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Documento di approfondimento della soluzione:
Titolo FACIAL CARE ORGANIZATIONAL MODEL. Tecno-umanizzazione e
trasformazione digitale verso la Medicina a 5P
Acronimo OM5P
Slogan “Care rEVOLution: moving towards the patient. La Medicina a 5P”.
Persone e professionalità pensanti dotate di menti organizzate e sempre in
evoluzione che operano in sistemi sanitari progettati al fine di favorire
l’applicazione delle 5P e l’applicazione dell’innovazione tecnologica, che se
integrati in processi organizzativi fluidi e lineari diventano un effettivo
supporto alla Mente, al Cuore e alle Mani di chirurghi, medici, infermieri e
operatori sanitari per offrire una Sanità Pubblica Umanizzata.
1. Descrizione della soluzione
LA NOSTRA VISIONE. Potenziare l'integrazione
dei servizi assistenziali e sociosanitari in un sistema
comunità centrico per la promozione della salute e
la presa in carico globale del paziente è la sfida che
l’Italia e l’Europa affronteranno nel prossimo
decennio. Tutto questo rispettando i principi di
sostenibilità e universalità di cura. Per intraprendere
tale sfida, la soluzione proposta si ispira al modello
della Società 5.0, proposta da M. Fukuyama (2018): una comunità super intelligente dove
le esigenze sono personalizzate, differenziate e rispettate, distribuendo beni e servizi nelle
quantità richieste, alle persone che ne hanno bisogno, nel momento del bisogno. I cittadini
ottengono servizi di qualità, godono di una vita confortevole e vigorosa in una società
comunità-centrica, orientata al benessere, guidata da innovazione tecnologica, economica
e socioculturale e capace di innescare il cambiamento attraverso la cooperazione tra
Scienza, Politica, Industria e Cittadinanza (4-helix approach).
LA NOSTRA MISSIONE. La nostra missione è
pertanto quella di diventare un modello scalabile di
ospedale per contribuire a dare nuovo significato
alla Sanità come driver di crescita socio-economica,
una Sanità focalizzata non solo alla cura, ma anche
alla prevenzione e al benessere psico-fisico delle
persone, garantendo appropriatezza. La proposta
OM5P risponde alle sfide della Missione 6 del PNRR
in merito al trasferimento e sviluppo di elevate competenze tecniche, digitali, professionali,
manageriali, relazionali e di integrazione, necessarie per: 1) generare e sviluppare un
sistema sanitario nazionale resiliente (attraverso l’attuazione delle reti di prossimità e la
spinta verso innovazione, ricerca e digitalizzazione); 2) affrontare gli aspetti critici e
strutturali in relazione alle tendenze demografiche, epidemiologiche e sociali in corso e
maggiormente evidenziati dalla pandemia; 3) riprogrammare un sistema caratterizzato dalla
valorizzazione delle persone, sostenendo le competenze del personale del sistema sanitario
e promuovendo la ricerca scientifica in ambito biomedico e sanitario; 4) potenziare la
prevenzione e l’assistenza sul territorio, con l’integrazione tra servizi sanitari e sociali, e
l’ammodernamento delle dotazioni tecnologiche del Servizio Sanitario Nazionale; 5)
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costruire e implementare processi per la programmazione costruttiva e l’erogazione
sistemica delle prestazioni e delle cure come frutto dell’integrazione tra assistenza, ricerca,
innovazione, transizione digitale e formazione. OM5P si identifica nell’opportunità di
concretizzare la Medicina a 5P (Partecipativa, Personalizzata, di Precisione, Preventiva e
Predittiva) lungo il percorso del paziente (accettazione e prima visita, prericovero e
intervento chirurgico, degenza, dimissione e follow up sul territorio) al fine di garantirne la
presa in carico globale. Il contesto di riferimento è la SOC Clinica di Chirurgia Maxillo
Facciale dell’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale del Friuli Venezia Giulia.
L’ambito di riferimento rispetto è quello inerente a “Alimentazione, Salute e Welfare”. OM5P
rientra nella categoria “FARE RETE per raggiungere obiettivi di sostenibilità”.
