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LA MORTE
Shaykh ‘Abdul-Bārī ath-Thubaytī
Traduzione e adattamento a cura di Muhammad Nur al Haqq
1
Ogni lode spetta ad Allāh. Testimonio che non c’è
divinità degna di adorazione all’infuori di Allāh e che
Muhammad è il Suo servo e Messaggero.
Ingiungo a voi e a me stesso di temere Allāh, perché ciò è
la disposizione e la salvezza in questo mondo e
nell’Ultimo Giorno,
ََ‫م‬ ۡ‫و‬َ‫ي‬َََ‫ل‬ََ‫ع‬َ‫ف‬‫ن‬َ‫ي‬ََ‫ال‬َ‫م‬َََ‫ل‬ َ‫و‬َََ‫ون‬‫ن‬َ‫ب‬-ََ‫ل‬ِ‫إ‬ََۡ‫ن‬َ‫م‬َ‫ى‬َ‫ت‬َ‫أ‬َََ َ‫ٱّلل‬ََ‫ب‬ۡ‫ل‬َ‫ق‬ِ‫ب‬ََ‫ِيم‬‫ل‬َ‫س‬َ
“…il Giorno in cui non gioveranno né ricchezze
né progenie, eccetto per colui che verrà ad Allāh
con cuore puro.” [Ash-Shu`arā’, 88-89]
Allāh dice,
َ‫ل‬‫ك‬ََ‫س‬ ۡ‫ف‬َ‫ن‬ََ‫ة‬َ‫ق‬ِ‫ٓٮ‬‫ا‬َ‫ذ‬ََِ‫ت‬ ۡ‫و‬َ‫م‬ۡ‫ٱل‬ََۗ‫ا‬َ‫م‬َ‫ن‬ِ‫إ‬ َ‫و‬َََ‫ن‬ ۡ‫و‬َ‫ف‬ َ‫و‬‫ت‬ََۡ‫م‬‫ڪ‬َ‫ور‬‫ج‬‫أ‬َََ‫م‬ ۡ‫و‬َ‫ي‬ََِ‫ة‬َ‫م‬ٰ‫ـ‬َ‫ي‬ِ‫ق‬ۡ‫ٱل‬ََۖ‫ن‬َ‫م‬َ‫ف‬َََ‫ح‬ِ‫ز‬ ۡ‫ح‬‫ز‬ََِ‫ن‬َ‫ع‬ََِ‫ار‬َ‫ن‬‫ٱل‬َ
ََ‫ل‬ِ‫خ‬ ۡ‫د‬‫أ‬ َ‫و‬َََ‫ة‬َ‫ن‬َ‫ج‬ۡ‫ٱل‬ََۡ‫د‬َ‫ق‬َ‫ف‬َََ‫از‬َ‫ف‬ََۗ‫ا‬َ‫م‬ َ‫و‬ََ‫ة‬ ٰ‫و‬َ‫ي‬َ‫ح‬ۡ‫ٱل‬ََٓ‫ا‬َ‫ي‬ ۡ‫ن‬‫ٱلد‬َََ‫ل‬ِ‫إ‬ََ‫ع‬ٰ‫ـ‬َ‫ت‬َ‫م‬ََِ‫ور‬‫ر‬‫غ‬ۡ‫ٱل‬
“Ogni anima gusterà la morte, ma riceverete le
vostre mercedi solo nel Giorno della
Resurrezione. Chi sarà allontanato dal Fuoco e
introdotto nel Paradiso, sarà certamente uno dei
2
beati, poiché la vita terrena non è che
ingannevole godimento.” [‘Āli `Imrān, 185]
Tale è la realtà della morte e di ciò che viene dopo.
Ognuno di noi la assaggerà, il povero e il ricco, il sano o
il malato, il vecchio o il giovane, la guida o il guidato e
nessuno di noi può sfuggirgli.
Allāh dice,
‫ا‬َ‫م‬َ‫ن‬ ۡ‫ي‬َ‫أ‬ََ‫وا‬‫ون‬‫ك‬َ‫ت‬ََ‫م‬‫كك‬ ِ‫ر‬ ۡ‫د‬‫ي‬ََ‫ت‬ ۡ‫و‬َ‫م‬ۡ‫ٱل‬ََۡ‫و‬َ‫ل‬ َ‫و‬ََۡ‫م‬‫نت‬‫ك‬َ‫ِى‬‫ف‬ََ‫وج‬‫ر‬‫ب‬ََ‫ة‬َ‫د‬َ‫ي‬َ‫ش‬‫م‬َ
“La morte vi coglierà ovunque sarete, fosse
anche in torri fortificate.” [An-Nisā’, 78]
La morte, e il come si manifesta nel suo carattere e negli
effetti, è uno dei misteri che colpisce l’intelligenza
umana, perché ha a che fare con l’anima.
Allāh dice,
ََ‫ك‬َ‫ن‬‫و‬‫َل‬‫ـ‬ ۡ‫س‬َ‫ي‬ َ‫و‬ََِ‫ن‬َ‫ع‬ََِ‫وح‬‫ٱلر‬َََِۖ‫ل‬‫ق‬ََ‫وح‬‫ٱلر‬ََۡ‫ِن‬‫م‬ََِ‫ر‬ ۡ‫م‬َ‫أ‬َ‫ى‬ِّ‫ب‬َ‫ر‬ََٓ‫ا‬َ‫م‬ َ‫و‬َ‫م‬‫ِيت‬‫ت‬‫و‬‫أ‬َََ‫ن‬ِّ‫م‬ََِ‫م‬ۡ‫ِل‬‫ع‬ۡ‫ٱل‬َََ‫ل‬ِ‫إ‬ََ‫ِيل‬‫ل‬َ‫ق‬
“T’interrogheranno (O Muhammad) a proposito
dello Spirito. Rispondi: «Lo Spirito procede
dall’ordine del mio Signore e (voi uomini) non
avete ricevuto che ben poca scienza [a riguardo]».”
[Al-‘Isrā’, 85]
3
Uno dei suoi misteri è che si può vedere un giovane
pieno di salute ed energia cadere improvvisamente
morto senza preavviso; facendo in tal modo dissolvere
tale giovinezza ed energia, portando tutti i suoi sensi al
loro completo arresto. Quel giovane potrebbe essere
anche un sapiente erudito, un autore eloquente, un
medico esperto o un geniale inventore, ma è
assolutamente fuori discussione che una certa qualità
possa impedire alla morte di raggiungerlo quando il suo
tempo è stabilito.
