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È consentito l’uso esclusivamente nei termini previsti dal Contratto di Licenza disponibile alla pagina http://clipper.arsedizioni.it/static/eula.pdf
Licenza d'uso concessa a: E. GENNARI (SEA GRUPPO S.R.L.)
Norma Tecnica UNI EN 30 giugno 1997, n. 689 [testo integrale]
Atmosfera nell'ambiente di lavoro - Guida alla valutazione dell'esposizione perinalazione a composti chimici ai fini del confronto con
i valori limite e strategia di misurazione.
Doc. 697Z0689.900 diOrigine Nazionale
emanato/a da:U.N.I.
SOMMARIO
NOTE
TESTO
0 Introduzione
1 Scopo e campo diapplicazione
2 Riferimentinormativi
4 Classificazione
5 Requisitiprestazionali
6 Metodidiprova
7 Resoconto diprova
8 Utilizzo deidati
APPENDICEA
APPENDICEB
APPENDICEC
APPENDICED
APPENDICEE
APPENDICEF
APPENDICEG
APPENDICEH
- § -
NOTE
[testo integrale]
La presente norma è richiamata dall'Allegato VIIIsexties del D.Lgs. 626/94.
- § -
TESTO
Versione ufficiale in lingua italiana della norma europea EN 689 (edizione febbraio 1995). Fornisce indicazioni per la valutazione della
esposizione ad agenti chimici nelle atmosfere dei posti di lavoro. Essa descrive una strategia per confrontare l'esposizione per inalazione
degli addetti con i rispettivi valori limite per agenti chimici nel posto di lavoro e la strategia di misurazione.
_________
0 INTRODUZIONE
La valutazione interminirappresentatividell'esposizione nelposto dilavoro alle sostanze contaminanticontenute nell'aria è uncompito impegnativo.
Ètuttavia necessario raccogliere informazioni, valutare e contenere alminimo l'esposizione ad agentichimici.
I processiindustrialie gliagentiutilizzatisono innumerevoli. Ognifase diproduzione può comportare condizionidiverse (per esempio produzione a
lotto oppure a processo continuo, temperatura, pressione), e agentidifferenti(per esempio una vasta gamma disostanze chimiche); inciascuna di
talifasipossono essere necessarie funzionidiverse soggette a differenticondizionidiesposizione. Anche la distanza dalle fontidiemissione e i
parametrifisiciqualivelocità diemissione, corrente d'aria, variazionimeteorologiche esercitano una notevole influenza. La variabilità delle
condizionidiesposizione che ne deriva è resa ancora maggiore daicomportamentiindividuali.
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Tutto ciò spiega perché rapide fluttuazioninella concentrazione disostanze contaminantio ampie variazionisudistanze molto piccole sono ormai
correnti:illuogo, ilmomento e la durata delcampionamento sono decisivi. Alcune misurazioniinuncerto giorno o periodo possono fornire un
quadro insufficiente dell'effettiva variabilità delle caratteristiche diesposizione individuale all'aria inquinata.
Le apparecchiature per ilcampionamento spesso introducono limitipropri, talvolta critici, come nelcaso delle valutazionidelle frazionidiaerosol, e
le fasianalitiche aggiungono altre difficoltà o elementidiincertezza, per esempio identificazione o separazione insufficiente dispecichimiche, oppure
interferenze. Inquesto difficile contesto la strategia dicampionamento ha lo scopo diassicurare la rappresentatività deirisultatialcosto più
contenuto possibile.
Inuna tale gamma disituazionie difficoltà le valutazionipossono essere intraprese per motivi, scopied utilizzimolto differenti. Vengono qui
propostischemied indicazioniper armonizzare iconcettifondamentalie gliinterventi. Alfine digarantire la qualità delle valutazionied
eventualmente migliorare le condizionidilavoro sideve ricorrere all'opinione diesperti.
1 SCOPOECAMPODI APPLICAZIONE
La presente norma europea fornisce indicazioniper la valutazione della esposizione ad agentichimicinelle atmosfere deipostidilavoro. Essa
descrive una strategia per confrontare l'esposizione per inalazione degliaddetticonirispettivivalorilimite per agentichimicinelposto dilavoro e la
strategia dimisurazione.
2 RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma rimanda, mediante riferimentidatatie non, a disposizionicontenute inaltre pubblicazioni. Taliriferimentinormativisono citatinei
puntiappropriatideltesto e vengono diseguito elencati. Per quanto riguarda iriferimentidatati, successive modifiche o revisioniapportate a dette
pubblicazionivalgono unicamente se introdotte nella presente norma come aggiornamento o revisione. Per iriferimentinondatativale l'ultima
edizione della pubblicazione alla quale sifa riferimento.
EN 482 Atmosfera nell'ambiente dilavoro - Requisitigeneraliper le prestazionideiprocedimentidimisurazione degliagentichimici
3 DEFINIZIONI
Aifinidella presente norma europea siapplicano le definizioniseguenti.
3.1 esposizione: La presenza diunagente chimico nell'aria entro la zona direspirazione diunaddetto. Siesprime interminidiconcentrazione
dell'agente ricavata dalle misurazionidell'esposizione e riferita allo stesso periodo diriferimento utilizzato per ilvalore limite.
3.2 agente chimico: Qualsiasielemento o composto chimico, diper se stesso o inquanto aggiunto o mescolato, come sipresenta allo stato
naturale oppure come viene prodotto da qualsiasiattività lavorativa, prodotto sia intenzionalmente che nonintenzionalmente e collocato o meno sul
mercato.
3.3 schema di lavoro: La serie definibile diattività neiperiodiinesame.
3.4 posto di lavoro: Ilposto dilavoro è l'area o le aree definite incuisisvolgono le attività lavorative.
3.5 valore limite: Valore diriferimento per la concentrazione nell'aria diunagente chimico.
___
Nota I valorilimite sono per lo piùstabilitiper periodidiriferimento di8 h, tuttavia possono anche essere fissatiper periodio per escursionidi
concentrazione piùbrevi. I valorilimite per gas e vaporisono espressiinterminiindipendentidalle variabiliditemperatura e pressione dell'aria in
ml/m3 (ppmV/V) e interminidipendentida queste variabiliinmg/m3 per una temperatura di20° C e una pressione di101, 3 kPa.
I valorilimite per sostanze insospensione sono espressiinmg/m3 o multipli, alle condizioniambientalieffettive (temperatura, pressione) nelposto di
lavoro. I valorilimite delle fibre sono espressiinfibre/m3 oppure infibre/cm3 alle condizioniambientalieffettive (temperatura, pressione) nelposto
dilavoro.
___
3.6 periodo di riferimento: Ilperiodo ditempo specificato per ilvalore limite diunagente specifico. Ilperiodo diriferimento per unlimite a lungo
termine è ingenere di8 he per unlimite a breve termine va da 10 a 15 min.
3.7 campionatore personale (o dispositivo di campionamento personale): Undispositivo applicato alla persona che raccoglie campionidi
aria nella zona direspirazione.
4 GENERALITÀ
La strategia comprende due fasi:
- una valutazione dell'esposizione professionale (OEA):l'esposizione viene confrontata conilvalore limite;
- misurazioniperiodiche (PM) per controllare regolarmente se le condizionidiesposizionisono cambiate.
La valutazione dell'esposizione professionale siapplica per la prima valutazione e viene ripetuta dopo una qualsiasimodifica consistente delle
condizionioperative, delprocesso industriale, deiprodottio sostanze chimiche o delvalore limite. Inquesta prima fase nonsideve seguire uno
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schema formale divalutazione ma viene lasciato algiudizio professionale dell'utente l'interpretare e l'applicare le linee guida. Nella seconda fase la
frequenza delle misurazioniperiodiche dipende dalrisultato delle precedentimisurazioni.
L'esigenza difuture misurazioniperiodiche dovrebbe essere stabilita a seguito delrisultato dell'OEAiniziale o disuccessive modifiche della stessa.
Le esigenze comprendono ilcampo diapplicazione e la frequenza delle misurazionida eseguire. Le misurazioniperiodiche seguono un
procedimento definito nella valutazione dell'esposizione professionale. Incerticasile misurazioniperiodiche possono essere omesse.
La figura 1 presenta una panoramica schematica delle procedure descritte nella presente norma europea.
figura 1 - Panoramica schematica della procedura
___
[...]
___
5 VALUTAZIONEDELL'ESPOSIZIONEPROFESSIONALE
5.1 Strategia di valutazione
5.1.1 Generalità
L'attività e ilposto dilavoro inesame devono essere descrittinella valutazione dell'esposizione professionale.
La valutazione dell'esposizione professionale siarticola intre fasi:
- identificazione dell'esposizione potenziale (elenco disostanze);
- determinazione deifattorirelativialposto dilavoro;
- valutazione delle esposizioni.
5.1.2 Identificazione dell'esposizione potenziale
La preparazione diunelenco dituttigliagentichimicinelposto dilavoro inesame rappresenta unprimo passo indispensabile verso l'identificazione
delpotenziale diesposizione pericolosa. L'elenco comprende, nella misura incuitalielementipossono contribuire alle esposizioni, prodottibase,
impurità, prodottiintermedi, prodottifinali, prodottidireazione e prodottisecondari.
Sidevono ottenere adeguativalorilimite e se nonsono disponibilisipotranno applicare altricriteriper arrivare allo scopo.
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Nelcaso diunprocesso nonancora inuso tale identificazione può essere effettuata inparte utilizzando datidisponibilipertinenti, tuttavia
l'identificazione dovrà essere successivamente confermata.
5.1.3 Determinazione dei fattori riguardanti il posto di lavoro
Inquesta fase iprocessie le procedure dilavoro sono valutatialfine distabilire ilpotenziale diesposizione ad agentichimiciattraverso un
approfondito esame di:
- mansioni, per esempio compitie funzioni;
- attività e tecniche operative;
- processidiproduzione;
- configurazione delposto dilavoro;
- precauzionidisicurezza e procedure relative;
- impiantidiaerazione e altre forme dicontrollo;
- fontidiemissione;
- tempidiesposizione;
- carico dilavoro.
5.1.4 Valutazione dell'esposizione
Una valutazione delle esposizioniche permette la complessiva identificazione delpotenziale diesposizione, deifattorirelativialposto dilavoro e le
loro interconnessioni, richiede unapproccio strutturato e può articolarsiintre fasi:
- una valutazione iniziale;
- un'analisidibase;
- un'analisidettagliata.
Per ilconfronto conilvalore limite sidevono raccogliere idatirelativialla distribuzione neltempo e nello spazio delle concentrazionidelle sostanze
nell'atmosfera delposto dilavoro.
Tuttavia nonoccorre applicare ognifase della valutazione. Se sipresume che l'esposizione superiilvalore limite oppure se è stabilito chiaramente
che l'esposizione è benaldisotto delvalore limite, la valutazione dell'esposizione professionale può concludersie possono essere presii
provvedimentidicuiin5.5.
5.1.4.1 Valutazione iniziale
La valutazione iniziale, riferita all'elenco diagentichimici(vedere 5.1.2) e aifattoririguardantiilposto dilavoro (vedere 5.1.3) porta a considerare
la probabilità diesposizione. Le variabiliche interessano le concentrazionipresentinell'aria disostanze vicine alla persona sono:
- ilnumero difontida cuisono emessigliagenti;
- la velocità diproduzione inrelazione alla capacità diproduzione;
- le velocità diemissione da ognifonte;
- iltipo e la posizione diognifonte;
- la dispersione degliagentidovuta a spostamentid'aria;
- iltipo e illivello diefficienza degliimpiantidiscarico e diaerazione.
Le variabilicollegate alle azionie alcomportamento individuale sono:
- vicinanza della persona alle fonti;
- tempo trascorso inuna certa zona;
- specifiche abitudinidilavoro dell'individuo.
Se questa iniziale valutazione indica che la presenza diunagente nell'atmosfera delposto dilavoro nonpuò essere esclusa concertezza, tale agente
deve essere oggetto diesame ulteriore (vedere 5.1.4.2 e 5.1.4.3).
5.1.4.2 Analisidibase
L'analisidibase fornisce informazioniditipo quantitativo riguardo all'esposizione degliaddettiinesame, tenendo conto inparticolare dicompiti
soggettiad esposizioninotevoli. Le possibilifontidiinformazione sono:
- misurazioniprecedenti;
- misurazionida impiantio procedimentidilavorazione confrontabili;
- calcoliaffidabilibasatisudatiquantitativipertinenti.
Se le informazioniottenute risultassero insufficientia consentire unvalido confronto conivalorilimite, esse dovranno essere integrate con
misurazionisulposto dilavoro.
5.1.4.3 Analisidettagliata
L'analisidettagliata ha lo scopo difornire informazioniconvalidate e affidabilisull'esposizione se essa è prossima alvalore limite.
5.2 Strategia di misurazione
Ingenere, per ottenere datiquantitativisull'esposizione attraverso la misurazione, sidovrebbe prevedere unapproccio che consenta l'utilizzo più
efficiente possibile delle risorse.
Laddove sipresume che ilivellidiesposizione siano nettamente aldisotto o aldisopra deivalorilimite, questicasichiaripossono essere
confermatiutilizzando tecniche difacile applicazione anche se meno precise. Altre possibilità possono prevedere le misurazioninelle condizioni
peggiori, ilcampionamento inprossimità della fonte diemissione o le misurazionidicontrollo (vedere da 4.2 a 4.4 della EN 482:1994). Inquesti
casi, la valutazione dell'esposizione professionale può cosìessere spesso conclusa senza ulterioriindagini.
Inaltricasi, neiqualisipresume che le esposizionisiano prossime aivalorilimite, sarà necessario eseguire indaginipiùaccurate, sfruttando appieno
le capacità ditecniche strumentalie analitiche, se appropriate (vedere 4.5 della EN 482:1994).
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5.2.1 Selezione degli addetti perle misurazioni di esposizione
Nonè possibile dare indicazioniprecise riguardo alla procedura diselezione diunaddetto o diungruppo diaddettiper le misurazioni
dell'esposizione. Tuttavia sipossono fornire delle indicazionigenerali.
Unpossibile approccio prevede la scelta casuale diaddettitra uninsieme dipersone esposte. Tuttavia, dalpunto divista statistico, ciò richiede un
numero piuttosto elevato dicampioni. Inmoltipostidilavoro se siapplica questo tipo diapproccio c'é unconsiderevole rischio che piccoli
sottogruppidipersone altamente esposte vengano deltutto trascurati.
L'approccio migliore prevede che sisuddivida l'insieme delpersonale esposto ingruppiomogeneirispetto all'esposizione. La variabilità deilivellidi
esposizione è minore per gruppibendefinitiche nonper l'insieme della forza lavoro esposta. Pertanto se ungruppo diaddettisvolge compiti
identicio similinello stesso posto dilavoro e presenta un'esposizione simile, ilcampionamento rappresentativo delgruppo può essere effettuato
nell'ambito ditale gruppo.
I raggruppamentipresentano ilvantaggio pratico che le risorse possono essere concentrate suqueigruppidiaddetticaratterizzatidalla piùalta
esposizione.
