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L’AZIONE DI GESU’ PER FARCI CONOSCERE E MANDARCI LO SPIRITO SANTO
L’Antico Testamento ci parla dello Spirito di Dio in alcuni libri, ma l’insegnamento più significativo ai
fini della Presenza di Dio in ognuno di noi e nelle cose 1
e nel Suo Essere Tutto 2
sono contenuti
in questi versetti:
 nel Deuteronomio 30, 11-14: “Questo comando che oggi ti ordino non è troppo alto per te,
né troppo lontano da te. Non è nel Cielo perché tu dica: chi salirà per noi in Cielo per
prendercelo e farcelo udire e lo possiamo eseguire? Non è di là dal mare, perché tu dica:
chi attraverserà per noi il mare per prendercelo per farcelo udire e lo possiamo eseguire?
Anzi, questa parola è molto vicina a te, è nella tua bocca e nel tuo cuore perché tu lo metta
in pratica. (mia nota: in uno dei Libri del Cerchio Firenze 77 c’è una frase meravigliosa che
ricordo a memoria che ci parla della Divina Presenza: “Dio ti è più vicino del respiro,
dell’umidità all’acqua, del calore al fuoco… ” 3
.
 nel Primo libro di Samuele 16, 13-23: “ ….Lo Spirito del Signore scese su Davide e, dal
quel giorno, fu sempre con lui….”.
 Nel secondo libro di Samuele, 23, 2: “In me del Signore parla lo Spirito, sulle mie labbra le
sue parole.
 Isaia:
 42, 1 – 4: “ Dice il Signore: <<Questo è il mio servo che io sostengo, l’ho scelto perché lo
amo. L’ho riempito del mio Spirito, perché diffonda la mia legge tra tutti i popoli….”;
 61, 1 – 3: “Dio, il Signore, ha mandato il suo Spirito su di me; egli mi ha scelto per portare il
lieto messaggio ai poveri, per curare chi ha il cuore spezzato, per proclamare la liberazione
ai deportati, la scarcerazione ai prigionieri. Mi ha mandato ad annunziare il tempo nel quale
il Signore sarà favorevole….”.
 Nel Salmo 139: “Tu mi scruti e mi conosci, tu sai quando seggo e quando mi alzo. Penetri
da lontano i miei pensieri, mi scruti quando cammino e quando riposo. Ti sono note tutte le
mie vie; la mia parola non è ancora sulla lingua e tu, Signore, già la conosci tutta. Dove
andare lontano dal tuo Spirito, dove fuggire dalla tua presenza? Se salgo in Cielo, là tu sei,
se scendo negli inferi eccoti … “.
 Nella Sapienza:
 1, 7-11: “… lo Spirito del Signore riempie l’universo e abbracciando ogni cosa conosce ogni
voce … poiché un orecchio geloso ascolta ogni cosa e il sussurro delle mormorazioni non
resta nascosto … preservate le lingua dalla maldicenza, perché neppure una parola segreta
andrà a vuoto, una bocca menzognera uccide l’anima.“
1
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 17 Luglio, Amrita
2
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 296, Mediterranee
3
Lo Spirito Santo è ovunque, in esseri e cose, perché lo Spirito sostiene e vivifica tutto, da un granello di
sabbia alle stelle: Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 28 Marzo e del 29 Maggio, Amrita
1
 12, 1: “Poiché il tuo spirito incorruttibile è in tutte le cose.”
 Nel Siracide 39, 19-20: “Ogni azione umana è davanti a Lui, non è possibile nascondersi ai
suoi occhi. Il suo sguardo passa da un’eternità all’altra, nulla è straordinario davanti a lui”.
 Nel Siracide 43: “… potremmo dire molte cose e mai finiremmo, ma per concludere: Egli è
tutto …”.
Signore Gesù ci parlò dello Spirito Santo in modo nuovo nel Suo Vangelo.
San Giovanni apostolo ci riferisce le cose più significative:
 Capitolo 1, 32 - 36 : “Poi Giovanni ( mia nota: il Battista )portò questa testimonianza:
<< Ho visto lo Spirito di Dio scendere come colomba dal cielo e rimanere sopra di lui. Anch’io non
lo conoscevo quando Dio mi mandò a battezzare con acqua, ma Dio mi disse: “ Tu vedrai lo Spirito
scendere e fermarsi su un uomo – è lui che battezzerà con Spirito Santo “. Ebbene, io ho visto
accadere questo, e posso testimoniare che Gesù è il Figlio di Dio >>. Il giorno seguente Giovanni
era di nuovo là con due dei suoi discepoli. Passò Gesù. Giovanni lo guardò e disse: << Ecco
l’Agnello di Dio >>.
 Capitolo 3, 5-8. 31-36 viene riferito che il Signore Gesù disse : “Io ti assicuro che
nessuno può entrare nel Regno di Dio, se non nasce da acqua e Spirito. Dalla carne nasce carne,
dallo Spirito nasce Spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere in modo nuovo. Il vento
soffia dove vuole: uno lo sente, ma non può dire da dove viene né dove va. Lo stesso accade con
chiunque è nato dallo Spirito….” . “… Chi viene dall’alto è al di sopra di tutti. Chi viene dalla terra
appartiene alla terra, e parla come un uomo di questa terra; chi viene dal cielo parla di ciò che ha
visto e udito. Però nessuno accoglie la sua testimonianza. Chi invece la accoglie, riconosce e
afferma che Dio dice la verità. L’inviato di Dio riferisce le parole di Dio; perché Dio gli ha dato tutto
il suo Spirito. Il Padre ama il Figlio, e ha dato ogni cosa nelle sue mani. Chi crede nel Figlio ha la
vita eterna. Chi disubbidisce al Figlio non vedrà la vita: il castigo di Dio non sia allontana da lui. ”
 Capitolo 4, 21 – 26 si riferisce che il Signore disse: “….voi samaritani adorate Dio senza
conoscerlo; noi in Giudea lo adoriamo e lo conosciamo, perché Dio salva gli uomini
cominciando dal nostro popolo. Ma credimi: viene il momento in cui l’adorazione di Dio non
sarà più legata a questo monte o a Gerusalemme; viene un’ora, anzi è già venuta, in cui gli
uomini adoreranno il Padre guidati dallo Spirito e dalla verità di Dio. La donna gli risponde: so
che deve venire il Messia, cioè il Cristo, l’inviato di Dio. Quando verrà ci spiegherà ogni cosa.
E Gesù: sono io il Messia, io che parlo con te “.
 Capitolo 6, 63- 64 si riferisce che il Signore disse : “ Soltanto lo Spirito di Dio dà la vita,
l’uomo da solo non può far nulla. Le parole che vi ho detto hanno la vita perché vengono dallo
Spirito di Dio. Ma tra voi ci sono alcuni che non credono “.
 Capitolo 7, 37-39 si riferisce : “ Nell’ultimo giorno della festa, il più solenne. Gesù si alzò ed
esclamò a voce alta: << Se uno ha sete si avvicini a me, e chi ha fede in me beva! Come dice
la Bibbia: da lui sgorgheranno fiumi di acqua viva >>. Gesù diceva questo, pensando allo
2
Spirito di Dio che i credenti avrebbero poi ricevuto. A quel tempo lo Spirito non era ancora
stato dato, perché Gesù non era ancora stato innalzato alla gloria “.
 Capitolo 14, 15-31 il Messia disse: “Se mi amate osserverete i miei comandamenti. Io
pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Difensore che starà sempre con voi, lo Spirito della
verità. Il mondo non lo vede e non lo conosce, perciò non può riceverlo. Voi lo conoscete,
perché è con voi e sarà con voi sempre….Vi ho detto queste cose mentre sono ancora con
voi. Ma il Padre vi manderà nel mio nome un difensore, Lo Spirito Santo. Egli vi insegnerà
ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che ho detto….”. ( mia nota ): nei versetti 16-17 del
capitolo 14 del suo Vangelo il Signore Gesù ci fa sapere un’importante novità: annuncia
l’esistenza dello Spirito Santo come Essere Divino. Il Paraclito è il Maestro Interiore.
Interpretando il versetto 15 del capitolo a margine si può dire che lo Spirito Santo, dono del
Padre per intercessione di Gesù, sarà dato ai discepoli a condizione che essi amino Gesù (e,
quindi, ne osservino i Comandamenti); verificandosi questa condizione Gesù pregherà il
Padre perché dia loro il Datore dei doni/il Consolatore/il Difensore nello stesso tempo. Penso
che sia la prima volta che Gesù parla dello Spirito come il terzo Essere della SS. Trinità,
perché lo ha indicato come un altro Paraclito, che avrebbe consolato/difeso/aiutato i discepoli
durante la sua assenza, ma aggiunge che mentre gli altri uomini non lo vedono e non lo
conoscono, i discepoli lo conoscono già perché: “dimora presso di voi” e aggiunge:”e sarà in
voi”. Dopodiché Gesù aggiunse che non li avrebbe lasciati orfani neppure per un breve
periodo, ma li assicurò del suo ritorno che infatti avvenne in Galilea dopo pochi giorni. E
aggiunse: “ Fra poco il mondo non mi vedrà più, ma voi mi vedrete, perché io ho la vita e
anche voi vivrete ” . Queste parole possono avere almeno due interpretazioni: la prima è che
apparirà loro - dopo aver passato tre giorni nel ventre della terra - come in effetti poi avvenne
in Galilea; la seconda, che lo rivedranno nell’Aldilà. Poi disse: “In quel giorno conoscerete che
io vivo unito al Padre e voi siete uniti a me e io a voi”. Questa affermazione mi pare che
sottolinei ancora una volta il mistero dell’unità del Figlio con il Padre nella SS. Trinità, nella
quale ognuno dei tre santi Esseri per mezzo dei quali il Signore Dio si rivela agli uomini 4
rimane se stesso come non mai. Sottolineo anche il mistero dell’unità in Cristo e di noi con
Lui. Sono i miracoli dell’unione o fusione che avverrà anche per ogni uomo prima con il Cristo
e poi in Cristo con il Padre e il Suo Spirito Santo. Il che significa che nell’Aldilà i discepoli di
Gesù, ovvero coloro che osservano i Suoi Comandamenti, capiranno il vero significato
dell’essere Gesù nel Padre e dell’essere i discepoli in Gesù, capo del corpo mistico o
coscienza cosmica come lo chiamano gli orientali per distinguerlo dal la Coscienza Assoluta. Il
Cristo chiarisce anche che cosa si deve intendere per amore suo dicendo: “Chi conosce i miei
Comandamenti e li osserva significa che mi ama e chi mi ama sarà amato anche dal Padre
mio e io lo amerò e mi manifesterò a lui”.
4
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 36 e ss, Armenia
3
 Capitolo 15, 26-27 si riferisce che il Signore disse: “ Quando verrà il difensore che io vi
manderò da parte del Padre mio, lo Spirito della verità che proviene dal Padre, egli sarà il mio
testimone, e anche voi lo sarete, perché siete stati con me dal principio “. (mia nota) :il
capitolo quindicesimo del Vangelo di San Giovanni è denso di insegnamenti a cominciare
dalla allegoria della vite per continuare con l’amore e con il modo di dimostrarlo che consiste
nell’osservanza dei Suoi Comandamenti. Poi, dopo aver parlato dei discepoli e del mondo,
riparla del Consolatore dicendo questa volta che lui stesso lo manderà dal Padre e che lo
Spirito gli renderà testimonianza: “ Quando verrà il difensore che io vi manderò da parte del
Padre mio, lo Spirito della verità che procede dal Padre, Egli sarà il mio testimone, e anche
voi lo sarete, perché siete stati con me dal principio” . E in tal modo molto semplice ci
annunzia l’esistenza della SS. ma Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, confermata dall’Angelo
a Fatima 5
.
 Capitolo 16, 5 - 7 viene riferito che Gesù completa il Suo lungo discorso di addio, sull’amore
e sullo Spirito Santo: “… Adesso io ritorno al Padre che mi mandò fra gli uomini e nessuno di
voi mi chiede dove vado. Però siete tristi perché vi ho detto queste cose. Ma io vi assicuro
che per voi è meglio se io me ne vado. Perché se non me ne vado non verrà da voi lo Spirito
che vi difende. Invece se me ne vado ve lo manderò”. ( mia nota ):Con queste parole Gesù ci
parla dell’esistenza di un altro mistero: finché Gesù non ritorna al Padre l’uomo non può avere
lo Spirito Santo. Dai Vangeli canonici risulta la potenza dello Spirito Santo anche nei discepoli,
che fecero miracoli nel nome di Gesù durante la MIssione, ma è dagli Atti degli Apostoli che
emerge maggiormente la potenza dello Spirito nei discepoli che osservano i Comandamenti di
Gesù e li mettono in pratica.
 Capitolo 16, 8-13 viene riferito che il Signore Gesù disse: “Egli ( mia nota: lo Spirito Santo)
verrà e mostrerà di fronte al mondo cosa significa peccato, giustizia e giudizio. Il peccato del
mondo è questo: che non hanno creduto in me. La giustizia sta dalla mia parte, perché torno
al Padre e non mi vedrete più. Il giudizio consiste in questo: che Satana, il dominatore di
questo mondo è già stato giudicato. Ho ancora molte cose da dirvi, ma ora sarebbe troppo
per voi; quando però, verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà verso tutta la verità. Non vi
dirà cose sue, ma quelle che avrà udito, e vi parlerà delle cose che verranno. (Mia nota: il
peccato del mondo, continua ad essere commesso da allora fino ai nostri giorni da tanti
uomini che hanno letto i Vangeli o ne hanno sentito parlare. Il Male attuale, dimostra che
soltanto una minoranza di Cristiani si impegna nella imitazione del Cristo, pur con tutti i limiti
umani, ma la buona volontà è molto apprezzata in Cielo; basta averla, basta impegnarsi nel
fare la nostra parte che si riceve dal Redentore tutto l’aiuto di cui abbiamo bisogno.)
 Capitolo 16, 14-15 viene riferito che il Cristo disse: “ Nelle sue parole ( Mia nota: Le parole
dello Spirito Santo ) si manifesterà la mia gloria, perché riprenderà ciò che io ho insegnato, e
5
Lucia racconta Fatima, pagina 48, Editrice Queriniana
4
ve lo farà capire meglio. Tutto quel che ha il Padre è mio. Per questo ho detto: lo Spirito
riprenderà quel che io ho insegnato, e ve lo farà capire meglio “.
 Capitolo 16, 16, dopo aver parlato dello Spirito Santo, il Signore Gesù disse: ”Fra poco non
mi vedrete più, poi dopo un po’ mi rivedrete. ( Mia nota: I discepoli non compresero, ma
capirono dopo la Sua morte ). Nel Vangelo di San Matteo l’annuncio della imminente
passione, morte, resurrezione e riapparizione in Galilea, fu chiaro, implicito e rassicurante: “Mi
è stato dato ogni potere in cielo e in terra: andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni
battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad
osservare tutto ciò che ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del
mondo 6
“ . Si ha così dall’evangelista Matteo la conferma dell’esistenza della SS. ma
Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo.
 Capitolo 16, 20 si riferisce anche che Gesù disse : << Ebbene Io vi assicuro che voi
piangerete e vi lamenterete, il mondo invece farà festa (mia nota: per la crocefissione). “Voi vi
rattristerete, ma poi la vostra tristezza diventerà gioia (mia nota: quando risorgerò) >>.
 Capitolo 17: in questo capitolo Gesù non parla dello Spirito Santo, ma del Padre e continua il
discorso per l’insegnamento/incoraggiamento ai discepoli. Tuttavia la citazione di questo
capitolo è importante perché Gesù ci parla dei rapporti e dell’unione tra Padre e Figlio che si
estende attraverso il Figlio agli uomini, particolarmente ai discepoli del Messia. Per questo
motivo è importante includere in questa azione di Gesù anche il contenuto di questo capitolo
che contiene tra le altre cose il saluto del Cristo ai discepoli, che raccomanda al Padre. La
preghiera personale (o del cuore) del Figlio è quasi ininterrotta; è soltanto inframmezzata da
insegnamenti e verità utili al futuro magistero dei discepoli. Questo capitolo è importante
anche perché il Messia si dichiara capo di tutti gli uomini, e perché dà una definizione di vita
eterna. Questo capitolo esprime altri importanti concetti che esamino nel capitolo dedicato
all’azione di Gesù per farci conoscere il Padre Celeste.
 Capitolo 17, 20-23 si riferisce che il Signore disse: << Io non prego soltanto per questi miei
discepoli, ma prego anche per altri, per quelli che crederanno in me dopo aver ascoltato la
loro parola. Fa che siano tutti una cosa sola (mia nota: un solo Essere Dio): come tu, Padre,
sei in me e io sono in te, anch’essi siano in noi. Così il mondo crederà che tu mi hai mandato.
Io ho dato ad essi la stessa gloria che tu avevi dato a me ( mia nota: probabilmente si riferisce
alla potenza dello Spirito Santo, per guarire, scacciare i Demoni e fare altri miracoli ), perché
anch’essi siano una cosa sola come noi: io unito a loro ( mia nota: per mezzo del corpo
mistico del Cristo ) e tu unito a me. Così potranno essere perfetti nell’unità, e il mondo potrà
capire che tu mi hai mandato, e che li hai amati come hai amato me >>.
