Esistono numerosissimi farmaci più o meno efficaci nelle varie forme di sterilità anovulatoria, in questo studio sono prese in considerazione dal Ginecologo Luigi Langella.
Esistono numerosissimi farmaci più o meno efficaci nelle varie forme di sterilità anovulatoria, in questo studio sono prese in considerazione dal Ginecologo Luigi Langella.
Stefano Fiorucci, l'Iperomocisteinema un fattore di rischio per malattie car...Attività scientifica
Il Prof. Stefano Fiorucci, gastroenterologo dell’Università di Perugia, parte di un gruppo internazionale che ha dimostrato come il fegato regola il metabolismo dell’omocisteina aprendo nuove possibilità terapeutiche nel trattamento di malattie epatiche e cardiovascolari.
Daina Erica Torino 13° Convegno Patologia Immune E Malattie Orfane 21 23 Genn...cmid
This document discusses the use of rituximab in the treatment of thrombotic thrombocytopenic purpura (TTP). TTP is a rare blood disorder characterized by microangiopathic hemolytic anemia, thrombocytopenia, and platelet-rich thrombi formation. It is caused by a deficiency of the von Willebrand factor-cleaving protease ADAMTS13, which can be genetic or due to autoantibodies against ADAMTS13. Plasma exchange is the standard treatment but some cases are refractory or recurrent. The document analyzes data from an international registry on the use of rituximab, an anti-CD20 antibody, in refractory or recurrent TTP
Seminar focused to seniors and in training cardiologists on basics principles of tissue motion tracking with US and cardiac mechanics. In Spanish language.
Corso di aggiornamento per medici sul nodulo tiroideo. La presentazione descrive i vari tipi di noduli della tiroide e l'approccio clinico relativo per ciascuna forma, dagli esami ematochimici a quelli strumentali, ai trattamenti fino al follow up.
Tecnologie abilitanti per trasmissioni ecografiche in real-time, il caso del Progetto REMOTE
Riccardo Triunfo – riccardo.triunfo@crs4.it
Francesca Frexia – francesca.frexia@crs4.it
Francesco Cabras – francesco.cabras@crs4.it
Workshop @ I.R.C.S.S. Burlo Garofolo, 15 Dicembre 2011, Trieste
Stefano Fiorucci, l'Iperomocisteinema un fattore di rischio per malattie car...Attività scientifica
Il Prof. Stefano Fiorucci, gastroenterologo dell’Università di Perugia, parte di un gruppo internazionale che ha dimostrato come il fegato regola il metabolismo dell’omocisteina aprendo nuove possibilità terapeutiche nel trattamento di malattie epatiche e cardiovascolari.
Daina Erica Torino 13° Convegno Patologia Immune E Malattie Orfane 21 23 Genn...cmid
This document discusses the use of rituximab in the treatment of thrombotic thrombocytopenic purpura (TTP). TTP is a rare blood disorder characterized by microangiopathic hemolytic anemia, thrombocytopenia, and platelet-rich thrombi formation. It is caused by a deficiency of the von Willebrand factor-cleaving protease ADAMTS13, which can be genetic or due to autoantibodies against ADAMTS13. Plasma exchange is the standard treatment but some cases are refractory or recurrent. The document analyzes data from an international registry on the use of rituximab, an anti-CD20 antibody, in refractory or recurrent TTP
Seminar focused to seniors and in training cardiologists on basics principles of tissue motion tracking with US and cardiac mechanics. In Spanish language.
Corso di aggiornamento per medici sul nodulo tiroideo. La presentazione descrive i vari tipi di noduli della tiroide e l'approccio clinico relativo per ciascuna forma, dagli esami ematochimici a quelli strumentali, ai trattamenti fino al follow up.
