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Bimensile di Turismo Culturale 1-15 Giugno
Trapani
Se oggi vuoi fare qualcosa per TE
Aiutaci a proteggere l’arte,
la cultura e la natura italiane
INSCRIVITI ORA Per gli inscritti FAI sconti e convenzioni in tutta Italia.
Le vie del Sale
Nella costa che da Trapani va a Marsala troviamo alcuni tra i più
romantici tramonti del territorio, sono quelli su cui si stagliano i
mulini a vento e le vasche della Via del Sale.
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Sommario
Questa rivista bimensile ad ogni uscita propone un itinerario da poter seguire
se si ha voglia di intraprendere un viaggio alla scoperta di culture e usanze
diverse. Uci doluptus ma volupistis aut res idunt, cum simet rem rehent idebis
quas adia dolupiendant eicid ma que doluptatem quis volorunt volorero.
Il Cous Cous Fest
Le vie del Sale
Erice
Il dolce gusto di Marsala
Turismo Alternativo
54
Passeggiando sulle vie del Sale è possibile osservare il volo dei tanti uccelli
migratori che trovano casa nell’habitat della Riserva dello Stagnone di Marsala
dove, come in un meraviglioso palcoscenico , si mostrano ai nostri occhi sia
la misteriosa isola di Mothia (culla della civiltà Fenicio-Punica di Sicilia), che i
mulini a vento e le saline con i monticelli di sale che è, e sarà (se l’uomo saprà
preservarlo) l’unico protagonista del territorio costiero trapanese. Quando l’ac-
qua marina evapora al calore del sole resta un grumo di cristalli bianchi ed
Direttore
xxxxxx xxxxxxxx
Grafica
Alessia Torre
Foto Editor
Alessia Torre
Resp. Distribuzione
xxxxxx xxxxxxxx
Hanno collaborato :
xxxxxx xxxxx xx
xxxxxx xxxxx xxx
xxxxxx xxxxxxxx xxxxx
xxxx xxxx xxxxxxx xx
xxxxxxx
Il Cous Cous Fest è il Festival inter-
nazionale dell’integrazione culturale,
un importante appuntamento che si
rinnova da sedici anni, coinvolgen-
do nella sua atmosfera festosa tutti
i paesi dell’area euro-mediterranea e
non solo. La prossima edizione della
manifestazione è in programma a San
Vito Lo Capo dal 23 al 28 settembre
2014.
Protagonista indiscusso dell’evento è
il cous cous, piatto ricco di storia ed
elemento di sintesi tra culture, sim-
bolo di apertura, meticciato e con-
taminazione. Momento centrale e’ la
gara gastronomica internazionale alla
quale partecipano chef provenienti
da tutto il mondo.
All’interno del villaggio gastronomi-
co ricette per tutti i gusti. I sapori
della tradizione e le preparazioni
più eccentriche provenienti da paesi
lontani. Nelle case del cous cous, da
mezzogiorno a mezzanotte, ci saran-
no trenta golose ricette di cous cous
tra cui scegliere che accontentano
Nato 17 anni fa per destagionalizzare i flussi turistici, è un’ evento culturale e gastronomi-
co diventanto, nel mondo, il testimonial più prestigioso di San Vito lo Capo. Come il Cous
Cous piatto tipico capace di riunire sapori e influenze così il Cous Cous Fest celebra ed
incoraggia la pace, la multiculturalità e il sentimento della condivisione.
Il Cous Cous Fest
6 7VERSO TRAPANI
asciutti che sembrano simboleggiare,
per la loro natura amara e spigolosa,
la vita dura degli abitanti di questa
terra. Per infinite generazioni di Si-
ciliani della costa occidentale, il sale
è stato ed è ancora motivo di vita e
sopravvivenza: Infatti sulla costa che
va da Trapani e Marsala, sin da tempi
remoti, i residenti hanno convogliato
il mare, con l’aiuto dei mulini a vento,
in basse vasche recintate di tufo. Il
sole con il suo calore ha fatto il resto
,permettendo di raccogliere dal fondo
delle vasche il sale e dando così ini-
zio all’industria estrattiva che ancora
oggi è fonte di vita e ricchezza.
Da queste parti il sale è chiamato
“oro bianco”: buono per conservare
la carne, il pesce o per conciare le
pelli, come per scacciare i demoni.
Nel ’500, il prezzo era pari all’oro,
ed era usato come moneta di scam-
bio fin dall’antichità (da cui il termine
“salario”). I Fenici furono i primi ad
estrarrre il sale in questa zona costie-
ra e ancora oggi è una risorsa per
tante famiglie, come per esempio per
Alberto Culcasi che oggi ha 75 anni
ed ha sempre lavorato nella salina.
Dalle sue proprietà vicino Paceco rac-
conta:”ho cominciato a 6 anni come
bracciante addetto alla pulizia del
sale; allora noi operai eravamo schia-
vi venduti. Nel 1977, ho comprato do-
dici ettari. Dopo l’alluvione i padroni
svendevano, avevano paura. Oggi è
tutto mio, ma Dio sa quanto è stata
dura. Sole è sudore mi hanno cotto
la pelle del collo e delle mie mani”. E’
grazie a uomini come Alberto Culcasi
se oggi i vecchi mulini a vento funzio-
nano ancora come quattro secoli fa. I
più avevano rinunciato, troppo dura
e poco redditizia l’attività estrattiva.
Ma lui come altri hanno tenuto duro,
“la salina si lavora come un campo
qualsiasi” ci dice, è così che ogni gior-
no vince la sua battaglia regalandoci
anche questi paesaggi unici che oggi
è nostro compito preservare.
Cous Cous
Trapanese
•	250 grammi di cuscus
•	1 kg di pesci da brodo 	
	 di varie qualità 	
	 (scorfani, dentici, 	
	 triglie, orate, gamberi, 	
	ecc.)
•	Olio extravergine 	
	d’oliva
•	Una noce di burro
•	2 carote
•	2 gambi di sedano
•	2 cipolle
•	1 spicchio d’aglio
•	Un mazzetto di 	
	prezzemolo
•	Una foglia di alloro
•	3– 4 pomodori
•	Una bustina di 	
	zafferano
•	50 grammi di 	
	 mandorle tritate
•	Sale e pepe q.b.
Il Cous Cous Fest8 VERSO TRAPANI 9
davvero tutti i gusti, compresa una versione senza
glutine. Ci sono le ricette a base di carne, tipiche
del Maghreb, quelle con il pesce dei paesi mediter-
ranei, ma anche il taboulè e le varianti più insolite
con latte di cocco e frutti di mare, con il nero di
seppia o quello pantesco. La fantasia degli chef del
Cous Cous Fest non ha limiti e abbraccia anche le
ricette più audaci. Nel menu anche la possibilità di
assaggiare diverse ricette con le busiate, la pasta
artigianale tipica del Trapanese.
E, come tutti i menu che si rispettano, non poteva
mancare il dolce. Per i più golosi ci saranno, infatti,
le specialità di pasticceria della tradizione siciliana,
da degustare abbinate ad un calice di vino dell’i-
sola. Il tutto è condito con aperitivi sul mare, un
mercato suq con oggetti artigianali e altre curiosi-
tà e notti di musica. Da non perdere il Cous Cous
Lab, con la possibilità per il pubblico, di assistere
alla preparazione del piatto e assaggiare le migliori
ricette di cous cous gratuitamente. Info: www.cou-
scousfest.it
A fare cornice di questo evento è un borgo mari-
naro che con il suo clima caldo, le sabbie bianche
con sfumature dorate, il suo mare cristallino è la
location ideale per prolungare un altro po’ il pia-
cevole relax delle vacanze estive. La manifesta-
zione è un’occasione di festa, fatta di sapori, sfide
gastronomiche tra grandi chef, momenti di appro-
fondimento e spettacoli che vedranno alternarsi sul
palco del Cous Cous Fest numerosi artisti di fama
internazionale.
Anche quest’anno il programma promette concerti
per tutti i gusti, proprio come tanti sono i tipi di
cous cous che si potranno degustare.
Il Ticket
Ha un costo di 10 euro ed è composto da due ta-
gliandi di cui Il primo dà diritto a una porzione
di cous cous, a scelta tra i menu proposti, e un
bicchiere di vino. Il secondo, invece, è per la de-
gustazione di un dolce tipico siciliano. Sarà pos-
sibbile acquistarli dalle ore 12.00 alle ore 24.00
presso le tre biglietterie della manifestazione che
si trovano in prossimità delle Case del cous cous.
tre
Poco lontano da Trapani, sulla vetta
di un monte isolato, a 751 m d’altez-
za poggia, naturalmente protetto, so-
lenne e solitario, un piccolo e prezio-
so gioiello provincia Trapanese.
Per secoli la bellezza delle vedute, la
tranquillità del luogo e la nebbiolina
che spesso la nasconde agli sguardi
indiscreti hanno reso Erice il luogo
privilegiato per gli studi degli erudi-
ti e le preghiere dei religiosi. Fatta
di stradine strette e tortuose, archi
tipicamente medioevali, cortili ric-
camente decorati e piccole botteghe
mantiene immutato ancora oggi il suo
antico fascino.
Ad oggi una funivia collega la città di
Trapani con Erice vetta, lungo un trac-
ciato di 3099 mt che riprende quello
della vecchia funivia costruita alla
fine degli anni ‘50 ma dismessa da ol-
tre trenta anni. L’ impianto è costitu-
ito da una telecabina automatica mo-
nofune, nella quale i veicoli a 8 posti
offrono una suggestiva panoramica di
un’ampia porzione della provincia di
Trapani.
La mappa delle cittadina ha la forma
di perfetto triangolo equilatero, co-
ronato su due vertici dal Castello di
Venere, a sud-est, e dalla Chiesa Ma-
trice, a sud-ovest. Al centro, la chie-
sa di San Domenico è oggi sede del
prestigioso Centro Internazionale di
Cultura Scientifica “Ettore Majorana”,
fulcro di un’intensa attività di ricerca
scientifica diretta dal Prof. Antonino
Zichichi che lo fondò nel 1963.
La città è famosa anche per la parti-
colarissima pasticceria locale, a cui le
monache si sono dedicate fin da tem-
pi lontani. Tra i dolci tipici:
bocconcini di Erice, dolcini di pasta
reale con l’anima di marmellata di
cedro al liquoregenovese alla crema,
dolce di pastafrolla con zucchero a
velo sulla parte superiore mustac-
cioli, antichi biscotti fatti secondo la
ricetta delle monache di un convento.
Se siete in zona, non perdetevi la fe-
sta dedicata a Maria SS. di Custonaci,
patrona della città. Le celebrazioni
cominciano in tutto l’agro ericino
nella settimana che precede l’ultimo
mercoledì d’agosto per culminare poi
nella processione che si snoda per le
vie cittadine.
Il Venerdì Santo si svolge la proces-
sione dei Misteri: con il favore della
suggestiva ambientazione medievale,
sfilano per la città i gruppi statuari
che ripercorrono le tappe più impor-
tanti della passione di Cristo.
La posizione isolata di Erice l’ha
resa un luogo amato da studiosi
e religiosi. Oggi è un luogo sti-
mato per la sua bellezza.
Le
bellezze
di Erice
VERSO TRAPANI Le bellezze di Erice
10 11
Il dolce gusto
di Marsala
Marsala con i suoi colori giallotufo,
azzurromare, rossotramonto, bian-
cosale, Marsala è ricca di bellezze
artistiche e di contenuti unici, irri-
petibili. Con lo sbarco di Giuseppe
Garibaldi - 11 maggio 1860 - questa
Città inizia a scrivere una delle più
belle pagine del Risorgimento che, un
anno dopo, culminerà nell’Italia unita
e repubblicana.
Con un’economia prevalentemente
agricola e basata sull’industria del
vino, Marsala ha nel tempo svilup-
pato la sua vocazione turistica che la
vede, ormai da dieci anni, tra le mete
più amate della Sicilia occidentale.