 Capitolo 17, 24 si riferisce che il Messia disse: << Padre, voglio che dove sono io siano
anche quelli che tu mi hai dato, perché vedano la gloria che tu mi hai dato: infatti tu mi hai
6
Matteo 28, 16-20
5
amato ancora prima della creazione del mondo >>. (mia nota): in questo versetto si può
intravedere una realtà poco conosciuta a noi uomini del ventunesimo secolo: si può vivere
contemporaneamente su diversi piani di esistenza; secondo me, infatti, Gesù è con il corpo e
la mente in Palestina con gli Apostoli, ma la Sua Anima, allo stesso tempo, è in Paradiso,
accanto al Padre; Gli chiede infatti che “… quelli che mi hai dato siano con me dove sono io
(mia nota): non disse dove sarò io) perché contemplino la mia gloria … perché nell’Empireo in
condizioni di eternità, Gesù era già stato crocefisso. Poi aggiunge ”… infatti tu mi hai amato
ancora prima della creazione del mondo “ (mia nota: e così ci fa sapere che lo Spirito del
Figlio esisteva “prima che il mondo fosse” ).
 Capitolo 17, 25 si riferisce che il Signore disse: << Padre giusto, il mondo non ti ha
conosciuto, ma io ti ho conosciuto ed essi sanno che tu mi hai mandato. Io ti ho fatto
conoscere a loro e ti farò conoscere ancora; così l’amore che hai per me sarà in loro, e
anch’io sarò in loro >>. ( mia nota:Il Signore Gesù si rivolge di nuovo a Dio, chiamandolo
Padre giusto, per sottolineare ancora la Sua giustizia misericordiosa e ripete anche che gli
uomini non lo conoscevano prima del Suo avvento, perché lo ritenevano un Dio terribile e
vendicativo, mentre è il Dio buono che si desume dai comportamenti del Figlio Gesù. Il Cristo
ci dice che i Suoi discepoli lo conoscono e che anche i discepoli dei discepoli lo conosceranno
leggendo la Buona Novella. Dal privilegio di conoscere la natura intima di Dio, che è amore,
deriva una responsabilità grande: maggiore colpa nel trasgredire i Comandamenti di Dio. Le
ripetizioni di Gesù servivano ai discepoli di allora, così come a quelli di oggi ad assimilare
meglio i significati della realtà spirituali, vere e proprie novità, di cui il Messia ci mise a
conoscenza. Egli ci insegnò ad amare il Padre e di averne anche il giusto timore/rispetto, ma
sapendo che per primo il Padre ci ama. Insegnandoci che il Dio Unico è in noi, il Cristo ci ha
messo in grado di aprirGli le porte del nostro intimo, minuscolo mondo interiore, affinché i tre
Esseri della SS. Trinità possano prendere dimora presso di noi in quanto il Signore Dio si
manifesta o si rende visibile agli uomini tramite Loro. In questo discorso, come in qualunque
altra occasione, Gesù proclamò sempre il primato del Padre e perciò, per me, il Cristo è
anche l’onestà personificata.
 Capitolo 20, 21-22 si riferisce che: “ Gesù disse di nuovo: << La pace sia con voi. Come il
Padre ha mandato me, così io mando voi >>. Poi soffiò su di loro e disse: <<Ricevete lo
Spirito Santo. A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati; a chi non li perdonerete, non
saranno perdonati >>. (Mia nota: Per poter perdonare i peccati è indispensabile la presenza
dello Spirito Santo. Di quali peccati parla il Signore Gesù ? Si ritiene che si riferisca ai peccati
commessi in questa esistenza, perché quelli di esistenze precedenti non li conosce nessuno
tranne Dio. Questa investitura e questa delega celestiale del potere di rimettere o non
rimettere i peccati, dopo avergli insufflato lo Spirito Santo, potrebbe anche significare che la
remissione dei peccati sia possibile soltanto a questa condizione: che lo Spirito Santo sia
6
sempre presente nei discepoli, quelli di ieri, di oggi e di domani. Nel ventesimo secolo
abbiamo avuto la conferma, a Findhorn, che Dio è Spirito ed è ovunque 7
; e a maggior
ragione negli uomini 8
. A Findhorn il Signore Dio disse che aspetta che lo si riconosca e si
faccia emergere 9
; E’ da ritenere che, una volta che si è riconosciuto e fatto emergere lo
Spirito di Dio in noi, è necessario vivere evangelicamente, poiché non credo che lo Spirito di
Dio rimanga in persone che sono diventate di nuovo impure commettendo peccati gravi. E’
necessario perciò che tutti vivano una vita santa mettendo in pratica i comandamenti di Gesù
al meglio delle loro possibilità.
Padre Pio, sulle orme di San Francesco d’Assisi, è un esempio luminoso di pastore che ha
ricevuto lo Spirito Santo ed ha saputo conservarlo fra tante difficoltà, sofferenze ed amarezze
di varia natura. Il santo frate fu un confessore molto severo con chi mentiva o ripeteva gli
stessi peccati e ad essi rifiutava l’assoluzione. Penso che i confessori di questa epoca siano
troppo tolleranti con chi si confessa. Prima della confessione Padre Pio veniva informato dallo
Spirito Santo dei peccati che i penitenti avrebbero dovuto confessarGli.
Sono convinto che chi non osserva o cerca di osservare al meglio delle sue possibilità i
Comandamenti di Gesù dimostra di non amare né Lui né il Padre, e chi non li ama non può essere
tempio dello Spirito Santo. Tra le condizioni indispensabili per ricevere e mantenere lo Spirito
Santo da parte dei discepoli ritengo che ci siano anche quelle per l’ammissione al Regno di Dio e
cioè:
a. praticare la giustizia osservando il Decalogo (Matteo 5, 17 -20);
b. fare la volontà di Dio (Matteo 7, 21);
c. diventare come bambini (Matteo 18, 3).
Ciò posto, anche i carismi e i doni dello Spirito Santo non sono permanenti se non si
osservano i Comandamenti del Signore Gesù; per me debbono essere meritati giorno per giorno
perché lo Spirito Santo non può abitare negli uomini che si comportano male.
Non soltanto San Giovanni riferisce dello Spirito Santo, sebbene mi sembri la fonte più ricca,
perché anche gli altri Apostoli ne riferirono :
San Matteo apostolo nel suo Vangelo riferisce quanto segue in merito allo Spirito Santo:
 In Matteo 1, 18-23 ( si veda anche Luca 2, 1-7 ) si riferisce dell’ “intervento” della Madre
Spirito Santo per la nascita del Messia: “ Ecco come è nato Gesù Cristo. Maria, sua
madre, era fidanzata con Giuseppe; essi non vivevano ancora insieme, ma lo Spirito
Santo agì in Maria ed ella si trovò incinta. Ormai Giuseppe stava per sposarla. Egli
voleva fare ciò che era giusto, ma non voleva denunziarla di fronte a tutti. Allora decise
di rompere il fidanzamento senza dire niente a nessuno. Ci stava ancora pensando,
quando una notte in sogno gli apparve un angelo del Signore e gli disse: << Giuseppe,
7
Eileen Caddy, Le Porte interiori, Messaggio del 28 Marzo, Amrita
8
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 17 Luglio, Amrita
9
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 29 Maggio, Amrita
7
discendente di Davide, non devi avere paura di sposare Maria, la tua fidanzata: il
bambino che lei aspetta è opera dello Spirito Santo. Maria partorirà un figlio e tu gli
metterai nome Gesù, perché salverà il suo popolo da tutti i peccati >>. (nota: E così si
realizzò ciò che il Signore aveva detto per mezzo del profeta Isaia: “ Ecco, la vergine
sarà incinta, partorirà un figlio ed egli sarà chiamato Emmanuele”. Questo nome significa
Dio è con noi…”.
 In Matteo 3, 1-17 (si veda anche Marco 1, 1-12 – Luca 3, 1-21 – Giovanni 1, 19-35 ) si
riferisce che Giovanni il Battista, che preparava la strada al Cristo perché il Regno dei
Cieli era vicino in senso temporale, disse ai farisei e ai sadducei: << Razza di vipere !
Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire al castigo, che ormai è vicino ?.....Io vi battezzo
soltanto con acqua, per spingervi a cambiare vita; ma dopo di me viene uno che vi
battezzerà con lo Spirito Santo e con il fuoco. Egli è più potente di me, e io non sono
degno neppure di portargli i sandali …. Gesù dalla Galilea venne fino al fiume Giordano
e si avvicinò a Giovanni per farsi battezzare da lui. Ma Giovanni non voleva e cercava di
convincerlo dicendo: sono io che avrei bisogno di essere battezzato da te; e tu invece
vieni da me ? E Gesù rispose : lascia fare, per ora. Perché è bene che noi facciamo così
la volontà di Dio sino in fondo. Allora Giovanni accettò. Appena Battezzato Gesù uscì
dall’acqua. All’improvviso il cielo si aprì e vide lo Spirito di Dio il quale, come colomba,
scendeva su di lui. E dal Cielo venne una voce: << Questo è il Figlio mio. Che io amo. Io
l’ho mandato >>.
 In Matteo 4, 1- 11 ( si veda anche Marco 1, 12-13 – Luca 4, 1-13 ) si riferisce che: “… “
Poi, lo Spirito di Dio fece andare Gesù nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Per
quaranta giorni e quaranta notti Gesù rimase là, e non mangiava né bevevo. Alla fine
ebbe fame. allora il diavolo tentatore si avvicinò a lui e gli disse …..”.
 Matteo 10, 16-25 ( si veda anche Marco 3, 13-19 e Luca 6, 12–16 ) si riferisce che il
Cristo disse : “ Ascoltate: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi … sarete trascinati
davanti a governatori e a re per causa mia, e sarete miei testimoni di fronte a loro e di
fronte ai pagani. Ma quando sarete arrestati, non preoccupatevi di quel che dovrete dire
e di come dirlo. In quel momento Dio ve lo suggerirà. Non sarete voi a parlare, ma sarà
lo Spirito del Padre vostro che parlerà in voi”.
 In Matteo 12, 15–32 ( si veda anche Marco 3, 22-30 e Luca 11, 14-23 ) si riferisce che il
Signore disse: “Quando Gesù venne a sapere queste cose ( mia nota: che i farisei si
riunirono per decidere come farlo morire ) , andò in un altro luogo. Molta gente lo seguì;
ed egli guarì tutti i malati, ma raccomandò severamente di non dirlo a nessuno. Così si
realizzò quel che Dio aveva detto per mezzo del profeta Isaia:” Ecco il mio servo, quello
che io ho scelto - dice il Signore – E’ lui che Io amo, Io l’ho mandato. A lui darò il mio
Spirito e dirà a tutti i popoli che io li giudicherò. Non farà discussioni, non griderà, non
8
terrà discorsi nelle piazze. Se una canna è incrinata non la spezzerà, se una lampada è
debole, non la spegnerà. Farà sempre così, fino a quando non avrà fatto trionfare la
giustizia; ed Egli sarà per tutti i popoli una speranza “. Portarono a Gesù un uomo che
era cieco e muto, perché uno spirito maligno era dentro di lui . Gesù lo guarì, e quello si
mise a parlare e cominciò a vedere. Le folle erano piene di meraviglia e dicevano: <<
Non sarà lui il figlio di Davide che aspettiamo ? >>. Ma quando i farisei ne furono
informati dissero: << E’ soltanto con l’aiuto di Beelzebùl, il capo dei demoni, che egli ha il
potere di scacciare i demoni >>. Gesù, conoscendo i loro pensieri disse << Se dunque
Satana scaccia Satana, ed è in lotta contro se stesso, come potrà durare il suo regno?
Ora se io scaccio i demoni con l’aiuto di Beelzebùl, il capo dei demoni, con l’aiuto di chi li
scacciano i vostri discepoli ? Perciò saranno proprio loro a mostrare che avete torto. Se
invece è con lo Spirito di Dio che io scaccio i demoni, allora vuol dire che è giunto per voi
il regno di Dio…. Chi non è con me è contro di me; e chi non raccoglie insieme con me
spreca il raccolto. Perciò vi dico una cosa: tutti i peccati e tutte le bestemmie degli
uomini potranno essere perdonati, ma chi avrà detto una bestemmia contro lo Spirito
Santo non potrà essere perdonato. Se uno avrà detto una parola contro il Figlio
dell’uomo potrà essere perdonato; ma chi avrà detto una parola contro lo Spirito Santo
non sarà perdonato, né ora né mai. >>.
 In Matteo 28, 18-20 si riferisce che il Signore Gesù disse: << A me è stato dato ogni
potere in cielo e in terra. Perciò andate, fate diventare miei discepoli tutti gli uomini del
mondo; battezzateli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo; insegnate loro
ad ubbidire a tutto ciò che io vi ho comandato. E sappiate che io sarò sempre con voi,
tutti i giorni, sino alla fine del mondo >>.
San Luca nel suo Vangelo riferisce quanto segue in merito allo Spirito Santo:
 In Luca 1, 26-38 si riferisce quanto segue: “ Quando Elisabetta fu al sesto mese, Dio
mandò l’angelo Gabriele a Nàzaret, un villaggio della Galilea. L’Angelo andò da una
fanciulla che era fidanzata con un certo Giuseppe, discendente del re Davide. La fanciulla si
chiamava Maria. L’Angelo entrò in casa e le disse: Ti saluto Maria ! Tu hai trovato grazia
presso Dio. Avrai un figlio, lo darai alla luce e gli metterai nome Gesù. Egli sarà grande e
Dio, l’Onnipotente, lo chiamerà suo Figlio. Il Signore lo farà re, lo porrà sul trono di Davide,
suo padre ed egli regnerà per sempre sul popolo di Israele. Il suo regno non finirà mai.
Allora Maria disse all’Angelo: come è possibile questo, dal momento che io sono vergine ?
L’Angelo rispose: Lo Spirito Santo verrà su di te, e l’Onnipotente Dio, come una nube ti
avvolgerà. Per questo il bambino che avrai sarà santo, Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta,
tua parente, alla sua età aspetta un figlio. Tutti pensavano che non potesse avere bambini,
eppure è già al sesto mese. Nulla è impossibile a Dio! Allora Maria disse: Eccomi sono la
serva del Signore, Dio faccia con me come tu hai detto. Poi l’Angelo la lasciò “.
9
 In Luca 4, 14-19 ( si veda anche Marco 1, 14-15 ) si riferisce: “ Poi Gesù ritornò in Galilea e
la potenza dello Spirito Santo era con lui. In tutta quella regione si parlava di lui. Egli
insegnava nelle sinagoghe degli Ebrei e tutti lo lodavano. Poi Gesù andò a Nàzaret il
villaggio nel quale era cresciuto. Era sabato, il giorno del riposo. Come al solito Gesù entrò
nella sinagoga e si alzò per fare la lettura della Bibbia. Gli diedero il libro del profeta Isaia e
egli, aprendolo, trovò questa profezia: Il Signore ha mandato il suo Spirito su di me. Egli mi
ha scelto per portare il lieto messaggio ai poveri. Mi ha mandato per proclamare la
liberazione ai prigionieri e il dono della vista ai ciechi, per liberare gli oppressi, per
annunziare il tempo nel quale il Signore sarà favorevole ”.
 In Luca 10, 21-24 si riferisce: “ Allora Gesù fu pieno di gioia per opera dello Spirito Santo…”
 In Luca 11, 8-13 ( si veda anche Matteo 7, 7-11 ) si riferisce: “ …Ebbene, io vi dico: se quel
tale non si alzerà a dargli il pane perché gli è amico, lo farà dandogli tutto quel che gli
occorre perché l’altro insiste. Perciò io vi dico: chiedete e riceverete! Cercate e troverete !
Bussate e la porta vi sarà aperta. Perché chiunque chiede riceve; chi cerca trova e a chi
bussa sarà aperto. Se vostro figlio chiede un pesce, voi gli dareste un serpente ? Oppure se
vi chiede un uovo, voi gli dareste uno scorpione ? Dunque voi che siete cattivi, sapete dare
cose buone ai vostri figli. A maggior ragione il Padre, che è in cielo, darà lo Spirito Santo a
quelli che glielo chiedono “.
 In Luca 24, 44-49 ( si veda anche Matteo 28, 16-20 – Marco 16, 14-18 – Giovanni 20, 19-
23 e Atti 1, 6-8) il Signore dopo essere apparso ai discepoli, mostrato le ferite e mangiato un
pò di pesce arrosto, disse: << Era questo il senso dei discorsi che vi facevo quando ero
ancora con voi! Vi dissi chiaramente che doveva accadere tutto quel che di me era stato
scritto nella legge di Mosè, negli scritti dei profeti e nei salmi! >> . <<Allora Gesù li aiutò a
capire le profezie della Bibbia. Poi aggiunse: così sta scritto: il Messia doveva morire, ma il
terzo giorno doveva risuscitare dai morti. Per suo incarico ora deve essere portato a tutti i
popoli l’invito a cambiare vita e a ricevere il perdono dei peccati. Voi sarete testimoni di tutto
ciò cominciando da Gerusalemme. Perciò io manderò su di voi lo Spirito Santo, che Dio,
mio Padre, ha promesso . Voi però restate nella città di Gerusalemme fino a quando Dio
non vi riempirà con la Sua forza >>( mia nota: quella dello Spirito Santo ).
San Tommaso Apostolo nel Quinto Vangelo 10
riferisce che il Signore Gesù disse quanto
segue riguardo allo Spirito Santo:
 N°44, pagina 45: “A chi bestemmia il Padre sarà perdonato. E a chi bestemmia il Figlio
sarà perdonato. A chi bestemmia la Innocente Spiritualità non si perdonerà né in terra né
in cielo “.
 a pagina 100 : Gesù ci chiese: “ Come pregate ? “ Diciamo: “ Signore abbi pietà di noi !”
Pensate forse che il Padre sia crudele ? E cos’altro dite ?. Signore facci avere questo,
10
Tommaso Apostolo, Il quinto Vangelo, Traduzione e commento di Mario Pincherle, MacroEdizioni
10
concedici quest’altro “Gesù sorridendo disse: “ Lo Spirito è perfezione. Pensate che sia
perfetto un mondo in cui sia necessaria l’elemosina ? No. E’ un mondo ingiusto.