La Medicina a 5P. OM5P si fonda su basi scientifiche. In primo luogo sulla definizione della
Medicina a 5P (Longo et al., 2021), da integrare e plasmare nella sfera organizzativa,
gestionale e relazionale del sistema sanitario: 1) Medicina Preventiva. Prevenire condizioni
patologiche e disturbi prima dell’insorgenza di sintomi o complicanze, quando le probabilità
di recupero sono massime. La prevenzione migliora le condizioni di salute generale e riduce
i costi della sanità; 2) Medicina Predittiva. Si rivolge alle persone sane per la ricerca di segni
di fragilità o di difetto che possono causare lo sviluppo di una malattia e si pone come
medicina dell’individualità. 3) Medicina di Precisione. Applicazione di tecnologie e processi
per la diagnosi, la prevenzione ed il trattamento di patologie in considerazione della
variabilità individuale del genoma, dell'ambiente e dello stile di vita della persona. 4)
Medicina Partecipativa. Un modello socio-assistenziale che colloca al centro il paziente,
ponendo sullo stesso livello il cittadino e i professionisti della salute. Un approccio centrato
sui bisogni e sulle potenzialità della persona assistita. Attribuisce pari dignità agli attori
coinvolti nel processo di cura e nel percorso diagnostico/terapeutico, coniugando evidenze
scientifiche e preferenze dei pazienti. 5) Medicina Personalizzata. Un modello medico che
propone la personalizzazione della salute, in termini di decisioni mediche, pratiche, e/o
prodotti su misura. La Medicina a 5P si identifica come una strategia volta alla creazione di
un ecosistema capace di progettare e distribuire prodotti e servizi di assistenza sanitaria di
valore per garantire la Salute, bene prezioso e non negoziabile. Stiamo ancora vivendo la
coda lunga della pandemia Covid-19: mai come ora è evidente quanto sia importante
sviluppare modelli collaborativi tra i vari attori al fine di ottimizzare i processi a favore della
persona, accelerare gli impatti positivi in ambito sociale e permettere l’accesso universale
al servizio sanitario. Pertanto, queste sono le domande che ci siamo posti: “Cosa focalizzare
per l’evoluzione del sistema? Quali modelli applicare? Chi sono gli attori coinvolti? Come
creare le condizioni affinché l’innovazione attecchisca lungo il percorso del paziente?”. La
prima risposta che abbiamo condiviso è che il sistema sanitario è complesso, per cui una
valutazione analitica e settoriale diventerebbe riduttiva e/o distruttiva. Siamo partiti dalla
consapevolezza che tale sistema deve potersi trasformare da una entità reattiva ad una
realtà proattiva, alimentata da modelli di collaborazione, fiducia ed empowerment reciproco
tra i diversi protagonisti: Patient. Il paziente inteso come persona, in situazione di
prevenzione, trattamento di malattia acuta o cronica, terapia temporanea o continuativa.
Provider: la struttura che eroga la prestazione sanitaria, (es. ospedale); Pharma &
Industry: l’industria farmaceutica e l’industria in generale, come partner di innovazione e
somministrazione della cura, distribuendo terapie e/o dispositivi medici; Payer: l’autorità che
rimborsa la terapia alla struttura erogante; Policy: l’ente regolatore, il decisore politico che
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stabilisce le regole e la normativa in materia sanitaria. Abbiamo di seguito considerato la
nostra capacità di azione: la prospettiva del paziente come primo attore chiave
dell’ecosistema (patient) e la prospettiva degli operatori che lavorano all’interno della SOC
Clinica di Chirurgia Maxillo-Facciale di ASUFC (provider). La nostra missione si sintetizza
nella volontà di testare e applicare un modello e un eco-sistema ideale di ospedale in un
contesto specifico e circoscritto (SOC di Chirurgia Maxillo Facciale) dove esprimere alte
capacità di prestazioni e cura attraverso l’integrazione di: 1) Assistenza clinica, Innovazione,
Ricerca e Formazione; 2) Prevenzione, mantenimento dell’autonomia personale nella cura
e per l’invecchiamento attivo nel follow-up e a seguito della guarigione; 3) Servizi erogati a
domicilio e nei distretti territoriali insieme a servizi specialistici presso gli ospedali
centralizzati, evitando: sovraffollamento; sovraccarico degli operatori; inappropriatezza e
irregolarità del servizio.
APPROCCIO APPLICATO. Al fine di
attuare la missione dichiarata e di
raggiungere la visione nel medio-lungo
termine, abbiamo deciso di applicare il
principio del “Golden Circle” di Simon
Sinek. Sono state condivise con tutto il
team la visione (perché), la missione
(attuazione del metodo per raggiungere la
visione), la definizione del percorso, delle attività, la distribuzione di compiti e ruoli. OM5P
si articola in un progetto triennale (2022 – 2025) di sperimentazione, applicazione e
miglioramento di un modello di business volto a sviluppare un pensiero strategico-
organizzativo in grado di gestire in modo sistemico e coordinato i processi di assistenza
clinica, formazione, didattica e ricerca medica della SOC. L’obiettivo è quello di 1)
rifocalizzare l’attenzione sul paziente e sulle sue esigenze; 2) creare pertanto una
dimensione ospedaliera a misura di paziente come luogo di speranza, guarigione, cura,
accoglienza e serenità, attraverso l’abbattimento degli sprechi organizzativi (in termini di
inappropriatezza di gestione della relazione e della comunicazione, dei tempi di attività e dei
costi) e l’aumento della qualità erogata, replicando i benefici degli investimenti nel medio-
lungo periodo. Il progetto è suddiviso in tre macro aree di azione:
1) Formazione sul campo per la riorganizzazione della SOC Clinica di Chirurgia
Maxillo Facciale al fine di applicare visione e missione dichiarati. Descrizione.
