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Sebastiano Di Diego e Fabrizio Micozzi
Quotazione in borsa e minibond: quali concrete opportunità
per le PMI
Corporate finance advisory and strategy consulting
1.Le priorità delle PMI italiane
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Quali sono le priorità per imprese
• Dalla ricerca Smes: Equipped ToCompete commissionata da Sap all’Oxford Economics emerge
le imprese italiane considerano strategici per guidare la crescita del business tre elementi
fondamentali:
3
46% investimenti in
tecnologia, per ridurre i costi e
incrementare l’efficienza
32%  espansione globale
30%  ampliamento della
propria offerta
Per implementare queste scelte strategiche servono investimenti
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2.Servono risorse per finanziarie gli investimenti
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Di che cifre stiamo parlando?
• Per tornare crescere le imprese devono quindi far ripartire gli investimenti.
• Ipotizzando per cinque anni una crescita degli investimenti in linea con quella del decennio
pre-crisi (+ 5,2% all’anno a prezzi correnti nel 1998 -2007) servirebbero 90 miliardi di
finanziamenti addizionali in cinque anni.
•
Il credit
crunch non
si arresta
I prestiti
calano del
2,5%
all’anno
Le altre fonti
devono fornire
196 miliardi in
cinque anni
Ripartendoli in proporzione
tra le fonti non bancarie il
capitale proprio deve salire
di 108 miliardi
Primo scenario
Il grado di
patrimonializzazione
deve passare dal
40,6% al 42,7%
I prestiti
scenderebbero dal
26,3% al 22,6%
Il credit
crunch si
arresta
I prestiti
restano
fermi
Le altre fonti
devono fornire
90 miliardi in
cinque anni
Ripartendoli in proporzione
tra le fonti non bancarie il
capitale proprio deve salire
di 49 miliardi
Secondo scenario
Il grado di
patrimonializzazione
deve passare dal
40,6% al 41 %
I prestiti
scenderebbero dal
26,3% al 25,6%
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3.I problemi delle PMI
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Perché le imprese sono:
• troppo dipendenti dal credito bancario;
• patrimonialmente deboli e tendenzialmente chiuse a
investitori esterni.
Perchè la crisi è stata così forte in Italia?
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Composizione percentuale delle passività delle aziende nel 2013
La struttura patrimoniale delle imprese
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Il peso del debito bancario
• I finanziamenti bancari rappresentano la quota assolutamente più rilevante dei
debiti finanziari delle imprese italiane.
• Queste mostrano una dipendenza dal sistema bancario decisamente più
accentuata rispetto a quanto registrato nella zona Euro
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Il peso del debito
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4.I rischi dell’eccessiva dipendenza dal credito
bancario
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I rischi dell’eccessivo debito bancario
• - possibile attivazione di meccanismi pro-ciclici.
• Nelle fasi negative del ciclo economico aumenta la quota
di imprese che incontra difficoltà nel rimborso dei
prestiti, con conseguenze negative sui bilanci delle
banche.
• A sua volta l’aumento dei rischi bancari e dei connessi
requisiti di patrimonializzazione induce le banche a
politiche di offerta più prudenti, in grado di accrescere
ulteriormente le difficoltà delle imprese, avviando così un
circolo vizioso;
• - forte dipendenza dalle prassi consolidate dei
finanziamenti bancari, che vedono una quota elevata
di prestiti a breve termine e un ampio ricorso alle
garanzie, pubbliche e private
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Che cosa sta succedendo?
• Sofferenze sui prestiti alle imprese →sono salite a 103 miliardi nel novembre 2013
(12,6% del totale dei prestiti), da 25 miliardi nel 2008.
• Sofferenze sui crediti alle famiglie crescono (32 miliardi, da 10) e quelle sui prestiti
alle famiglie produttrici sono salite a 13 miliardi (da 6).
• Ciò rende più prudenti le banche nell’erogazione di nuovi finanziamenti.
• Il rischio di credito, infatti, sale con le sofferenze in quanto viene misurato ex-post
proprio dal loro ritmo di accumulo: il tasso di ingresso in sofferenza è salito al 2,9%
annuo nel 2° trimestre 2013, dallo 0,9% nel 2007.
Il credit crunch
• In Italia la caduta dei prestiti bancari alle
imprese è stata finora del 10,5% dal picco del
settembre 2011, pari a -96 miliardi.
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La riduzione dei prestiti bancari
• I prestiti delle banche alle
imprese sono già diminuiti più del
PIL nominale nel 2012-2013; il
rapporto prestiti/PIL si è ridotto
rapidamente e potrebbe
scendere ancora.
• In ogni caso l’andamento dei
prestiti bancari nel 2014-15 non
potrà soddisfare pienamente il
fabbisogno finanziario creato dal
miglioramento della domanda e
dell’attività economica e ciò
rende urgente lo sviluppo dei
canali di finanziamento non
bancari.
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5.Quali soluzioni?
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• Per recuperare competitività le PMI devono
perseguire due scelte fondamentali:
Le scelte fondamentali da intraprendere
il rafforzamento
patrimoniale
la differenziazione
delle fonti di
finanziamento
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• Un’impresa ben capitalizzata garantisce meglio il
proprio debito e quindi può accedere più facilmente e
a condizioni migliori al credito bancario o di mercato.
• La crescita patrimoniale (quando l’autofinanziamento o le risorse
imprenditoriali non sono sufficienti) può essere perseguita attraverso:
• l’apertura del capitale di rischio a investitori esterni (es.
operazioni di private equity)
• la quotazione in borsa o su mercati alternativi (c.d. equity
capital market).
Il rafforzamento patrimoniale
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• L’obiettivo della diversificazione delle fonti,
invece, può essere raggiunto rivolgendosi al
mercato del debito con l’emissione di un
prestito obbligazionario
• ( il c.d. debt capital market).
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La diversificazione delle fonti
6.Quali canali alternativi è possibile attivare?
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Quali canali alternativi?
Strumenti
alternativi di
finanziamento
Equity
Strumenti subordinati
partecipativi
Debiti finanziari
IPO
Private equity
Obbligazioni
partecipative
Obbligazioni
subordinate
Mini Bond
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7.Il ricorso al capitale di rischio
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Dove prendere l’equity?
Equity
Capitale
dell’imprend
itore
Private
equity
Borsa
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8.La quotazione in borsa
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La borsa (1)
Vi sono solo 5 società quotate nel mercato azionario
per ogni milione di abitanti, contro 7 in Germania, 14
in Francia, 33 nel Regno Unito.
La capitalizzazione della Borsa italiana è la minore
(15% del PIL), contro 41% in Germania, 75% in
Francia e 130% nel Regno Unito.
Il sistema finanziario italiano è caratterizzato da un minore ruolo della Borsa
rispetto ad altri paesi avanzati
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Qualcosa sta cambiando però…
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8.1Il mercato AIM
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L’offerta di Borsa Italiana per le PMI
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Che cos’è l’AIM
• AIM Italia è il mercato di
Borsa Italiana dedicato alle
PMI italiane che vogliono
investire nella loro crescita.
• Si caratterizza
 per minori requisiti nella fase
di ammissione alla quotazione,
 un processo di IPO
semplificato
 e minori adempimenti post
quotazione.
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caratteristiche
Che cosa offre ?
Semplicità
di accesso
No anni
di esistenza
della società
No capitalizzazione
minima
Flottante minimo:
10%
No Corporate
Governance
richiesta
Ulteriori requisiti
richiesti
dal Nomad
Poca
burocrazia
AIM Italia è un
MTF mercato
regolamentato
da Borsa
Documento
ammissione, no
Prospetto
Informativo
Nomad effettua la
due diligence
No istruttoria di Consob.
No resoconti
trimestrali.