Tecnologie abilitanti per trasmissioni ecografiche in real-time, il caso del Progetto REMOTE
Riccardo Triunfo – riccardo.triunfo@crs4.it
Francesca Frexia – francesca.frexia@crs4.it
Francesco Cabras – francesco.cabras@crs4.it
Workshop @ I.R.C.S.S. Burlo Garofolo, 15 Dicembre 2011, Trieste
Hokusai vte cancer per edoxaban efficacia non inferiore alla dalteparina trat...Media For Health, Milano
Roma, 13 dicembre 2017 – Nei pazienti con cancro e tromboembolia venosa (TEV), la terapia con anticoagulante orale edoxaban (LIXIANA®), risulta non inferiore allo standard di cura a base di dalteparina iniettabile per via sottocutanea, nella prevenzione delle recidive di TEV o dei sanguinamenti maggiori. A dimostrarlo sono i primi risultati del trial Hokusai-VTE Cancer, pubblicati sul New England Journal of Medicine (NEJM) e presentati durante il Congresso dell’American Society of Hematology (ASH) che si è appena concluso ad Atlanta.
Prevenzione del tromboembolismo venoso (TEV) in medicina internaPlinio Fabiani
The majority of hospitalized patients have risk factors for VTE.
DVT is common in many groups of hospitalized patients.
DVT and PE acquired in hospital are often clinically silent.
DVT and symptomatic PE → fatal PE.
Costs of exams in symptomatic patients.
Risks and costs of the treatment of VTE is not prevented, eg .: bleeding.
The future increase in risk of VTE recurrence.
Thromboprophylaxis is highly effective in the prevention of DVT and proximal DVT.
The Cost/Effectiveness of prophylaxis has been repeatedly demonstrated.
Cattaneo le urgenze in ematologia 21 maggio 2011cmid
This document discusses antiplatelet drugs used to prevent blood clots, including aspirin, clopidogrel, prasugrel, ticagrelor, cangrelor, and elinogrel. It summarizes the mechanisms of action, metabolism, efficacy, and safety profiles of these drugs. Resistance or variable response to certain antiplatelet drugs is also addressed. The ideal properties of an antithrombotic agent are outlined. Later generation drugs like prasugrel, ticagrelor, and cangrelor demonstrate more consistent platelet inhibition compared to clopidogrel. However, some such as ticagrelor and elinogrel are associated with higher rates of dyspnea.
1. APS. Il rischio materno:
le complicanze trombotiche
in gravidanza e puerperio.
Aldo Maina
Servizio di Medicina Interna
Ospedale Sant’Anna
Torino
2. I dati.
Il rischio tromboembolico é aumentato
durante tutta la gravidanza e per alcune
settimane (6-8) in fase puerperale.
L’incidenza di complicanze vascolari è
molto più elevata che di norma, ma
variabile a seconda del tipo di pazienti
seguite e delle modalità di assistenza.
3. Casistiche: APS e complicanze
vascolari in gravidanza
% complicanze vascolari
anamnesi in gravidanza
Stone JTH 2005 35% 15%
Pauzner Thr Haem 2001 45% 21%
Sant’Anna 1995-2008 11% <5%
4. Trombosi in gravidanza e
puerperio
Sedi spesso atipiche con interessamento di:
seni venosi cerebrali, distretto cervico brachiale,
vasi mesenterici, epatici, splenici, renali o surrenalici
Possibili localizzazioni multiple (CAPS)
Distribuzione temporale in relazione all’epoca:
- 50% in gravidanza, con incidenza sovrapponibile
nei 3 trimestri.
- 50% in puerperio
5. Counseling.
La coppia va informata che il rischio di eventi
tromboembolici aumenta per effetto della
gravidanza e per le variazioni del piano di
assistenza che questa comporta (uso di
farmaci, concomitanza con altre patologie,
parto….)
Procedere a una valutazione individualizzata
del rischio di trombosi
E’ possibile che in casi particolarmente gravi si
debba sconsigliare la gravidanza o rinviarla a
tempi migliori oppure interromperla.
6. Tre momenti diversi
In gravidanza: fare in modo che la trombosi non
complichi il decorso (eventi distribuiti nei 3
trimestri!!). Anche la placenta è un organo
bersaglio.
Al parto: evitare le complicanze emorragiche
maggiori e il rischio di reinterventi
Nel post partum: prevenire la trombosi puerperale.