Allāh dice,
‫ا‬َ‫ذ‬ِ‫إ‬َََ‫ٓء‬‫ا‬َ‫ج‬ََۡ‫م‬‫ه‬‫ل‬َ‫ج‬َ‫أ‬َََ‫ل‬َ‫ف‬َََ‫ون‬‫ِر‬‫خ‬ۡ‫ـ‬َ‫ت‬ ۡ‫س‬َ‫ي‬ََ‫ة‬َ‫اع‬َ‫س‬ََََۖ‫ل‬ َ‫و‬َََ‫ون‬‫ِم‬‫د‬ۡ‫ق‬َ‫ت‬ ۡ‫س‬َ‫ي‬
“Quando essa giunge, non viene concessa né
un’ora (o un momento) di ritardo né di anticipo.”
[Yūnus, 49]
‘Amr bin Abdullāh era solito salire sul pulpito e dire,
“Più di una persona che ha visto l’inizio di un giorno,
non vedrebbe la sua fine. E più di una persona che ha
atteso il mattino, non vivrebbe per vederlo. Se solo
aveste conosciuto il vostro tempo stabilito e come viene a
passare, avreste odiato nutrire speranza per le cose
terrene e il suo inganno.”
4
Mentre l’uomo si gode la sua buona salute, giocando e
divertendosi, essendo spesso superbo, comandando e
proibendo, la morte e la malattia lo attaccano
improvvisamente, ne indeboliscono il corpo, rendono le
sue membra senza vita e poi chiudono il suo registro.
Quanto è vicina la morte! Ogni giorno essa si avvicina
sempre di più a noi, e non appena il nostro libro ha
raggiunto il suo tempo stabilito, facciamo parte dei
morti. Allora diventa chiaro che la vita è davvero come i
fiori che sbocciano per poi dopo appassire, o come una
lampada che illumina e per poi dopo attenuarsi.
Lasciate che chi brama questo mondo e i suoi piaceri
rifletta su queste tombe sparse in ogni luogo, e si renda
conto che il sentiero dei piaceri e delle cose lussuriose,
anche se decorato da belle rose, conduce inevitabilmente
alla condizione attuale di chi è sepolto in queste tombe.
La felicità è per colui al quale un messaggero di morte ha
aperto gli occhi alla realtà prima di morire, e chi non
presta attenzione al monito del Qur’ān e della morte,
anche se le montagne si spingessero l’una contro l’altra
di fronte a lui, non gli presterebbe attenzione.
Cari fratelli! Quello cui assistiamo nei cimiteri, è una
grande lezione per noi. Chi oggi porta la bara al cimitero
è qui di ritorno domani (come morto), e viene lasciato lì
da solo con le sue azioni, sia buone che cattive.
5
E’ anche molto spiacevole vedere in questi giorni alcuni
tra coloro che scortano il defunto, ridere e giocare o
partecipare al funerale per mettersi in mostra. Questo
fenomeno è dovuto alla noncuranza che ha indurito il
cuore della gente e fatto loro dimenticare l’Ultimo
Giorno e le spaventose condizioni della tomba. Che Allāh
ci risvegli da questa noncuranza!
Fratelli nella fede! Da uno ci si aspetta che sappia che
morirà, che sarà sepolto, sollevato nel Giorno della
Resurrezione e fatto entrare nel Paradiso o nell’Inferno,
affinché si ricordi sempre della morte, si prepari per essa
e vi rifletta. Egli è nei fatti chiamato a considerare se
stesso tra i morti. Questo perché tutto ciò che è in arrivo
è vicino, e quando l’angelo della morte arriva, né la
vostra ricchezza né la vostra gente possono impedirgli di
prendere la vostra anima.
Dove sono coloro che hanno raggiunto i propri obiettivi e
nessuno è stato paragonabile ad essi in questo? Essi
hanno accumulato, ma non hanno potuto mangiare
quanto accumulato; essi hanno costruito palazzi, ma non
hanno potuto viverci! Noi da parte nostra continuiamo a
nuotare nella piscina della vita come se fossimo destinati
a vivere qui per sempre.
Uways Al-Qarnī disse, “Ricordati della morte quando
dormi, e pensa sempre a essa quando sei sveglio.”
6
Fratelli Musulmani! E’ un fatto che questo mondo e le
sue tribolazioni appaiono insignificanti agli occhi di chi
ricorda sempre la morte, perché egli ha scopi nobili e
forti determinazioni; egli è lontano dall’ipocrisia e anela
sempre la beatitudine perpetua nel Paradiso eterno.
Cari Fratelli, ricordare la morte non rende in alcun modo
la vita ripugnante, costringendo uno a sedersi nella sua
casa e a lasciare tutti i mezzi di sostentamento. Ciò
piuttosto significa dissuaderlo dal commettere peccati e
ammorbidire il suo cuore duro. Noi ricordiamo la morte
in modo da prepararci bene per essa e per tutto quello
che la segue, compiendo opere pie, obbedendo ad Allāh e
aumentando gli sforzi in tutti gli atti di culto.
Abdur-Rahmān ibn Mahdī disse, “Se ad Hammād bin
Salamah venisse detto, ‘Tu morirai domani’, egli non
sarebbe in grado di aggiungere alcuna cosa al suo
operato, perché il suo tempo è colmo di adorazione e di
ricordo di Allāh.”
Come ci prepariamo alla morte? Ci prepariamo alla
morte evitando tutte le cose abominevoli e restituendo i
depositi ai loro legittimi proprietari. Ci prepariamo alla
morte eliminando l’odio e l’inimicizia dai nostri cuori. Ci
prepariamo alla morte essendo buoni con amici e
parenti.
7
Ibn al-Mubārak disse che Sālih Al-Mariy era solito
dire, “Se il ricordo della morte mi lascia per un’ora, il
mio cuore va in rovina.”
Si dice anche che, “Chi si ricorda spesso della morte è
onorato con tre cose: pronto pentimento, soddisfazione
di sé ed energia nel compiere gli atti di culto; e chi si
dimentica della morte è punito con tre cose: pentimento
ritardato, mancanza di soddisfazione e pigrizia negli atti
di culto.”
Quando si ricorderà della morte colui che segue sempre i
suoi desideri lussuriosi e si muove sfrenatamente nella
sua noncuranza? Quando si ricorderà della morte colui
che non ha riguardo per le ingiunzioni di Allāh in
materia di halāl o harām? Quando si ricorderà della
morte colui che abbandona il Qur’ān, non prega il Fajr in
congregazione, usurpa illecitamente le proprietà della
gente, prende l’usura, e commette fornicazione? Come
può ricordarsi della morte uno la cui abitudine è
calunniare e diffamare gli altri, e il cui cuore è pieno di
rancore e invidia?