Ènecessario verificare che igruppisiano statiadeguatamente selezionatiattraverso unesame critico delle attività e un'analisideidatipreliminaridi
campionamento.
Nell'ambito diungruppo omogeneo idatidiesposizione saranno comunque soggettia variazionisia casualiche sistematiche. Una valutazione
professionale relativa all'omogeneità deigruppidefinitiè essenziale. Tuttavia, diregola, se una singola esposizione risulta minore della metà oppure
maggiore deldoppio della media aritmetica, ifattoridilavoro pertinentidovrebbero essere accuratamente riesaminatiper stabilire se ilpresupposto
diomogeneità era corretto.
La valutazione professionale è richiesta anche quando sidetermina la dimensione delcampione, inparticolare riguardo a piccoligruppi. Tuttavia, di
regola, ilcampionamento dovrebbe essere eseguito per almeno unaddetto sudieci, inungruppo omogeneo adeguatamente selezionato.
La frequenza diesecuzione delle prove ed ilnumero dimembridelgruppo selezionatiper le misurazionidipenderà da quanto devono essere
precise le stime deiparametrididistribuzione come per esempio la media e la varianza, da quanto le esposizionisono inferiorialvalore limite e
dalla significatività deilivellidiesposizione prevalentioltre che dalle caratteristiche delle proprietà delle sostanze. Quando la media aritmetica delle
misurazionidell'esposizione è prossima alla metà delvalore limite, è probabile che alcunirisultatisuperino ilvalore limite.
Se l'esposizione è caratterizzata da picchi, questiultimivanno valutaticonriferimento ad eventualirequisitidilimite dibreve periodo.
5.2.2 Misurazioni inunpunto fisso
I sistemidimisurazione inpuntifissipossono essere utilizzatise irisultaticonsentono divalutare l'esposizione dell'addetto nelposto dilavoro.
I campionidovrebbero essere prelevatiper quanto possibile all'altezza delle vie respiratorie e nelle immediate vicinanze degliaddetti. Incaso di
dubbio come punto dimisurazione va considerato ilpunto dimaggior rischio.
5.2.3 Selezione delle condizioni di misurazione
5.2.3.1 Misurazionirappresentative
Considerando le possibiliinfluenze dituttiifattorirelativialposto dilavoro, le condizionidimisurazione vanno scelte inmodo che irisultati
forniscano una panoramica rappresentativa dell'esposizione nelle condizionidilavoro.
La stima migliore dell'esposizione diunindividuo siottiene prelevando campioninella zona delle vie respiratorie per tutto ilperiodo dilavoro.
Informazionicomplete sulla variazione delle esposizionipossono essere ottenute construmentidilettura diretta oppure predisponendo nuovi
campioniognivolta che cambiano le attività. Questa situazione ottimale nonsempre è possibile e la distribuzione deltempo effettivo di
campionamento dovrebbe essere impostata inmodo da coprire almassimo quelle attività per le qualisidispone delminor numero diinformazioni
sulle possibiliesposizioni.
Le misurazionidovrebbero essere eseguite inunnumero sufficiente digiornate e durante diverse operazionispecifiche per conoscere a fondo la
situazione diesposizione. Èimportante considerare episodidiversidurante iqualile condizionidiesposizione possono variare (ciclinotturnie
diurni, variazionistagionali).
5.2.3.2 Misurazioninelle condizionipeggiori
Quando è possibile identificare chiaramente episodiconesposizionipiùelevate, per esempio un'elevata emissione dovuta a certe attività, iperiodi
diprelievo deicampionipossono essere selezionatiinmodo da comprendere questiepisodi. Tale approccio viene definito campionamento nelle
condizionipeggiori.
Le condizionipeggiorisipossono individuare analizzando indettaglio le misurazionicaratterizzate da variazionidiconcentrazionineltempo e nello
spazio (vedere 4.2 della EN 482:1994).
Se, allo scopo distabilire l'esposizione media bilanciata in8 h, sipresume che le concentrazionirilevate inquesticasivalgano per tutto ilperiodo di
lavoro, questa ipotesiprivilegerà l'aspetto della sicurezza.
Glisforzidicampionamento possono essere cosìconcentratiinperiodicaratterizzatida condizionirelativamente sfavorevoli.
5.2.4 Schema della misurazione
Lo schema dicampionamento può essere influenzato da numerosifattoripratici, come frequenza e durata dicompitispecifici, applicazione ottimale
diigiene professionale e utilizzo dirisorse analitiche. Entro questilimitilo schema deve essere impostato inmodo che idatirappresentino icompiti
identificatiper periodinoti. Ciò vale inparticolare per imoltipostidilavoro neiqualil'attività varia nelperiodo dilavoro che diper sè può subire
interruzionie nonraggiungere iltotale dicirca 8 halgiorno.
Acondizione che glischemidiconcentrazione durante uncerto periodo dilavoro noncambino inmodo significativo, sipossono scegliere tempidi
campionamento che noncoprono l'intero periodo. La durata diunsingolo campionamento spesso è determinata da limitazioniimposte dalmetodo
dicampionamento e dianalisi.
Tuttavia itempinoncampionatirestano ungrave punto didebolezza per la credibilità diqualsiasimisurazione dell'esposizione. Durante tale tempo
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è necessario osservare attentamente ifatti. Ilpresupposto che nonsisiano verificaticambiamentineltempo noncampionato deve essere sempre
considerato inmodo critico.
Neicasiincuila durata delcampionamento è inferiore all'intero periodo diesposizione nelcorso diunturno, ilnumero minimo dicampionipuò
variare.
L'appendice Acomprende unprospetto da utilizzare come guida incaso ditempo dilavoro omogeneo.
Se l'esposizione è caratterizzata da picchi, questiultimivanno valutaticonriferimento ad eventualirequisitidilimite dibreve periodo.
5.3 Procedura di misurazione
La procedura dimisurazione deve fornire risultatirappresentatividell'esposizione dell'addetto. Per misurare l'esposizione dell'addetto nelposto di
lavoro sidevono usare, quando possibile, dispositivipersonalidicampionamento, applicatialcorpo degliaddetti. La procedura dimisurazione
dovrebbe comprendere:
- gliagenti;
- la procedura dicampionamento;
- la procedura analitica;
- ilpunto o ipuntidicampionamento;
- la durata delcampionamento;
- itempie l'intervallo tra le misurazioni;
- icalcoliper ottenere la concentrazione diesposizione professionale inbase aisingolivalorianalitici(vedere appendice B);
- le ulterioriistruzionitecniche riguardantile misurazioni;
- le mansionida sottoporre a monitoraggio.
5.4 Esposizione a miscele
Se gliaddettisono esposticontemporaneamente o intempisuccessivia piùdiunagente, è necessario tenerne conto.
5.5 Conclusione della valutazione dell'esposizione professionale
La concentrazione dell'esposizione professionale è la media aritmetica dimisure effettuate inuno stesso turno rispetto all'appropriato periodo di
riferimento delvalore limite dell'agente inesame. Nelcaso divariazione deitempimedisarà necessario considerare ivaloriinbase alle durate. Gli
esempisono riportatinell'appendice B.
Sipossono elaborare deglischemiper confrontare le esposizioniconivalorilimite. Alcuniesempisono riportatinelle appendiciC e D. Tuttavia,
qualunque sia lo schema utilizzato sidovrebbe arrivare ad una delle tre seguenticonclusioni.
a) L'esposizione supera ilvalore limite. Intalcaso:
- le ragionidelsuperamento delvalore limite dovrebbero essere identificate e sidovrebbero attuare appena possibile iprovvedimentiopportuni
voltia porvirimedio;
- la valutazione dell'esposizione professionale dovrebbe essere ripetuta e sidovrebbero attuare iprovvedimentiopportuni.
b) L'esposizione è benaldisotto delvalore limite ed è probabile che restitale a lungo, data la stabilità delle condizionisulposto dilavoro e
l'impostazione delprocesso operativo. Intalcaso nonsono necessarie misurazioniperiodiche. Inquesticasiè necessaria una verifica regolare per
stabilire se la valutazione dell'esposizione professionale che ha portato a questa conclusione resta valida.
c) Le esposizioninonrientrano nè nella categoria a) nè nella b). Inquesto caso, sebbene l'esposizione possa essere aldisotto dellimite, si
richiedono comunque misurazioniperiodiche.
Incerticasile misurazioniperiodiche possono essere evitate, secondo le proprietà dell'agente ed ilprocesso operativo. I criterididecisione per
l'esecuzione o meno dimisurazioniperiodiche sono riportatinelle indicazionitecniche emesse dalle autorità competenti. L'appendice Eriporta un
esempio diprocedura per stabilire se e quando sono necessarie misurazioniperiodiche.
Se le misurazioniperiodiche sono necessarie, ilprocedimento dimisurazione da applicare deve essere definito. Lo scopo delle misurazioni
periodiche è quello diverificare la validità della valutazione diesposizione professionale e riconoscere le variazionidiesposizione neltempo. Gli
elementida inserire nella procedura dimisurazione sono riportatiin5.3.
La valutazione dell'esposizione professionale risulta conclusa soltanto quando è stato redatto unresoconto dellavoro eseguito. Tale resoconto
deve contenere idettaglidicuiin7.
6 MISURAZIONI PERIODICHE
Le misurazioniperiodiche sono dirette ad obiettividilungo termine qualiquello diverificare che le misure dicontrollo restino efficaci. Sipotranno
ottenere informazionisulle tendenze o icambiamentineltipo diesposizione inmodo da intervenire prima che le esposizionidiventino eccessive.
Poichè ilmonitoraggio periodico è studiato per fornire informazionidifferentida quelle ottenute durante l'OEA, ne consegue che le strategie di
campionamento applicate possano differire.
Esistono diversitipidistrategie inrapporto alle specifiche circostanze delposto dilavoro e alla affidabilità delle informazionirichieste. Sideve
scegliere una particolare strategia che dovrà essere mantenuta neltempo.
Affinchè irisultatidiunprogramma dicampionamento periodico siano effettivamente utiliè indispensabile poter confrontare serie consecutive di
risultati. Ciò implica la necessità diprogrammare rigorosamente come, dove e quando raccogliere icampioni, per garantire che possa essere
stimato l'errore complessivo e sipossa riconoscere l'effettivo cambiamento della situazione diesposizione.
Programmidimonitoraggio periodico nonbenstudiatipossono produrre una massa didocumentiapparentemente rassicurantima conunmodesto
contenuto reale diinformazioniche rendono molto difficile un'interpretazione affidabile.
Ottenutidatisufficientiper un'analisistatistica esistono diversipossibilimetodidiutilizzo delpertinente valore limite per valutare le informazioni.
Inognicaso, una volta dimostrato che idatirispecchiano la distribuzione teorica, sideve prestare particolare attenzione affinchè nonvengano
eliminatideirisultatiestremianche se la maggioranza deidatiha dimostrato una buona rispondenza. Molte serie didatisono didimensione limitata
e soltanto pochisono distribuitiverso la fascia piùalta ed estrema. Inoltre, irisultatielevatipossono essere dovutiad effettinoncasualiderivantida
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raggruppamentinonomogeneidiaddetti. Se unpiccolo sottogruppo presenta esposizionicostantemente piùelevate questo effetto reale nonpuò
essere eliminato come variazione casuale inquanto intalmodo sipotrebbe trascurare unpotenziale rischio per la salute, vedere appendice G.
L'intervallo tra una misurazione e l'altra dovrebbe essere stabilito dopo aver considerato iseguentifattori:
- ciclidiprocesso, compreso ilcaso dicondizioninormalidilavoro;
- conseguenze delmancato controllo;
- prossimità alvalore limite;
- efficacia deicontrollidiprocesso;
- tempo richiesto per ripristinare ilcontrollo;
- variabilità deirisultatineltempo.
Una tale considerazione dituttiquestifattoripuò portare a intervallitra misurazioniperiodiche che variano, per esempio, da meno diuna settimana
a piùdiunanno. L'appendice Efornisce unesempio diprocedura per stabilire quando e se sono necessarie misurazioniperiodiche.
Unaltro esempio diuno schema dimisurazioniperiodiche è riportato nell'appendice F. Se una concentrazione diesposizione professionale supera
ilvalore limite, la ragione delsuperamento delvalore limite va identificata ed eventualmente vanno attuatiprovvedimenticorrettivialpiùpresto
possibile, convalidando la valutazione dell'esposizione professionale.
7 RESOCONTO
Devono essere redattiresocontidivalutazione dell'esposizione professionale e diognimisurazione periodica. Ogniresoconto dovrebbe indicare le
motivazionidelle procedure adottate nello specifico posto dilavoro.
Ilresoconto deve contenere:
- ilnome della personale o le istituzioniche eseguono la valutazione e le misurazioni;
- ilnome delle sostanze prese inesame;
- ilnome e l'indirizzo dell'azienda;
- la descrizione deifattorirelativialposto dilavoro comprese le condizionidilavoro durante le misurazioni;
- lo scopo della procedura dimisurazione;
- la procedura dimisurazione;
- itempiprevisti(data, inizio e fine delcampionamento);
- le concentrazionidiesposizione professionale;
- tuttiglieventio fattoriche possono influenzare sensibilmente irisultati;
- idettaglidella eventuale garanzia diqualità;
- ilrisultato delconfronto conilvalore limite.
La concentrazione diagentichimicinell'aria è generalmente la massa della sostanza nell'unità divolume dell'aria.
La concentrazione per gas e vaporiviene espressa interminiindipendentidalle variabiliditemperatura e pressione atmosferica inml/m3 (ppm) e in
terminidipendentida quelle variabiliinmg/m3 alla temperatura di20° C e alla pressione di101,3 kPa.
La concentrazione per sospensioniè indicata inmg/m3 per le effettive condizioniambientalinelposto dilavoro.
La concentrazione difibre diamianto è indicata infibre/m3 .
La concentrazione dialtre fibre può essere espressa inunità similia quelle previste per materiale insospensione o fibre diamianto o entrambi
secondo le unità utilizzate nelle norme applicate.
8 UTILIZZODEI DATI
Le appendiciDe Griportano esempidianalisistatistica deidatiottenutidurante la valutazione dell'esposizione professionale e le misurazioni
periodiche.
APPENDICEA
(informativa)
NUMEROMINIMODI CAMPIONI IN FUNZIONEDELLADURATADELCAMPIONAMENTO
Ilnumero minimo dicampionirichiestiper unperiodo omogeneo dilavoro può essere stabilito mediante analisistatistica, tuttavia ilprospetto A.1
può essere utilizzato come guida.
prospetto A.1 - Numero minimo di campioni perturno inrelazione alla durata del campionamento
Durata del campionamentoNumero minimo di campioni
per turno
10 s 30
1 min 20
5 min 12
15 min 4
30 min 3
1 h 2
³ 2 h 1
Ilprospetto A.1 fornisce una guida per ilcampionamento neiprocessioperativiconschemidiesposizione omogenea. Sitratta della combinazione
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diesperienze pratiche e diprincipistatistici, poichè ingenere la statistica nelle valutazionidiesposizione professionale può essere applicata soltanto
come guida per le conclusionidiunprofessionista. La ragione sta nelfatto che le variazionidiconcentrazioninelposto dilavoro derivano da
tecniche, schemie processioperativi.
