un'introduzione alle principali metodologie per la valutazione dei rischi da movimentazione manuale dei carichi secondo il D.Lgs 81/08; aggiornato al maggio 2019
valutazione del rischio da movimentazione manuale dei carichi
1. 1
INTRODUZIONE ALLA VALUTAZIONEINTRODUZIONE ALLA VALUTAZIONE
DEI RISCHI DA MOVIMENTAZIONEDEI RISCHI DA MOVIMENTAZIONE
MANUALE DEI CARICHIMANUALE DEI CARICHI
Corrado Cigaina
corrado_cigaina@ats-pavia.it
2. 2
MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI
qualsiasi attività che richiede ad uno o più lavoratori
l'uso della forza manuale per eseguire un lavoro,che
comporta il:
●
sollevare,
●
deporre,
●
spingere,
●
tirare,
●
portare
●
spostare
3. 3
MOVIMENTAZIONE MANUALE
MMC (Movimentazione Manuale dei Carichi):
●
coinvolge tutti i settori: uffici, cantieri,
agricoltura....
●
Una delle principali cause di infortunio sul
lavoro
●
problemi muscolo-scheletrici (1/3 delle malattie
professionali)
●
Valutazione dei rischi superficiali ed imprecise
●
Confusione nell'applicabilità delle metodologie
definite nelle norme tecniche
4. 4
M.M.C. PERICOLOSA
MMC pericolosa, quando:
1.per le caratteristiche del carico
2. condizioni ergonomiche sfavorevoli
Vie è un rischio di patologie da sovraccarico
biomeccanico, in particolare dorso-lombare
Ergonomia: disciplina che analizza il rapporto tra
l'uomo e l'ambiente lavorativo per rendere più
confortevole e salutare il lavoro.
5. MMC PERICOLOSA
Non tutta la MMC è pericolosa
Un'attività diventa pericolosa quando si ha:
●
uso di forza ripetuta e prolungata
●
postura non corretta da assumere per un luogo
periodo di tempo o ripetutamente
●
movimento delle braccia ripetitivo
●
necessità di applicare un'elevata forza
●
movimentazione di carichi instabili, ingombranti
6. MOLTEPLICI CAUSE D'INFORTUNIO
Durante la MMC si evidenziano parecchi infortuni
dovuti a:
●
fretta
●
percorsi di trasporto con pericoli di inciampo
●
attrezzature mancanti o inadatte
●
Scarsa organizzazione del lavoro
●
carichi troppo pesanti o non pratici da afferrare
●
formazione e istruzione carenti
●
mancata conoscenza dei pericoli
●
cattive abitudini
7. MOLTEPLICI CAUSE D'INFORTUNIO
La persona che trasporta carichi ha dei limiti :
●
nella capacità di percezione visiva
●
la capacità di concentrazione sulla presenza di
eventuali ostacoli
●
l’equilibrio a causa di un carico instabile
●
l’agilità, la mobilità, la reazione
8. 8
COSA FARE?
1.Consultare e coinvolgere i lavoratori per
individuare tutti i pericoli da MMC
2.Evitare la MMC
3.Valutare i rischi per le operazioni che non possono
essere evitate
4.Ridurre i rischi a livelli accettabili attraverso misure
organizzative
in sostanza...
effettuare un processo di valutazione dei rischi
9. 9
PERICOLI DELLA MMC
Allegato XXXIII D.lgs 81/08
●
Caratteristiche del carico
●
Sforzo fisico richiesto
●
Caratteristiche dell'ambiente di lavoro
●
Esigenze connesse all'attività
●
Fattori individuali
10. 10
CARATTERISTICHE DEL CARICO
●
troppo pesante
●
ingombrante o difficile da afferrare
●
in equilibrio instabile
●
il suo contenuto rischia di spostarsi
●
deve essere tenuto o maneggiato a una certa
distanza dal tronco o con una torsione o
inclinazione del tronco;
●
può, comportare lesioni per il lavoratore, in
particolare in caso di urto.