Fratelli Musulmani! Ai Profeti, ogni volta che la morte
venne da loro, gli fu data la possibilità di scegliere tra il
rimanere in questo mondo e il muoversi a quella nobile
posizione. E’ fuor di dubbio che ogni Profeta scelse la
beatitudine eterna. Questo accadde al Profeta
8
Muhammad , come narrato da Al-Bukhārī e Muslim
sull’autorità di ‘Ā’isha che disse, “Il Messaggero di
Allāh era solito dire, mentre era in salute, «Nessun
Profeta è morto finché non ha visto il suo posto in
Paradiso, poi gli è stata data la scelta tra quel posto e
restare in questo mondo». Così, mentre egli era sul
punto di morire e la sua testa sulla mia coscia, svenne
per un po’ poi riprese coscienza. Fissò il soffitto, quindi
disse: «O Allāh! Scelgo la Compagnia Più Alta». Allora
io dissi: ‘Non ha preferito noi.’ Fu allora che compresi la
dichiarazione che egli era solito dirci, ed essa era vera.”
(Ella disse), “L’ultima parola che pronunciò è stata: «O
Allāh! Scelgo la Compagnia Più Alta».”
Durante la morte e il suo dolore, nella tomba e nella sua
oscurità, nel Giorno della Resurrezione e del suo orrore,
la gente sarà divisa in due gruppi. Un gruppo resterà
saldo, protetto dallo spavento, e gli sarà data la buona
novella del Paradiso, mentre l’altro gruppo subirà la
vergogna e l’ignominia.
Allāh dice,
ََ‫ن‬ِ‫إ‬َََ‫ِين‬‫ذ‬َ‫ل‬‫ٱ‬ََ‫وا‬‫ال‬َ‫ق‬َ‫ا‬َ‫ن‬‫ب‬َ‫ر‬َََ‫ٱّلل‬َََ‫م‬‫ث‬ََ‫وا‬‫م‬ٰ‫ـ‬َ‫ق‬َ‫ت‬ ۡ‫ٱس‬ََ‫ل‬َ‫ز‬َ‫ن‬َ‫ت‬َ‫ت‬ََ‫م‬ِ‫ه‬ ۡ‫ي‬َ‫ل‬َ‫ع‬ََ‫َة‬‫ڪ‬ِ‫ٓٮ‬ٰ‫ـ‬َ‫ل‬َ‫م‬ۡ‫ٱل‬َََ‫ل‬َ‫أ‬ََ‫وا‬‫اف‬َ‫خ‬َ‫ت‬َََ‫ل‬ َ‫و‬ََ‫وا‬‫ن‬َ‫ز‬ ۡ‫ح‬َ‫ت‬َ
َ‫وا‬‫ر‬ِ‫ش‬ ۡ‫ب‬َ‫أ‬ َ‫و‬ََِ‫ة‬َ‫ن‬َ‫ج‬ۡ‫ٱل‬ِ‫ب‬َ‫ِى‬‫ت‬َ‫ل‬‫ٱ‬ََۡ‫م‬‫نت‬‫ك‬َََ‫ون‬‫د‬َ‫وع‬‫ت‬
9
“Gli angeli scendono (al momento della loro morte)
su coloro che dicono: «Il nostro Signore è Allāh
(solo)», e che perseverano [sulla retta via. Dicono
loro:] «Non abbiate paura e non affliggetevi;
gioite per il Giardino che vi è stato promesso».”
[Fuşşilat, 30]
Gli angeli discenderanno sui credenti che sono sinceri
nella loro religione durante la morte nelle loro tombe, e
quando essi saranno resuscitati, al fine di garantirgli la
sicurezza e per dissipare le loro paure dell’orrore del
Giorno del Giudizio. Gli angeli diranno loro: “Non
temete ciò che state andando a incontrare, e non
piangete su quello che vi lasciate alle spalle di bambini,
famiglia e ricchezza.”
Gli angeli inoltre diranno,
َ‫ن‬ ۡ‫ح‬َ‫ن‬ََۡ‫م‬‫ك‬‫ٓؤ‬‫ا‬َ‫ي‬ِ‫ل‬ ۡ‫و‬َ‫أ‬َ‫ِى‬‫ف‬ََِ‫ة‬ ٰ‫و‬َ‫ي‬َ‫ح‬ۡ‫ٱل‬َ‫ا‬َ‫ي‬ ۡ‫ن‬‫ٱلد‬َ‫ِى‬‫ف‬ َ‫و‬ََِ‫ة‬َ‫ِر‬‫خ‬َ ۡ‫ٱۡل‬َ
“Noi siamo vostri alleati in questa vita e
nell’Altra.” [Fuşşilat, 31]
vale a dire, nell’Aldilà noi saremo anche i vostri amici,
tenendovi compagnia nelle vostre tombe, e quando sarà
soffiato nel Corno vi garantiremo anche la sicurezza nel
Giorno della Resurrezione.
10
Per quanto riguarda i miscredenti, quando la morte
verrà da loro e cominceranno a soffrire per le sue agonie,
essi saranno sottoposti a ignominia e disonore.
Allāh dice,
َۡ‫و‬َ‫ل‬ َ‫و‬ََٰٓ‫ى‬َ‫ر‬َ‫ت‬ََِ‫ذ‬ِ‫إ‬َََ‫ون‬‫ِم‬‫ل‬ٰ‫ـ‬َ‫ٱلظ‬َ‫ِى‬‫ف‬ََِ‫ت‬‫ٲ‬َ‫ر‬َ‫م‬َ‫غ‬ََِ‫ت‬ ۡ‫و‬َ‫م‬ۡ‫ٱل‬ََ‫ة‬َ‫ك‬ِ‫ٓٮ‬ٰ‫ـ‬َ‫ل‬َ‫م‬ۡ‫ٱل‬ َ‫و‬ََ‫ا‬ ٓ‫و‬‫ط‬ِ‫اس‬َ‫ب‬ََۡ‫م‬ِ‫ه‬‫ِي‬‫د‬ ۡ‫ي‬َ‫أ‬ََ‫ا‬ ٓ‫و‬‫ج‬ ِ‫ر‬ ۡ‫خ‬َ‫أ‬َ
َ‫م‬‫ڪ‬َ‫س‬‫نف‬َ‫أ‬ََََۖ‫م‬ ۡ‫و‬َ‫ي‬ۡ‫ٱل‬َََ‫ن‬ ۡ‫و‬َ‫ز‬ ۡ‫ج‬‫ت‬َََ‫اب‬َ‫ذ‬َ‫ع‬ََِ‫ون‬‫ه‬ۡ‫ٱل‬َ‫ا‬َ‫م‬ِ‫ب‬ََۡ‫م‬‫نت‬‫ك‬َََ‫ون‬‫ول‬‫ق‬َ‫ت‬َ‫ى‬َ‫ل‬َ‫ع‬ََِ َ‫ٱّلل‬َََ‫ر‬ ۡ‫ي‬َ‫غ‬ََِّ‫ق‬َ‫ح‬ۡ‫ٱل‬ََۡ‫م‬‫نت‬‫ك‬ َ‫و‬َ
َۡ‫ن‬َ‫ع‬َ‫ِۦ‬‫ه‬ِ‫ت‬ٰ‫ـ‬َ‫ي‬‫ا‬َ‫ء‬َََ‫ون‬‫ر‬ِ‫ب‬ ۡ‫ك‬َ‫ت‬ ۡ‫س‬َ‫ت‬
“Se vedessi gli ingiusti, negli spasimi della
morte, quando gli angeli stenderanno le mani su
di loro [e diranno]: «Rigettate le vostre anime!
Oggi sarete compensati con un castigo umiliante
per aver mentito contro Allāh e per esservi
allontanati, pieni di orgoglio, dalle Sue Āyāt
(prove, evidenze, versetti, lezioni, segni, rivelazioni,
eccetera)».” [Al-‘An`ām, 93]
Il loro dolore aumenterà così tanto che desidereranno
ritornare in questo mondo.
Allāh dice,
َٰٓ‫ى‬َ‫ت‬َ‫ح‬َ‫ا‬َ‫ذ‬ِ‫إ‬َََ‫ٓء‬‫ا‬َ‫ج‬ََ‫م‬‫ه‬َ‫د‬َ‫ح‬َ‫أ‬ََ‫ت‬ ۡ‫و‬َ‫م‬ۡ‫ٱل‬َََ‫ل‬‫ا‬َ‫ق‬ََِّ‫ب‬َ‫ر‬ََِ‫ون‬‫ع‬ِ‫ج‬ ۡ‫ٱر‬
11
“Quando poi si presenta la morte a uno di loro,
egli dice: «Mio Signore! Fatemi ritornare!».” [Al-
Mu’minūn, 99]
Qatādah commentando questo versetto disse, “Per
Allāh, egli con questa dichiarazione non sarebbe voluto
tornare alla sua famiglia e alla sua ricchezza, né
accumulare le cose buone di questo mondo e soddisfare i
suoi desideri. Avrebbe piuttosto desiderato tornare
indietro e compiere gli atti di obbedienza ad Allāh. Che
Allāh benedica chi in questa vita fa ciò che i miscredenti
vorrebbero fare quando vedono il tormento
dell’Inferno!”
Fratelli Musulmani! Quanto è necessario per un morente
Musulmano che le sue ultime parole siano, “Lā ʾilāha
ʾillā Allāh”!
Mu’ādh bin Jabal narrò che il Profeta disse, “Chi
ha ‘Lā ʾilāha ʾillā Allāh’ come sue ultime parole, entrerà
in Paradiso.”
Ibn Al-Qayyim disse, “Dettare questa parola a un
uomo morente è raccomandato, perché uno che sta
morendo sperimenta orrori che prima gli erano
sconosciuti, per cui si teme che la dimenticanza possa
coglierlo di sorpresa, giacché Shaytān è vicino agli esseri
umani. Inoltre, pronunciare questa dichiarazione mentre
12
uno muore ha un grande effetto nel cancellare i suoi
misfatti, perché è una testimonianza di uno schiavo di
Allāh che crede in questo e ne conosce i significati,
perché quei desideri lussuriosi ora sono morti e
quell’anima è divenuta debole dopo essere stata forte.
Allora tale testimonianza diventa la sua ultima parola,
essa lo purifica da tutti i peccati, perché egli incontra il
suo Signore con una testimonianza sincera...”
I Pii Predecessori raccomandarono inoltre che a una
persona morente gli siano ricordate le sue buone azioni,
in modo che egli possa avere pensieri positivi sul suo
Signore.
Jābir narrò che il Messaggero di Allāh disse,
“Nessuno di voi dovrebbe morire se non nella
condizione di avere pensieri positivi su di Allāh.”
(Muslim)
La Sunnah incoraggia a parlare delle buone azioni di una
persona morta e ad astenersi dal parlare dei suoi
misfatti.
Al-Bukhārī riportò sull’autorità di ‘Ā’isha che lei
narrò, “Il Profeta disse, «Non abusate dei morti,
perché essi sono andati a incontrare le conseguenze
delle loro azioni».”
13
In Sahīh Al-Bukhārī, Abul-Aswad disse, “Venni a
Madīnah mentre lì c’era un’epidemia. Mi sedetti con
‘Umar ibn al-Khattāb . Poi un corteo funebre passò di
lì e la gente elogiò il morto. ‘Umar disse, “Diventa
doveroso.” Poi un altro corteo funebre passò di lì e la
gente elogiò anche il morto, e ‘Umar disse, “Diventa
doveroso.”; poi un terzo corteo passò di lì e la gente parlò
male del morto. ‘Umar commentò pure, “Diventa
doveroso.” Allora io dissi, “Che cosa è doveroso, O
Principe dei credenti? ‘Umar rispose, “Ho detto come
disse il Profeta che, «Ogni morto Musulmano per il
quale quattro persone testimoniano a suo favore, Allāh
lo farà entrare in Paradiso», e noi dicemmo, «E tre
persone?» Egli disse, «E tre persone». Dicemmo anche,
“E due persone?” Egli disse, «Sì, e due persone». In
seguito non gli chiedemmo su una persona.”
Va aggiunto che coloro la cui testimonianza è
considerata sono le persone di virtù e veridicità. La
testimonianza di un nemico non deve essere considerata.
Si raccomanda inoltre che la persona che lava il morto
deve nascondere qualunque difetto egli possa vedere su
di lui. E’ anche un diritto di un Musulmano sui suoi
fratelli Musulmani che si scorti il suo funerale, si preghi
su di lui e si supplichi per lui.
14
In Sahīh al-Bukhārī, Abū Hurayrah narrò che il
Profeta disse, “Chi assiste al funerale di un
Musulmano, fedelmente e sperando nella ricompensa di
Allāh, e rimane con lui fino a quando la Salāh è fatto su
di lui ed è sepolto, tornerà a casa con due qīrāt, ognuno
dei quali è grande quanto il Monte Uhud; e chi
ottempera alla Salāh su di lui e poi ritorna prima che
egli sia sepolto, otterrà un qīrāt.”
Per quanto riguarda i debiti, la famiglia del defunto deve
affrettarsi a pagarli, perché l’anima di un credente pende
sul suo debito fino a quando esso non viene pagato per
suo conto. Anche il debito con Allāh deve essere
prontamente pagato, e ciò è più meritevole di essere
pagato.
