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Analisi della variabilità
cardiaca & HRV4Training
Marco Altini, PhD
Alessandra Saviotti
• Obiettivi
– Consapevolezza ed imparare ad ascoltare il
nostro corpo
– Evitare “overtraining” e infortuni
– Creare piani di allenamento migliori, personalizzati
per ogni atleta (o modificarli in corsa)
– Ottimizzare la preparazione in vista di eventi
importanti (gare, competizioni, etc.)
• Evoluzione di tecniche precedenti in cui si
misurava il battito a riposo o durante la notte.
• HRV e’ più preciso, permette di misurare
meglio il livello di recupero fisiologico
HRV4Training
IN QUESTA PRESENTAZIONE
• Cos’è la variabilità cardiaca? (HRV)
– Fisiologia
• Come raccogliere dati
– Tecnologie disponibili
• Linee guida
– Misure, fattori esterni
• Analisi dati 3
Cos’è la variabilità cardiaca (HRV)?
4
BATTITO CARDIACO
5
Variazione tra battiti
consecutivi
Il cuore non batte in
modo costante
Perché ci interessa?
6
Il corpo umano, a livello fisiologico, cerca di
mantenere uno stato di equilibrio, chiamato
omeostasi, necessario per un funzionamento
ottimale.
Il corpo percepisce lo stress attraverso i nostri
sensi, e manda queste informazioni al
cervello, che decide come reagire.
Indipendentemente dalla sorgente che
causa lo stress, il corpo risponde allo stesso
modo.
QUANTIFICARE LO STRESS
Quando incontriamo una forma di stress,
il sistema nervoso autonomo porta gli
impulsi ricevuti dal cervello ai vari muscoli
ed organi del corpo umano.
Questo meccanismo del sistema nervoso
autonomo comanda quasi il 90% delle
funzioni del corpo umano, sia quelli a
breve termine come la respirazione che
quelli più a lungo termine come la
temperatura corporea o il ritmo
circadiano
QUANTIFICARE LO STRESS
Il sistema nervoso autonomo, ed in
particolare il sistema parasimpatico, di cui fa
parte il nervo vago, controlla vari organi nel
corpo umano, tra cui il cuore.
Quando misuriamo la variabilità cardiaca
(HRV), non facciamo altro che fare una
misura indiretta e non-invasiva dell’attività
del nervo vago, in quanto analizziamo dei
processi da questo alterati. Ad esempio,
un’attività più elevata del nervo vago, tipica
di un’attività maggiore da parte del sistema
parasimpatico, risulterà in una HRV più alta.
QUANTIFICARE LO STRESS
Misurando HRV possiamo quindi
catturare cambiamenti a livello di
sistema nervoso autonomo in modo
non invasivo, e ottenere importanti
informazioni sulle capacita fisiche e
mentali del corpo.
QUANTIFICARE LO STRESS
Per riassumere, il sistema nervoso autonomo
controlla e regola moltissimi processi
all’interno del corpo umano cosi come le
risposte del nostro corpo a varie forme di
stress.
HRV è regolata dal sistema nervoso
autonomo, in particolare dal sistema
parasimpatico e di conseguenza ci può
rivelare informazioni importanti sulla reazione
del nostro corpo allo stress,
indipendentemente da cosa lo ha generato
(allenamento, un periodo difficile sul lavoro,
ecc.).
QUANTIFICARE LO STRESS
12
HRV più alta
Meno stressato a livello
fisiologico
Pronto per la prestazione
HRV più bassa
Più stressato a livello
fisiologico
Stanchezza
13
HRV più alta
Meno stressato a livello
fisiologico
Pronto per la prestazione
HRV più bassa
Più stressato a livello
fisiologico
Stanchezza
Grossa semplificazione
Bene, ma come raccogliamo dati?
14
IN QUESTA PRESENTAZIONE
• Cos’è la variabilità cardiaca? (HRV)
– Fisiologia
• Come raccogliere dati
– Tecnologie disponibili
• Linee guida
– Misure, fattori esterni
• Analisi dati 15
Ad HRV4Training abbiamo creato il primo
sistema al mondo in grado di misurare la
variabilità cardiaca usando
semplicemente il telefono.
