Crisi mondiale atto secondo: quali scenari per la finanza e per l'economia realethe FinC
La Milano che vogliamo.
Il file è scaricabile da http://www.thefinc.eu/index.php/eventi/83-presentazioni
(solo utenti registrati, registrazione gratuita)
ISBF14 e BNL - Il dialogo tra brand e persona. Costruire la fiducia sui socia...Social Minds
La case history di BNL presentata all'Italian Social Banking Forum 2014 #ISBF14 dal titolo "Il dialogo tra brand e persona. Costruire la fiducia sui social media". Relatore: Marco Scarsella, Comunicazione Retail BNL
Gli Internazionali BNL d'Italia ospiti alla Social Media Week di Roma per la sessione "Why did Internazionali BNL d’Italia win the match in the social media arena last month?"
Sono intervenuti:
Diego Nepi Molineris - Direttore operativo Internazionali BNL d’Italia, Direttore Marketing e Sviluppo CONI
Annalisa De Luca - Digital Chief Internazionali BNL d'Italia, Attività di Presidenza CONI
Luca La Mesa - Social Media Manager Internazionali BNL d'Italia 2015, Wengage
ISBF 2015 : BNL Dal Fan al Funnel: Basta “piacersi”! Benvenuti nell’epoca del...Social Minds
Intervento a ISBF 2015 di Sabrina Petrini Rossi – Digital ADV Performance Analyst – BNL Gruppo BNP Paribas.
Slide proiettate durante l'evento Italian Social Banking Forum del 1° ottobre 2015, Evento promosso nell'ambito del progetto di ricerca SOCIAL MINDS da DML srl. Guarda i video dei keynote su https://vimeo.com/album/3596062. Scopri di più sul progetto di ricerca SOCIAL MINDS su www.socialminds.it
Crisi mondiale atto secondo: quali scenari per la finanza e per l'economia realethe FinC
La Milano che vogliamo.
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ISBF14 e BNL - Il dialogo tra brand e persona. Costruire la fiducia sui socia...Social Minds
La case history di BNL presentata all'Italian Social Banking Forum 2014 #ISBF14 dal titolo "Il dialogo tra brand e persona. Costruire la fiducia sui social media". Relatore: Marco Scarsella, Comunicazione Retail BNL
Gli Internazionali BNL d'Italia ospiti alla Social Media Week di Roma per la sessione "Why did Internazionali BNL d’Italia win the match in the social media arena last month?"
Sono intervenuti:
Diego Nepi Molineris - Direttore operativo Internazionali BNL d’Italia, Direttore Marketing e Sviluppo CONI
Annalisa De Luca - Digital Chief Internazionali BNL d'Italia, Attività di Presidenza CONI
Luca La Mesa - Social Media Manager Internazionali BNL d'Italia 2015, Wengage
ISBF 2015 : BNL Dal Fan al Funnel: Basta “piacersi”! Benvenuti nell’epoca del...Social Minds
Intervento a ISBF 2015 di Sabrina Petrini Rossi – Digital ADV Performance Analyst – BNL Gruppo BNP Paribas.
Slide proiettate durante l'evento Italian Social Banking Forum del 1° ottobre 2015, Evento promosso nell'ambito del progetto di ricerca SOCIAL MINDS da DML srl. Guarda i video dei keynote su https://vimeo.com/album/3596062. Scopri di più sul progetto di ricerca SOCIAL MINDS su www.socialminds.it
Progetto Marketing e Comunicazione per Internazionali BNL d'ItaliaBeatrice Gollini
Progetto vincitore del 1° Premio Agol come giovane professionista nella categoria eventi.
Sviluppo progetto concept per l'edizione 2016 del torneo di tennis "Internazionali BNL d'Italia" attraverso:
1) Piano di comunicazione
2) Piano marketing
3) Attività onsite
Progetto a cura di Beatrice Gollini
La presentazione di Davide Geraci descrive la strategia di comunicazione - adottata dal Gruppo BNP Paribas - nella campagna digitale dedicata al Mutuo BNL 2in1.