AIM Italia offre alle società numerosi vantaggi:
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8.2Qualche numero
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Il 22% delle società ha una capitalizzazione inferiore a Euro 10 milioni
7 società (Bio-on, BioDue, Gala, Rosetti Marino, Net Insurance, TecnoInvestimenti, Fintel Energia Group) con
capitalizzazione superiore a Euro 100 milioni
• 65 società quotate ad oggi:
9 IPO nel 2015 (di cui 2 ammissioni)
22 IPO nel 2014 (di cui 1 cross-listing) vs 15 nel 2013
• Green, Digital e Finance i 3 settori più rappresentativi del mercato per n. di società
Dati al 05.06.2015 (Euro mln) – Fonte Borsa italiana e Factset
Green
Digital
Finanza
Ingegneria
Media
Prodotti e servizi
Fashion
Market Cap
CAPITALIZZAZIONE DEL MERCATO AIM ITALIA:
2,6 MILIARDI (EURO 39,7 MLN LA MARKET CAP MEDIA)
25%
22%
14%
2%
14%
20%
5%
Evoluzione società e market cap (€ mln)
2583
Composizione settoriale
AIM ITALIA: EVOLUZIONE SOCIETÀ E MARKET CAP
4 10 14 18
36
57
65
320 360 354
493
1242
2051
2009 2010 2011 2012 2013 2014 giu-15
Società
6
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Distribuzione della raccolta
AIM ITALIA: EVOLUZIONE IPO E RACCOLTA
Evoluzione IPO e raccolta (€ mln)
Raccolta per macro-settore
• € 494,5 mln la raccolta totale su AIM Italia (2009-giugno
2015)
• € 50,2 mln la raccolta tra gennaio e giugno 2015 (€ 206
mln nel 2014)
• € 7,6 mln € la raccolta media
• Il 55% delle società ha raccolto meno di € 5 mln
• 24% il flottante medio
• Struttura IPO: 92% in OPS - 8% in OPV
Dati al 05.06.2015 (Euro mln) – Fonte Borsa italiana e Factset – Raccolta di Gala inclusa nelle società Green
22
36
59
9
160
206
4 6 4 3
15
22
31
2009 2010 2014 -
giugno
2015
2011 2012
Raccolta (euro mln)
2013
N. Ipo
2014
256
7
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8.3Perché quotarsi in borsa
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E’ una scelta per la crescita
Per crescere, rimanere competitivi e continuare ad acquisire quote di mercato
è necessario affrontare momenti di discontinuità aziendale.
Diversamente, si rischia di perdere il proprio vantaggio competitivo.
POSSIBILITA’ DI
• Acquisizioni
• Investimenti in nuovi impianti
• Internazionalizzazione
• Diversificazione (di prodotto, geografica ecc.)
• Estensione della rete commerciale
• Investimento in R&S di nuovi prodotti, servizi o processi
RISCHIO DI
• Perdita di quote di mercato
• Eccessiva dipendenza dalla leva finanziaria
• Obsolescenza
• Impoverimento manageriale
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La borsa può essere una soluazione per...
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8.4Quali sono i requisiti?
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I requisiti sostanziali I requisiti sostanziali
Per attrarre l’interesse degli investitori, è necessario essere in possesso di requisiti
formali e sostanziali.
Orientamento alla creazione di valore
Strategia chiara e fedelmente riportata nel piano
industriale
Buon posizionamento competitivo
Struttura finanziaria equilibrata
Autonomia gestionale
Marginalità in crescita
Organizzazione manageriale
Requisiti Sostanziali
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I requisiti formali in fase di IPO
MTA Segmento STAR AIM Italia
Flottante 25% 35% 10%
Bilanci certificati 3 3 1 (se esistente)
Principi contabili Internazionali Internazionali Italiani o internazionali
Offerta Istituzionale / Retail Istituzionale / Retail Istituzionale
Altri documenti Prospetto informativo / SCG /
Piano ind. / QMAT
Prospetto informativo / SCG / Piano
ind. / QMAT
Documento di ammissione
Market cap (€) Min € 40 m Min € 40 m – Max 1 bn Nessun requisito formale
CDA (n.indipendenti) Raccomandato
(Codice di Corp. Gov.)
Obbligatorio
(N. nel Regolamento)
Nessun requisito formale
Comitato Controllo e
Rischi
Raccomandato
(Codice di Corp. Gov.)
Obbligatorio
Nessun requisito formale
Comitato
Remunerazione
Raccomandato
(Codice di Corp. Gov.)
Obbligatorio Nessun requisito formale
Incentivi al top
management
Raccomandato
(Codice di Corp. Gov.)
Obbligatorio (Remun. legata a
performance)
Nessun requisito formale
Investor relator Raccomandato Obbligatorio Non obbligatorio
Sito Web Obbligatorio Obbligatorio Obbligatorio
Principale advisor Sponsor / Global coordinator Sponsor / Global coordinator Nomad
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I requisiti formali post IPO
MTA Segmento STAR AIM Italia
Codice di Corporate
Governance
Comply or explain Parzialmente obbligatorio Facoltativo
Specialist Facoltativo
(liquidity provider)
Obbligatorio
(liquidity provider / 2 ricerche /
incontri con investitori)
Obbligatorio
(liquidity provider)
Informativa Necessario price sensitive e operazioni straordinarie (TUF e
Regolamento Emittenti)
Necessario price sensitive e
operazioni straordinarie
(Regolamento AIM)
OPA TUF – 30% per obbligatoria, 60% per preventiva , 90%-95% per
residuale
OPA Statutaria
Parti correlate Procedure e obblighi informativi Procedure semplificate e
obblighi informativi
Dati trimestrali I-III resoconto intermedio di
gestione entro 45 giorni da
chiusura trimestre
I-III resoconto intermedio di
gestione entro 45 giorni da
chiusura trimestre
NO
Dati semestrali Sì – entro 60 giorni da chiusura
semestre
Sì – entro 60 giorni da chiusura
semestre
Sì – entro 3 mesi da chiusura
semestre
Dati annuali Sì – pubblicazione entro 120
giorni da chiusura esercizio
Sì – se entro 90 giorni da
chiusura esercizio no IV
trimestrale
Sì – pubblicazione entro 6 mesi
da chiusura esercizio
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8.5Il processo di quotazione
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Overview Processo Quotazione
Eventuale
riorganizzazione
società
Eventuali modifiche di
governance ed al
sistema manageriale
Certificazione bilancio
Adozione principi
contabili
internazionali o
italiani
Definizione piano
industriale sostenibile
Primi contatti con
Borsa Italiana e
consulenti
Business due diligence
Controllo di gestione
adeguato alle
caratteristiche
dell’azienda
Costruzione Equity Story
Organizzazione del
consorzio di
collocamento
Istruttoria
Non si ha istruttoria
nel caso di quotazione
su AIM Italia
È ragionevole aspettarsi un tempo minimo di
processo di IPO di 3-4 mesi per AIM Italia,
senza considerare le attività pre-quotazione.
Predisporre draft del
documento di
ammissione
Completare la due
diligence e finalizzare il
documento di
ammissione
Eventuale
presentazione agli
analisti
Roadshow e incontri
one to one con gli
investitori
Comunicazione di pre-
ammissione (10 gg prima
della prevista
ammissione)
Domanda di ammissione (3
gg prima della prevista
ammissione)
Definizione del prezzo e
conclusione del
collocamento
Ammissione e
pubblicazione del
documento di
ammissione
Preparazione
4 – 6 mesi
Due diligence
2 – 4 mesi
Procedura di
Ammissione 10 gg
Ammissione
AIM Italia
Il processo di quotazione
8.6Gli attori coinvolti
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• Gli Attori sull’ AIM Italia
Specialist
Società
di revisione
Periti/consulenti
tecnici
Nomad
Financial
Advisor
Advisor legale
Società di
Comunicazione
BROKER
COLLOCATORE
Società
Gli attori
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• Gli Attori sull’ AIM Italia
Chi è il Nomad
I soggetti coinvolti
NomadAdvisor
Finanziario
Consulente legale Società di
revisione
Broker
(Collocatore) /
Specialist
Collocamento agli
investitori istituzionali
delle azioni oggetto di
quotazione
Assistenza nella
scelta della banca
d’affari
Coordinamento
operazione e
rapporti con altri
soggetti coinvolti
Supporto per
definire la
struttura
dell’offerta
Supporto per
redazione
prospetto/docume
nto di ammissione
Due diligence sulla
Sufficienza del
Capitale Circolante
(Wkr)
Organizzazione e
direzione
consorzio di
collocamento
Funzione di
specialist:
assistenza liquidità
del titolo
Due diligence
legale
Documento di
ammissione
Consulenza su
Corporate
Governance
Certificazione
bilancio
Comfort sui dati presenti
nel prospetto /
documento ammissione
Supporto per realizzazione
business plan
Supporto per la verifica
del sistema di controllo di
gestione
Formulazione
Giudizio di
Appropriatezza
sull’Emittente
Due diligence
diverse: discussione
conclusioni e
acquisizione
documentazione
I compiti del Nomad e degli altri attori
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8.7Quando costa quotarsi?
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Quali costi?
I costi di quotazione si suddividono tra costi variabili in base alla dimensione dell’offerta e
costi fissi da sostenersi per preparare la società alla quotazione in Borsa.
Costo del collocamento dei titoli – effettuato dal broker o
global coordinator.
È calcolato in percentuale sul capitale raccolto, sono simili
su tutti i mercati e all’aumentare dell’offerta aumenta il loro
peso rispetto i costi fissi.
Costo per preparare la società alla quotazione da parte dei
consulenti (Sponsor / Nomad, consulenti legali, revisori e
altri eventuali consulenti). Dipendono dalla complessità
aziendale e dallo standing del mercato
di quotazione.
Costi variabili
Costi fissi
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PROEL: ipotesi di costo altri consulenti
STIMA COSTO (RANGE IN €)
SPECIALIST 20.000– 30.000 (*)
BROKER (collocamento) 4% - 6%
BROKER (solo per gestire settlement) 1%
REVISORE 15.000 – 20.000
(*) costo annuale
Ipotesi di costo
Nomad
Financial
Advisor
Advisor
legale
300.000 - 350.000
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I costi di quotazione sono
investimenti spesso necessari
per migliorare la capacità
competitiva e affrontare le sfide
della crescita internazionale
I costi di quotazione vanno
sempre considerati unitamente ai
benefici ottenuti con il servizio
quotazione.
Diversamente dal finanziamento
bancario, i costi di quotazione
si sostengono una sola volta,
ma danno l’accesso al canale
di finanziamento del mercato in
via permanente.
ex. miglioramento dei sistemi
di pianificazione strategica
e controllo di gestione,
affinamento delle strategie
di comunicazione esterna
ed interna.
ex. accesso a ingenti capitali
specializzati domestici e
soprattutto internazionali
difficilmente reperibili tramite i
canali tradizionali; credibilità e
prestigio dati dall’appartenenza
a un mercato dallo standing
internazionale; liquidità del titolo,
derivante dall’ ampia platea di
investitori a disposizione e dalla
presenza degli investitori retail.
ex.la società può tornare sul
mercato molte volte senza
sostenere ulteriori costi di
due-diligence.
Un costo?
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9.I mini bond
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I mini bond
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Decreto Principali innovazioni
‘Sviluppo’ e ‘Sviluppo-bis’ •Eliminati i limiti massimi quantitativi previsti dall’art. 2412 del Codice Civile per le
obbligazioni
•Estensione a società non quotate della deducibilità degli interessi passivi, per titoli
quotati su sistemi multilaterali di negoziazione e sottoscritti da investitori qualificati che
non detengano più del 2% del capitale azionario
•Estensione a società non quotate della deducibilità dei costi di emissione
•Esenzione della ritenuta alla fonte sui proventi per titoli quotati su sistemi
multilaterali di negoziazione di Stati membri dell’UE o Paesi in “White List”
‘Destinazione Italia’ •Semplificazione delle procedure di cartolarizzazione e maggiore protezione per gli
investitori
•Obbligazioni, titoli cartolarizzati, quote di fondi di mini-bond ammissibili come attivi a
copertura delle riserve tecniche assicurative
•Possibile garanzia dei titoli collateralizzati emessi da banche, anche di titoli societari e
crediti alle PMI
•Estensione dell’attività del Fondo Centrale di Garanzia anche a fondi per investimenti su
singole emissioni e portafogli
‘Competitività’ •Credito diretto alle imprese da parte di assicurazioni e società di cartolarizzazione
•Eliminazione della ritenuta d’acconto sui finanziamenti di medio-lungo termine concessi da
fondi e assicurazioni esteri
•Eliminazione della ritenuta d’acconto su interessi e proventi di obbligazioni anche non
quotate in sistemi multilaterali, purchè collocati da investitori istituzionali
•Estensione dell’imposta sostitutiva anche a cessioni di crediti garantiti
Evoluzione normativa
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Caratteristiche fondamentali
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Opportunità per le imprese
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9.1I requisiti
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Requisiti giuridici , finanziari e informativi
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9.1I vantaggi
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………per gli emittenti
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………per I sottoscrittori
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9.2Il mercato potenziale
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www.ddmpartners.com
………il mercato potenziale secondo Cerved
………le imprese target
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………il mercato potenziale applicando questi
parametri
9.3Il mercato attuale
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Evoluzione del mercato dei minibond: principali indicatori
31.12.2014 – 31.03.2015
Maturity media (Y) 6,1
(*) Dati estratti dal Barometro minibond al 31.12.2014
(**) Dato fortemente condizionato da ultima emissione del
periodo (azienda con fatturato > €800 M)
+ =
Totale Mercato
10 79
8,0
160**
5,1%
4,9***
9,7
80
6,0%
9,5
90
5,9%
5,8
Al 31.12.2014* Dal 1.01.2015
al 31.03.2015
10 79
Al 31.03.2015
66
- -
- -
di cui: €150 – 500 M
di cui: €50 – 150 M
di cui: €0 – 50 M
Fatturato medio (€ M)
Taglio medio (€ M)
Cedola media (%)
92 4.804
(***) La maturity media è pari a 3,5 anni se si includono nel
calcolo anche le cambiali finanziarie
13 3.475
6 615
73 714
102 4.883
13 3.475
6 615
83 793
Emissioni
(n°)
Ammontare
(€ M)
Emissioni
(n°)
Ammontare
(€ M)
Emissioni
(n°)
Ammontare
(€ M)
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Il punto sul mercato minibond al 31.03.2015
o Nel mercato dei minibond in Italia, il
controvalore totale di operazioni di taglio
non superiore a €50 M corrisponde al 16%
del totale emesso
o La fascia di minibond con tagli che vanno
da €50 M a €150 M corrisponde a circa il
13% del totale emesso
o La netta maggioranza del totale emesso
deriva da un basso numero (13) di
operazioni, con un taglio molto grande
(superiore a €150 M)
Identikit del minibond ≤ 50 Milioni di Euro
Taglio medio €9,5 M
Scadenza media 5,8 Anni
Struttura rimborso 53% Bullet / 47% Amortizing
Tasso medio
d’interesse
6% annuo
Garanzie / Rating < 20% dei casi
Fatturato medio
emittente
€90 M
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Totale emissioni di minibond quotati su ExtraMOT PRO
Sintesi per taglio al 31.03.2015
Taglio
€500-150 M
€3.475 M
Totale emesso
€4.883 M
€615 M
Taglio
€150-50 M
Taglio
≤ €50 M
€793 M
Fatturato emittenti
Minibond con taglio non superiore a €50 M
23%
(19)16%
(13)
16%
25%
(21)
17%
(14)
4%
(3)
<= €10 M
€10 – 25 M
€25 – 50 M
€50 – 100 M
€100 – 500 M
> €500 M
Fatturato
medio
€90 M
(xx) volumi
(13)
(1)
83,8 %
16,2 %
Numero di
Emissioni
13 Emissioni 6 Emissioni 83 Emissioni
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Emissioni di ammontare non superiore a
€50 M
Principali indicatori al 31.03.2015
Cedola
(2)
Al 31.03.2015: 83 minibond emessi per un totale di €793 M
(3) (4)
Taglio Scadenza
47%
(39)
24%
(20)
19%
(16)
10%
(8)
Taglio
medio
€9,5 M <= €5 M
€5 – 10 M
€10 – 20 M
€20 – 50 M
29%
(24)
40%
(33)
19%
(16)
12%
(10)
<= 3 anni
3 – 5 anni
5 – 7 anni
> 7 anni
Scadenza
media
5,8 anni
27%
(22)
29%
(24)
25%
(21)
7%
(6)
6%
(5)
6%
(5)
2% – 5%
5% – 6%
6% – 7%
7% – 8%
> 8%
Variabile
Cedola
media(6)
5,9%
(xx) volumi (xx) volumi
(xx) volumi
(5)
Principali caratteristiche tecniche
Modalità di
Rimborso
Presenza
Garanzie
Presenza
Rating
0% 100%
(7)
47% Amortizing 53% Bullet
19% Si 81% No
18% Si 82% No
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Emissioni di ammontare non superiore a
€50 M
Sintesi per area geografica al 31.03.2015
In particolare circa l’80% delle emissioni si
concentra in:
o Veneto: circa €253 M pari a circa il 32% del
totale emesso
o Lombardia: circa €184 M pari a circa il 23%
del totale emesso
o Emilia Romagna: circa €73 M pari a circa il
9% del totale emesso
o Toscana: circa €57 M pari a circa il 7% del
totale emesso
o Piemonte: circa €67 M pari a circa l’ 8% del
totale emesso
www.networkprofessionale.com
9.3La valutazione degli emittenti
www.networkprofessionale.com
• Congruità della forma giuridica: società,
non quotate, nella forma giuridica di spa
o srl, per queste ultime sempre che lo
statuto preveda la possibilità di ricorrere
a finanziamenti attraverso l’emissione di
titoli di debito.
