1. Recensione libro: L’urlo dell’Universo
Liceo scientifico statale “Corradino D’Ascanio” Montesilvano
Marini Alessia
Classe 5F
Il libro L’urlo dell’Universo del professor Dario Menasce tratta un argomento di carattere scientifico, quale le
onde gravitazionali, utilizzando come mezzo di espressione e comunicazione la struttura del romanzo. La
traccia del libro è in realtà semplice, una traccia narrativa, la storia di un ragazzo da poco diplomato al liceo
scientifico che lavora nei campi nei pressi del laboratorio Virgo vicino Pisa. Un giorno Carlo, uno degli
scienziati che lavora al laboratorio, rimane bloccato con la sua auto e il ragazzo si offre di aiutarlo
accompagnandolo al laboratorio. Durante il viaggio scopre che sta dialogando con uno degli scienziati,che
lavora presso i cosiddetti “tubi blu" che attraversavano i campi, il quale per ripagare il favore gli offre una
visita presso i laboratori per saperne di più. Jacopo incuriosito decide di accettare. La trama si struttura
attraverso una serie di dialoghi, tra Jacopo e i vari scienziati, attraverso i quali l'autore da accurate spiegazioni
fisiche riguardo diversi fenomeni e in particolare riguardo la prima rilevazione delle onde gravitazionali nel
2015. L’intento divulgativo dell'autore è reso difficile dalla mancanza del rigore matematico che giustifica i
fenomeni fisici, che rischia di generare nel lettore smarrimento, ma che ha lasciato più spazio all’utilizzo della
logica da parte del lettore al fine di immaginare e comprendere al meglio ciò che leggeva. L'autore è stato
abile nel far fronte a questa problematica, risolvendola nella maggior parte delle volte.
L’intera trama è basata sull'incontro tra due mondi: quello di Jacopo, uno studente curioso di apprendere e
saperne di più, il quale non ha avuto la possibilità di continuare i suoi studi e di seguire la sua passione, e
quello della fisica, rappresentato da Carlo, uno scienziato che non perde nessuna occasione per cercare di
coinvolgere e far entrare nel suo mondo i giovani. Nel complesso il libro è interessante, dal punto di vista
narrativo, poiché lascia spazio all’immedisimazione e permette di comprendere anche a persone non esperte
concetti scientifici più difficili attraverso le numerose analogie utilizzate. Tuttavia la parte in cui si descrivono
le strutture e gli strumenti per la cattura delle onde risulta meno scorrevole e più noiosa, poiché non di
immediata comprensione.
Il libro si chiude con un invito che l’autore rivolge al lettore tramite il personaggio di Carlo che invita Jacopo
a continuare gli studi universitari con queste parole: “Anche seguire i tuoi interessi e la tua ispirazione potrà
contribuire a farti diventare una persona migliore”.
Il lettore studente delle scuole superiori, con questa conclusione, comprende che la vera molla degli studi
scientifici è la curiosità e si sente invitato a seguire le proprie passioni e a continuare gli studi per coltivarle
al meglio, perché come diceva Einstein “La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre.