Urbanistica, per iniziare! On the begin of a talk on planning looking at the territory, from roman Florence to the Italian word "urbanistica". Perchè nel titolo del corso QUALITÀ DEGLI AMBIENTI INSEDIATIVI - PROGETTAZIONE ECOLOGICA PER LA QUALITÀ AMBIENTALE compare “progettazione” e non “pianificazione”? Le lezioni seguono il libro di testo: Luca Marescotti, Città Tecnologie Ambiente. Le tecnologie per la sostenibilità e la protezione ambientale. Nelle diapositive sono riportati estratti del testo Nelle lezioni tratteremo della RICERCA DI RELAZIONI TRA GLI ELEMENTI DEL TERRITORIO, attraverso le analisi (GIS, elaborazioni statistiche) a supporto della pianificazione. Nella formazione della conoscenza scientifica dell’urbanistica è necessario riflettere sulle modalità con cui altre discipline leggono territorio e ambiente; bisogna essere consci che per superare il riduzionismo e per approntare una visione generale nella scienza e nelle teorie, si dovrà aprire la discussione sul controllo delle risorse territoriali, sull’ammodernamento delle pubbliche amministrazioni, sull’armonia delle strategie nella ripartizione delle competenze. Tutto questo per offrire un approccio pragmatico e tecnologico alla produzione del territorio e alla protezione ambientale.
2016 Another way to talk about planning. Technologies and environment are the focus.
1. QUALITÀ DEGLI AM BIENTI INSEDIATIVI
PROGETTAZIONE ECOLOGICA PER LA
QUALITÀ AM BIENTALE
Luca Marescotti
Urbanistica, per iniziare!, osservando territorio ambiente e impatti umani
DOI: 10.13140/RG.2.1.4480.1686
2015-2016 2° semestre
2. Luca Marescotti 2 / 43
IL SENSO DELLE PAROLE
THE MEANING OF WORDS
Le lezioni seguono il libro di testo:
Luca Marescotti, Città Tecnologie Ambiente. Le tecnologie
per la sostenibilità e la protezione ambientale
Nelle diapositive sono riportati estratti del testo
3. Luca Marescotti 3 / 43
IL SENSO DELLE PAROLE, I SIGNIFICATI DELLE OPERE
MEANING OF WORDS, MEANINGS OF WORKS
OSSERVANDO IL TERRITORIO
LOOKING AT THE TERRITORY
4. Luca Marescotti 4 / 43
CHE COSA SERVE ALLA PIANIFICAZIONE?
RICERCA DI RELAZIONI TRA GLI ELEMENTI DEL
TERRITORIO
le analisi (GIS, elaborazioni statistiche) a supporto della pianificazione
5. Luca Marescotti 5 / 43
CHE COSA SERVE ALLA PIANIFICAZIONE?
Nella formazione della conoscenza scientifica dell’urbanistica è
necessario riflettere sulle modalità con cui altre discipline leggono
territorio e ambiente; bisogna essere consci che per superare il
riduzionismo e per approntare una visione generale nella scienza e
nelle teorie, si dovrà aprire la discussione sul controllo delle risorse
territoriali, sull’ammodernamento delle pubbliche amministrazioni,
sull’armonia delle strategie nella ripartizione delle competenze
approccio pragmatico e tecnologico alla produzione del territorio e
alla protezione ambientale
6. Luca Marescotti 6 / 43
CHE COSA SERVE ALLA PIANIFICAZIONE?
vissuto personale e esperienza collettiva non hanno barriere nette
“l’io e l’altro” DIVIENE “l’io è l’altro”
identificazione riflessiva del soggetto individuo nella società o meglio nella città
La città come luogo di eccellenza delle relazioni e della
comunicazione e della politica
il tema “osservatore e universo osservato” diviene ancora più denso di interessi
se trasferito al rapporto con l’ambiente, anzi si può affermare che la presa di
coscienza collettiva di questa dimensione conoscitiva del mondo diviene ulteriore
connotato della modernità
L'essere umano al centro dell'universo? Oggi questo significa le
nostre responsabilità nel cambiamento globale della biosfera, la
nostra casa unica e comune
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A CHI SERVE LA PIANIFICAZIONE?
all’individuo isolato in sé?
all’individuo perso in sovrastrutture collettive?
all’individuo cosciente dell’appartenenza sociale?
8. Luca Marescotti 8 / 43
A CHI SERVE LA PIANIFICAZIONE?