La app analizza il flusso sanguigno
illuminando il dito con il flash del telefono,
e usando la videocamera e una serie di
algoritmi per individuare i tempi tra i
battiti e calcolare HRV. Questi metodi
sono stati testati e validati al centro High
Performance Sports New Zealand
ACQUISIZIONE DATI
SENSORI
Non si possono utilizzare tutti i sensori, in particolare è
importante considerarli solo se:
- Implementano gli standard di comunicazione (e.g. ad
esempio 4.0 heart rate profile) in questo modo si può
verificare che siano in grado di misurare intervalli RR in
modo preciso
- Forniscano intervalli RR precisi (quasi tutte le fasce
cardio vanno bene, mentre gli orologi al momento non
sono utilizzabili, a parte qualche eccezione)
17
FASCIA CARDIO + APP
Solitamente molto preciso, consigliamo
Polar H7, che abbiamo testato rispetto
all’ECG
18
ECG rMSSD (ms)
Adapted from Tamura et al. Wearable Photoplethysmographic Sensors—Past and Present
PPG
Adapted from Tamura et al. Wearable Photoplethysmographic Sensors—Past and
PPG
Fotocamera
PPG
Tempo
Battito istantaneo
MISURA
PPG VALIDATO
HRV4Training fornisce misure con la
fotocamera equivalenti ad un ECG o
fascia cardio
22
ECG vs PPG vs FASCIA CARDIO
Dal paper Plews et al. “Comparison of HRV
recording with smart phone PPG, Polar H7 chest
strap and electrocardiogram methods”
23
IN QUESTA PRESENTAZIONE
• Cos’è la variabilità cardiaca? (HRV)
– Fisiologia
• Come raccogliere dati
– Tecnologie disponibili
• Linee guida
– Misure, fattori esterni
• Analisi dati 24
Come si usa la app?
25
FATTORI CHE INFLUENZANO LA MISURA
Per natura stessa di quello che la HRV
quantifica, ovvero l’attività del nervo vago,
o attività del sistema nervoso autonomo, é
influenzata da numerosi fattori.
Esercizio fisico, nicotina, caffeina,
medicinali, ora del giorno (ritmo
circardiano), alcol, età, digestione di cibo
o di acqua, malattia, ecc.
26
COME INTERPRETIAMO I DATI QUINDI?
E’ fondamentale misurare la variabilità
cardiaca in modo da limitare il più possibile
l’effetto di fonti di stress cosiddette esterne.
Il modo più semplice per creare il cosiddetto
contesto riproducibile in cui fare la misura, è
farla appena svegli, prima di fare esercizio,
mangiare, mettersi a lavorare, ovvero prima
che le varie forme di stress di tutti i giorni
possano influenzarci.
27
COME INTERPRETIAMO I DATI QUINDI?
Una misura effettuata da letto, rilassati,
anche solo per 60 secondi, è un ottimo
metodo per ottenere dati validi, che
rappresentano il livello di stress fisiologico
cronico o in risposta a stress acuti molto
forti, della durata di vari giorni, come ad
esempio un allenamento molto intenso o
un viaggio intercontinentale.
28
LINEE GUIDA
• Come/quando fare la misura?
– La mattina, da letto, ecc.
• Che tipo di misura?
– Stesi, seduti, ecc.
• Frequenza della misura, quante volte a settimana?
• Altri consigli
29
COME/QUANDO MISURARE
• Appena svegli
– Stato fisiologico rilassato
– Limita fonti di stress esterne
– Simile al procedimento utilizzato in studi
clinici / ricerca
– Misure molto simili a quelle notturne
– Fare il possibile per limitare stress esterni,
ad esempio mai leggere l’email o i social
networks prima della misura…
30
CHE TIPO DI MISURA
• Stesi a letto
– Limita altri fattori come l’attività fisica (anche
semplicemente alzarsi da letto e non aspettare
un minuto)
– Metodo standard negli studi clinici
– Seduti o in piedi va bene comunque, ma
assicuratevi di aspettare almeno 1-2 minuti
dopo esservi alzati in piedi o si rischia di misurare
l’effetto della transizione, più che la variabilità a
riposo
– Cercate di non misurare dopo molto tempo da
quando vi siete svegliati, a quel punto non è
molto utile
31
FREQUENZA DELLA MISURA
• 4-5 volte a settimana sono sufficienti
per una media settimanale precisa,
però misurare tutti i giorni può darvi
informazioni aggiuntive importanti (ad
esempio il Coefficiente di Variazione)
32
ALTRI CONSIGLI
• Fattori che condizionano la misura e
dovrebbero venire evitati:
• Deglutire
• Sbadigliare
• Muoversi
• ecc.