11. LIMITE DI PESO E' ACCETTABILE?
Alla domanda non si può rispondere semplicemente
in termini di kg, occorre considerare diversi fattori:
●
costituzione fisica, età e statura dell’addetto
●
frequenza delle operazioni
●
vie dove si MMC (distanza e natura del terreno)
●
tecnica di sollevamento
●
altezza di sollevamento
●
caratteristiche del carico
12. D.Lgs 626/94 e R.D. 635/34 fissavano in:
●
30 kg per uomini
●
20 Kg per donne
D.Lgs 81/08
●
cancellato 30 Kg uomini
●
rimane in essere 20 Kg donne
Per gli uomini far riferimento alle tabelle della norma
tecnica ISO 11228:1
VALORI DI RIFERIMENTO
14. DIFFERENZA DI GENERE, ETA'
La valutazione dei rischi “deve riguardare tutti i rischi
… nonché quelli connessi ...alle differenze di
genere....nonché quelli connessi … all’età”
●
incertezza nell’individuare la massa di riferimento
per le lavoratrici, i minori e i lavoratori anziani
●
differente approccio valutativo
●
considerare i valori delle tabelle ISO
●
Indispensabile collaborazione del M.C.
15. SOFROZO FISICO RICHIESTO
●
è eccessivo
●
può essere effettuato solo con un movimento di
torsione del tronco
●
può comportare un movimento brusco del carico
●
è compiuto con il corpo in posizione instabile.
16. CARATTERISTICHE DELL'AMBIENTE
●
spazio libero, in particolare verticale è insufficiente
●
per lo svolgimento dell’attività richiesta il pavimento
è ineguale, quindi presenta rischi di inciampo o è
scivoloso
●
il posto o l’ambiente di lavoro non consentono al
lavoratore la movimentazione manuale di carichi ad
un’altezza di sicurezza o in buona posizione
17. CARATTERISTICHE DELL'AMBIENTE
●
il pavimento o il piano di lavoro presenza di dislivelli
che implicano la manipolazione del carico a livelli
diversi
●
il pavimento o il punto di appoggio sono instabili
●
la temperatura, l’umidità o la ventilazione sono
inadeguate
18. ESIGENZE CONNESSE ALL'ATTIVITA'
●
sforzi fisici che sollecitano in particolare la colonna
vertebrale, troppo frequenti o troppo prolungati
●
pause e periodi di recupero fisiologico insufficienti
●
distanze troppo grandi di sollevamento, di
abbassamento o di trasporto
●
un ritmo imposto da un processo che non può
essere modulato dal lavoratore
19. FATTORI INDIVIDUALI
●
inidoneità fisica a svolgere il compito tenuto conto
delle differenze di genere e di età
●
inidoneità fisica a svolgere il compito per patologie
(preesistenti o intercorrenti)
●
indumenti, calzature o altri effetti personali
inadeguati portati dal lavoratore
●
insufficienza o inadeguatezza delle conoscenze o
della formazione o dell’addestramento
20. 1. Individuare le attività a rischio MMC
2. evitare la MMC
3. valutare i rischi
4. ridurre il rischio a livelli accettabili
5. verificare e rivedere il tutto periodicamente
OBBLIGHI DEL DATORE
21. INDIVIDUAZIONE DELLE ATTIVITA'
Attività effettuate con regolarità
●
analizzare le singole fasi (valutazione
approfondita)
●
prendere provvedimenti adeguati;
Attività casuali
●
breve verifica della fase di lavoro
●
Interventi solitamente meno impegnativi
Consultare i lavoratori :
●
sanno individuare le attività di MMC pericolose
●
probabilmente hanno già la soluzione
22. 22
VALUTAZIONE PRELIMINARE
Esiste un rischio
dovuto alla MMC?
la MMC può essere evitata?