Ibn Mas’ūd disse: “Un credente non ha pace finché
non incontra Allāh.”

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LA MORTE

  • 1. LA MORTE Shaykh ‘Abdul-Bārī ath-Thubaytī Traduzione e adattamento a cura di Muhammad Nur al Haqq
  • 2. 1 Ogni lode spetta ad Allāh. Testimonio che non c’è divinità degna di adorazione all’infuori di Allāh e che Muhammad è il Suo servo e Messaggero. Ingiungo a voi e a me stesso di temere Allāh, perché ciò è la disposizione e la salvezza in questo mondo e nell’Ultimo Giorno, ََ‫م‬ ۡ‫و‬َ‫ي‬َََ‫ل‬ََ‫ع‬َ‫ف‬‫ن‬َ‫ي‬ََ‫ال‬َ‫م‬َََ‫ل‬ َ‫و‬َََ‫ون‬‫ن‬َ‫ب‬-ََ‫ل‬ِ‫إ‬ََۡ‫ن‬َ‫م‬َ‫ى‬َ‫ت‬َ‫أ‬َََ َ‫ٱّلل‬ََ‫ب‬ۡ‫ل‬َ‫ق‬ِ‫ب‬ََ‫ِيم‬‫ل‬َ‫س‬َ “…il Giorno in cui non gioveranno né ricchezze né progenie, eccetto per colui che verrà ad Allāh con cuore puro.” [Ash-Shu`arā’, 88-89] Allāh dice, َ‫ل‬‫ك‬ََ‫س‬ ۡ‫ف‬َ‫ن‬ََ‫ة‬َ‫ق‬ِ‫ٓٮ‬‫ا‬َ‫ذ‬ََِ‫ت‬ ۡ‫و‬َ‫م‬ۡ‫ٱل‬ََۗ‫ا‬َ‫م‬َ‫ن‬ِ‫إ‬ َ‫و‬َََ‫ن‬ ۡ‫و‬َ‫ف‬ َ‫و‬‫ت‬ََۡ‫م‬‫ڪ‬َ‫ور‬‫ج‬‫أ‬َََ‫م‬ ۡ‫و‬َ‫ي‬ََِ‫ة‬َ‫م‬ٰ‫ـ‬َ‫ي‬ِ‫ق‬ۡ‫ٱل‬ََۖ‫ن‬َ‫م‬َ‫ف‬َََ‫ح‬ِ‫ز‬ ۡ‫ح‬‫ز‬ََِ‫ن‬َ‫ع‬ََِ‫ار‬َ‫ن‬‫ٱل‬َ ََ‫ل‬ِ‫خ‬ ۡ‫د‬‫أ‬ َ‫و‬َََ‫ة‬َ‫ن‬َ‫ج‬ۡ‫ٱل‬ََۡ‫د‬َ‫ق‬َ‫ف‬َََ‫از‬َ‫ف‬ََۗ‫ا‬َ‫م‬ َ‫و‬ََ‫ة‬ ٰ‫و‬َ‫ي‬َ‫ح‬ۡ‫ٱل‬ََٓ‫ا‬َ‫ي‬ ۡ‫ن‬‫ٱلد‬َََ‫ل‬ِ‫إ‬ََ‫ع‬ٰ‫ـ‬َ‫ت‬َ‫م‬ََِ‫ور‬‫ر‬‫غ‬ۡ‫ٱل‬ “Ogni anima gusterà la morte, ma riceverete le vostre mercedi solo nel Giorno della Resurrezione. Chi sarà allontanato dal Fuoco e introdotto nel Paradiso, sarà certamente uno dei
  • 3. 2 beati, poiché la vita terrena non è che ingannevole godimento.” [‘Āli `Imrān, 185] Tale è la realtà della morte e di ciò che viene dopo. Ognuno di noi la assaggerà, il povero e il ricco, il sano o il malato, il vecchio o il giovane, la guida o il guidato e nessuno di noi può sfuggirgli. Allāh dice, ‫ا‬َ‫م‬َ‫ن‬ ۡ‫ي‬َ‫أ‬ََ‫وا‬‫ون‬‫ك‬َ‫ت‬ََ‫م‬‫كك‬ ِ‫ر‬ ۡ‫د‬‫ي‬ََ‫ت‬ ۡ‫و‬َ‫م‬ۡ‫ٱل‬ََۡ‫و‬َ‫ل‬ َ‫و‬ََۡ‫م‬‫نت‬‫ك‬َ‫ِى‬‫ف‬ََ‫وج‬‫ر‬‫ب‬ََ‫ة‬َ‫د‬َ‫ي‬َ‫ش‬‫م‬َ “La morte vi coglierà ovunque sarete, fosse anche in torri fortificate.” [An-Nisā’, 78] La morte, e il come si manifesta nel suo carattere e negli effetti, è uno dei misteri che colpisce l’intelligenza umana, perché ha a che fare con l’anima. Allāh dice, ََ‫ك‬َ‫ن‬‫و‬‫َل‬‫ـ‬ ۡ‫س‬َ‫ي‬ َ‫و‬ََِ‫ن‬َ‫ع‬ََِ‫وح‬‫ٱلر‬َََِۖ‫ل‬‫ق‬ََ‫وح‬‫ٱلر‬ََۡ‫ِن‬‫م‬ََِ‫ر‬ ۡ‫م‬َ‫أ‬َ‫ى‬ِّ‫ب‬َ‫ر‬ََٓ‫ا‬َ‫م‬ َ‫و‬َ‫م‬‫ِيت‬‫ت‬‫و‬‫أ‬َََ‫ن‬ِّ‫م‬ََِ‫م‬ۡ‫ِل‬‫ع‬ۡ‫ٱل‬َََ‫ل‬ِ‫إ‬ََ‫ِيل‬‫ل‬َ‫ق‬ “T’interrogheranno (O Muhammad) a proposito dello Spirito. Rispondi: «Lo Spirito procede dall’ordine del mio Signore e (voi uomini) non avete ricevuto che ben poca scienza [a riguardo]».” [Al-‘Isrā’, 85]
  • 4. 3 Uno dei suoi misteri è che si può vedere un giovane pieno di salute ed energia cadere improvvisamente morto senza preavviso; facendo in tal modo dissolvere tale giovinezza ed energia, portando tutti i suoi sensi al loro completo arresto. Quel giovane potrebbe essere anche un sapiente erudito, un autore eloquente, un medico esperto o un geniale inventore, ma è assolutamente fuori discussione che una certa qualità possa impedire alla morte di raggiungerlo quando il suo tempo è stabilito. Allāh dice, ‫ا‬َ‫ذ‬ِ‫إ‬َََ‫ٓء‬‫ا‬َ‫ج‬ََۡ‫م‬‫ه‬‫ل‬َ‫ج‬َ‫أ‬َََ‫ل‬َ‫ف‬َََ‫ون‬‫ِر‬‫خ‬ۡ‫ـ‬َ‫ت‬ ۡ‫س‬َ‫ي‬ََ‫ة‬َ‫اع‬َ‫س‬ََََۖ‫ل‬ َ‫و‬َََ‫ون‬‫ِم‬‫د‬ۡ‫ق‬َ‫ت‬ ۡ‫س‬َ‫ي‬ “Quando essa giunge, non viene concessa né un’ora (o un momento) di ritardo né di anticipo.” [Yūnus, 49] ‘Amr bin Abdullāh era solito salire sul pulpito e dire, “Più di una persona che ha visto l’inizio di un giorno, non vedrebbe la sua fine. E più di una persona che ha atteso il mattino, non vivrebbe per vederlo. Se solo aveste conosciuto il vostro tempo stabilito e come viene a passare, avreste odiato nutrire speranza per le cose terrene e il suo inganno.”