Percorso di miglioramento organizzativo volto a sviluppare, adottare e praticare un
metodo condiviso per il coordinamento sinergico dei tre pilastri su cui si fonda la SOC
stessa: il processo di assistenza clinica (accettazione e visita ambulatoriale, reparto,
prericovero, sala operatoria e follow up), la formazione e la didattica, la ricerca scientifica.
Il progetto è stato lanciato con una esperienza outdoor innovativa (Team Cooking) per
riflettere sulla presa in carico globale del paziente, permettendo di sperimentare
(attraverso la gestione di diverse soluzioni e vincoli per la scelta del menù): lo sviluppo
delle competenze comunicative; l’aumento dell’efficienza lavorativa; la capacità di
lavorare sotto pressione; la crescita della fiducia nei rapporti personali e professionali; il
divertimento e la creatività. Risultati attesi. Condivisione del valore per il paziente come
principio fondante e conseguente creazione e applicazione condivisa del documento
organizzativo della SOC in termini di visione, missione e attività/ruoli; Sperimentazione e
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definizioni di nuovi standard organizzativi. Indicatori. Validazione e attuazione del
documento organizzativo; N°5 progetti di miglioramento attivati all’anno; N° 5 standard
organizzativi implementati all’anno.
2) Attuazione di progetti sperimentali di telemedicina per offrire un servizio globale al
paziente e per potenziare la cooperazione tra gli operatori del sistema sanitario e
soprattutto tra ospedale hub specialistico, ospedali periferici e distretti territoriali (Tele-
Onco e Tele-Trauma). Descrizione. 1) Tele-onco: attivazione di giornate di diagnosi
precoce di patologia oncologica del distretto testa-collo in una rete di tele-consulto e tele-
visita tra centro hub, ospedali spoke e professionisti sanitari distribuiti sul territorio (MMG,
Odontoiatri, ORL) e organizzati in strutture già esistenti, al fine di offrire un servizio di
prevenzione per i cittadini che vivono in zone remote, montane o periferiche, utilizzando
device medicali esistenti (endoscopio mobile) e una specifica tele-semeiologia. 2) Tele-
Trauma: utilizzare gli strumenti di telemedicina (teleconsulto e tele-visita) in una rete
strutturata tra centro Hub e Pronto Soccorso di ospedali Spoke per effettuare la
consulenza specialistica relativa a pazienti con trauma coinvolgente il massiccio facciale,
da cui scaturisca indicazione o meno alla centralizzazione del paziente. Risultati attesi:
1) aumento della diagnosi precoce di patologie oncologiche del distretto testa-collo. 2)
efficientamento nella collaborazione tra hub e spoke nella gestione del trauma maxillo-
facciale e aumento dell’appropriatezza del servizio e dell’assistenza offerta al paziente
grazie al processo di co-decisione tra professionisti coinvolti. Indicatori: 1)
sopravvivenza del paziente nel medio-lungo termine e miglioramento della qualità della
vita dei pazienti; 2) aumento dell’appropriatezza nella gestione clinica del trauma e
riduzione di sprechi organizzativi e di comunicazione.
3) Potenziamento della progettazione virtuale e 3D Printing per la preparazione di
interventi chirurgici complessi (Fase 2), attivato nel 2019. Descrizione: potenziamento
delle competenze e della tecnologia nella progettazione virtuale di interventi chirurgici
demolitivi e ricostruttivi del distretto testa-collo. Risultati attesi: perfezionamento della
strategia chirurgica e riduzione delle complicanze successive per le diverse tipologie di
intervento maxillo-facciale. Indicatori: raccolta dati sulla qualità della vita del paziente in
post-ricovero e sulla qualità di vita nell’invecchiamento attivo in relazione alla patologia e
all’intervento a cui è stato sottoposto.
2. Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze
Board e competenze: Massimo Robiony, Professore Ordinario/Direttore SOC Clinica
Chirurgia Maxillo Facciale presso ASUFC; Elisabetta Ocello, Project Manager, Esperta in
Miglioramento Organizzativo in Sanità e in Team Building; Ing. Elena Viel, Esperta in
Change and Learning Management - Eupragma s.r.l; Mariuccia Rizzuto, referente del
Direttivo HORMA Health & Operating Room Management Association e Coordinatrice
infermieristica Day Surgery ASUFC. Team coinvolto e competenze (personale operativo
presso la SOC Clinica Chirurgia Maxillo Facciale di ASUFC):
Dirigenti Medici: Elena Bocin (medico internista); Cristian Bozzo (medico chirurgo); Fabio
Costa (medico chirurgo); Andrea Lazzarotto (medico chirurgo) Francesco Polini (medico
chirurgo); Salvatore Sembronio (medico chirurgo e professore associato); Alessandro
Scipio Stenico (medico chirurgo). Comparto amministrativo e infermieristico: Natasha
Da Monte (Case Manager Prericovero Chirurgia Maxillo Facciale); Laura Guerra
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(Coordinatrice infermieristica di reparto); Alex Paiani (Coordinatore infermieristico di Sala
Operatoria); Romina Petrizzo (RDA - Responsabile Dipartimentale dell’Assistenza presso il
Dipartimento di Chirurgia Specialistica); Monica Sandrigo (Coordinatrice infermieristica
Ambulatori di Chirurgia Maxillo-Facciale e Odontostomatologia); Francesca Tami (Case
Manager Prericovero Chirurgia Maxillo Facciale); Marta Terlucci (Segretaria di Direzione
SOC). Medici in Formazione Specialistica: Giulia Beltrami; Luca Raccampo; Alessandro
Tel; Tommaso Rizzo.
3. Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare: Il progetto intende in sintesi
soddisfare il bisogno e la necessità di: 1) garantire l’accesso universale e appropriato ai
servizi di assistenza sanitaria di qualità, anche attraverso l’integrazione delle tecnologie
digitali; 2) attivare azioni sistematiche a favore della prevenzione delle malattie
oncologiche testa collo; 3) applicazione di modelli di integrazione e cooperazione tra
ospedale hub e territorio per la presa in carico globale del paziente con trauma.
4. Descrizione dei destinatari della misura: i destinatari principali che beneficeranno nel
breve, medio e lungo termine dei risultati ottenuti dal progetto sono i pazienti della SOC
Clinica di Chirurgia Maxillo Facciale, attuali e potenziali (e.g. oncologico, ortognatico,
paziente con trauma). I destinatari secondari sono i professionisti che operano e
lavoreranno nella struttura, che potranno agire in un ambiente lavorativo più fluido,
organizzato e orientato al benessere di operatori e pazienti. I destinatari finali nel tempo
sono rappresentati da tutta la cittadinanza.
5. Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati, investimenti
necessari) Le 3 macro aree di azione sono considerate come un investimento per il
cambiamento che viene alimentato dal basso dal team della SOC di Chirurgia Maxillo-
Facciale. Attualmente non sono disponibili dati certi inerenti al risparmio ipotizzato per il
progetto. Tuttavia, per quanto concerne la Telemedicina, lo studio della Juniper Research
dal titolo “Telemedicine: Emerging Technologies, Regional Readiness & Market
Forecasts 2021-2025” afferma che entro il 2025 si prevede un risparmio per l’industria
sanitaria di circa 21 miliardi di dollari grazie alla Telemedicina, con un tasso di crescita
dell’80% rispetto al 2021. Lo studio sulla Telemedicina condotto da Fabrizio Massimo
Ferrara e Sara Consilia Papavero di ALTEMS (coinvolti 6 ospedali di tre Regioni diverse
con un campione di 831 tele-visite) ha prodotto i seguenti risultati: 1) la nuova esperienza
della Telemedicina con le visite a distanza ha avuto successo tra i pazienti e gli addetti
ai lavori: poter svolgere una visita di controllo e prevenzione sul posto di lavoro durante
le pause, durante il ritorno a casa, attraverso lo smartphone, chiedendo un permesso da
lavoro per la sola durata della tele-visita, è stata accolta positivamente dai pazienti. 2) il
risparmio di tempo calcolato per un paziente che abita nello stesso comune dell’ospedale
è di circa 45 minuti. Per i pazienti non residenti nello stesso comune il risparmio di tempo
è di circa 2 ore (distanza calcolata andata e ritorno: 140 km); 3) riduzione stimata di circa
10 tonnellate di emissioni di CO2 per le 183 tele-visite erogate.
Auspichiamo di ottenere simili risultati dal monitoraggio e dalla raccolta dati durante lo
svolgimento del nostro progetto.
