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PROGETTO D’EDUCAZIONE ALLA DANZA E PSICOMOTRICITÀ
PER LA SCUOLA ELEMENTARE
(DANZE LATINE E CARAIBICHE)
Il progetto è stato rivolto agli alunni della
scuola elementare Emanuela Loi sia agli
alunni del primo ciclo, che agli alunni del
secondo ciclo, ovviamente adeguando
l’insegnamento rispetto all’approccio
ritmico-musicale diverso per l’età e le
capacità dei ragazzi. Si è favorito
l’approccio al ritmo vissuto attraverso il
movimento corporeo, traducendolo in
espres-sione motoria, all’inizio spontanea
e creativa, in seguito guidata e rispettando
determinati schemi con tempi e spazi ben
definiti e da condividere con l’altro.
Attraverso il raggiungimento di una maggiore coordinazione spazio-temporale si è arrivato ad un
momento conclusivo dove la danza è diventata espressione della propria gioia di vivere, così come
nelle tradizioni delle popolazioni dell’America Centrale e del Sud (Caraibi), dove la natura con la
sua spettacolare bellezza regna incontrastata sui sentimenti degli uomini e interagisce sugli aspetti
socio-culturali quasi dominandoli fino a costituire momento essenziale della vita di ognuno.
Questo progetto si fonda sull’unione e sul rapporto che esiste tra mente e corpo. La psicomotricità è
lo strumento didattico per far sì che i bambini sviluppino la percezione di sé, conoscenza del
proprio corpo in relazione con lo spazio, gli oggetti e le persone. La musica e la danza possono
essere strumento di socializzazione, d’integrazione e di possibile soluzione di gestioni relazionali.
Insieme alle altre discipline, si propongono di dotare il bambino di strumenti di consapevolezza
dell’importanza dei diversi linguaggi espressivi, sempre più legati e collegati tra loro, così come
l’espressione corporea che, al pari della parola o dell’immagine, rende il bambino consapevole delle
molteplici possibilità relazionali che la musica, come strumento comunicativo, offre.
L’obiettivo è stato quello di restituire ai bambini il sogno, l’immaginario, gli ideali, la capacità di
credere in se stessi, di potersi esprimere per quello che si è, di migliorarsi, di valorizzare
l’individuo, di sapersi rapportare e confrontare con l’altro nel pieno rispetto degli spazi, dei tempi e
della personalità di ognuno. L’espressione corporea così, manifesta idee e sentimenti, aiuta e facilita
il controllo di sé, stimola l’apprendimento.
FINALITÀ: garantire agli alunni e alle loro famiglie un arricchimento
dell'offerta formativa, promuovendo stili di vita sani e costruendo un preciso
"senso di appartenenza" e dello "star bene” a scuola.
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PROGETTO SCUOLA APERTA
LABORATORIO DI PROPEDEUTICA MUSICALE E
AVVIAMENTO ALLA PRATICA STRUMENTALE DEL
FLAUTO DOLCE E DEL PIANOFORTE.
INSEGNANTE SPECIALIZZATA: AGNESE MUSIO
Il laboratorio, in orario extrascolastico, a pagamento da
parte dei genitori, è stato svolto per un totale di 15 ore.
MOTIVAZIONI E SCOPO DEL PROGETTO
Il Laboratorio nasce dall’esigenza di introdurre nella scuola primaria un’attività più ricca e
approfondita di conoscenza e avvicinamento al mondo della musica, per consentire ai ragazzi,
compresi coloro che non avrebbero sollecitazioni nell’ambito familiare, di accedere allo studio di
strumenti musicali quali il flauto e il pianoforte.
La produzione strumentale riveste una fondamentale importanza nella formazione musicale di base,
perché facilita un’adeguata gratificazione; infatti l’uso della strumento è fortemente motivante,
sviluppa il senso ritmico e la coordinazione motoria e, come l’attività vocale, contribuisce alla
maturazione del gusto melodico e armonico.
METODOLOGIA DI LAVORO
Una prima fase di lavoro è stata dedicata alla propedeutica musicale: le attività delle lezioni sono
state prevalentemente pratiche, ma è stata introdotta anche una prima componente teorica legata alla
codifica e successivamente alla decodifica degli elementi musicali appresi. Attraverso l’uso della
voce e dello strumentario didattico (strumentario Orff), il bambino è stato introdotto prima ad una
fase di esplorazione del mondo sonoro e
successivamente ad una elaborazione
creativa del vocabolario musicale
sperimentato.
In un secondo momento si è passati
all’apprendimento dei primi elementi di
Teoria musicale , di Solfeggio parlato e
cantato, all’uso delle strutture
fondamentali della grammatica musicale.
In un terzo momento è avvenuto
l’approccio allo studio del Flauto dolce e
relativa tecnica del Flauto e a quello del
Pianoforte, con relativa tecnica pianistica.
Hanno partecipato con entusiasmo al laboratorio ben 20 alunni.
A chiusura del laboratorio è stato svolto un saggio conclusivo.