L’elemosina stabilizza questa situazione di ingiustizia “. “E allora che dobbiamo fare in
questo mondo che, purtroppo è ingiusto, quando un povero, affamato, viene da noi ?” “
Fate a lui quello che vorreste fosse fatto a voi stessi. Fate il vostro dovere e fatelo in
silenzio “. “Adesso abbiamo orecchie per intendere “.
 a pagina 101 : “ Un giorno Gesù, sulla cima di un monte , si staccò dagli apostoli e,
prendendomi per mano, mi disse: <<Tommaso, tutto quello che tu vedi quassù, tutto
quello che tu tocchi e che senti è materia, è carne. Questa è la Grande Madre >>.
“Maestro, è dunque la carne nobile quanto lo Spirito? “. << Assai di più Tommaso! Se lo
Spirito si trasforma in carne è cosa meravigliosa, ma se la carne si trasforma in Spirito,
questa è la meraviglia di tutte le meraviglie. E’ straordinario come tanta ricchezza possa
nascere da tanta presunta povertà >>.
 A pagina 102: “ Un giorno Gesù disse: << La legge dei vasi comunicanti vale nel mondo
della materia. Prendete dei recipienti più o meno riempiti di liquido e metteteli in
comunicazione tra loro. Vedrete allora i vasi più pieni cedere il liquido a quelli più vuoti. Ma
nel mondo dello Spirito, questo fenomeno avviene alla rovescia. Dai vasi più vuoti verrà
risucchiato tutto il liquido che andrà a riempire quelli che quasi traboccano. Così a colui
che ha, sarà dato, e a colui che non ha, verrà tolto anche quel poco che ha. Maestro, ci
sembra ingiusto tutto questo. Dividete un pane in pezzi e questi divideteli in briciole. Se
poteste riunire le parti divise per tornare a formare la pagnotta, le briciole, per prime
sparirebbero, assorbite dai grossi pezzi. Questa strada del riunire è la via dello Spirito “.
 Alle pagine 103/104: Ero con Gesù al tramonto, in cima ad un monte. Divenne triste e mi
disse con voce malinconica: “ La mia Grande Madre da troppo tempo soffre per la
stupidità degli uomini! Quando inchioderanno al legno le mie membra, la vera crocifissa
sarà Lei. Ascolta e ricorda Tommaso: “ A colui che bestemmia il Padre sarà fatta
misericordia, a colui che bestemmia il Figlio sarà perdonato. Ma colui che sevizia la Madre
non troverà perdono, né in terra, né in cielo. E sai perché ? Perché Lei non si difende e
tutto riceve. “Maestro gli risposi, il Figlio sei Tu, ma chi è la Madre, chi è il Padre ? “ “
Tommaso, rispose Gesù, l’Universo nasce dall’amore del Padre e della Madre. Il Pensiero
Vivente pervade tutto il cosmo: noi veniamo dalla luce di questo Pensiero che vive in
eterno e che è Padre e Madre. Veniamo di là, dove la luce stessa si crea da sola. Anche
tu, Tommaso, dovrai rendere manifesta a tutti la realtà di questa luce di vita. Così, sia che
te lo chiedano, sia che non lo vogliano sapere, tu devi dire sempre a tutti che fai parte dei
Figli della Luce e di coloro che il Padre vivente ha scelto e che la Grande Madre ama .“ “
Si, Maestro, ma chi è questo Grande Padre, E chi questa Grande Madre ?” Allora Gesù
sorrise e rispose: “E’ movimento, è quiete “.
11
 A pagina 105: “ Un giorno, alcuni discepoli chiesero a Gesù: “ E’ giusto che noi Ebrei si
dia tanta importanza alla circoncisione ? Gesù rispose: “ Se la circoncisione fosse davvero
tanto importante e tanto utile per gli uomini, il grande Padre li farebbe nascere già
circoncisi dalla loro madre. La vera circoncisione non è quella effettuata dal sacerdote col
suo coltellino di pietra, ma è compiuta dallo Spirito della Grande Madre. Se lasciate che lo
Spirito dia alla carne questa impronta non vi serve più il piccolo coltello di selce: la
circoncisione trova il suo fondamento nello Spirito Liberatore. E’ lo Spirito a togliere le
museruole, i bavagli e i prepuzi.
 A pagina 107: “ Una mattina ci trovavamo lungo il mare che segue il litorale fino a Tiro. Vi
erano alcuni uomini. Con vanghe, badili e zappe stavano lavorando intorno ad un’antica
tomba fenicia, per estrarne tesori. Quando la grossa pietra fu rimossa, all’interno
apparvero, accanto ad un’urna, molti oggetti preziosi: oro, gemme, vasi bellissimi ed
anche recipienti che dovevano aver contenuto cibarie. Gesù ci disse: “ Vedete, quel ricco
fenicio ha voluto portare con sé, dopo morto, le cose che lo arricchivano quando era
vivente. Vi sembra dunque che il Regno del Padre su questa terra possa essere formato
da uomini simili ? Il Regno del Padre è simile invece ad un ricchissimo mercante che
possedeva ogni genere di tesori, ma quel mercante era saggio. Quando venne il momento
di lasciare la terra rinunciò a tutti i suoi beni, gli ori, i vasi, le gemme preziose ed ebbe al
loro posto un granellino tanto piccolo e misterioso da non potersi paragonare nemmeno ad
un seme di senape. Aveva però un grande vantaggio: non poteva diminuire più di così.
Non poteva alterarsi. Non poteva essere corroso dai tarli, o mangiato dai vermi. Non
poteva essere fuso, né sbriciolato, né rotto. Io aggiunsi: “Maestro mio, era come il frutto di
quei cinque alberi che fioriscono nel Paradiso ? “ Si Tommaso. E’ il frutto dell’eternità. Non
può trasformarsi perché è senza forma, non può consumarsi perché è senza sostanza.
Conclusioni: Tutta la Dottrina di Gesù e tutta la Sua vita ebbero tre scopi principali nell’ambito
della Storia della Salvezza del genere umano:
- annunciare agli uomini di tutti i popoli della Terra che Dio li amava uno per uno,
indistintamente, poiché è Amore;
- far sapere agli uomini dell’esistenza dello Spirito Santo che insegna, dona le
virtù, corregge gli errori umani, lava le coscienze e le purifica;
- Aiutare ogni uomo a salvarsi imparando ad amare per donare a ciascuno la
plenitudine del Regno dei Cieli
APPENDICE
RIFLESSIONI, CONSIDERAZIONI E CITAZIONI SULLO SPIRITO SANTO FATTE DA UN UOMO
DEL VENTESIMO SECOLO
12
Il rapporto tra l’uomo e Dio: in questo rapporto 11
non c’è posto per alcun altro tranne che il
Padre, il Figlio e la Madre Spirito Santo 12
le tre Persone o i tre Esseri Divini della SS. ma Trinità
che sono in Dio e che sono stati manifestati da Dio stesso allo scopo di rendersi visibile agli uomini
13
. Entrano in questo rapporto anche la Madonna e l’Angelo Custode. Questi Esseri sanno tutto di
noi, anche le nostre intenzioni, mentre noi non sappiamo praticamente nulla di Loro, specialmente
della Madre Spirito Santo che è la Datrice dei doni, la Maestra interiore, Colei che corregge e
purifica con potenza e onnipresenza.
La Madre Spirito Santo desidera che si instauri con Lei un rapporto da persona/figlio a
Persona/Dio affinché La si conosca meglio. Anche la conoscenza di questo rapporto la dobbiamo
al Signore Gesù, il Figlio di Dio, il capo del Corpo Mistico 14
.
Il Padre, il Figlio Gesù e la Madre Spirito Santo sono tre Manifestazioni di Dio, l’Essere
Supremo, ma non sono tre Dei, poiché esiste un solo unico Dio che si rende visibile a noi uomini
tramite Loro.
Il Signore Dio ha dato ad ogni uomo un’Anima o Scintilla Divina, che è una frazione ideale
del Suo Spirito, poiché niente può essere, in effetti, autonomo da Dio, poiché l’Altissimo è
Assoluto; in proposito i Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 insegnano che solo Dio è
oggettivo 15
.
Il Signore Dio ha detto in proposito: “… Dunque io sono la sostanza che ti costituisce e lo
Spirito che ti anima, poiché io sono in te, figlio mio. Ma non mi fermo solo a questo, perché rendo
partecipe di me stesso ogni essere ed a ciascuno mi dono interamente senza riserve, fino al punto
che ogni distinzione, io e te, ogni separazione, sono illusorie, e io sono quel tanto necessario a
farti esistere a donare all’essere la coscienza assoluta … 16
.
Con la seguente frase Gesù ci dimostra che noi non possiamo aver segreti di fronte a Dio e
tantomeno ingannarlo: “Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per
essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli.
Quando dunque fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle
sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico hanno già ricevuto la loro
ricompensa. Quando invece fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra,
perché la tua elemosina resti segreta e il Padre tuo che vede nel segreto, ti ricompenserà”. E
ancora, non far vedere agli altri che digiuni e tanto meno devi vantartene 17
.
11
Paolo 1 Corinzi 12, 4-27; 2 Corinzi 13, 5-13; 1 Timoteo 6, 13-16
12
Tommaso Apostolo, Il Quinto Vangelo, traduzione Mario Pincherle, pagina 101, MacroEdizioni
13
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 36 e ss, Armenia
14
Giovanni 17, 1-5; Paolo Efesini 4, 1-7 e 11-16; 1 Corinzi 8. 6
15
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio pagina 33 e 71, Mediterranee
16
Cerchio Firenze 77, La Fonte Preziosa, pag. 267, Edizioni Mediterranee
17
Matteo 6, 16-18. Si veda anche il Salmo 139
13
Il Signore Gesù, duemila anni fa disse che Dio è il Tutto, cioè esseri e cose. Lo disse
ufficialmente rispondendo a Pilato che Gli domandò: << Da dove vieni ? Chi è Dio ? >>. Il Signore
rispose: << E’ il Tutto 18
>>. E poi tacque.
La Grande Madre Spirito Santo 19
è il terzo Essere Divino della SS. Trinità
Il Cristo ce lo disse: lo Spirito Santo è il nostro Consolatore, Difensore e la Maestra Interiore
e al contempo lo Spirito di verità.
Lo Spirito di Dio è il nostro il nostro primo confessore e protettore, ma nemmeno lo Spirito
esiste oggettivamente rispetto a Dio, o da Dio distinto 20
“; perciò il Signore Dio, l’Essere Supremo,
è l’unico Essere che esiste oggettivamente 21
.
Lo Spirito di Dio è puro, non conosce l’ipocrisia né la tollera; perciò quando si parla allo
Spirito Santo si deve essere assolutamente sinceri. Chi volesse mentirLe, mentirebbe solo a se
stesso, perché è impossibile ingannare il Signore Dio 22
in quanto conosce le nostre vere
intenzioni e perciò un attimo dopo la menzogna ci lascerebbe soli 23
. E lo stesso si può dire per
Gesù e anche per la Madonna, che in Gesù è Una con Dio. Dio sa tutto di noi perché è in noi e noi
in Lui tramite il Corpo Mistico del Cristo di cui facciamo parte 24
.
Il rapporto uomo/Spirito Santo per essere completo non può essere saltuario; deve essere
quello di due persone che vivono insieme, che hanno fiducia reciproca; è l’inizio dell’amicizia che
è la più piccola forma d’amore. Gli amici sulla terra tendono a fare ogni cosa insieme, ma nel
rapporto con la Divinità è necessario incrementare questa sintonia. Io penso che il Cristo così
come il Padre e il Suo Spirito avrebbero piacere che ci rivolgessimo a loro prima di fare qualunque
cosa così come i bambini si rivolgono alla mamma per chiedere aiuto, consiglio, sostegno o
autorizzazione.
E’ comportandosi così che si può vivere la vita dello Spirito perché ci si lascia guidare da
Lei 25
e se ne traggono i frutti 26
. Nel suo agire l’uomo non dovrebbe avere interessi personali
neppure a livello spirituale, ma solo l’intenzione di agire per il bene comune. Ma perché questo
avvenga l’uomo bambino spirituale deve crescere e superare innumerevoli prove nel suo vivere
quotidiano, non per anni, ma per tutta la vita.
Che il pianeta Terra sia la scuola dello Spirito per tutti gli uomini, dove ci si incarna
molteplici volte 27
, non può essere ignorato nemmeno dalle persone che non riflettono
abbastanza sui propri comportamenti, sui propri difetti e su ciò che li ispira 28
.
18
Maria Valtorta, L’Evangelo come mi è stato rivelato, pagina 25, CEV, Isola del Liri (FR)
19
Tommaso Apostolo, Il Quinto Vangelo, trad. Mario Pincherle, pagina 101, MacroEdizioni
20
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 279, Mediterranee
21
Cerchio Firenze 77, La Fonte Preziosa, pagina 267, Mediterranee
22
Eileen Caddy, Le porte interiori,, Messaggi del 28 Marzo e del 17 Luglio, Amrita
23
Sapienza 1, 6-11
24
Giovanni 14, 20
25
Paolo, Romani 8, 5
26
Paolo, Galati 5, 16-26
27
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 184, Armenia ; Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 238,
Mediterranee
28
Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 185, Armenia
14
Coloro che non sanno approfondire la conoscenza di se stessi 29
sono limitati nel rapporto
con la Divinità, perché non capiscono abbastanza bene o non lo capiscono affatto per indifferenza,
superficialità, superbia, orgoglio od altro che non si può vivere a modo nostro il tipo di vita che
occorre vivere per crescere spiritualmente e in coscienza.
La conoscenza di se stessi 30
e il rapporto di cui parlavo prima sono essenziali per
correggere i nostri comportamenti, perché la costante e imparziale osservazione dei motivi che
determinano le nostre azioni o omissioni ci rivela la nostra vera natura, inclusi i difetti che abbiamo
e che non vorremmo avere. I difetti debbono essere accettati perché , se è vero com’è vero che
Dio è perfetto, anche noi lo siamo perché siamo stati da Lui creati così come siamo perché idonei
a conseguire lo scopo evolutivo che il Creatore ha pianificato per noi prima di farci incarnare sulla
Terra 31
.
Anche i difetti dunque ci parlano della perfezione di Dio. Commettono un errore grave, anzi
gravissimo, coloro che li reprimono o li vogliono ignorare perché quando si seppelliscono nel
nostro inconscio, questi difetti diventano più forti di prima per esplodere quando meno ce lo
aspettiamo.
I Maestri del Cerchio Firenze 77 (nei libri editi da Mediterranee) insegnano che dobbiamo
limitarci a prendere atto di come siamo; il resto ovvero la trasmutazione di quei difetti in virtù sarà
opera dello Spirito. Ritengo anche che la forzata repressione degli impulsi della nostra natura, così
come il rifiuto dei nostri difetti, ci causerebbero disturbi psichici. Uno psicologo o uno psichiatra
potrebbero spiegare molto meglio quanto sto cercando di dire. L’approfondimento della
conoscenza di noi stessi è un modo di collaborare con lo Spirito per la nostra salvezza; Sant’
Agostino insegna in proposito: “Chi ti ha dato la vita senza di te non ti salverà senza di te”. Più
modestamente posso dire che, secondo me, bisogna anche evitare di giudicarsi quando
scopriamole nostre povertà o limiti; in proposito i chiarimenti di San Paolo sulla nostra natura sono
sempre puntuali anche oggi 32
.
Cercando di vivere evangelicamente si può cooperare alla trasmutazione della nostra
natura materiale. Infatti, questa trasmutazione dell’uomo in essere spirituale non dipende soltanto
da noi, ma principalmente dall’intervento dello Spirito, con i Suoi doni. Quando i tre Esseri Divini
che formano la SS. Trinità si accorgono del nostro impegno e dedizione nel fare la nostra parte per
conoscersi, ci aiutano in tutti i modi, direttamente o indirettamente.
L’aiuto ci perviene attraverso gli Angeli Custodi e i Santi, ma anche con il concorso di altri
uomini, purché si cominci a vivere come San Paolo raccomandò agli Efesini.
La mutazione dell’uomo operata dal Padre, dal Figlio e dalla Madre Spirito Santo cammina
di pari passo con la crescita della nostra coscienza e della nostra capacità di amare, ovvero del
nostro altruismo.
29
Tommaso Apostolo, Il Quinto Vangelo, traduzione Mario Pincherle, pagine 17/19, MacroEdizioni e Siracide 27, 4
30
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 54, Mediterranee
31
Isaia 29, 15 - 16 e Geremia 18, 1 -10
32
Paolo, Romani 1, 26-32
15
L’amore, quando è vero, cioè universale e incondizionato, cancella ogni differenza (di
razza, di religione, di censo, di sesso, eccetera) perché il rapporto d’amore unisce, anche se ogni
uomo – crescendo spiritualmente – rimane se stesso “come non mai”; quando l’uomo ha
raggiunto questo stato d’essere diventa pronto a fare per amore tutto ciò che può fare per i suoi
fratelli, secondo la sua peculiarità; si può crescere in coscienza soltanto servendo le altre creature
33
di qualunque Regno della natura.
Per quanto riguarda i nostri sacrifici il Signore Gesù ci insegna che sono fatti intimi; anche
la preghiera e il digiuno, così come l’aiutare i poveri sono fatti intimi da non sbandierare, perché
fanno parte del rapporto “segreto” che si deve avere con la Divinità Interiore 34
.