6. Tempi di progetto: 3 anni (2022-2025)

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FACIAL CARE ORGANIZATIONAL MODEL. Tecno-umanizzazione e trasformazione digitale verso la Medicina a 5P OM5P - word.pdf

  • 1. In collaborazione con #forumpa2022 1 Documento di approfondimento della soluzione: Titolo FACIAL CARE ORGANIZATIONAL MODEL. Tecno-umanizzazione e trasformazione digitale verso la Medicina a 5P Acronimo OM5P Slogan “Care rEVOLution: moving towards the patient. La Medicina a 5P”. Persone e professionalità pensanti dotate di menti organizzate e sempre in evoluzione che operano in sistemi sanitari progettati al fine di favorire l’applicazione delle 5P e l’applicazione dell’innovazione tecnologica, che se integrati in processi organizzativi fluidi e lineari diventano un effettivo supporto alla Mente, al Cuore e alle Mani di chirurghi, medici, infermieri e operatori sanitari per offrire una Sanità Pubblica Umanizzata. 1. Descrizione della soluzione LA NOSTRA VISIONE. Potenziare l'integrazione dei servizi assistenziali e sociosanitari in un sistema comunità centrico per la promozione della salute e la presa in carico globale del paziente è la sfida che l’Italia e l’Europa affronteranno nel prossimo decennio. Tutto questo rispettando i principi di sostenibilità e universalità di cura. Per intraprendere tale sfida, la soluzione proposta si ispira al modello della Società 5.0, proposta da M. Fukuyama (2018): una comunità super intelligente dove le esigenze sono personalizzate, differenziate e rispettate, distribuendo beni e servizi nelle quantità richieste, alle persone che ne hanno bisogno, nel momento del bisogno. I cittadini ottengono servizi di qualità, godono di una vita confortevole e vigorosa in una società comunità-centrica, orientata al benessere, guidata da innovazione tecnologica, economica e socioculturale e capace di innescare il cambiamento attraverso la cooperazione tra Scienza, Politica, Industria e Cittadinanza (4-helix approach). LA NOSTRA MISSIONE. La nostra missione è pertanto quella di diventare un modello scalabile di ospedale per contribuire a dare nuovo significato alla Sanità come driver di crescita socio-economica, una Sanità focalizzata non solo alla cura, ma anche alla prevenzione e al benessere psico-fisico delle persone, garantendo appropriatezza. La proposta OM5P risponde alle sfide della Missione 6 del PNRR in merito al trasferimento e sviluppo di elevate competenze tecniche, digitali, professionali, manageriali, relazionali e di integrazione, necessarie per: 1) generare e sviluppare un sistema sanitario nazionale resiliente (attraverso l’attuazione delle reti di prossimità e la spinta verso innovazione, ricerca e digitalizzazione); 2) affrontare gli aspetti critici e strutturali in relazione alle tendenze demografiche, epidemiologiche e sociali in corso e maggiormente evidenziati dalla pandemia; 3) riprogrammare un sistema caratterizzato dalla valorizzazione delle persone, sostenendo le competenze del personale del sistema sanitario e promuovendo la ricerca scientifica in ambito biomedico e sanitario; 4) potenziare la prevenzione e l’assistenza sul territorio, con l’integrazione tra servizi sanitari e sociali, e l’ammodernamento delle dotazioni tecnologiche del Servizio Sanitario Nazionale; 5)
  • 2. In collaborazione con #forumpa2022 2 costruire e implementare processi per la programmazione costruttiva e l’erogazione sistemica delle prestazioni e delle cure come frutto dell’integrazione tra assistenza, ricerca, innovazione, transizione digitale e formazione. OM5P si identifica nell’opportunità di concretizzare la Medicina a 5P (Partecipativa, Personalizzata, di Precisione, Preventiva e Predittiva) lungo il percorso del paziente (accettazione e prima visita, prericovero e intervento chirurgico, degenza, dimissione e follow up sul territorio) al fine di garantirne la presa in carico globale. Il contesto di riferimento è la SOC Clinica di Chirurgia Maxillo Facciale dell’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale del Friuli Venezia Giulia. L’ambito di riferimento rispetto è quello inerente a “Alimentazione, Salute e Welfare”. OM5P rientra nella categoria “FARE RETE per raggiungere obiettivi di sostenibilità”. La Medicina a 5P. OM5P si fonda su basi scientifiche. In primo luogo sulla definizione della Medicina a 5P (Longo et al., 2021), da integrare e plasmare nella sfera organizzativa, gestionale e relazionale del sistema sanitario: 1) Medicina Preventiva. Prevenire condizioni patologiche e disturbi prima dell’insorgenza di sintomi o complicanze, quando le probabilità di recupero sono massime. La prevenzione migliora le condizioni di salute generale e riduce i costi della sanità; 2) Medicina Predittiva. Si rivolge alle persone sane per la ricerca di segni di fragilità o di difetto che possono causare lo sviluppo di una malattia e si pone come medicina dell’individualità. 