• Esclusione di banche e micro imprese.
• Inclusione, oltre alle imprese non
quotate di maggiori dimensioni, anche
delle Piccole Medie Imprese (PMI).
PMI (piccola impresa:organico inferiore a 50
persone e fatturato o totale del bilancio
annuale non superiorea 10milioni di euro -
medie imprese :organico inferiore a 250
persone e fatturato non superiorea 50milioni
di euro o totale di bilancio annuale non
superiorea 43milioni di euro)
• Ultimi due bilanci in utile di cui
l’ultimorevisionato
• Validoposizionamentodimercato
• Capacitàedesperienzadel
Management
• Efficientecontrollodigestione
• Solidoe dettagliatopianoindustriale
• Trasparenzanellacomunicazione
• Fortepropensione
all’internazionalizzazione
REQUISITI NORMATIVI REQUISITI QUALITATIVI
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9.4Il processo di emissione
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Soggetti coinvolti
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(
(Arranger)
Banca
Sella
(Arranger)
Servizio
Corporate Finance
di BancaSellaHolding
(Advisor)
Azienda
Emittente
( )
(Advisor)
(
Quotazione su
ExtraMOT
PRO
Collocamento
presso
investitori
Professionali
(Advisor
legale)
Advisor
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• Analisi della società da un punto di vista economico-
finanziario e di mercato
• Assistenza nella individuazione dei fabbisogni finanziari
della società
• Supporto nella predisposizione di un Business Plan
dettagliato e credibile
• Individuazione della tipologia di obbligazione più adatta
allo specifico modello di business
• Strutturazione dell’obbligazione (cedola, tasso, durata)
• Determinazione del piano di rimborso coerente con il
Piano economico/finanziario
.
Svolge un triplice ruolo di valutatore preliminare
dell’emittente, di organizzatore dell’operazione
e di supervisione dell’attività di redazione
dei documenti necessari
Affianca la società emittente nei diversi
passaggi necessari per giungere
all’emissione del mini- bond garantendo,
al contempo, il coordinamento dei
soggetti coinvolti nel processo di emissione
(arranger, agenzia di rating, Borsa Italiana,
consulenti legali e altri eventuali consulenti).
Arranger
L’arranger svolge il ruolo di coordinatore finanziario del processo di
emissione e si interfaccia con i diversi soggetti coinvolti nella
strutturazione dell’operazione, soprattutto per quanto riguarda il
reperimento dei fondi e il collocamento dei titoli sul mercato.
www.networkprofessionale.com
Advisor legale
www.networkprofessionale.com
A titolo esemplificativo,
possono assistere la società
emittente nella redazione del
regolamento del prestito,
nella realizzazione della due
diligence legale, nella
definizione e valutazione delle
clausole e dei contratti da
siglare con investitori e altri
operatori del mercato, senza
dimenticare la
documentazione necessaria
per la quotazione sul mercato
di Borsa.
Affianca la società emittente per la
realizzazione degli adempimenti e
per la redazione dei documenti
necessari per il
completamento dei diversi
passaggi che condurranno
all’emissione ed, eventualmente,
alla quotazione dei titoli.
Investitori
www.networkprofessionale.com
La sottoscrizione di mini-bond è riservata a investitori professionali
di diritto o su richiesta (in caso di obbligazioni), ovvero ad
investitori professionali soggetti a vigilanza prudenziale (in
caso di titoli di debito).
Per investitori professionali sia di diritto, su richiesta o soggetti a
vigilanza prudenziale, si intendono coloro che posseggono
l’esperienza, la conoscenza e la competenza necessaria
per prendere le proprie decisioni in materia di investimenti e per
valutare correttamente i rischi che in tal modo possono assumersi.
9.5I costi
www.networkprofessionale.com
I costi
I costi di collocamento dei mini-bond per le imprese sono
variabili in funzione delle seguenti scelte:
•Eventuali atti notarili (ex. modifica Statuto) e registrazione
delibere
•Certificazione bilancio (fra €5.000 e €15.000 per una PMI)
•Richiesta del codice ISIN, accentramento presso Monte Titoli
e dematerializzazione
•Advisor (1,5%-3% del collocamento) e consulenza legale
•Arranger (0,5% collocamento)
•Quotazione in Borsa (€2.500 una tantum)
•Attribuzione del rating (fra €15.000 e €20.000 per una
PMI all’inizio, poi si riduce del 40%)
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SEBASTIANO DI DIEGO
Founding Partner e Ceo di DM Partner
Dottore commercialista e Revisore legale dei conti ha maturato una notevole esperienza nei
seguenti ambiti: corporate finance, M&A, business planning e corporate strategy.
È sindaco di società di capitali ed enti e, su incarico del Ministero dello Sviluppo Economico, è
Commissario liquidatore di alcune cooperative.
È inoltre docente di Economia e gestione delle imprese presso l'Università degli Studi di
Camerino.
Relatore in numerosi convegni di aggiornamento professionale, è autore per WKI, Il Sole 24 Ore,
Franco Angeli, Giuffrè editore, Maggioli editore, Sistemi Editoriali Esselibri e Cesi Multimedia, di
numerose pubblicazioni in materia aziendale e societaria che hanno riscosso un notevole
successo presso il pubblico.
FABRIZIO MICOZZI
Founding Partner e Ceo di DM Partner.
Dottore commercialista e revisore contabile, è Professore a contratto di Valutazioni d’azienda e
Tecnica delle Operazioni Straordinarie presso l'Università degli Studi di Macerata.
È socio fondatore di Studio srl e di D&M Partner srl.
Si occupa prevalentemente di operazioni straordinarie, valutazioni aziendali, business plan,
finanza d’azienda, pianificazione fiscale strategica e tematiche di ristrutturazione organizzativa.
È relatore e formatore in numerosi corsi e convegni di perfezionamento post laurea e aziendali,
anche nell’ambito del sistema di Confindustria.
È autore per IPSOA editore, Giuffrè editore, Sistemi Editoriali Esselibri e Cesi Multimedia, di testi
in materia aziendale e societaria.
