2. Cosa è la Biomeccanica?
L’oggetto di una scienza rivela che cosa
si studia e a quale scopo si studia:
la biomeccanica
è la scienza che studia
le leggi dell’azione meccanica
nei sistemi viventi.
S. Hall Basic Biomechanics 2007
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3. BIOMECCANICA
• La biomeccanica può contribuire al
miglioramento dell'allenamento, identificando
le specifiche esigenze tecniche e fisiche per
eseguire bene uno skill. Prima di apprendere
di più su come identificare le specifiche
esigenze tecniche e fisiche di uno skill,
consideriamo i vari tipi di allenamento
4. BIOMECCANICA
• L'allenamento tecnico
• Nell’allenamento per uno sport specifico o per
un'attività motoria è di solito dedicato tempo sia a
migliorare la tecnica (allenamento tecnico) sia a
migliorare la condizione fisica (allenamento fisico).
• Il tempo dedicato all'allenamento tecnico dipende in
buona parte dalla difficoltà dell'attività. L'allenamento
tecnico può comportare solo l'esecuzione dell’abilità
motoria o l'esecuzione di esercizi che imitano gli
aspetti specifici di questa.
• La biomeccanica può contribuire a migliorare
l'allenamento tecnico in molti modi.
5. BIOMECCANICA
• Innanzitutto, deve essere fatta un'analisi
biomeccanica qualitativa della performance
reale per identificare le carenze tecniche.
• E’ poco dispendiosa in termini di risorse
• Va tuttavia eseguita seguendo delle procedure
operative
6. COSA SI PROPONE L’ANALISI QUALITATIVA
• Lo scopo di un'analisi anatomica qualitativa è quello di
determinare la predominante attività muscolare
durante le fasi specifiche di una performance e di
identificare gli istanti in cui si possono verificare grandi
tensioni, a causa di grandi forze muscolari o della
massima possibilità di movimento delle articolazioni.
• L'analisi di un'ottima performance individuerà quali
muscoli sono coinvolti nell'esecuzione della tecnica più
efficace, l'analisi dell'atleta individuerà i muscoli che
egli utilizza nell'eseguire la sua tecnica specifica.
7. PROCEDURA
• 1. Dividere l'attività in fasi temporali.
• 2. Identificare le articolazioni coinvolte ed i movimenti che
svolgono.
• 3. Determinare il tipo di contrazione muscolare
(concentrica, eccentrica o isometrica) ed identificare il
prevalente gruppo muscolare attivo su ciascuna
articolazione.
• 4. Identificare i casi in cui si verificano delle rapide
accelerazioni angolari delle articolazioni (sia rapide
accelerazioni o rapidi rallentamenti) e dove si verificano gli
urti.
• 5. Identificare tutti gli estremi nei range dei movimenti
articolari.
8. 1) Le fasi temporali
• La prima tappa di un'analisi anatomica
qualitativa è quella di frammentare la
performance in fasi specifiche o in movimenti
specifici.
9. 2) I movimenti articolari
• Una volta che la performance è stata
frammentata in fasi specifiche o è stata registrata
su un video, il passo successivo è quello di
individuare quali segmenti corporei ed
articolazioni vanno esaminati
• Quali segmenti ed articolazioni sono coinvolti
nell'esecuzione dello skill?
• Quali segmenti si muovono e quali articolazioni
sono coinvolte in questi movimenti?
10. 2) I movimenti articolari
• Una volta che i segmenti e le articolazioni
coinvolte nell'attività sono stati identificati, il
passo successivo è quello di individuare i
movimenti che avvengono su ciascuna
articolazione durante ciascuna fase della attività
• Si tratta di una flessione o di un'estensione quella
che si sta verificando sull'articolazione? di una
abduzione o di una adduzione? di una rotazione
interna o esterna?
11. 2) I movimenti articolari
• In un'analisi anatomica qualitativa, noi siamo
interessati al movimento articolare e non alla
posizione articolare
12. 3) Le contrazioni muscolari ed i gruppi
muscolari attivi
• Il passo successivo in un'analisi qualitativa è
quello di determinare quali tipi di contrazioni
muscolari avvengono all'interno dei gruppi
muscolari attivi che attraversano ciascuna
articolazione e quello di individuare questi
gruppi muscolari attivi.
