26-28 September 2019, Bolgheri, Tuscany Prof. Attilio Scienza BOLGHERI AND ITS SIGNATURE WINES: THE STORY OF A SMALL TERRITORY AND ITS WINES Bolgheri can be defined the home land of “Supertuscan” wines. The man behind the great revolution is Mario Incisa della Rocchetta, who had the intuition that Bolgheri had a vocation for the iconic French grape varieties Cabernet and Merlot; so he copied Bordeaux’s viticultural techniques, which were culturally very innovative at that time in Italy, and also introduced the use of barrique in the cellar. The legendary Sassicaia gained its official acclaim in 1978, when the wine magazine “Decanter” published the results of a comparative tasting of Cabernet wines in the world; at that tasting Sassicaia won the highest recognition. Afterwards, Sassicaia’s 1985 vintage competed in a tasting organized by Grand Jury Européen, with Bordeaux’s Grands Crus, obtaining again the highest recognition. That vintage, however, wasn’t an isolated case, and starting from the 1990s, Sassicaia was joined by numerous other vintages from other wineries in the area that had also obtained prestigious international recognition. Climate conditions play a decisive role in the delicacy of Bolgheri wines. As such, most of the Bolgheri vineyards are in a great natural amphitheatre which opens up towards the sea but it is sheltered by the hills leading to Monti Metalliferi. This particular orographic condition is responsible for a considerable difference in temperature from day to night, that contributes to enhance the grapes’ aromatic assets. These factors affect the breezes, or winds which have a thermic origin and are, therefore, the result of different temperature variations coming from the sea rather than from the land. Soil is also crucial for these wines. The area is located on a soil which dates back to the Pliocenic era, that formed 5 million years ago; upon this layer, large terraces of marine and eolic origin formed, which are characterized by different geologic characteristics: a lower terrace, between 20 and 35 meters on the sea level, and an upper terrace, between 35 and 130 meters on the sea level. The further we go from the sea and the higher in altitude, the percentage of sand decreases and the percentage of calcareous and clayey soil increases, and we found for instance the ancient marine sediments. All these elements together throughout time gave origin to very varied environments in an enclosed space, and this is the real and original asset of this territory. The oldest soils are made of schistoid flysch from the Eocene which characterize the highest spots of the appellation. GUADO AL MELO was born in 1999 from Caterina and Attilio Scienza, who come from wine growing families from Trentino-Alto Adige. The vineyard in the lower part is located at the foot of the Segalari hill and develops along the Bolgheri Fossa. The initial size of the estate was of approximately 10 hectares. The winery was completed

1. Bolgheri ed i suoi vini
d’autore
Come un piccolo territorio
racconta i suoi grandi vini
GUADO AL MELO

2. Bolgheri DOC
In the Tuscan Coast, in territory of the commune of
Castagneto Carducci (Livorno)
Florence
Siena
Grosseto
Livorno
Pisa
A little denomination but of superb quality,
famed in the world for its prestigious,
long-lived red wines.

4. Il concetto di un disegno cosmico,
di un intento generale che coinvolge
tutto ciò che si muove, non solo
sulla
terra, ma nell’ universo intero,
suscita
un’impressione estremamente
rassicurante di serena uniformità
e di completa unità del mondo
percettibile.
Mario Incisa
L’unico movente di tutte le idee che cercherò
di esporre, è il mio rispetto illimitato per la
Natura, in tutte le sue forme, in tutti i suoi
misteri, in tutti i suoi miracoli.