È, inoltre, autore di numerosi articoli in materia fiscale e societaria.
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Network Advisory Srl
Via dell’Industria, 1 60027 Osimo (AN)
Tel. 071.2800287 Mail: advisory@networkprofessionale.com
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Quotazione AIM e Minibond: quali concrete opportunità per le PMI

  • 1. Sebastiano Di Diego e Fabrizio Micozzi Quotazione in borsa e minibond: quali concrete opportunità per le PMI Corporate finance advisory and strategy consulting
  • 2. 1.Le priorità delle PMI italiane www.networkprofessionale.com
  • 3. Quali sono le priorità per imprese • Dalla ricerca Smes: Equipped ToCompete commissionata da Sap all’Oxford Economics emerge le imprese italiane considerano strategici per guidare la crescita del business tre elementi fondamentali: 3 46% investimenti in tecnologia, per ridurre i costi e incrementare l’efficienza 32%  espansione globale 30%  ampliamento della propria offerta Per implementare queste scelte strategiche servono investimenti www.networkprofessionale.com
  • 4. 2.Servono risorse per finanziarie gli investimenti www.networkprofessionale.com
  • 5. Di che cifre stiamo parlando? • Per tornare crescere le imprese devono quindi far ripartire gli investimenti. • Ipotizzando per cinque anni una crescita degli investimenti in linea con quella del decennio pre-crisi (+ 5,2% all’anno a prezzi correnti nel 1998 -2007) servirebbero 90 miliardi di finanziamenti addizionali in cinque anni. • Il credit crunch non si arresta I prestiti calano del 2,5% all’anno Le altre fonti devono fornire 196 miliardi in cinque anni Ripartendoli in proporzione tra le fonti non bancarie il capitale proprio deve salire di 108 miliardi Primo scenario Il grado di patrimonializzazione deve passare dal 40,6% al 42,7% I prestiti scenderebbero dal 26,3% al 22,6% Il credit crunch si arresta I prestiti restano fermi Le altre fonti devono fornire 90 miliardi in cinque anni Ripartendoli in proporzione tra le fonti non bancarie il capitale proprio deve salire di 49 miliardi Secondo scenario Il grado di patrimonializzazione deve passare dal 40,6% al 41 % I prestiti scenderebbero dal 26,3% al 25,6% www.networkprofessionale.com
  • 6. 3.I problemi delle PMI www.networkprofessionale.com
  • 7. Perché le imprese sono: • troppo dipendenti dal credito bancario; • patrimonialmente deboli e tendenzialmente chiuse a investitori esterni. Perchè la crisi è stata così forte in Italia? www.networkprofessionale.com
  • 8. Composizione percentuale delle passività delle aziende nel 2013 La struttura patrimoniale delle imprese www.networkprofessionale.com
  • 9. Il peso del debito bancario • I finanziamenti bancari rappresentano la quota assolutamente più rilevante dei debiti finanziari delle imprese italiane. • Queste mostrano una dipendenza dal sistema bancario decisamente più accentuata rispetto a quanto registrato nella zona Euro www.networkprofessionale.com
  • 10. Il peso del debito www.networkprofessionale.com
  • 11. 4.I rischi dell’eccessiva dipendenza dal credito bancario www.networkprofessionale.com
  • 12. I rischi dell’eccessivo debito bancario • - possibile attivazione di meccanismi pro-ciclici. • Nelle fasi negative del ciclo economico aumenta la quota di imprese che incontra difficoltà nel rimborso dei prestiti, con conseguenze negative sui bilanci delle banche. • A sua volta l’aumento dei rischi bancari e dei connessi requisiti di patrimonializzazione induce le banche a politiche di offerta più prudenti, in grado di accrescere ulteriormente le difficoltà delle imprese, avviando così un circolo vizioso; • - forte dipendenza dalle prassi consolidate dei finanziamenti bancari, che vedono una quota elevata di prestiti a breve termine e un ampio ricorso alle garanzie, pubbliche e private www.networkprofessionale.com
  • 13. Che cosa sta succedendo? • Sofferenze sui prestiti alle imprese →sono salite a 103 miliardi nel novembre 2013 (12,6% del totale dei prestiti), da 25 miliardi nel 2008. • Sofferenze sui crediti alle famiglie crescono (32 miliardi, da 10) e quelle sui prestiti alle famiglie produttrici sono salite a 13 miliardi (da 6). • Ciò rende più prudenti le banche nell’erogazione di nuovi finanziamenti. • Il rischio di credito, infatti, sale con le sofferenze in quanto viene misurato ex-post proprio dal loro ritmo di accumulo: il tasso di ingresso in sofferenza è salito al 2,9% annuo nel 2° trimestre 2013, dallo 0,9% nel 2007.
  • 14. Il credit crunch • In Italia la caduta dei prestiti bancari alle imprese è stata finora del 10,5% dal picco del settembre 2011, pari a -96 miliardi. www.networkprofessionale.com
  • 15. La riduzione dei prestiti bancari • I prestiti delle banche alle imprese sono già diminuiti più del PIL nominale nel 2012-2013; il rapporto prestiti/PIL si è ridotto rapidamente e potrebbe scendere ancora. • In ogni caso l’andamento dei prestiti bancari nel 2014-15 non potrà soddisfare pienamente il fabbisogno finanziario creato dal miglioramento della domanda e dell’attività economica e ciò rende urgente lo sviluppo dei canali di finanziamento non bancari. www.networkprofessionale.com
  • 17. • Per recuperare competitività le PMI devono perseguire due scelte fondamentali: Le scelte fondamentali da intraprendere il rafforzamento patrimoniale la differenziazione delle fonti di finanziamento www.networkprofessionale.com
  • 18. • Un’impresa ben capitalizzata garantisce meglio il proprio debito e quindi può accedere più facilmente e a condizioni migliori al credito bancario o di mercato. • La crescita patrimoniale (quando l’autofinanziamento o le risorse imprenditoriali non sono sufficienti) può essere perseguita attraverso: • l’apertura del capitale di rischio a investitori esterni (es. operazioni di private equity) • la quotazione in borsa o su mercati alternativi (c.d. equity capital market). Il rafforzamento patrimoniale www.networkprofessionale.com
  • 19. • L’obiettivo della diversificazione delle fonti, invece, può essere raggiunto rivolgendosi al mercato del debito con l’emissione di un prestito obbligazionario • ( il c.d. debt capital market). www.networkprofessionale.com La diversificazione delle fonti
  • 20. 6.Quali canali alternativi è possibile attivare? www.networkprofessionale.com
  • 21. Quali canali alternativi? Strumenti alternativi di finanziamento Equity Strumenti subordinati partecipativi Debiti finanziari IPO Private equity Obbligazioni partecipative Obbligazioni subordinate Mini Bond www.networkprofessionale.com
  • 22. 7.Il ricorso al capitale di rischio www.networkprofessionale.com
  • 24. 8.La quotazione in borsa www.networkprofessionale.com
  • 25. La borsa (1) Vi sono solo 5 società quotate nel mercato azionario per ogni milione di abitanti, contro 7 in Germania, 14 in Francia, 33 nel Regno Unito. La capitalizzazione della Borsa italiana è la minore (15% del PIL), contro 41% in Germania, 75% in Francia e 130% nel Regno Unito. Il sistema finanziario italiano è caratterizzato da un minore ruolo della Borsa rispetto ad altri paesi avanzati www.networkprofessionale.com
  • 26. Qualcosa sta cambiando però… www.networkprofessionale.com
  • 28. L’offerta di Borsa Italiana per le PMI www.networkprofessionale.com
