Action 2 – Hybrid Mismatch Arrangements
L’azione N. 2 del progetto BEPS concerne la neutralizzazione degli effetti provocati dai c. d. Hybrid Mismatch Arrangements.
Con l’Action N. 2 del Programma BEPS, l’OCSE si pone l’obiettivo di sviluppare le disposizioni del Modello Convenzionale OCSE, in funzione della progettazione di una normativa nazionale che elimini gli effetti degli strumenti ibridi relativi alla mancata corrispondenza di accordi in materia – a esempio – di doppia non-imposizione, doppia deduzione, e differimento a lungo termine delle imposte.
Federalismo fiscale in Italia: il percorso, l'attuazione normativa, l'impleme...Stefano Tripi
Intervento introduttivo (al convegno Lapam Modena "Imprese e Pubblica Amministrazione: prove di dialogo") sui grandi temi della riforma conosciuta con il nome di "federalismo fiscale"; la presentazione vuole essere una prima lettura del tema, dagli aspetti più normativi a quelli più operativi. A questa presentazione è seguita una seconda, di natura più tecnica/fiscale.
Da Roma a Dubai, aspetti fiscali.
Lo scorso aprile, il Ministro Padoan ha firmato due decreti ridisegnando la mappa dei Paesi White List con riferimento alla deduzione dei costi e alla disapplicazione della normativa CFC: gli Emirati Arabi Uniti sono stati ricompresi nella prima, ma restano fuori dalla seconda. In tale quadro intervengono le ulteriori modifiche adottate col Decreto Crescita e Internazionalizzazione, a settembre.
Federalismo fiscale in Italia: il percorso, l'attuazione normativa, l'impleme...Stefano Tripi
Intervento introduttivo (al convegno Lapam Modena "Imprese e Pubblica Amministrazione: prove di dialogo") sui grandi temi della riforma conosciuta con il nome di "federalismo fiscale"; la presentazione vuole essere una prima lettura del tema, dagli aspetti più normativi a quelli più operativi. A questa presentazione è seguita una seconda, di natura più tecnica/fiscale.
Da Roma a Dubai, aspetti fiscali.
Lo scorso aprile, il Ministro Padoan ha firmato due decreti ridisegnando la mappa dei Paesi White List con riferimento alla deduzione dei costi e alla disapplicazione della normativa CFC: gli Emirati Arabi Uniti sono stati ricompresi nella prima, ma restano fuori dalla seconda. In tale quadro intervengono le ulteriori modifiche adottate col Decreto Crescita e Internazionalizzazione, a settembre.
Parlamento europeo in linea BEPS
Il Parlamento europeo ha approvato (con alcuni emendamenti) la proposta della Commissione UE per il contrasto alle pratiche di elusione fiscale perpetrate dai grandi gruppi internazionali. Tali disposizioni intendono uniformarsi completamente alle raccomandazioni dell’OECD’s BEPS Plan.
Trasparenza fiscale internazionale: la relazione OCSE
Lo scorso mese di aprile, a Washington, il Segretario Generale dell’OCSE ha presentato al G20 una relazione sullo stato dell’arte relativo alla trasparenza fiscale internazionale e alle nuove possibili proposte di azione.
Stabile organizzazione occulta, work in progress
Il Senato è al lavoro per cercare di regolamentare le Stabili Organizzazioni Occulte in Italia delle OTT. Occorre, però, capire l’utilità concreta di una normativa in conflitto con le disposizioni delle Convenzioni internazionali che, in caso di conflitto, prevalgono rispetto alla legge nazionale.
Italia / Panama: Convenzione sui generis
Ricorso alle MAP per determinare la residenza fiscale. Tassazione nello Stato di residenza. Scambio di informazioni limitato e non automatico. L’emananda convenzione con Panama elude i precetti fondamentali del Modello OCSE.
BEPS: Le Azioni 5-6
L’azione N. 5 (Harmful Tax Practices) si pone come obiettivo quello di fornire risposte che tengano in debita considerazione trasparenza e sostanza, risultando più efficaci per combattere le pratiche fiscali dannose.
L’azione N. 6 (Treaty Abuse) mira a impedire l’ottenimento di indebiti vantaggi e benefici in situazioni non adeguate, prevedendo delle normative nazionali che evitino qualunque abuso derivante dai trattati bilaterali.
OECD: Branch Mismatch Structures
Stabili organizzazioni disattese; pagamenti dirottati e presunti; doppie deduzioni; disallineamenti; l’OCSE ha recentemente pubblicato un ennesimo rapporto a supporto dell’azione 2 (Neutralising the Effects of Hybrid Mismatch Arrangements), del Piano BEPS.
Il public discussion draft, intitolato “BEPS Action 2 – Branch Mismatch Structures” (schemi di disallineamento impositivo connessi alla stabile organizzazione), pubblicato lo scorso 22 agosto dall’OCSE, illustra le fattispecie di particolare insidiosità fiscale insite nei rapporti con le stabili organizzazioni.
Parlamento al lavoro su costi black list e normativa cfcPaolo Soro
Parlamento al lavoro su costi black list e normativa CFC
Alcuni emendamenti alla prossima Legge di Stabilità rimettono in discussione le recenti novità inserite nel Decreto Crescita e Internazionalizzazione in materia di costi black list e regole sulle CFC. Vediamo di che si tratta.
Schemi rappresentativi di comportamententi anomali: operatività connessa con ...Alessandra Rocca
La Uif ha pubblicato il 10 novembre 2020 schemi rappresentativi di comportamenti anomali diretti a tutti i destinatari degli obblighi di segnalazione delle operazioni sospette;
5 i capitoli del documento:
• Operatività connessa con illeciti fiscali
• Utilizzo o emissione di fatture per operazioni inesistenti (settori ritenuti a maggiore rischio quello edile, carburanti, beni a contenuto tecnologico, commercio di autoveicoli, logistica, metalli preziosi etc.)