Questa relazione uomo / Spirito Santo ci rende progressivamente altruisti perché ogni
nostra azione - con il passare degli anni anzi dei decenni - diventa, pian piano, improntata
all’altruismo, al fare per il fare e non per ricevere benefici in terra o in cielo. Questo rapporto per
opera dello Spirito Santo lentamente e gradualmente, ci cambia nell’intimo in modo radicale, con
un processo di graduale pulizia e purificazione, fino a farci diventare da uomini “carnali” uomini
“spirituali”. In questo lento o lentissimo processo la B.V. Maria ha il ruolo di Corredentrice 35
e tale
è stata dichiarata dalla Chiesa romana.
E’ questo nuovo modo di agire secondo gli insegnamenti del Cristo che ci trasforma, a
contatto mentale e spirituale con Dio e con l’Angelo Custode, i quali sono sempre in ascolto e
sempre pronti a captare i nostri bisogni e le nostre vere intenzioni.
L’Angelo Custode è la guida che ha libero accesso alla nostra coscienza perché deve
intervenire rapidamente nelle vicende della nostra vita quotidiana per consigliarci a fare la scelta
migliore secondo il Vangelo. E’ ascoltandolo che cominciamo a compiere naturalmente e volentieri
tante piccole buone azioni. Restando in ascolto impariamo anche a diventare vigili per non cadere
scioccamente nelle trappole delle continue, piccole o grandi tentazioni, che sono vere e proprie
prove cui ci sottopone la vita quotidiana.
E’ il superamento di questi innumerevoli esami che ci fortifica e ci fa accumulare un tesoro
nel Cielo, sempre di fronte all’infinita presenza dello Spirito Santo; mentre le sconfitte ci
indeboliscono e ci fanno diventare schiavi dell’egoismo e del peccato, che è ribellione a Dio, le
vittorie ci fortificano e ci fanno cercare le verità della vita, le quali ci aiutano a liberarci dalla
schiavitù del peccato 36
.
Quando riusciamo a superare gli esami che ci pongono le vicende quotidiane la nostra
mente e il nostro cuore si purificano progressivamente perché la purificazione è il frutto del lungo
cammino che si fa con lo Spirito Santo 37
. Infatti l’Ascesi è un processo lungo e lento (a causa
delle nostre resistenze e difficoltà a mettere in pratica il Vangelo); durante questo cammino, il
33
Matteo 25, 34-40
34
Matteo 6, 16-18
35
Maria Valtorta, L’Evangelo come mi è stato rivelato, Vol. I, pagine 96 e 119, CEV srl, 03036 Isola del Liri ( FR )
36
Giovanni 8, 31-32
37
Giovanni 16, 15
16
Cristo e la Madre Spirito Santo ci aiutano a cambiare mentalità e quindi obiettivi, modi di essere e
di pensare.
Quando la nostra mente, così importante ai fini della nostra evoluzione, pensa
costantemente in termini di resistenza alle tentazioni e di solidarietà con i disgraziati, allora si
realizza anche per noi quella trasformazione che gradualmente ci santifica perché siamo riusciti
comprendere che lo scopo della nostra vita non è quello di prendere, ma di dare.
Il pensiero concentrato nella solidarietà e nel servizio ha fondamentale importanza nella
nostra vita perché concorre a trasformarci 38
. Ciascuno di noi oggi lo sa o può saperlo, ma a quei
tempi il Messia non poté parlare alla gente comune della “mente”, o corpo mentale dell’uomo, né
della sua coscienza, perché l’uomo comune di allora non li conosceva con questi nomi, né poteva
sapere che il cervello è del tutto separato dalla mente. Infatti nella Bibbia si trova continuo
riferimento al cuore anche quando noi si intende mente o coscienza. Di quest’ultima l’uomo
moderno sa abbastanza anche perché S. Paolo la citò più volte nelle sue lettere.
Man mano che si procede nel sentiero spirituale a volte impervio o addirittura insuperabile
senza l’aiuto dello Spirito, ci diventa sempre più chiaro l’insegnamento del Messia: “Nessuno può
servire a due padroni: o odierà l’uno e amerà l’altro o preferirà l’uno e disprezzerà l’altro: non
potete servire a Dio e mammona.” 39
E’ per lo stesso motivo che il Salvatore Redentore ci disse:
“Chi non è con me è contro di me e chi non raccoglie con me disperde” 40
.
Inizialmente non colsi il significato del primo inciso di questa frase e cioè “Chi non è con me
è contro di me”, che a parer mio significa: fate bene attenzione nel vostro vivere quotidiano perché
contro di me non agiscono soltanto i miei avversari, ma anche coloro che non si schierano
apertamente dalla mia parte vivendo evangelicamente. Questo perché soltanto chi vive secondo i
miei comandamenti può dare testimonianza di me, di modo che gli altri possano vedere che siete
miei discepoli.
Il Cristo si riferiva ai pigri, agli indolenti, agli infingardi, ma anche a coloro che parlano
male degli altri, agli ipocriti e in genere a tutti coloro che fanno agli altri ciò che non vorrebbero che
gli altri facessero a loro. Quanti sono costoro ? La maggioranza delle persone. Gesù parlava
anche di chi si vergognava di Lui, di chi Lo ignorava o di chi gli voltava le spalle “dopo aver messo
mano all’aratro” ricominciando a vivere egoisticamente per soddisfare i propri piaceri.
In questa epoca, specialmente nei paesi ricchi, siamo in molti a godere i piaceri del
benessere, dimenticandoci o quasi di chi soffre. Ma Gesù fa riferimento anche ai tiepidi, ai quali
disse nella lettera all’Angelo di Laodicea: “Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo,
magari tu fossi freddo o caldo. Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo sto per
vomitarti dalla mia bocca. Tu dici: sono ricco mi sono arricchito; non ho bisogno di nulla, ma non
sai di essere un infelice, un miserabile, un povero cieco e nudo. Ti consiglio … mostrati dunque
38
Paolo, Efesini 4, 15-16
39
Matteo 6, 24
40
Matteo 12, 30
17
zelante e ravvediti … se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò
con lui ed egli con me … Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese” 41
.
Queste parole del Cristo ai Laodicesi sono scritte anche per noi e per gli uomini di
qualunque epoca. Il significato di disperdere è chiaro: significa sprecare la vita terrena, che ha un
valore inestimabile, se la si vive come Dio vuole, con spirito di fratellanza universale. Ne deriva
che se il rapporto tra il cristiano, la Madonna e l’Angelo Custode - che hanno il compito di
sgrossarci e salvarci - non diventa il migliore possibile, l’uomo non riuscirà a trarre il massimo
profitto dalla sua esistenza terrena perché chiude le porte del suo cuore alla Madre Spirito Santo.
Due Rivelazioni del ventesimo secolo confermano ciò che la Bibbia insegna per farci
conoscere lo Spirito Santo: quella di Findhorn, in Scozia e quella dei Maestri del Cerchio Firenze
77 in Italia.
 Eileen Caddy, cofondatrice della Comunità di Findhorn (Scozia) ricevette i seguenti Messaggi
dalla voce di Dio 42
:
Messaggio del 28 Marzo: “IO SONO Spirito. IO SONO ovunque. IO SONO in ogni cosa. Non
esiste luogo nel quale IO non sia. Quando ne prendi interamente coscienza e sei in grado di
accettarlo, scopri che il Regno dei Cieli è dentro di te; puoi cessare la tua ricerca e guardare in te:
vi troverai tutto ciò che cerchi. Ben poche anime si comportano oggi in questo modo, perché
troppo occupate a cercare le risposte dappertutto tranne che dentro se stesse. Quando accetterai
il fatto che IO SONO in te, non ti sentirai mai più solo, e non dovrai mai più cercare all’esterno la
risposta ai tuoi problemi. Quando ne sorgerà uno, cercherai questa pace e questa tranquillità
interiori, MI rivolgerai le tue domande e Mi sottoporrai i tuoi problemi e Io ti fornirò le risposte. E’
perciò necessario che tu impari ad ubbidire e a seguire esattamente ciò che Io ti rivelo
interiormente. Devi imparare a vivere secondo la Mia parola, anziché limitarti ad ascoltarla 43
“.
Messaggio del 17 Luglio: Bada che ciò che fai sia dedicato a Me e sia di beneficio per il tutto, il tuo
io viene sacrificato al servizio degli esseri umani tuoi compagni; servendo loro tu servi Me. E’ tutto
così intensamente intrecciato che non puoi separare l’uno dall’altro, Io in te e tu in Me. IO SONO in
ogni cosa e in ognuno; perciò IO SONO nel tuo vicino, nel tuo amico ed anche nel tuo nemico.
Laddove IO SONO, c’è amore, poiché IO SONO amore. Riempi il tuo cuore e la tua mente
d’amore, perché tutto e tutti rispondono al suo richiamo, capace di trarre il meglio da ogni cosa.
Dov’è amore, là è il Mio Spirito. E dov’è il Mio Spirito, là è la sorgente della Tua vita spirituale.
Cerca sempre ciò che è racchiuso nel profondo di te, e non sprecare altro tempo nel cercare
all’esterno la risposta alla vita.
 I Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 insegnano (estratti di alcuni libri editi da
Edizioni Mediterranee ) :
Dizionario del Cerchio, pagine 278/279:
41
Apocalisse 3, 14-22
42
E. Caddy Le Porte interiori, Amrita
43
Deuteronomio, 30, 11- 14 ; Sapienza 1, 6-11; J. E. Charon, il Tutto, lo Spirito e la Materia, pag. 144/6, Mediterranee;
Padre Pio, Epistolario III, pag. 174, Edizioni Padre Pio da Pietrelcina
18
- “SPIRITO – << (vedi <<Divina sostanza indifferenziata>>). Supponiamo di essere in un mondo
fatto di ghiaccio. Lo spirito sarebbe l’acqua che compone il ghiaccio, e quindi radice di questo
mondo. Ma il mondo è <<tutto>>; è l’acqua, è il ghiaccio, ed è tutta la <<realtà>> che è espressa
da questo mondo di ghiaccio, 233a. Vivere spiritualmente significa essere nel proprio giusto e nel
proprio vero, 145b. Vi ricordo che non abbiamo mai usato il termine <<spirito>> per indicare la
parte più alta dell’uomo; se mai abbiamo usato il termine <<scintilla divina >> (vedi), per indicare
che <<nell’uomo esiste la presenza della Divinità>>. E ciò che evolve, per noi, è semmai la
coscienza, intesa come senso di quale deve essere la propria funzione in una Realtà in cui tutto è
Uno,e la vera natura di ciascuno è un medesimo essere, 148c >>.
- CHE COSA È LO <<SPIRITO>>? << E’ l’essenza del Tutto (vedi), è l’<<essere>> del Tutto, è il
<<sentire>> del Tutto; il sentire Assoluto, inteso come <<sentire>> dell’insieme comprendente il
<<sentire delle parti>>. Noi siamo il <<sentire delle parti>>, che è un <<sentire>> relativo e
molteplice, che è <<akasa>>. Il <<sentire delle parti>> nasce dall’illusorio frazionamento dell’Uno-
Assoluto nei <<molti>>. Perché <<illusorio>>? Se questo frazionamento fosse reale, il Tutto non
potrebbe esistere come Dio, allo stesso modo che un oceano considerabile come un insieme di
gocce non esiste più come oceano nel momento che in queste realmente lo si trasformasse.
D’altra parte, se non esistesse la molteplicità (vedi), il <<sentire assoluto>> non sarebbe tale, ma
sarebbe <<un>> <<sentire>> unico e solo monolite. Ma come potrebbe, in questa molteplicità,
mantenersi l’unità di Dio se ogni <<sentire>>, dal più semplice al più complesso, non fosse unito
all’altro? E come potrebbe realizzarsi questa unione, questa continuità se non nel fatto che il
<<sentire>> più complesso comprende il più semplice? Serie di <<sentire>> dal più semplice al
più complesso, sono le individualità (vedi). Ma poiché il <<sentire>> più complesso comprende il
più semplice, nell’individuo (vedi) inteso come momento di questa serie – cioè in noi quali ci
sentiamo – nasce l’illusione di provenire <<da>> di tendere <<a>>, cioè l’illusione dello scorrere
(vedi <<Divenire>>); ma poiché il <<sentire>> più complesso è il <<sentire assoluto>> che
riassume e comprende in Sé ogni <<sentire>> fino ai più semplici, questa illusione sfocia nella
realtà di Dio, 34h.
<<Per noi, spirito è divina sostanza>> (vedi <<Divina sostanza indifferenziata>>). Ma
nemmeno lo <<spirito>> esiste oggettivamente rispetto a Dio, o da Dio distinto. Di oggettivo non
c’è che Lui. Se ci si limita ad osservare la costituzione dello spirito, divina sostanza, appariscono i
cosmi, i mondi, le materie, gli esseri, i Sé, gli ego, i quali però appartengono alla soggettività.
Sicché non si può dire che lo <<spirito>> sia composto da cosmi, da mondi, eccetera, ma se mai il
contrario, (86h, 269h e ss.
Anche La Fisica si è interessata dello Spirito di Dio, perché gli uomini si sono sempre
chiesti dove poteva essere lo Spirito di Dio.
Da alcuni decenni ce lo ha spiegato uno scienziato francese, il fisico Jean E. Charon: “ Il
nostro Spirito abita elettroni eterni 44
, quelli che orbitano negli atomi della materia del nostro corpo
44
J. E. Charon, Morte ecco la tua sconfitta, pagina 137 e ss, Mediterranee
19
fisico, da quelli dei capelli a quelli delle unghie dei piedi. Le ricerche fatte hanno consentito al fisico
Charon di comprendere le interazioni tra Spirito e Materia e di sviluppare la teoria della Relatività
complessa 45
( mentre Einstein per la sua teoria della relatività non prese in considerazione lo
Spirito). E qui mi fermo perché non è materia mia.
A quanto ricordo il fisico Charon beneficiò anche delle tesi di altri scienziati quali Talete,
Anassagora, Cartesio, Leibniz, Newton, Bergson e altri; so anche che il fisico Charon si avvalse
della teoria del padre gesuita Pierre Teilhard de Chardin.
Di quest’ultimo disse: “….ma nessuno meglio di Teilhard De Chardin mi sembra aver
saputo dare a questa idea di una psiche associata ai corpuscoli elementari di materia una forma
convincente per lo spirito scientifico stesso. Teilhard non era un fisico, ma un antropologo. Non ha
quindi tentato di basare la sua convinzione su ricerche di fisica teorica concernenti la struttura
delle particelle elementari. Ma ha saputo affrontare questo problema con una logica tutta
scientifica scendendo dal generale al particolare, per mezzo di un minuzioso studio dell’evoluzione
dell’universo intero, dal minerale al vivente e dal vivente al pensante. E la conclusione di Teilhard,
che citeremo ancora una volta è questa: noi siamo logicamente portati a supporre in ogni
corpuscolo di materia l’esistenza rudimentale (allo stato infinitamente piccolo, ossia infinitamente
diffuso) di una qualche psiche … è questo germe (nota: lo Spirito infinitamente piccolo) che, con il
tempo, darà poi l’albero, le foglie, i fiori e i frutti. E questo cammino avrà luogo, gradualmente,
attraverso miliardi di anni di evoluzione, con i passaggi di soglia, in cui lo Spirito bruscamente
supera una tappa che lo farà penetrare in una nuova fase, senza misura comune con la fase
precedente. Si avrebbe così la soglia che separa la materia organica dalla materia minerale, con
apparizione della prima cellula vivente. Poi, nel corso del cammino del vivente, si assisterebbe al
raggiungimento di una nuova soglia con l’apparizione del pensante. E con l’Uomo, Teilhard saluta
la venuta del pensiero nell’universo (da Le Phenomène humain, di Teilhard de Chardin).
Tenendo conto anche di queste premesse il fisico Charon ha sviluppato la teoria della Realtà
complessa e l’unificazione materia e spirito 46
. In altre pagine il Fisico predetto ha così parlato
della unificazione materia e spirito ( ma consiglio il cortese lettore di leggersi tutti e tre i libri scritti
da Jean E. Charon e pubblicati da Mediterranee 47
) :
“La Relatività complessa e l’unificazione Materia-Spirito: “Ecco così viene a compiersi
……l’unificazione tra le quattro interazioni fisiche. Tutto l’Universo funziona come una meccanica
ben rodata, con due interazioni di <<Forma>> che fanno sì che l’Universo venga incessantemente
a far scivolare le sue <<rotondità>> nelle sinuosità più vaste (interazioni graviforti geodetiche, o di
Forme), mentre altre interazioni (le interazioni elettrodeboli virtuali, o a <<distanza>>) vengono
continuamente ad edificare i Simboli che faranno delle Forme la meditazione dell’Essere. Ecco
45
J. E. Charon, Il Tutto, lo Spirito e la Materia, pagina 37 e ss., Mediterranee
46
J. E. Charon, Il Tutto, lo Spirito e la materia, pagina 17 e ss, Armenia
47
Lo Spirito questo sconosciuto ; Il Tutto; Morte, ecco la tua sconfitta.
20
che tutto questo Universo si muove tutto intero, come un sol corpo, in una perfetta simbiosi tra
corpo e anima.
Ma, ecco che questo grande Universo adesso prende vita, non è più soltanto un corpo e
un’anima, ma sì, esso vive la mia parola, esso vive. Giacché, che cos’è vivere, se non trasformarsi
incessantemente, cercare il proprio punto di equilibrio là dove non lo si intuisce ancora, fare di
domani non soltanto un altro giorno, ma un giorno nuovo. Eccolo il nostro immenso Universo, il
nostro meraviglioso Universo, esso vive, vive, vive …
Vive attraverso la sua Materia, che senza sosta attinge a pozzi di luce, per riversarsi poi,
come un’inesauribile sorgente, in un fascio di scintille e di brillanti traiettorie …
Vive attraverso la sua Persona , attraverso il suo Spirito, che nel suo bianco silenzio si libra
sulle azzurre distese, e intreccia i miliardi di boccole che orneranno poi il suo vestito tutto cucito di
fili d’oro …
Vive attraverso il suo Tutto, attraverso il suo Essere, attraverso la sua totalità, pesando qui
sulla bilancia degli angeli, soffiando altrove sugli atomi leggeri, respirando profondamente per
assicurare ciascuno che <<sono le dieci e tutto va bene>> …
Grazie a te, grande Universo, che la vita sia con te …” 48
.
Parole Bellissime quelle di Charon che sollevano lo Spirito di noi uomini comuni a grandi
altezze.
Lo Spirito è sempre presente in ogni uomo ovunque sia (così come in ogni altra creatura
vivente) perché qualunque specie di materia è formata da atomi, elettroni e vuoto, e siccome io
credo nella teoria del fisico Charon che lo Spirito è negli elettroni, che sono oltre la materia di
questo mondo, penso di poter dire che l’uomo Charon ed altri fisici hanno spiegato
scientificamente le rivelazioni divine che ho sopra citato.
Ritornando alla materia, questa non è solida e compatta come appare ai nostri sensi; anche
l’acciaio è formato da atomi, elettroni e vuoto. “In realtà tutta la materia, qualunque sia il suo
aspetto è discontinua, cioè è formata da piccole particelle, le molecole e queste, a loro volta, da
particelle ancora più piccole, gli atomi. Ma non solo, anche gli atomi sono formati da particelle più
piccole, le cosiddette particelle elementari, e queste da altre più piccole ancora … “ “Due fatti
importantissimi sono stati comunque accertati:
1. L’aspetto continuo della materia è soltanto apparente; in realtà tutta la materia (noi stessi
compresi) è discontinua, nel senso che è composta da parti sempre più piccole: le molecole,
gli atomi, le particelle sub-atomiche.
2. Tutti i fenomeni osservabili hanno la loro origine nelle forze agenti tra i componenti
microscopici della materia, proprio perché essi sono in possesso di due proprietà
fondamentali: la massa e la carica elettrica” 49
E ancora:
48
J. E. Charon Il tutto lo spirito e la materia, pagine 43/44, Mediterranee
49
Fisica perché, di C. Morresi e H. Miller, pagina 41 Poseidonia
21
- “L’elettrone è presente in ogni tipo di atomo ed ha carica negativa”.
- “Anche il protone è presente in ogni tipo di atomo ed ha carica positiva”.
- “L’atomo è come un piccolo sistema planetario”.
- “… le orbite che gli elettroni possono occupare sono raggruppate in strati o anelli elettronici tra
i quali vi sono ampi spazi vuoti in cui non è consentito agli elettroni di orbitare”. 50
Dopo la pubblicazione della teoria della relatività complessa del fisico Charon è stato
dimostrato, in modo ancor più preciso come l’elettrone può essere considerato formato
rigorosamente come un buco nero, cioè da una curvatura dello spazio che si chiude nel dentro
dell’universo e non nel <<fuori>> …” 51
.
“Le conseguenze di questa conclusione sul piano della conoscenza fisica delle particelle
sono naturalmente importantissime. Ma le implicazioni sul piano filosofico e più precisamente
metafisico di questo elettrone-buco nero mi sembrano ancor più fondamentali. Infatti riguardano
direttamente noi Uomini, fin nei nostri interessi quotidiani. Qui è in causa, infatti, il nostro posto
spirituale nell’Universo, la nostra situazione nell’immenso quadro spaziale e temporale del cosmo
…
Di primo acchito l’elettrone, come risulta dai << modelli >> che l’assimilano a un micro-buco
nero, ha un aspetto relativamente semplice da descrivere 52
. Sia chiaro, tuttavia, che questa
descrizione si colloca in uno spazio e in un tempo diversi da quelli che conosciamo; l’elettrone è il
<< dentro >> dell’Universo, e visto dal << di fuori >> è geometricamente super-semplice: è un
punto. E’ invisibile, direttamente, non ha né forma né dimensioni.
Rappresentato nel << dentro >> dello spazio-tempo, l’elettrone è una piccola sferula
pulsante, il cui raggio medio è probabilmente la metà di quello del protone 53
(il quale, come si
ricorderà, costituisce insieme ai neutroni il nucleo atomico) …
L’elettrone è fatto di materia densissima e caldissima: densità e temperatura sono
dell’ordine di grandezza che ci si attende di trovare nei buchi neri. …
Questa temperatura altissima corrisponde a ciò che i fisici chiamano una << radiazione
nera >>. In termini più semplici, si dirà che l’elettrone è pieno di luce a temperatura altissima; e
questa luce è costituita da una sorta di gas di fotoni 54
; cioè di fotoni di tutte le velocità che si
agitano in tutte le direzioni.
E’ questa luce la portatrice di tutte le caratteristiche spirituali dell’elettrone.
50
Fisica perché, di C. Morresi e H. Miller, pagine 247/252, Poseidonia
51
J. E. Charon, Morte ecco la tua sconfitta, pagina 78, Mediterranee
52
Si veda la Théorie de la Relatività complexe di Jean E. Charon (presso C.E.R.C.L.E.) in Francia, probabilmente a
Parigi. Il C.E.R.C.L.E. è il Centro di ricerca sulla Relatività complessa.
53
Cioè un decimillesimo di miliardesimo di millimetro
54
Si ricordi che il fotone è il <<grano>> elementare costitutivo di tutte le radiazioni elettromagnetiche, e soprattutto
della luce
22
Ho spiegato a lungo, nella mia opera precedente, Lo Spirito, questo sconosciuto, come
questa luce può divenire portatrice d’informazioni 55
, e quindi non ritornerò in dettaglio
sull’argomento … .
Da quando il fisico Charon ha elaborato la teoria della relatività complessa, la fisica ha fatto
altre importantissime scoperte secondo le quali si è giunti alla conclusione, o almeno così mi pare
di aver capito, che le più piccole particelle della materia sembrano tendere all’infinito 56
. Ne
deriva che ormai a livello scientifico c’è la consapevolezza che oltre le più piccole particelle che
possono essere scoperte dalla fisica si troverà sempre qualcosa di ancora più piccolo, quasi
immateriale; finché l’uomo non potrà percepire nient’altro perché c’è la divina sostanza Spirito che
è separata dalla materia di questo mondo. Quest’ultimo è un insegnamento che ricordo di aver
trovato in uno dei libri dei Maestri invisibili del Cerchio Firenze 77.
Riassumendo, tutto quanto ho citato e scritto finora e tutto ciò che ho avuto la fortuna di
apprendere nelle religioni, nelle rivelazioni recenti e nella scienza, dimostra che la materia trae
vita, ordine e energie dallo Spirito, ma non soltanto: la materia deriva ed è sostenuta dallo Spirito
ed è formata da cosiddetti “mattoni eterni”, gli atomi (con i loro elettroni).
La scienza ha dimostrato che la materia si può scomporre in energia (disintegrazioni
atomiche) e ciò – a parere di un dilettante come me – dimostra che alla base della materia c’è
l’energia; l’energia che ha creato questo universo è l’energia luce 57
, ovvero la vibrazione ben
conosciuta dalla religione indù 58
.
In altri termini questo universo non è nato dal nulla e tanto meno dal caso; non è nato dal
nulla perché dal nulla non può nascere niente e non è nato dal caso perché dal caso può nascere
solo il disordine o il caos ( insegnamento dei Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 ).
L’armonia e l’ordine che regnano nell’universo sono riconosciute da tutti gli scienziati anche
da quelli che chiamano Dio con il nome di natura. Quest’opera immensa che chiamiamo universo,
tanto grande che non lo possiamo nemmeno concepire – e in espansione – fa parte del Cosmo 59
insieme ad altri tre mondi dell’Aldilà ( l’astrale, il mentale o l’akasico ).
La creazione del Cosmo con i suoi universi è frutto delle idee, dei progetti e delle
realizzazioni di Dio. In questo universo, gli scienziati possono andare a scoprire le leggi del
Creatore; ogni parte è perfetta oltre ad essere perfettamente coordinata con le altre fin nei dettagli;
tanto vero che uno scienziato di cui non ricordo più il nome disse: “Dio lo si scopre nei dettagli”.
La perfezione della natura dalle particelle alle stelle, dagli organismi unicellulari all’uomo è
frutto della progettazione di un Essere Supremo incommensurabilmente intelligente e creativo; Egli
è onnipresente ma invisibile nel piano fisico. Noi chiamiamo Dio questo Essere.
55
Essenzialmente, per i miei lettori che conoscono un po’ la Fisica, queste informazioni corrispondono a stati di spin
successivi e sempre più elevati dei fotoni della luce
56
Arald Fritzsch, L’infinitamente piccolo in fisica, Le scienze dossier, l’infinito, anno 2000, pagine 64/71
57
Genesi 1, 1-3
58
Paramahansa Yogananda, Autobiografia di uno Yogi, pagine 53/55, 73 -151- 153 – 157 – 163, Astrolabio
59
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, Pagina 65, Mediterranee
23
Il Signore Dio che ci è Padre e Madre 60
ha fatto tutto per amore, cioè per essere riamato
dall’uomo, ma questi è libero di farlo o meno.
L’Altissimo sostiene tutto con il Suo Spirito ed è in tutto, da una goccia d’acqua all’oceano,
dall’oceano a tutto quanto esiste in Terra e in cielo, esseri viventi inclusi.
Il Signore Dio 61
disse a Eileen Caddy della comunità di Findhorn in Scozia: “ … IO SONO
Spirito,IO SONO ovunque, IO SONO in ogni cosa. Non esiste luogo nel quale IO non sia …62
“. Poi
ha disse anche: “ IO SONO in ogni cosa e in ognuno…IO SONO amore…63
Questa comunicazione è stata fatta duemilacinquecento anni dopo che Dio aveva detto a
Mosè che la sua “…parola è molto vicino a te è nella tua bocca e nel tuo cuore perché tu la metta
in pratica … 64
”.
Conclusioni :
La Scienza ci insegna che la materia trae vita, ordine e energia dallo Spirito.
Sarebbe meglio essere teologi o scienziati per comprendere meglio e cose di Dio, ma si
può arrivare a comprenderle abbastanza anche senza esserlo. Basta avere la voglia di farlo
tenendo in mente il suggerimento del Cristo: “Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate
e vi sarà aperto; perché chiunque chiede riceve, chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto” 65
.
Provare per credere dice il proverbio; chi scrive, nel suo piccolo, più avanti lo testimonierà.
La Fede e la Scienza, dunque, si sono incontrate e si possono incontrare in ogni uomo
senza necessità che abbia fatto studi scientifici, come nel caso di chi scrive, perché tutti i libri che
ho citato in questo capitolo possono essere letti e compresi da qualunque persona normale. Ma
occorre abbia almeno la volontà di cercare e di comprendere un pò meglio i misteri, e dove e
come possa trovare il Creatore 66
.
Alcune letture scientifiche, almeno quelle che ho citato, ci mettono anche in grado di
comprendere l’approccio della scienza alla conoscenza dello Spirito. E’ noto che ci sono
scienziati che negano l’esistenza di Dio, nonostante essi sappiano che altri, anche più grandi di
loro come Leonardo, Newton e lo stesso Einstein erano credenti, così come lo sono anche grandi
filosofi dell’Antichità.
Le letture scientifiche che ho fatto mi consentono di dire che io credo nell’esistenza dello
Spirito per fede e per ragione. Ho avuto modo di riflettere per tanti giorni sullo Spirito Santo mentre
scrivevo questo capitolo. Queste riflessioni mi hanno consentito di rendermi conto che siamo
sempre circondati e pervasi da questo Essere invisibile, ma sempre presente e attento alla nostra
vita. Egli è presente anche negli elettroni degli atomi della materia, che è nel nostro stesso corpo
così come è nell’aria, nell’acqua e nel terreno. Dopo di che mi sono reso conto che anche
60
Eileen Caddy, La Voce di Dio a Findhorn, pagine 103/104, Mediterranee
61
Eileen Caddy, La Voce di Dio a Findhorn, Mediterranee
62
Eileen Caddy, Le Porte Interiori, Messaggio del 28 marzo, Amrita
63
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 17 Luglio, Amrita
64
Deuteronomio 30, 11-14
65
Matteo 7, 7-8
66
Nel profondo del nostro cuore; si veda Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 4 Settembre, Amrita
24
camminando ci si fa strada tra elettroni e elettroni contenuti nell’aria, mentre si apre un corridoio
invisibile tra di essi, anche se i nostri sensi fisici non sono capaci di percepirne la “corposità” e la
luce.
La presenza e l’energia dello Spirito non sono percepite dai sensi fisici dell’uomo, ma io
sono sicuro che vengono percepite dai nostri corpi celesti come li chiama San Paolo 67
.
Se mi guardo disteso sul letto posso immaginare che gli elettroni della mia pelle confinino
con quelli dell’aria che c’è tra il mio corpo e il pigiama e che gli elettroni della stoffa del pigiama
siano limitrofi sia a quelli del mio corpo che a quelli dell’aria. Ma non è tutto: limitrofi agli elettroni
della stoffa o dell’aria ci sono quelli delle lenzuola e limitrofi ad essi ci sono quelli delle coperte.
Tutto ciò che esiste di materiale non è soltanto pervaso, ma circondato dallo Spirito ovunque ci si
trovi, come se fosse acqua, anzi di più di quando andiamo a prender fondo nell’acqua dei fiumi, dei
laghi o del mare perché lo Spirito è il Tutto,e tutto sostiene e pervade .
Ma c’è dell’altro: dallo Spirito emanano energie invisibili che sostengono la materia. Posso
quindi trarre un’altra deduzione: noi non possiamo mai essere effettivamente lontani dallo Spirito
di Dio; al contrario Ella, la Madre Spirito Santo, è all’interno di ogni uomo 68
. Queste non sono
fantasie, ma Realtà con la erre maiuscola, così come ha dimostrato Jean E. Charon.
A questo punto ho riflettuto sul modo di percepire l’Infinita Presenza dello Spirito di Dio: ho
pensato che per percepirla dovrei diventare capace di tenere il mio pensiero fermo su Dio, ma
subito mi sono accorto che ciò è impossibile alla mente umana, la quale può concepire soltanto un
pensiero per volta, ma non può tenerlo a lungo tranne che riceva l’aiuto di Dio come accade nel
silenzio della meditazione. Senza questo aiuto, non soltanto non potremmo tenere fermo il nostro
pensiero, ma anche se ci riuscissimo penso che sarebbe impossibile tenere un Essere infinito in
mente, salvo che ce lo immaginassimo come un uomo. Ma anche in tal caso, se dipendesse
soltanto dalle nostre capacità, il nostro pensiero cambierebbe abbastanza presto. Perché questa è
la natura della mente umana, così come insegnano i Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77.
La consapevolezza dell’Infinita Presenza ci donerebbe la possibilità di comportarsi sempre
bene, ovvero secondo le leggi dell’amore. Per quanto ne so questa consapevolezza ce l’hanno
soltanto i Santi o alcuni di loro, ad esempio una santa indù conosciuta da un altro santo,
Paramahanza Yogananda che ha fondato una comunità molto attiva negli U.S.A. che considera
Gesù Cristo quasi come lo consideriamo noi. Ai Santi non accade come può accadere a me di
diventare impaziente, specialmente quando sono nervoso o stanco o insieme a persone petulanti,
insistenti o arroganti, o ad altre che non fanno bene il proprio dovere, Però mi è possibile ricordare
spesso il Padre Celeste, se non mi faccio imprigionare da pensieri materiali, perché “tutto mi parla
di Dio” . Devo guardare la natura e le creature inferiori per sentirmi più spesso alla presenza di Dio,
ma per quanto riguarda gli uomini, so – ma di regola non lo ricordo – che in ciascuno di loro c’è
67
Paolo, 1 Corinzi 15, 35-58
68
Deuteronomio 30, 11-14 e Il Corano, trad. L. Bonelli, sura L 15, U. Hoepli
25
Dio, l’Essere Supremo e i tre Esseri Divini tramite i quali si manifesta agli uomini: il Padre, Figlio
Gesù 69
e la Madre Spirito Santo.
“L’armonia dell’universo è l’armonia dello Spirito”: L’armonia e l’ordine che regnano tra le particelle
degli atomi e degli elettroni determinano l’armonia dell’immenso universo nel quale la Terra orbita
intorno al Sole come una navicella spaziale.
Dopo aver esaminato brevemente lo Spirito - secondo la Bibbia, le Rivelazioni moderne e
la Fisica - affronto un altro argomento più abituale, sempre riguardo allo Spirito: sappiamo che lo
Spirito è amore perché Dio che è Spirito e Carità ci ama e ci educa per far crescere in noi il fuoco
dell’amore 70
, che è in Lui .
Sappiamo anche che il Figlio Gesù è una sola cosa con il Padre Celeste 71
e che tutte e tre
gli Esseri Divini sono al contempo Uno nella SS. Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo; l’esistenza
della SS. ma Trinità è stata confermata a Fatima nel 1917 dall’Angelo della Pace 72
.
Infine, sappiamo che dall’amore discendono tutti i buoni sentimenti, le virtù e le qualità
divine che non siamo in grado di conoscere a fondo e tantomeno di valutare, ma quel che ho
potuto apprendere mi consente di ammirare lo Spirito per come si comporta nei nostri riguardi pur
non apparendo; ne ammiro la discrezione, la gratuità, la cura e il rispetto che ha per la libertà che
ci ha donato.
Il Datore dei doni è la gentilezza, la riservatezza e l’umiltà personificate; penso che la sua
mano sinistra, in senso metaforico, non voglia conoscere quel che fa la sua destra e che sia felice
di spandere le sue energie vitali sulla creazione e sulle creature. Le energie sono percepibili anche
con i nostri sensi, come ad esempio il calore del sole, e non percepibili, come la Sua presenza.
Queste energie trasmettono alle creature forze psichiche e spirituali che ci vengono erogate dentro
e fuori di noi.
Ora, riprendo in esame la Creazione: tutta la materia del pianeta Terra, anzi dell’universo 73
, compresi i corpi degli uomini e di tutte le altre creature viventi è formata da atomi e quindi anche
da elettroni che formano “una nube esterna agli atomi; gli elettroni sono particelle cariche
negativamente che si muovono in orbitali attorno al nucleo” 74
.
E’ stato detto che “ L’elettrone, il protone e il neutrone sono considerati i mattoni della materia, ma
per tenerli uniti è necessario un cemento … “ … tale cemento è costituito dalle quattro interazioni
…:
- interazione nucleare forte;
- interazione elettromagnetica;
69
Eileen Caddy, La Voce di Dio a Findhorn, pagina 144, Mediterranee
70
Sapienza 11,24; Isaia 43, 4; 54, 5-10 ; Osea 3, 1-5; 11, 1-5; 11, 1-11; 14, 5; Giona, capitolo 4 ; Siracide 2, 18 e 18, 12;
Luca, capitolo 15; Giovanni 3, 16 e 14, 23; 1Giovanni 4, 8.16; Paolo, 1Corinzi 13 ; Eileen Caddy, La Voce di Dio a
Findhorn, pagina 42, Mediterranee
71
Il Signore Gesù, da ebreo, identificava il Signore Dio nel Padre, così come risulta dai Vangeli
72
Lucia racconta Fatima pagina 48, Editrice Queriniana
73
Paul G. Hewitt, Fisica per concetti, pagina 238 e ss, Zanichelli
74
Helen Curtis, Invito alla Biologia, pagina 20 e ss, e pag. 70 e ss., Zanichelli; C. Morresi e H. Miller, Fisicaperché,
pagina 40 e ss, Poseidonia
26
- interazione nucleare debole;
- interazione gravitazionale 75
“.
Se gli atomi sono circondati da elettroni orbitanti - e ciò è stato dimostrato dalla fisica - ,
allora se ne può dedurre che anche i nostri corpi, ai cui estremi esterni c’è l’epidermide, sono
circondati da una nube orbitante di elettroni che sono esterni agli atomi e lo stesso accade per la
materia di tutte le cellule all’interno del corpo umano; se ne può ulteriormente dedurre che siamo
permeati e circondati dallo Spirito secondo le scoperte illustrate dal fisico Charon di cui ho già
parlato. Ecco perché il Maestro interiore, o Dio come lo chiama Eileen Caddy, le ha detto “…non
c’è luogo ove Io non sia … 76
”.
Lo Spirito dunque è in noi, nell’aria, nell’acqua,nella terra che calpestiamo e quindi nei
minerali, negli animali, nei vegetali, nei mobili delle nostre case, della nostra auto e via e via,
perché la materia deriva dallo Spirito che la sostiene con le sue energie e la tiene unita 77
:
“L’armonia dell’universo dipende dall’armonia degli atomi” ha affermato uno scienziato di cui non
ricordo il nome.
L’armonia degli atomi (e, quindi della materia) è determinata anche dalle interazioni sopra
citate che tengono unite le particelle e perciò tengono compatta la materia dell’Universo o Piano
fisico; a tenerla compatta concorrono anche le forze che tengono uniti gli elettroni agli atomi e
quella forza o forze che determinano e mantengono la precisione delle orbite.
Io credo che tutto ciò che esiste in natura, incluso il mantenimento della fertilità del terreno,
sia stato fatto dall’Altissimo - almeno per buona parte - per mezzo degli Angeli o Deva 78
, che in
antico erano chiamati gnomi elfi o spiritelli.
Nello scrivere questo capitolo, man mano che procedevo, ma specialmente all’inizio, mi è
venuta più volte in mente la domanda: come sentirsi alla presenza di Dio? Finché ho risposto
come ho già detto, perché Tutto è Dio e Dio è in Tutto, anche se il Tutto trascende. La Sua
presenza è quindi immanente e trascendente allo stesso tempo. Le Sacre Scritture e le Rivelazioni
che ho citato, ma anche la Fisica, ce lo insegnano: Dio è dentro di noi, in ogni cellula del nostro
organismo, ma penso che sia particolarmente nel nostro piccolo mondo interiore formato da cuore,
mente, sensazioni e coscienza e Anima, che sono corpi ultraterreni fatta eccezione per il cuore.
Ecco perché Dio può scrutare effettivamente “le reni e i cuori” che rappresentano due
organi del nostro corpo che gli Antichi conoscevano bene.
Il Padre – Madre – Dio è presente anche nella materia dei nostri corpi ultrafisici Anima
inclusa. E’ anche per quest’ultima ragione che conosce non soltanto i nostri pensieri, sensazioni,
sentimenti e moti della coscienza, ma anche le nostre emozioni e i nostri desideri, nonché le nostre
intenzioni. L’aria che respiriamo, dalla quale traiamo l’ossigeno per vivere, è fatta di atomi e di
elettroni come l’acqua che beviamo e in cui si nuota, la poltrona su cui riposiamo e via e via. Lo
75
C. Morresi e H. Miller, Fisicaperché, pagine 402/403, Poseidonia
76
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 28 Marzo, Amrita
77
Jean E. Charon, Il Tutto, lo Spirito e la Materia, pagine 39-43, Armenia
78
Dorothy Maclean, Spiriti di natura, pagina 95 e ss, Mediterranee
27
Spirito è dunque dappertutto, dentro e fuori di noi, nei granelli di sabbia e nelle stelle, nelle
galassie come in una goccia d’acqua, ed è per questo che l’ universo, anzi il Cosmo con i mondi
ultraterreni, è così armonioso 79
.
Il Dio che ci è Padre e Madre dunque è sempre con noi e in noi, perché è: “ Spirito e
materia e nulla di tutto questo 80
”. Le Sacre Scritture ce lo insegnano da oltre duemilacinquecento
anni, ma sono credute da coloro che hanno fede. Ma ora anche i non credenti hanno la possibilità
di trovare nella scienza la dimostrazione di quanto hanno sempre detto le grandi religioni, così
come ho cercato di dimostrare.
L’Altissimo è dunque una presenza reale nelle creature, anche se invisibile ai nostri occhi:
il Suo Spirito è in noi così come nei sassi, nell’erba e nei fiori, negli alberi e negli animali, nelle
profondità della terra, del mare e dei cieli, dove regna il silenzio perfetto che piace a Lui. Questa
Presenza è anche nella lava che fonde le rocce dentro i vulcani e che proviene dal magma del
nucleo interno della terra (esempio di creazione continua) così come lo è nell’attività che c’è nel
Sole e nelle altre stelle.
Lo Spirito di Dio, ormai la scienza 81
lo ha dimostrato è ovunque e in ognuno 82
così come
lo confermano le Rivelazioni contemporanee che ho citato (Eileen Caddy e i Maestri del Cerchio
Firenze 77). Ma non soltanto: chissà quante altre volte e in quanti luoghi il Signore ha confermato
nel passato attraverso Rivelazioni private la Sua Presenza in noi!
Io credo, anzi do per certo, che abbia rivelato e continui a rivelare la Sua esistenza ad ogni
popolo della Terra perché per Lui non esistono popoli eletti; ogni popolo è il Suo popolo 83
.
La vita esteriore e intima degli esseri e la Divina Presenza: Tutto e tutti interagiscono nella vita;
tutto è bene ordinato, preciso oltre ogni immaginazione perché alla base di tutto c’è la onniscienza,
la saggezza e la lungimiranza dello Spirito, con tutte le sue energie, le sue leggi, le sue infinite
risorse e possibilità. Poi ho ripensato alla divina Presenza: siamo di Fronte a Dio in ogni luogo,
qualsiasi cosa si faccia; se camminiamo o andiamo in bicicletta, ci apriamo sempre la via tra gli
elettroni dov’è presente lo Spirito. Qualunque posizione si prenda, da fermo o in movimento, lo
Spirito non ci lascia mai, ci avvolge sempre completamente. Posso pensare di muovermi a mille
chilometri al secondo o addirittura alla velocità della luce, in qualunque direzione e cambiarla
improvvisamente dentro e fuori questa galassia, ma sempre sarei circondato dallo Spirito come se
fossi un oggetto prezioso, unico e irripetibile. Se fossi capace di viaggiare nel passato o nel futuro,
lo Spirito sarebbe sempre la mia culla con i suoi innumerevoli sensi e sensori dentro e fuori di me,
sempre pronto a raccogliere la mia più tenue richiesta di aiuto o il più flebile gemito, come accadde
79
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 65, Mediterranee
80
Cerchio Firenze 77, La Fonte preziosa, pagina 266, Mediterranee
81
Jean E. Charon, Morte, ecco la tua sconfitta (Il principio eterno dello Spirito individuato nel mondo della Fisica)
pagg. 73/92/104 e pagina 235 e ss , Mediterranee
82
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 17 Luglio, Amrita
83
Giuseppe Barbero, La Vergine a La Salette, pagina 26, San Paolo (Mia nota: a La Salette non apparve la Vergine
Maria, bensì Dio Madre, così come si evince dal discorso che fece ai due pastorelli e dalle luci che emanava; libro
citato, pagina 18 e ss )
28
tremila anni fa, quando raccolse quello di Israele schiavo in Egitto. Così pensando mi sono sentito
appagato perché avevo finalmente assimilato il modo di sentirmi mentalmente alla presenza di
Dio, immerso nel Suo stesso Spirito, ma non avevo ancora pensato che lo Spirito seguisse
momento per momento i miei pensieri, azioni o omissioni.
L’attenzione dello Spirito Santo per ognuno di noi: Con pazienza infinita, era dopo era, millennio
dopo millennio, attimo dopo attimo 84
, lo Spirito Santo è in attesa che le nostre anime si
accorgano del Suo Amore che non è mai nato e mai muore, ma semplicemente E’.
Lo Spirito Santo non chiede, ma dona, offre, si prende cura, ammonisce, corregge, vigila e
ama nel silenzio che c’è appena oltre il confine della materia di questo universo.
Lo Spirito di Dio non è condizionato come noi da esigenze personali perché è il Tutto che
Tutto comprende e trascende; perciò, non avendo bisogno di nulla, ha la massima libertà di
esprimersi, che è fondata su un amore incondizionato. Da questo amore e da questa libertà infiniti
derivano tutte le Sue qualità e virtù inclusa la pazienza.
Per questi motivi lo Spirito Santo che è Dio può attendere imperturbabile un evento che già
conosce nel non tempo: che l’uomo si decida ad accorgersi di Lui e cominci a ricambiare il Suo
affetto 85
. E’ una fiducia assoluta quella che il Signore ha di essere riamato da noi, perché i Suoi
piani sono perfetti e si realizzano sempre 86
.
A questo proposito ricordo il medico non credente al quale Padre Pio da Pietrelcina
propose di sovrintendere alla organizzazione della Casa Sollievo della Sofferenza a San Giovanni
Rotondo; il medico, sorpreso dalla proposta del santo frate, gli rispose che non poteva accettare
perché non aveva fede; allora Padre Pio gli disse sorridendo: “ma Dio ha fede in te”.
Successivamente il medico si convertì.
Spiritualmente parlando siamo bambini e abbi amo continuamente bisogno dell’aiuto di Dio;
perciò per tante ragioni, alla base delle quali c’è l’Amore/ Carità, lo Spirito Santo ha cura
costantemente di noi, attimo dopo attimo, con pazienza, speranza e lungimiranza.
E quanti insegnamenti e opportunità ci dà attraverso le vicende della nostra vita quotidiana
traboccante e piena di incontri, relazioni ed interrelazioni con le creature dell’ambiente in cui ci ha
fatto nascere e vivere e con l’ambiente stesso!
E quante tentazioni ed esami ci offre la Vita che lo Spirito Santo ha progettato per
consentirci di crescere in coscienza per comprendere i Suoi insegnamenti, la sua intima natura,
così come la nostra! Infatti è così importante conoscersi perché tale conoscenza accelera di per se
stessa, e quindi senza nostro merito, il nostro cammino spirituale che ci conduce a Dio 87
.
Secondo le mie esperienze gli uomini non comprendono rapidamente le lezioni della vita.
Di regola ripetiamo anche nel cammino di conversione tanti errori, per cui lo Spirito è costretto a
sottoporci lo stesso tipo di esame più volte durante le vicende della nostra vita. Con infinita
84
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 24 Dicembre, Amrita
85
Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 29 Maggio, Amrita
86
Isaia 46, 9 – 13 ; 51, 4-8 e 56, 1- 7
87
Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 54-55, Mediterranee
29
pazienza lo Spirito ce li fa ripetere, anno dopo anno, mese dopo mese, giorno dopo giorno, finché
non si impara ad osservare i suoi Comandamenti e lo stile di vita che Egli ci ha insegnato
attraverso il Figlio prediletto nei Vangeli.
L’Altissimo coltiva sempre la speranza che ci si accorga di Lui, finché il Suo pensiero
positivo più che la nostra cooperazione, non lo realizza perché il pensiero crea 88
.
Questo Essere Spirito sconosciuto dai più, o nel migliore dei casi, quasi dimenticato, tranne
che nei riti religiosi e nel pensiero delle persone pie; ma ciononostante lo Spirito ci guida verso il
nostro destino che è Lui stesso.
Lo Spirito - nella SS. ma Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo - è una Presenza paterna,
materna e amicale insieme; è una Presenza affettuosa e premurosa, ma riservata e rispettosa
della nostra libertà.
La mentalità dello Spirito Santo è diametralmente diversa dalla nostra, perché mentre noi
si fa tutto in funzione del nostro interesse, lo Spirito ci dona tutto quello di cui abbiamo bisogno
materialmente e spiritualmente senza bisogno che si richieda. I Suoi doni sono incondizionati, e
perciò non desidera niente in cambio se non il nostro amore filiale.
Riflettendo su questa onnipresenza ho finalmente compreso come sentirmi alla presenza del Dio
Spirito ovunque mi trovi, di notte e di giorno. E’ una presenza familiare, rassicurante anche per chi
si trova nelle tenebre perché Dio è anche lì, così come ci insegna il beato Padre Pio 89
.
Il sogno rivelatore: stasera non riesco ad addormentarmi; il silenzio è perfetto dentro e fuori la
casa; l’alba del giorno era ancora lontana quando ho fatto un sogno in tre tempi:
 ho visto la forma di un essere umano in piedi, sospesa per aria , avvolta in una coperta di
lana celeste orlata con un nastro giallo oro come una caramella nella carta. La coperta
sporgeva attorcigliata alle due estremità della forma umana, testa e piedi. Ho compreso subito
che la coperta simbolizzava lo Spirito Santo. Il colore celeste della coperta rappresenta la
spiritualità e il giallo oro la divinità. Il calore dello Spirito è invece simbolizzato dalla coperta di
lana di cui ho già fatto cenno.