Caso: BNL Paribas Italia progetto Management della Qualitàvalerio italia
L’ obiettivo del progetto è quello di analizzare lo stato
relativamente alle performance esterne (soddisfazione degli
clienti) e interne (indicatori di qualità e processo) di BNL
attraverso un set di dati disponibili.
Individuare punti di forza, criticità e opportunità di
miglioramento rispetto al caso BNL sulla base di dati e fatti.
In particolare tramite il confronto e l’analisi dei dati che ci sono
stati forniti, abbiamo cercato di individuare le aree
maggiormente critiche che a nostro parere richiedono un
prioritario piano di miglioramento.
A dicembre ha prevalso l’incertezza sui mercati finanziari globali. Un’incertezza alimentata so- prattutto dalla caduta del prezzo del petrolio. La discesa dell’oro nero, iniziata a fine estate, si è intensificata dopo la riunione di novembre dell’Opec nella quale è stato deciso di mante- nere invariati gli attuali livelli di produzione. E così il greggio ha continuato a perdere terreno, salvo qualche breve sosta, fino a toccare i mini- mi a oltre cinque anni. Uno scenario appesantito dalle tensioni in Russia con il rublo che è crolla- to ai minimi storici. Mosca paga principalmente proprio la caduta dei prezzi del petrolio che ha acuito i timori di una recessione nel 2015. Nel frattempo in Europa si attende con rinnovato in- teresse la prossima riunione della Bce (22 gen- naio). Dal 2015 la Bce terrà, infatti, i suoi meeting ogni sei settimane e non più a inizio mese. A gen- naio potrebbero arrivare indicazioni più puntuali sulle nuove possibili misure non convenzionali da attuare per contrastare il rischio deflazione.
A settembre scorso l’ammontare dei prestiti nell’area euro è risultato inferiore di 200 miliardi rispetto a un anno prima (-1,2%) tornando ai valori di maggio 2008. Rispetto al picco massimo di settembre 2011, lo stock dei finanziamenti è diminuito di 718 miliardi attestandosi a 10.581 miliardi.
Premio Marketing 2015 - Dop & Co: un valore da diffondereManuel Faraci
Il progetto per partecipare alla XXVII edizione del Premio Marketing Università, presentato dalla Società Italiana Marketing, ha previsto la realizzazione di un piano di marketing sul sistema delle DO, contenente iniziative finalizzate alla crescita dell’awareness del sistema, iniziative per l’accessibility, l’appeal e un video-spot per il lancio di una denominazione scelta.
Rivestendo il ruolo di consulenti del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MIPAAF), gli studenti sono stati chiamati a proporre soluzioni strategiche per tradurre la qualità certificata dei prodotti DO (nel comparto food) in una qualità percepita e valorizzata dal mercato (sia intermedio che finale): i marchi DOP, IGP e STG, ad oggi, non sono ancora riusciti a divenire un marketing asset a causa di un problema di consapevolezza e riconoscenza che riguarda soprattutto l’esperienza d’acquisto del consumatore nel canale distributivo principale, la GDO, dovuto alle limitate e inefficaci modalità di differenziazione, presentazione e valorizzazione dei prodotti in termini di packaging, etichetta e collocazione negli scaffali, con conseguente difficoltà di giustificazione del prezzo di vendita superiore.
I Millennials italiani e il rapporto con risparmio e investimenti - Generazio...Diego Martone
la prima ricerca sulla Generazione Y (i Millennials) italiana e il loro rapporto con il risparmio, gli investimenti e la domanda di un grande progetto di avvicinamento ed educazione economico e finanziaria. Presentata al Salone del Risparmio 2015 organizzato da Assogestioni
La presentazione della Dottoressa Bucci, Market Business Telecom Italia, descrive le fasi salienti da seguire nella redazione di un Piano di Marketing.
Piano di Marketing per Benetton. Ideazione nuova collezione dedicata a un target più giovane e attento alle tendenze. Realizzato per il corso IED, primo anno.