5. Castiglioncello :il primo vigneto di Mario Incisa

13. Grascete
Grattamacco
Ornellaia
Michele Satta
Guado
al Tasso
Antinori
Sassicaia
LE AZIENDE FONDATRICI
DELLA DENOMINAZIONE
«BOLGHERI «

14. LA STORIA DELLE ORIGINI
• Nel 1944 il M.se M. Incisa della Rocchetta impianta il primo
vigneto “sperimentale” a Castiglioncello. Dopo risultati poco
incoraggianti con diverse varietà toscane decide ,anche su
suggerimento degli amici bordolesi e del Conte Salviati di
Migliarino di Pisa di provare il Cabernet Sauvignon. Dopo ripetute
vinificazioni ed i consigli dei nipoti Antinori e di Peynaud, nel 1968
esce sul mercato con il primo vino.
• La consacrazione ufficiale avviene nel 1978 a Londra quando in
una degustazione alla cieca batte tutti i più famosi Chateau francesi
• Nel 1985 viene giudicato il più grande Cabernet del mondo
• Negli anni ’90 altri produttori come Grattamacco, Michele Satta,
Ornellaia e Campolmi (Le Macchiole) arricchiscono l’offerta di
vini di qualità di Bolgheri
• Il Sassicaia allora faceva scandalo all’estero per il fatto che veniva
venduto con la dicitura “vino da tavola”
• Nel 1993 inizia la zonazione viticola da parte dell’Università di
Milano e nel 1994 nasce la DOC Bolgheri che prevede la sottozona
esclusiva “Sassicaia”
• Il Masseto dell’Ornellaia nasce da una intuizione di Tschelicheff
che individua nei 7 ettari del vigneto un argilla del Pleistocene con
le stesse caratteristiche del vigneto di Petrus

15. LA STORIA DELLA DENOMINAZIONE
• 1983 LA PRIMA DOC BOLGHERI (SANGIOVESE E CANAIOLO PER
IL VINO ROSSO E TREBBIANO E VERMENTINO PER IL BIANCO)
• IL SUCCESSO DEL SASSICAIA PONE IL PROBLEMA DELL’IMMAGINE
DEL TERRITORIO IN QUANTO IL VINO PIU’ FAMOSO D’ITALIA ERA
UN VINO DA TAVOLA
• 1994 VIENE DEFINITO IL NUOVO DISCIPLINARE DELLA DOC
BOLGHERI CON LA SOTTOZONA BOLGHERI SASSICAIA, CHE
PREVEDE NUOVI VITIGNI QUALI CABERNET S, MERLOT OLTRE A
SANGIOVESE IN PROPORZIONI VARIABILI
• 2011 IL NUOVO DISCIPLINARE PREVEDE CHE SI POSSA
PRODURRE BOLGHERI ROSSO OLTRE CHE CON CABERNET S.E
CON MERLOT ANCHE CON CABERNET F. ( DA SOLI ) E CON LO
SYRAH (FINO AL 50%). IL BOLGHERI SASSICAIA DEVE ESSERE
PRODOTTO CON ALMENO L’80 % DI CABERNET SAUVIGNON
• 2014 VIENE ISTITUITA LA DOC SASSICAIA

17. Precordigliera andina
argentina
Napa Valley e S.Barbara
californiane
Shangri-La in Tibet
Le vigne sudafricane di
fronte all’Oceano
L’anfiteatro di Bolgheri
Il fil rouge dei migliori vini del mondo è la gestione della maturazione
dell’uva e la «freschezza» intesa in senso climatico
Solo una
maturazione lenta
in condizioni di
temperature
moderate consente
di ottenere tannini
eleganti: il vino
rimane «al dente»

18. 17 °C
15 ° C
13 ° C
LE CARATTEISTICHE CLIMATICHE

19. UNA PARTICOLARE
CONDIZIONE CLIMATICA :
L’INCONTRO DELLE BREZZE
DI MARE CON QUELLE DI
MONTE

21. Temperature medie annue 1951-2010 (°C)

22. Precipitazioni totali annue 1951-2010

23. Precipitazioni del mese di settembre
Le precipitazioni nel mese della raccolta mostrano un modesto
incremento con passaggio dei valori medi da 67 mm (periodo
1960-87) a 79 mm (periodo 1988-2010)

24. L’era secondaria: il mare invade le
terre (da 245 a 65 milioni di anni)
• I depositi marini
LO SCONTRO
CON LA PLACCA
AFRICANA