 Poi mi sono trovato in una stanzetta stretta come un corridoio; ero nella posizione di un atleta
pronto a scattare; la stretta stanza aveva mattonelle alle pareti oltre che nel pavimento (ma
penso che ci fossero anche al soffitto, che però non ho visto). Le mattonelle erano tutte eguali:
il disegno era un insieme di punti, uno vicino all’altro, nel centro c’era il punto più grosso,
aveva un diametro di circa un centimetro e mezzo ed era di color giallo oro. Intorno a questo
punto c’erano numerosi altri punti più piccoli, in prevalenza rossi; gli altri erano bianchi. Dalle
mattonelle emanava una luminosità lieve formata dall’insieme di quei tre colori, mentre da
ogni punto proveniva la luce propria del punto. Sappiamo che il giallo oro rappresenta la
Divinità, il rosso l’Amore e il bianco la Purezza (ma anche la Carità e la Fede). Ne ho dedotto
che lo Spirito irradia le nostre Anime e le nostre Coscienze con la Divinità, l’Amore, la
88
Eileen Caddy, La Voce di Dio a Findhorn, pagina 140, Mediterranee
89
Padre Pio, Epistolario III, pagina 174, Edizioni Padre Pio da Pietrelcina, S. Giovanni Rotondo
30
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109 - Azione per lo spirito santo

  • 1. L’AZIONE DI GESU’ PER FARCI CONOSCERE E MANDARCI LO SPIRITO SANTO L’Antico Testamento ci parla dello Spirito di Dio in alcuni libri, ma l’insegnamento più significativo ai fini della Presenza di Dio in ognuno di noi e nelle cose 1 e nel Suo Essere Tutto 2 sono contenuti in questi versetti:  nel Deuteronomio 30, 11-14: “Questo comando che oggi ti ordino non è troppo alto per te, né troppo lontano da te. Non è nel Cielo perché tu dica: chi salirà per noi in Cielo per prendercelo e farcelo udire e lo possiamo eseguire? Non è di là dal mare, perché tu dica: chi attraverserà per noi il mare per prendercelo per farcelo udire e lo possiamo eseguire? Anzi, questa parola è molto vicina a te, è nella tua bocca e nel tuo cuore perché tu lo metta in pratica. (mia nota: in uno dei Libri del Cerchio Firenze 77 c’è una frase meravigliosa che ricordo a memoria che ci parla della Divina Presenza: “Dio ti è più vicino del respiro, dell’umidità all’acqua, del calore al fuoco… ” 3 .  nel Primo libro di Samuele 16, 13-23: “ ….Lo Spirito del Signore scese su Davide e, dal quel giorno, fu sempre con lui….”.  Nel secondo libro di Samuele, 23, 2: “In me del Signore parla lo Spirito, sulle mie labbra le sue parole.  Isaia:  42, 1 – 4: “ Dice il Signore: <<Questo è il mio servo che io sostengo, l’ho scelto perché lo amo. L’ho riempito del mio Spirito, perché diffonda la mia legge tra tutti i popoli….”;  61, 1 – 3: “Dio, il Signore, ha mandato il suo Spirito su di me; egli mi ha scelto per portare il lieto messaggio ai poveri, per curare chi ha il cuore spezzato, per proclamare la liberazione ai deportati, la scarcerazione ai prigionieri. Mi ha mandato ad annunziare il tempo nel quale il Signore sarà favorevole….”.  Nel Salmo 139: “Tu mi scruti e mi conosci, tu sai quando seggo e quando mi alzo. Penetri da lontano i miei pensieri, mi scruti quando cammino e quando riposo. Ti sono note tutte le mie vie; la mia parola non è ancora sulla lingua e tu, Signore, già la conosci tutta. Dove andare lontano dal tuo Spirito, dove fuggire dalla tua presenza? Se salgo in Cielo, là tu sei, se scendo negli inferi eccoti … “.  Nella Sapienza:  1, 7-11: “… lo Spirito del Signore riempie l’universo e abbracciando ogni cosa conosce ogni voce … poiché un orecchio geloso ascolta ogni cosa e il sussurro delle mormorazioni non resta nascosto … preservate le lingua dalla maldicenza, perché neppure una parola segreta andrà a vuoto, una bocca menzognera uccide l’anima.“ 1 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 17 Luglio, Amrita 2 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 296, Mediterranee 3 Lo Spirito Santo è ovunque, in esseri e cose, perché lo Spirito sostiene e vivifica tutto, da un granello di sabbia alle stelle: Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 28 Marzo e del 29 Maggio, Amrita 1
  • 2.  12, 1: “Poiché il tuo spirito incorruttibile è in tutte le cose.”  Nel Siracide 39, 19-20: “Ogni azione umana è davanti a Lui, non è possibile nascondersi ai suoi occhi. Il suo sguardo passa da un’eternità all’altra, nulla è straordinario davanti a lui”.  Nel Siracide 43: “… potremmo dire molte cose e mai finiremmo, ma per concludere: Egli è tutto …”. Signore Gesù ci parlò dello Spirito Santo in modo nuovo nel Suo Vangelo. San Giovanni apostolo ci riferisce le cose più significative:  Capitolo 1, 32 - 36 : “Poi Giovanni ( mia nota: il Battista )portò questa testimonianza: << Ho visto lo Spirito di Dio scendere come colomba dal cielo e rimanere sopra di lui. Anch’io non lo conoscevo quando Dio mi mandò a battezzare con acqua, ma Dio mi disse: “ Tu vedrai lo Spirito scendere e fermarsi su un uomo – è lui che battezzerà con Spirito Santo “. Ebbene, io ho visto accadere questo, e posso testimoniare che Gesù è il Figlio di Dio >>. Il giorno seguente Giovanni era di nuovo là con due dei suoi discepoli. Passò Gesù. Giovanni lo guardò e disse: << Ecco l’Agnello di Dio >>.  Capitolo 3, 5-8. 31-36 viene riferito che il Signore Gesù disse : “Io ti assicuro che nessuno può entrare nel Regno di Dio, se non nasce da acqua e Spirito. Dalla carne nasce carne, dallo Spirito nasce Spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere in modo nuovo. Il vento soffia dove vuole: uno lo sente, ma non può dire da dove viene né dove va. Lo stesso accade con chiunque è nato dallo Spirito….” . “… Chi viene dall’alto è al di sopra di tutti. Chi viene dalla terra appartiene alla terra, e parla come un uomo di questa terra; chi viene dal cielo parla di ciò che ha visto e udito. Però nessuno accoglie la sua testimonianza. Chi invece la accoglie, riconosce e afferma che Dio dice la verità. L’inviato di Dio riferisce le parole di Dio; perché Dio gli ha dato tutto il suo Spirito. Il Padre ama il Figlio, e ha dato ogni cosa nelle sue mani. Chi crede nel Figlio ha la vita eterna. Chi disubbidisce al Figlio non vedrà la vita: il castigo di Dio non sia allontana da lui. ”  Capitolo 4, 21 – 26 si riferisce che il Signore disse: “….voi samaritani adorate Dio senza conoscerlo; noi in Giudea lo adoriamo e lo conosciamo, perché Dio salva gli uomini cominciando dal nostro popolo. Ma credimi: viene il momento in cui l’adorazione di Dio non sarà più legata a questo monte o a Gerusalemme; viene un’ora, anzi è già venuta, in cui gli uomini adoreranno il Padre guidati dallo Spirito e dalla verità di Dio. La donna gli risponde: so che deve venire il Messia, cioè il Cristo, l’inviato di Dio. Quando verrà ci spiegherà ogni cosa. E Gesù: sono io il Messia, io che parlo con te “.  Capitolo 6, 63- 64 si riferisce che il Signore disse : “ Soltanto lo Spirito di Dio dà la vita, l’uomo da solo non può far nulla. Le parole che vi ho detto hanno la vita perché vengono dallo Spirito di Dio. Ma tra voi ci sono alcuni che non credono “.  Capitolo 7, 37-39 si riferisce : “ Nell’ultimo giorno della festa, il più solenne. Gesù si alzò ed esclamò a voce alta: << Se uno ha sete si avvicini a me, e chi ha fede in me beva! Come dice la Bibbia: da lui sgorgheranno fiumi di acqua viva >>. Gesù diceva questo, pensando allo 2
  • 3. Spirito di Dio che i credenti avrebbero poi ricevuto. A quel tempo lo Spirito non era ancora stato dato, perché Gesù non era ancora stato innalzato alla gloria “.  Capitolo 14, 15-31 il Messia disse: “Se mi amate osserverete i miei comandamenti. Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Difensore che starà sempre con voi, lo Spirito della verità. Il mondo non lo vede e non lo conosce, perciò non può riceverlo. Voi lo conoscete, perché è con voi e sarà con voi sempre….Vi ho detto queste cose mentre sono ancora con voi. Ma il Padre vi manderà nel mio nome un difensore, Lo Spirito Santo. Egli vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che ho detto….”. ( mia nota ): nei versetti 16-17 del capitolo 14 del suo Vangelo il Signore Gesù ci fa sapere un’importante novità: annuncia l’esistenza dello Spirito Santo come Essere Divino. Il Paraclito è il Maestro Interiore. Interpretando il versetto 15 del capitolo a margine si può dire che lo Spirito Santo, dono del Padre per intercessione di Gesù, sarà dato ai discepoli a condizione che essi amino Gesù (e, quindi, ne osservino i Comandamenti); verificandosi questa condizione Gesù pregherà il Padre perché dia loro il Datore dei doni/il Consolatore/il Difensore nello stesso tempo. Penso che sia la prima volta che Gesù parla dello Spirito come il terzo Essere della SS. Trinità, perché lo ha indicato come un altro Paraclito, che avrebbe consolato/difeso/aiutato i discepoli durante la sua assenza, ma aggiunge che mentre gli altri uomini non lo vedono e non lo conoscono, i discepoli lo conoscono già perché: “dimora presso di voi” e aggiunge:”e sarà in voi”. Dopodiché Gesù aggiunse che non li avrebbe lasciati orfani neppure per un breve periodo, ma li assicurò del suo ritorno che infatti avvenne in Galilea dopo pochi giorni. E aggiunse: “ Fra poco il mondo non mi vedrà più, ma voi mi vedrete, perché io ho la vita e anche voi vivrete ” . Queste parole possono avere almeno due interpretazioni: la prima è che apparirà loro - dopo aver passato tre giorni nel ventre della terra - come in effetti poi avvenne in Galilea; la seconda, che lo rivedranno nell’Aldilà. Poi disse: “In quel giorno conoscerete che io vivo unito al Padre e voi siete uniti a me e io a voi”. Questa affermazione mi pare che sottolinei ancora una volta il mistero dell’unità del Figlio con il Padre nella SS. Trinità, nella quale ognuno dei tre santi Esseri per mezzo dei quali il Signore Dio si rivela agli uomini 4 rimane se stesso come non mai. Sottolineo anche il mistero dell’unità in Cristo e di noi con Lui. Sono i miracoli dell’unione o fusione che avverrà anche per ogni uomo prima con il Cristo e poi in Cristo con il Padre e il Suo Spirito Santo. Il che significa che nell’Aldilà i discepoli di Gesù, ovvero coloro che osservano i Suoi Comandamenti, capiranno il vero significato dell’essere Gesù nel Padre e dell’essere i discepoli in Gesù, capo del corpo mistico o coscienza cosmica come lo chiamano gli orientali per distinguerlo dal la Coscienza Assoluta. Il Cristo chiarisce anche che cosa si deve intendere per amore suo dicendo: “Chi conosce i miei Comandamenti e li osserva significa che mi ama e chi mi ama sarà amato anche dal Padre mio e io lo amerò e mi manifesterò a lui”. 4 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 36 e ss, Armenia 3
  • 4.  Capitolo 15, 26-27 si riferisce che il Signore disse: “ Quando verrà il difensore che io vi manderò da parte del Padre mio, lo Spirito della verità che proviene dal Padre, egli sarà il mio testimone, e anche voi lo sarete, perché siete stati con me dal principio “. (mia nota) :il capitolo quindicesimo del Vangelo di San Giovanni è denso di insegnamenti a cominciare dalla allegoria della vite per continuare con l’amore e con il modo di dimostrarlo che consiste nell’osservanza dei Suoi Comandamenti. Poi, dopo aver parlato dei discepoli e del mondo, riparla del Consolatore dicendo questa volta che lui stesso lo manderà dal Padre e che lo Spirito gli renderà testimonianza: “ Quando verrà il difensore che io vi manderò da parte del Padre mio, lo Spirito della verità che procede dal Padre, Egli sarà il mio testimone, e anche voi lo sarete, perché siete stati con me dal principio” . E in tal modo molto semplice ci annunzia l’esistenza della SS. ma Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, confermata dall’Angelo a Fatima 5 .  Capitolo 16, 5 - 7 viene riferito che Gesù completa il Suo lungo discorso di addio, sull’amore e sullo Spirito Santo: “… Adesso io ritorno al Padre che mi mandò fra gli uomini e nessuno di voi mi chiede dove vado. Però siete tristi perché vi ho detto queste cose. Ma io vi assicuro che per voi è meglio se io me ne vado. Perché se non me ne vado non verrà da voi lo Spirito che vi difende. Invece se me ne vado ve lo manderò”. ( mia nota ):Con queste parole Gesù ci parla dell’esistenza di un altro mistero: finché Gesù non ritorna al Padre l’uomo non può avere lo Spirito Santo. Dai Vangeli canonici risulta la potenza dello Spirito Santo anche nei discepoli, che fecero miracoli nel nome di Gesù durante la MIssione, ma è dagli Atti degli Apostoli che emerge maggiormente la potenza dello Spirito nei discepoli che osservano i Comandamenti di Gesù e li mettono in pratica.  Capitolo 16, 8-13 viene riferito che il Signore Gesù disse: “Egli ( mia nota: lo Spirito Santo) verrà e mostrerà di fronte al mondo cosa significa peccato, giustizia e giudizio. Il peccato del mondo è questo: che non hanno creduto in me. La giustizia sta dalla mia parte, perché torno al Padre e non mi vedrete più. Il giudizio consiste in questo: che Satana, il dominatore di questo mondo è già stato giudicato. Ho ancora molte cose da dirvi, ma ora sarebbe troppo per voi; quando però, verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà verso tutta la verità. Non vi dirà cose sue, ma quelle che avrà udito, e vi parlerà delle cose che verranno. (Mia nota: il peccato del mondo, continua ad essere commesso da allora fino ai nostri giorni da tanti uomini che hanno letto i Vangeli o ne hanno sentito parlare. Il Male attuale, dimostra che soltanto una minoranza di Cristiani si impegna nella imitazione del Cristo, pur con tutti i limiti umani, ma la buona volontà è molto apprezzata in Cielo; basta averla, basta impegnarsi nel fare la nostra parte che si riceve dal Redentore tutto l’aiuto di cui abbiamo bisogno.)  Capitolo 16, 14-15 viene riferito che il Cristo disse: “ Nelle sue parole ( Mia nota: Le parole dello Spirito Santo ) si manifesterà la mia gloria, perché riprenderà ciò che io ho insegnato, e 5 Lucia racconta Fatima, pagina 48, Editrice Queriniana 4
  • 5. ve lo farà capire meglio. Tutto quel che ha il Padre è mio. Per questo ho detto: lo Spirito riprenderà quel che io ho insegnato, e ve lo farà capire meglio “.  Capitolo 16, 16, dopo aver parlato dello Spirito Santo, il Signore Gesù disse: ”Fra poco non mi vedrete più, poi dopo un po’ mi rivedrete. ( Mia nota: I discepoli non compresero, ma capirono dopo la Sua morte ). Nel Vangelo di San Matteo l’annuncio della imminente passione, morte, resurrezione e riapparizione in Galilea, fu chiaro, implicito e rassicurante: “Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra: andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo 6 “ . Si ha così dall’evangelista Matteo la conferma dell’esistenza della SS. ma Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo.  Capitolo 16, 20 si riferisce anche che Gesù disse : << Ebbene Io vi assicuro che voi piangerete e vi lamenterete, il mondo invece farà festa (mia nota: per la crocefissione). “Voi vi rattristerete, ma poi la vostra tristezza diventerà gioia (mia nota: quando risorgerò) >>.  Capitolo 17: in questo capitolo Gesù non parla dello Spirito Santo, ma del Padre e continua il discorso per l’insegnamento/incoraggiamento ai discepoli. Tuttavia la citazione di questo capitolo è importante perché Gesù ci parla dei rapporti e dell’unione tra Padre e Figlio che si estende attraverso il Figlio agli uomini, particolarmente ai discepoli del Messia. Per questo motivo è importante includere in questa azione di Gesù anche il contenuto di questo capitolo che contiene tra le altre cose il saluto del Cristo ai discepoli, che raccomanda al Padre. La preghiera personale (o del cuore) del Figlio è quasi ininterrotta; è soltanto inframmezzata da insegnamenti e verità utili al futuro magistero dei discepoli. Questo capitolo è importante anche perché il Messia si dichiara capo di tutti gli uomini, e perché dà una definizione di vita eterna. Questo capitolo esprime altri importanti concetti che esamino nel capitolo dedicato all’azione di Gesù per farci conoscere il Padre Celeste.  Capitolo 17, 20-23 si riferisce che il Signore disse: << Io non prego soltanto per questi miei discepoli, ma prego anche per altri, per quelli che crederanno in me dopo aver ascoltato la loro parola. Fa che siano tutti una cosa sola (mia nota: un solo Essere Dio): come tu, Padre, sei in me e io sono in te, anch’essi siano in noi. Così il mondo crederà che tu mi hai mandato. Io ho dato ad essi la stessa gloria che tu avevi dato a me ( mia nota: probabilmente si riferisce alla potenza dello Spirito Santo, per guarire, scacciare i Demoni e fare altri miracoli ), perché anch’essi siano una cosa sola come noi: io unito a loro ( mia nota: per mezzo del corpo mistico del Cristo ) e tu unito a me. Così potranno essere perfetti nell’unità, e il mondo potrà capire che tu mi hai mandato, e che li hai amati come hai amato me >>.  Capitolo 17, 24 si riferisce che il Messia disse: << Padre, voglio che dove sono io siano anche quelli che tu mi hai dato, perché vedano la gloria che tu mi hai dato: infatti tu mi hai 6 Matteo 28, 16-20 5