13. 3) Le contrazioni muscolari ed i gruppi
muscolari attivi
• le contrazioni muscolari concentriche producono
lavoro positivo, che dà luogo ad un aumento
dell'energia meccanica
• Le contrazioni muscolari eccentriche producono
lavoro negativo, che dà luogo ad una diminuzione
dell'energia meccanica;
• Le contrazioni muscolari isometriche producono
lavoro uguale a zero, che non dà luogo ad alcuna
variazione nell'energia meccanica
14. 3) Le contrazioni muscolari ed i gruppi
muscolari attivi
• Qualcosa era sollevata (aumentando l'energia potenziale) o
abbassata (diminuendo l'energia potenziale)?
• Qualcosa era accelerata (aumentando l'energia cinetica) o rallentata
(diminuendo l'energia cinetica)?
• Qualcosa era allungata o deformata (aumentando l'energia
elastica) o lentamente non stirata o ri-formata (diminuendo
l'energia elastica)?
• Se l'energia meccanica totale (la somma delle energie potenziale,
cinetica ed elastica) aumenta, la contrazione del gruppo muscolare
attivo è concentrica.
• Se l'energia meccanica totale diminuisce, la contrazione del gruppo
muscolare attivo è eccentrica.
• Se l'energia meccanica totale non varia, la contrazione del gruppo
muscolare attivo è isometrica o i muscoli sono inattivi.
15. 3) Le contrazioni muscolari ed i gruppi
muscolari attivi
• Se la contrazione è stata individuata come
concentrica, i muscoli attivi sono quelli che
creano un momento nella stessa direzione del
movimento articolare osservato
• Se la contrazione muscolare è eccentrica, i
muscoli attivi sono quelli che creano un
momento opposto al movimento articolare
osservato.
16. 3) Le contrazioni muscolari ed i gruppi
muscolari attivi
• Generalmente, se qualcosa è sollevata
lentamente la contrazione è concentrica. Se
qualcosa è abbassata lentamente la
contrazione è eccentrica. Se qualcosa è tenuta
ferma la contrazione è isometrica.
17. 3) Le contrazioni muscolari ed i gruppi
muscolari attivi
• Come viene determinato il gruppo muscolare
attivo quando la contrazione muscolare
sull'articolazione è isometrica?
• In questo caso, il gruppo muscolare attivo può
essere determinato immaginando quale
movimento articolare si verificherebbe se
tutti i muscoli intorno all’articolazione
fossero rilassati
18. 4) Le rapide accelerazioni angolari
dell'articolazione e gli impatti
• il prossimo compito in un'analisi anatomica
qualitativa è quello di individuare ogni caso in
cui si verificano delle rapide accelerazioni
angolari dell'articolazione e degli impatti.
• Questo compito individuerà i gruppi muscolari
attivi che devono produrre le forze maggiori,
nonché le posizioni degli arti quando queste
grandi forze devono essere prodotte
19. 5) I limiti del range del movimento
articolare
• L'ultima tappa in un'analisi anatomica
qualitativa è quella di identificare alcuni i
range limite di movimento articolare.
• Lo scopo di questa fase è quello di individuare
quei muscoli e quei tessuti molli che possono
subire tensioni e possibili infortuni
21. RIASSUNTO
• La biomeccanica può essere utilizzata per migliorare la
performance, migliorando l'allenamento per quella
performance. Un principio basilare dell'allenamento è la
specificità. La biomeccanica può migliorare l'allenamento,
individuando aspetti specifici della tecnica che necessitano
di essere perfezionati
• Individuando allenamenti ed esercizi che imitano gli aspetti
specifici della tecnica o dell'esercizio specifico per i gruppi
muscolari usati durante la performance limitano la
performance.
• Un'analisi anatomica qualitativa di una performance
individuerà i muscoli specifici che sono attivi durante un
movimento
22. RIASSUNTO
Cinque fasi sono coinvolte in un'analisi anatomica qualitativa:
• 1. Dividi l’attività in fasi temporali.
• 2. Identifica le articolazioni coinvolte e i loro movimenti.
• 3. Determina il tipo di contrazione muscolare
(concentrica,eccentrica o isometrica) ed il gruppo
• muscolare predominante su ciascuna articolazione.
• 4. Individua gli esempi in cui delle rapide accelerazioni
angolari delle articolazioni (rapide
• accelerazioni o rallentamenti dei movimenti articolari) si
verificano e dove avvengono gli impatti.
• 5. Individua ogni estremo nei range di moto articolare.