  • 29. Che cos’è l’AIM • AIM Italia è il mercato di Borsa Italiana dedicato alle PMI italiane che vogliono investire nella loro crescita. • Si caratterizza  per minori requisiti nella fase di ammissione alla quotazione,  un processo di IPO semplificato  e minori adempimenti post quotazione. www.networkprofessionale.com caratteristiche
  • 30. Che cosa offre ? Semplicità di accesso No anni di esistenza della società No capitalizzazione minima Flottante minimo: 10% No Corporate Governance richiesta Ulteriori requisiti richiesti dal Nomad Poca burocrazia AIM Italia è un MTF mercato regolamentato da Borsa Documento ammissione, no Prospetto Informativo Nomad effettua la due diligence No istruttoria di Consob. No resoconti trimestrali. AIM Italia offre alle società numerosi vantaggi: www.networkprofessionale.com
  • 32. Il 22% delle società ha una capitalizzazione inferiore a Euro 10 milioni 7 società (Bio-on, BioDue, Gala, Rosetti Marino, Net Insurance, TecnoInvestimenti, Fintel Energia Group) con capitalizzazione superiore a Euro 100 milioni • 65 società quotate ad oggi: 9 IPO nel 2015 (di cui 2 ammissioni) 22 IPO nel 2014 (di cui 1 cross-listing) vs 15 nel 2013 • Green, Digital e Finance i 3 settori più rappresentativi del mercato per n. di società Dati al 05.06.2015 (Euro mln) – Fonte Borsa italiana e Factset Green Digital Finanza Ingegneria Media Prodotti e servizi Fashion Market Cap CAPITALIZZAZIONE DEL MERCATO AIM ITALIA: 2,6 MILIARDI (EURO 39,7 MLN LA MARKET CAP MEDIA) 25% 22% 14% 2% 14% 20% 5% Evoluzione società e market cap (€ mln) 2583 Composizione settoriale AIM ITALIA: EVOLUZIONE SOCIETÀ E MARKET CAP 4 10 14 18 36 57 65 320 360 354 493 1242 2051 2009 2010 2011 2012 2013 2014 giu-15 Società 6 www.networkprofessionale.com
  • 33. Distribuzione della raccolta AIM ITALIA: EVOLUZIONE IPO E RACCOLTA Evoluzione IPO e raccolta (€ mln) Raccolta per macro-settore • € 494,5 mln la raccolta totale su AIM Italia (2009-giugno 2015) • € 50,2 mln la raccolta tra gennaio e giugno 2015 (€ 206 mln nel 2014) • € 7,6 mln € la raccolta media • Il 55% delle società ha raccolto meno di € 5 mln • 24% il flottante medio • Struttura IPO: 92% in OPS - 8% in OPV Dati al 05.06.2015 (Euro mln) – Fonte Borsa italiana e Factset – Raccolta di Gala inclusa nelle società Green 22 36 59 9 160 206 4 6 4 3 15 22 31 2009 2010 2014 - giugno 2015 2011 2012 Raccolta (euro mln) 2013 N. Ipo 2014 256 7 www.networkprofessionale.com
  • 34. 8.3Perché quotarsi in borsa www.networkprofessionale.com
  • 35. E’ una scelta per la crescita Per crescere, rimanere competitivi e continuare ad acquisire quote di mercato è necessario affrontare momenti di discontinuità aziendale. Diversamente, si rischia di perdere il proprio vantaggio competitivo. POSSIBILITA’ DI • Acquisizioni • Investimenti in nuovi impianti • Internazionalizzazione • Diversificazione (di prodotto, geografica ecc.) • Estensione della rete commerciale • Investimento in R&S di nuovi prodotti, servizi o processi RISCHIO DI • Perdita di quote di mercato • Eccessiva dipendenza dalla leva finanziaria • Obsolescenza • Impoverimento manageriale www.networkprofessionale.com
  • 36. La borsa può essere una soluazione per... www.networkprofessionale.com
  • 37. 8.4Quali sono i requisiti? www.networkprofessionale.com
  • 38. I requisiti sostanziali I requisiti sostanziali Per attrarre l’interesse degli investitori, è necessario essere in possesso di requisiti formali e sostanziali. Orientamento alla creazione di valore Strategia chiara e fedelmente riportata nel piano industriale Buon posizionamento competitivo Struttura finanziaria equilibrata Autonomia gestionale Marginalità in crescita Organizzazione manageriale Requisiti Sostanziali www.networkprofessionale.com
  • 39. I requisiti formali in fase di IPO MTA Segmento STAR AIM Italia Flottante 25% 35% 10% Bilanci certificati 3 3 1 (se esistente) Principi contabili Internazionali Internazionali Italiani o internazionali Offerta Istituzionale / Retail Istituzionale / Retail Istituzionale Altri documenti Prospetto informativo / SCG / Piano ind. / QMAT Prospetto informativo / SCG / Piano ind. / QMAT Documento di ammissione Market cap (€) Min € 40 m Min € 40 m – Max 1 bn Nessun requisito formale CDA (n.indipendenti) Raccomandato (Codice di Corp. Gov.) Obbligatorio (N. nel Regolamento) Nessun requisito formale Comitato Controllo e Rischi Raccomandato (Codice di Corp. Gov.) Obbligatorio Nessun requisito formale Comitato Remunerazione Raccomandato (Codice di Corp. Gov.) Obbligatorio Nessun requisito formale Incentivi al top management Raccomandato (Codice di Corp. Gov.) Obbligatorio (Remun. legata a performance) Nessun requisito formale Investor relator Raccomandato Obbligatorio Non obbligatorio Sito Web Obbligatorio Obbligatorio Obbligatorio Principale advisor Sponsor / Global coordinator Sponsor / Global coordinator Nomad www.networkprofessionale.com
  • 40. I requisiti formali post IPO MTA Segmento STAR AIM Italia Codice di Corporate Governance Comply or explain Parzialmente obbligatorio Facoltativo Specialist Facoltativo (liquidity provider) Obbligatorio (liquidity provider / 2 ricerche / incontri con investitori) Obbligatorio (liquidity provider) Informativa Necessario price sensitive e operazioni straordinarie (TUF e Regolamento Emittenti) Necessario price sensitive e operazioni straordinarie (Regolamento AIM) OPA TUF – 30% per obbligatoria, 60% per preventiva , 90%-95% per residuale OPA Statutaria Parti correlate Procedure e obblighi informativi Procedure semplificate e obblighi informativi Dati trimestrali I-III resoconto intermedio di gestione entro 45 giorni da chiusura trimestre I-III resoconto intermedio di gestione entro 45 giorni da chiusura trimestre NO Dati semestrali Sì – entro 60 giorni da chiusura semestre Sì – entro 60 giorni da chiusura semestre Sì – entro 3 mesi da chiusura semestre Dati annuali Sì – pubblicazione entro 120 giorni da chiusura esercizio Sì – se entro 90 giorni da chiusura esercizio no IV trimestrale Sì – pubblicazione entro 6 mesi da chiusura esercizio www.networkprofessionale.com
  • 41. 8.5Il processo di quotazione www.networkprofessionale.com
  • 42. Overview Processo Quotazione Eventuale riorganizzazione società Eventuali modifiche di governance ed al sistema manageriale Certificazione bilancio Adozione principi contabili internazionali o italiani Definizione piano industriale sostenibile Primi contatti con Borsa Italiana e consulenti Business due diligence Controllo di gestione adeguato alle caratteristiche dell’azienda Costruzione Equity Story Organizzazione del consorzio di collocamento Istruttoria Non si ha istruttoria nel caso di quotazione su AIM Italia È ragionevole aspettarsi un tempo minimo di processo di IPO di 3-4 mesi per AIM Italia, senza considerare le attività pre-quotazione. Predisporre draft del documento di ammissione Completare la due diligence e finalizzare il documento di ammissione Eventuale presentazione agli analisti Roadshow e incontri one to one con gli investitori Comunicazione di pre- ammissione (10 gg prima della prevista ammissione) Domanda di ammissione (3 gg prima della prevista ammissione) Definizione del prezzo e conclusione del collocamento Ammissione e pubblicazione del documento di ammissione Preparazione 4 – 6 mesi Due diligence 2 – 4 mesi Procedura di Ammissione 10 gg Ammissione AIM Italia Il processo di quotazione
  • 44. • Gli Attori sull’ AIM Italia Specialist Società di revisione Periti/consulenti tecnici Nomad Financial Advisor Advisor legale Società di Comunicazione BROKER COLLOCATORE Società Gli attori www.networkprofessionale.com