• Frodi sull'iva intracomunitaria
• Frodi fiscali internazionali
• Cessione di crediti fiscali fittizi e altri indebiti utilizzi
OCSE all’attacco delle multinazionali con il CBCR.
Presentata dall’OCSE la versione finale del progetto Base Erosion and Profit Shifting: l’azione 13 si arricchisce del nuovo Country by Country Report, che insieme al Master File e al Local File va a completare gli adempimenti previsti per i Gruppi con ricavi non inferiori ai 750 milioni di euro.
Ocse al lavoro su transfer pricing e bepsPaolo Soro
OCSE al lavoro su Transfer Pricing e BEPS
Prendiamo atto del rinnovato impegno da parte di tutte le Amministrazioni Finanziarie nazionali, nel colpire azioni di carattere elusivo poste in essere dalle imprese multinazionali (o, comunque, transnazionali), per fare il punto sulla situazione fiscale derivante dalle problematiche legate al Transfer Pricing e ai fenomeni di BEPS.
La Normativa FATCA (Foreign Account Tax Compliance Act) è nata nel 2010 per merito del Congresso americano con lo scopo di contrastare, con la collaborazione degli intermediari finanziari esteri, l'evasione fiscale da parte di soggetti statunitensi che operano all'estero.
Normativa black list 2015: l’Agenzia riscrive la legge
A quattro giorni dalla scadenza, l’Agenzia dirama una circolare in materia di costi black list relativi al 2015 che, in alcuni punti, non convince e – tanto per cambiare – pare andare ben oltre la mera funzione interpretativa, riscrivendo di fatto le norme di legge. Le bacchettate ricevute a livello internazionale, evidentemente, non son servite: il lupo perde il pelo, ma non il vizio.
Residenza fiscale e imposte estere modello ocsePaolo Soro
Residenza fiscale e imposte pagate all’estero: il Modello OCSE.
Offriamo una sintetica panoramica delle disposizioni contenute nel Modello Convenzionale OCSE con riferimento alle raccomandazioni relative al concetto di residenza fiscale ed eventuali imposte pagate all’estero.
MAP – Mutual Agreement Procedure
Nel MEMAP (Manual on Effective Mutual Agreement Procedures), l’OCSE fornisce una guida indispensabile a tutte le Autorità competenti sull’applicazione e sulla gestione delle MAP (Mutual Agreement Procedure), ossia le procedure per gli accordi reciproci.
Le procedure sugli accordi reciproci sono previste dall’art. 25 dell’OECD Model Tax Convention
730 precompilato – una débâcle, ma parlano di boom.
Ultimamente, Governo e Agenzia millantano attraverso tutti i media, senza mostrare neanche il minimo pudore, il grande boom di consensi per il 730 precompilato. Noi siamo meno faziosi, ci limitiamo ai dati: il risultato è una clamorosa débâcle.
Residenza fiscale: non prioritarie le relazioni familiari.
Sulla base delle sole relazioni affettive, la presunzione afferente la residenza in Italia dei cittadini trasferitisi all’estero in Paesi aventi un regime fiscale privilegiato, non regge alla prova contraria.
Parlamento europeo in linea BEPS
Il Parlamento europeo ha approvato (con alcuni emendamenti) la proposta della Commissione UE per il contrasto alle pratiche di elusione fiscale perpetrate dai grandi gruppi internazionali. Tali disposizioni intendono uniformarsi completamente alle raccomandazioni dell’OECD’s BEPS Plan.
Trasparenza fiscale internazionale: la relazione OCSE
Lo scorso mese di aprile, a Washington, il Segretario Generale dell’OCSE ha presentato al G20 una relazione sullo stato dell’arte relativo alla trasparenza fiscale internazionale e alle nuove possibili proposte di azione.
Stabile organizzazione occulta, work in progress
Il Senato è al lavoro per cercare di regolamentare le Stabili Organizzazioni Occulte in Italia delle OTT. Occorre, però, capire l’utilità concreta di una normativa in conflitto con le disposizioni delle Convenzioni internazionali che, in caso di conflitto, prevalgono rispetto alla legge nazionale.
Italia / Panama: Convenzione sui generis
Ricorso alle MAP per determinare la residenza fiscale. Tassazione nello Stato di residenza. Scambio di informazioni limitato e non automatico. L’emananda convenzione con Panama elude i precetti fondamentali del Modello OCSE.
BEPS: Le Azioni 5-6
L’azione N. 5 (Harmful Tax Practices) si pone come obiettivo quello di fornire risposte che tengano in debita considerazione trasparenza e sostanza, risultando più efficaci per combattere le pratiche fiscali dannose.
L’azione N. 6 (Treaty Abuse) mira a impedire l’ottenimento di indebiti vantaggi e benefici in situazioni non adeguate, prevedendo delle normative nazionali che evitino qualunque abuso derivante dai trattati bilaterali.
OECD: Branch Mismatch Structures
Stabili organizzazioni disattese; pagamenti dirottati e presunti; doppie deduzioni; disallineamenti; l’OCSE ha recentemente pubblicato un ennesimo rapporto a supporto dell’azione 2 (Neutralising the Effects of Hybrid Mismatch Arrangements), del Piano BEPS.
Il public discussion draft, intitolato “BEPS Action 2 – Branch Mismatch Structures” (schemi di disallineamento impositivo connessi alla stabile organizzazione), pubblicato lo scorso 22 agosto dall’OCSE, illustra le fattispecie di particolare insidiosità fiscale insite nei rapporti con le stabili organizzazioni.
