2. Durante un’artroscopia di ginocchio
vanno esaminate le seguenti aree
anatomiche:
៚ Comparto anteriore
៚ Recesso (guancia), porzione
posteriore, e comparto mediale
៚ Gola intercondiloidea
៚ Recesso (guancia), porzione
posteriore, e comparto laterale
3. ៚ È il comparto visualizzato all’inizio di ogni
artroscopia. Inizialmente si osserva lo
sfondato quadricipitale. Retrocedendo
con l’ottica si ricercano i reperi per il
corretto orientamento visivo:
៚ La rotula, in alto
៚ La troclea femorale, in basso
៚ È indispensabile osservare la
congruenza e la mobilità passiva,
nonché, retrocedendo leggermente,
osservare il tracking femoro-rotuleo con i
movimenti di flesso-estensione.
4. ៚ Si apprezzano prominenze della
sinoviale di forma estremamente
variabile e talvolta doppie (come in
questo caso).
៚ La proiezione dell’inserzione del
legamento collaterale mediale è ricoperta
da una piega della sinoviale che passa
dal condilo femorale alla capsula
articolare del ginocchio.
5. ៚ La plica sinoviale a spirale segna il
confine tra:
៚ Il recesso mediale, superiormente
៚ Il compartimento mediale, inferiormente
៚ Il compartimento postero-mediale,
posteriormente.
6. Visione artroscopica del compartimento
postero-mediale ottenuta con ottica a 30°
៚ l’ago palpa l’inserzione del corno
posteriore del menisco mediale con la
piccola “cresta” sinoviale che origina dal
pavimento sinoviale, incostante, priva di
significato clinico.
7. ៚ Senza spostare la camicia ma solo
cambiando l’ottica (70°) si ha una
visione più allargata delle strutture e
soprattutto l’osservazione diretta del
livello della penetrazione dell’ago, guida
per un eventuale portale accessorio
postero-mediale.
៚ Non utile nella fase diagnostica ma
indispensabile per un approccio
chirurgico di tale compartimento (sutura
meniscale, chiusura di pseudocisti di
Baker ecc.).
8. ៚ Profilo della porzione capsulare del
legamento popliteo obliquo di Winslow
fascio del muscolo semimembranoso,
margine mediale e anteriore
dell’intervallo di Baker.
9. ៚ L’ago da spinali everge il margine
inferiore, che una volta divaricato
dimostra la non permeabilità di questo
intervallo.
៚ È facilmente prevedibile che questo
soggetto non presenterà mai una
pseudocisti di Baker.
10. ៚ La visione diretta del comparto mediale
propriamente detto dimostra il condilo
femorale mediale, la superficie tibiale
corrispondente, e il menisco mediale.
៚ La corretta osservazione del menisco
nella sua interezza si ha in estensione,
stressando il ginocchio in valgo.
11. ៚ Il legamento mucoso, di forma e
dimensioni estremamente variabili, è
facilmente distinguibile dal LCA per la
sua esilità, e soprattutto per la sua
inserzione che si trova nella porzione più
anteriore della gola.
12. ៚ Scavalcato il legamento sospensore (o
come in questo caso in assenza di esso)
si evidenzia il LCA
៚ Originato dalla parte anteromediale
dell’eminenza intercondiloidea, appare
largo alla base per restringersi verso
l’alto, nella sua inserzione sul condilo
femorale esterno, a causa del diverso
orientamento dei suoi fasci principali
(antero-mediale e postero-laterale).
13. ៚ Talvolta la gola assume una forma molto
ristretta a livello dell’arco (A type)
៚ Può essere responsabile di una più
frequente rottura per ghigliottinamento
del LCA.
14. ៚ In condizioni anatomiche normali, del
LCP è possibile evidenziare la sola
inserzione femorale (che viene palpata
nell’immagine) tra il LCA e il condilo
femorale mediale, nascosto da un
batuffolo di grasso che si trova sotto la
sinoviale che lo avvolge.
15. ៚ Il LCP, che come in questo caso è
possibile evidenziare artroscopicamente
nella sua interezza solo in assenza del
LCA, si origina dietro l’eminenza
intercondiloidea, portandosi
obliquamente in alto, in avanti e
medialmente sul condilo femorale
interno.
16. ៚ Dal corno posteriore del menisco laterale
si distacca un fascio accessorio del LCP
che raggiunge il condilo laterale
passando non più sulla faccia anteriore
del legamento crociato posteriore, ma
sulla faccia posteriore, detto pertanto
fascio accessorio posteriore.
17. ៚ La porzione intra-articolare del tendine
popliteo si osserva penetrare
nell’articolazione posteriormente al corno
posteriore del menisco.
18. ៚ Nella porzione iniziale, sempre al di sotto
della trasparente membrana sinoviale, si
evidenziano le fibre del legamento alare
esterno.
19. ៚ Superiormente all’inserzione femorale
៚ del legamento collaterale laterale si
incontra un
៚ ispessimento della sinoviale (plica
sinoviale a spirale
៚ sec. DJ Dandy), le cui caratteristiche
morfologiche
៚ dipendono dal suo grado di movimento
៚ durante la flesso-estensione del
ginocchio.
20. ៚ La porzione distale del recesso è data
dall’inserzione del menisco esterno alla
capsula, al davanti del tendine popliteo
divenuto intra-articolare.
21. ៚ Il tendine del popliteo, uscito dallo jato, si
impegna nel solco popliteo per inserirsi
sul condilo femorale davanti e in alto al
legamento collaterale esterno.
22. ៚ Con il ginocchio in semiestensione
l’ottica può essere diretta nello jato
popliteo.
៚ È costituito dal bordo posteriore del
menisco esterno e dalle espansioni
anteriori e posteriori della guaina del
tendine popliteo.
៚ In tale sede (la saccoccia del ginocchio
sec. Magi) è possibile ritrovare corpi
mobili articolari.
23. Ottica antero-mediale
៚ In alto il guscio capsulare posteriore
៚ In basso le fibre popliteo-meniscali
posterosuperiori, evidenziate dall’ago
palpatore al davanti l’emergenza intra-
articolare del tendine popliteo.
24. Ottica a 70° antero-mediale
៚ Il tendine popliteo emerge intra-
articolarmente, passando posteriormente
alla porzione del menisco laterale non
adesa alla capsula (“bare area”) per
dirigersi verso l’esterno in avanti sul
condilo femorale laterale.
25. ៚ La visione diretta del comparto laterale
propriamente detto dimostra il condilo
femorale laterale, la superficie tibiale
corrispondente, e il menisco laterale.
៚ La corretta osservazione del menisco
nella sua interezza si ha in flessione e
con uno stress in varo, nella posizione
nota come «figura 4».
៚ L’apertura di questo compartimento va
sempre valutata, ricercando il «Drive
Trough Sign», espressione di lassità.