2. DEFINIZIONE
«L'intelligenza artificiale (o IA, dalle iniziali delle due parole) è una disciplina
appartenente all’informatica che studia i fondamenti teorici, le metodologie e le tecniche
che consentono la progettazione di sistemi hardware e sistemi di programmi software
capaci di fornire all’elaboratore elettronico prestazioni che, a un osservatore comune,
sembrerebbero essere di pertinenza esclusiva dell’intelligenza umana.»
(Marco Somalvico)
3. LA NASCITA
DELL’INTELLIGENZ
A ARTIFICIALE
Nel 1943, il neurofisiologo Warren Sturgis McCulloch e il matematico
Walter Harry Pitts teorizzarono che i segnali tra due cellule fossero
caratterizzati da un comportamento di tipo esclusivo dove la
trasmissione del neuroimpulso può essere solo completa o nulla;
assimilando quindi il neurone a un sistema binario, McCulloch e Pitts
mostrarono come dei semplici neuroni potessero essere combinati
per calcolare le tre operazioni logiche elementari NOT, AND, OR.
È da questi assunti che nasceranno le reti neurali artificiali e che la
scienza giunge a partorire l’intelligenza artificiale.
Le prime scintille che porteranno alla nascita di questa
disciplina si accesero nel 1600, quando vennero costruite
le prime macchine in grado di effettuare calcoli
automatici.
4. INTELLIGENZA ARTIFICIALE:
FORTE E DEBOLE
Dopo aver analizzato e spiegato il fenomeno dell’intelligenza artificiale, vi è una classificazione
generata dall’analisi del ragionamento e dell’apprendimento umano: intelligenza artificiale debole
e intelligenza artificiale forte.
Grazie a queste due distinzioni è possibile individuare e comprendere lo sviluppo e i vari campi di
applicazione di esse.
5. I.A. I.A.
DEBOLE FORTE
L’intelligenza artificiale debole si basa sul «come se»,
ovvero analizza un fenomeno e cerca una soluzione
come se avesse un cervello.
Il suo obiettivo non è quello di realizzare macchine che
abbiano un’intelligenza pari o addirittura superiore a
quella umana bensì è quello di costruire macchine in
grado di riuscire a rispondere in modo efficace a stimoli
e funzioni umane complesse (problem solving), quindi
simulare il comportamento umano senza superarlo o
metterlo a pari.
Per l’intelligenza artificiale forte la macchina è invece
paragonabile alla ente umana ed ha una capacità cognitiva
indistinguibile da quella umana.
Il programma che si viene a creare è detto «Sistema
esperto» e prevede alla base un motore inferenziale , cioè un
algoritmo che passa da proposizioni iniziali a secondarie e
così via, con una logica di tipo deduttiva o induttiva, e
prevede anche un’analisi del linguaggio per comprendere
qualsiasi significato. La verità deriva dal contenuto della
prima proposizione.
6. .
POSSONO PENSARE
LE MACCHINE ?
Alan Turing, uno dei padri dell’informatica, si pose
questa domanda nel suo articolo “Computing machinery
and intelligence” del 1950, pubblicato sulla rivista Mind.
Cosa differenzia un essere umano da una macchina?
Turing è stato tra i primi a parlare di Intelligenza
artificiale e soprattutto ha messo a punto il test, che
porta il suo nome, che ancora oggi serve a distinguere
una macchina da un essere umano.
Il TEST di TURING si basava su due
conversazioni via computer di un
valutatore terzo: una con l’intelligenza
artificiale e l’altra con una persona.
Il valutatore avrebbe dovuto
identificare i due interlocutori e il test
mirava a verificare se una macchina
veramente intelligente sarebbe stata
indistinguibile da un essere umano.
Grazie al lavoro di Turing, il tema
dell’Intelligenza Artificiale ricevette
una forte attenzione da parte della
comunità scientifica.
7. TEST DI TURING
EUGENE GOOSTMAN:
E’ stato il primo software ideato da Vladimir Veselov e Eugene
Demchenko ad aver passato il “test di Turing”, convincendo un
giudice su tre di essere un ragazzino di 13 anni di origini ucraine
in grado di parlare un inglese scolastico.
Il programma ha vinto la Turing Test 2014 Competition,
organizzata dalla Royal Society di Londra.
La commissione d’esame rivolge una serie di domande
contemporaneamente a una persona e al candidato artificiale,
senza averli davanti.
Alle singole risposte viene assegnata una valutazione (umano,
non umano): l'esame si considera superato se il software riesce a
ingannare i giudici e farsi passare per "umano" in almeno il 30%
delle prove.
Eugene ha totalizzato il 33% di successi.
8.
9. DIMOSTRAZIONE TEOREMI MATEMATICI
La dimostrazione
automatica di teoremi (in
inglese Automated
theorem proving o ATP)
o deduzione automatica, è
il sottocampo più sviluppato
del ragionamento
automatico. L'operazione
consiste
nella dimostrazione di teore
mi matematici da parte di
un programma per compute
r.
Nel 1976, Appel e Haken
dell’Università dell’Illinois,
forniscono una soluzione
positiva del «problema dei
quattro colori». La
peculiarità di questa
soluzione è data dal fatto
che essa è fortemente
basata sull’uso di
computazioni prodotte da
calcolatori: 1200 ore di
tempo macchina per
colorare
complessivamente circa
2000 carte in 200.000
modi differenti.
10. GIOCHI
Deep Blue era
un computer prodotto dall'IBM,
espressamente progettato per
giocare a scacchi.
Deep Blue è stato il primo
calcolatore a vincere una partita
a scacchi contro un Campione
del Mondo in carica, Garry
Kasparov, con cadenza di
tempo da torneo. Questa prima
vittoria, Deep Blue - Kasparov,
1996, partita 1, è una famosa
partita di scacchi, giocata il 10
febbraio 1996.
11. DOMOTICA
Per domotica si intende un’abitazione all’interno della quale sono stati
installati dei dispositivi IoT – connessi ad internet – che consentono il
monitoraggio e la gestione da remoto. Tali apparecchi possono svolgere
funzioni diverse, passando dalla gestione dei sistemi d’illuminazione,
termostati e serrature intelligenti, fino al controllo delle smart TV, lavatrici,
cucine, lavastoviglie, ect...
La domotica garantisce sicurezza, comfort, convenienza ed efficienza
energetica ai proprietari di una casa: infatti l’uso di uno o più dispositivi
‘smart’ può avvenire anche da remoto attraverso le numerose app per
smartphone. L’IoT, condividendo dati sull’utilizzo e automatizzando alcune
delle azioni di base: è proprio su questo principio che si risparmia e
avvengono in automatico un gran numero di operazioni ‘basilari’.
12. LE 8 AREE DI APPLICAZIONE DELL’INTELLIGENZA
ARTIFICIALE
I.A.
Intelligent
Data
Processing
Recommen-
dation
Language
Processing
Autonomous
Robot
Intelligent
Object
Autonomous
Vehicle
Image
Processing
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