Inoltre, iprocessioperativisisvolgono generalmente inambientichiusiper cuile emissioninell'atmosfera delposto dilavoro presentano talvolta
lunghiritardiditempo (processitipo Markov). Comunque, se la durata delprelievo diunsingolo campione diminuisce considerevolmente rispetto
alla durata diesposizione totale, sipossono applicare principistatisticiper ridurre ilnumero minimo dicampioniper turno.
Lo schema ditempisibasa sulpresupposto che il25%circa della durata diesposizione sia campionato, purchè iltempo dilavoro nonpreveda
consistenticambiamentidiesposizione.
Contempimolto brevidicampionamento ciò implicherebbe unnumero enorme dicampionisingoli, per esempio 720 per 10 s didurata di
campionamento. Per ragionipratiche questa quantità nonè attuabile. Siraggiunge sicuramente una stabilità statistica sufficiente con30 campioni
per turno. Ciò significa anche che le variazionidella durata delturno noninfluiscono suquesto minimo. Ilnumero dicampionisipuò ridurre soltanto
neicasiditempidiesposizione notevolmente piùbrevi. Ilprospetto A.1 rappresenta un'interpolazione tra questidue estremi. Esso fornisce inumeri
minimiinfunzione della durata dicampionamento che spesso siosservano nell'analisidelposto dilavoro:10 s siriferisce alle tecniche di
campionatura rapida, da 1 mina 5 minaitubirivelatori. Una durata dicampionamento da 15 a 60 minsipuò applicare per prelevare campionisu
carbone o silice (per esempio tubitipo NIOSH), e almeno 1 hper campionidipolvere sufiltri.
APPENDICEB
(informativa)
CALCOLODELLACONCENTRAZIONEDI ESPOSIZIONEPROFESSIONALEDAVALORI ANALITICI SINGOLI
Questa procedura siapplica esclusivamente quando ilvalore limite è stato fissato come media ponderata di8 h.
Iltermine "periodo diriferimento di8 h"siriferisce alla procedura incuile esposizioniprofessionaliinqualsiasiperiodo diturno sono considerate
equivalentia una singola esposizione uniforme per 8 hdiesposizione (media ponderata di8 hTWA).
La TWAdi8 hsipuò raffigurare matematicamente conla formula:
Σciti c1t1 + c2t2 + ... + cntn
----- = ------------------------
Σti 8
dove:
ci = è la concentrazione diesposizione professionale;
ti = è ilcorrispondente tempo diesposizione inore;
n
Σti = è la durata delturno espressa inore.
i
I seguentiesempivengono presentatiesclusivamente per illustrare come sidevono calcolare le medie ponderate deitempi.
Esempio 1
L'operatore lavora per 7 he 20 mina unprocesso incuiè esposto a una sostanza convalore limite. La concentrazione diesposizione media
durante tale periodo viene misurata come 0,12 mg/m3 .
La TWAdi8 hpertanto risulta
7 h20 min(7,33 h) a 0,12 mg/m3
40 min(0,67 h) a 0 mg/m3
0,12 x 7,33 + 0 x 0,67
---------------------- = 0,11 mg/m3
8
Esempio 2
L'operatore lavora per 8 ha unprocesso incuiè esposto a una sostanza convalore limite. La concentrazione diesposizione media durante tale
periodo è rilevata in0,15 mg/m3 .
La TWAdi8 hrisulta pertanto
0,15 x 8
-------- = 0,15 mg/m3
8
Esempio 3
I periodidilavoro possono essere separatiindiverse sessionialfine diprelevare campioniche tengano conto deitempidiriposo e degliintervalli
per ipasti, ecc.
Quanto sopra è illustrato dall'esempio seguente:
prospetto B.1 - Valori relativi all'esempio 3
Tempo di lavoro Esposizione mg/m3 Durata di campionamento
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h
dalle 08.00 alle 10.30 0,32 2,5
dalle 10.45 alle 12.45 0,07 2
dalle 13.30 alle 15.30 0,20 2
dalle 15.45 alle 17.15 0,10 1,5
Siè rilevata una esposizione zero neiperiodidalle 10.30 alle 10.45, dalle 12.45 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 15.45. La TWAdi8 hpertanto
risulta come segue:
0,32 x 2,5 + 0,07 x 2 + 0,2 x 2 + 0,1 x 1,5 + 0 x 1,25
------------------------------------------------------
8
0,8 + 0,14 + 0,4 + 0,15 + 0
= --------------------------- = 0,19 mg/m3
8
Esempio 4
Unoperatore lavora per 8 hnelturno dinotte a unprocesso incuiè esposto ad intermittenza a una sostanza convalore limite. Lo schema di
lavoro dell'operatore durante ilperiodo dilavoro dovrebbe essere noto e nelcalcolare la TWAper 8 hsidovrebbero applicare imiglioridati
disponibilirelativia ciascunperiodo diesposizione. Questiultimidovrebbero essere basatisumisurazione diretta, stime basate sudatigià
disponibilioppure presuppostiragionevolmente realistici.
prospetto B.2 - Valori relativi all'esempio 4
Tempo di lavoro Mansione Esposizione
mg/m3
Tempo
h
dalle 22.00 alle 24.00Aiuto in laboratorio 0,10 (tratta dalla esposizione
del gruppo che lavora a
tempo pieno in laboratorio)
2
dalla 24.00 alle 01.00Lavoro di ufficio 0 1
dalle 01.00 alle 04.00Lavoro in mensa 0 3
dalle 04.00 alle 06.00Pulizia dopo un guasto in
laboratorio
0,21 (misurato) 2
Siè rilevata un'esposizione zero durante illavoro inufficio e inmensa. La TWAdi8 hrisulta:
0,10 x 2 + 0,21 x 2 + 0 x 4
--------------------------- = 0,078 mg/m3
8
Esempio 5
Unaddetto è impegnato inunprocesso che comporta formazione dipolveriinuna fabbrica che lavora almassimo livello diproduzione. È
d'accordo dilavorare per 3 haggiuntive inungiorno, alfine dicompletare alcuniordini.
prospetto B.3 - Valori relativi all'esempio 5
Tempo di lavoro Mansione Esposizione
mg/m3
Tempo
h
dalle 07.30 alle 08.15Preparazione 0 0,75
dalle 08.15 alle 10.30Ciclo di produzione 5,3 2,25
dalle 10.30 alle 11.00Intervallo 0 0,50
dalle 11.00 alle 13.00Ciclo di produzione 24,7 2,00
dalle 13.00 alle 14.00Pranzo 0 1,00
dalle 14.00 alle 15.45Pulizia generale 1,6 1,75
dalle 15.45 alle 16.00Intervallo 0 0,25
dalle 16.00 alle 19.00Ciclo di produzione
aggiuntivo
5,7 3,00
Tempo totale dilavoro ("durata delturno") = 11,5 h.
La TWAdi8 hrisulta:
0 x 0,75 + 5,3 x 2,25 + 0 x 0,50 + 4,7 x 2,00 + 0 x 1,00 + 1,6
-------------------------------------------------------------- x
8
1,75 + 0 x 0,25 + 5,7 x 3,00 41,225
x ---------------------------- = ------ = 5,2 mg/m3
8 8
Presumendo che gliintervallisiano trascorsibenlontano dalle zone dilavoro e che ilcampionamento personale abbia prodotto irisultatidiversida
zero, inquesto esempio illavoro aggiuntivo per 3 hha aumentato sensibilmente la TWAdi8 hche, senza l'esposizione aggiuntiva sarebbe stata la
seguente:
5,3 x 2,25 + 4,7 x 2,00 + 1,6 x 1,75
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------------------------------------ = 3,0 mg/m3
8
APPENDICEC
(informativa)
ESEMPIODI APPLICAZIONEDI UNAPROCEDURAFORMALEPER LAVALUTAZIONEDELL'ESPOSIZIONEDI
ADDETTI BASATASUMISUREPER LAVALUTAZIONEDELL'ESPOSIZIONEPROFESSIONALE(OEA)
C.1 Generalità
La norma nonstabilisce alcuna procedura formale per decidere se le esposizionisono aldisotto deivalorilimite nell'ambito dell'OEA. Anzilascia
spazio ad interpretazionie applicazionidelle indicazioniconestrema libertà alfine diconfrontare le esposizioniconilvalore limite.
Siconsiglia diapplicare le varie possibilità dell'OEA, per esempio le misurazionineicasipeggiori, icalcoliaffidabilisupportatipossibilmente da
misurazionidelle emissionie/o esperienza diimpiantie processiparagonabili.
Le condizioniinessere nello specifico posto dilavoro determinano quale delle suddette opzionisia da preferire. Visono però deicasiincui
sarebbe utile disporre diuna procedura formale divalutazione dell'esposizione. La procedura quidescritta andrebbe intesa come esempio da
utilizzare se siverificano le condizionirichieste.
Le informazioniutilizzate nelconfronto dell'esposizione conilvalore limite sipossono trarre esclusivamente dalle condizioniprecedentio attualiin
essere nella zona dilavoro, o inaltripostidilavoro paragonabili. Tuttavia I'OEAcomprende anche le condizionifuture. Pertanto include
ovviamente unelemento diincertezza che può aumentare se, per esempio:
- l'esposizione siavvicina aivalorilimite;
- la quantità dimateriale utilizzato per illavoro o la temperatura/pressione diprocesso aumentano;
- l'intervallo fino alla successiva misurazione OEAo periodica siprolunga.
Quando siapplica una procedura formale divalutazione, occorre prestare attenzione alfine digarantire che siano rispettate le condizionidi
applicazione della procedura. Ciò è tanto piùimportante quanto minore è ilnumero dimisurazioni.
Incaso didubbio siconsiglia di:
- esaminare piùdettagliatamente l'OEAcome descritto in5.1.4;
- applicare misure permanentiper garantire che siano rispettate le condizionidella procedura formale;
- verificare l'esito della valutazione attraverso ulteriorimisure selettive;
- ridurre le esposizioniattuando ulterioriprovvedimentidicontrollo tecnico.
C.2 Condizioni perl'utilizzo della procedura di valutazione
La procedura siapplica soltanto se vengono rispettate le seguenticondizioni:
a) La concentrazione media delturno fornisce una descrizione rappresentativa della situazione diesposizione professionale, definita come
concentrazione diesposizione professionale ponderata nelle otto ore (OEC). I picchidiesposizione che possono verificarsisistematicamente nel
corso delturno rispondono alle eventualicondizionidiesposizione limite a breve termine (STEL). Ognisingola OEC deve essere minore delvalore
limite. Se una sola OEC supera ilvalore limite, l'esposizione è maggiore delvalore limite.
b) Le condizionioperative nelposto dilavoro siripetono regolarmente. I fattoriche provocano le emissionisono specificidelprocesso o
dell'impianto, ossia sono causate dalle quantità dimateriale, dalle condizionidiprocesso (temperatura, pressione) oltre che dalle velocità di
ricambio dell'aria neilocalichiusio dall'efficienza della ventilazione.
c) Nellungo periodo le condizionidiesposizione noncambiano sensibilmente. Questo vuoldire che le funzionidelposto dilavoro e ilprocesso
specifico nelturno noncambiano inmodo rilevante da unturno all'altro.
d) Condizionidiesercizio chiaramente differentivengono valutate separatamente.
C.3 Valutazione dell'esposizione professionale
a) L'OEC viene divisa per ilvalore limite (L.V.)
OEC
I = -----
LV
Per irisultatiminoridellimite dirivelazione sidovrebbe applicare metà ditale limite. "I"sta per indice della sostanza.
b) Se l'indice per ilprimo turno è I £ 0,1, l'esposizione è minore delvalore limite. Se inoltre sipuò dimostrare che tale valore rappresenta le
condizionidelposto dilavoro per lunghiperiodi, sipossono evitare le misurazioniperiodiche.
c) Se ciasunindice dialmeno tre diversiturniè I £ 0,25, l'esposizione è minore delvalore limite. Se inoltre sipuò dimostrare che tale valore
rappresenta le condizionidelposto dilavoro per lunghiperiodi, sipossono evitare le misurazioniperiodiche.
d) Se gliindicidialmeno tre turnidifferentisono tuttiI £ 1, e la media geometrica ditutte le misurazioniè £ 0,5, l'esposizione è minore delvalore
limite.
e) Se unindice risulta I > 1, l'esposizione è maggiore delvalore limite.
f) Intuttiicasiche nonrientrano nelle possibilità dicuiaipuntida a) a e) la procedura nonporta ad alcuna decisione.
Se valgono le condizionidicuiinb), c) o d), sipuò concludere la valutazione dell'esposizione professionale.
Neicasic) o d) l'OEC può essere interpretata come la prima misurazione periodica. Ilsuo risultato può allora determinare l'intervallo fino alla
successiva misurazione periodica. Se gliaddettisono esposticontemporaneamente o successivamente a piùdiun'agente, questo fatto va
considerato.
La figura C.1 presenta uno schema della suddetta procedura divalutazione formale.
figura c.1 - Esempio di procedura formale perl'OEA
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[...]
___
APPENDICED
(informativa)
ESEMPIODI POSSIBILEAPPROCCIOPER CONFRONTARELACONCENTRAZIONEDELL'ESPOSIZIONE
PROFESSIONALECON I VALORI LIMITE
D.1 Introduzione
Lo schema diconfronto dell'OEC convalorilimite quiriportato sibasa suprincipistatistici. Per ulterioridettaglisipuò consultare la letteratura
specializzata (vedere riferimentiall'appendice H).
Questo approccio è stato adattato soprattutto per la valutazione disituazioniripetitive o costantidiesposizione professionale ad agentichimici. Tali
situazionisiverificano spesso inimpiantineiqualiicompitinelposto dilavoro sono bendefinitie programmati.
Le raffinerie e igrandiimpiantidiproduzione chimica rappresentano attività industrialitipiche cuiquesto schema siadatta molto bene.
Una volta eseguite le misurazioni, ilconfronto conilvalore limite sibasa sulmodello ampliamente usato diuna distribuzione log-normale di
concentrazioni(previa verifica dell'applicabilità) e utilizza la statistica per stabilire la probabilità disuperamento delvalore limite.
D.2 Misurazioni nel posto di lavoro
Le misurazioninelposto dilavoro comprendono le seguentifasi:
a) Selezione diungruppo diaddettiad esposizione omogenea (H.E.G.). L'H.E.G. è definita come gruppo diaddetticonschemidilavoro analoghi,
ma nonnecessariamente intempiuguali. Questiaddettirappresentano ingenere condizionianaloghe diesposizione.
b) Esecuzione diunminimo di6 misurazionientro l'H.E.G. all'altezza dell'apparato respiratorio degliindividui; ilprogramma dicampionamento
dovrebbe puntare alla rappresentatività dell'H.E.G.
c) Identificazione e calibratura diunmodello didistribuzione adeguato airisultatisperimentali.