Progetto Marketing e Comunicazione per Internazionali BNL d'ItaliaBeatrice Gollini
Progetto vincitore del 1° Premio Agol come giovane professionista nella categoria eventi.
Sviluppo progetto concept per l'edizione 2016 del torneo di tennis "Internazionali BNL d'Italia" attraverso:
1) Piano di comunicazione
2) Piano marketing
3) Attività onsite
Progetto a cura di Beatrice Gollini
La presentazione di Davide Geraci descrive la strategia di comunicazione - adottata dal Gruppo BNP Paribas - nella campagna digitale dedicata al Mutuo BNL 2in1.
Caso: BNL Paribas Italia progetto Management della Qualitàvalerio italia
L’ obiettivo del progetto è quello di analizzare lo stato
relativamente alle performance esterne (soddisfazione degli
clienti) e interne (indicatori di qualità e processo) di BNL
attraverso un set di dati disponibili.
Individuare punti di forza, criticità e opportunità di
miglioramento rispetto al caso BNL sulla base di dati e fatti.
In particolare tramite il confronto e l’analisi dei dati che ci sono
stati forniti, abbiamo cercato di individuare le aree
maggiormente critiche che a nostro parere richiedono un
prioritario piano di miglioramento.
A dicembre ha prevalso l’incertezza sui mercati finanziari globali. Un’incertezza alimentata so- prattutto dalla caduta del prezzo del petrolio. La discesa dell’oro nero, iniziata a fine estate, si è intensificata dopo la riunione di novembre dell’Opec nella quale è stato deciso di mante- nere invariati gli attuali livelli di produzione. E così il greggio ha continuato a perdere terreno, salvo qualche breve sosta, fino a toccare i mini- mi a oltre cinque anni. Uno scenario appesantito dalle tensioni in Russia con il rublo che è crolla- to ai minimi storici. Mosca paga principalmente proprio la caduta dei prezzi del petrolio che ha acuito i timori di una recessione nel 2015. Nel frattempo in Europa si attende con rinnovato in- teresse la prossima riunione della Bce (22 gen- naio). Dal 2015 la Bce terrà, infatti, i suoi meeting ogni sei settimane e non più a inizio mese. A gen- naio potrebbero arrivare indicazioni più puntuali sulle nuove possibili misure non convenzionali da attuare per contrastare il rischio deflazione.
A settembre scorso l’ammontare dei prestiti nell’area euro è risultato inferiore di 200 miliardi rispetto a un anno prima (-1,2%) tornando ai valori di maggio 2008. Rispetto al picco massimo di settembre 2011, lo stock dei finanziamenti è diminuito di 718 miliardi attestandosi a 10.581 miliardi.
Premio Marketing 2015 - Dop & Co: un valore da diffondereManuel Faraci
Il progetto per partecipare alla XXVII edizione del Premio Marketing Università, presentato dalla Società Italiana Marketing, ha previsto la realizzazione di un piano di marketing sul sistema delle DO, contenente iniziative finalizzate alla crescita dell’awareness del sistema, iniziative per l’accessibility, l’appeal e un video-spot per il lancio di una denominazione scelta.
Rivestendo il ruolo di consulenti del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (MIPAAF), gli studenti sono stati chiamati a proporre soluzioni strategiche per tradurre la qualità certificata dei prodotti DO (nel comparto food) in una qualità percepita e valorizzata dal mercato (sia intermedio che finale): i marchi DOP, IGP e STG, ad oggi, non sono ancora riusciti a divenire un marketing asset a causa di un problema di consapevolezza e riconoscenza che riguarda soprattutto l’esperienza d’acquisto del consumatore nel canale distributivo principale, la GDO, dovuto alle limitate e inefficaci modalità di differenziazione, presentazione e valorizzazione dei prodotti in termini di packaging, etichetta e collocazione negli scaffali, con conseguente difficoltà di giustificazione del prezzo di vendita superiore.