25. Carta geologica semplificata della
Toscana

26. Bacini mio-pliocenici con depositi
continentali e marini
Bacini mio-pliocenici riempiti
da sedimenti continentali fluvio-lacustri
Distribuzione dei graben della Toscana
causati dalla distensione crostale tirrenica

27. Bacini mio-pliocenici con depositi
continentali e marini

28. Formazione delle coste italiane per effetto della
spinta della placca africana e sommersione marina
Da 4 a 2
milioni di
anni fa

29. BOLGHERI
L’ITALIA DEL
PLIOCENE ( 5 MILIONI
DI ANNI FA)

30. LE TORBIDITI DELL’APPENNINO
SETTENTRIONALE :
LE TORBIDITI SONO IL RISULTATO
DI UNO SMOTTAMENTO LUNGO UNA
SCARPATA CONTINENTALE CHE SI DEPOSIT
SUL FONDO DI UN BACINO
SONO IL COSTITUENTE FONDA
MENTALE DEI FLYSCH,
SUCCESSIONI
SEDIMENTARIE FORMATESI
PER LA COLLISIONE DEI BLOCCHI
CONTINENTALI

32. Flysch calcarei del Cretaceo,le
rocce più antiche della
denominazione

33. Castiglioncello
Grattamacco- Segalari

34. LE DUNE FOSSILI SONO
IN RISULTATO DEL
TRASPORTO EOLICO AVVENUTO
NEL PLIOCENE DAL NORD AFRICA
E DELL’AZIONE DI MODELLAMENTO
DEL MARE E DEI FIUMI

35. Grascete
Grattamacco
Le Macchiole
Guado al Melo
Ornellaia
Guado al
Tasso
Antinori
Ca Marcanda
Sassicaia
BOLGHERI
FOSSA CAMILLA
FOSSA DI BOLGHERI
FOSSA DEI MULINI

36. FYC = FLYSCH CRETACICO
cgl = CALCARENITI SABBIOSE
al =SABBIE ARGILLO-SABBIOSE
FORNACELLE
SEGALARI
Bolgherese

37. ACCATTAPANE 30-70 m slm
Sedimenti pleistocenici sabbioso
–argilloso, sabbie rosse, suoli
non calcarei, profondi, franco
scheletrici e con scheletro da
scarso ad abbondante. GRASCETE 45-90m slm
Sedimenti pleistocenici argilloso
sabbiosi, scarsamente calcarei a molto
calcarei, con scheletro, poco profondi
con ciotoli eterometrici
GREPPI CUPI 18-43 m slm
Sedimenti pleistocenici su
suoli sabbioso, sciolto,
sabbie rosse di Donoratico,
suoli non calcarei con poco
scheletro, poco profondi e
con bassa AWC
MACCHIOLE
Sedimenti pleistocenici sabbioso fini,
sabbie rosse della Val di Gori, con
ciotoli da non calcarei a molto calcarei
SEGALARI 50-130 m slm
Zona collinare, con
versanti rettilinei, Flysch
calcareo marnosi, suoli
argilloso fine-limoso;
molto calcarei, con
scheletro, AWC moderata
SASSICAIA
Sedimenti pleistocenici
argilloso sabbiosi su suoli
poco profondi con scheletro
ORNELLAIA
Sedimenti pliocenici argilloso
limosi poco profondi, molto
calcarei, scheletro assente.
Possibili ristagni di acqua
PORCARECCE
Depositi alluvionali e
colluviali, suoli calcarei
moderatamente ben
drenati, con scheletro da
scarso ad abbondante
CASAVECCHIA
Argille quarzose, suoli
scarsamente calcarei, ben
drenati con scheletro comune,
poco profondi
Guado al
Melo

38. 0-30
30-60
60-100

39. TERRAZZE MARINE
DA 10 A 103 MSLM
BOLGHERESE
S.S. AUR
MARE TIRRENO
GUADO AL TASSO
ANTINORI
LE MACCHIOLE
ORNELLAIA
CA MARCANDA GAJA
GUADO AL MELO
GRATTAMACCO
10 mslm
15 mslm
25 mslm
32 mslm
40 mslm
103 mslm