Ilmodello log-normale è ilmodello statistico proposto piùfrequentemente [1]. Inquesta fase dell'analisiiniziale siconsiglia l'utilizzo diun
diagramma cumulativo delle probabilità [2] (vedere appendice G). Untale grafico consente diverificare l'omogeneità della serie didatiriguardanti
l'esposizione.
Sono disponibilidiverse prove statistiche, come per esempio quellidiShapiro Wilk [3] o FillibenFit Factor [4], per verificare l'ipotesistatistica
della distribuzione log-normale.
d) Una volta messo a punto ilmodello didistribuzione, calcolo delle probabilità disuperamento delvalore limite conilrelativo intervallo di
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confidenza.
D.3 Conclusione della valutazione dell'esposizione professionale
Inbase alla probabilità disuperamento delvalore limite sipossono avere tre possibilità:
Probabilità £ 0,1 %Situazione verde
L'esposizione è benaldisotto delvalore limite; nonsono necessarie altre misurazioni, a meno che siverifichino modifiche significative delle
condizionidiesercizio.
Nell'ultimo caso è necessaria una nuova valutazione dell'esposizione professionale.
0,1%< probabilità £ 5%Situazione arancio
L'esposizione sembra aldisotto delvalore limite ma va confermata conmisurazioniperiodiche.
Le misurazioniperiodiche dovrebbero essere programmate soltanto inquesta situazione arancio (vedere D.4).
5%< probabilità Situazione rossa
La probabilità disuperamento delvalore limite è troppo elevata; sidevono attuare provvedimentiadeguatialpiùpresto per ridurre l'esposizione.
Appena completatiquestiinterventisidovrebbe eseguire una nuova valutazione dell'esposizione professionale.
Questivalorisoglia diprobabilità sono indicatisolo come riferimento. Andrebbe lasciato uncerto margine decisionale, soprattutto se la probabilità
ha unintervallo diconfidenza ampio.
Intalcaso unapproccio tipico potrebbe prevedere:
- unesame critico dell'omogeneità effettiva dell'H.E.G. (qualità dell'adeguamento log-normale e valore della deviazione geometrica tipo,
solitamente minore di3);
- unesame critico della qualità tecnica delle misurazioni;
- programma dicampionamento integrativo delpersonale entro l'H.E.G. prima ditrarre qualsiasiconclusione.
D.4 Misurazioni periodiche
D.4.1 Generalità
Inquesto esempio le misurazioniperiodiche sono unprogramma modificabile dimisurazionidicampionamento delpersonale entro l'H.E.G. La
frequenza dicampionamento dipende dairisultatidelle misurazioniprecedenti:
- aumenta se l'esposizione è prossima alvalore limite;
- diminuisce se è benaldisotto delvalore limite.
D.4.2 Frequenza iniziale di campionamento
L'unità ditempo (sempre minore o uguale a una settimana) sistabilisce inbase a numerosifattori, compreso:
- lavoro abituale dell'unità;
- tipo delvalore limite (limite diesposizione a breve termine o media ponderata di8 h);
- tempo dirisposta dellaboratorio dianalisi.
La periodicità iniziale è paria 8 unità ditempo (programma dibase).
D.4.3 Modifiche rispetto al programma
Ilprogramma dibase viene modificato secondo irisultatidelle precedentimisurazioni.
Ciascuna misurazione viene confrontata conquattro livellidiriferimento (LV:Valore Limite):
N1 = 0,40 LV
N2 = 0,70 LV
N3 = 1,00 LV
N4 = 1,50 LV
Le decisionipotenzialisono riassunte nelprospetto D.1.
prospetto D.1 - Decisioni potenziali
Situazione Esito delle misurazioni Decisioni
1 C £ N1 due volte consecutivamente Le tre misurazioni successive
programmate non si eseguono.
2 C £ N2 Proseguire il programma di base.
3 N2 < C £ N4 Una misurazione aggiuntiva durante
l'unità di tempo.
4 N2 < C £ N4 per due unità di tempo
consecutive
Si esegue una misurazione aggiuntiva
in ciascuno dei 4 intervalli successivi
programmati. Se tale intervallo è una
unità di tempo occorre intervenire
subito per ridurre l'esposizione.
5 N3 < C £ N4 due volte
consecutivamente
Intervento immediato per ridurre
l'esposizione.
6 C > N4 Intervento immediato per ridurre
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l'esposizione.
Nelle situazioni 3 e 4, se C > N3, si devono stabilire le ragioni del superamento del valore
limite e devono essere attuati appena possibile i provvedimenti opportuni volti a porvi rimedio.
Nelle situazioni3 e 4, se C > N3, sidevono stabilire le ragionidelsuperamento delvalore limite e devono essere attuate appena possibile i
provvedimentiopportunivoltia porvirimedio.
APPENDICEE
(informativa)
DETERMINAZIONEDELLEMISURAZIONI PERIODICHE
figura E.1 - Determinazione delle misurazioni periodiche
___
[...]
___
APPENDICEF
(informativa)
ESEMPIOPER LASCELTADI INTERVALLI TRALEMISURAZIONI PERIODICHE
Se la valutazione dell'esposizione professionale indica che quest'ultima è inferiore alvalore limite (vedere 5.5), misurazioniad intervalliopportuni, se
necessarie, dovranno essere eseguite alfine digarantire ilpermanere della situazione come sopra.
Quanto piùla concentrazione rilevata siavvicina alvalore limite, tanto piùfrequentidovrebbero essere le misurazioni.
Le misurazioniperiodiche vengono eseguite applicando la procedura stabilita altermine della valutazione dell'esposizione professionale (vedere
5.5).
Quidiseguito siriporta unesempio per la scelta degliintervallitra le misurazioniperiodiche che siè rivelato utile inpratica (vedere figura F.1).
La prima misurazione siesegue entro 16 settimane dalla valutazione dell'esposizione professionale indicante che è necessario eseguire misurazioni
periodiche.
L'intervallo massimo fino alla successiva misurazione periodica dipende dalrisultato della precedente.
Tale intervallo è:
- 64 settimane se la concentrazione diesposizione professionale nonsupera 1/4 delvalore limite;
- 32 settimane se la concentrazione diesposizione professionale supera 1/4 delvalore limite ma nonsupera 1/2 dello stesso;
- 16 settimane se la concentrazione dell'esposizione professionale supera 1/2 delvalore limite ma nonsupera ilvalore limite stesso.
Le misurazioniperiodiche devono essere eseguite innormalicondizionidiesercizio. Ciò può implicare che ilprogramma debba essere modificato
sulla base diuna valutazione professionale e diuna giustificazione scritta (vedere 7).
Se la concentrazione dell'esposizione professionale supera ilvalore limite, la ragione delsuperamento delvalore limite deve essere identificata e
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devono essere attuatiappena possibile iprovvedimentiopportunie la valutazione dell'esposizione professionale deve essere convalidata.
figura F.1 - Intervalli tra misurazioni periodiche
___
[...]
___
APPENDICEG
(informativa)
ANALISI STATISTICADEI DATI
G.1 Generalità
La presente appendice contiene due esempidianalisistatistica deidatiottenuta durante la valutazione dell'esposizione professionale e le
misurazioniperiodiche:
- media ponderata mobile;
- schema delle probabilità.
G.2 Media ponderata mobile
Unmetodo adeguato per seguire le tendenze diesposizione è quello della media ponderata mobile che fornisce una semplice registrazione delle
esposizionie un'indicazione precisa della deviazione rispetto ailimitiprestabiliti. La figura G.1 illustra unesempio didiagramma conmedia
ponderata mobile (MWA).
I risultatidelle singole misurazionisono illustratirelativamente alvalore limite conindicazione dell'accettabilità diognimisurazione.
La tendenza delle misurazioniè indicata dalla forma della curva MWArispetto ailimiti. Qualsiasispostamento sistematico o improvviso verso l'alto
indica l'esigenza diunintervento investigativo e correttivo.
I risultatidelle singole misurazionisono registratineldiagramma e costituiscono undato permanente.
G.3 Diagramma di probabilità
Unapproccio che ha riscontrato una certa applicazione pratica nell'igiene professionale è ilmetodo percentile diespressione delle misurazionidi
esposizione, che utilizza l'analisistatistica deidatisotto forma didiagramma diprobabilità log-normale o difrequenza (percentuale) cumulativa.
La figura G.2 riporta unesempio didiagramma diprobabilità log-normale. Esso è costituito ed utilizzato come segue:
1) Classificare inordine crescente idatidiesposizione;
2) Contare ilnumero deirisultatie ricavare daiprospettiG.1 e G.2 la corretta posizione neldiagramma come illustrato nell'esempio riportato nel
prospetto G.3;
3) Scegliere una carta didiagramma diprobabilità conasse Yingrado dicoprire la gamma deidatidiesposizione;
4) Riportare neldiagramma ciascunvalore diesposizione incorrispondenza della rispettiva posizione come illustrato nella figura G.2 per idati
grezzidelprospetto G.3;
5) Far passare una linea retta rispetto alle posizionideidati, senza tener conto dituttiipuntiesterniailimitidiprobabilità 1%e 99%. Per tuttii
rimanentidatidare la preferenza a quellipiùprossimialla posizione centrale 50%, ossia nell'area dal20%all'80%;
6) Se idatinonseguono una linea retta, la distribuzione diriferimento potrebbe nonessere log-normale, oppure comprendere piùdiuna
popolazione dicampioni;
7) La media geometrica è ilvalore corrispondente a una probabilità del50%e può essere letta direttamente dall'intersezione della retta tracciata
conla linea diprobabilità 50%;
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8) Lo scarto geometrico tipo (GSD) è la pendenza deldiagramma log-normale e costituisce una misura della variabilità o dispersione deidati. Essa
risulta da:
84%delvalore
GSD= -----------------
50%delvalore
La GSD, insieme alla media geometrica, può essere usata, se necessario, per tracciare la retta teorica migliore per idati. Tale retta può essere utile
se occorre fare delle estrapolazioniailivellidiesposizione o alle probabilità percentualisuperiori.
Ildiagramma diprobabilità log-normale può essere caratterizzato da due parametristatistici:
- la media geometrica (ilvalore aldisopra e aldisotto delquale sitrova il50%deidati);
- lo scarto geometrico tipo (pendenza della retta difrequenza cumulativa, che è la misura della variabilità deidati).
Da questidue valorisipuò tracciare la linea di"miglior allineamento"per una serie didatidiesposizione.
Ildiagramma sipuò usare per confrontare idatidiesposizione conunvalore limite a qualsiasiprescelto livello diprobabilità percentuale selezionato
(per esempio illivello al90%) oppure, alcontrario, sipuò usare per stimare la percentuale diesposizione che potrebbe superare undeterminato
valore. Generalmente sono necessarialmeno 7 puntididatiper eseguire taliconfrontio stime. La figura G.2 mostra unesempio diundiagramma di
probabilità log-normale. Costruzione ed utilizzo sono illustratinelprospetto G.3.
figura G.1 - Diagramma della media ponderata mobile
Legenda
XDati
ZRegistrazione
YConcentrazione inppm
a) Limite
b) Intervento
Δ Valorisopra illimite
O Valoritra illimite e illivello diintervento
* Valorialdisotto deilimite diintervento
- Media mobile diquattro valori
___
[...]