3) Medicina di Precisione. Applicazione di tecnologie e processi per la diagnosi, la prevenzione ed il trattamento di patologie in considerazione della variabilità individuale del genoma, dell'ambiente e dello stile di vita della persona. 4) Medicina Partecipativa. Un modello socio-assistenziale che colloca al centro il paziente, ponendo sullo stesso livello il cittadino e i professionisti della salute. Un approccio centrato sui bisogni e sulle potenzialità della persona assistita. Attribuisce pari dignità agli attori coinvolti nel processo di cura e nel percorso diagnostico/terapeutico, coniugando evidenze scientifiche e preferenze dei pazienti. 5) Medicina Personalizzata. Un modello medico che propone la personalizzazione della salute, in termini di decisioni mediche, pratiche, e/o prodotti su misura. La Medicina a 5P si identifica come una strategia volta alla creazione di un ecosistema capace di progettare e distribuire prodotti e servizi di assistenza sanitaria di valore per garantire la Salute, bene prezioso e non negoziabile. Stiamo ancora vivendo la coda lunga della pandemia Covid-19: mai come ora è evidente quanto sia importante sviluppare modelli collaborativi tra i vari attori al fine di ottimizzare i processi a favore della persona, accelerare gli impatti positivi in ambito sociale e permettere l’accesso universale al servizio sanitario. Pertanto, queste sono le domande che ci siamo posti: “Cosa focalizzare per l’evoluzione del sistema? Quali modelli applicare? Chi sono gli attori coinvolti? Come creare le condizioni affinché l’innovazione attecchisca lungo il percorso del paziente?”. La prima risposta che abbiamo condiviso è che il sistema sanitario è complesso, per cui una valutazione analitica e settoriale diventerebbe riduttiva e/o distruttiva. Siamo partiti dalla consapevolezza che tale sistema deve potersi trasformare da una entità reattiva ad una realtà proattiva, alimentata da modelli di collaborazione, fiducia ed empowerment reciproco tra i diversi protagonisti: Patient. Il paziente inteso come persona, in situazione di prevenzione, trattamento di malattia acuta o cronica, terapia temporanea o continuativa. Provider: la struttura che eroga la prestazione sanitaria, (es. ospedale); Pharma & Industry: l’industria farmaceutica e l’industria in generale, come partner di innovazione e somministrazione della cura, distribuendo terapie e/o dispositivi medici; Payer: l’autorità che rimborsa la terapia alla struttura erogante; Policy: l’ente regolatore, il decisore politico che
  • 3. In collaborazione con #forumpa2022 3 stabilisce le regole e la normativa in materia sanitaria. Abbiamo di seguito considerato la nostra capacità di azione: la prospettiva del paziente come primo attore chiave dell’ecosistema (patient) e la prospettiva degli operatori che lavorano all’interno della SOC Clinica di Chirurgia Maxillo-Facciale di ASUFC (provider). La nostra missione si sintetizza nella volontà di testare e applicare un modello e un eco-sistema ideale di ospedale in un contesto specifico e circoscritto (SOC di Chirurgia Maxillo Facciale) dove esprimere alte capacità di prestazioni e cura attraverso l’integrazione di: 1) Assistenza clinica, Innovazione, Ricerca e Formazione; 2) Prevenzione, mantenimento dell’autonomia personale nella cura e per l’invecchiamento attivo nel follow-up e a seguito della guarigione; 3) Servizi erogati a domicilio e nei distretti territoriali insieme a servizi specialistici presso gli ospedali centralizzati, evitando: sovraffollamento; sovraccarico degli operatori; inappropriatezza e irregolarità del servizio. APPROCCIO APPLICATO. Al fine di attuare la missione dichiarata e di raggiungere la visione nel medio-lungo termine, abbiamo deciso di applicare il principio del “Golden Circle” di Simon Sinek. Sono state condivise con tutto il team la visione (perché), la missione (attuazione del metodo per raggiungere la visione), la definizione del percorso, delle attività, la distribuzione di compiti e ruoli. OM5P si articola in un progetto triennale (2022 – 2025) di sperimentazione, applicazione e miglioramento di un modello di business volto a sviluppare un pensiero strategico- organizzativo in grado di gestire in modo