È possibile meccanizzare o
riorganizzare il lavoro in modo da
ridurre i rischi a livelli accettabili?
Valutazione del
rischio approfondita
NO
SI
SI
Valutazione del rischio MMC
non necessaria; rivedere solo
se si hanno cambiamenti
23. VALUTAZIONE DEL RISCHIO
devono essere presi in considerazione:
●
la postura del lavoratore
●
le forze esercitate dal lavoratore e qualsiasi
forza esercitata sul lavoratore dall'oggetto,
persona o animale
●
velocità dei movimenti da parte del lavoratore
●
esposizione del lavoratore alla vibrazione; e
●
la durata e la frequenza dell'attività
24. VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Oltre ai fattori di rischio, è necessario considerare
quanto possono contribuire al rischio:
●
il layout dell'area di lavoro
●
l'ambiente di lavoro
●
le caratteristiche di qualsiasi oggetto pertinente;
●
organizzazione del lavoro e sistema di lavoro.
25. EVITARE LA MMC
Evitare la MMC attraverso:
●
Adozione di misure organizzative
●
organizzazione del posto di lavoro
●
attrezzature meccaniche:
26. RIDURRE I RISCHI
●
Organizzazione del posto di lavoro
●
Tipologia dei carichi
●
Sorveglianza sanitaria
●
Formazione informazione
●
Addestramento
●
Procedure di lavoro – buone prassi
norme tecniche costituiscono criteri di riferimento per
valutare e ridurre i rischi
27. VALUTAZIONE APPROFONDITA
Norme tecniche:
●
UNI ISO 11228- 1 Sollevamento e Trasporto -
NIOSH
●
UNI ISO 11228- 2: Spinta e Traino – SNOOK
CIRIELLO
●
UNI ISO 11228- 3: Movimentazione di bassi carichi
ad alta frequenza. CHECK LIST OCRA
●
UNI EN 1005-2: S: Movimentazione manuale di
macchinario e di parti componenti il
macchinario.
28. M.M.C. PERSONE
M.AP.O. Movimentazione e Assistenza Pazienti
Ospedalizzati)
●
consente di valutare gli aspetti organizzativi-strutturali
●
non fornisce una misura del rischio per singolo
lavoratore
Scheda divisa in 2 parti:
1.raccogliere informazioni aspetti organizzativi e
formativi (colloquio caposala);
2.analisi aspetti ambientali attrezzature (sopralluogo)
29. ISO 11228 -1 NIOSH
Applicabile se:
●
carichi di peso superiore a 3 Kg,
●
azioni di movimentazione svolte in via non occasionale
(frequenze medie di 1 volta ogni ora nella giornata
lavorativa tipo),
●
azioni di tipo occasionale ma con valori vicini ai valori di
peso massimi consigliati
●
sollevamento di carichi svolto in posizione in piedi (non
seduta o inginocchiata) in spazi non ristretti,
●
sollevamento di carichi eseguito con due mani,
●
altre attività di movimentazione manuale (trasportare,
spingere, tirare) minimali
30. ISO 11228 -1 NIOSH
Applicabile se:
●
altre attività di movimentazione manuale
(trasportare, spingere, tirare) minimali
●
adeguata frizione tra piedi (suola) e pavimento
(coefficiente di frizione statica > 0.4),
●
gesti di sollevamento eseguiti in modo non brusco,
●
carico non estremamente freddo, caldo,
contaminato o con contenuto instabile,
●
condizioni microclimatiche favorevoli
31. ISO 11228 -1 NIOSH
ISO 11228-1 consente il calcolo dell'indice di rischio
solamente per i compiti singoli.