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figura G.2 - Esempio elaborato di undiagramma di probabilità
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prospetto G.1 - Posizioni sul diagramma di probabilità normale
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prospetto G.2 - Posizioni sul diagramma di probabilità normale
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prospetto G.3 - Esempio di ordinamento dei dati grezzi di esposizione e di determinazione delle posizioni di diagramma
ClassificaDati ordinatiPosizione di diagramma dal prospetto
G.1
1 0,34 3,1
2 0,58 8,0
3 0,80 12,9
4 0,94 17,9
5 1,3 22,8
6 1,3 27,8
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[1] EsmenN.A., Hammad Y.Y. "Log-normalityofenvironmentalsamplingdata". J. Environ. Sci. Health. 162 (1977) 29-41
[2] RoystonJ.P. "Excepted Normalorder Statistics (exact and approximate)". Applied Statistic 31 (1982a) 161-165
[3] Shapiro S.S. Wilk M.B. "Ananalysis ofvariance test for normality". Biometrika 52 (1965) 591-611
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Rischio di esposizione ad agenti chimici - Materiale didattico 2

  • 1. È consentito l’uso esclusivamente nei termini previsti dal Contratto di Licenza disponibile alla pagina http://clipper.arsedizioni.it/static/eula.pdf Licenza d'uso concessa a: E. GENNARI (SEA GRUPPO S.R.L.) Norma Tecnica UNI EN 30 giugno 1997, n. 689 [testo integrale] Atmosfera nell'ambiente di lavoro - Guida alla valutazione dell'esposizione perinalazione a composti chimici ai fini del confronto con i valori limite e strategia di misurazione. Doc. 697Z0689.900 diOrigine Nazionale emanato/a da:U.N.I. SOMMARIO NOTE TESTO 0 Introduzione 1 Scopo e campo diapplicazione 2 Riferimentinormativi 4 Classificazione 5 Requisitiprestazionali 6 Metodidiprova 7 Resoconto diprova 8 Utilizzo deidati APPENDICEA APPENDICEB APPENDICEC APPENDICED APPENDICEE APPENDICEF APPENDICEG APPENDICEH - § - NOTE [testo integrale] La presente norma è richiamata dall'Allegato VIIIsexties del D.Lgs. 626/94. - § - TESTO Versione ufficiale in lingua italiana della norma europea EN 689 (edizione febbraio 1995). Fornisce indicazioni per la valutazione della esposizione ad agenti chimici nelle atmosfere dei posti di lavoro. Essa descrive una strategia per confrontare l'esposizione per inalazione degli addetti con i rispettivi valori limite per agenti chimici nel posto di lavoro e la strategia di misurazione. _________ 0 INTRODUZIONE La valutazione interminirappresentatividell'esposizione nelposto dilavoro alle sostanze contaminanticontenute nell'aria è uncompito impegnativo. Ètuttavia necessario raccogliere informazioni, valutare e contenere alminimo l'esposizione ad agentichimici. I processiindustrialie gliagentiutilizzatisono innumerevoli. Ognifase diproduzione può comportare condizionidiverse (per esempio produzione a lotto oppure a processo continuo, temperatura, pressione), e agentidifferenti(per esempio una vasta gamma disostanze chimiche); inciascuna di talifasipossono essere necessarie funzionidiverse soggette a differenticondizionidiesposizione. Anche la distanza dalle fontidiemissione e i parametrifisiciqualivelocità diemissione, corrente d'aria, variazionimeteorologiche esercitano una notevole influenza. La variabilità delle condizionidiesposizione che ne deriva è resa ancora maggiore daicomportamentiindividuali. Copyright Ars Edizioni Informatiche. Tutti i diritti riservati. 1/18
  • 2. È consentito l’uso esclusivamente nei termini previsti dal Contratto di Licenza disponibile alla pagina http://clipper.arsedizioni.it/static/eula.pdf Licenza d'uso concessa a: E. GENNARI (SEA GRUPPO S.R.L.) Tutto ciò spiega perché rapide fluttuazioninella concentrazione disostanze contaminantio ampie variazionisudistanze molto piccole sono ormai correnti:illuogo, ilmomento e la durata delcampionamento sono decisivi. Alcune misurazioniinuncerto giorno o periodo possono fornire un quadro insufficiente dell'effettiva variabilità delle caratteristiche diesposizione individuale all'aria inquinata. Le apparecchiature per ilcampionamento spesso introducono limitipropri, talvolta critici, come nelcaso delle valutazionidelle frazionidiaerosol, e le fasianalitiche aggiungono altre difficoltà o elementidiincertezza, per esempio identificazione o separazione insufficiente dispecichimiche, oppure interferenze. Inquesto difficile contesto la strategia dicampionamento ha lo scopo diassicurare la rappresentatività deirisultatialcosto più contenuto possibile. Inuna tale gamma disituazionie difficoltà le valutazionipossono essere intraprese per motivi, scopied utilizzimolto differenti. Vengono qui propostischemied indicazioniper armonizzare iconcettifondamentalie gliinterventi. Alfine digarantire la qualità delle valutazionied eventualmente migliorare le condizionidilavoro sideve ricorrere all'opinione diesperti. 1 SCOPOECAMPODI APPLICAZIONE La presente norma europea fornisce indicazioniper la valutazione della esposizione ad agentichimicinelle atmosfere deipostidilavoro. Essa descrive una strategia per confrontare l'esposizione per inalazione degliaddetticonirispettivivalorilimite per agentichimicinelposto dilavoro e la strategia dimisurazione. 2 RIFERIMENTI NORMATIVI La presente norma rimanda, mediante riferimentidatatie non, a disposizionicontenute inaltre pubblicazioni. Taliriferimentinormativisono citatinei puntiappropriatideltesto e vengono diseguito elencati. Per quanto riguarda iriferimentidatati, successive modifiche o revisioniapportate a dette pubblicazionivalgono unicamente se introdotte nella presente norma come aggiornamento o revisione. Per iriferimentinondatativale l'ultima edizione della pubblicazione alla quale sifa riferimento. EN 482 Atmosfera nell'ambiente dilavoro - Requisitigeneraliper le prestazionideiprocedimentidimisurazione degliagentichimici 3 DEFINIZIONI Aifinidella presente norma europea siapplicano le definizioniseguenti. 3.1 esposizione: La presenza diunagente chimico nell'aria entro la zona direspirazione diunaddetto. Siesprime interminidiconcentrazione dell'agente ricavata dalle misurazionidell'esposizione e riferita allo stesso periodo diriferimento utilizzato per ilvalore limite. 3.2 agente chimico: Qualsiasielemento o composto chimico, diper se stesso o inquanto aggiunto o mescolato, come sipresenta allo stato naturale oppure come viene prodotto da qualsiasiattività lavorativa, prodotto sia intenzionalmente che nonintenzionalmente e collocato o meno sul mercato. 3.3 schema di lavoro: La serie definibile diattività neiperiodiinesame. 3.4 posto di lavoro: Ilposto dilavoro è l'area o le aree definite incuisisvolgono le attività lavorative. 3.5 valore limite: Valore diriferimento per la concentrazione nell'aria diunagente chimico. ___ Nota I valorilimite sono per lo piùstabilitiper periodidiriferimento di8 h, tuttavia possono anche essere fissatiper periodio per escursionidi concentrazione piùbrevi. I valorilimite per gas e vaporisono espressiinterminiindipendentidalle variabiliditemperatura e pressione dell'aria in ml/m3 (ppmV/V) e interminidipendentida queste variabiliinmg/m3 per una temperatura di20° C e una pressione di101, 3 kPa. I valorilimite per sostanze insospensione sono espressiinmg/m3 o multipli, alle condizioniambientalieffettive (temperatura, pressione) nelposto di lavoro. I valorilimite delle fibre sono espressiinfibre/m3 oppure infibre/cm3 alle condizioniambientalieffettive (temperatura, pressione) nelposto dilavoro. ___ 3.6 periodo di riferimento: Ilperiodo ditempo specificato per ilvalore limite diunagente specifico. Ilperiodo diriferimento per unlimite a lungo termine è ingenere di8 he per unlimite a breve termine va da 10 a 15 min. 3.7 campionatore personale (o dispositivo di campionamento personale): Undispositivo applicato alla persona che raccoglie campionidi aria nella zona direspirazione. 4 GENERALITÀ La strategia comprende due fasi: - una valutazione dell'esposizione professionale (OEA):l'esposizione viene confrontata conilvalore limite; - misurazioniperiodiche (PM) per controllare regolarmente se le condizionidiesposizionisono cambiate. La valutazione dell'esposizione professionale siapplica per la prima valutazione e viene ripetuta dopo una qualsiasimodifica consistente delle condizionioperative, delprocesso industriale, deiprodottio sostanze chimiche o delvalore limite. Inquesta prima fase nonsideve seguire uno Copyright Ars Edizioni Informatiche. Tutti i diritti riservati. 2/18
  • 3. È consentito l’uso esclusivamente nei termini previsti dal Contratto di Licenza disponibile alla pagina http://clipper.arsedizioni.it/static/eula.pdf Licenza d'uso concessa a: E. GENNARI (SEA GRUPPO S.R.L.) schema formale divalutazione ma viene lasciato algiudizio professionale dell'utente l'interpretare e l'applicare le linee guida. Nella seconda fase la frequenza delle misurazioniperiodiche dipende dalrisultato delle precedentimisurazioni. L'esigenza difuture misurazioniperiodiche dovrebbe essere stabilita a seguito delrisultato dell'OEAiniziale o disuccessive modifiche della stessa. Le esigenze comprendono ilcampo diapplicazione e la frequenza delle misurazionida eseguire. Le misurazioniperiodiche seguono un procedimento definito nella valutazione dell'esposizione professionale. Incerticasile misurazioniperiodiche possono essere omesse. La figura 1 presenta una panoramica schematica delle procedure descritte nella presente norma europea. figura 1 - Panoramica schematica della procedura ___ [...] ___ 5 VALUTAZIONEDELL'ESPOSIZIONEPROFESSIONALE 5.1 Strategia di valutazione 5.1.1 Generalità L'attività e ilposto dilavoro inesame devono essere descrittinella valutazione dell'esposizione professionale. La valutazione dell'esposizione professionale siarticola intre fasi: - identificazione dell'esposizione potenziale (elenco disostanze); - determinazione deifattorirelativialposto dilavoro; - valutazione delle esposizioni. 5.1.2 Identificazione dell'esposizione potenziale La preparazione diunelenco dituttigliagentichimicinelposto dilavoro inesame rappresenta unprimo passo indispensabile verso l'identificazione delpotenziale diesposizione pericolosa. L'elenco comprende, nella misura incuitalielementipossono contribuire alle esposizioni, prodottibase, impurità, prodottiintermedi, prodottifinali, prodottidireazione e prodottisecondari. Sidevono ottenere adeguativalorilimite e se nonsono disponibilisipotranno applicare altricriteriper arrivare allo scopo. Copyright Ars Edizioni Informatiche. Tutti i diritti riservati. 3/18
  • 4. È consentito l’uso esclusivamente nei termini previsti dal Contratto di Licenza disponibile alla pagina http://clipper.arsedizioni.it/static/eula.pdf Licenza d'uso concessa a: E. GENNARI (SEA GRUPPO S.R.L.) Nelcaso diunprocesso nonancora inuso tale identificazione può essere effettuata inparte utilizzando datidisponibilipertinenti, tuttavia l'identificazione dovrà essere successivamente confermata. 5.1.3 Determinazione dei fattori riguardanti il posto di lavoro Inquesta fase iprocessie le procedure dilavoro sono valutatialfine distabilire ilpotenziale diesposizione ad agentichimiciattraverso un approfondito esame di: - mansioni, per esempio compitie funzioni; - attività e tecniche operative; - processidiproduzione; - configurazione delposto dilavoro; - precauzionidisicurezza e procedure relative; - impiantidiaerazione e altre forme dicontrollo; - fontidiemissione; - tempidiesposizione; - carico dilavoro. 5.1.4 Valutazione dell'esposizione Una valutazione delle esposizioniche permette la complessiva identificazione delpotenziale diesposizione, deifattorirelativialposto dilavoro e le loro interconnessioni, richiede unapproccio strutturato e può articolarsiintre fasi: - una valutazione iniziale; - un'analisidibase; - un'analisidettagliata. Per ilconfronto conilvalore limite sidevono raccogliere idatirelativialla distribuzione neltempo e nello spazio delle concentrazionidelle sostanze nell'atmosfera delposto dilavoro. Tuttavia nonoccorre applicare ognifase della valutazione. Se sipresume che l'esposizione superiilvalore limite oppure se è stabilito chiaramente che l'esposizione è benaldisotto delvalore limite, la valutazione dell'esposizione professionale può concludersie possono essere presii provvedimentidicuiin5.5. 5.1.4.1 Valutazione iniziale La valutazione iniziale, riferita all'elenco diagentichimici(vedere 5.1.2) e aifattoririguardantiilposto dilavoro (vedere 5.1.3) porta a considerare la probabilità diesposizione. Le variabiliche interessano le concentrazionipresentinell'aria disostanze vicine alla persona sono: - ilnumero difontida cuisono emessigliagenti; - la velocità diproduzione inrelazione alla capacità diproduzione; - le velocità diemissione da ognifonte; - iltipo e la posizione diognifonte; - la dispersione degliagentidovuta a spostamentid'aria; - iltipo e illivello diefficienza degliimpiantidiscarico e diaerazione. Le variabilicollegate alle azionie alcomportamento individuale sono: - vicinanza della persona alle fonti; - tempo trascorso inuna certa zona; - specifiche abitudinidilavoro dell'individuo. Se questa iniziale valutazione indica che la presenza diunagente nell'atmosfera delposto dilavoro nonpuò essere esclusa concertezza, tale agente deve essere oggetto diesame ulteriore (vedere 5.1.4.2 e 5.1.4.3). 5.1.4.2 Analisidibase L'analisidibase fornisce informazioniditipo quantitativo riguardo all'esposizione degliaddettiinesame, tenendo conto inparticolare dicompiti soggettiad esposizioninotevoli. Le possibilifontidiinformazione sono: - misurazioniprecedenti; - misurazionida impiantio procedimentidilavorazione confrontabili; - calcoliaffidabilibasatisudatiquantitativipertinenti. Se le informazioniottenute risultassero insufficientia consentire unvalido confronto conivalorilimite, esse dovranno essere integrate con misurazionisulposto dilavoro. 5.1.4.3 Analisidettagliata L'analisidettagliata ha lo scopo difornire informazioniconvalidate e affidabilisull'esposizione se essa è prossima alvalore limite. 5.2 Strategia di misurazione Ingenere, per ottenere datiquantitativisull'esposizione attraverso la misurazione, sidovrebbe prevedere unapproccio che consenta l'utilizzo più efficiente possibile delle risorse. Laddove sipresume che ilivellidiesposizione siano nettamente aldisotto o aldisopra deivalorilimite, questicasichiaripossono essere confermatiutilizzando tecniche difacile applicazione anche se meno precise. Altre possibilità possono prevedere le misurazioninelle condizioni peggiori, ilcampionamento inprossimità della fonte diemissione o le misurazionidicontrollo (vedere da 4.2 a 4.4 della EN 482:1994). Inquesti casi, la valutazione dell'esposizione professionale può cosìessere spesso conclusa senza ulterioriindagini. Inaltricasi, neiqualisipresume che le esposizionisiano prossime aivalorilimite, sarà necessario eseguire indaginipiùaccurate, sfruttando appieno le capacità ditecniche strumentalie analitiche, se appropriate (vedere 4.5 della EN 482:1994). Copyright Ars Edizioni Informatiche. Tutti i diritti riservati. 4/18