sistemico e coordinato i processi di assistenza clinica, formazione, didattica e ricerca medica della SOC. L’obiettivo è quello di 1) rifocalizzare l’attenzione sul paziente e sulle sue esigenze; 2) creare pertanto una dimensione ospedaliera a misura di paziente come luogo di speranza, guarigione, cura, accoglienza e serenità, attraverso l’abbattimento degli sprechi organizzativi (in termini di inappropriatezza di gestione della relazione e della comunicazione, dei tempi di attività e dei costi) e l’aumento della qualità erogata, replicando i benefici degli investimenti nel medio- lungo periodo. Il progetto è suddiviso in tre macro aree di azione: 1) Formazione sul campo per la riorganizzazione della SOC Clinica di Chirurgia Maxillo Facciale al fine di applicare visione e missione dichiarati. Descrizione. Percorso di miglioramento organizzativo volto a sviluppare, adottare e praticare un metodo condiviso per il coordinamento sinergico dei tre pilastri su cui si fonda la SOC stessa: il processo di assistenza clinica (accettazione e visita ambulatoriale, reparto, prericovero, sala operatoria e follow up), la formazione e la didattica, la ricerca scientifica. Il progetto è stato lanciato con una esperienza outdoor innovativa (Team Cooking) per riflettere sulla presa in carico globale del paziente, permettendo di sperimentare (attraverso la gestione di diverse soluzioni e vincoli per la scelta del menù): lo sviluppo delle competenze comunicative; l’aumento dell’efficienza lavorativa; la capacità di lavorare sotto pressione; la crescita della fiducia nei rapporti personali e professionali; il divertimento e la creatività. Risultati attesi. Condivisione del valore per il paziente come principio fondante e conseguente creazione e applicazione condivisa del documento organizzativo della SOC in termini di visione, missione e attività/ruoli; Sperimentazione e
  • 4. In collaborazione con #forumpa2022 4 definizioni di nuovi standard organizzativi. Indicatori. Validazione e attuazione del documento organizzativo; N°5 progetti di miglioramento attivati all’anno; N° 5 standard organizzativi implementati all’anno. 2) Attuazione di progetti sperimentali di telemedicina per offrire un servizio globale al paziente e per potenziare la cooperazione tra gli operatori del sistema sanitario e soprattutto tra ospedale hub specialistico, ospedali periferici e distretti territoriali (Tele- Onco e Tele-Trauma). Descrizione. 1) Tele-onco: attivazione di giornate di diagnosi precoce di patologia oncologica del distretto testa-collo in una rete di tele-consulto e tele- visita tra centro hub, ospedali spoke e professionisti sanitari distribuiti sul territorio (MMG, Odontoiatri, ORL) e organizzati in strutture già esistenti, al fine di offrire un servizio di prevenzione per i cittadini che vivono in zone remote, montane o periferiche, utilizzando device medicali esistenti (endoscopio mobile) e una specifica tele-semeiologia. 2) Tele- Trauma: utilizzare gli strumenti di telemedicina (teleconsulto e tele-visita) in una rete strutturata tra centro Hub e Pronto Soccorso di ospedali Spoke per effettuare la consulenza specialistica relativa a pazienti con trauma coinvolgente il massiccio facciale, da cui scaturisca indicazione o meno alla centralizzazione del paziente. Risultati attesi: 1) aumento della diagnosi precoce di patologie oncologiche del distretto testa-collo. 2) efficientamento nella collaborazione tra hub e spoke nella gestione del trauma maxillo- facciale e aumento dell’appropriatezza del servizio e dell’assistenza offerta al paziente grazie al processo di co-decisione tra professionisti coinvolti. Indicatori: 1) sopravvivenza del paziente nel medio-lungo termine e miglioramento della qualità della vita dei pazienti; 2) aumento dell’appropriatezza nella gestione clinica del trauma e riduzione di sprechi organizzativi e di comunicazione. 3) Potenziamento della progettazione virtuale e 3D Printing per la preparazione di interventi chirurgici complessi (Fase 2), attivato nel 2019. Descrizione: potenziamento delle competenze e della tecnologia nella progettazione virtuale di interventi chirurgici demolitivi e ricostruttivi del distretto testa-collo. Risultati attesi: perfezionamento della strategia chirurgica e riduzione delle complicanze successive per le diverse tipologie di intervento maxillo-facciale. Indicatori: raccolta dati sulla qualità della vita del paziente in post-ricovero e sulla qualità di vita nell’invecchiamento attivo in relazione alla patologia e all’intervento a cui è stato sottoposto. 