La cosa che rende tutto più magico
è conoscere la storia della Famiglia
Florio. Durante il periodo borbonico,
la famiglia Florio era una delle eccel-
lenze del mondo dell’epoca. Originari
della Calabria si sono spostati in Sici-
lia per commerciare spezie e succes-
sivamente si sono dedicati alla colti-
vazione di vitigni. Agli inizi del 1800
gli inglesi che transitavano per la Sici-
lia vollero portare il vino siculo oltre
manica, e visto che il tragitto era lun-
go e travagliato, scelsero di aggiunge-
re dell’alcool per permettere al vino
di reggere il “trauma da viaggio”. Così
nasce il marsala, vino, alcool e mosto.
Ma il primo Marsala, quello originale,
diremmo, non aveva mosto, quindi
era secco, si usava per pasteggiare e
soprattutto per gli aperitivi.
Le cantine Florio aprono nel 1833 e
diventano ben presto i produttori di
Marsala più conosciuti del mondo.
In 100 anni la famiglia Florio è di-
ventata una delle più importanti del
mondo, le sue cantine hanno visto
ospiti illustri, come Garibaldi, Musso-
lini e Vittorio Emanuele.
Dopo l’Unità d’Italia Ignazio Florio in-
vitò Garibaldi ad una visita in cantina
dopo la quale creò una una riserva a
suo nome.
Ad oggi essa offre diverse varietà di
vini molto rinomate al mondo.
Dallo sbarco di Garibaldi alla produzione
di vini unici al mondo come il Marsala e il
Moscato di Alessandria
VERSO TRAPANI Il dolce gusto di Marsala
12 13
Turismo
Alternativo
SAN VITO
CLIMBING
FESTIVAL
2014
www. sanvitoclimbingfestival.it
MEETINGINTERNAZIONALEDIARRAMPICATA
15-18MAGGIO
Patrocinato dal
comune di
San Vito Lo Capo
15
Dal 15 al 18 maggio nella splendida loca-
lità di San Vito Lo Capo si svolgerà la VI
edizione del SanVito Climbing Festival,
con la formula degli Outdoor Games. Gare
e raduni di Arrampicata sportiva, Trail
running, mountain bike e kayak. Il Festival
sarà sede di un importante rassegna cine-
matografica di film di montagna e d’avven-
tura. Un appuntamento sportivo turistico
di caratura internazionale che richiama
centinaia di atleti ed appassionati da tutta
Europa. Gli atleti delle diverse discipline
si confronteranno sulle rocce, percorsi e
sentieri di uno dei luoghi più suggestivi
della Sicilia, il bellissimo scenario di San
Vito Lo Capo.
Fra le perle siciliane, c’è un luogo magico:
sette chilometri di terra intatta, nella pe-
nisola di San Vito Lo Capo che si affaccia
sul Tirreno, tra Castellamare del Golfo e
Trapani. È la Riserva dello zingaro, famo-
sa come una delle coste più belle d’Italia,
perfetta per gli appassionati del trekking
e del mare. Scarpe da ginnastica ai piedi,
entrando dal sentiero principale si posso-
no ammirare scogliere a picco e imboccare
percorsi più stretti che portano alle calette
o sulle spiaggette intime, dove le acque
cristalline celano fondali ricchi di coralli
e pesci. Angoli memorabili che fondono
il verde e l’azzurro, con le rocce bianche
o d’un rosso intenso sono Cala Marinella,
Cala Beretta o Punta della Capreria.
Fondata il 25 giugno 2010 dal notaio
Andrea Bartoli e dalla moglie l’avvocato
Florinda Saieva, sorge all’interno del Cor-
tile Bentivegna, un aggregato costituito da
sette piccoli cortili che ospitano piccoli
palazzi di matrice araba ed è situato nei
pressi del centro storico di Favara. Oltre
che come museo si propone anche come
centro culturale e turistico dove vengono
allestite mostre pittoriche temporanee e
installazioni permanenti di arte contem-
poranea. Inoltre vi sono residenze per
artisti e vengono svolte presentazioni di
libri e vari corsi di architettura.