La città per antonomasia è, però, il luogo della società politica, luogo ormai non
più limitabile in quel confine fisico preciso, che separava l’ambiente edificato
dall’ambiente naturale: l’intero pianeta sta diventando a tappe forzate il luogo
delle società politiche.
L’urbanistica non si scosta da questa drammatica situazione, ANZI OPERA IN
ESSA: l'urbanistica produce il luogo dove si vive, che David Harvey indica come
l’esperienza urbana.
[David Harvey, L’esperienza urbana. Metropoli e trasformazioni sociali. Il
Saggiatore, Milano, 1998.]
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A CHI SERVE LA PIANIFICAZIONE?
AL POTERE POLITICO?
ALLE IMPRESE?
ALLA POPOLAZIONE?
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A CHI SERVE LA PIANIFICAZIONE?
La questione non è solo italiana, anche se in Italia certi aspetti sono stati
vissuti in un atteggiamento puro-liberistico nonostante governi di centro
sinistra e grandi forze progressiste:
parole d’ordine come silenzio-assenso e condono edilizio contenute
nelle leggi della controriforma degli anni '80 del '900, non sono altro che
precise testimonianze del laissez faire, laissez passer.
Per non parlare di abusivismo, corruzione, evasione fiscale,
criminalità
11. Luca Marescotti 11 / 43
LEGGERE TERRITORIO E PIANIFICAZIONE
L’attraversamento di una città e di un territorio per raggiungere un altro
luogo, il viaggio quotidiano casa - lavoro, piuttosto che altri spostamenti
verso le scuole e i negozi o i supermercati sono viaggi nel vivo degli effetti
dell’urbanistica: è possibile percepire l’urbanistica attraverso questi viaggi?
Come può l’analisi del percorso e del paesaggio intravisto divenire analisi
urbanistica?
È senz’altro condizione necessaria fare un passo indietro per apprendere da
altre letture urbanistiche della città e del territorio; tra queste Bloch e Sereni,
Zevi e Lynch e Cullen, in quanto contengono diverse ipotesi di percorso e di
lettura “urbanistica” del paesaggio, del territorio e della città.
13. Luca Marescotti 13 / 43
LEGGERE TERRITORIO E PIANIFICAZIONE
Gordon Cullen
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LEGGERE TERRITORIO E PIANIFICAZIONE
Gordon Cullen
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LEGGERE TERRITORIO E PIANIFICAZIONE
Gordon Cullen
16. Luca Marescotti 16 / 43
LEGGERE TERRITORIO E PIANIFICAZIONE
Ma tali impostazioni sono ancora parziali, condizioni necessarie ma non
sufficienti; il metodo deve essere irrobustito integrando antropologia
etnologia e sociologia, per esempio, iniziando con la lettura della Scuola di
Chicago (Burgess, Park e Wirth, tre per tutti) fino a quella di Hannerz, di
Sennet, di Augé e di Harvey.
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Burgess e l’ecologia urbana della scuola di
Chicago
Fonte: LM, Urbanistica. Fondamenti e teoria
18. Luca Marescotti 18 / 43
LEGGERE TERRITORIO E PIANIFICAZIONE
arte e tecnica?
l’arte e la tecnica
La prima (l’arte) affronta i problemi della composizione architettonica a scala
urbana, ma è del tutto arbitraria, essendo soggetta alle interpretazioni della
critica e del pubblico; la seconda (la tecnica), apparentemente, può essere
codificata e normata.
Art vs Technique
The former (Art) addresses issues of architectural composition at the urban scale, but
it is completely arbitrary, being subject to the interpretations of critics and the public;
the latter (Technique), apparently, can be encoded and normed.
19. Luca Marescotti 19 / 43
Confluenza del fiume Ticino con il fiume Po presso il ponte
della Becca
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Stazione idrometrica al ponte della Becca sul fiume Po
lo zero idrometrico
del Po
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Centrale Enel di Isola Serafini sul fiume Po (1962)
22. Luca Marescotti 22 / 43
TECNOLOGIE E OPERE
PUBBLICHE
LA TRASFORMAZIONE DI UN
FIUME PER IRRIGAZIONE E
ENERGIA ELETTRICA
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TECNOLOGIE E OPERE PUBBLICHE: LA TRASFORMAZIONE
DI UN FIUME PER IRRIGAZIONE E ENERGIA ELETTRICA
24. Luca Marescotti 24 / 43
PAESAGGI
ambiente
natura
paesaggi
paesaggi umani
classificazione dei
paesaggi geografici italiani
(Fonte: Amatucci et
al. 1999).