  • 45. www.networkprofessionale.com • Gli Attori sull’ AIM Italia Chi è il Nomad
  • 46. I soggetti coinvolti NomadAdvisor Finanziario Consulente legale Società di revisione Broker (Collocatore) / Specialist Collocamento agli investitori istituzionali delle azioni oggetto di quotazione Assistenza nella scelta della banca d’affari Coordinamento operazione e rapporti con altri soggetti coinvolti Supporto per definire la struttura dell’offerta Supporto per redazione prospetto/docume nto di ammissione Due diligence sulla Sufficienza del Capitale Circolante (Wkr) Organizzazione e direzione consorzio di collocamento Funzione di specialist: assistenza liquidità del titolo Due diligence legale Documento di ammissione Consulenza su Corporate Governance Certificazione bilancio Comfort sui dati presenti nel prospetto / documento ammissione Supporto per realizzazione business plan Supporto per la verifica del sistema di controllo di gestione Formulazione Giudizio di Appropriatezza sull’Emittente Due diligence diverse: discussione conclusioni e acquisizione documentazione I compiti del Nomad e degli altri attori www.networkprofessionale.com
  • 48. Quali costi? I costi di quotazione si suddividono tra costi variabili in base alla dimensione dell’offerta e costi fissi da sostenersi per preparare la società alla quotazione in Borsa. Costo del collocamento dei titoli – effettuato dal broker o global coordinator. È calcolato in percentuale sul capitale raccolto, sono simili su tutti i mercati e all’aumentare dell’offerta aumenta il loro peso rispetto i costi fissi. Costo per preparare la società alla quotazione da parte dei consulenti (Sponsor / Nomad, consulenti legali, revisori e altri eventuali consulenti). Dipendono dalla complessità aziendale e dallo standing del mercato di quotazione. Costi variabili Costi fissi www.networkprofessionale.com
  • 49. PROEL: ipotesi di costo altri consulenti STIMA COSTO (RANGE IN €) SPECIALIST 20.000– 30.000 (*) BROKER (collocamento) 4% - 6% BROKER (solo per gestire settlement) 1% REVISORE 15.000 – 20.000 (*) costo annuale Ipotesi di costo Nomad Financial Advisor Advisor legale 300.000 - 350.000 www.networkprofessionale.com
  • 50. I costi di quotazione sono investimenti spesso necessari per migliorare la capacità competitiva e affrontare le sfide della crescita internazionale I costi di quotazione vanno sempre considerati unitamente ai benefici ottenuti con il servizio quotazione. Diversamente dal finanziamento bancario, i costi di quotazione si sostengono una sola volta, ma danno l’accesso al canale di finanziamento del mercato in via permanente. ex. miglioramento dei sistemi di pianificazione strategica e controllo di gestione, affinamento delle strategie di comunicazione esterna ed interna. ex. accesso a ingenti capitali specializzati domestici e soprattutto internazionali difficilmente reperibili tramite i canali tradizionali; credibilità e prestigio dati dall’appartenenza a un mercato dallo standing internazionale; liquidità del titolo, derivante dall’ ampia platea di investitori a disposizione e dalla presenza degli investitori retail. ex.la società può tornare sul mercato molte volte senza sostenere ulteriori costi di due-diligence. Un costo? www.networkprofessionale.com
  • 53. Decreto Principali innovazioni ‘Sviluppo’ e ‘Sviluppo-bis’ •Eliminati i limiti massimi quantitativi previsti dall’art. 2412 del Codice Civile per le obbligazioni •Estensione a società non quotate della deducibilità degli interessi passivi, per titoli quotati su sistemi multilaterali di negoziazione e sottoscritti da investitori qualificati che non detengano più del 2% del capitale azionario •Estensione a società non quotate della deducibilità dei costi di emissione •Esenzione della ritenuta alla fonte sui proventi per titoli quotati su sistemi multilaterali di negoziazione di Stati membri dell’UE o Paesi in “White List” ‘Destinazione Italia’ •Semplificazione delle procedure di cartolarizzazione e maggiore protezione per gli investitori •Obbligazioni, titoli cartolarizzati, quote di fondi di mini-bond ammissibili come attivi a copertura delle riserve tecniche assicurative •Possibile garanzia dei titoli collateralizzati emessi da banche, anche di titoli societari e crediti alle PMI •Estensione dell’attività del Fondo Centrale di Garanzia anche a fondi per investimenti su singole emissioni e portafogli ‘Competitività’ •Credito diretto alle imprese da parte di assicurazioni e società di cartolarizzazione •Eliminazione della ritenuta d’acconto sui finanziamenti di medio-lungo termine concessi da fondi e assicurazioni esteri •Eliminazione della ritenuta d’acconto su interessi e proventi di obbligazioni anche non quotate in sistemi multilaterali, purchè collocati da investitori istituzionali •Estensione dell’imposta sostitutiva anche a cessioni di crediti garantiti Evoluzione normativa www.networkprofessionale.com
  • 55. Opportunità per le imprese www.networkprofessionale.com
  • 57. Requisiti giuridici , finanziari e informativi www.networkprofessionale.com
  • 64. ………il mercato potenziale applicando questi parametri
  • 66. Evoluzione del mercato dei minibond: principali indicatori 31.12.2014 – 31.03.2015 Maturity media (Y) 6,1 (*) Dati estratti dal Barometro minibond al 31.12.2014 (**) Dato fortemente condizionato da ultima emissione del periodo (azienda con fatturato > €800 M) + = Totale Mercato 10 79 8,0 160** 5,1% 4,9*** 9,7 80 6,0% 9,5 90 5,9% 5,8 Al 31.12.2014* Dal 1.01.2015 al 31.03.2015 10 79 Al 31.03.2015 66 - - - - di cui: €150 – 500 M di cui: €50 – 150 M di cui: €0 – 50 M Fatturato medio (€ M) Taglio medio (€ M) Cedola media (%) 92 4.804 (***) La maturity media è pari a 3,5 anni se si includono nel calcolo anche le cambiali finanziarie 13 3.475 6 615 73 714 102 4.883 13 3.475 6 615 83 793 Emissioni (n°) Ammontare (€ M) Emissioni (n°) Ammontare (€ M) Emissioni (n°) Ammontare (€ M) www.networkprofessionale.com
  • 67. Il punto sul mercato minibond al 31.03.2015 o Nel mercato dei minibond in Italia, il controvalore totale di operazioni di taglio non superiore a €50 M corrisponde al 16% del totale emesso o La fascia di minibond con tagli che vanno da €50 M a €150 M corrisponde a circa il 13% del totale emesso o La netta maggioranza del totale emesso deriva da un basso numero (13) di operazioni, con un taglio molto grande (superiore a €150 M) Identikit del minibond ≤ 50 Milioni di Euro Taglio medio €9,5 M Scadenza media 5,8 Anni Struttura rimborso 53% Bullet / 47% Amortizing Tasso medio d’interesse 6% annuo Garanzie / Rating < 20% dei casi Fatturato medio emittente €90 M www.networkprofessionale.com
  • 68. Totale emissioni di minibond quotati su ExtraMOT PRO Sintesi per taglio al 31.03.2015 Taglio €500-150 M €3.475 M Totale emesso €4.883 M €615 M Taglio €150-50 M Taglio ≤ €50 M €793 M Fatturato emittenti Minibond con taglio non superiore a €50 M 23% (19)16% (13) 16% 25% (21) 17% (14) 4% (3) <= €10 M €10 – 25 M €25 – 50 M €50 – 100 M €100 – 500 M > €500 M Fatturato medio €90 M (xx) volumi (13) (1) 83,8 % 16,2 % Numero di Emissioni 13 Emissioni 6 Emissioni 83 Emissioni www.networkprofessionale.com