I Millennials italiani e il rapporto con risparmio e investimenti - Generazio...Diego Martone
la prima ricerca sulla Generazione Y (i Millennials) italiana e il loro rapporto con il risparmio, gli investimenti e la domanda di un grande progetto di avvicinamento ed educazione economico e finanziaria. Presentata al Salone del Risparmio 2015 organizzato da Assogestioni
La presentazione della Dottoressa Bucci, Market Business Telecom Italia, descrive le fasi salienti da seguire nella redazione di un Piano di Marketing.
Piano di Marketing per Benetton. Ideazione nuova collezione dedicata a un target più giovane e attento alle tendenze. Realizzato per il corso IED, primo anno.
Gestione finanziaria e certificabilità dei bilanci delle strutture socio sani...Nevio Boscariol
Anche nelle strutture socio-sanitarie l'aspetto finanziario è da tempo diventato aspetto essenziale della gestione, sebbene l'evidenza incontrovertibile è recente.
Nella gestione finanziaria è fondamentale il mix degli strumenti finanziari che si usano i quali a loro volta determinano la struttura finanziaria dello Stato Patrimoniale che già nel medio periodo possono determinare la solidità o meno di una struttura socio-sanitaria, gli strumenti tecnico-gestionali per pianificare, monitorare e gestire l'intero ciclo economico e monetario dove rilevanza fondamentale hanno i flussi di cassa. Senza la conoscenza e l'utilizzo degli adeguati strumenti finanziari e di quelli di controllo e gestione dei flussi finanziari è di fatto non possibile governare questi aspetti.
Allo stesso tempo il tema della rappresentazione civilistica del bilancio e la sua certificabilità ha già assunto primaria importanza nei rapporti verso le istituzioni finanziarie e diventerà la norma anche nei rapporti con le Regioni in tema di requisiti per le strutture accredite. La prima regione a rendere obbligatorio tale requisito con delibera n. IX/3856 del 25 luglio 2012 è stata la Lombardia, ma seguiranno anche le altre in tempi diversi.
Intervento di Francesca Bernè, Servizio Controlli Gestionali di Banca Popolare di Cividale, al seminario "Banca vs impresa, banca vs banca, impresa vs impresa" del RiskCenter (www.riskcenter.it)
Decima edizione dell'indagine sul mercato del credito e sul rapporto banca-impresa in provincia di Vicenza - a cura di Confindustria Vicenza - marzo 2017
Come gestire una situazione di crisi finanziaria - strumenti e ruolo M&MPaolo Cirani
Un documento che spiega in maniera semplice ma esaustiva come gestire una situazione di crisi finanziaria, come utilizzare correttamente lo strumento del concordato in continuità, ed il ruolo fondamentale dell'M&A per trovare nuova finanza e un investitore/acquirente
Similar to Innovazione e imprenditorialità: le strade per il futuro. Il ruolo della Finanza (20)
La Milano che vogliamo.
Il file è scaricabile da http://www.thefinc.eu/index.php/eventi/83-presentazioni
(solo utenti registrati, registrazione gratuita)
The FinC - Finance Centre del Politecnico di Milanothe FinC
Presentazione di the FinC, il centro di Finanza del Politecnico di Milano diretto dal Prof. Marco Giorgino.
Ricerca, Formazione e Consulenza in tutti i campi della Finanza. www.thefinc.eu
Finanza Etica, edizione speciale del Finance Channel Journal
Innovazione e imprenditorialità: le strade per il futuro. Il ruolo della Finanza
1. FinC
the
INNOVAZIONE E IMPRENDITORIALITA’:
LE STRADE PER IL FUTURO.
IL RUOLO DELLA FINANZA
PROF. MARCO GIORGINO
Ordinario di Finanza, Politecnico di Milano
Direttore di the FinC
www.thefinc.eu
Milano, 12 Maggio 2010
2. FinC
AGENDA
the
Credito e Imprese con la crisi
Le aspettative delle Imprese Italiane sul
rapporto con il Sistema Bancario
Cosa fanno le Imprese
Dal Locale al Globale: e se fosse “Glocale”?