  • 5. 4 Mentre l’uomo si gode la sua buona salute, giocando e divertendosi, essendo spesso superbo, comandando e proibendo, la morte e la malattia lo attaccano improvvisamente, ne indeboliscono il corpo, rendono le sue membra senza vita e poi chiudono il suo registro. Quanto è vicina la morte! Ogni giorno essa si avvicina sempre di più a noi, e non appena il nostro libro ha raggiunto il suo tempo stabilito, facciamo parte dei morti. Allora diventa chiaro che la vita è davvero come i fiori che sbocciano per poi dopo appassire, o come una lampada che illumina e per poi dopo attenuarsi. Lasciate che chi brama questo mondo e i suoi piaceri rifletta su queste tombe sparse in ogni luogo, e si renda conto che il sentiero dei piaceri e delle cose lussuriose, anche se decorato da belle rose, conduce inevitabilmente alla condizione attuale di chi è sepolto in queste tombe. La felicità è per colui al quale un messaggero di morte ha aperto gli occhi alla realtà prima di morire, e chi non presta attenzione al monito del Qur’ān e della morte, anche se le montagne si spingessero l’una contro l’altra di fronte a lui, non gli presterebbe attenzione. Cari fratelli! Quello cui assistiamo nei cimiteri, è una grande lezione per noi. Chi oggi porta la bara al cimitero è qui di ritorno domani (come morto), e viene lasciato lì da solo con le sue azioni, sia buone che cattive.
  • 6. 5 E’ anche molto spiacevole vedere in questi giorni alcuni tra coloro che scortano il defunto, ridere e giocare o partecipare al funerale per mettersi in mostra. Questo fenomeno è dovuto alla noncuranza che ha indurito il cuore della gente e fatto loro dimenticare l’Ultimo Giorno e le spaventose condizioni della tomba. Che Allāh ci risvegli da questa noncuranza! Fratelli nella fede! Da uno ci si aspetta che sappia che morirà, che sarà sepolto, sollevato nel Giorno della Resurrezione e fatto entrare nel Paradiso o nell’Inferno, affinché si ricordi sempre della morte, si prepari per essa e vi rifletta. Egli è nei fatti chiamato a considerare se stesso tra i morti. Questo perché tutto ciò che è in arrivo è vicino, e quando l’angelo della morte arriva, né la vostra ricchezza né la vostra gente possono impedirgli di prendere la vostra anima. Dove sono coloro che hanno raggiunto i propri obiettivi e nessuno è stato paragonabile ad essi in questo? Essi hanno accumulato, ma non hanno potuto mangiare quanto accumulato; essi hanno costruito palazzi, ma non hanno potuto viverci! Noi da parte nostra continuiamo a nuotare nella piscina della vita come se fossimo destinati a vivere qui per sempre. Uways Al-Qarnī disse, “Ricordati della morte quando dormi, e pensa sempre a essa quando sei sveglio.”
  • 7. 6 Fratelli Musulmani! E’ un fatto che questo mondo e le sue tribolazioni appaiono insignificanti agli occhi di chi ricorda sempre la morte, perché egli ha scopi nobili e forti determinazioni; egli è lontano dall’ipocrisia e anela sempre la beatitudine perpetua nel Paradiso eterno. Cari Fratelli, ricordare la morte non rende in alcun modo la vita ripugnante, costringendo uno a sedersi nella sua casa e a lasciare tutti i mezzi di sostentamento. Ciò piuttosto significa dissuaderlo dal commettere peccati e ammorbidire il suo cuore duro. Noi ricordiamo la morte in modo da prepararci bene per essa e per tutto quello che la segue, compiendo opere pie, obbedendo ad Allāh e aumentando gli sforzi in tutti gli atti di culto. Abdur-Rahmān ibn Mahdī disse, “Se ad Hammād bin Salamah venisse detto, ‘Tu morirai domani’, egli non sarebbe in grado di aggiungere alcuna cosa al suo operato, perché il suo tempo è colmo di adorazione e di ricordo di Allāh.” Come ci prepariamo alla morte? Ci prepariamo alla morte evitando tutte le cose abominevoli e restituendo i depositi ai loro legittimi proprietari. Ci prepariamo alla morte eliminando l’odio e l’inimicizia dai nostri cuori. Ci prepariamo alla morte essendo buoni con amici e parenti.