40. I TERRENI DELLA DENOMINAZIONE
BOLGHERI
• VICINO ALL’AURELIA I TERRENI SONO DI ORIGINE
DELTIZIA-FLUVIALE,MARITTIMA ED EOLICA ,SONO
SABBIOSO-LIMOSI DI COLORE ROSSO (GUADO AL TASSO)
• ATTORNO ALLA BOLGHERESE SONO DI ORIGINE FLUVIALE
ED EOLICA,I TERRENI SONO ARGILLOSO-SABBIOSI ,
RICCHI DI SCHELETRO,DI COLORE PIÙ SCURO(GUADO AL
MELO,CA MARCANDA)
• SOPRA LA BOLGHERESE VERSO LA COLLINA SI TROVANO
I SUOLI PIÙ ANTICHI DEL CRETACEO SUP.,ARGILLOSO-
CALCAREI (FLYSCH A SCAGLIA),GRATTAMACCO,
ARGILLO-SABBIOSI DEL PLEISTOCENE,SASSICAIA, E
ARGILLO-LIMOSI DEL PLIOCENE,ORNELLAIA
• I SUOLI DI ORIGINE FLUVIALE POSTI IN PROSSIMITÀ DELLO
SBOCCO DELLE FOSSE (CAMILLA, BOLGHERI, MOLINI)
SASSICAIA,GUADO AL MELO, CÀ MARCANDA, ORNELLAIA
SONO MOLTO RICCHI DI SCHELETRO DERIVATO DAL
TRASPORTO DAI MONTI METALLIFERI,DI ORIGINE
VULCANICA E QUINDI DA MINERALI MOLTO DIVERSI

41. ATTUALMENTE LE AZIENDE HANNO
VIGNETI IN DIVERSE UNITA’ DI
PAESAGGIO ANCHE LONTANE DALLA
CANTINA ORIGINARIA,COME
EVIDENZIANO I COLORI

42. Unità di Paesaggio
GREPPI CUPI

43. Unità di Paesaggio
PORCARECCE

44. Unità di Paesaggio
ACCATTAPANE

45. Unità di Paesaggio
SEGALARI

46. Unità di Paesaggio
ORNELLAIA

47. Unità di Paesaggio
SASSICAIA

48. UNITA’ VOCAZIONALE
ORNELLAIA
UNITA’VOCAZIONALE
SASSICAIA
UNITA’ VOCAZIONALE
SEGALARI

49. UNITA’ VOCAZIONALE
ACCATTAPANE
UNITA’VOCAZIONALE
GREPPI CUPI
UNITA’VOCAZIONALE
LE MACCHIOLE

52. Unità di paesaggio Aspetti vegeto-produttivi Profilo sensoriale
Greppi Cupi
Suoli sabbiosi, sciolti, poco
profondi, posti a 18-43 m s.l.m.
(Sabbie rosso arancio di
Donoratico)
•Medio vigore vegetativo
•Invaiatura precoce
•Elevata produttività
•Accumulo zuccherino medio (20,2 °Brix)
•pH medio (3,31)
•Acidità totale bassa (6,0 g/L ac. tartarico)
Forte acidità e note
floreali, di frutti rossi e
frutta secca
Accattapane
Suoli sabbioso-argillosi
profondi, posti a 30-70 m s.l.m.
(Sabbie rosso arancio di
Donoratico).
•Basso vigore vegetativo
•Invaiatura ritardata
•Elevata produttività (2,0 kg/ceppo)
•Accumulo zuccherino medio (19,7 °Brix)
•pH medio (3,32)
•Acidità totale elevata (8,2 g/L ac.tartarico)
Elevata astringenza,
note di vegetale fresco
e animale
Grascete
Suoli argilloso-sabbiosi poco
profondi con ciottoli
eterometrici
posti a 45-90 m s.l.m.
(Conglomerati di Bolgheri
•Grande vigore vegetativo
•Invaiatura precoce
•Produttività bassa
•Accumulo zuccherino elevato (20,5 °Brix)
•pH elevato (2,85)
•Acidità totale bassa (6,63 g/L ac. tartarico)
Ottima struttura ed
elevata astringenza,
note di animale e frutta
fresca
Le Contessine
Suoli sabbioso-argillosi,
profondi (Sabbie rosse della Val
di Gori)
•Basso vigore vegetativo
•Bassa produttività
•Accumulo zuccherino basso (17,0 °Brix)
•pH medio (3,18)
•Acidità totale elevata (7,7 g/L ac. tartarico)
Segalari
Suoli argilloso-limosi poco
profondi, molto calcarei, posti a
50-130 m s.l.m.
•Medio vigore vegetativo
•Invaiatura precoce
•Bassa produttività
•Accumulo zuccherino medio (20,4 °Brix)
•pH medio (3,12)
•Acidità totale media (7,5 g/L ac. tartarico)
LA RISPOSTA DEL CABERNET SAUVIGNON