Parlamento al lavoro su costi black list e normativa cfcPaolo Soro
Parlamento al lavoro su costi black list e normativa CFC
Alcuni emendamenti alla prossima Legge di Stabilità rimettono in discussione le recenti novità inserite nel Decreto Crescita e Internazionalizzazione in materia di costi black list e regole sulle CFC. Vediamo di che si tratta.
Schemi rappresentativi di comportamententi anomali: operatività connessa con ...Alessandra Rocca
La Uif ha pubblicato il 10 novembre 2020 schemi rappresentativi di comportamenti anomali diretti a tutti i destinatari degli obblighi di segnalazione delle operazioni sospette;
5 i capitoli del documento:
• Operatività connessa con illeciti fiscali
• Utilizzo o emissione di fatture per operazioni inesistenti (settori ritenuti a maggiore rischio quello edile, carburanti, beni a contenuto tecnologico, commercio di autoveicoli, logistica, metalli preziosi etc.)
• Frodi sull'iva intracomunitaria
• Frodi fiscali internazionali
• Cessione di crediti fiscali fittizi e altri indebiti utilizzi
OCSE all’attacco delle multinazionali con il CBCR.
Presentata dall’OCSE la versione finale del progetto Base Erosion and Profit Shifting: l’azione 13 si arricchisce del nuovo Country by Country Report, che insieme al Master File e al Local File va a completare gli adempimenti previsti per i Gruppi con ricavi non inferiori ai 750 milioni di euro.
Ocse al lavoro su transfer pricing e bepsPaolo Soro
OCSE al lavoro su Transfer Pricing e BEPS
Prendiamo atto del rinnovato impegno da parte di tutte le Amministrazioni Finanziarie nazionali, nel colpire azioni di carattere elusivo poste in essere dalle imprese multinazionali (o, comunque, transnazionali), per fare il punto sulla situazione fiscale derivante dalle problematiche legate al Transfer Pricing e ai fenomeni di BEPS.
La Normativa FATCA (Foreign Account Tax Compliance Act) è nata nel 2010 per merito del Congresso americano con lo scopo di contrastare, con la collaborazione degli intermediari finanziari esteri, l'evasione fiscale da parte di soggetti statunitensi che operano all'estero.
Normativa black list 2015: l’Agenzia riscrive la legge
A quattro giorni dalla scadenza, l’Agenzia dirama una circolare in materia di costi black list relativi al 2015 che, in alcuni punti, non convince e – tanto per cambiare – pare andare ben oltre la mera funzione interpretativa, riscrivendo di fatto le norme di legge. Le bacchettate ricevute a livello internazionale, evidentemente, non son servite: il lupo perde il pelo, ma non il vizio.
Residenza fiscale e imposte estere modello ocsePaolo Soro
Residenza fiscale e imposte pagate all’estero: il Modello OCSE.
Offriamo una sintetica panoramica delle disposizioni contenute nel Modello Convenzionale OCSE con riferimento alle raccomandazioni relative al concetto di residenza fiscale ed eventuali imposte pagate all’estero.
MAP – Mutual Agreement Procedure
Nel MEMAP (Manual on Effective Mutual Agreement Procedures), l’OCSE fornisce una guida indispensabile a tutte le Autorità competenti sull’applicazione e sulla gestione delle MAP (Mutual Agreement Procedure), ossia le procedure per gli accordi reciproci.
Le procedure sugli accordi reciproci sono previste dall’art. 25 dell’OECD Model Tax Convention
730 precompilato – una débâcle, ma parlano di boom.
Ultimamente, Governo e Agenzia millantano attraverso tutti i media, senza mostrare neanche il minimo pudore, il grande boom di consensi per il 730 precompilato. Noi siamo meno faziosi, ci limitiamo ai dati: il risultato è una clamorosa débâcle.
Residenza fiscale: non prioritarie le relazioni familiari.
Sulla base delle sole relazioni affettive, la presunzione afferente la residenza in Italia dei cittadini trasferitisi all’estero in Paesi aventi un regime fiscale privilegiato, non regge alla prova contraria.
Quer pasticciaccio brutto de IRAP.
Riduzione nel 2014. Abrogazione della riduzione a fronte di una futura deduzione nel 2015 per le assunzioni a tempo indeterminato. Credito d’imposta per chi non ha dipendenti. Datori di lavoro con personale a tempo determinato senza deduzione, né credito d’imposta. Tassazione della sopravvenienza attiva che ne deriva. Governo: poche idee, ma confuse.
Inps arriva la prima circolare sulle novità previste della legge di stabilitàPaolo Soro
INPS – Arriva la prima circolare sulle novità previste della Legge di Stabilità.
Necessità del DURC per accedere alla misura dello sgravio contributivo, trasformazioni da tempo determinato a indeterminato ricomprese, riproporzionamento per i lavoratori a tempo parziale, obbligo di applicazione dei contratti collettivi. Sono molti i chiarimenti che l’Istituto fornisce nella sua circolare 17/2015.
L’Agenzia illustra gli accordi preventivi per le imprese internazionali
Con il provvedimento direttoriale prot. 2016/42295 del 21.03.2016, l’Agenzia delle Entrate ha diramato le disposizioni per l’attuazione della disciplina degli accordi preventivi per le imprese con attività internazionale.
BEPS: Le Azioni 3 e 4
L’Azione N. 3 del Piano BEPS riguarda la stesura di leggi efficaci per le aziende controllate estere (CFC). L’Azione 4 ha per oggetto la limitazione della base imponibile mediante la deduzione degli interessi e altri metodi di pagamento finanziari.
Transfer pricing, rettifica bocciata dalla CTR Lombardia
I giudici dell’appello confermano la decisione di primo grado, dichiarando illegittimo l’accertamento dell’Agenzia che contesta il metodo del “CUP” usato dal contribuente, a fronte delle risultanze ottenute tramite il “TNMM”.