2. Descrizione del team e delle proprie risorse e competenze Board e competenze: Massimo Robiony, Professore Ordinario/Direttore SOC Clinica Chirurgia Maxillo Facciale presso ASUFC; Elisabetta Ocello, Project Manager, Esperta in Miglioramento Organizzativo in Sanità e in Team Building; Ing. Elena Viel, Esperta in Change and Learning Management - Eupragma s.r.l; Mariuccia Rizzuto, referente del Direttivo HORMA Health & Operating Room Management Association e Coordinatrice infermieristica Day Surgery ASUFC. Team coinvolto e competenze (personale operativo presso la SOC Clinica Chirurgia Maxillo Facciale di ASUFC): Dirigenti Medici: Elena Bocin (medico internista); Cristian Bozzo (medico chirurgo); Fabio Costa (medico chirurgo); Andrea Lazzarotto (medico chirurgo) Francesco Polini (medico chirurgo); Salvatore Sembronio (medico chirurgo e professore associato); Alessandro Scipio Stenico (medico chirurgo). Comparto amministrativo e infermieristico: Natasha Da Monte (Case Manager Prericovero Chirurgia Maxillo Facciale); Laura Guerra
  • 5. In collaborazione con #forumpa2022 5 (Coordinatrice infermieristica di reparto); Alex Paiani (Coordinatore infermieristico di Sala Operatoria); Romina Petrizzo (RDA - Responsabile Dipartimentale dell’Assistenza presso il Dipartimento di Chirurgia Specialistica); Monica Sandrigo (Coordinatrice infermieristica Ambulatori di Chirurgia Maxillo-Facciale e Odontostomatologia); Francesca Tami (Case Manager Prericovero Chirurgia Maxillo Facciale); Marta Terlucci (Segretaria di Direzione SOC). Medici in Formazione Specialistica: Giulia Beltrami; Luca Raccampo; Alessandro Tel; Tommaso Rizzo. 3. Descrizione dei bisogni che si intende soddisfare: Il progetto intende in sintesi soddisfare il bisogno e la necessità di: 1) garantire l’accesso universale e appropriato ai servizi di assistenza sanitaria di qualità, anche attraverso l’integrazione delle tecnologie digitali; 2) attivare azioni sistematiche a favore della prevenzione delle malattie oncologiche testa collo; 3) applicazione di modelli di integrazione e cooperazione tra ospedale hub e territorio per la presa in carico globale del paziente con trauma. 4. Descrizione dei destinatari della misura: i destinatari principali che beneficeranno nel breve, medio e lungo termine dei risultati ottenuti dal progetto sono i pazienti della SOC Clinica di Chirurgia Maxillo Facciale, attuali e potenziali (e.g. oncologico, ortognatico, paziente con trauma). I destinatari secondari sono i professionisti che operano e lavoreranno nella struttura, che potranno agire in un ambiente lavorativo più fluido, organizzato e orientato al benessere di operatori e pazienti. I destinatari finali nel tempo sono rappresentati da tutta la cittadinanza. 5. Indicazione dei valori economici in gioco (costi, risparmi ipotizzati, investimenti necessari) Le 3 macro aree di azione sono considerate come un investimento per il cambiamento che viene alimentato dal basso dal team della SOC di Chirurgia Maxillo- Facciale. Attualmente non sono disponibili dati certi inerenti al risparmio ipotizzato per il progetto. Tuttavia, per quanto concerne la Telemedicina, lo studio della Juniper Research dal titolo “Telemedicine: Emerging Technologies, Regional Readiness & Market Forecasts 2021-2025” afferma che entro il 2025 si prevede un risparmio per l’industria sanitaria di circa 21 miliardi di dollari grazie alla Telemedicina, con un tasso di crescita dell’80% rispetto al 2021. Lo studio sulla Telemedicina condotto da Fabrizio Massimo Ferrara e Sara Consilia Papavero di ALTEMS (coinvolti 6 ospedali di tre Regioni diverse con un campione di 831 tele-visite) ha prodotto i seguenti risultati: 1) la nuova esperienza della Telemedicina con le visite a distanza ha avuto successo tra i pazienti e gli addetti ai lavori: poter svolgere una visita di controllo e prevenzione sul posto di lavoro durante le pause, durante il ritorno a casa, attraverso lo smartphone, chiedendo un permesso da lavoro per la sola durata della tele-visita, è stata accolta positivamente dai pazienti. 2) il risparmio di tempo calcolato per un paziente che abita nello stesso comune dell’ospedale è di circa 45 minuti. Per i pazienti non residenti nello stesso comune il risparmio di tempo è di circa 2 ore (distanza calcolata andata e ritorno: 140 km); 3) riduzione stimata di circa 10 tonnellate di emissioni di CO2 per le 183 tele-visite erogate. Auspichiamo di ottenere simili risultati dal monitoraggio e dalla raccolta dati durante lo svolgimento del nostro progetto. 6. Tempi di progetto: 3 anni (2022-2025)