25. Luca Marescotti 25 / 43
PAESAGGI
Se è vero che da una parte prevale la lettura geografica (o naturalistica)
della formazione del paesaggio e che dall’altra si accentua l’azione umana
come agente di formazione e modificazione del paesaggio, è altrettanto
vero e soprattutto necessario che all’urbanistica si dia una visione integrata
per esplicitare la complessità dei valori del paesaggio e per porli
strategicamente in primo piano come griglia delle possibilità o della
suscettività di intervento.
Dal paesaggio alla sua rappresentazione in unità di paesaggio richiede un
lavoro di analisi (la costruzione del modello mentale) e di sintesi (la
redazione cartografica) che diviene mezzo per la trasmissione dal modello
mentale del singolo (esploratore o rilevatore) a molti altri che da quello
prendono avvio per successive esplorazioni e analisi. Dalla piccola scala
prendono avvio altre analisi per rappresentare dettagli alla media e grande
scala.
27. Luca Marescotti 27 / 43
PAESAGGI
Solo talvolta, per chi conosce e sa, per ci osserva da una posizione
corretta, alcuni aspetti sono evidenti
“(…) theoros si chiamava il rappresentante che le città greche inviavano
ai giochi pubblici (…). Nella theoria, cioè contemplando, egli si realizzava
nel corso dell’evento sacrale. Nel linguaggio filosofico il termine theoria
viene trasferito alla contemplazione del kosmos.”
[Jürgen Habermas, Teoria e prassi nella società tecnologica, Laterza, Bari, 1978
(1964-1968), p. 3.]
28. Luca Marescotti 28 / 43
TERRITORIO PAESAGGI AMBIENTE
Per leggere e descrivere l’ambiente si devono superare le apparenze.
Per giungere a una descrizione “scientifica”, intersoggettiva,
dimostrabile, perfezionabile, monitorabile e, persino, falsificabile,
bisogna conoscere aria, acqua e suolo nei loro rapporti, nei cicli che li
legano dinamicamente, ma condividendo processi conoscitivi.
29. Luca Marescotti 29 / 43
TERRITORIO PAESAGGI AMBIENTE
apparenze? buon senso? approccio scientifico?
Sarà, quindi, necessario disporre di un sapere atto a formare una
conoscenza intersoggettiva, perché basata su elementi comuni accettati
dalla comunità che opera sull’ambiente, dimostrabile, perché utilizza un
percorso metodologico formalizzato e percorribile più volte ottenendo gli
stessi risultati, perfezionabile, perché la formalizzazione è comunque
aperta e assoggettabile a ipotesi e variazioni di ingressi e elaborazioni,
monitorabile perché analizza storicamente le trasformazioni, falsificabile
perché la chiarezza metodologica permette di verificare le ipotesi anche
con nuovi postulati o con nuove proposizioni alla ricerca di relazioni e di
verifiche continue.
30. Luca Marescotti 30 / 43
SOCIETÀ UMANE, URBANISTICA,
HABITAT E NICCHIA ECOLOGICA
RIPENSARE L'URBANISTICA
RIPROGRAMMARE IL NOSTRO MODO DI
PENSARE
31. Luca Marescotti 31 / 43
Il sistema ecologico nelle Carte per le risorse fisiche
[aria-acqua-suolo] in Europa 1968-1972
Consiglio d’Europa - Strasburgo
• 1968 CARTA EUROPEA DELL’ARIA
• 1968 CARTA EUROPEA DELL’ACQUA
• 1972 CARTA EUROPEA DEL SUOLO
32. Luca Marescotti 32 / 43
CARTA EUROPEA DELL’ARIA
Preambolo
La qualità naturale dell’aria deve essere conservata al fine di preservare la salute
e il benessere dell’uomo e di proteggere il suo ambiente.
Questa qualità può essere alterata dall’introduzione di sostanze estranee o da una
variazione rilevante della proporzione dei suoi componenti.
Quindi intendiamo inquinamento dell’aria quando la presenza di una sostanza
estranea o una variazione dei suoi componenti è provoca un effetto nocivo o
crea nocumento o malessere.
Gli Stati membri del Consiglio d’Europa prenderanno le misure legislative e
amministrative necessarie per prevenire o ridurre l’inquinamento dell’aria, quali
che ne siano le fonti, secondo i principi indicati di seguito.