Sul noto sito Internet, Eutekne, viene riportato il caso trattato dalla CTR Lombardia nella sentenza 539/1/2016 del 28.01.2016. Si tratta di una particolare fattispecie interpretativa che merita opportuno approfondimento.
Occupazione: il grande inganno.
Quanto sono affidabili i dati sull’occupazione? Quanto sono utili i provvedimenti adottati dal Governo per favorire la crescita? Continuiamo a nutrire seri dubbi…
Tassazione redditi lavoro dipendente esteroPaolo Soro
Tassazione dei redditi di lavoro dipendente prodotti all’estero.
Accade sempre più di frequente che un cittadino italiano si rechi a lavorare all’estero. Nel presente elaborato intendiamo occuparci del caso di coloro che svolgono l’attività alle dipendenze di un datore di lavoro straniero.
Tutti i redditi dovrebbero essere tassati nel Paese in cui sono concretamente prodotti. Peraltro, da un lato, non tutti gli Stati adottano gli stessi principi impositivi, e, dall’altro, giocano un ruolo preponderante (specialmente in assenza di uno specifico trattato convenzionale contro le doppie imposizioni) i fattori che consentono di definire il luogo di effettiva residenza del soggetto.
La Legge di Stabilità 2016
Il 22 dicembre 2015, con 162 voti favorevoli e 126 contrari, il Parlamento ha approvato definitivamente il testo della Legge di Stabilità 2016. La legge è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 302 del 29.12.2015, come Legge n. 208 del 28.12.2015, in vigore dal 1° gennaio 2016. Il testo è composto da un unico articolo con 999 commi. In attesa dei soliti approfondimenti a livello nazionale e delle consuete circolari interpretative istituzionali, diamo uno sguardo alle questioni di maggior rilievo.
Reverse charge: i nuovi confini individuati, descritti, interpretati.
Sono escluse dall’applicazione del meccanismo le attività di pulizia specializzata di impianti e macchinari industriali, in quanto questi strumenti non rientrano nella nozione di edifici
Panoramica internazionale: Dubai (EAU).
Gli Emirati Arabi Uniti sono una confederazione fondata nel 1971, comprendente i sette emirati di Abu Dhabi, Dubai, Sharjah, Ajman, Umm al-Quwain, Ras Al-Khaimah e Fujairah.
Progetto BEPS: Action Plan 1 – Digital Economy
Sulla base della relazione finale 2015 diramata dall’OCSE, pubblichiamo il primo di una serie di articoli concernenti le 15 azioni del Progetto BEPS. L’azione N. 1 (ADDRESSING THE TAX CHALLENGES OF THE DIGITAL ECONOMY), riguarda le sfide della fiscalità nella Digital Economy.
BEPS: Le Azioni 13-15
Concludiamo l’analisi del Piano BEPS con le Azioni:
13 – TRANSFER PRICING DOCUMENTATION AND COUNTRY-BY-COUNTRY REPORTING (Documentazione sui prezzi di trasferimenti e nuovo report Paese per Paese)
14 - MAKING DISPUTE RESOLUTION MECHANISMS MORE EFFECTIVE (Soluzioni agli ostacoli derivanti dalle MAP)
15 - DEVELOPING A MULTILATERAL INSTRUMENT TO MODIFY BILATERAL TAX TREATIES (Sviluppo degli strumenti multilaterali per correggere i Trattati bilaterali)
CCCTB – Una base imponibile consolidata comune per l’imposta sulle società.
La base imponibile consolidata comune per l’imposta delle società potrebbe risultare uno strumento estremamente efficace per conseguire obiettivi di maggiore equità ed efficienza della tassazione. Dopo la prima proposta datata 2011, si attende di conoscere le novità che dovrebbero essere introdotte l’anno prossimo.
La revisione del sistema sanzionatorio penale tributarioPaolo Soro
La revisione del sistema sanzionatorio penale tributario
Vediamo cosa cambia nel sistema sanzionatorio penale tributario dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del Decreto Legislativo 158/2015.
Abuso del diritto o sopruso sui diritti dei contribuenti?
In attesa della legge delega, la cui emanazione diventa sempre più urgente, le due ultime pronunce della Cassazione (25758 del 05.12.2014 e 25972 del 10.12.2014) sull’abuso del diritto sembrano confermare un decisivo cambio di rotta, richiedendo quanto meno che l’Amministrazione sia molto rigorosa nell’assolvere l’onere della prova.
Progetto BEPS: Le Azioni 8-10 (Transfer Pricing to Value Creation)
Di pari passo con la globalizzazione dell’economia, i trasferimenti infragruppo tra diversi Paesi sono aumentati esponenzialmente. Le leggi tributarie sul prezzo di trasferimento hanno l’obiettivo di determinare la reale creazione di valore, evitando illegittime allocazioni dei profitti in giurisdizioni fiscalmente vantaggiose.
Pianificazione fiscale internazionale
L’internazionalizzazione delle PMI, specie oggigiorno, si sviluppa obbligatoriamente attraverso un’attenta attività di pianificazione tributaria e previdenziale (prima ancora che economica e finanziaria), rispettosa dei principi concernenti l’abuso del diritto e l’elusione fiscale.
I limiti della pianificazione fiscale nell'uePaolo Soro
Uno dei principali compiti richiesti dai clienti a un commercialista è, ovviamente, quello di suggerire la strada migliore (ossia, meno onerosa), dal punto di vista fiscale, per attuare i loro progetti imprenditoriali. Detti consigli, peraltro, devono essere particolarmente attenti alle normative anti-elusione, caratterizzate dal principio generale in base al quale, la soluzione scelta deve consentire effettivamente di far conseguire all’impresa un concreto vantaggio economico, e non meramente fiscale.