●
Compiti multipli frammisti: applicare il metodo
NIOSH Composite Lifting Index (CLI Index)
●
Compiti multipli sequenziali: applicare il nuovo
metodo NIOSH SLI (Sequential Lifting Index)
32. Equazione calcolo RWL (peso limite raccomandato)
RWL= LC x HM x VM x DM x AM x FM x CM
LC = costante di carico (23 kg protegge 90% uomini e
70% delle donne)
HM = fattore moltiplicatore orizzontale
VM= fattore di moltiplicazione verticale
DM = fattore moltiplicatore di distanza
FM = fattore moltiplicatore di frequenza
AM = fattore moltiplicatore asimmetrico
CM = fattore moltiplicatore di accoppiamento
NIOSH
34. CALCOLO LIFTING INDEX (LI)
peso limite raccomandato
●
Solitamente è sufficiente calcolare indice di
rischio all'origine o alla destinazione
●
Quando è richiesto un significativo controllo
dell'oggetto alla destinazione è utile calcolare il
peso limite raccomandato all'origine ed alla
destinazione e considerare il peso limite più
basso
35. ISO 11228 -1 NIOSH
Fattore altezza
●
Altezza da terra delle mani misurata
verticalmente dal piano di appoggio al punto di
mezzo tra la presa
●
Livello ottimale = 1 , altezza uguale a 75 cm
36. ISO 11228 -1 NIOSH
Fattore dislocazione verticale
●
Spostamento verticale delle mani durante il
sollevamento
●
differenza tra i valori di altezza delle mani fra
destinazione ed inizio sollevamento
37. FATTORE C , FATTORE D
fattore C: misurato dalla linea congiungente i malleoli
interni al punto di mezzo tra la presa delle mani
Fattore D: Angolo fra la linea di assimetria e la linea
sagittale
39. FATTORE FREQUENZA
Breve durata
Compiti di sollevamento durata di 1 ora seguiti da
periodi di recupero che siano in rapporto di almeno 1,2
Esempio compito di sollevamento di 45 minuti breve
durata se un periodo di recupero di 54 minuti
Media durata, Lunga durata
40. NIOSH COMPITI MULTIPLI
lavoratori svolgono compiti diversi di MMC:
si dovrà calcolare
ISC (Indice di Sollevamento Composto) =
IS (indice di sollevamento compito più pesante), +
quota degli IS degli altri compiti.
Formula NIOSH:
ISC = IS1 + (IS21+2 – IS21)
41. METODO NIOSH VANTAGGI
●
Metodo che valuta solo le operazioni di
sollevamento.
●
È applicabile ai settori industriali.
●
È riproducibile.
●
Permette di ricavare l’effettiva esposizione
giornaliera di un singolo lavoratore, in presenza
di attività che comportano l’esecuzione di
diversi compiti (esposizione media).
●
Individua il peso ideale da movimentare
●
Tiene conto del genere e dell’età
42. METODO NIOSH SVANTAGGI
●
Non è applicabile al settore sanitario.
●
Non può essere applicato nelle seguenti condizioni:
●
lavoro svolto per più di 8 ore al giorno,
●
sollevamento effettuato posizione seduta,
inginocchiata
●
sollevamento in aree ristrette- movimenti a scatto,
●
condizioni climatiche sfavorevoli,pavimenti
scivolosi,
●
trasporto di un peso per un tratto superiore ai 2
metri.
●
Non tiene conto delle condizioni di salute
44. FOGLI DI CALCOLO ONLINE
https://www.ccohs.ca/oshanswers/ergonomics/niosh/
45. ESEMPIO – COMPITO SINGOLO
Con entrambe le mani un lavoratore solleva un
rotolo di carta da un carrello e lo posiziona dentro
una macchina
peso rotolo: 35 libbre
46. ESEMPIO – COMPITO SINGOLO
posizione verticale delle mani
●
origine 27 pollici , adestinazione10 pollici
posizione orizzontale delle mani:
●
all'origine15 pollici destinazione 20 pollici
angolo asimmetrico 0 gradi
frequenza 4 sollevamenti (0,2 ascensori / minuto
per meno di 1 ora).
presa scarsa
Richiesto controllo significativo dell'oggetto: RWL
calcolato sia all'origine che alla destinazione
49. METODO NIOSH CONCLUSIONI
Il rotolo di carta ha un peso (35 libbre) > del RWL sia
all'origine che alla destinazione (7,7 libbre e 18,1
libbre rispettivamente).