33. Luca Marescotti 33 / 43
CARTA EUROPEA DELL’ARIA
Principi
Responsabilità dell’autore di inquinamento
Le legislazioni debbono prevedere che chiunque contribuisca a inquinare l’aria, anche
in assenza di danni provati, deve essere tenuto a ridurre tale inquinamento al minimo e
ad assicurare una buona dispersione delle emissioni.
Basi di regolamento
La legislazione applicabile alla lotta contro l’inquinamento dell’aria deve fondarsi sul
principio della prevenzione.
Le autorità competenti dovrebbero essere in grado di imporre, in ogni caso particolare in cui
le circostanze lo esigano, le misure tecniche adatte e praticabili tenuto conto del grado e della
frequenza dell’inquinamento, della situazione geografica della densità presente e futura della
popolazione e di tutti gli altri elementi computabili.
34. Luca Marescotti 34 / 43
CARTA EUROPEA DELL’ARIA
La prevenzione potrebbe esercitarsi regolativamente in modi diversi secondo la natura della
fonte di inquinamento:
- la realizzazione di nuove installazioni e la modificazione di precedenti installazioni
suscettibili di provocare un aumento sensibile dell’inquinamento dell’aria dovrebbero
essere subordinate al rilascio di autorizzazione individuale specificante le condizioni
di impianto, di costruzione e di esercizio al fine di limitare le emissioni; le
installazioni esistenti potrebbero essere oggetto di regolamentazione sociale.
- le installazioni che, considerate isolatamente, non siano suscettibili di aumentare
sensibilmente l’inquinamento dell’aria potranno tuttavia essere oggetto di norme
generali di esercizio se, per esempio, la loro densità di impianti può provocare una
rilevante concentrazione di inquinanti nelle vicinanze.
- i veicoli a motore e gli apparecchi fabbricati in serie che utilizzino combustibile
dovrebbero essere oggetto di prescrizioni generali: poiché i veicoli a motore
attraversano le frontiere, norme uniformi europee per la loro costruzione e
funzionamento dovrebbero essere fissate appena possibile; tali norme dovrebbero
essere previste per gli apparecchi fabbricati in serie che utilizzano combustibile e
sono oggetto di commercio internazionale.
35. Luca Marescotti 35 / 43
CARTA EUROPEA DELL’ARIA
Controllo
Gli Stati membri dovrebbero organizzare o provocare la creazione di servizi abilitati:
- a determinare la natura degli inquinamenti e a misurarne l’ampiezza;
- a vigilare sul rispetto dei regolamenti concernenti le installazioni, i veicoli a motore e gli
apparecchi che utilizzano combustibile;
- a prendere ogni misura appropriata in vista di apportare i miglioramenti necessari.
Adattamento ai progressi tecnici e scientifici
La legislazione dovrebbe essere concepita in modo da permettere di tener conto dei nuovi
procedimenti, dei miglioramenti tecnici e delle nuove conoscenze scientifiche.
Misure speciali
Oltre le misure applicabili a tutto il territorio la legislazione dovrebbe prevedere la possibilità
di adottare misure speciali nelle zone che necessitino di una protezione particolare e
fortemente inquinate e del pari in casi di urgenza.
36. Luca Marescotti 36 / 43
CARTA EUROPEA DELL’ARIA
Finanziamento
Le spese fatte in vista di prevenzione o riduzione dell’inquinamento dovrebbero essere a
carico dell’autore dell’inquinamento; ciò non esclude l’aiuto dei pubblici poteri .
Inquinamento frontaliero
Gli inquinamenti frontalieri dovrebbero essere oggetto di esami in comune da parte dei paesi
interessati secondo una procedura da determinarsi.
Urbanesimo e sistemazione regionale
La pianificazione dello sviluppo urbano e industriale dovrebbe prendere in
considerazione l’effetto di tale sviluppo sull’inquinamento dell’aria; le autorità
responsabili dovrebbero assicurare il mantenimento e la creazione di spazi verdi.
Aiuto dello stato alla ricerca
Al fine di rendere più efficace la lotta contro l’inquinamento dell’aria, gli Stati devono
incoraggiare sia sul piano nazionale che internazionale studi e ricerche per prevenire o
ridurre l’inquinamento dell’aria, la dispersione degli inquinanti e i loro effetti sull’uomo e
sul suo ambiente.
Consiglio d’Europa - Strasburgo 1968
37. Luca Marescotti 37 / 43
CARTA EUROPEA DELL’ACQUA
Non c’è vita senza acqua. L’acqua è un bene prezioso, indispensabile, a tutte le attività
umane.