  • 5. È consentito l’uso esclusivamente nei termini previsti dal Contratto di Licenza disponibile alla pagina http://clipper.arsedizioni.it/static/eula.pdf Licenza d'uso concessa a: E. GENNARI (SEA GRUPPO S.R.L.) 5.2.1 Selezione degli addetti perle misurazioni di esposizione Nonè possibile dare indicazioniprecise riguardo alla procedura diselezione diunaddetto o diungruppo diaddettiper le misurazioni dell'esposizione. Tuttavia sipossono fornire delle indicazionigenerali. Unpossibile approccio prevede la scelta casuale diaddettitra uninsieme dipersone esposte. Tuttavia, dalpunto divista statistico, ciò richiede un numero piuttosto elevato dicampioni. Inmoltipostidilavoro se siapplica questo tipo diapproccio c'é unconsiderevole rischio che piccoli sottogruppidipersone altamente esposte vengano deltutto trascurati. L'approccio migliore prevede che sisuddivida l'insieme delpersonale esposto ingruppiomogeneirispetto all'esposizione. La variabilità deilivellidi esposizione è minore per gruppibendefinitiche nonper l'insieme della forza lavoro esposta. Pertanto se ungruppo diaddettisvolge compiti identicio similinello stesso posto dilavoro e presenta un'esposizione simile, ilcampionamento rappresentativo delgruppo può essere effettuato nell'ambito ditale gruppo. I raggruppamentipresentano ilvantaggio pratico che le risorse possono essere concentrate suqueigruppidiaddetticaratterizzatidalla piùalta esposizione. Ènecessario verificare che igruppisiano statiadeguatamente selezionatiattraverso unesame critico delle attività e un'analisideidatipreliminaridi campionamento. Nell'ambito diungruppo omogeneo idatidiesposizione saranno comunque soggettia variazionisia casualiche sistematiche. Una valutazione professionale relativa all'omogeneità deigruppidefinitiè essenziale. Tuttavia, diregola, se una singola esposizione risulta minore della metà oppure maggiore deldoppio della media aritmetica, ifattoridilavoro pertinentidovrebbero essere accuratamente riesaminatiper stabilire se ilpresupposto diomogeneità era corretto. La valutazione professionale è richiesta anche quando sidetermina la dimensione delcampione, inparticolare riguardo a piccoligruppi. Tuttavia, di regola, ilcampionamento dovrebbe essere eseguito per almeno unaddetto sudieci, inungruppo omogeneo adeguatamente selezionato. La frequenza diesecuzione delle prove ed ilnumero dimembridelgruppo selezionatiper le misurazionidipenderà da quanto devono essere precise le stime deiparametrididistribuzione come per esempio la media e la varianza, da quanto le esposizionisono inferiorialvalore limite e dalla significatività deilivellidiesposizione prevalentioltre che dalle caratteristiche delle proprietà delle sostanze. Quando la media aritmetica delle misurazionidell'esposizione è prossima alla metà delvalore limite, è probabile che alcunirisultatisuperino ilvalore limite. Se l'esposizione è caratterizzata da picchi, questiultimivanno valutaticonriferimento ad eventualirequisitidilimite dibreve periodo. 5.2.2 Misurazioni inunpunto fisso I sistemidimisurazione inpuntifissipossono essere utilizzatise irisultaticonsentono divalutare l'esposizione dell'addetto nelposto dilavoro. I campionidovrebbero essere prelevatiper quanto possibile all'altezza delle vie respiratorie e nelle immediate vicinanze degliaddetti. Incaso di dubbio come punto dimisurazione va considerato ilpunto dimaggior rischio. 5.2.3 Selezione delle condizioni di misurazione 5.2.3.1 Misurazionirappresentative Considerando le possibiliinfluenze dituttiifattorirelativialposto dilavoro, le condizionidimisurazione vanno scelte inmodo che irisultati forniscano una panoramica rappresentativa dell'esposizione nelle condizionidilavoro. La stima migliore dell'esposizione diunindividuo siottiene prelevando campioninella zona delle vie respiratorie per tutto ilperiodo dilavoro. Informazionicomplete sulla variazione delle esposizionipossono essere ottenute construmentidilettura diretta oppure predisponendo nuovi campioniognivolta che cambiano le attività. Questa situazione ottimale nonsempre è possibile e la distribuzione deltempo effettivo di campionamento dovrebbe essere impostata inmodo da coprire almassimo quelle attività per le qualisidispone delminor numero diinformazioni sulle possibiliesposizioni. Le misurazionidovrebbero essere eseguite inunnumero sufficiente digiornate e durante diverse operazionispecifiche per conoscere a fondo la situazione diesposizione. Èimportante considerare episodidiversidurante iqualile condizionidiesposizione possono variare (ciclinotturnie diurni, variazionistagionali). 5.2.3.2 Misurazioninelle condizionipeggiori Quando è possibile identificare chiaramente episodiconesposizionipiùelevate, per esempio un'elevata emissione dovuta a certe attività, iperiodi diprelievo deicampionipossono essere selezionatiinmodo da comprendere questiepisodi. Tale approccio viene definito campionamento nelle condizionipeggiori. Le condizionipeggiorisipossono individuare analizzando indettaglio le misurazionicaratterizzate da variazionidiconcentrazionineltempo e nello spazio (vedere 4.2 della EN 482:1994). Se, allo scopo distabilire l'esposizione media bilanciata in8 h, sipresume che le concentrazionirilevate inquesticasivalgano per tutto ilperiodo di lavoro, questa ipotesiprivilegerà l'aspetto della sicurezza. Glisforzidicampionamento possono essere cosìconcentratiinperiodicaratterizzatida condizionirelativamente sfavorevoli. 5.2.4 Schema della misurazione Lo schema dicampionamento può essere influenzato da numerosifattoripratici, come frequenza e durata dicompitispecifici, applicazione ottimale diigiene professionale e utilizzo dirisorse analitiche. Entro questilimitilo schema deve essere impostato inmodo che idatirappresentino icompiti identificatiper periodinoti. Ciò vale inparticolare per imoltipostidilavoro neiqualil'attività varia nelperiodo dilavoro che diper sè può subire interruzionie nonraggiungere iltotale dicirca 8 halgiorno. Acondizione che glischemidiconcentrazione durante uncerto periodo dilavoro noncambino inmodo significativo, sipossono scegliere tempidi campionamento che noncoprono l'intero periodo. La durata diunsingolo campionamento spesso è determinata da limitazioniimposte dalmetodo dicampionamento e dianalisi. Tuttavia itempinoncampionatirestano ungrave punto didebolezza per la credibilità diqualsiasimisurazione dell'esposizione. Durante tale tempo Copyright Ars Edizioni Informatiche. Tutti i diritti riservati. 5/18
  • 6. È consentito l’uso esclusivamente nei termini previsti dal Contratto di Licenza disponibile alla pagina http://clipper.arsedizioni.it/static/eula.pdf Licenza d'uso concessa a: E. GENNARI (SEA GRUPPO S.R.L.) è necessario osservare attentamente ifatti. Ilpresupposto che nonsisiano verificaticambiamentineltempo noncampionato deve essere sempre considerato inmodo critico. Neicasiincuila durata delcampionamento è inferiore all'intero periodo diesposizione nelcorso diunturno, ilnumero minimo dicampionipuò variare. L'appendice Acomprende unprospetto da utilizzare come guida incaso ditempo dilavoro omogeneo. Se l'esposizione è caratterizzata da picchi, questiultimivanno valutaticonriferimento ad eventualirequisitidilimite dibreve periodo. 5.3 Procedura di misurazione La procedura dimisurazione deve fornire risultatirappresentatividell'esposizione dell'addetto. Per misurare l'esposizione dell'addetto nelposto di lavoro sidevono usare, quando possibile, dispositivipersonalidicampionamento, applicatialcorpo degliaddetti. La procedura dimisurazione dovrebbe comprendere: - gliagenti; - la procedura dicampionamento; - la procedura analitica; - ilpunto o ipuntidicampionamento; - la durata delcampionamento; - itempie l'intervallo tra le misurazioni; - icalcoliper ottenere la concentrazione diesposizione professionale inbase aisingolivalorianalitici(vedere appendice B); - le ulterioriistruzionitecniche riguardantile misurazioni; - le mansionida sottoporre a monitoraggio. 5.4 Esposizione a miscele Se gliaddettisono esposticontemporaneamente o intempisuccessivia piùdiunagente, è necessario tenerne conto. 5.5 Conclusione della valutazione dell'esposizione professionale La concentrazione dell'esposizione professionale è la media aritmetica dimisure effettuate inuno stesso turno rispetto all'appropriato periodo di riferimento delvalore limite dell'agente inesame. Nelcaso divariazione deitempimedisarà necessario considerare ivaloriinbase alle durate. Gli esempisono riportatinell'appendice B. Sipossono elaborare deglischemiper confrontare le esposizioniconivalorilimite. Alcuniesempisono riportatinelle appendiciC e D. Tuttavia, qualunque sia lo schema utilizzato sidovrebbe arrivare ad una delle tre seguenticonclusioni. a) L'esposizione supera ilvalore limite. Intalcaso: - le ragionidelsuperamento delvalore limite dovrebbero essere identificate e sidovrebbero attuare appena possibile iprovvedimentiopportuni voltia porvirimedio; - la valutazione dell'esposizione professionale dovrebbe essere ripetuta e sidovrebbero attuare iprovvedimentiopportuni. b) L'esposizione è benaldisotto delvalore limite ed è probabile che restitale a lungo, data la stabilità delle condizionisulposto dilavoro e l'impostazione delprocesso operativo. Intalcaso nonsono necessarie misurazioniperiodiche. Inquesticasiè necessaria una verifica regolare per stabilire se la valutazione dell'esposizione professionale che ha portato a questa conclusione resta valida. c) Le esposizioninonrientrano nè nella categoria a) nè nella b). Inquesto caso, sebbene l'esposizione possa essere aldisotto dellimite, si richiedono comunque misurazioniperiodiche. Incerticasile misurazioniperiodiche possono essere evitate, secondo le proprietà dell'agente ed ilprocesso operativo. I criterididecisione per l'esecuzione o meno dimisurazioniperiodiche sono riportatinelle indicazionitecniche emesse dalle autorità competenti. L'appendice Eriporta un esempio diprocedura per stabilire se e quando sono necessarie misurazioniperiodiche. Se le misurazioniperiodiche sono necessarie, ilprocedimento dimisurazione da applicare deve essere definito. Lo scopo delle misurazioni periodiche è quello diverificare la validità della valutazione diesposizione professionale e riconoscere le variazionidiesposizione neltempo. Gli elementida inserire nella procedura dimisurazione sono riportatiin5.3. La valutazione dell'esposizione professionale risulta conclusa soltanto quando è stato redatto unresoconto dellavoro eseguito. Tale resoconto deve contenere idettaglidicuiin7. 6 MISURAZIONI PERIODICHE Le misurazioniperiodiche sono dirette ad obiettividilungo termine qualiquello diverificare che le misure dicontrollo restino efficaci. Sipotranno ottenere informazionisulle tendenze o icambiamentineltipo diesposizione inmodo da intervenire prima che le esposizionidiventino eccessive. Poichè ilmonitoraggio periodico è studiato per fornire informazionidifferentida quelle ottenute durante l'OEA, ne consegue che le strategie di campionamento applicate possano differire. Esistono diversitipidistrategie inrapporto alle specifiche circostanze delposto dilavoro e alla affidabilità delle informazionirichieste. Sideve scegliere una particolare strategia che dovrà essere mantenuta neltempo. Affinchè irisultatidiunprogramma dicampionamento periodico siano effettivamente utiliè indispensabile poter confrontare serie consecutive di risultati. Ciò implica la necessità diprogrammare rigorosamente come, dove e quando raccogliere icampioni, per garantire che possa essere stimato l'errore complessivo e sipossa riconoscere l'effettivo cambiamento della situazione diesposizione. Programmidimonitoraggio periodico nonbenstudiatipossono produrre una massa didocumentiapparentemente rassicurantima conunmodesto contenuto reale diinformazioniche rendono molto difficile un'interpretazione affidabile. Ottenutidatisufficientiper un'analisistatistica esistono diversipossibilimetodidiutilizzo delpertinente valore limite per valutare le informazioni. Inognicaso, una volta dimostrato che idatirispecchiano la distribuzione teorica, sideve prestare particolare attenzione affinchè nonvengano eliminatideirisultatiestremianche se la maggioranza deidatiha dimostrato una buona rispondenza. Molte serie didatisono didimensione limitata e soltanto pochisono distribuitiverso la fascia piùalta ed estrema. Inoltre, irisultatielevatipossono essere dovutiad effettinoncasualiderivantida Copyright Ars Edizioni Informatiche. Tutti i diritti riservati. 6/18
  • 7. È consentito l’uso esclusivamente nei termini previsti dal Contratto di Licenza disponibile alla pagina http://clipper.arsedizioni.it/static/eula.pdf Licenza d'uso concessa a: E. GENNARI (SEA GRUPPO S.R.L.) raggruppamentinonomogeneidiaddetti. Se unpiccolo sottogruppo presenta esposizionicostantemente piùelevate questo effetto reale nonpuò essere eliminato come variazione casuale inquanto intalmodo sipotrebbe trascurare unpotenziale rischio per la salute, vedere appendice G. L'intervallo tra una misurazione e l'altra dovrebbe essere stabilito dopo aver considerato iseguentifattori: - ciclidiprocesso, compreso ilcaso dicondizioninormalidilavoro; - conseguenze delmancato controllo; - prossimità alvalore limite; - efficacia deicontrollidiprocesso; - tempo richiesto per ripristinare ilcontrollo; - variabilità deirisultatineltempo. Una tale considerazione dituttiquestifattoripuò portare a intervallitra misurazioniperiodiche che variano, per esempio, da meno diuna settimana a piùdiunanno. L'appendice Efornisce unesempio diprocedura per stabilire quando e se sono necessarie misurazioniperiodiche. Unaltro esempio diuno schema dimisurazioniperiodiche è riportato nell'appendice F. Se una concentrazione diesposizione professionale supera ilvalore limite, la ragione delsuperamento delvalore limite va identificata ed eventualmente vanno attuatiprovvedimenticorrettivialpiùpresto possibile, convalidando la valutazione dell'esposizione professionale. 7 RESOCONTO Devono essere redattiresocontidivalutazione dell'esposizione professionale e diognimisurazione periodica. Ogniresoconto dovrebbe indicare le motivazionidelle procedure adottate nello specifico posto dilavoro. Ilresoconto deve contenere: - ilnome della personale o le istituzioniche eseguono la valutazione e le misurazioni; - ilnome delle sostanze prese inesame; - ilnome e l'indirizzo dell'azienda; - la descrizione deifattorirelativialposto dilavoro comprese le condizionidilavoro durante le misurazioni; - lo scopo della procedura dimisurazione; - la procedura dimisurazione; - itempiprevisti(data, inizio e fine delcampionamento); - le concentrazionidiesposizione professionale; - tuttiglieventio fattoriche possono influenzare sensibilmente irisultati; - idettaglidella eventuale garanzia diqualità; - ilrisultato delconfronto conilvalore limite. La concentrazione diagentichimicinell'aria è generalmente la massa della sostanza nell'unità divolume dell'aria. La concentrazione per gas e vaporiviene espressa interminiindipendentidalle variabiliditemperatura e pressione atmosferica inml/m3 (ppm) e in terminidipendentida quelle variabiliinmg/m3 alla temperatura di20° C e alla pressione di101,3 kPa. La concentrazione per sospensioniè indicata inmg/m3 per le effettive condizioniambientalinelposto dilavoro. La concentrazione difibre diamianto è indicata infibre/m3 . La concentrazione dialtre fibre può essere espressa inunità similia quelle previste per materiale insospensione o fibre diamianto o entrambi secondo le unità utilizzate nelle norme applicate. 8 UTILIZZODEI DATI Le appendiciDe Griportano esempidianalisistatistica deidatiottenutidurante la valutazione dell'esposizione professionale e le misurazioni periodiche. APPENDICEA (informativa) NUMEROMINIMODI CAMPIONI IN FUNZIONEDELLADURATADELCAMPIONAMENTO Ilnumero minimo dicampionirichiestiper unperiodo omogeneo dilavoro può essere stabilito mediante analisistatistica, tuttavia ilprospetto A.1 può essere utilizzato come guida. prospetto A.1 - Numero minimo di campioni perturno inrelazione alla durata del campionamento Durata del campionamentoNumero minimo di campioni per turno 10 s 30 1 min 20 5 min 12 15 min 4 30 min 3 1 h 2 ³ 2 h 1 Ilprospetto A.1 fornisce una guida per ilcampionamento neiprocessioperativiconschemidiesposizione omogenea. Sitratta della combinazione Copyright Ars Edizioni Informatiche. Tutti i diritti riservati. 7/18
  • 8. È consentito l’uso esclusivamente nei termini previsti dal Contratto di Licenza disponibile alla pagina http://clipper.arsedizioni.it/static/eula.pdf Licenza d'uso concessa a: E. GENNARI (SEA GRUPPO S.R.L.) diesperienze pratiche e diprincipistatistici, poichè ingenere la statistica nelle valutazionidiesposizione professionale può essere applicata soltanto come guida per le conclusionidiunprofessionista. La ragione sta nelfatto che le variazionidiconcentrazioninelposto dilavoro derivano da tecniche, schemie processioperativi. Inoltre, iprocessioperativisisvolgono generalmente inambientichiusiper cuile emissioninell'atmosfera delposto dilavoro presentano talvolta lunghiritardiditempo (processitipo Markov). Comunque, se la durata delprelievo diunsingolo campione diminuisce considerevolmente rispetto alla durata diesposizione totale, sipossono applicare principistatisticiper ridurre ilnumero minimo dicampioniper turno. Lo schema ditempisibasa sulpresupposto che il25%circa della durata diesposizione sia campionato, purchè iltempo dilavoro nonpreveda consistenticambiamentidiesposizione. Contempimolto brevidicampionamento ciò implicherebbe unnumero enorme dicampionisingoli, per esempio 720 per 10 s didurata di campionamento. Per ragionipratiche questa quantità nonè attuabile. Siraggiunge sicuramente una stabilità statistica sufficiente con30 campioni per turno. Ciò significa anche che le variazionidella durata delturno noninfluiscono suquesto minimo. Ilnumero dicampionisipuò ridurre soltanto neicasiditempidiesposizione notevolmente piùbrevi. Ilprospetto A.1 rappresenta un'interpolazione tra questidue estremi. Esso fornisce inumeri minimiinfunzione della durata dicampionamento che spesso siosservano nell'analisidelposto dilavoro:10 s siriferisce alle tecniche di campionatura rapida, da 1 mina 5 minaitubirivelatori. Una durata dicampionamento da 15 a 60 minsipuò applicare per prelevare campionisu carbone o silice (per esempio tubitipo NIOSH), e almeno 1 hper campionidipolvere sufiltri. APPENDICEB (informativa) CALCOLODELLACONCENTRAZIONEDI ESPOSIZIONEPROFESSIONALEDAVALORI ANALITICI SINGOLI Questa procedura siapplica esclusivamente quando ilvalore limite è stato fissato come media ponderata di8 h. Iltermine "periodo diriferimento di8 h"siriferisce alla procedura incuile esposizioniprofessionaliinqualsiasiperiodo diturno sono considerate equivalentia una singola esposizione uniforme per 8 hdiesposizione (media ponderata di8 hTWA). La TWAdi8 hsipuò raffigurare matematicamente conla formula: Σciti c1t1 + c2t2 + ... + cntn ----- = ------------------------ Σti 8 dove: ci = è la concentrazione diesposizione professionale; ti = è ilcorrispondente tempo diesposizione inore; n Σti = è la durata delturno espressa inore. i I seguentiesempivengono presentatiesclusivamente per illustrare come sidevono calcolare le medie ponderate deitempi. Esempio 1 L'operatore lavora per 7 he 20 mina unprocesso incuiè esposto a una sostanza convalore limite. La concentrazione diesposizione media durante tale periodo viene misurata come 0,12 mg/m3 . La TWAdi8 hpertanto risulta 7 h20 min(7,33 h) a 0,12 mg/m3 40 min(0,67 h) a 0 mg/m3 0,12 x 7,33 + 0 x 0,67 ---------------------- = 0,11 mg/m3 8 Esempio 2 L'operatore lavora per 8 ha unprocesso incuiè esposto a una sostanza convalore limite. La concentrazione diesposizione media durante tale periodo è rilevata in0,15 mg/m3 . La TWAdi8 hrisulta pertanto 0,15 x 8 -------- = 0,15 mg/m3 8 Esempio 3 I periodidilavoro possono essere separatiindiverse sessionialfine diprelevare campioniche tengano conto deitempidiriposo e degliintervalli per ipasti, ecc. Quanto sopra è illustrato dall'esempio seguente: prospetto B.1 - Valori relativi all'esempio 3 Tempo di lavoro Esposizione mg/m3 Durata di campionamento Copyright Ars Edizioni Informatiche. Tutti i diritti riservati. 8/18
  • 9. È consentito l’uso esclusivamente nei termini previsti dal Contratto di Licenza disponibile alla pagina http://clipper.arsedizioni.it/static/eula.pdf Licenza d'uso concessa a: E. GENNARI (SEA GRUPPO S.R.L.) h dalle 08.00 alle 10.30 0,32 2,5 dalle 10.45 alle 12.45 0,07 2 dalle 13.30 alle 15.30 0,20 2 dalle 15.45 alle 17.15 0,10 1,5 Siè rilevata una esposizione zero neiperiodidalle 10.30 alle 10.45, dalle 12.45 alle 13.30 e dalle 15.30 alle 15.45. La TWAdi8 hpertanto risulta come segue: 0,32 x 2,5 + 0,07 x 2 + 0,2 x 2 + 0,1 x 1,5 + 0 x 1,25 ------------------------------------------------------ 8 0,8 + 0,14 + 0,4 + 0,15 + 0 = --------------------------- = 0,19 mg/m3 8 Esempio 4 Unoperatore lavora per 8 hnelturno dinotte a unprocesso incuiè esposto ad intermittenza a una sostanza convalore limite. Lo schema di lavoro dell'operatore durante ilperiodo dilavoro dovrebbe essere noto e nelcalcolare la TWAper 8 hsidovrebbero applicare imiglioridati disponibilirelativia ciascunperiodo diesposizione. Questiultimidovrebbero essere basatisumisurazione diretta, stime basate sudatigià disponibilioppure presuppostiragionevolmente realistici. prospetto B.2 - Valori relativi all'esempio 4 Tempo di lavoro Mansione Esposizione mg/m3 Tempo h dalle 22.00 alle 24.00Aiuto in laboratorio 0,10 (tratta dalla esposizione del gruppo che lavora a tempo pieno in laboratorio) 2 dalla 24.00 alle 01.00Lavoro di ufficio 0 1 dalle 01.00 alle 04.00Lavoro in mensa 0 3 dalle 04.00 alle 06.00Pulizia dopo un guasto in laboratorio 0,21 (misurato) 2 Siè rilevata un'esposizione zero durante illavoro inufficio e inmensa. La TWAdi8 hrisulta: 0,10 x 2 + 0,21 x 2 + 0 x 4 --------------------------- = 0,078 mg/m3 8 Esempio 5 Unaddetto è impegnato inunprocesso che comporta formazione dipolveriinuna fabbrica che lavora almassimo livello diproduzione. È d'accordo dilavorare per 3 haggiuntive inungiorno, alfine dicompletare alcuniordini. prospetto B.3 - Valori relativi all'esempio 5 Tempo di lavoro Mansione Esposizione mg/m3 Tempo h dalle 07.30 alle 08.15Preparazione 0 0,75 dalle 08.15 alle 10.30Ciclo di produzione 5,3 2,25 dalle 10.30 alle 11.00Intervallo 0 0,50 dalle 11.00 alle 13.00Ciclo di produzione 24,7 2,00 dalle 13.00 alle 14.00Pranzo 0 1,00 dalle 14.00 alle 15.45Pulizia generale 1,6 1,75 dalle 15.45 alle 16.00Intervallo 0 0,25 dalle 16.00 alle 19.00Ciclo di produzione aggiuntivo 5,7 3,00 Tempo totale dilavoro ("durata delturno") = 11,5 h. La TWAdi8 hrisulta: 0 x 0,75 + 5,3 x 2,25 + 0 x 0,50 + 4,7 x 2,00 + 0 x 1,00 + 1,6 -------------------------------------------------------------- x 8 1,75 + 0 x 0,25 + 5,7 x 3,00 41,225 x ---------------------------- = ------ = 5,2 mg/m3 8 8 Presumendo che gliintervallisiano trascorsibenlontano dalle zone dilavoro e che ilcampionamento personale abbia prodotto irisultatidiversida zero, inquesto esempio illavoro aggiuntivo per 3 hha aumentato sensibilmente la TWAdi8 hche, senza l'esposizione aggiuntiva sarebbe stata la seguente: 5,3 x 2,25 + 4,7 x 2,00 + 1,6 x 1,75 Copyright Ars Edizioni Informatiche. Tutti i diritti riservati. 9/18
  • 10. È consentito l’uso esclusivamente nei termini previsti dal Contratto di Licenza disponibile alla pagina http://clipper.arsedizioni.it/static/eula.pdf Licenza d'uso concessa a: E. GENNARI (SEA GRUPPO S.R.L.) ------------------------------------ = 3,0 mg/m3 8 APPENDICEC (informativa) ESEMPIODI APPLICAZIONEDI UNAPROCEDURAFORMALEPER LAVALUTAZIONEDELL'ESPOSIZIONEDI ADDETTI BASATASUMISUREPER LAVALUTAZIONEDELL'ESPOSIZIONEPROFESSIONALE(OEA) C.1 Generalità La norma nonstabilisce alcuna procedura formale per decidere se le esposizionisono aldisotto deivalorilimite nell'ambito dell'OEA. Anzilascia spazio ad interpretazionie applicazionidelle indicazioniconestrema libertà alfine diconfrontare le esposizioniconilvalore limite. Siconsiglia diapplicare le varie possibilità dell'OEA, per esempio le misurazionineicasipeggiori, icalcoliaffidabilisupportatipossibilmente da misurazionidelle emissionie/o esperienza diimpiantie processiparagonabili. Le condizioniinessere nello specifico posto dilavoro determinano quale delle suddette opzionisia da preferire. Visono però deicasiincui sarebbe utile disporre diuna procedura formale divalutazione dell'esposizione. La procedura quidescritta andrebbe intesa come esempio da utilizzare se siverificano le condizionirichieste. Le informazioniutilizzate nelconfronto dell'esposizione conilvalore limite sipossono trarre esclusivamente dalle condizioniprecedentio attualiin essere nella zona dilavoro, o inaltripostidilavoro paragonabili. Tuttavia I'OEAcomprende anche le condizionifuture. Pertanto include ovviamente unelemento diincertezza che può aumentare se, per esempio: - l'esposizione siavvicina aivalorilimite; - la quantità dimateriale utilizzato per illavoro o la temperatura/pressione diprocesso aumentano; - l'intervallo fino alla successiva misurazione OEAo periodica siprolunga. Quando siapplica una procedura formale divalutazione, occorre prestare attenzione alfine digarantire che siano rispettate le condizionidi applicazione della procedura. Ciò è tanto piùimportante quanto minore è ilnumero dimisurazioni. Incaso didubbio siconsiglia di: - esaminare piùdettagliatamente l'OEAcome descritto in5.1.4; - applicare misure permanentiper garantire che siano rispettate le condizionidella procedura formale; - verificare l'esito della valutazione attraverso ulteriorimisure selettive; - ridurre le esposizioniattuando ulterioriprovvedimentidicontrollo tecnico. C.2 Condizioni perl'utilizzo della procedura di valutazione La procedura siapplica soltanto se vengono rispettate le seguenticondizioni: a) La concentrazione media delturno fornisce una descrizione rappresentativa della situazione diesposizione professionale, definita come concentrazione diesposizione professionale ponderata nelle otto ore (OEC). I picchidiesposizione che possono verificarsisistematicamente nel corso delturno rispondono alle eventualicondizionidiesposizione limite a breve termine (STEL). Ognisingola OEC deve essere minore delvalore limite. Se una sola OEC supera ilvalore limite, l'esposizione è maggiore delvalore limite. b) Le condizionioperative nelposto dilavoro siripetono regolarmente. I fattoriche provocano le emissionisono specificidelprocesso o dell'impianto, ossia sono causate dalle quantità dimateriale, dalle condizionidiprocesso (temperatura, pressione) oltre che dalle velocità di ricambio dell'aria neilocalichiusio dall'efficienza della ventilazione. c) Nellungo periodo le condizionidiesposizione noncambiano sensibilmente. Questo vuoldire che le funzionidelposto dilavoro e ilprocesso specifico nelturno noncambiano inmodo rilevante da unturno all'altro. d) Condizionidiesercizio chiaramente differentivengono valutate separatamente. C.3 Valutazione dell'esposizione professionale a) L'OEC viene divisa per ilvalore limite (L.V.) OEC I = ----- LV Per irisultatiminoridellimite dirivelazione sidovrebbe applicare metà ditale limite. "I"sta per indice della sostanza. b) Se l'indice per ilprimo turno è I £ 0,1, l'esposizione è minore delvalore limite. Se inoltre sipuò dimostrare che tale valore rappresenta le condizionidelposto dilavoro per lunghiperiodi, sipossono evitare le misurazioniperiodiche. c) Se ciasunindice dialmeno tre diversiturniè I £ 0,25, l'esposizione è minore delvalore limite. Se inoltre sipuò dimostrare che tale valore rappresenta le condizionidelposto dilavoro per lunghiperiodi, sipossono evitare le misurazioniperiodiche. d) Se gliindicidialmeno tre turnidifferentisono tuttiI £ 1, e la media geometrica ditutte le misurazioniè £ 0,5, l'esposizione è minore delvalore limite. e) Se unindice risulta I > 1, l'esposizione è maggiore delvalore limite. f) Intuttiicasiche nonrientrano nelle possibilità dicuiaipuntida a) a e) la procedura nonporta ad alcuna decisione. Se valgono le condizionidicuiinb), c) o d), sipuò concludere la valutazione dell'esposizione professionale. Neicasic) o d) l'OEC può essere interpretata come la prima misurazione periodica. Ilsuo risultato può allora determinare l'intervallo fino alla successiva misurazione periodica. Se gliaddettisono esposticontemporaneamente o successivamente a piùdiun'agente, questo fatto va considerato. La figura C.1 presenta uno schema della suddetta procedura divalutazione formale. figura c.1 - Esempio di procedura formale perl'OEA Copyright Ars Edizioni Informatiche. Tutti i diritti riservati. 10/18
