1. Metodologia per la valutazione del
quadro generale e del recupero del
fiorettista di alto livello
Dott. Massimo Omeri
Dottore in Scienze Motorie
Allenatore di IV° livello C.O.N.I.
Maestro di Scherma F.i.s.
2. Heart rate variability HRV
La Heart Rate Variability (HRV) e' una tecnica per misurare ed analizzare la
variabilita' della frequenza cardiaca. La HRV e' correlata alla interazione fra il
Sistema Nervoso Simpatico e Parasimpatico. Ci viene consegnata dall’indagine
clinica, dove costituisce fattore prognostico per importanti patologie cardiache.
3. HRV
• FC: Valore medio/minuto
• Il tempo che intercorre fra un battito
cardiaco e l'altro, non e' costante,
ma cambia in continuazione
4. HRV
Esiste una naturale variabilita' della
frequenza cardiaca in risposta a
fattori quali il ritmo del respiro, gli
stati emozionali, lo stato di ansia,
stress, rabbia, rilassamento,
pensieri, etc.
8. Overwork/Overreaching
Acute phase during which training load (intensity or
volume) is significantly increased
Short-term deterioration in performance
Usually < 2 weeks
9. Overtraining Model
Supercompensation
Performance Overreaching
Overtrained
Time
11. Indicators of Insufficient
Recovery
Increased resting HR
Mood evaluation (POMS)
Decreased Free Testosterone/Cortisol Ratio
Anabolic/Catabolic balance
> 30% decrease from baseline
Decrease HRV
12. TEST A RIPOSO
L'applicazione pratica della analisi HRV, si basa sulle indicazioni dell'European Cardiology
Society, sugli studi Sovietici e sul rispetto di alcune regole generali dettate dall’esperienza,
tali da non determinare errori nell'analisi stessa, compromettendone i risultati.
Le raccomandazioni alle quali gli atleti devono far riferimento sono:
1) Evitare sostanze nervine a ridosso del test;
2) Aver effettuato l'ultimo pasto almeno 2 ore prima dell'inizio della valutazione;
Il protocollo standard prevede che l’analisi avvenga per un periodo di 5 minuti, con il
soggetto disteso su un lettino in posizione supina, in stanza buia a temperatura costante,
e che sia ripetuto nel tempo in condizioni analoghe. Comunque la condizione migliore è al
mattino dopo il risveglio, prima della colazione.
13. Velocità e praticità nell’esecuzione del
test e relativa analisi
il MINIcardio PRO si caratterizza per la sua
precisione e semplicità d’uso: si applica
velocemente con due elettrodi adesivi ….
…. ti sdrai e un protocollo sonoro ti
avvisa quando il test è finito.
14. Tacogramma RR
La distanza temporale fra un battito cardiaco ed il successivo viene chiamato
tempo R-R e viene espresso in millisecondi (ms). Il tacogramma viene
raccolto normalmente nell'arco di 4-5 minuti (cioe' vengono conteggiati circa
300 battiti cardiaci in tutto).
15. Bande di frequenza del segnale RR
1) VLF ( 0.01 e 0.04 Hz ) La banda VLF e' dovuta in parte all'attivita' del
Sistema Nervoso Simpatico, inoltre dai cambiamenti nella termoregolazione, ed
in ambito psicologico, e' influenzata dalle preoccupazioni e dai pensieri
ossessivi (worry and rumination)
2) LF ( 0.04 e 0.15 Hz ) La banda delle LF viene considerata principalmente
dovuta all'attivita' del Sistema Nervoso Simpatico, e all'attivita' di
regolazione dei barocettori.
3) HF ( 0.15 e 0.4 Hz ). La banda delle HF viene considerata espressione
dell'attivita' del Sistema Nervoso Parasimpatico e del Vagale. Questa zona
di frequenze subisce una elevata influenza da parte del ritmo e profondita' della
respirazione.
Entrambi questi parametri esprimono il grado complessivo della variabilita' della
frequenza cardiaca, quindi la attivita' complessiva del Simpatico +
Parasimpatico. Il rapporto invece fra Simpatico e Parasimpatico viene invece
misurato dal rapporto fra LF/HF
16.
17.
18.
19. La letteratura recente
Recentemente è stata pubblicata una metanalisi di 34 studi
su atleti agonisti nei quali erano valutati la FC e i parametri
di HRV prima e dopo un periodo in cui erano aumentati i
carichi di lavoro. L’analisi mostra che in seguito a un periodo
breve(≤ 2 settimane) di allenamento più intenso, causa di
uno stato di overreaching, si verifica un aumento del
rapporto LFHF e una tendenza a diminuire della somma
LF+HF. In seguito a periodi più lunghi di carico
intensificato(≥ 2 settimane) potenziale causa di uno stato di
overtraining, non si riscontrano invece sostanziali variazioni
dei parametri di HRV. Da questi dati sembra possibile
considerare un’alterazione del bilancio simpatico vagale
(rapporto LFHF) come marker di affaticamento a breve
termine.
20. La letteratura recente
Un aumento o un mantenimento della componente HF
su livelli stazionari è considerato un segno di effettivo
recupero dai carichi allenanti precedenti. Un abbassamento
della componente HF sotto i valori di base possono
essere considerati come uno stato di affaticamento e non
consigliare sedute di allenamento intense. (A. M.
Kiviniemi, A. J. Hautala, H. Kinnunen, e M. P. Tulppo,
«Endurance training guided individually by daily heart rate
variability measurements», Eur. J. Appl. Physiol., vol. 101,
n°. 6, pagg. 743-751, Dic 2007.)[22] (L. Bosquet, S. Merkari,
D. Arvisais, e A. E. Aubert, «Is heart rate a convenient tool to
monitor over-reaching? A systematic review of the
literature», Br J Sports Med, vol. 42, n°. 9, pagg. 709-714,
Set 2008).[23]
21. La letteratura recente
Sei mesi di allenamento ad intensità moderata determinano
un aumento dell’azione del parasimpatico e di una
diminuzione del simpatico (Iellamo et al. 2002)
Tre settimane di allenamento intenso nella fase quasi finale
della preparazione determinano un crollo della regolazione
parasimpatica e un aumento brutale di quella simpatica
(Iellamo et al. 2002)
Un allenamento che si pone lo scopo di aumentare il
VO2max determina riduzione del ritmo cardiaco e
aumento della componente parasimpatica
22. Conclusioni
L’overtraining è preceduto spesso da un periodo
d’eccesso di carico o da un non adeguato recupero o
da tutti e due i fattori e comunque da una non adeguata
programmazione.
La sua prevenzione può può essere facilitata dalla
misura dell’HRV e quindi dalla valutazione
dall’equilibrio tra attività simpatiche e
parasimpatche del SNA.