L’armonizzazione fiscale dell’imposizione diretta e le direttive in materiaUniversity of Ferrara
Parte della presentazione utilizzata durante la lezione tenuta alla LUISS Business School, Master in Diritto tributario, Contabilità e Pianificazione fiscale in data 14 marzo 2017
L'intervento di Giuseppe Franco Ferrari al convegno "partenariato pubblico-pr...Giuseppe Franco Ferrari
Il professor Giuseppe Franco Ferrari, docente di diritto presso l'Università Bocconi di Milano è intervenuto al convegno "Partenariato pubblico - privato e patto di stabilità"
Le novità del decreto crescita e internazionalizzazione terza partePaolo Soro
Le novità del Decreto Crescita e Internazionalizzazione - Terza parte.
Il Decreto Crescita e Internazionalizzazione reca svariate novità relative al concetto e all'individuazione di stabile organizzazione e domicilio delle imprese internazionali, istanza d'interpello, dividendi, interessi, costi black list, consolidato nazionale, trasferimento della residenza, perdite, utili, credito d'imposta estero e spese di rappresentanza. Di seguito pubblichiamo la terza e ultima parte (artt. 13 - 16).
Le novità del decreto crescita e internazionalizzazione parte iPaolo Soro
Le novità del Decreto Crescita e Internazionalizzazione - Prima parte.
Il Decreto Crescita e Internazionalizzazione reca svariate novità relative al concetto e all'individuazione di stabile organizzazione e domicilio delle imprese internazionali, istanza d'interpello, dividendi, interessi, costi black list, consolidato nazionale, trasferimento della residenza, perdite, utili, credito d'imposta estero e spese di rappresentanza. Di seguito pubblichiamo la prima parte (artt. 1 - 4).
DISPOSIZIONI URGENTI IN MATERIA DI ENTI TERRITORIALICristian Mazzoni
Un vasto e articolato pacchetto di misure che incide su diversi settori di interesse per i territori. È quanto contiene il decreto-legge n. 78 sugli enti territoriali. Ampio il novero degli interventi, anche dopo la prima lettura del Senato. Si va dall’alleggerimento del Patto di stabilità interno, allo stanziamento di oltre 2 miliardi per pagamento dei debiti commerciali; dall’assegnazione di 530 milioni ai Comuni, a misure in materia di personale delle Province e di servizi per l’impiego; dalle disposizioni per accelerare la ricostruzione delle aree terremotate abruzzesi ed emiliane, al sostegno di altre zone colpite da calamità naturali.
Il Gruppo IVA
La Legge denominata “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017-2019”, appena entrata in vigore, ha introdotto una nuova figura fiscale denominata “Gruppo IVA”, mediante l’inserimento del “Titolo V-bis Gruppo IVA” nel D.P.R 633/72.
Una serie di articoli sulle politiche di gestione e controllo dei bilanci nazionali nell'ambito dell'Unione Europea, partendo dal Trattato di Maastricht fino ad arrivare al Meccanismo europeo di Stabilità (MES), approfondendo di volta in volta i temi più rilevanti.
In questo primo numero si affronta il Trattato di Maastricht e la sua implementazione attraverso il Patto di Stabilità e Crescita, con approfondimenti sui limiti del 3% di deficit e del 60% debito/PIL
Aspetti critici del Patent Box
La mancata armonizzazione internazionale della normativa sul Patent Box e talune criticità presenti nelle disposizioni nazionali, creano non pochi problemi di carattere pratico. Per contro, sono proprio le lacune esistenti che possono, in determinati casi, prospettare talune buone opportunità internazionali d’investimento.
Brexit Tax
Il “Day-after-Brexit” si annuncia pieno di incognite e di timori. Seppure, infatti, la normativa preveda un biennio di rodaggio prima dell’uscita effettiva, per fare in modo che il governo europeo possa dettare le necessarie disposizioni transitorie (si pensi, a esempio, al contenzioso in corso presso la Corte UE in cui sono parte i contribuenti del Regno Unito), è innegabile che saranno non poche le conseguenze dirette che colpiranno la vita lavorativa, economica, finanziaria e soprattutto fiscale di tutti gli Europei.
Similar to Action 2 hybrid mismatch arrangements (20)
Circolari e risoluzioni amministrative
La Cassazione ha recentemente ribadito il valore non vincolante delle circolari e delle risoluzioni emanate dall’Agenzia delle Entrate: nulla quaestio! Senonché, in un sistema giuridico/normativo come quello italiano, affrontare la crescente complessità concernente la quotidiana attuazione delle varie disposizioni di legge appare spesso un’impresa improba.
Pensieri sotto l’ombrellone: escapologia fiscale
Italiani, siate allegri: è arrivato il mago che vi svela i suoi segreti per riuscire, finalmente, a non pagare le tasse. C’è solo un piccolissimo, insignificante dettaglio da considerare: estote parati (anche voi, come fece lui) a fare un viaggetto in quel di Panama.
Lavoratori migranti: non tutti i mali vengono per nuocere?
La questione dei migranti è attualmente al primo posto fra le priorità che le forze politiche italiane e comunitarie devono affrontare e risolvere. I cittadini attendono risposte concrete con riferimento a una situazione che si va facendo ogni giorno più ardua, a partire dalle problematiche concernenti la pacifica convivenza di popoli così differenti fra loro, nel continente con la più alta densità mondiale.
America first
Trump conferma l’uscita degli Stati Uniti dall’accordo mondiale sul clima. Cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta e quali sono le implicazioni per il mondo del lavoro.
Il Flexible Benefit
Le aziende metalmeccaniche, a partire dal 1° giugno 2017, devono mettere a disposizione una serie di buoni spesa per il welfare dei dipendenti e dei loro familiari.