  • 11. È consentito l’uso esclusivamente nei termini previsti dal Contratto di Licenza disponibile alla pagina http://clipper.arsedizioni.it/static/eula.pdf Licenza d'uso concessa a: E. GENNARI (SEA GRUPPO S.R.L.) ___ [...] ___ APPENDICED (informativa) ESEMPIODI POSSIBILEAPPROCCIOPER CONFRONTARELACONCENTRAZIONEDELL'ESPOSIZIONE PROFESSIONALECON I VALORI LIMITE D.1 Introduzione Lo schema diconfronto dell'OEC convalorilimite quiriportato sibasa suprincipistatistici. Per ulterioridettaglisipuò consultare la letteratura specializzata (vedere riferimentiall'appendice H). Questo approccio è stato adattato soprattutto per la valutazione disituazioniripetitive o costantidiesposizione professionale ad agentichimici. Tali situazionisiverificano spesso inimpiantineiqualiicompitinelposto dilavoro sono bendefinitie programmati. Le raffinerie e igrandiimpiantidiproduzione chimica rappresentano attività industrialitipiche cuiquesto schema siadatta molto bene. Una volta eseguite le misurazioni, ilconfronto conilvalore limite sibasa sulmodello ampliamente usato diuna distribuzione log-normale di concentrazioni(previa verifica dell'applicabilità) e utilizza la statistica per stabilire la probabilità disuperamento delvalore limite. D.2 Misurazioni nel posto di lavoro Le misurazioninelposto dilavoro comprendono le seguentifasi: a) Selezione diungruppo diaddettiad esposizione omogenea (H.E.G.). L'H.E.G. è definita come gruppo diaddetticonschemidilavoro analoghi, ma nonnecessariamente intempiuguali. Questiaddettirappresentano ingenere condizionianaloghe diesposizione. b) Esecuzione diunminimo di6 misurazionientro l'H.E.G. all'altezza dell'apparato respiratorio degliindividui; ilprogramma dicampionamento dovrebbe puntare alla rappresentatività dell'H.E.G. c) Identificazione e calibratura diunmodello didistribuzione adeguato airisultatisperimentali. Ilmodello log-normale è ilmodello statistico proposto piùfrequentemente [1]. Inquesta fase dell'analisiiniziale siconsiglia l'utilizzo diun diagramma cumulativo delle probabilità [2] (vedere appendice G). Untale grafico consente diverificare l'omogeneità della serie didatiriguardanti l'esposizione. Sono disponibilidiverse prove statistiche, come per esempio quellidiShapiro Wilk [3] o FillibenFit Factor [4], per verificare l'ipotesistatistica della distribuzione log-normale. d) Una volta messo a punto ilmodello didistribuzione, calcolo delle probabilità disuperamento delvalore limite conilrelativo intervallo di Copyright Ars Edizioni Informatiche. Tutti i diritti riservati. 11/18
  • 12. È consentito l’uso esclusivamente nei termini previsti dal Contratto di Licenza disponibile alla pagina http://clipper.arsedizioni.it/static/eula.pdf Licenza d'uso concessa a: E. GENNARI (SEA GRUPPO S.R.L.) confidenza. D.3 Conclusione della valutazione dell'esposizione professionale Inbase alla probabilità disuperamento delvalore limite sipossono avere tre possibilità: Probabilità £ 0,1 %Situazione verde L'esposizione è benaldisotto delvalore limite; nonsono necessarie altre misurazioni, a meno che siverifichino modifiche significative delle condizionidiesercizio. Nell'ultimo caso è necessaria una nuova valutazione dell'esposizione professionale. 0,1%< probabilità £ 5%Situazione arancio L'esposizione sembra aldisotto delvalore limite ma va confermata conmisurazioniperiodiche. Le misurazioniperiodiche dovrebbero essere programmate soltanto inquesta situazione arancio (vedere D.4). 5%< probabilità Situazione rossa La probabilità disuperamento delvalore limite è troppo elevata; sidevono attuare provvedimentiadeguatialpiùpresto per ridurre l'esposizione. Appena completatiquestiinterventisidovrebbe eseguire una nuova valutazione dell'esposizione professionale. Questivalorisoglia diprobabilità sono indicatisolo come riferimento. Andrebbe lasciato uncerto margine decisionale, soprattutto se la probabilità ha unintervallo diconfidenza ampio. Intalcaso unapproccio tipico potrebbe prevedere: - unesame critico dell'omogeneità effettiva dell'H.E.G. (qualità dell'adeguamento log-normale e valore della deviazione geometrica tipo, solitamente minore di3); - unesame critico della qualità tecnica delle misurazioni; - programma dicampionamento integrativo delpersonale entro l'H.E.G. prima ditrarre qualsiasiconclusione. D.4 Misurazioni periodiche D.4.1 Generalità Inquesto esempio le misurazioniperiodiche sono unprogramma modificabile dimisurazionidicampionamento delpersonale entro l'H.E.G. La frequenza dicampionamento dipende dairisultatidelle misurazioniprecedenti: - aumenta se l'esposizione è prossima alvalore limite; - diminuisce se è benaldisotto delvalore limite. D.4.2 Frequenza iniziale di campionamento L'unità ditempo (sempre minore o uguale a una settimana) sistabilisce inbase a numerosifattori, compreso: - lavoro abituale dell'unità; - tipo delvalore limite (limite diesposizione a breve termine o media ponderata di8 h); - tempo dirisposta dellaboratorio dianalisi. La periodicità iniziale è paria 8 unità ditempo (programma dibase). D.4.3 Modifiche rispetto al programma Ilprogramma dibase viene modificato secondo irisultatidelle precedentimisurazioni. Ciascuna misurazione viene confrontata conquattro livellidiriferimento (LV:Valore Limite): N1 = 0,40 LV N2 = 0,70 LV N3 = 1,00 LV N4 = 1,50 LV Le decisionipotenzialisono riassunte nelprospetto D.1. prospetto D.1 - Decisioni potenziali Situazione Esito delle misurazioni Decisioni 1 C £ N1 due volte consecutivamente Le tre misurazioni successive programmate non si eseguono. 2 C £ N2 Proseguire il programma di base. 3 N2 < C £ N4 Una misurazione aggiuntiva durante l'unità di tempo. 4 N2 < C £ N4 per due unità di tempo consecutive Si esegue una misurazione aggiuntiva in ciascuno dei 4 intervalli successivi programmati. Se tale intervallo è una unità di tempo occorre intervenire subito per ridurre l'esposizione. 5 N3 < C £ N4 due volte consecutivamente Intervento immediato per ridurre l'esposizione. 6 C > N4 Intervento immediato per ridurre Copyright Ars Edizioni Informatiche. Tutti i diritti riservati. 12/18
  • 13. È consentito l’uso esclusivamente nei termini previsti dal Contratto di Licenza disponibile alla pagina http://clipper.arsedizioni.it/static/eula.pdf Licenza d'uso concessa a: E. GENNARI (SEA GRUPPO S.R.L.) l'esposizione. Nelle situazioni 3 e 4, se C > N3, si devono stabilire le ragioni del superamento del valore limite e devono essere attuati appena possibile i provvedimenti opportuni volti a porvi rimedio. Nelle situazioni3 e 4, se C > N3, sidevono stabilire le ragionidelsuperamento delvalore limite e devono essere attuate appena possibile i provvedimentiopportunivoltia porvirimedio. APPENDICEE (informativa) DETERMINAZIONEDELLEMISURAZIONI PERIODICHE figura E.1 - Determinazione delle misurazioni periodiche ___ [...] ___ APPENDICEF (informativa) ESEMPIOPER LASCELTADI INTERVALLI TRALEMISURAZIONI PERIODICHE Se la valutazione dell'esposizione professionale indica che quest'ultima è inferiore alvalore limite (vedere 5.5), misurazioniad intervalliopportuni, se necessarie, dovranno essere eseguite alfine digarantire ilpermanere della situazione come sopra. Quanto piùla concentrazione rilevata siavvicina alvalore limite, tanto piùfrequentidovrebbero essere le misurazioni. Le misurazioniperiodiche vengono eseguite applicando la procedura stabilita altermine della valutazione dell'esposizione professionale (vedere 5.5). Quidiseguito siriporta unesempio per la scelta degliintervallitra le misurazioniperiodiche che siè rivelato utile inpratica (vedere figura F.1). La prima misurazione siesegue entro 16 settimane dalla valutazione dell'esposizione professionale indicante che è necessario eseguire misurazioni periodiche. L'intervallo massimo fino alla successiva misurazione periodica dipende dalrisultato della precedente. Tale intervallo è: - 64 settimane se la concentrazione diesposizione professionale nonsupera 1/4 delvalore limite; - 32 settimane se la concentrazione diesposizione professionale supera 1/4 delvalore limite ma nonsupera 1/2 dello stesso; - 16 settimane se la concentrazione dell'esposizione professionale supera 1/2 delvalore limite ma nonsupera ilvalore limite stesso. Le misurazioniperiodiche devono essere eseguite innormalicondizionidiesercizio. Ciò può implicare che ilprogramma debba essere modificato sulla base diuna valutazione professionale e diuna giustificazione scritta (vedere 7). Se la concentrazione dell'esposizione professionale supera ilvalore limite, la ragione delsuperamento delvalore limite deve essere identificata e Copyright Ars Edizioni Informatiche. Tutti i diritti riservati. 13/18
  • 14. È consentito l’uso esclusivamente nei termini previsti dal Contratto di Licenza disponibile alla pagina http://clipper.arsedizioni.it/static/eula.pdf Licenza d'uso concessa a: E. GENNARI (SEA GRUPPO S.R.L.) devono essere attuatiappena possibile iprovvedimentiopportunie la valutazione dell'esposizione professionale deve essere convalidata. figura F.1 - Intervalli tra misurazioni periodiche ___ [...] ___ APPENDICEG (informativa) ANALISI STATISTICADEI DATI G.1 Generalità La presente appendice contiene due esempidianalisistatistica deidatiottenuta durante la valutazione dell'esposizione professionale e le misurazioniperiodiche: - media ponderata mobile; - schema delle probabilità. G.2 Media ponderata mobile Unmetodo adeguato per seguire le tendenze diesposizione è quello della media ponderata mobile che fornisce una semplice registrazione delle esposizionie un'indicazione precisa della deviazione rispetto ailimitiprestabiliti. La figura G.1 illustra unesempio didiagramma conmedia ponderata mobile (MWA). I risultatidelle singole misurazionisono illustratirelativamente alvalore limite conindicazione dell'accettabilità diognimisurazione. La tendenza delle misurazioniè indicata dalla forma della curva MWArispetto ailimiti. Qualsiasispostamento sistematico o improvviso verso l'alto indica l'esigenza diunintervento investigativo e correttivo. I risultatidelle singole misurazionisono registratineldiagramma e costituiscono undato permanente. G.3 Diagramma di probabilità Unapproccio che ha riscontrato una certa applicazione pratica nell'igiene professionale è ilmetodo percentile diespressione delle misurazionidi esposizione, che utilizza l'analisistatistica deidatisotto forma didiagramma diprobabilità log-normale o difrequenza (percentuale) cumulativa. La figura G.2 riporta unesempio didiagramma diprobabilità log-normale. Esso è costituito ed utilizzato come segue: 1) Classificare inordine crescente idatidiesposizione; 2) Contare ilnumero deirisultatie ricavare daiprospettiG.1 e G.2 la corretta posizione neldiagramma come illustrato nell'esempio riportato nel prospetto G.3; 3) Scegliere una carta didiagramma diprobabilità conasse Yingrado dicoprire la gamma deidatidiesposizione; 4) Riportare neldiagramma ciascunvalore diesposizione incorrispondenza della rispettiva posizione come illustrato nella figura G.2 per idati grezzidelprospetto G.3; 5) Far passare una linea retta rispetto alle posizionideidati, senza tener conto dituttiipuntiesterniailimitidiprobabilità 1%e 99%. Per tuttii rimanentidatidare la preferenza a quellipiùprossimialla posizione centrale 50%, ossia nell'area dal20%all'80%; 6) Se idatinonseguono una linea retta, la distribuzione diriferimento potrebbe nonessere log-normale, oppure comprendere piùdiuna popolazione dicampioni; 7) La media geometrica è ilvalore corrispondente a una probabilità del50%e può essere letta direttamente dall'intersezione della retta tracciata conla linea diprobabilità 50%; Copyright Ars Edizioni Informatiche. Tutti i diritti riservati. 14/18
  • 15. È consentito l’uso esclusivamente nei termini previsti dal Contratto di Licenza disponibile alla pagina http://clipper.arsedizioni.it/static/eula.pdf Licenza d'uso concessa a: E. GENNARI (SEA GRUPPO S.R.L.) 8) Lo scarto geometrico tipo (GSD) è la pendenza deldiagramma log-normale e costituisce una misura della variabilità o dispersione deidati. Essa risulta da: 84%delvalore GSD= ----------------- 50%delvalore La GSD, insieme alla media geometrica, può essere usata, se necessario, per tracciare la retta teorica migliore per idati. Tale retta può essere utile se occorre fare delle estrapolazioniailivellidiesposizione o alle probabilità percentualisuperiori. Ildiagramma diprobabilità log-normale può essere caratterizzato da due parametristatistici: - la media geometrica (ilvalore aldisopra e aldisotto delquale sitrova il50%deidati); - lo scarto geometrico tipo (pendenza della retta difrequenza cumulativa, che è la misura della variabilità deidati). Da questidue valorisipuò tracciare la linea di"miglior allineamento"per una serie didatidiesposizione. Ildiagramma sipuò usare per confrontare idatidiesposizione conunvalore limite a qualsiasiprescelto livello diprobabilità percentuale selezionato (per esempio illivello al90%) oppure, alcontrario, sipuò usare per stimare la percentuale diesposizione che potrebbe superare undeterminato valore. Generalmente sono necessarialmeno 7 puntididatiper eseguire taliconfrontio stime. La figura G.2 mostra unesempio diundiagramma di probabilità log-normale. Costruzione ed utilizzo sono illustratinelprospetto G.3. figura G.1 - Diagramma della media ponderata mobile Legenda XDati ZRegistrazione YConcentrazione inppm a) Limite b) Intervento Δ Valorisopra illimite O Valoritra illimite e illivello diintervento * Valorialdisotto deilimite diintervento - Media mobile diquattro valori ___ [...] ___ figura G.2 - Esempio elaborato di undiagramma di probabilità ___ Copyright Ars Edizioni Informatiche. Tutti i diritti riservati. 15/18
  • 16. È consentito l’uso esclusivamente nei termini previsti dal Contratto di Licenza disponibile alla pagina http://clipper.arsedizioni.it/static/eula.pdf Licenza d'uso concessa a: E. GENNARI (SEA GRUPPO S.R.L.) [...] ___ prospetto G.1 - Posizioni sul diagramma di probabilità normale ___ [...] ___ prospetto G.2 - Posizioni sul diagramma di probabilità normale ___ Copyright Ars Edizioni Informatiche. Tutti i diritti riservati. 16/18
  • 17. È consentito l’uso esclusivamente nei termini previsti dal Contratto di Licenza disponibile alla pagina http://clipper.arsedizioni.it/static/eula.pdf Licenza d'uso concessa a: E. GENNARI (SEA GRUPPO S.R.L.) [...] ___ prospetto G.3 - Esempio di ordinamento dei dati grezzi di esposizione e di determinazione delle posizioni di diagramma ClassificaDati ordinatiPosizione di diagramma dal prospetto G.1 1 0,34 3,1 2 0,58 8,0 3 0,80 12,9 4 0,94 17,9 5 1,3 22,8 6 1,3 27,8 7 1,9 32,7 8 1,9 37,6 9 1,9 42,6 10 2,5 47,5 11 2,9 52,5 12 2,9 57,4 13 3,8 62,4 14 4,3 67,3 15 4,5 72,2 16 6,4 77,2 17 7,4 82,1 18 7,6 87,1 19 14,0 92,0 20 30,0 96,9 Dimensione del campione: 20 APPENDICEH (informativa) BIBLIOGRAFIA Copyright Ars Edizioni Informatiche. Tutti i diritti riservati. 17/18
  • 18. È consentito l’uso esclusivamente nei termini previsti dal Contratto di Licenza disponibile alla pagina http://clipper.arsedizioni.it/static/eula.pdf Licenza d'uso concessa a: E. GENNARI (SEA GRUPPO S.R.L.) [1] EsmenN.A., Hammad Y.Y. "Log-normalityofenvironmentalsamplingdata". J. Environ. Sci. Health. 162 (1977) 29-41 [2] RoystonJ.P. "Excepted Normalorder Statistics (exact and approximate)". Applied Statistic 31 (1982a) 161-165 [3] Shapiro S.S. Wilk M.B. "Ananalysis ofvariance test for normality". Biometrika 52 (1965) 591-611 [4] FilibenJ.J. "The probabilityplot correlationcoefficient test for normality. "Technometrics 17 (1975) 111-17 ________________ Copyright Ars Edizioni Informatiche. Tutti i diritti riservati. 18/18