33
Fotocamera
PPG
Tempo
Battito istantaneo
MISURA
35
36
IN QUESTA PRESENTAZIONE
• Cos’è la variabilità cardiaca? (HRV)
– Fisiologia
• Come raccogliere dati
– Tecnologie disponibili
• Linee guida
– Misure, fattori esterni
• Analisi dati 37
Come utilizzare i dati?
38
ANALISI & UTILIZZO DATI
Abbiamo vari programmi a disposizione per
pianificare e analizzare l’allenamento, dove
possiamo decidere carico di allenamento per i
prossimi mesi, e vedere dove ci porta a livello di
condizione fisica.
In tutto ciò però, non stiamo considerando
come sta rispondendo il corpo dell’atleta a tale
programma di allenamento. Si sta adattando
bene? O sta faticando più del previsto?
39
ANALISI & UTILIZZO DATI
Una misura oggettiva dello stato di stress può
aiutarci a implementare cambiamenti in corsa.
Per l’atleta non professionista, magari che si
allena quando non deve dedicare tempo al
lavoro o alla famiglia, misurare l’HRV può essere
ancora più importante, in quanto tutte le forme
di stress vengono rilevate in questo modo, e
possiamo capire meglio quando è il caso di
rallentare con gli allenamenti, o quando
possiamo concederci una sessione intensa in
più, sempre con l’obiettivo di migliorare la
prestazione fisica sul lungo termine.
40
Come inserirlo nella pianificazione
dell’allenamento?
41
PIANIFICAZIONE ALLENAMENTO
Feedback continuo per ottimizzare carichi e
periodizzazione. L’HRV ci fornisce informazioni sul
livello di stress e su come stiamo rispondendo al
carico di allenamento, se va tutto bene ci
aspettiamo valori pressoché costanti e poche
variazioni, una situazione dove è “tutto normale”.
In caso di stress elevato, misurare ogni giorno ci
farà notare questo cambiamento velocemente, e
ci darà la possibilità di implementare
cambiamenti che facciano si’ che le cose tornino
“normali” prima che sia troppo tardi (ad esempio
prima del sovrallenamento).
42
PIANIFICAZIONE ALLENAMENTO
E’ importante inoltre, avere sempre un
programma di allenamento e una pianificazione
da seguire, ed eventualmente modificare.
Un programma di allenamento polarizzato,
includendo una buona parte di allenamenti a
bassa intensità, combinati con sessioni intense di
lavoro sulla velocità e il fitness cardiorespiratorio,
solitamente è in grado di fornire un ottimo
equilibrio, e può essere ottimizzato analizzando
la risposta di un atleta al programma, usando
l’HRV.
43
PIANIFICAZIONE ALLENAMENTO
A livello pratico, consiglierei di rendere la
misura mattutina un’abitudine.
Più dati possono aiutare: studiando i dati
sul medio-lungo termine, possiamo
analizzare parametri aggiuntivi che ci
possono dire di più sull’adattamento (o
mancato adattamento) di un’ atleta al
programma di allenamento.
44
PIANIFICAZIONE ALLENAMENTO
Ad esempio, un valore di HRV che varia
molto da un giorno all’altro, spesso è
sintomo di problemi di adattamento (o altre
fonti di stress presenti), mentre un valore più
costante durante la settimana, è un
segnale migliore (coefficiente di variazione
in HRV4Training).
Il tutto va sempre analizzato nel contesto
del carico di allenamento. 45
PIANIFICAZIONE ALLENAMENTO
Utilizzare HRV come strumento
aggiuntivo, senza fissarsi troppo sulla
misura giornaliera.
Un valore basso non indica
necessariamente un problema, magari si
è dormito e/o digerito male; è sempre
meglio concentrarsi sulla media
settimanale, e l’andamento a medio
lungo termine. 46
Esempi
47
FORME DI STRESS ACUTO
Gli esempi che seguono derivano dai
dati raccolti con HRV4Training
– Fuori dal laboratorio
– Contestualizzati
– Precisi
– Varie situazioni (allenamento, viaggio,
assunzione alcolici, malattia, ecc.)