L’ipotesi di accordo di rinnovo del CCNL per le aziende metalmeccaniche e dell’installazione di impianti, datata 26.11.2016, ha varato un nuovo istituto contrattuale che prevede dei particolari contributi economici a favore dei lavoratori: il flexible benefit.
Lavoro dipendente svolto allestero da cittadini italianiPaolo Soro
Lavoro dipendente svolto all’estero da cittadini italiani
In questo periodo, i contribuenti sono come al solito alle prese con la compilazione della dichiarazione dei redditi e l’eventuale conseguente pagamento delle imposte. Non per tutti, però, la situazione appare chiara.
Ogni anno aumenta sempre di più il numero dei cittadini italiani che si reca all’estero per lavorare alle dipendenze di un datore di lavoro locale, ma, da un punto di vista prettamente fiscale, resta residente in patria. Orbene, per tali soggetti, spesso non è affatto facile comprendere quali siano gli adempimenti cui devono provvedere e, in generale, quali eventuali obblighi abbiano nei confronti del Fisco nazionale.
Dubai, IVA al via!
Il Ministero delle Finanze degli EAU pubblica le FAQ, confermando per il prossimo 1° gennaio il Via! alla nuova normativa emiratina in materia d’IVA.
Continua la campagna informativa del Governo degli Emirati Arabi Uniti in vista dell’introduzione dell’IVA, prevista per il 1° gennaio 2018: il portale istituzionale del Ministero delle Finanze emiratino, al riguardo, ha pubblicato le risposte ai primi quesiti.
Mamma, ho perso l’aereo!
L’Alitalia al redde rationem.
Nella simpatica commedia americana, record d’incassi al botteghino, il piccolo Macaulay Carson è un passeggero che perde l’aereo per ben due volte. Gli autori, nonostante il successo ottenuto in entrambe le occasioni, hanno ritenuto che non sarebbe stato più credibile fargli mancare il volo anche in una terza circostanza.
In Italia, invece, per la terza volta nel giro di nove anni (2008 – 2013 – 2017), il personale dell’Alitalia (e non solo) “perde l’aereo”.
TTIP e TPP: Mettiamo un po’ d’ordine
Il Transatlantic Trade and Investment Partnership e il Trans Pacific Partnership hanno in comune solo una cosa: il fatto che sono entrambi due accordi di collaborazione (partnership) concernenti gli scambi commerciali internazionali… o forse c’è dell’altro?
Voluntary Disclosure Bis
La Voluntary Disclosure Bis (chiamata in gergo, Voluntary Disclosure 2.0) proposta dal governo consente, ora, la regolarizzazione anche di contanti e valori al portatore conservati in Italia.
Tra le misure contenute nel testo del Decreto Legge del 22 ottobre 2016 n. 193 (in vigore dal 24.10.2016), collegato alla Legge di Bilancio 2017, coordinato con la Legge di conversione 1° dicembre 2016, n. 225, pubblicata nella GU n. 282 del 02.12.2016 – Supplemento Ordinario n. 53, troviamo inserita anche la nuova procedura di Voluntary Disclosure (VD), letteralmente: rivelazione volontaria.
L’Unione fa la forza
La crisi che ha pesantemente colpito l’Europa nel 2008 non sembra ancora vedere un’effettiva ripresa generale. Il motivo, a nostro avviso, risiede nell’assenza di una reale unità di intenti all’interno dell’UE.
Framework fiscali internazionali
Senza andare a ipotizzare chissà quali complesse operazioni di fusione inversa transfrontaliera, analizziamo, di seguito, semplici strutture intra-UE ed extra-UE, sotto l’ottica della PMI che intende internazionalizzarsi.
Pianificazione fiscale etica
E’ possibile sviluppare un’attività di pianificazione fiscale internazionale etica (che sia cioè improntata su condivisibili precetti morali)? A modesto parere di chi scrive, assolutamente sì! E, in questo contributi, si cercherà di fornirne adeguata dimostrazione logica.
Il distacco in italia di dipendenti stranieriPaolo Soro
Il distacco in Italia di dipendenti stranieri
Vediamo come cambiano le procedure del distacco in Italia di dipendenti stranieri, alla luce della normativa 2016 e della recentissima circolare interpretativa (N. 1/2017) dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.
Di seguito si riporta una panoramica relativa ai più eclatanti casi di pianificazione fiscale aggressiva che hanno trovato spazio nelle principali testate giornalistiche mondiali, cercando di comprendere qual è il reale livello di elusione che i grossi gruppi multinazionali arrivano a conseguire.
La mappa internazionale del lavoro
Intrappolati nella nostra quotidianità, lastricata da innumerevoli ed estenuanti adempimenti, siamo spesso costretti a rubare preziosi momenti alle famiglie (e al più che meritato riposo domenicale), per immergerci obtorto collo nello studio delle numerose novità legislative, che oramai scandiscono la vita dei commercialisti con lo stesso ineluttabile alternarsi del giorno alla notte. Così facendo, però, dimentichiamo che abbiamo altresì il dovere di ritagliarci un minimo di tempo da dedicare a un aspetto fondamentale della nostra formazione professionale: ovverossia, l’analisi del mercato nazionale e internazionale in cui operiamo.
Accordo Italia – Principato di Monaco
La nuova Voluntary è in partenza e l’Agenzia delle Entrate pensa bene di ricordarlo a una platea di possibili interessati. Diamo qui uno sguardo all’accordo siglato con uno di quei Paesi da cui, statisticamente, è maggiormente probabile il verificarsi di richieste di rimpatrio dei capitali: il Principato di Monaco.
Lavoratori stranieri in italia e disuguaglianze salariali articoloPaolo Soro
Un cittadino straniero può lavorare in Italia per conto di un’impresa nazionale, oppure nella veste di dipendente distaccato da azienda estera.