Il 28 giugno Favara festeggia l’arrivo dell’e-
state e i quattro anni di Farm Cultural Park
ma soprattutto la nostra Comunità. Artisti
e architetti, creativi e operatori culturali,
cuochi e agricoltori, musicisti e performer,
innovatori sociali e startupper arriveranno
da tutta Italia e da diverse parti del mondo
per condividere una serata straordinaria
di conoscenza, gioia ed amicizia.
www.farm-culturalpark.com
S a n Vi t o C l i m b i n g
Fe s t i v a l
L a R i s e r v a d e l l o
Z i n g a r o
FA R M C U LT U R A L
PA R K
Assapora il dolce
gusto del Mediterraneo
GRECALE
MOSCATO DI ALESSANDRIA
Il Grecale è estremamente gradevole con ogni tipo di
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  • 1. Bimensile di Turismo Culturale 1-15 Giugno Trapani
  • 2. Se oggi vuoi fare qualcosa per TE Aiutaci a proteggere l’arte, la cultura e la natura italiane INSCRIVITI ORA Per gli inscritti FAI sconti e convenzioni in tutta Italia.
  • 3. Le vie del Sale Nella costa che da Trapani va a Marsala troviamo alcuni tra i più romantici tramonti del territorio, sono quelli su cui si stagliano i mulini a vento e le vasche della Via del Sale. 5 5 7 9 12 15 7 9 12 Sommario Questa rivista bimensile ad ogni uscita propone un itinerario da poter seguire se si ha voglia di intraprendere un viaggio alla scoperta di culture e usanze diverse. Uci doluptus ma volupistis aut res idunt, cum simet rem rehent idebis quas adia dolupiendant eicid ma que doluptatem quis volorunt volorero. Il Cous Cous Fest Le vie del Sale Erice Il dolce gusto di Marsala Turismo Alternativo 54 Passeggiando sulle vie del Sale è possibile osservare il volo dei tanti uccelli migratori che trovano casa nell’habitat della Riserva dello Stagnone di Marsala dove, come in un meraviglioso palcoscenico , si mostrano ai nostri occhi sia la misteriosa isola di Mothia (culla della civiltà Fenicio-Punica di Sicilia), che i mulini a vento e le saline con i monticelli di sale che è, e sarà (se l’uomo saprà preservarlo) l’unico protagonista del territorio costiero trapanese. Quando l’ac- qua marina evapora al calore del sole resta un grumo di cristalli bianchi ed Direttore xxxxxx xxxxxxxx Grafica Alessia Torre Foto Editor Alessia Torre Resp. Distribuzione xxxxxx xxxxxxxx Hanno collaborato : xxxxxx xxxxx xx xxxxxx xxxxx xxx xxxxxx xxxxxxxx xxxxx xxxx xxxx xxxxxxx xx xxxxxxx
  • 4. Il Cous Cous Fest è il Festival inter- nazionale dell’integrazione culturale, un importante appuntamento che si rinnova da sedici anni, coinvolgen- do nella sua atmosfera festosa tutti i paesi dell’area euro-mediterranea e non solo. La prossima edizione della manifestazione è in programma a San Vito Lo Capo dal 23 al 28 settembre 2014. Protagonista indiscusso dell’evento è il cous cous, piatto ricco di storia ed elemento di sintesi tra culture, sim- bolo di apertura, meticciato e con- taminazione. Momento centrale e’ la gara gastronomica internazionale alla quale partecipano chef provenienti da tutto il mondo. All’interno del villaggio gastronomi- co ricette per tutti i gusti. I sapori della tradizione e le preparazioni più eccentriche provenienti da paesi lontani. Nelle case del cous cous, da mezzogiorno a mezzanotte, ci saran- no trenta golose ricette di cous cous tra cui scegliere che accontentano Nato 17 anni fa per destagionalizzare i flussi turistici, è un’ evento culturale e gastronomi- co diventanto, nel mondo, il testimonial più prestigioso di San Vito lo Capo. Come il Cous Cous piatto tipico capace di riunire sapori e influenze così il Cous Cous Fest celebra ed incoraggia la pace, la multiculturalità e il sentimento della condivisione. Il Cous Cous Fest 6 7VERSO TRAPANI asciutti che sembrano simboleggiare, per la loro natura amara e spigolosa, la vita dura degli abitanti di questa terra. Per infinite generazioni di Si- ciliani della costa occidentale, il sale è stato ed è ancora motivo di vita e sopravvivenza: Infatti sulla costa che va da Trapani e Marsala, sin da tempi remoti, i residenti hanno convogliato il mare, con l’aiuto