– Campione di utenti maggiore rispetto a
studi clinici
48
−8
−4
0
4
8
20
to
3020
to
3030
to
4030
to
4040
to
5040
to
5050
to
6050
to
60
Age groups
HRchange(%)
Training
Low training load
High training load
HR change
−8
−4
0
4
8
20
to
3020
to
3030
to
4030
to
4040
to
5040
to
5050
to
6050
to
60
Age groups
rMSSDchange(%)
HRV (rMSSD) change
ESEMPI: ALLENAMENTO
ESEMPIO: VIAGGI
ESEMPIO: ASSUNZIONE ALCOL
ESEMPIO: MALATTIA
FONTI DI STRESS ACUTE
Solitamente sono fonti di stress
importanti, che vengono rilevate
facilmente, ma non dimentichiamo che
agiscono tutte contemporaneamente
53
54
ANALISI LONGITUDINALE
• Possibile grazie alle tecnologie odierne
– È finalmente possibile misurare in condizioni
ottimali senza bisogno di recarsi in laboratorio
Esempi:
- Progressione di una condizione clinica
- Adattamento ad una certa attività o
ambiente:
- Altitudine
- Blocco di allenamento / sovrallenamento
55
ANALISI LONGITUDINALE
Vista l’influenza di ogni fonte di stress sul
sistema nervoso, raccogliere dati
longitudinalmente può rivelarci
informazioni importanti su tante
complesse relazioni sia per individui in
salute che in malattia
56
57
ESEMPIO:
HRV
58
ESEMPIO:
HRV e consiglio giornaliero (verde = ok)
59
ESEMPIO:
HRV e consiglio giornaliero (verde = ok)
Durata del sonno
60
ESEMPIO:
Durata del sonno
HRV e consiglio giornaliero (verde = ok)
61
ESEMPIO:
HRV e consiglio giornaliero (verde = ok)
Durata del sonno
62
ESEMPIO:
Emicrania
HRV e consiglio giornaliero (verde = ok)
63
ESEMPIO:
Carico di allenamento elevato
64
ESEMPIO:
Ciclo mestruale
Altre analisi in HRV4Training
65
ANDAMENTI FISIOLOGICI
66
CARICO DI ALLENAMENTO
Carico di allenamento e rischio infortunio
67
STIMA DEL VO2MAX
Stima del VO2max
68
SOGLIA ACIDO LATTICO
69
ALLENAMENTO POLARIZZATO
Allenamento polarizzato
70
71
Analisi della variabilità
cardiaca & HRV4Training
Marco Altini, PhD
Alessandra Saviotti

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Analisi della variabilità cardiaca (HRV)

  • 1. 1 Analisi della variabilità cardiaca & HRV4Training Marco Altini, PhD Alessandra Saviotti
  • 2. • Obiettivi – Consapevolezza ed imparare ad ascoltare il nostro corpo – Evitare “overtraining” e infortuni – Creare piani di allenamento migliori, personalizzati per ogni atleta (o modificarli in corsa) – Ottimizzare la preparazione in vista di eventi importanti (gare, competizioni, etc.) • Evoluzione di tecniche precedenti in cui si misurava il battito a riposo o durante la notte. • HRV e’ più preciso, permette di misurare meglio il livello di recupero fisiologico HRV4Training
  • 3. IN QUESTA PRESENTAZIONE • Cos’è la variabilità cardiaca? (HRV) – Fisiologia • Come raccogliere dati – Tecnologie disponibili • Linee guida – Misure, fattori esterni • Analisi dati 3
  • 4. Cos’è la variabilità cardiaca (HRV)? 4
  • 5. BATTITO CARDIACO 5 Variazione tra battiti consecutivi Il cuore non batte in modo costante
  • 7. Il corpo umano, a livello fisiologico, cerca di mantenere uno stato di equilibrio, chiamato omeostasi, necessario per un funzionamento ottimale. Il corpo percepisce lo stress attraverso i nostri sensi, e manda queste informazioni al cervello, che decide come reagire. Indipendentemente dalla sorgente che causa lo stress, il corpo risponde allo stesso modo. QUANTIFICARE LO STRESS
  • 8. Quando incontriamo una forma di stress, il sistema nervoso autonomo porta gli impulsi ricevuti dal cervello ai vari muscoli ed organi del corpo umano. Questo meccanismo del sistema nervoso autonomo comanda quasi il 90% delle funzioni del corpo umano, sia quelli a breve termine come la respirazione che quelli più a lungo termine come la temperatura corporea o il ritmo circadiano QUANTIFICARE LO STRESS