Conclusioni
2
PROF. MARCO GIORGINO
3. FinC
I PRINCIPALI EFFETTI DELLA CRISI DEL CREDITO PER
LE BANCHE
the
Deterioramento qualità portafoglio crediti
Aumento sofferenze e default
Aumento dei rischi
Adeguatezza patrimoniale
Rallentamento dei processi decisionali
Calo della fiducia
3
PROF. MARCO GIORGINO
4. FinC
RELAZIONE TRA IMPIEGHI DELLE BANCHE E DEFAULT AZIENDALI
the
4
Fonte: Merril Lynch
PROF. MARCO GIORGINO
5. FinC
ANDAMENTO DEL TASSO DI DECADIMENTO DELLE IMPRESE
the
5
PROF. MARCO GIORGINO
6. FinC
I PRINCIPALI EFFETTI DELLA CRISI DEL CREDITO PER LE IMPRESE
the
Principali effetti della crisi del credito per le imprese italiane
Dal primo semestre 2007, le imprese
italiane hanno riscontrato una
crescente difficoltà di accesso al
credito, la cui qualità è progressivamente
diminuita causa sbilanciamento verso
fonti di debito di breve, peraltro a
condizioni invariate (60% dei casi) o più
onerose (20% dei casi)
Contemporaneamente, il fabbisogno di
credito è aumentato, causa problemi di
1 1
liquidità e crescente fabbisogno
finanziario legate soprattutto a:
– Ricavi insufficienti
– Asimmetrie temporali tra incassi e
pagamenti
– Default di clienti/ fornitori
– Esigenza di finanziare i progetti di
ristrutturazione e di investimento
Fonte: Unicredit-Confapi; Il Sole 24 Ore
1 Calcolato come differenza tra imprese che hanno visto un decremento/ incremento rispetto ai 6 mesi precedenti
6
PROF. MARCO GIORGINO
7. FinC
TENSIONE FINANZIARIA E DEFAULT
the
Tensione finanziaria per classi di leva finanziaria Durata del rapporto banca - impresa e tensione finanziaria
Tensione finanziaria per classi di debiti bancari in
rapporto al fatturato
Le relazioni fiduciarie costruite e
che durano nel lungo periodo
minimizzano le situazioni di
default
7
Fonte: Indagine Unicredit
PROF. MARCO GIORGINO
8. FinC
GLI EFFETTI TERRITORIALI
the
Durata del rapporto banca - impresa e tensione finanziaria
8
PROF. MARCO GIORGINO
9. FinC
PRESENZA TERRITORIALE
the
Banche più concentrate… … ma sportelli più diffusi
(Dati di fine anno) (Dati di fine anno)
Numero di banche per Numero di sportelli per
Numero di banche Numero di sportelli
Paesi milione di abitanti Paesi milione di abitanti
1999 2003 2007 1999 2003 2007 2002 2006 2002 2006
Lussemburgo 211 172 155 493,7 383,7 325,5
Italia 43.827 45.413 762,6 777,2
Austria 875 814 803 109,6 100,5 96,8
Svizzera 5.719 5.194 778,8 687,2
Finlandia 346 366 360 67,1 70,3 68,2
Danimarca 210 203 189 39,5 37,7 34,7
Francia 37.465 39.886 608,0 631,2
Germania 2992 2225 2026 36,5 27,0 24,6 Belgio 7.055 5.882 681,3 555,7
Svezia 148 222 201 16,7 24,8 22,1 Germania 53.443 42.438 647,9 515,2
Olanda 616 481 341 39,1 29,7 20,8 Regno Unito 32.085 27.889 540,9 460,3
Euroarea-12 7954 6593 6100 26,4 21,5 19,4 Giappone1 61.058 56.361 478,9 441,1
Irlanda 81 80 81 21,7 20,2 18,8 Canada 14.249 14.324 454,1 438,9
UE-15 8808 7444 6880 23,5 19,5 17,6 USA 84.915 111.040 294,4 370,4
Portogallo 224 200 175 22,1 19,2 16,5 Svezia 3.105 2.747 347,9 302,5
Italia 890 801 821 15,6 14,0 13,9 Hong Kong 1.640 1.515 243,8 219,5
Francia 1158 939 808 19,8 15,6 13,1 Olanda 4.939 3.478 305,9 212,8
Belgio 117 108 110 11,5 10,4 10,4 Singapore 565 484 135,3 107,9
Spagna 387 348 357 9,7 8,4 8,0 1
Fine marzo dell'anno successivo.