Ovviamente, oltre ai distaccati, esistono anche i trasfertisti, ma questi lavorano comunque alle dipendenze di un’impresa assoggettata alla normativa locale. Viceversa, nelle ipotesi di distacco, il dipendente resta in forza al datore di lavoro distaccante, e quindi alla normativa ordinaria di base cui quest’ultimo è soggetto.
Tornando ai lavoratori stranieri, nel primo caso (datore di lavoro italiano), evidentemente, non vi possono essere differenze salariali di sorta con qualunque altro dipendente italiano dello stesso datore di lavoro: si applica (o, quanto meno, dovrebbe) la normativa interna.
1. Action 2 – Hybrid Mismatch Arrangements
L’azione N. 2 del progetto BEPS concerne la neutralizzazione degli effetti provocati dai c. d. Hybrid
Mismatch Arrangements.
Con l’Action N. 2 del Programma BEPS, l’OCSE si pone l’obiettivo di sviluppare le disposizioni del
Modello Convenzionale OCSE, in funzione della progettazione di una normativa nazionale che
elimini gli effetti degli strumenti ibridi relativi alla mancata corrispondenza di accordi in materia –
a esempio – di doppia non-imposizione, doppia deduzione, e differimento a lungo termine delle
imposte.
Gli Hybrid Mismatch Arrangements (HMA) sfruttano le differenze nel trattamento delle imposte a
carico delle società o la presenza di determinati strumenti nelle diverse giurisdizioni dei due Paesi
di riferimento, per evitare la tassazione (tramite una doppia non-imposizione o una doppia
deduzione) sia in una che nell’altra nazione, o comunque per ottenere una procrastinazione a
lungo termine della tassazione stessa.
Questo genere di accordi sono molto comuni e producono un’ingente riduzione della base
imponibile per i Paesi nei quali il gruppo societario agisce. Oltre a ciò, a livello macroeconomico,
causano un danno alla libertà di concorrenza, all’efficienza, alla trasparenza e all’equità del
sistema.
Con l’obiettivo di aumentare la coerenza della tassazione del reddito delle aziende a livello
internazionale, il Progetto Base Erosion and Profit Shifting (OCSE) ha evidenziato nelle sue
ordinarie Linee Guida delle raccomandazioni relative alla redazione delle leggi nazionali e ha
sviluppato delle ulteriori disposizioni del Modello di Convenzione dei trattati al fine di
neutralizzare gli effetti fiscali degli HMA.
Nella relazione finale licenziata dall’OCSE lo scorso ottobre 2015, sono esposte le suddette
raccomandazioni, suddivise in due parti: la prima parte contiene le istruzioni per migliorare la
legislazione nazionale, mentre la seconda parte espone le modifiche alla precedente versione
dell’OECD Model Tax Convention.
Non appena dette raccomandazioni verranno adottate nella legislatura nazionale e nei trattati, le
stesse potranno perseguire l’obiettivo di neutralizzare gli HMA, ponendo fine alle deduzioni
plurime concernenti un’unica voce di spesa, alle detrazioni a fronte delle quali non corrisponde
alcuna tassazione, e alla creazione di crediti d’imposta presso svariati regimi fiscali per quantitativi
d’imposta – viceversa – spettanti alle Amministrazioni Finanziarie di altre giurisdizioni nazionali.
Oltre tutto, eliminando le differenze nel carico fiscale, le leggi contestualmente impediranno che i
predetti accordi vengano utilizzati (in qualità di strumenti del Progetto BEPS), senza causare danno
alcuno al commercio e agli investimenti transnazionali.
La relazione in questione (come detto, datata ottobre 2015) va a sostituire quanto già
precedentemente espresso nel report temporaneo sulla medesima argomentazione sempre
relativa alla neutralizzazione degli effetti degli HMA, pubblicato nei risultati della prima parte dei
2. lavori svolti per il Piano BEPS, a settembre del 2014. In confronto a detti risultati, le
raccomandazioni esposte in quest’ultima relazione sono state ampliate con ulteriori consigli ed
esempi pratici, per meglio spiegare il funzionamento della normativa in maggior dettaglio.
Sono stati inoltre assunti impegni ulteriori per quanto concerne:
- le transazioni afferenti al trasferimento degli asset, come lo stock-lending e il repo-
transactions;
- gli Imported Hybrid Mismatches e il trattamento dei pagamenti che sono computati come
reddito secondo il regime CFC (Controlled Foreign Companies).
Il consenso raggiunto su tutti questi problemi risulta esposto nella relazione 2015.
Come, invece, già indicato anche nel report 2014, gli Stati rimangono liberi di sviluppare le proprie
decisioni in ambito legislativo sul trattamento degli HMA che dovessero risultare in regime di
regolarizzazione del capitale infragruppo (Intra-Group Hybrid Regulatory Capital).
Qualora un Paese scegliesse di non applicare le leggi che neutralizzano gli HMA in cambio di un
determinato strumento di regolazione del capitale (Hybrid Regulatory Capital Instrument), questa
decisione non produrrebbe alcun effetto con quanto viceversa deciso da un altro Stato in merito
all’applicazione delle misure di ulteriori particolari strumenti.
Parte I
La Parte I della relazione – come prima accennato – espone le raccomandazioni per le leggi che
affrontano il problema dei Mismatches nella tassazione, che insorgono con riferimento ai
pagamenti eseguiti attraverso uno strumento finanziario ibrido, o comunque effettuati verso o
tramite un’entità economica ibrida.
Vengono, poi, individuate quelle leggi consigliabili per affrontare gli Indirect Mismatches che
insorgono allorché gli effetti degli HMA sono importati in una terza giurisdizione.
