2. I CRETESI
Intorno al 2500 a.C. sull’isola di Creta, la piú
vasta delle isole greche, si sviluppó una
grande civiltá.
La posizione di Creta era favorevole essendo
un’isola, garantiva sicurezza e difendeva gli
abitanti da attacchi esterni; inoltre essendo
abbastanza vicina alla terraferma consentiva
contatti e commerci tra gli altri popoli.
I Cretesi si diedero alla navigazione e al
commercio con l’Egitto, Grecia, Asia minore e
Fenicia.
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LA CULTURA
I Cretesi erano di corporatura media, slanciati, di
carnagione dorata ed avevano i capelli neri. Gli uomini
portavano le chiome lunghe sulle spalle; si radevano
completamente il viso.
Le donne erano affascinanti, con lineamenti fini; Esse
indossavano sempre gonne di vario colore mentre il busto
era ornato da attillati corsetti. Le più ricche portavano
gioielli lavorati con arte finissima di abili artigiani.
4. A creta si viveva all’aria aperta .
L’abbigliamento maschile più
diffuso era una gonnella
variopinta o ricamata
I giovani cretesi amavano molto
la danza e lo sport. Facevano il
salto del
toro, la corsa, il tiro con l’arco e il
pugilato.
Le donne facevano lavori
domestici, indossavano un
corpetto a
maniche corte e una gonna e si
mettevano gioielli.
LA VITA
QUOTIDIANA
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Le case di Creta erano ricche di
dipinti, stoffe vivaci, ceramiche e
servizi igienici erano perfetti . Il centro
di produzione delle ceramiche era la
città di Festo, dove gli artigiani, grazie
all’abilità nell’usare il tornio da vasaio
con la ruota girevole, ottenevano
ceramiche sottilissime ma dure come il
metallo, che poi decoravano con fregi
figurazioni.
6. LA SOCIETA’
La popolazione era
distribuita tra molti
villaggi e diverse città
senza mura ,e
pattugliata da molte
navi. In ogni città era
presente un palazzo dove
c’era
Un RE-SACERDOTE . Che
faceva riti religiosi.
A CNOSSO c’era il palazzo
più grande
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7. IL PALAZZO DI CNOSSO
Costruito sulle alture di kefala, il palazzo di
cnosso è stato innalzato vicino al monte Ida
perché considerato luogo sacro per Zeus.
Venne costruito intorno al 2000 a.c e poi
ristrutturato nel 1628 a.c dopo l'eruzione
vulcanica del vulcano thera. Dopo le varie
ricostruzioni il palazzo arrivò ad avere 1300
stanze disposte su 5 piani ed una capienza
massima di 12000 persone.
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8. Tutto ciò era costruito intorno ad un
ampio cortile centrale dove si
svolgevano cerimonie, celebrazioni
religiose e feste. Nell'edificio, oltre
alla sala del trono, c'erano gli uffici
dei funzionari, i magazzini, dove
venivano conservate le scorte e le
botteghe dove si producevano
oggetti destinati all'esportazione.
Il palazzo era ricco di colonne rosse e
le pareti erano piene di affreschi e
dipinti. Il più importante
rappresenta la taurocatapsia o salto
del toro.
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9. LA RELIGIONE
La religione cretese nasce tra il II e il I
millennio nella zona del Mar Egeo. Erano
politeisti. I cretesi veneravano molto
divinità femminili, come la dea Madre, la
dea della fertilità e la signora degli
animali. Veneravano anche elementi
naturali, soprattutto alberi e animali;
davano grande importanza al toro,
simbolo di potenza. Queste divinità non
venivano venerate nei templi, bensì in
palazzi o in luoghi all'aperto recintati,
che venivano ugualmente considerati
sacri.
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10. I cretesi credevano molto
nell'oltretomba in cui i morti
godevano di una felicità eterna. Le
cerimonie religiose si tenevano
all'aperto, intorno a degli altari,
durante Grandi feste nelle quali si
svolgevano giochi, danze ed
acrobazie. Molto diffusa era la
giostra del salto del toro, un gioco
acrobatico dove i giovani afferrano
le corna del toro ed eseguono salti.
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11. LA
SCRITTURA
Il primo tipo di
scrittura è
documentato dal
celebre disco in
terracotta di Festo,
conservato al
Museo di
Heraklion,
capoluogo di Creta.
Tuttora indecifrato,
il geroglifico
cretese non ha
ancora rivelato il
suo segreto.
Il secondo tipo,
anch'esso
indecifrato, fece la
sua comparsa
attorno al 1750 a.C.
e si presenta come
una semplificazione
dei geroglifici.
Questa scrittura,
rinvenuta su
tavolette provenienti
per la gran parte da
Haghia Triada, nelle
vicinanze di Festo,
fu chiamata da
Evans Lineare A.
Il terzo tipo è una
scrittura sillabica
chiamata Lineare B.
Oggi siamo in grado di
leggerla grazie al
geniale lavoro
interpretativo
dell'inglese Michael
Ventris: dopo sedici
anni di studio, egli
scoprì che quella
scrittura nascondeva
una lingua greca; prima
ancora di adottare
l'alfabeto fenicio, i greci
avevano dunque già
utilizzato la scrittura
Lineare B.
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I cretesi
utilizzavano
diverse
scritture. Una
scrittura
ritrovata era il
di tipo
geroglifico.
poi una
scrittura
lineare a, che
ancora deve
essere
decifrata.
13. IL MITO: TESEO E IL MINOTAURO
Il minotauro è una figura della mitologia greca. É un
essere con testa di toro e corpo umano. Minosse, alla
morte del re, salí al trono e per dimostrare ai suoi
fratelli che lo meritava chiese un toro a Poseidone da
poter sacrificare. Minosse però decise di non uccidere
il toro ma di tenerlo. Poseidone per vendicarsi fece
innamorare la moglie Pasifae del toro e dall'unione
nacque io minotauro. Per nascondere questo essere,
Minosse chiese all'architetto Dedalo di costruire un
labirinto dove imprigionarlo.per nutrirlo bisognava
portargli 7 fanciulli e 7 fanciulle. Un anno, il giovane
Teseo, offrì i fanciulli e Arianna all'entrata del labirinto
gli diede il celebre filo, un gomitolo di lana Rosso.
Quando Teseo arrivo davanti al minotauro lo pugnalò e
grazie al gomitolo di lana riuscì a non perdersi e
tornare indietro. 13
14. LA SCOMPARSA DI CRETA
La scomparsa della civiltà cretese avvenne
improvvisamente e non si conosce, con
esattezza, quali ne furono le cause.
Forse vi fu una nuova calamità naturale, un
terremoto o un maremoto o un'eruzione
vulcanica. Ma è probabile, anche, che la fine
di questa civiltà fu causata da un attacco degli
Achei che saccheggiarono e incendiarono
l'isola per eliminare la presenza dei Cretesi
che erano dei temibili rivali. In effetti sull'isola
sono state ritrovate sia tracce di un'eruzione
vulcanica che tracce di incendi e stragi.