Regno Unito 496 426 390 8,5 7,2 6,4
Fonte: elaborazioni CSC su dati BIS.
Grecia 57 59 63 5,2 5,4 5,6
Fonte: elaborazioni CSC su dati BCE.
9
PROF. MARCO GIORGINO
10. FinC
AGENDA
the
Credito e Imprese con la crisi
Le aspettative delle Imprese Italiane sul
rapporto con il Sistema Bancario
Cosa fanno le Imprese
Dal Locale al Globale: e se fosse “Glocale”?
Conclusioni
12
PROF. MARCO GIORGINO
11. FinC
LE ASPETTATIVE DELLE IMPRESE ITALIANE SUL RAPPORTO
CON LE BANCHE (1/3)
the
Come valuta i servizi offerti oggi dalle banche?
Come valuta la capacità delle banche italiane di
valutare, all’interno del processo di valutazione del
merito creditizio, oltre che la sua attuale situazione
patrimoniale, anche le prospettive future della sua
attività?
Fonte: Indagine Unicredit
13
PROF. MARCO GIORGINO
12. FinC
LE ASPETTATIVE DELLE IMPRESE ITALIANE SUL RAPPORTO
CON LE BANCHE (2/3)
the
Come valuta la capacità delle banche di offrirle consulenza Come valuta l’iter procedurale che è necessario seguire
per definire la struttura finanziaria più adeguata in funzione per ottenere una linea di credito oggi in Italia?
dei suoi progetti di sviluppo futuri
Fonte: Indagine Unicredit
14
PROF. MARCO GIORGINO
13. FinC
LE ASPETTATIVE DELLE IMPRESE ITALIANE SUL RAPPORTO
CON LE BANCHE (3/3)
the
Continuità nell’erogazione del credito alle imprese
Capacità di valutazione dei progetti imprenditoriali e di gestione delle situazioni
creditizie critiche
Capacità di predisporre strumenti di valutazione e regole di giudizio in grado di
superare il trade-off tra standardizzazione del metodo e customizzazione del
prodotto
Compressione del credito sul breve periodo
Fonte: Indagine Unicredit
15
PROF. MARCO GIORGINO
14. FinC
AGENDA
the
Credito e Imprese con la crisi
Le aspettative delle Imprese Italiane sul
rapporto con il Sistema Bancario
Cosa fanno le Imprese
Dal Locale al Globale: e se fosse “Glocale”?
Conclusioni
16
PROF. MARCO GIORGINO
15. FinC
LE AZIONI DELLE IMPRESE
the
Azioni immediate in risposta all’insorgere delle difficoltà finanziarie
(percentuale su validi di rispondenti SI)
Quota di finanziamento dalle diverse fonti
Fonte: Indagine UniCredit 18
PROF. MARCO GIORGINO
16. FinC
AGENDA
the
Credito e Imprese con la crisi
Le aspettative delle Imprese Italiane sul
rapporto con il Sistema Bancario
Cosa fanno le Imprese
Dal Locale al Globale: e se fosse “Glocale”?
Conclusioni
21
PROF. MARCO GIORGINO
17. FinC
LA BANCA GLOCALE
the
LOCALE…
Evoluzione quote di mercato delle Banche Popolari Durante la crisi, le banche che
hanno tenuto meglio sono state
quelle commerciali, destinate
all’attività di prestito e raccolta
da clientela ordinaria,
considerata in passato meno
remunerativa rispetto ad altri tipi
di business finanziari.