  • 8. 7 Ibn al-Mubārak disse che Sālih Al-Mariy era solito dire, “Se il ricordo della morte mi lascia per un’ora, il mio cuore va in rovina.” Si dice anche che, “Chi si ricorda spesso della morte è onorato con tre cose: pronto pentimento, soddisfazione di sé ed energia nel compiere gli atti di culto; e chi si dimentica della morte è punito con tre cose: pentimento ritardato, mancanza di soddisfazione e pigrizia negli atti di culto.” Quando si ricorderà della morte colui che segue sempre i suoi desideri lussuriosi e si muove sfrenatamente nella sua noncuranza? Quando si ricorderà della morte colui che non ha riguardo per le ingiunzioni di Allāh in materia di halāl o harām? Quando si ricorderà della morte colui che abbandona il Qur’ān, non prega il Fajr in congregazione, usurpa illecitamente le proprietà della gente, prende l’usura, e commette fornicazione? Come può ricordarsi della morte uno la cui abitudine è calunniare e diffamare gli altri, e il cui cuore è pieno di rancore e invidia? Fratelli Musulmani! Ai Profeti, ogni volta che la morte venne da loro, gli fu data la possibilità di scegliere tra il rimanere in questo mondo e il muoversi a quella nobile posizione. E’ fuor di dubbio che ogni Profeta scelse la beatitudine eterna. Questo accadde al Profeta
  • 9. 8 Muhammad , come narrato da Al-Bukhārī e Muslim sull’autorità di ‘Ā’isha che disse, “Il Messaggero di Allāh era solito dire, mentre era in salute, «Nessun Profeta è morto finché non ha visto il suo posto in Paradiso, poi gli è stata data la scelta tra quel posto e restare in questo mondo». Così, mentre egli era sul punto di morire e la sua testa sulla mia coscia, svenne per un po’ poi riprese coscienza. Fissò il soffitto, quindi disse: «O Allāh! Scelgo la Compagnia Più Alta». Allora io dissi: ‘Non ha preferito noi.’ Fu allora che compresi la dichiarazione che egli era solito dirci, ed essa era vera.” (Ella disse), “L’ultima parola che pronunciò è stata: «O Allāh! Scelgo la Compagnia Più Alta».” Durante la morte e il suo dolore, nella tomba e nella sua oscurità, nel Giorno della Resurrezione e del suo orrore, la gente sarà divisa in due gruppi. Un gruppo resterà saldo, protetto dallo spavento, e gli sarà data la buona novella del Paradiso, mentre l’altro gruppo subirà la vergogna e l’ignominia. Allāh dice, ََ‫ن‬ِ‫إ‬َََ‫ِين‬‫ذ‬َ‫ل‬‫ٱ‬ََ‫وا‬‫ال‬َ‫ق‬َ‫ا‬َ‫ن‬‫ب‬َ‫ر‬َََ‫ٱّلل‬َََ‫م‬‫ث‬ََ‫وا‬‫م‬ٰ‫ـ‬َ‫ق‬َ‫ت‬ ۡ‫ٱس‬ََ‫ل‬َ‫ز‬َ‫ن‬َ‫ت‬َ‫ت‬ََ‫م‬ِ‫ه‬ ۡ‫ي‬َ‫ل‬َ‫ع‬ََ‫َة‬‫ڪ‬ِ‫ٓٮ‬ٰ‫ـ‬َ‫ل‬َ‫م‬ۡ‫ٱل‬َََ‫ل‬َ‫أ‬ََ‫وا‬‫اف‬َ‫خ‬َ‫ت‬َََ‫ل‬ َ‫و‬ََ‫وا‬‫ن‬َ‫ز‬ ۡ‫ح‬َ‫ت‬َ َ‫وا‬‫ر‬ِ‫ش‬ ۡ‫ب‬َ‫أ‬ َ‫و‬ََِ‫ة‬َ‫ن‬َ‫ج‬ۡ‫ٱل‬ِ‫ب‬َ‫ِى‬‫ت‬َ‫ل‬‫ٱ‬ََۡ‫م‬‫نت‬‫ك‬َََ‫ون‬‫د‬َ‫وع‬‫ت‬
  • 10. 9 “Gli angeli scendono (al momento della loro morte) su coloro che dicono: «Il nostro Signore è Allāh (solo)», e che perseverano [sulla retta via. Dicono loro:] «Non abbiate paura e non affliggetevi; gioite per il Giardino che vi è stato promesso».” [Fuşşilat, 30] Gli angeli discenderanno sui credenti che sono sinceri nella loro religione durante la morte nelle loro tombe, e quando essi saranno resuscitati, al fine di garantirgli la sicurezza e per dissipare le loro paure dell’orrore del Giorno del Giudizio. Gli angeli diranno loro: “Non temete ciò che state andando a incontrare, e non piangete su quello che vi lasciate alle spalle di bambini, famiglia e ricchezza.” Gli angeli inoltre diranno, َ‫ن‬ ۡ‫ح‬َ‫ن‬ََۡ‫م‬‫ك‬‫ٓؤ‬‫ا‬َ‫ي‬ِ‫ل‬ ۡ‫و‬َ‫أ‬َ‫ِى‬‫ف‬ََِ‫ة‬ ٰ‫و‬َ‫ي‬َ‫ح‬ۡ‫ٱل‬َ‫ا‬َ‫ي‬ ۡ‫ن‬‫ٱلد‬َ‫ِى‬‫ف‬ َ‫و‬ََِ‫ة‬َ‫ِر‬‫خ‬َ ۡ‫ٱۡل‬َ “Noi siamo vostri alleati in questa vita e nell’Altra.” [Fuşşilat, 31] vale a dire, nell’Aldilà noi saremo anche i vostri amici, tenendovi compagnia nelle vostre tombe, e quando sarà soffiato nel Corno vi garantiremo anche la sicurezza nel Giorno della Resurrezione.