Le disponibilità di acqua dolce non sono inesauribili. E’ indispensabile preservarle,
controllarle e, se possibile, accrescerle.
Alterare la qualità dell’acqua significa nuocere alla vita dell’uomo e degli altri esseri viventi
che da lui dipendono.
La qualità dell’acqua deve essere tale da soddisfare tutte le esigenze delle utilizzazioni
previste, ma deve soprattutto soddisfare le esigenze della salute pubblica.
Quando l’acqua, dopo essere stata utilizzata, è restituita, al suo ambiente naturale, essa
non deve compromettere i possibili usi, tanto pubblici che privati che in questo
ambiente potranno essere fatti.
La conservazione di una copertura vegetale appropriata, di preferenza forestale, è
essenziale per la conservazione delle risorse idriche.
Le risorse idriche devono formare oggetto di inventario.
38. Luca Marescotti 38 / 43
La buona gestione dell’acqua deve formare oggetto di un piano stabilito dalle autorità
competenti.
La salvaguardia dell’acqua implica uno sforzo importante di ricerca scientifica, di
formazione di specialisti e di informazione pubblica.
L’acqua è un patrimonio comune, il cui valore deve essere riconosciuto da tutti.
La gestione delle risorse idriche dovrebbe essere inquadrata nel bacino naturale
piuttosto che entro frontiere amministrative e politiche.
L’acqua non ha frontiere. Essa è una risorsa comune, che necessita di una cooperazione
internazionale.
Consiglio d’Europa - Strasburgo 1968
CARTA EUROPEA DELL’ACQUA
39. Luca Marescotti 39 / 43
CARTA EUROPEA DEL SUOLO
Il suolo è uno dei beni più preziosi dell’umanità. Consente la vita dei vegetali, degli
animali e dell’uomo sulla superficie della terra.
Il suolo è una risorsa limitata che si distrugge facilmente.
La società industriale usa i suoli sia a fini agricoli sia a fini industriali o d’altra natura.
Qualsiasi politica di pianificazione territoriale deve essere concepita in funzione delle
proprietà dei suoli e dei bisogni della società di oggi e di domani.
Gli agricoltori ed i forestali devono applicare metodi che preservino la qualità dei suoli.
I suoli devono essere protetti dall’erosione.
I suoli devono essere protetti dagli inquinamenti.
Ogni impianto urbano deve essere organizzato in modo tale che siano ridotte al minimo le
ripercussioni sfavorevoli sulle zone circostanti.
40. Luca Marescotti 40 / 43
CARTA EUROPEA DEL SUOLO
Nei progetti di ingegneria civile si deve tenere conto di ogni ripercussione sui territori
circostanti e, nel costo, devono essere previsti e valutati adeguati provvedimenti di
protezione.
È indispensabile l’inventario delle risorse del suolo.
Per realizzare l’utilizzazione razionale e la conservazione dei suoli sono necessari
l’incremento della ricerca scientifica e la collaborazione interdisciplinare.
La conservazione dei suoli deve essere oggetto di insegnamento a tutti i livelli e di
informazione pubblica sempre maggiore.
I governi e le autorità amministrative devono pianificare e gestire razionalmente le risorse
rappresentate dal suolo.
Consiglio d’Europa - Strasburgo 1972
41. Luca Marescotti 41 / 43
SOCIETÀ UMANE, URBANISTICA,
HABITAT E NICCHIA ECOLOGICA
RIPENSARE L'URBANISTICA
LEGGERE IL PAESAGGIO COME MOSAICI
INTERPRETABILI A DIVERSE SCALE
UNITÀ DI PAESAGGIO
TESSERE DI UN MOSAICO IL CUI SENSO STA
NELL'INTEREZZA E NELLE RECIPROCHE ARMONIE
43. Luca Marescotti 43 / 43
SOCIETÀ UMANE, URBANISTICA,
HABITAT E NICCHIA ECOLOGICA
Un possibile percorso per approfondire le proprie
conoscenze:
Richard T. T. Forman, Landscape Ecology, 1986
- Land Mosaics: the Ecology of Landscapes and Regions,
2001
- Urban Ecology: Science of Cities, 2014
Turner, Monica G., Robert H. Gardner, e Robert V. O’Neill.
Landscape Ecology in Theory and Practice: Pattern and
Process. New York: Springer, 2001.
IMPARARE DALL'ECOLOGIA PER
RIPROGRAMMARE IL NOSTRO MODO DI
PENSARE