dei mulini a vento, in basse vasche recintate di tufo. Il sole con il suo calore ha fatto il resto ,permettendo di raccogliere dal fondo delle vasche il sale e dando così ini- zio all’industria estrattiva che ancora oggi è fonte di vita e ricchezza. Da queste parti il sale è chiamato “oro bianco”: buono per conservare la carne, il pesce o per conciare le pelli, come per scacciare i demoni. Nel ’500, il prezzo era pari all’oro, ed era usato come moneta di scam- bio fin dall’antichità (da cui il termine “salario”). I Fenici furono i primi ad estrarrre il sale in questa zona costie- ra e ancora oggi è una risorsa per tante famiglie, come per esempio per Alberto Culcasi che oggi ha 75 anni ed ha sempre lavorato nella salina. Dalle sue proprietà vicino Paceco rac- conta:”ho cominciato a 6 anni come bracciante addetto alla pulizia del sale; allora noi operai eravamo schia- vi venduti. Nel 1977, ho comprato do- dici ettari. Dopo l’alluvione i padroni svendevano, avevano paura. Oggi è tutto mio, ma Dio sa quanto è stata dura. Sole è sudore mi hanno cotto la pelle del collo e delle mie mani”. E’ grazie a uomini come Alberto Culcasi se oggi i vecchi mulini a vento funzio- nano ancora come quattro secoli fa. I più avevano rinunciato, troppo dura e poco redditizia l’attività estrattiva. Ma lui come altri hanno tenuto duro, “la salina si lavora come un campo qualsiasi” ci dice, è così che ogni gior- no vince la sua battaglia regalandoci anche questi paesaggi unici che oggi è nostro compito preservare.
  • 5. Cous Cous Trapanese • 250 grammi di cuscus • 1 kg di pesci da brodo di varie qualità (scorfani, dentici, triglie, orate, gamberi, ecc.) • Olio extravergine d’oliva • Una noce di burro • 2 carote • 2 gambi di sedano • 2 cipolle • 1 spicchio d’aglio • Un mazzetto di prezzemolo • Una foglia di alloro • 3– 4 pomodori • Una bustina di zafferano • 50 grammi di mandorle tritate • Sale e pepe q.b. Il Cous Cous Fest8 VERSO TRAPANI 9 davvero tutti i gusti, compresa una versione senza glutine. Ci sono le ricette a base di carne, tipiche del Maghreb, quelle con il pesce dei paesi mediter- ranei, ma anche il taboulè e le varianti più insolite con latte di cocco e frutti di mare, con il nero di seppia o quello pantesco. La fantasia degli chef del Cous Cous Fest non ha limiti e abbraccia anche le ricette più audaci. Nel menu anche la possibilità di assaggiare diverse ricette con le busiate, la pasta artigianale tipica del Trapanese. E, come tutti i menu che si rispettano, non poteva mancare il dolce. Per i più golosi ci saranno, infatti, le specialità di pasticceria della tradizione siciliana, da degustare abbinate ad un calice di vino dell’i- sola. Il tutto è condito con aperitivi sul mare, un mercato suq con oggetti artigianali e altre curiosi- tà e notti di musica. Da non perdere il Cous Cous Lab, con la possibilità per il pubblico, di assistere alla preparazione del piatto e assaggiare le migliori ricette di cous cous gratuitamente. Info: www.cou- scousfest.it A fare cornice di questo evento è un borgo mari- naro che con il suo clima caldo, le sabbie bianche con sfumature dorate, il suo mare cristallino è la location ideale per prolungare un altro po’ il pia- cevole relax delle vacanze estive. La manifesta- zione è un’occasione di festa, fatta di sapori, sfide gastronomiche tra grandi chef, momenti di appro- fondimento e spettacoli che vedranno alternarsi sul palco del Cous Cous Fest numerosi artisti di fama internazionale. Anche quest’anno il programma promette concerti per tutti i gusti, proprio come tanti sono i tipi di cous cous che si potranno degustare. Il Ticket Ha un costo di 10 euro ed è composto da due ta- gliandi di cui Il primo dà diritto a una porzione di cous cous, a scelta tra i menu proposti, e un bicchiere di vino. Il secondo, invece, è per la de- gustazione di un dolce tipico siciliano. Sarà pos- sibbile acquistarli dalle ore 12.00 alle ore 24.00 presso le tre biglietterie della manifestazione che si trovano in prossimità delle Case del cous cous.