  • 11. 10 Per quanto riguarda i miscredenti, quando la morte verrà da loro e cominceranno a soffrire per le sue agonie, essi saranno sottoposti a ignominia e disonore. Allāh dice, َۡ‫و‬َ‫ل‬ َ‫و‬ََٰٓ‫ى‬َ‫ر‬َ‫ت‬ََِ‫ذ‬ِ‫إ‬َََ‫ون‬‫ِم‬‫ل‬ٰ‫ـ‬َ‫ٱلظ‬َ‫ِى‬‫ف‬ََِ‫ت‬‫ٲ‬َ‫ر‬َ‫م‬َ‫غ‬ََِ‫ت‬ ۡ‫و‬َ‫م‬ۡ‫ٱل‬ََ‫ة‬َ‫ك‬ِ‫ٓٮ‬ٰ‫ـ‬َ‫ل‬َ‫م‬ۡ‫ٱل‬ َ‫و‬ََ‫ا‬ ٓ‫و‬‫ط‬ِ‫اس‬َ‫ب‬ََۡ‫م‬ِ‫ه‬‫ِي‬‫د‬ ۡ‫ي‬َ‫أ‬ََ‫ا‬ ٓ‫و‬‫ج‬ ِ‫ر‬ ۡ‫خ‬َ‫أ‬َ َ‫م‬‫ڪ‬َ‫س‬‫نف‬َ‫أ‬ََََۖ‫م‬ ۡ‫و‬َ‫ي‬ۡ‫ٱل‬َََ‫ن‬ ۡ‫و‬َ‫ز‬ ۡ‫ج‬‫ت‬َََ‫اب‬َ‫ذ‬َ‫ع‬ََِ‫ون‬‫ه‬ۡ‫ٱل‬َ‫ا‬َ‫م‬ِ‫ب‬ََۡ‫م‬‫نت‬‫ك‬َََ‫ون‬‫ول‬‫ق‬َ‫ت‬َ‫ى‬َ‫ل‬َ‫ع‬ََِ َ‫ٱّلل‬َََ‫ر‬ ۡ‫ي‬َ‫غ‬ََِّ‫ق‬َ‫ح‬ۡ‫ٱل‬ََۡ‫م‬‫نت‬‫ك‬ َ‫و‬َ َۡ‫ن‬َ‫ع‬َ‫ِۦ‬‫ه‬ِ‫ت‬ٰ‫ـ‬َ‫ي‬‫ا‬َ‫ء‬َََ‫ون‬‫ر‬ِ‫ب‬ ۡ‫ك‬َ‫ت‬ ۡ‫س‬َ‫ت‬ “Se vedessi gli ingiusti, negli spasimi della morte, quando gli angeli stenderanno le mani su di loro [e diranno]: «Rigettate le vostre anime! Oggi sarete compensati con un castigo umiliante per aver mentito contro Allāh e per esservi allontanati, pieni di orgoglio, dalle Sue Āyāt (prove, evidenze, versetti, lezioni, segni, rivelazioni, eccetera)».” [Al-‘An`ām, 93] Il loro dolore aumenterà così tanto che desidereranno ritornare in questo mondo. Allāh dice, َٰٓ‫ى‬َ‫ت‬َ‫ح‬َ‫ا‬َ‫ذ‬ِ‫إ‬َََ‫ٓء‬‫ا‬َ‫ج‬ََ‫م‬‫ه‬َ‫د‬َ‫ح‬َ‫أ‬ََ‫ت‬ ۡ‫و‬َ‫م‬ۡ‫ٱل‬َََ‫ل‬‫ا‬َ‫ق‬ََِّ‫ب‬َ‫ر‬ََِ‫ون‬‫ع‬ِ‫ج‬ ۡ‫ٱر‬
  • 12. 11 “Quando poi si presenta la morte a uno di loro, egli dice: «Mio Signore! Fatemi ritornare!».” [Al- Mu’minūn, 99] Qatādah commentando questo versetto disse, “Per Allāh, egli con questa dichiarazione non sarebbe voluto tornare alla sua famiglia e alla sua ricchezza, né accumulare le cose buone di questo mondo e soddisfare i suoi desideri. Avrebbe piuttosto desiderato tornare indietro e compiere gli atti di obbedienza ad Allāh. Che Allāh benedica chi in questa vita fa ciò che i miscredenti vorrebbero fare quando vedono il tormento dell’Inferno!” Fratelli Musulmani! Quanto è necessario per un morente Musulmano che le sue ultime parole siano, “Lā ʾilāha ʾillā Allāh”! Mu’ādh bin Jabal narrò che il Profeta disse, “Chi ha ‘Lā ʾilāha ʾillā Allāh’ come sue ultime parole, entrerà in Paradiso.” Ibn Al-Qayyim disse, “Dettare questa parola a un uomo morente è raccomandato, perché uno che sta morendo sperimenta orrori che prima gli erano sconosciuti, per cui si teme che la dimenticanza possa coglierlo di sorpresa, giacché Shaytān è vicino agli esseri umani. Inoltre, pronunciare questa dichiarazione mentre
  • 13. 12 uno muore ha un grande effetto nel cancellare i suoi misfatti, perché è una testimonianza di uno schiavo di Allāh che crede in questo e ne conosce i significati, perché quei desideri lussuriosi ora sono morti e quell’anima è divenuta debole dopo essere stata forte. Allora tale testimonianza diventa la sua ultima parola, essa lo purifica da tutti i peccati, perché egli incontra il suo Signore con una testimonianza sincera...” I Pii Predecessori raccomandarono inoltre che a una persona morente gli siano ricordate le sue buone azioni, in modo che egli possa avere pensieri positivi sul suo Signore. Jābir narrò che il Messaggero di Allāh disse, “Nessuno di voi dovrebbe morire se non nella condizione di avere pensieri positivi su di Allāh.” (Muslim) La Sunnah incoraggia a parlare delle buone azioni di una persona morta e ad astenersi dal parlare dei suoi misfatti. Al-Bukhārī riportò sull’autorità di ‘Ā’isha che lei narrò, “Il Profeta disse, «Non abusate dei morti, perché essi sono andati a incontrare le conseguenze delle loro azioni».”
  • 14. 13 In Sahīh Al-Bukhārī, Abul-Aswad disse, “Venni a Madīnah mentre lì c’era un’epidemia. Mi sedetti con ‘Umar ibn al-Khattāb . Poi un corteo funebre passò di lì e la gente elogiò il morto. ‘Umar disse, “Diventa doveroso.” Poi un altro corteo funebre passò di lì e la gente elogiò anche il morto, e ‘Umar disse, “Diventa doveroso.”; poi un terzo corteo passò di lì e la gente parlò male del morto. ‘Umar commentò pure, “Diventa doveroso.” Allora io dissi, “Che cosa è doveroso, O Principe dei credenti? ‘Umar rispose, “Ho detto come disse il Profeta che, «Ogni morto Musulmano per il quale quattro persone testimoniano a suo favore, Allāh lo farà entrare in Paradiso», e noi dicemmo, «E tre persone?» Egli disse, «E tre persone». Dicemmo anche, “E due persone?” Egli disse, «Sì, e due persone». In seguito non gli chiedemmo su una persona.” Va aggiunto che coloro la cui testimonianza è considerata sono le persone di virtù e veridicità. La testimonianza di un nemico non deve essere considerata. Si raccomanda inoltre che la persona che lava il morto deve nascondere qualunque difetto egli possa vedere su di lui. E’ anche un diritto di un Musulmano sui suoi fratelli Musulmani che si scorti il suo funerale, si preghi su di lui e si supplichi per lui.
  • 15. 14 In Sahīh al-Bukhārī, Abū Hurayrah narrò che il Profeta disse, “Chi assiste al funerale di un Musulmano, fedelmente e sperando nella ricompensa di Allāh, e rimane con lui fino a quando la Salāh è fatto su di lui ed è sepolto, tornerà a casa con due qīrāt, ognuno dei quali è grande quanto il Monte Uhud; e chi ottempera alla Salāh su di lui e poi ritorna prima che egli sia sepolto, otterrà un qīrāt.” Per quanto riguarda i debiti, la famiglia del defunto deve affrettarsi a pagarli, perché l’anima di un credente pende sul suo debito fino a quando esso non viene pagato per suo conto. Anche il debito con Allāh deve essere prontamente pagato, e ciò è più meritevole di essere pagato. Ibn Mas’ūd disse: “Un credente non ha pace finché non incontra Allāh.”