  • 69. Emissioni di ammontare non superiore a €50 M Principali indicatori al 31.03.2015 Cedola (2) Al 31.03.2015: 83 minibond emessi per un totale di €793 M (3) (4) Taglio Scadenza 47% (39) 24% (20) 19% (16) 10% (8) Taglio medio €9,5 M <= €5 M €5 – 10 M €10 – 20 M €20 – 50 M 29% (24) 40% (33) 19% (16) 12% (10) <= 3 anni 3 – 5 anni 5 – 7 anni > 7 anni Scadenza media 5,8 anni 27% (22) 29% (24) 25% (21) 7% (6) 6% (5) 6% (5) 2% – 5% 5% – 6% 6% – 7% 7% – 8% > 8% Variabile Cedola media(6) 5,9% (xx) volumi (xx) volumi (xx) volumi (5) Principali caratteristiche tecniche Modalità di Rimborso Presenza Garanzie Presenza Rating 0% 100% (7) 47% Amortizing 53% Bullet 19% Si 81% No 18% Si 82% No www.networkprofessionale.com
  • 70. Emissioni di ammontare non superiore a €50 M Sintesi per area geografica al 31.03.2015 In particolare circa l’80% delle emissioni si concentra in: o Veneto: circa €253 M pari a circa il 32% del totale emesso o Lombardia: circa €184 M pari a circa il 23% del totale emesso o Emilia Romagna: circa €73 M pari a circa il 9% del totale emesso o Toscana: circa €57 M pari a circa il 7% del totale emesso o Piemonte: circa €67 M pari a circa l’ 8% del totale emesso www.networkprofessionale.com
  • 71. 9.3La valutazione degli emittenti www.networkprofessionale.com
  • 72. • Congruità della forma giuridica: società, non quotate, nella forma giuridica di spa o srl, per queste ultime sempre che lo statuto preveda la possibilità di ricorrere a finanziamenti attraverso l’emissione di titoli di debito. • Esclusione di banche e micro imprese. • Inclusione, oltre alle imprese non quotate di maggiori dimensioni, anche delle Piccole Medie Imprese (PMI). PMI (piccola impresa:organico inferiore a 50 persone e fatturato o totale del bilancio annuale non superiorea 10milioni di euro - medie imprese :organico inferiore a 250 persone e fatturato non superiorea 50milioni di euro o totale di bilancio annuale non superiorea 43milioni di euro) • Ultimi due bilanci in utile di cui l’ultimorevisionato • Validoposizionamentodimercato • Capacitàedesperienzadel Management • Efficientecontrollodigestione • Solidoe dettagliatopianoindustriale • Trasparenzanellacomunicazione • Fortepropensione all’internazionalizzazione REQUISITI NORMATIVI REQUISITI QUALITATIVI www.networkprofessionale.com
  • 73. 9.4Il processo di emissione www.networkprofessionale.com
  • 74. Soggetti coinvolti www.networkprofessionale.com ( (Arranger) Banca Sella (Arranger) Servizio Corporate Finance di BancaSellaHolding (Advisor) Azienda Emittente ( ) (Advisor) ( Quotazione su ExtraMOT PRO Collocamento presso investitori Professionali (Advisor legale)
  • 75. Advisor www.networkprofessionale.com • Analisi della società da un punto di vista economico- finanziario e di mercato • Assistenza nella individuazione dei fabbisogni finanziari della società • Supporto nella predisposizione di un Business Plan dettagliato e credibile • Individuazione della tipologia di obbligazione più adatta allo specifico modello di business • Strutturazione dell’obbligazione (cedola, tasso, durata) • Determinazione del piano di rimborso coerente con il Piano economico/finanziario . Svolge un triplice ruolo di valutatore preliminare dell’emittente, di organizzatore dell’operazione e di supervisione dell’attività di redazione dei documenti necessari Affianca la società emittente nei diversi passaggi necessari per giungere all’emissione del mini- bond garantendo, al contempo, il coordinamento dei soggetti coinvolti nel processo di emissione (arranger, agenzia di rating, Borsa Italiana, consulenti legali e altri eventuali consulenti).
  • 76. Arranger L’arranger svolge il ruolo di coordinatore finanziario del processo di emissione e si interfaccia con i diversi soggetti coinvolti nella strutturazione dell’operazione, soprattutto per quanto riguarda il reperimento dei fondi e il collocamento dei titoli sul mercato. www.networkprofessionale.com
  • 77. Advisor legale www.networkprofessionale.com A titolo esemplificativo, possono assistere la società emittente nella redazione del regolamento del prestito, nella realizzazione della due diligence legale, nella definizione e valutazione delle clausole e dei contratti da siglare con investitori e altri operatori del mercato, senza dimenticare la documentazione necessaria per la quotazione sul mercato di Borsa. Affianca la società emittente per la realizzazione degli adempimenti e per la redazione dei documenti necessari per il completamento dei diversi passaggi che condurranno all’emissione ed, eventualmente, alla quotazione dei titoli.
  • 78. Investitori www.networkprofessionale.com La sottoscrizione di mini-bond è riservata a investitori professionali di diritto o su richiesta (in caso di obbligazioni), ovvero ad investitori professionali soggetti a vigilanza prudenziale (in caso di titoli di debito). Per investitori professionali sia di diritto, su richiesta o soggetti a vigilanza prudenziale, si intendono coloro che posseggono l’esperienza, la conoscenza e la competenza necessaria per prendere le proprie decisioni in materia di investimenti e per valutare correttamente i rischi che in tal modo possono assumersi.
  • 80. I costi I costi di collocamento dei mini-bond per le imprese sono variabili in funzione delle seguenti scelte: •Eventuali atti notarili (ex. modifica Statuto) e registrazione delibere •Certificazione bilancio (fra €5.000 e €15.000 per una PMI) •Richiesta del codice ISIN, accentramento presso Monte Titoli e dematerializzazione •Advisor (1,5%-3% del collocamento) e consulenza legale •Arranger (0,5% collocamento) •Quotazione in Borsa (€2.500 una tantum) •Attribuzione del rating (fra €15.000 e €20.000 per una PMI all’inizio, poi si riduce del 40%) www.networkprofessionale.com
  • 81. SEBASTIANO DI DIEGO Founding Partner e Ceo di DM Partner Dottore commercialista e Revisore legale dei conti ha maturato una notevole esperienza nei seguenti ambiti: corporate finance, M&A, business planning e corporate strategy. È sindaco di società di capitali ed enti e, su incarico del Ministero dello Sviluppo Economico, è Commissario liquidatore di alcune cooperative. È inoltre docente di Economia e gestione delle imprese presso l'Università degli Studi di Camerino. Relatore in numerosi convegni di aggiornamento professionale, è autore per WKI, Il Sole 24 Ore, Franco Angeli, Giuffrè editore, Maggioli editore, Sistemi Editoriali Esselibri e Cesi Multimedia, di numerose pubblicazioni in materia aziendale e societaria che hanno riscosso un notevole successo presso il pubblico. FABRIZIO MICOZZI Founding Partner e Ceo di DM Partner. Dottore commercialista e revisore contabile, è Professore a contratto di Valutazioni d’azienda e Tecnica delle Operazioni Straordinarie presso l'Università degli Studi di Macerata. È socio fondatore di Studio srl e di D&M Partner srl. Si occupa prevalentemente di operazioni straordinarie, valutazioni aziendali, business plan, finanza d’azienda, pianificazione fiscale strategica e tematiche di ristrutturazione organizzativa. È relatore e formatore in numerosi corsi e convegni di perfezionamento post laurea e aziendali, anche nell’ambito del sistema di Confindustria. È autore per IPSOA editore, Giuffrè editore, Sistemi Editoriali Esselibri e Cesi Multimedia, di testi in materia aziendale e societaria. È, inoltre, autore di numerosi articoli in materia fiscale e societaria. www.networkprofessionale.com
  • 82. Network Advisory Srl Via dell’Industria, 1 60027 Osimo (AN) Tel. 071.2800287 Mail: advisory@networkprofessionale.com www.networkprofessionale.com