  • 6. tre Poco lontano da Trapani, sulla vetta di un monte isolato, a 751 m d’altez- za poggia, naturalmente protetto, so- lenne e solitario, un piccolo e prezio- so gioiello provincia Trapanese. Per secoli la bellezza delle vedute, la tranquillità del luogo e la nebbiolina che spesso la nasconde agli sguardi indiscreti hanno reso Erice il luogo privilegiato per gli studi degli erudi- ti e le preghiere dei religiosi. Fatta di stradine strette e tortuose, archi tipicamente medioevali, cortili ric- camente decorati e piccole botteghe mantiene immutato ancora oggi il suo antico fascino. Ad oggi una funivia collega la città di Trapani con Erice vetta, lungo un trac- ciato di 3099 mt che riprende quello della vecchia funivia costruita alla fine degli anni ‘50 ma dismessa da ol- tre trenta anni. L’ impianto è costitu- ito da una telecabina automatica mo- nofune, nella quale i veicoli a 8 posti offrono una suggestiva panoramica di un’ampia porzione della provincia di Trapani. La mappa delle cittadina ha la forma di perfetto triangolo equilatero, co- ronato su due vertici dal Castello di Venere, a sud-est, e dalla Chiesa Ma- trice, a sud-ovest. Al centro, la chie- sa di San Domenico è oggi sede del prestigioso Centro Internazionale di Cultura Scientifica “Ettore Majorana”, fulcro di un’intensa attività di ricerca scientifica diretta dal Prof. Antonino Zichichi che lo fondò nel 1963. La città è famosa anche per la parti- colarissima pasticceria locale, a cui le monache si sono dedicate fin da tem- pi lontani. Tra i dolci tipici: bocconcini di Erice, dolcini di pasta reale con l’anima di marmellata di cedro al liquoregenovese alla crema, dolce di pastafrolla con zucchero a velo sulla parte superiore mustac- cioli, antichi biscotti fatti secondo la ricetta delle monache di un convento. Se siete in zona, non perdetevi la fe- sta dedicata a Maria SS. di Custonaci, patrona della città. Le celebrazioni cominciano in tutto l’agro ericino nella settimana che precede l’ultimo mercoledì d’agosto per culminare poi nella processione che si snoda per le vie cittadine. Il Venerdì Santo si svolge la proces- sione dei Misteri: con il favore della suggestiva ambientazione medievale, sfilano per la città i gruppi statuari che ripercorrono le tappe più impor- tanti della passione di Cristo. La posizione isolata di Erice l’ha resa un luogo amato da studiosi e religiosi. Oggi è un luogo sti- mato per la sua bellezza. Le bellezze di Erice VERSO TRAPANI Le bellezze di Erice 10 11
  • 7. Il dolce gusto di Marsala Marsala con i suoi colori giallotufo, azzurromare, rossotramonto, bian- cosale, Marsala è ricca di bellezze artistiche e di contenuti unici, irri- petibili. Con lo sbarco di Giuseppe Garibaldi - 11 maggio 1860 - questa Città inizia a scrivere una delle più belle pagine del Risorgimento che, un anno dopo, culminerà nell’Italia unita e repubblicana. Con un’economia prevalentemente agricola e basata sull’industria del vino, Marsala ha nel tempo svilup- pato la sua vocazione turistica che la vede, ormai da dieci anni, tra le mete più amate della Sicilia occidentale. La cosa che rende tutto più magico è conoscere la storia della Famiglia Florio. Durante il periodo borbonico, la famiglia Florio era una delle eccel- lenze del mondo dell’epoca. Originari della Calabria si sono spostati in Sici- lia per commerciare spezie e succes- sivamente si sono dedicati alla colti- vazione di vitigni. Agli inizi del 1800 gli inglesi che transitavano per la Sici- lia vollero portare il vino siculo oltre manica, e visto che il tragitto era lun- go e travagliato, scelsero di aggiunge- re dell’alcool per permettere al vino di reggere il “trauma da viaggio”. Così nasce il marsala, vino, alcool e mosto. Ma il primo Marsala, quello originale, diremmo, non aveva mosto, quindi era secco, si usava per pasteggiare e soprattutto per gli aperitivi. Le cantine Florio aprono nel 1833 e diventano ben presto i produttori di Marsala più conosciuti del mondo. In 100 anni la famiglia Florio è di- ventata una delle più importanti del mondo, le sue cantine hanno visto ospiti illustri, come Garibaldi, Musso- lini e Vittorio Emanuele. Dopo l’Unità d’Italia Ignazio Florio in- vitò Garibaldi ad una visita in cantina dopo la quale creò una una riserva a suo nome. Ad oggi essa offre diverse varietà di vini molto rinomate al mondo. Dallo sbarco di Garibaldi alla produzione di vini unici al mondo come il Marsala e il Moscato di Alessandria VERSO TRAPANI Il dolce gusto di Marsala 12 13
  • 8. Turismo Alternativo SAN VITO CLIMBING FESTIVAL 2014 www. sanvitoclimbingfestival.it MEETINGINTERNAZIONALEDIARRAMPICATA 15-18MAGGIO Patrocinato dal comune di San Vito Lo Capo 15 Dal 15 al 18 maggio nella splendida loca- lità di San Vito Lo Capo si svolgerà la VI edizione del SanVito Climbing Festival, con la formula degli Outdoor Games. Gare e raduni di Arrampicata sportiva, Trail running, mountain bike e kayak. Il Festival sarà sede di un importante rassegna cine- matografica di film di montagna e d’avven- tura. Un appuntamento sportivo turistico di caratura internazionale che richiama centinaia di atleti ed appassionati da tutta Europa. Gli atleti delle diverse discipline si confronteranno sulle rocce, percorsi e sentieri di uno dei luoghi più suggestivi della Sicilia, il bellissimo scenario di San Vito Lo Capo. Fra le perle siciliane, c’è un luogo magico: sette chilometri di terra intatta, nella pe- nisola di San Vito Lo Capo che si affaccia sul Tirreno, tra Castellamare del Golfo e Trapani. È la Riserva dello zingaro, famo- sa come una delle coste più belle d’Italia, perfetta per gli appassionati del trekking e del mare. Scarpe da ginnastica ai piedi, entrando dal sentiero principale si posso- no ammirare scogliere a picco e imboccare percorsi più stretti che portano alle calette o sulle spiaggette intime, dove le acque cristalline celano fondali ricchi di coralli e pesci. Angoli memorabili che fondono il verde e l’azzurro, con le rocce bianche o d’un rosso intenso sono Cala Marinella, Cala Beretta o Punta della Capreria. Fondata il 25 giugno 2010 dal notaio Andrea Bartoli e dalla moglie l’avvocato Florinda Saieva, sorge all’interno del Cor- tile Bentivegna, un aggregato costituito da sette piccoli cortili che ospitano piccoli palazzi di matrice araba ed è situato nei pressi del centro storico di Favara. Oltre che come museo si propone anche come centro culturale e turistico dove vengono allestite mostre pittoriche temporanee e installazioni permanenti di arte contem- poranea. Inoltre vi sono residenze per artisti e vengono svolte presentazioni di libri e vari corsi di architettura. Il 28 giugno Favara festeggia l’arrivo dell’e- state e i quattro anni di Farm Cultural Park ma soprattutto la nostra Comunità. Artisti e architetti, creativi e operatori culturali, cuochi e agricoltori, musicisti e performer, innovatori sociali e startupper arriveranno da tutta Italia e da diverse parti del mondo per condividere una serata straordinaria di conoscenza, gioia ed amicizia. www.farm-culturalpark.com S a n Vi t o C l i m b i n g Fe s t i v a l L a R i s e r v a d e l l o Z i n g a r o FA R M C U LT U R A L PA R K
  • 9. Assapora il dolce gusto del Mediterraneo GRECALE MOSCATO DI ALESSANDRIA Il Grecale è estremamente gradevole con ogni tipo di dessert e con la frutta fresca.