  • 9. Il sistema nervoso autonomo, ed in particolare il sistema parasimpatico, di cui fa parte il nervo vago, controlla vari organi nel corpo umano, tra cui il cuore. Quando misuriamo la variabilità cardiaca (HRV), non facciamo altro che fare una misura indiretta e non-invasiva dell’attività del nervo vago, in quanto analizziamo dei processi da questo alterati. Ad esempio, un’attività più elevata del nervo vago, tipica di un’attività maggiore da parte del sistema parasimpatico, risulterà in una HRV più alta. QUANTIFICARE LO STRESS
  • 10. Misurando HRV possiamo quindi catturare cambiamenti a livello di sistema nervoso autonomo in modo non invasivo, e ottenere importanti informazioni sulle capacita fisiche e mentali del corpo. QUANTIFICARE LO STRESS
  • 11. Per riassumere, il sistema nervoso autonomo controlla e regola moltissimi processi all’interno del corpo umano cosi come le risposte del nostro corpo a varie forme di stress. HRV è regolata dal sistema nervoso autonomo, in particolare dal sistema parasimpatico e di conseguenza ci può rivelare informazioni importanti sulla reazione del nostro corpo allo stress, indipendentemente da cosa lo ha generato (allenamento, un periodo difficile sul lavoro, ecc.). QUANTIFICARE LO STRESS
  • 12. 12 HRV più alta Meno stressato a livello fisiologico Pronto per la prestazione HRV più bassa Più stressato a livello fisiologico Stanchezza
  • 13. 13 HRV più alta Meno stressato a livello fisiologico Pronto per la prestazione HRV più bassa Più stressato a livello fisiologico Stanchezza Grossa semplificazione
  • 14. Bene, ma come raccogliamo dati? 14
  • 15. IN QUESTA PRESENTAZIONE • Cos’è la variabilità cardiaca? (HRV) – Fisiologia • Come raccogliere dati – Tecnologie disponibili • Linee guida – Misure, fattori esterni • Analisi dati 15
  • 16. Ad HRV4Training abbiamo creato il primo sistema al mondo in grado di misurare la variabilità cardiaca usando semplicemente il telefono. La app analizza il flusso sanguigno illuminando il dito con il flash del telefono, e usando la videocamera e una serie di algoritmi per individuare i tempi tra i battiti e calcolare HRV. Questi metodi sono stati testati e validati al centro High Performance Sports New Zealand ACQUISIZIONE DATI
  • 17. SENSORI Non si possono utilizzare tutti i sensori, in particolare è importante considerarli solo se: - Implementano gli standard di comunicazione (e.g. ad esempio 4.0 heart rate profile) in questo modo si può verificare che siano in grado di misurare intervalli RR in modo preciso - Forniscano intervalli RR precisi (quasi tutte le fasce cardio vanno bene, mentre gli orologi al momento non sono utilizzabili, a parte qualche eccezione) 17
  • 18. FASCIA CARDIO + APP Solitamente molto preciso, consigliamo Polar H7, che abbiamo testato rispetto all’ECG 18 ECG rMSSD (ms)
  • 19. Adapted from Tamura et al. Wearable Photoplethysmographic Sensors—Past and Present PPG
  • 20. Adapted from Tamura et al. Wearable Photoplethysmographic Sensors—Past and PPG
  • 22. PPG VALIDATO HRV4Training fornisce misure con la fotocamera equivalenti ad un ECG o fascia cardio 22
  • 23. ECG vs PPG vs FASCIA CARDIO Dal paper Plews et al. “Comparison of HRV recording with smart phone PPG, Polar H7 chest strap and electrocardiogram methods” 23
  • 24. IN QUESTA PRESENTAZIONE • Cos’è la variabilità cardiaca? (HRV) – Fisiologia • Come raccogliere dati – Tecnologie disponibili • Linee guida – Misure, fattori esterni • Analisi dati 24
  • 25. Come si usa la app? 25
  • 26. FATTORI CHE INFLUENZANO LA MISURA Per natura stessa di quello che la HRV quantifica, ovvero l’attività del nervo vago, o attività del sistema nervoso autonomo, é influenzata da numerosi fattori. Esercizio fisico, nicotina, caffeina, medicinali, ora del giorno (ritmo circardiano), alcol, età, digestione di cibo o di acqua, malattia, ecc. 26
  • 27. COME INTERPRETIAMO I DATI QUINDI? E’ fondamentale misurare la variabilità cardiaca in modo da limitare il più possibile l’effetto di fonti di stress cosiddette esterne. Il modo più semplice per creare il cosiddetto contesto riproducibile in cui fare la misura, è farla appena svegli, prima di fare esercizio, mangiare, mettersi a lavorare, ovvero prima che le varie forme di stress di tutti i giorni possano influenzarci. 27
  • 28. COME INTERPRETIAMO I DATI QUINDI? Una misura effettuata da letto, rilassati, anche solo per 60 secondi, è un ottimo metodo per ottenere dati validi, che rappresentano il livello di stress fisiologico cronico o in risposta a stress acuti molto forti, della durata di vari giorni, come ad esempio un allenamento molto intenso o un viaggio intercontinentale. 28
  • 29. LINEE GUIDA • Come/quando fare la misura? – La mattina, da letto, ecc. • Che tipo di misura? – Stesi, seduti, ecc. • Frequenza della misura, quante volte a settimana? • Altri consigli 29
  • 30. COME/QUANDO MISURARE • Appena svegli – Stato fisiologico rilassato – Limita fonti di stress esterne – Simile al procedimento utilizzato in studi clinici / ricerca – Misure molto simili a quelle notturne – Fare il possibile per limitare stress esterni, ad esempio mai leggere l’email o i social networks prima della misura… 30
  • 31. CHE TIPO DI MISURA • Stesi a letto – Limita altri fattori come l’attività fisica (anche semplicemente alzarsi da letto e non aspettare un minuto) – Metodo standard negli studi clinici – Seduti o in piedi va bene comunque, ma assicuratevi di aspettare almeno 1-2 minuti dopo esservi alzati in piedi o si rischia di misurare l’effetto della transizione, più che la variabilità a riposo – Cercate di non misurare dopo molto tempo da quando vi siete svegliati, a quel punto non è molto utile 31
  • 32. FREQUENZA DELLA MISURA • 4-5 volte a settimana sono sufficienti per una media settimanale precisa, però misurare tutti i giorni può darvi informazioni aggiuntive importanti (ad esempio il Coefficiente di Variazione) 32
  • 33. ALTRI CONSIGLI • Fattori che condizionano la misura e dovrebbero venire evitati: • Deglutire • Sbadigliare • Muoversi • ecc. 33
  • 35. 35
  • 36. 36
  • 37. IN QUESTA PRESENTAZIONE • Cos’è la variabilità cardiaca? (HRV) – Fisiologia • Come raccogliere dati – Tecnologie disponibili • Linee guida – Misure, fattori esterni • Analisi dati 37
  • 38. Come utilizzare i dati? 38
  • 39. ANALISI & UTILIZZO DATI Abbiamo vari programmi a disposizione per pianificare e analizzare l’allenamento, dove possiamo decidere carico di allenamento per i prossimi mesi, e vedere dove ci porta a livello di condizione fisica. In tutto ciò però, non stiamo considerando come sta rispondendo il corpo dell’atleta a tale programma di allenamento. Si sta adattando bene? O sta faticando più del previsto? 39
  • 40. ANALISI & UTILIZZO DATI Una misura oggettiva dello stato di stress può aiutarci a implementare cambiamenti in corsa. Per l’atleta non professionista, magari che si allena quando non deve dedicare tempo al lavoro o alla famiglia, misurare l’HRV può essere ancora più importante, in quanto tutte le forme di stress vengono rilevate in questo modo, e possiamo capire meglio quando è il caso di rallentare con gli allenamenti, o quando possiamo concederci una sessione intensa in più, sempre con l’obiettivo di migliorare la prestazione fisica sul lungo termine. 40
  • 41. Come inserirlo nella pianificazione dell’allenamento? 41
  • 42. PIANIFICAZIONE ALLENAMENTO Feedback continuo per ottimizzare carichi e periodizzazione. L’HRV ci fornisce informazioni sul livello di stress e su come stiamo rispondendo al carico di allenamento, se va tutto bene ci aspettiamo valori pressoché costanti e poche variazioni, una situazione dove è “tutto normale”. In caso di stress elevato, misurare ogni giorno ci farà notare questo cambiamento velocemente, e ci darà la possibilità di implementare cambiamenti che facciano si’ che le cose tornino “normali” prima che sia troppo tardi (ad esempio prima del sovrallenamento). 42