Le raccomandazioni hanno la forma di leggi di connessione che allineano la trattazione
dell’imposta di uno strumento o di un’entità economica in generale, con la trattazione
dell’imposta da parte dell’altra giurisdizione in questione, ma non creano alcun altro effetto per
quanto concerne i risultati commerciali degli accordi di cui sopra.
Dette disposizioni si applicano automaticamente, tenendo conto di una gerarchia normativa nella
forma di una legge primaria e di una secondaria (o difensiva). Questa struttura impedisce che più
di un Paese applichi la stessa legge allo stesso accordo, e, nello stesso tempo, scongiura il rischio di
una doppia tassazione.
La legge primaria consigliata impone che i Paesi rifiutino la deduzione del pagamento da parte del
contribuente, nel caso in cui lo stesso pagamento non figuri nel reddito del beneficiario tassato
dall’altra giurisdizione, o nel caso in cui risulti pure deducibile nell’altra giurisdizione. Se la legge
primaria non si applica, allora l’altra giurisdizione può applicare in generale una legge difensiva
3. secondaria, la quale richiede che i pagamenti deducibili siano inclusi nel reddito, o prevede che si
rifiuti la duplicazione della deduzione a seconda della natura del particolare tipo di mismatch.
La relazione riconosce l’importanza del coordinamento nell’implementazione e nell’applicazione
delle leggi sugli HMA, onde assicurare che le stesse siano effettivamente applicate e al fine di
minimizzare i costi amministrativi e normativi, sia per il contribuente, che per l’ente che
amministra le imposte. In vista di detto ultimo scopo, è poi previsto uno schema comune per la
realizzazione dei principi, e sono proposti periodi precisi per garantire la coerenza
nell’applicazione delle predette leggi.
Parte II
La Parte II affronta l’ulteriore fase dell’Azione 2, che ha come obiettivo le previsioni necessarie
affinché gli strumenti e le entità economiche ibride, come anche quelle con doppia residenza (Dual
Resident Entities), non vengano utilizzate per ottenere benefici ingiustificati dai trattati fiscali, e
affinché gli stessi trattati fiscali non impediscano l’applicazione dei cambiamenti nella legge locale
secondo le raccomandazioni espresse nella Parte I.
La relazione esamina, in primo luogo, il problema delle entità economiche con doppia residenza
(dual resident entities); cioè, quelle entità che risultano essere residenti in due differenti Paesi per
quanto concerne il regime fiscale.
In proposito, giova rammentare che i risultati dei lavori evidenziati nell’Action 6 (Treaty Abuse),
affrontano ulteriormente parte delle preoccupazioni dell’intero Progetto BEPS con specifico
riferimento proprio alle Dual Resident Entities, attraverso la previsione secondo cui le situazioni di
doppia residenza in un trattato fiscale siano affrontate con un approccio ad hoc (ossia, da valutarsi
caso per caso), piuttosto che attraverso l’attuale normativa, la quale si basa in pratica
sostanzialmente solo sul luogo di effettiva amministrazione della società. Invero, è da rimarcare
come questa modifica non analizzi comunque tutti i problemi BEPS che riguardano le citate Dual
Resident Entities. Pertanto, saranno necessarie altre variazioni delle diverse normative locali per
impedire nuove ulteriori strategie di elusione impositiva, che ben potrebbero verificarsi in tutte le
numerose fattispecie di entità economiche con doppia residenza fiscale.
La relazione affronta, poi, l’applicazione dei trattati fiscali per le entità ibride, ovverossia quelle
entità che non sono trattate come contribuenti da nessuna, ovvero da entrambe le giurisdizioni
che hanno sottoscritto un trattato finanziario (come, per esempio, una partnership riguardante più
Paesi).
In merito, la relazione propone di includere nel Modello Convenzionale fiscale (OECD Model Tax
Convention, 2010), una nuova previsione e alcune dettagliate disposizioni di commento, le quali
assicurino che i benefici dei trattati fiscali siano assicurati nei casi opportuni con riferimento al
reddito di tali entità economiche; ma, nel contempo, non siano invece concessi qualora nessuna
delle due normative locali, secondo le proprie leggi interne, preveda che il reddito di una di queste
società venga tassato come reddito di un’entità residente nella stessa nazione.
4. Infine, la Parte II affronta quei potenziali problemi dei trattati che potrebbero insorgere dalle
raccomandazioni della Parte I.
Vengono in primo luogo esaminati i problemi dei trattati che si riferiscono alle leggi che prevedono
il rifiuto di una deduzione, o che richiedono l’inclusione del pagamento nel reddito ordinario: al
riguardo, la relazione giunge alla conclusione che, di regola, i trattati fiscali non impediscono
l’applicazione delle predette misure.
In seguito, si passa all’esame dell’impatto delle raccomandazioni della Parte I sulle leggi dei trattati
fiscali, con riferimento all’eliminazione della doppia tassazione: qui si evidenzia che potrebbero
verificarsi dei problemi nei casi di trattati fiscali bilaterali, i quali prevedano, per l’applicazione
delle esenzioni, metodi che prendano in considerazione i dividendi ricevuti da società estere. La
relazione, conseguentemente, descrive i possibili cambiamenti dei trattati che dovrebbero
risolvere i suddetti problemi.
Infine, l’ultimo problema affrontato nella Parte II è il possibile impatto delle leggi dei trattati fiscali
concernenti il principio di non discriminazione, con riferimento alle raccomandazioni della Parte I:
la relazione, peraltro, a tal proposito rileva come, fintanto che le leggi dell’ordinamento nazionale
scritte per l’implementazione di queste raccomandazioni saranno formulate correttamente, non
dovrebbero insorgere conflitti di sorta con specifico riferimento alle predette disposizioni di non
discriminazione (Non-Discrimination Provisions).