53. Unità di paesaggio Aspetti vegeto-produttivi Profilo sensoriale
Greppi Cupi
Suoli sabbiosi, sciolti, poco
profondi, posti a 18-43 m s.l.m.
(Sabbie rosso arancio di
Donoratico)
•Invaiatura ritardata
•Accumulo zuccherino medio (20,2 °Brix)
•pH medio (3,37)
•Acidità totale bassa (6,0 g/L ac. tartarico)
Elevata astringenza,
elevata acidità e buona
struttura. Note animali
e di frutta matura
Accattapane
Suoli sabbioso-argillosi
profondi, posti a 30-70 m s.l.m.
(Sabbie rosso arancio di
Donoratico).
•Basso vigore vegetativo
•Invaiatura ritardata
•Media produttività
•Accumulo zuccherino elevato (21,2 °Brix)
•pH elevato (3,53)
•Acidità totale media (6,27 g/L ac.tartarico)
Poco astringente, poco
acido e poca struttura.
Note di selvatico e
vegetale cotto
Grascete
Suoli argilloso-sabbiosi poco
profondi con ciottoli
eterometrici
posti a 45-90 m s.l.m.
(Conglomerati di Bolgheri)
•Grande vigore vegetativo
•Invaiatura precoce
•Produttività bassa
•Accumulo zuccherino medio (20,2 °Brix)
•pH basso (3,12)
•Acidità totale elevata (6,63 g/L ac. tartarico)
Morbido con note di
frutta secca, frutti
rossi, frutta fresca e
floreale
Le Contessine
Suoli sabbioso-argillosi,
profondi (Sabbie rosse della Val
di Gori)
•Basso vigore vegetativo
•Bassa produttività
•Accumulo zuccherino medio (19,9 °Brix)
•pH medio (3,3)
•Acidità totale media (6,17 g/L ac. tartarico)
Segalari
Suoli argilloso-limosi poco
profondi, molto calcarei, posti a
50-130 m s.l.m.
•Medio vigore vegetativo
•Invaiatura precoce
•Elevata produttività (2,6 kg/ceppo)
•Accumulo zuccherino discreto (20,4 °Brix)
•pH medio (3,32)
•Acidità totale media (6,38 g/L ac. tartarico)
LA RISPOSTA DEL MERLOT

54. I VIGNETI DI
GUADO AL MELO

57. A little jewel, born in 1999:
15 hectares in the heart of Bolgheri Denomination
ford
Hic sunt
apros
underground winery
Guado al Melo
means «ford at the
apple tree»
CAMPO GIARDINO
CAMPO
FERRO
CAMPO GRANDE
CAMPO
BIANCO
CAMPO
PICCOLO
CAMPO
ULIVI
CAMPO
CARNESECCHI
CAMPO
ALLA BADIA
CAMPO
BADIA
PICCOLA
CAMPO
PETRINI

58. MICHELE SATTA
ANTINORI
GUADO AL MELO
LE MACCHIOLE
GRATTAMACCO
ORNELLAIA

59. PER EVENTUALI APPROFONDIMENTI