2014-01-04 impariamo a imparare - manifesto fondativo
Giochiamo con gli automi rel 99.00
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Giovanni Lariccia
MATEMATICAMENTE
Relazione finale sul corso
L’ obiettivo finale del corso era quello di verificare empiricamente la validità
dell’ assioma dovuto a Seymour Papert secondo il quale i bambini sono tutti
virtualmente dei piccoli matematici che aspettano soltanto una situazione
appropriata per manifestare la loro curiosità e sete di sapere e di scoprire.
Durante il corso Pon che abbiamo realizzato nella scuola di San Giorgio del
Sannio abbiamo avuto modo di sperimentare diverse capacità matematiche dei
bambini:
la capacità di interiorizzare e memorizzare un “linguaggio segreto”di tipo
matematico (Iperlogo)
la capacità di costruire con le mani, la carta, riga e compasso, forbici e colla
oggetti matematici piuttosto complessi e molto belli, in particolare di
costruire figure di tipo frattale che hanno la proprietà di essere
“autosimilari”, ovvero uguali a sé stessi a diversi livelli di dettaglio
(profondità).
la capacità di riprodurre gli stessi oggetti sul computer affidandone la
costruzione a degli “automi”.
Il termine automa è stato da noi utilizzato per parlare dei programmi, in modo
più specifico per parlare dei programmi costruiti dagli stessi bambini usando il
linguaggio pedagogico Iperlogo che ha le sue origini negli studi del grande
psicologo svizzero Jean Piaget ripresi da Seymour Papert al Mit di Boston.
Piaget ha studiato a fondo lo sviluppo dell’ intelligenza dei bambini, in
particolare dell’ intelligenza matematica. Dopo di lui altre persone, proseguendo
nella sua scia, hanno stabilito che se ai bambini viene data la possibilità di
costruire i concetti matematici, possono diventare dei “matematici in erba”.
In altre parole possono fare le loro scoperte e stabilire i loro teoremi. I concetti
matematici non sono più cose astratte e astruse, ma diventano parte dei loro
“mondi giocattolo” o, come noi li definiamo, diventano dei “micromondi”.
Un micromondo, del resto, è qualcosa di molto vicino ad un videogioco. Se avete
provato ad osservare i bambini che giocano con dei videogiochi avrete notato
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che di fronte a questo tipo di situazione anche i bambini più problematici
dimostrano una grande motivazione, molta curiosità e un desiderio fortissimo i
portare a termine i loro prodotti.
Noi abbiamo constatato che i quaranta bambini dei due corsi Pon di San Giorgio
del Sannio hanno esplorato alcuni micromondi costruendo, dentro questi
micromondi, delle costruzioni del tutto originali usando la logica e la fantasia.
Abbiamo cercato di fare in modo che questa esperienza diventasse per loro
memorabile: per fare questo abbiamo cercato di rendere possibile il racconto
delle loro scoperte, in modo che essi potessero rivivere le loro emozioni e
comunicarle all’ esterno nella forma di una sorta di spettacolo conclusivo in cui i
bambini si sono confrontati con sé stessi e con gli automi che essi stessi, con il
nostro aiuto, hanno creato.
Riteniamo che questo modello di corso sia ripetibile con altri bambini della
stessa età e dunque ci auguriamo che venga ripetuto in altre scuole. Per questo
abbiamo documentato l’ esperienza con delle foto e dei brevi filmati video in cui
riprendiamo il lavoro sapiente delle loro mani ed il loro percorso di scoperta, in
concreto e sul computer, delle strutture che hanno compreso ed interiorizzato.
ARGOMENTI TRATTATI NEL CORSO
Gli argomenti trattati, sia in modo virtuale (sul computer) che reale (con carta,
forbici, colla, riga e compasso) sono:
Bersagli colorati
Rosoni
Facce facciose (costruzione di smiles)
Orologi colorati (figure di rotazione di un segmento che si conclude con un
cerchio o un poligono
Il mondo dei triangoli colorati
Il mondo degli esagoni colorati e degli “alveari”
Il mondo dei quadrati, degli ottagoni e delle stelle ottagonali
Riproduzione libera (con il computer e con il cartoncino) della figura che
si trova su un mosaico di Monreale
Il mondo dei frattali: le spugne di Sierpinski
Nello spettacolo di fine corso i bambini hanno dimostrato una grandissima
autonomia e capacità di replicare ed approfondire gli obiettivi che avevamo
raggiunto durante l’ anno.
Giovanni Lariccia,
Docente di Didattica della Matematica
Università Cattolica di Milano
Docente di Didattica dell’ Informatica
Università Lumsa di Roma