito e il suo completamento aumentano quando l’insegnante fornisce indicazioni SINGOLE e SPECIFICHE, attendendo un feedback comportamentale dall’alunno. L’adesione aumenta ulteriormente se all’alunno iperattivo viene chiesto di ripetere le istruzioni Essere positivi Importante rivolgersi all’alunno comunicando ciò che dovrebbe fare, anziché dirgli ciò che non deve fare Aiuta a capire le richieste dell’ambiente Riduce il conflitto nel bambino
  • 18.
  • 19. Strutturare il lavoro Suddividere compiti complessi in parti più piccole Concedere qualche piccola pausa programmata Insegnare ad avere il proprio ritmo Segnali esterni, uditivi e visivi, che non implichino direttamente l’intervento dell’insegnante Richiede che l’alunno sia abbastanza motivato e sufficientemente collaborativo Fornire segnali
  • 20. Rendimento migliore in un ambiente costante Variare una sequenza di attività quotidiane può: * far confondere; * far calare l’attenzione; * ostacolare il completamento del lavoro Gli alunni tendono a diventare cognitivamente meno efficienti con il trascorrere del giorno Compiti complessi = prima parte dell’orario scolastico Attività meno strutturate = seconda parte dell’orario Fornire una routine costante pur continuando a cambiare le cose
  • 21. sviluppo di un concetto… 1846 H. Hoffmann 1902 George Still (Londra) descrive sintomi simili all’ADHD 1932 Kramer & Pollnow (Berlino) descrivono il disturbo ipercinetico 1937 Bradley usa benzedrina per il disturbo ipercinetico 1954 Panizzon sintetizza il metilfenidato (MPH) 1962 Lesione & disfunzione cerebrale minima (MBD) 1966 Clements e Peters (USA) caratterizzano il deficit attentivo infantile 1980 Disturbo da deficit di attenzione ± Iperattività (DSM-III) ADD/H± 1987 Disturbo di attenzione con iperattività (DSM-IIIR) ADHD 1992 L’ICD-10 distingue il disturbo ipercinetico HKD 1994 Il DSM-IV aggiorna i criteri ADHD/ ADD
  • 22. Criticità delle prime settimane di scuola Anticipare i problemi potenziali Attivare strategie preventive Lavorare sui punti di forza dell’alunno Favorire il successo Dare il maggiore risalto possibile ai minimi successi dell’alunno Prevenire le difficoltà Lavorare in stretta collaborazione con i genitori
  • 23. Spesso hanno riscontri negativi Mondo percepito come minaccioso Attivazione = modo per evitare conseguenze negative Dare un feedback Miglioramenti significativi in presenza di feedback immediato e maggiore attenzione da parte dell’insegnante. Consentire una certa quantità di movimenti, non eccessivamente disturbanti Riservare in fondo all’aula uno spazio dove il bambino ogni tanto potrà muoversi senza disturbare Consentire una certa possibilità di movimento
  • 24. Prendere appunti Fornire materiale aggiuntivo Utilizzo di registratore Regolare le aspettative Rendimento scolastico fortemente influenzato dalle aspettative degli insegnanti e dagli interventi aggiuntivi sul piano didattico e psicoeducativo. Accumulo di frustrazione struttura varietà Attività gradevole utilizzata come ricompensa per aver lavorato prima su un compito più difficile Cooperative learning Routine costante Attività altamente organizzate Regole Aspettative conseguenze Adattare il curricolo Principi base brevità Esercitazioni brevi e frequenti Lezioni con brevi unità di apprendimento Ritmo relativamente veloce con cui si succedono le varie attività di classe
  • 25. Compiti per casa Spesso i genitori si assumono la responsabilità per il lavoro dei loro figli Difficoltà nel trascrivere i compiti assegnati Dimenticano a casa/scuola il materiale necessario Ci mettono una grande quantità di tempo per terminare i compiti Aiutare il bambino a risolvere i compiti per casa coinvolge sia insegnanti che genitori!!! Possibili strategie….. Utilizzo di schede strutturate dove scrivere i compiti, che vengono poi «siglate» dall’insegnante Utilizzo di un registratore per registrare l’assegnazione dei compiti Utilizzo della perdita di qualche gratificazione e applicazione delle conseguenze logiche, in caso di dimenticanza del quaderno dei compiti (da scuola a casa che viceversa)
  • 26. Messaggio essenziale da comunicare al bambino «Tu non sei il tuo comportamento» L’autostima rappresenta il modo in cui l’individuo valuta se stesso La bassa autostima Quando il bambino iperattivo ha una visione univoca e negativa della propria persona, non capisce che il fatto importante è quello di essere una persona e che il suo valore è intrinseco alla sua essenza, non a ciò che fa Maggiore è il numero delle esperienze fallite, più bassa sarà l’autostima Il bambino iperattivo tende più facilmente a sviluppare un’immagine o un concetto di sé poveri e ad avere una bassa autostima Evitare di criticare aspramente l’alunno Evitare di umiliare l’alunno (ATTENZIONE all’ironia!!!) Incoraggiamenti positivi frequenti Sul compito, non sulla persona «Sei stato proprio bravo a disegnare quelle auto da corsa» «Sei proprio bravo»
  • 27.