Il rischio trombotico aumenta ancora e decresce
gradualmente nell’arco di 6-8 settimane
7. Valutazione del rischio: anamnesi
APS solo ostetrica: aborti ripetuti o perdite fetali
-
Pregressi eventi tromboembolici (venosi vs. arteriosi)
-
- Numero di eventi e concomitanza con altre gravidanze
o uso di estroprogestinici
8. Valutazione del rischio:
laboratorio
LAC + / titoli elevati / tripla positività.
- Ruffatti et al Thromb Haemost 2006:
tripla positività e/o anamnesi positiva per TE sono
associati a un aumento del rischio di tromboembolismo
OR 57 CI 95% 2,7-1160
- Tarr et al Lupus 2007 8% di recidive nei pazienti LAC +
nonostante la terapia
- Casistica Sant’Anna: APS associate a connettivite
rischio TE correlato con LAC+ OR 10 p< 0.01
Associazione con altri stati trombofilici
9. Valutazione del rischio: clinica.
- Livedo reticularis
- Malattia autoimmune in fase attiva o diagnosi recente
- Trombosi recente < 6 mesi
- Sospensione TAO : instabilità e rischio di recidive nei
primi 6 mesi
- Degenza a letto protratta e/o chirurgia
10. Stratificazione del rischio.
Per il momento non vi sono studi che ci aiutano
Gestione individualizzata: difficile far riferimento
a schemi fissi evidence based.
11. Profilo di sicurezza dei farmaci
(Chest 2008).
ASA probabilmente sicura anche nel 1° trimestre
Eparine LMW (nadroparina, enoxaparina,
dalteparina): sicure. Non passano la placenta.
Warfarin: l’esposizione materna fra la 6° e la 12°
settimana determina un’embriopatia con fenotipo
identico a quello della condrodisplasia puntata legata
al cromosoma X (CDPX) . Rischio stimato 6%
E’ causata da un’inibizione selettiva dello stesso
enzima (arilsulfatasi E) che nella CDPX risulta mutato.
12. Interventi di prevenzione
bassa intensità :
ASA 75-100 mg die
+ eparina LMW a dosi fisse, basse
media intensità :
dosaggi di eparina intermedi +/-ASA
alta intensità :
eparina LMW a dosi terapeutiche
warfarin INR 2-3 (solo in pazienti selezionate)
13. Interventi di terapia.
Eparina LMW a dosi scoagulanti:
evitare il sottodosaggio!
valutare attività anti Xa e aggiustare la posologia.
Warfarin dalla 13° alla 34° settimana con INR 2-3.
Solo in casi particolari: es. trombosi arteriose o
refrattarietà a terapia eparinica.
14. Aggiustamenti della dose di eparina
Adjusted dose sec. antiXa 0,1-0,3 profilassi
0,4-0,9 terapia
Adapted dose: peso > 90 kg
anamnesi
dati di laboratorio
15. Adeguamento dei dosaggi terapeutici in
gravidanza.
Presupposti fisiologici: aumento di peso, aumento
del volume di distribuzione, aumento della filtrazione
renale.
Lavori pubblicati con dalteparina, enoxaparina:
portare la dose terapeutica a 120-140 u kg x 2 die.
Ridurre la dose in caso di insufficienza renale acuta
o cronica
16. Indicazioni al posizionamento di filtro cavale
in caso di trombosi venosa agli arti inferiori.
impraticabilità della terapia per concomitante
emorragia
trombosi nelle ultime settimane di gravidanza
inefficacia della terapia correttamente praticata
con embolizzazione polmonare o recidiva della
trombosi.
17. Al parto.
Valutare emocromo e dati coagulativi all’ingresso
Sospendere la profilassi eparinica almeno 12 ore
prima del parto.
Sospendere la terapia eparinica 24 ore prima del
parto (Chest 2008 1C )
Riprendere 12 ore dopo, valutando le perdite
emorragiche, e la terapia a dosaggio pieno solo
con il completo controllo dell’emostasi.
18. Puerperio e allattamento
Proseguire la profilassi eparinica per almeno 6
settimane nelle pazienti a basso rischio TE
Riprendere la TAO con warfarin nelle pazienti
ad alto rischio TE
Sia l’eparina LMW che il warfarin sono compatibili
con l’allattamento al seno (Chest 2008 2C)