  • 43. PIANIFICAZIONE ALLENAMENTO E’ importante inoltre, avere sempre un programma di allenamento e una pianificazione da seguire, ed eventualmente modificare. Un programma di allenamento polarizzato, includendo una buona parte di allenamenti a bassa intensità, combinati con sessioni intense di lavoro sulla velocità e il fitness cardiorespiratorio, solitamente è in grado di fornire un ottimo equilibrio, e può essere ottimizzato analizzando la risposta di un atleta al programma, usando l’HRV. 43
  • 44. PIANIFICAZIONE ALLENAMENTO A livello pratico, consiglierei di rendere la misura mattutina un’abitudine. Più dati possono aiutare: studiando i dati sul medio-lungo termine, possiamo analizzare parametri aggiuntivi che ci possono dire di più sull’adattamento (o mancato adattamento) di un’ atleta al programma di allenamento. 44
  • 45. PIANIFICAZIONE ALLENAMENTO Ad esempio, un valore di HRV che varia molto da un giorno all’altro, spesso è sintomo di problemi di adattamento (o altre fonti di stress presenti), mentre un valore più costante durante la settimana, è un segnale migliore (coefficiente di variazione in HRV4Training). Il tutto va sempre analizzato nel contesto del carico di allenamento. 45
  • 46. PIANIFICAZIONE ALLENAMENTO Utilizzare HRV come strumento aggiuntivo, senza fissarsi troppo sulla misura giornaliera. Un valore basso non indica necessariamente un problema, magari si è dormito e/o digerito male; è sempre meglio concentrarsi sulla media settimanale, e l’andamento a medio lungo termine. 46
  • 48. FORME DI STRESS ACUTO Gli esempi che seguono derivano dai dati raccolti con HRV4Training – Fuori dal laboratorio – Contestualizzati – Precisi – Varie situazioni (allenamento, viaggio, assunzione alcolici, malattia, ecc.) – Campione di utenti maggiore rispetto a studi clinici 48
  • 49. −8 −4 0 4 8 20 to 3020 to 3030 to 4030 to 4040 to 5040 to 5050 to 6050 to 60 Age groups HRchange(%) Training Low training load High training load HR change −8 −4 0 4 8 20 to 3020 to 3030 to 4030 to 4040 to 5040 to 5050 to 6050 to 60 Age groups rMSSDchange(%) HRV (rMSSD) change ESEMPI: ALLENAMENTO
  • 53. FONTI DI STRESS ACUTE Solitamente sono fonti di stress importanti, che vengono rilevate facilmente, ma non dimentichiamo che agiscono tutte contemporaneamente 53
  • 54. 54
  • 55. ANALISI LONGITUDINALE • Possibile grazie alle tecnologie odierne – È finalmente possibile misurare in condizioni ottimali senza bisogno di recarsi in laboratorio Esempi: - Progressione di una condizione clinica - Adattamento ad una certa attività o ambiente: - Altitudine - Blocco di allenamento / sovrallenamento 55
  • 56. ANALISI LONGITUDINALE Vista l’influenza di ogni fonte di stress sul sistema nervoso, raccogliere dati longitudinalmente può rivelarci informazioni importanti su tante complesse relazioni sia per individui in salute che in malattia 56
  • 58. 58 ESEMPIO: HRV e consiglio giornaliero (verde = ok)
  • 59. 59 ESEMPIO: HRV e consiglio giornaliero (verde = ok) Durata del sonno
  • 60. 60 ESEMPIO: Durata del sonno HRV e consiglio giornaliero (verde = ok)
  • 61. 61 ESEMPIO: HRV e consiglio giornaliero (verde = ok) Durata del sonno
  • 62. 62 ESEMPIO: Emicrania HRV e consiglio giornaliero (verde = ok)
  • 65. Altre analisi in HRV4Training 65
  • 67. CARICO DI ALLENAMENTO Carico di allenamento e rischio infortunio 67
  • 68. STIMA DEL VO2MAX Stima del VO2max 68
  • 71. 71 Analisi della variabilità cardiaca & HRV4Training Marco Altini, PhD Alessandra Saviotti