LI all'origine = 1.26
LI alla destinazione = 1.94.
lavoro è solo leggermente stressante all'origine,
ma moderatamente stressante nella destinazione.
50. INTERVENTI
●
adattare il carrello in modo che i rotoli di carta
possano essere facilmente spostati sulla macchina,
senza sollevarli manualmente.
●
Avvicinare il carico al lavoratore facendo rotolare il
rotolo in modo che il rotolo possa essere sollevato da
tra le gambe del lavoratore. Questo diminuirà il
valore H, che a sua volta aumenterà il valore HM.
●
Aumentare l'altezza della destinazione per
aumentare la VM.
●
Migliora l'accoppiamento per aumentare il CM.
52. ISO 11228 -2 SNOOK CIRIELLO
rischio correlato al trasporto in piano, al traino e alla
spinta dei carichi
“Tabelle Psicofisiche”
●
forniscono informazioni sulle capacità e limitazioni
dei lavoratori riguardo alla MMC
●
valori “ideali” che tendono a proteggere il 90% delle
rispettive popolazioni
53. ISO 11228 -2 SNOOK CIRIELLO
uso estremamente semplice:
1.individuare la situazione che meglio rispecchia il lavoro
2.decidere se proteggere una popolazione solo maschile o
anche femminile
3.estrapolare il valore raccomandato (di peso o di forza)
4.Misurare con il dinamometro il peso o la forza sviluppata
5.Confrontare il valore ottenuto (numeratore) con il valore
raccomandato (denominatore)
6. Si ottiene un indice di rischio
56. ISO 11228 -2 SNOOK CIRIELLO
Vantaggi
applicabile ai settori industriali e sanitario.
●
riproducibile.
●
Tiene conto del genere.
Svantaggi
●
necessario l'uso di un dinamometro
●
non tiene conto delle condizioni di salute del
lavoratore.
●
non permette di ricavare l’effettiva esposizione
giornaliera di un singolo lavoratore
57. INDICE OCRA
Valutazione rischio da sovraccarico biomeccanico
degli arti superiori
concettualmente simile al NIOSH
L'indice sintetico di esposizione :
numero giornaliero di azioni effettivamente svolte
con gli arti superiori
corrispondente numero di azioni raccomandate
58. INDICE OCRA
Esamina 4 fattori di rischio
●
carenza dei periodi di recupero,
●
frequenza,
●
forza,
●
posture incongrue
individua per ciascuno dei valori numerici
preassegnati
Dalla somma si ottiene un numero che consente la
stima del livello di esposizione.
59. CHECK LIST OCRA
●
procedura breve per la stima del rischio
●
non sostituisce il calcolo dell'indice OCRA
●
permette di ottenere importanti informazioni per la
gestione del rischio (interventi di bonifica,
rotazioni).
●
compilazione può essere effettuata osservando il
lavoratore
●
risulta più facile osservare dei filmati
62. VANTAGGI E LIMITI
Metodo:
• specifico per gli arti superiori;
• valuta le posture;
• analitico e fornisce un indice sintetico di rischio
• checklist è uno strumento agile e veloce,
• riconosciuto a livello internazionale;
63. PREVENZIONE PRIMARIA
●
Misure di tipo tecnico
●
progettazione ergonomica e dotazione di ausili
meccanici per la MMC;
●
misure di tipo organizzativo e procedurale
●
adeguata distribuzione del carico di lavoro;
●
formazione ed addestramento.
64. PREVENZIONE SECONDARIA
●
valutazione del rischio,
●
layout strutturale e di processo,
●
l’organizzazione aziendale,
●
formazione ed addestramento dei lavoratori.
