2. L’isola di Creta è una immensa cittadella con il tempio incorporato nel palazzo
circondata dal mare che la cingeva come un invalicabile fossato.
3. è il più importante sito archeologico dell'età del bronzo di Creta. Sorge nella
parte centrale dell'isola di Creta, a 6 km dal mare e a 5 km da Iraklion, sul
fiume Katsaba.
Fu un importante centro della civiltà minoica (la civiltà cretese dell'età del
bronzo). Il palazzo di Cnosso è legato ad antichi miti della Grecia classica,
come Minosse e il labirinto costruito da Dedalo, e quello di Teseo e
il Minotauro.
4. Abitato già nel neolitico, divenne un florido centro
della civiltà minoica verso il 2000 a.C., epoca della
costruzione del grande palazzo che, privo di mura
difensive, era sintomo dell'egemonia cretese sul mar Egeo.
In questo periodo gli abitanti di Cnosso cominciarono ad
avere rapporti economici e commerciali con la civiltà egizia
e vengono addirittura dipinti straordinari affreschi prodotti
con le tradizionali tecniche degli abitanti del Nilo. Verso
il 1700 a.C. un cataclisma, forse un terremoto provocato
dall'eruzione del vulcano dell'isola di Thera distrusse tutti
i palazzi dell'isola, incluso quello di Cnosso.
5. Cnosso fu devastata dai micenei, popolazione
proveniente dal Peloponneso, come testimoniano i
testi in lineare B rinvenuti nel palazzo, finché verso la
metà del XIV secolo a.C. la città iniziò a decadere
6. Come gli altri palazzi di Creta, anche quello di Cnosso
costituiva il centro politico, religioso ed economico
dell'impero marittimo minoico e possedeva inoltre un
carattere sacro. Il palazzo ricopriva una superficie di 22.000
mq, era a più piani e a pianta molto complessa ed intricata.
Fu edificato sopra le rovine di un più antico palazzo,
costruito attorno al 2000 a.C. e distrutto probabilmente da
un grande terremoto.
Particolare del palazzo sono i famosi bagni degli
appartamenti della regina che, secondo studi approfonditi,
sarebbero i più avanzati di tutta l'antichità, con
canalizzazioni sotterranee, fogne, canali di scarico, acqua
calda sempre disponibile... un miracolo della tecnica
cretese. Infine si pensa che il palazzo di Cnosso sia stato
ubicato proprio in quella posizione perché nei pressi
del monte Ida, il luogo dove era vissuto Zeus e
probabilmente Poseidone.
7. A Cnosso vi era una fiorita cultura degli affreschi. I
cretesi dipingevano sulle pareti del palazzo di Cnosso
opere eccezionali con la classica visione di profilo tipica
dell'arte egizia. Il motivo di questa particolare tecnica
rappresentativa è la causa dei continui scambi
commerciali e culturali tra la civiltà cretese e quella
egizia. Al museo archeologico di Iraklio sono
conservati notevoli affreschi ancora ben conservati che
rappresentano scene di giochi con i tori, processioni,
ecc. I muri erano ricoperti da intonaci affrescati con
soggetti marini, combattimenti con tori e motivi
geometrici. Per la prima volta le immagini non erano
usate per rappresentare concetti e simboli come nell’
arte egizia, ma per abbellire i luoghi di vita. Il rapporto
dei cretesi con la natura, specie quella marina, è
testimoniata dalla pittura e dall ‘arte scultorea. La
religione cretese infatti attribuiva caratteri divini ad
alcuni animali, come il toro ed il serpente, che
costituivano perciò il soggetto privilegiato delle
rappresentazioni.