Fonte: Assopopolari
…MA GLOBALE
Le banche con una tradizione più debole nell’ area retail hanno dovuto
reindirizzare il proprio modello di business e penetrare pertanto nuovi segmenti di
mercato.
Focus dalla raccolta sui mercati interbancari alla raccolta diretta presso i clienti.
Rivedere i criteri di erogazione
22
PROF. MARCO GIORGINO
18. FinC
RELATIONSHIP BANKING
the
La crisi finanziaria ha fatto emergere la necessità di tornare ad un modello di banca più tradizionale,
che ponga le relazioni di clientela al centro dell’attività bancaria. Infatti, lo sviluppo di relazioni
stabili e durature tra banca e impresa (Relationship Banking) consente l’accumulazione di
informazioni non pubbliche, di tipo qualitativo, definite “soft” in contrapposizione alle informazioni
oggettive e quantificabili contenute nei documenti contabili dell’impresa (definite invece “hard”).
BASILEA II Rating Interni
23
PROF. MARCO GIORGINO
19. FinC
ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO
the
Fonte: adattato da Stein(2002) e Berger, Millwe, PetersenRajane Stein(2005) 24
PROF. MARCO GIORGINO
20. FinC
IL CAPITALE FIDUCIARIO
the
Il capitale fiduciario ha un valore finanziario dipendente
dalla capacità di fidelizzare la clientela
Il capitale fiduciario non si è depauperato nelle banche
territoriali, orientate a relazioni di lungo periodo con la
clientela
Il capitale fiduciario è l’elemento centrale per la
definizione del valore attuale e prospettico della banca
IL CAPITALE FIDUCIARIO SI CONSOLIDA DOVE IL PERSONALE,
DAL TOP MANAGEMENT ALL’OPERATORE DI FILIALE, TUTELA CON
I FATTI IL BUON NOME DELLA BANCA
25
PROF. MARCO GIORGINO
21. FinC
VICINANZA AL TERRITORIO
the
Poteri di delega e grado di autonomia decisionale
Le grandi banche hanno optato
per una maggiore delega dei poteri
di erogazione del credito ai livelli
più vicini al territorio.
E’ aumentato l’ammontare del fido
concedibile in autonomia da parte
del responsabile di filiale.
Permanenza media del responsabile di filiale
Un modo per esprimere al meglio il
modello del Relationship Banking
è quello di stabilizzare le figure
professionali che si interfacciano
con le imprese. La permanenza
del responsabile di filiale deve
essere sufficientemente duratura
per acquisire la soft information
ma, allo stesso tempo, tale da
evitare degenerazioni collusive
con l’economia locale.
Fonte: Indagine Unicredit
26
PROF. MARCO GIORGINO
22. FinC
AGENDA
the
Credito e Imprese con la crisi
Le aspettative delle Imprese Italiane sul
rapporto con il Sistema Bancario
Cosa fanno le Imprese
Dal Locale al Globale: e se fosse “Glocale”?
Conclusioni
27
PROF. MARCO GIORGINO
23. FinC
CONCLUSIONI
the
Per un mondo da rilanciare, ci vuole un nuovo ruolo della finanza:
Riconquistare la fiducia Abbandono di un modello di business che
comporta l’assunzione di rischio eccessivo e la creazione di prodotti
finanziari innovativi e poco regolamentati a favore di nuovi modelli di
business sostenibili
Maggiori e diverse capacità di monitorare i rischi di credito
Banca commerciale vs banca di investimento
Banca ‘relazionale’ vs banca ‘transazionale’
28
PROF. MARCO GIORGINO
24. FinC
CONTATTI
the
Prof. Marco Giorgino
Ordinario di Finanza, Politecnico di Milano e MIP
Direttore, the FinC – the Finance Centre (www.thefinc.eu)
marco.giorgino@polimi.it
m.giorgino@thefinc.eu
29
PROF. MARCO GIORGINO