●
riprogettazione dei compiti di MMC,
●
introduzione di interruzioni / pause,
●
rotazione / cambio mansione,
●
vigilanza e controllo.
67. PIANIFICAZIONE PROATTIVA
individuare i problemi prima che i problemi si
manifestino.
1)Individuare i pericoli ( valutazione dei rischi)
2)Dare priorità ai “pericoli” più rilevanti
3)Attuare le misure di prevenzione e protezione
4)Verificare periodicamente l'adeguatezza delle
misure adottate
68. INDIVIDUARE I PERICOLI
Rivedere gli infortuni passati
Osservare le lavorazioni:
●
posture incongrue
●
Traino e spinta di carichi
●
Movimenti ripetuti
●
Affaticamento dei lavoratori
Utilizzo degli “strumenti di valutazione”:
●
Niosh
●
Snook Ciriello
●
Ocra...etc..
COINVOLGIMENTO
LAVORATORI
69. PRIORITA'
Individuati i rischi è necessario definire una priorità
d'intervento
Considerare:
●
Gravità del rischio
●
Tipologia di infortuni
●
Risorse tecniche ed economiche disponibili
●
Consigli dei lavoratori
Definire un programma di miglioramento (chi, cosa ,
entro quando)
70. IMPLEMENTARE LE MISURE
apportare modifiche è migliorie considerando
esigenze di lavorazione e capacità dei lavoratori.
●
È possibile evitare-ridurre i fattori di rischio
identificati?
●
Esiste un'alternativa semplice e meno costosa che
potrebbe essere ugualmente efficace?
●
Le scelte influenzano la produttività o l'efficienza?
●
Le scelte influiscono sulla qualità del prodotto o del
servizio?
71. IMPLEMENTARE LE MISURE
●
Serve una "modifica" temporanea o definitiva?
●
Sarà “accettato” dai lavoratori?
●
Si potrà implementare (compresa la formazione) in
un ragionevole lasso di tempo?
72. IMPLEMENTARE LE MISURE
Importante interpellare:
●
i lavoratori
●
altre ditte dello stesso settore
●
Fornitori di attrezzature
●
Esperti in ergonomia
Anche la ricerca su internet può essere utile
73. IMPLEMENTARE LE MISURE
La scelta dell'attrezzatura :
●
È adatta ad essere utilizzata in quel reparto?
●
È adeguata rispetto al peso e forma dei carichi?
●
È facile da caricare e scaricare?
●
Richiede molta forza per spingerlo o trainarlo?
●
È largo e pesante?
●
Permette di mantenere il carico in posizione
stabile?
74. REVISIONE
Ciò che è stato attuato funziona?
Programma degli audit interni dopo un certo periodo
per accertare :
●
Affaticamento e disagio per i lavoratori è stato
ridotto?
●
I lavoratori si lamentano?
●
Sono insorti ulteriori fattori di rischio?
●
Si registra una diminuzione della produttività?
●
La formazione è stata efficace?
75. 75
CONCLUSIONI
L’uomo non è adatto per trasportare carichi pesanti.
regola fondamentale:
Per quanto possibile, trasportare i carichi sempre con
mezzi meccanici o con agevolatori appropriati
Oggetto di valutazione dei rischi:
Le situazioni in cui le operazioni manuali di
movimentazione di carichi risultano inevitabili
76. CONCLUSIONI
Per evitare rischi dovuti alla MMC:
●
impiegare mezzi di trasporto meccanici o azionati
a mano
●
Organizzare i processi di lavoro
●
Organizzare i luoghi di lavoro
●
Limitare il peso dei carichi
●
Adibire personale idoneo e formato/addestrato
●
Utilizzare adeguati DPI: scarpe e guanti
77. 77
Per scaricare la presentazione:
http://www.slideshare.net/flytech/presentations