  • 28. «E’ colpa dei genitori/insegnanti se il bambino manifesta queste difficoltà» Determinate caratteristiche del bambino sono costituzionali e influenzate dal temperamento. E’ bene impegnarsi nella soluzione costruttiva dei problemi piuttosto che cadere nella trappola dell’attribuire ad altri la responsabilità del comportamento del bambino. «questo bambino è un caso patologico, non ci dovremmo aspettare troppo da lui, perché è troppo problematico» Per aiutare il bambino è necessario sviluppare aspettative adeguate nei suoi confronti sia a scuola che a casa e non abbandonare ogni speranza. «questo bambino dovrebbe comportarsi come tutti gli altri. Non dovrei essere sempre pronto ad intervenire per insegnargli come comportarsi, non devo trattarlo diversamente da tutti gli altri» In realtà è necessario insegnare al bambino iperattivo come comportarsi. Egli avrà tempi più lunghi degli altri per imparare a comportarsi in modo adeguato. «Non ho alcun controllo sul bambino. Mi arrendo» In realtà è bene che genitori e insegnanti abbiano un buon controllo sulle proprie reazioni prima ancora di cercare di controllare il bambino stesso «è colpa mia se il bambino ha queste difficoltà» Aiutare il genitore a superare la tendenza all’autocolpevolizzazione, in quanto potrebbe impedirgli di essere una risorsa efficace per il bambino «Il bambino lo fa apposta a comportarsi male» E’ importante evitare di considerare il comportamento del bambino come intenzionalmente rivolto contro l’insegnante
  • 29. …un esempio di token economy…..
  • 30.
  • 31.
  • 32.
  • 33.
  • 34.
  • 35.
  • 36.
  • 37. Linee guida per controllare l’eccessiva attività motoria…… - Stabilire regole chiare per quanto riguarda il movimento all’interno della classe - Predisporre segnali predeterminati che possano suggerire agli alunni quando possono parlare e quando devono stare tranquilli - Stabilire specifiche conseguenze per la trasgressione alla regola - Far si che gli alunni che seguono le regole possano costituire un modello, rinforzando con attenzione positiva il loro comportamento (NO CONFRONTI TRA BAMBINI!!!!) - Utilizzare strategie di «mediazione cognitiva» - Utilizzare molte più conseguenze positive per il comportamento adeguato e meno conseguenze negative per i comportamenti negativi - Utilizzare il movimento o il permesso di parlare come conseguenze positive per gli alunni che sono rimasti tranquilli o che hanno ridotto il movimento per un certo lasso di tempo o durante certe attività - Utilizzare pause, esercizi distensivi o brevi esercizi di rilassamento per favorire l’autocontrollo dei movimenti motori - Integrare periodi di compiti da svolgere seduti con attività di apprendimento attivo - Stimolare gli alunni a diventare più consapevoli del loro bisogno di movimento
  • 38. CONVINZIONI DIFFUSE SUL BAMBINO IPERATTIVO «E’ colpa dei genitori se il bambino manifesta queste difficoltà» «E’ colpa degli insegnanti se il bambino manifesta queste difficoltà» «Il bambino lo fa apposta a comportarsi male» «è colpa mia se il bambino ha queste difficoltà» «Non ho alcun controllo sul bambino. Mi arrendo» «è scoraggiante pensare al futuro del bambino. Da gande sarà un irresponsabile un incosciente, un delinquente…» «questo bambino dovrebbe comportarsi come tutti gli altri. Non dovrei essere sempre pronto ad intervenire per insegnargli come comportarsi, non devo trattarlo diversamente da tutti gli altri» «questo bambino è un caso patologico, non ci dovremmo aspettare troppo da lui, perché è troppo problematico» «ricompensare il bambino per comportamenti positivi, non è educativo»
  • 39. Strategie utili per innalzare l’autostima…… - Premiare lo sforzo piuttosto che concentrarsi solo sul risultato aumento del desiderio del bambino di fare ulteriori tentativi. - Iniziare sempre un nuovo compito stimolante definendo le aspettative si permette al bambino di avere un successo realistico e adatto alla sua età). - Riconoscere le difficoltà di un compito, esprimendo nel contempo fiducia nelle capacità dell’alunno di portarlo a termine. - Concedere la possibilità di errori. Parlare degli errori fatti dagli adulti. - Aiutare il bambino a riconoscere e identificare le reazioni emozionali derivanti dai risultati ottenuti (comunicazione empatica). - Coinvolgere il bambino nella pianificazione di un approccio mirato al completamento dei vari compiti. - Mantenere un’appropriata prospettiva riguardo ai successi scolastici. - Essere sempre consapevoli dei punti di forza del bambino; permettergli di manifestarli ogni volta che è possibile = aumento del senso di autoefficacia.
  • 40. • BIOGRAFIA • AAVV, ADHD a scuola, Guide Erickson, 2013 • Celi F., Università di Massa e Carrara • Di Pietro et al., L’alunno iperattivo in classe, Erickson, 2001 • Vio et al, materiale di prossima pubblicazione