  • 6. amato ancora prima della creazione del mondo >>. (mia nota): in questo versetto si può intravedere una realtà poco conosciuta a noi uomini del ventunesimo secolo: si può vivere contemporaneamente su diversi piani di esistenza; secondo me, infatti, Gesù è con il corpo e la mente in Palestina con gli Apostoli, ma la Sua Anima, allo stesso tempo, è in Paradiso, accanto al Padre; Gli chiede infatti che “… quelli che mi hai dato siano con me dove sono io (mia nota): non disse dove sarò io) perché contemplino la mia gloria … perché nell’Empireo in condizioni di eternità, Gesù era già stato crocefisso. Poi aggiunge ”… infatti tu mi hai amato ancora prima della creazione del mondo “ (mia nota: e così ci fa sapere che lo Spirito del Figlio esisteva “prima che il mondo fosse” ).  Capitolo 17, 25 si riferisce che il Signore disse: << Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto ed essi sanno che tu mi hai mandato. Io ti ho fatto conoscere a loro e ti farò conoscere ancora; così l’amore che hai per me sarà in loro, e anch’io sarò in loro >>. ( mia nota:Il Signore Gesù si rivolge di nuovo a Dio, chiamandolo Padre giusto, per sottolineare ancora la Sua giustizia misericordiosa e ripete anche che gli uomini non lo conoscevano prima del Suo avvento, perché lo ritenevano un Dio terribile e vendicativo, mentre è il Dio buono che si desume dai comportamenti del Figlio Gesù. Il Cristo ci dice che i Suoi discepoli lo conoscono e che anche i discepoli dei discepoli lo conosceranno leggendo la Buona Novella. Dal privilegio di conoscere la natura intima di Dio, che è amore, deriva una responsabilità grande: maggiore colpa nel trasgredire i Comandamenti di Dio. Le ripetizioni di Gesù servivano ai discepoli di allora, così come a quelli di oggi ad assimilare meglio i significati della realtà spirituali, vere e proprie novità, di cui il Messia ci mise a conoscenza. Egli ci insegnò ad amare il Padre e di averne anche il giusto timore/rispetto, ma sapendo che per primo il Padre ci ama. Insegnandoci che il Dio Unico è in noi, il Cristo ci ha messo in grado di aprirGli le porte del nostro intimo, minuscolo mondo interiore, affinché i tre Esseri della SS. Trinità possano prendere dimora presso di noi in quanto il Signore Dio si manifesta o si rende visibile agli uomini tramite Loro. In questo discorso, come in qualunque altra occasione, Gesù proclamò sempre il primato del Padre e perciò, per me, il Cristo è anche l’onestà personificata.  Capitolo 20, 21-22 si riferisce che: “ Gesù disse di nuovo: << La pace sia con voi. Come il Padre ha mandato me, così io mando voi >>. Poi soffiò su di loro e disse: <<Ricevete lo Spirito Santo. A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati; a chi non li perdonerete, non saranno perdonati >>. (Mia nota: Per poter perdonare i peccati è indispensabile la presenza dello Spirito Santo. Di quali peccati parla il Signore Gesù ? Si ritiene che si riferisca ai peccati commessi in questa esistenza, perché quelli di esistenze precedenti non li conosce nessuno tranne Dio. Questa investitura e questa delega celestiale del potere di rimettere o non rimettere i peccati, dopo avergli insufflato lo Spirito Santo, potrebbe anche significare che la remissione dei peccati sia possibile soltanto a questa condizione: che lo Spirito Santo sia 6
  • 7. sempre presente nei discepoli, quelli di ieri, di oggi e di domani. Nel ventesimo secolo abbiamo avuto la conferma, a Findhorn, che Dio è Spirito ed è ovunque 7 ; e a maggior ragione negli uomini 8 . A Findhorn il Signore Dio disse che aspetta che lo si riconosca e si faccia emergere 9 ; E’ da ritenere che, una volta che si è riconosciuto e fatto emergere lo Spirito di Dio in noi, è necessario vivere evangelicamente, poiché non credo che lo Spirito di Dio rimanga in persone che sono diventate di nuovo impure commettendo peccati gravi. E’ necessario perciò che tutti vivano una vita santa mettendo in pratica i comandamenti di Gesù al meglio delle loro possibilità. Padre Pio, sulle orme di San Francesco d’Assisi, è un esempio luminoso di pastore che ha ricevuto lo Spirito Santo ed ha saputo conservarlo fra tante difficoltà, sofferenze ed amarezze di varia natura. Il santo frate fu un confessore molto severo con chi mentiva o ripeteva gli stessi peccati e ad essi rifiutava l’assoluzione. Penso che i confessori di questa epoca siano troppo tolleranti con chi si confessa. Prima della confessione Padre Pio veniva informato dallo Spirito Santo dei peccati che i penitenti avrebbero dovuto confessarGli. Sono convinto che chi non osserva o cerca di osservare al meglio delle sue possibilità i Comandamenti di Gesù dimostra di non amare né Lui né il Padre, e chi non li ama non può essere tempio dello Spirito Santo. Tra le condizioni indispensabili per ricevere e mantenere lo Spirito Santo da parte dei discepoli ritengo che ci siano anche quelle per l’ammissione al Regno di Dio e cioè: a. praticare la giustizia osservando il Decalogo (Matteo 5, 17 -20); b. fare la volontà di Dio (Matteo 7, 21); c. diventare come bambini (Matteo 18, 3). Ciò posto, anche i carismi e i doni dello Spirito Santo non sono permanenti se non si osservano i Comandamenti del Signore Gesù; per me debbono essere meritati giorno per giorno perché lo Spirito Santo non può abitare negli uomini che si comportano male. Non soltanto San Giovanni riferisce dello Spirito Santo, sebbene mi sembri la fonte più ricca, perché anche gli altri Apostoli ne riferirono : San Matteo apostolo nel suo Vangelo riferisce quanto segue in merito allo Spirito Santo:  In Matteo 1, 18-23 ( si veda anche Luca 2, 1-7 ) si riferisce dell’ “intervento” della Madre Spirito Santo per la nascita del Messia: “ Ecco come è nato Gesù Cristo. Maria, sua madre, era fidanzata con Giuseppe; essi non vivevano ancora insieme, ma lo Spirito Santo agì in Maria ed ella si trovò incinta. Ormai Giuseppe stava per sposarla. Egli voleva fare ciò che era giusto, ma non voleva denunziarla di fronte a tutti. Allora decise di rompere il fidanzamento senza dire niente a nessuno. Ci stava ancora pensando, quando una notte in sogno gli apparve un angelo del Signore e gli disse: << Giuseppe, 7 Eileen Caddy, Le Porte interiori, Messaggio del 28 Marzo, Amrita 8 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 17 Luglio, Amrita 9 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 29 Maggio, Amrita 7
  • 8. discendente di Davide, non devi avere paura di sposare Maria, la tua fidanzata: il bambino che lei aspetta è opera dello Spirito Santo. Maria partorirà un figlio e tu gli metterai nome Gesù, perché salverà il suo popolo da tutti i peccati >>. (nota: E così si realizzò ciò che il Signore aveva detto per mezzo del profeta Isaia: “ Ecco, la vergine sarà incinta, partorirà un figlio ed egli sarà chiamato Emmanuele”. Questo nome significa Dio è con noi…”.  In Matteo 3, 1-17 (si veda anche Marco 1, 1-12 – Luca 3, 1-21 – Giovanni 1, 19-35 ) si riferisce che Giovanni il Battista, che preparava la strada al Cristo perché il Regno dei Cieli era vicino in senso temporale, disse ai farisei e ai sadducei: << Razza di vipere ! Chi vi ha fatto credere di poter sfuggire al castigo, che ormai è vicino ?.....Io vi battezzo soltanto con acqua, per spingervi a cambiare vita; ma dopo di me viene uno che vi battezzerà con lo Spirito Santo e con il fuoco. Egli è più potente di me, e io non sono degno neppure di portargli i sandali …. Gesù dalla Galilea venne fino al fiume Giordano e si avvicinò a Giovanni per farsi battezzare da lui. Ma Giovanni non voleva e cercava di convincerlo dicendo: sono io che avrei bisogno di essere battezzato da te; e tu invece vieni da me ? E Gesù rispose : lascia fare, per ora. Perché è bene che noi facciamo così la volontà di Dio sino in fondo. Allora Giovanni accettò. Appena Battezzato Gesù uscì dall’acqua. All’improvviso il cielo si aprì e vide lo Spirito di Dio il quale, come colomba, scendeva su di lui. E dal Cielo venne una voce: << Questo è il Figlio mio. Che io amo. Io l’ho mandato >>.  In Matteo 4, 1- 11 ( si veda anche Marco 1, 12-13 – Luca 4, 1-13 ) si riferisce che: “… “ Poi, lo Spirito di Dio fece andare Gesù nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Per quaranta giorni e quaranta notti Gesù rimase là, e non mangiava né bevevo. Alla fine ebbe fame. allora il diavolo tentatore si avvicinò a lui e gli disse …..”.  Matteo 10, 16-25 ( si veda anche Marco 3, 13-19 e Luca 6, 12–16 ) si riferisce che il Cristo disse : “ Ascoltate: io vi mando come pecore in mezzo ai lupi … sarete trascinati davanti a governatori e a re per causa mia, e sarete miei testimoni di fronte a loro e di fronte ai pagani. Ma quando sarete arrestati, non preoccupatevi di quel che dovrete dire e di come dirlo. In quel momento Dio ve lo suggerirà. Non sarete voi a parlare, ma sarà lo Spirito del Padre vostro che parlerà in voi”.  In Matteo 12, 15–32 ( si veda anche Marco 3, 22-30 e Luca 11, 14-23 ) si riferisce che il Signore disse: “Quando Gesù venne a sapere queste cose ( mia nota: che i farisei si riunirono per decidere come farlo morire ) , andò in un altro luogo. Molta gente lo seguì; ed egli guarì tutti i malati, ma raccomandò severamente di non dirlo a nessuno. Così si realizzò quel che Dio aveva detto per mezzo del profeta Isaia:” Ecco il mio servo, quello che io ho scelto - dice il Signore – E’ lui che Io amo, Io l’ho mandato. A lui darò il mio Spirito e dirà a tutti i popoli che io li giudicherò. Non farà discussioni, non griderà, non 8
  • 9. terrà discorsi nelle piazze. Se una canna è incrinata non la spezzerà, se una lampada è debole, non la spegnerà. Farà sempre così, fino a quando non avrà fatto trionfare la giustizia; ed Egli sarà per tutti i popoli una speranza “. Portarono a Gesù un uomo che era cieco e muto, perché uno spirito maligno era dentro di lui . Gesù lo guarì, e quello si mise a parlare e cominciò a vedere. Le folle erano piene di meraviglia e dicevano: << Non sarà lui il figlio di Davide che aspettiamo ? >>. Ma quando i farisei ne furono informati dissero: << E’ soltanto con l’aiuto di Beelzebùl, il capo dei demoni, che egli ha il potere di scacciare i demoni >>. Gesù, conoscendo i loro pensieri disse << Se dunque Satana scaccia Satana, ed è in lotta contro se stesso, come potrà durare il suo regno? Ora se io scaccio i demoni con l’aiuto di Beelzebùl, il capo dei demoni, con l’aiuto di chi li scacciano i vostri discepoli ? Perciò saranno proprio loro a mostrare che avete torto. Se invece è con lo Spirito di Dio che io scaccio i demoni, allora vuol dire che è giunto per voi il regno di Dio…. Chi non è con me è contro di me; e chi non raccoglie insieme con me spreca il raccolto. Perciò vi dico una cosa: tutti i peccati e tutte le bestemmie degli uomini potranno essere perdonati, ma chi avrà detto una bestemmia contro lo Spirito Santo non potrà essere perdonato. Se uno avrà detto una parola contro il Figlio dell’uomo potrà essere perdonato; ma chi avrà detto una parola contro lo Spirito Santo non sarà perdonato, né ora né mai. >>.  In Matteo 28, 18-20 si riferisce che il Signore Gesù disse: << A me è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Perciò andate, fate diventare miei discepoli tutti gli uomini del mondo; battezzateli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo; insegnate loro ad ubbidire a tutto ciò che io vi ho comandato. E sappiate che io sarò sempre con voi, tutti i giorni, sino alla fine del mondo >>. San Luca nel suo Vangelo riferisce quanto segue in merito allo Spirito Santo:  In Luca 1, 26-38 si riferisce quanto segue: “ Quando Elisabetta fu al sesto mese, Dio mandò l’angelo Gabriele a Nàzaret, un villaggio della Galilea. L’Angelo andò da una fanciulla che era fidanzata con un certo Giuseppe, discendente del re Davide. La fanciulla si chiamava Maria. L’Angelo entrò in casa e le disse: Ti saluto Maria ! Tu hai trovato grazia presso Dio. Avrai un figlio, lo darai alla luce e gli metterai nome Gesù. Egli sarà grande e Dio, l’Onnipotente, lo chiamerà suo Figlio. Il Signore lo farà re, lo porrà sul trono di Davide, suo padre ed egli regnerà per sempre sul popolo di Israele. Il suo regno non finirà mai. Allora Maria disse all’Angelo: come è possibile questo, dal momento che io sono vergine ? L’Angelo rispose: Lo Spirito Santo verrà su di te, e l’Onnipotente Dio, come una nube ti avvolgerà. Per questo il bambino che avrai sarà santo, Figlio di Dio. Vedi: anche Elisabetta, tua parente, alla sua età aspetta un figlio. Tutti pensavano che non potesse avere bambini, eppure è già al sesto mese. Nulla è impossibile a Dio! Allora Maria disse: Eccomi sono la serva del Signore, Dio faccia con me come tu hai detto. Poi l’Angelo la lasciò “. 9
  • 10.  In Luca 4, 14-19 ( si veda anche Marco 1, 14-15 ) si riferisce: “ Poi Gesù ritornò in Galilea e la potenza dello Spirito Santo era con lui. In tutta quella regione si parlava di lui. Egli insegnava nelle sinagoghe degli Ebrei e tutti lo lodavano. Poi Gesù andò a Nàzaret il villaggio nel quale era cresciuto. Era sabato, il giorno del riposo. Come al solito Gesù entrò nella sinagoga e si alzò per fare la lettura della Bibbia. Gli diedero il libro del profeta Isaia e egli, aprendolo, trovò questa profezia: Il Signore ha mandato il suo Spirito su di me. Egli mi ha scelto per portare il lieto messaggio ai poveri. Mi ha mandato per proclamare la liberazione ai prigionieri e il dono della vista ai ciechi, per liberare gli oppressi, per annunziare il tempo nel quale il Signore sarà favorevole ”.  In Luca 10, 21-24 si riferisce: “ Allora Gesù fu pieno di gioia per opera dello Spirito Santo…”  In Luca 11, 8-13 ( si veda anche Matteo 7, 7-11 ) si riferisce: “ …Ebbene, io vi dico: se quel tale non si alzerà a dargli il pane perché gli è amico, lo farà dandogli tutto quel che gli occorre perché l’altro insiste. Perciò io vi dico: chiedete e riceverete! Cercate e troverete ! Bussate e la porta vi sarà aperta. Perché chiunque chiede riceve; chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. Se vostro figlio chiede un pesce, voi gli dareste un serpente ? Oppure se vi chiede un uovo, voi gli dareste uno scorpione ? Dunque voi che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli. A maggior ragione il Padre, che è in cielo, darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono “.  In Luca 24, 44-49 ( si veda anche Matteo 28, 16-20 – Marco 16, 14-18 – Giovanni 20, 19- 23 e Atti 1, 6-8) il Signore dopo essere apparso ai discepoli, mostrato le ferite e mangiato un pò di pesce arrosto, disse: << Era questo il senso dei discorsi che vi facevo quando ero ancora con voi! Vi dissi chiaramente che doveva accadere tutto quel che di me era stato scritto nella legge di Mosè, negli scritti dei profeti e nei salmi! >> . <<Allora Gesù li aiutò a capire le profezie della Bibbia. Poi aggiunse: così sta scritto: il Messia doveva morire, ma il terzo giorno doveva risuscitare dai morti. Per suo incarico ora deve essere portato a tutti i popoli l’invito a cambiare vita e a ricevere il perdono dei peccati. Voi sarete testimoni di tutto ciò cominciando da Gerusalemme. Perciò io manderò su di voi lo Spirito Santo, che Dio, mio Padre, ha promesso . Voi però restate nella città di Gerusalemme fino a quando Dio non vi riempirà con la Sua forza >>( mia nota: quella dello Spirito Santo ). San Tommaso Apostolo nel Quinto Vangelo 10 riferisce che il Signore Gesù disse quanto segue riguardo allo Spirito Santo:  N°44, pagina 45: “A chi bestemmia il Padre sarà perdonato. E a chi bestemmia il Figlio sarà perdonato. A chi bestemmia la Innocente Spiritualità non si perdonerà né in terra né in cielo “.  a pagina 100 : Gesù ci chiese: “ Come pregate ? “ Diciamo: “ Signore abbi pietà di noi !” Pensate forse che il Padre sia crudele ? E cos’altro dite ?. Signore facci avere questo, 10 Tommaso Apostolo, Il quinto Vangelo, Traduzione e commento di Mario Pincherle, MacroEdizioni 10
  • 11. concedici quest’altro “Gesù sorridendo disse: “ Lo Spirito è perfezione. Pensate che sia perfetto un mondo in cui sia necessaria l’elemosina ? No. E’ un mondo ingiusto. L’elemosina stabilizza questa situazione di ingiustizia “. “E allora che dobbiamo fare in questo mondo che, purtroppo è ingiusto, quando un povero, affamato, viene da noi ?” “ Fate a lui quello che vorreste fosse fatto a voi stessi. Fate il vostro dovere e fatelo in silenzio “. “Adesso abbiamo orecchie per intendere “.  a pagina 101 : “ Un giorno Gesù, sulla cima di un monte , si staccò dagli apostoli e, prendendomi per mano, mi disse: <<Tommaso, tutto quello che tu vedi quassù, tutto quello che tu tocchi e che senti è materia, è carne. Questa è la Grande Madre >>. “Maestro, è dunque la carne nobile quanto lo Spirito? “. << Assai di più Tommaso! Se lo Spirito si trasforma in carne è cosa meravigliosa, ma se la carne si trasforma in Spirito, questa è la meraviglia di tutte le meraviglie. E’ straordinario come tanta ricchezza possa nascere da tanta presunta povertà >>.  A pagina 102: “ Un giorno Gesù disse: << La legge dei vasi comunicanti vale nel mondo della materia. Prendete dei recipienti più o meno riempiti di liquido e metteteli in comunicazione tra loro. Vedrete allora i vasi più pieni cedere il liquido a quelli più vuoti. Ma nel mondo dello Spirito, questo fenomeno avviene alla rovescia. Dai vasi più vuoti verrà risucchiato tutto il liquido che andrà a riempire quelli che quasi traboccano. Così a colui che ha, sarà dato, e a colui che non ha, verrà tolto anche quel poco che ha. Maestro, ci sembra ingiusto tutto questo. Dividete un pane in pezzi e questi divideteli in briciole. Se poteste riunire le parti divise per tornare a formare la pagnotta, le briciole, per prime sparirebbero, assorbite dai grossi pezzi. Questa strada del riunire è la via dello Spirito “.  Alle pagine 103/104: Ero con Gesù al tramonto, in cima ad un monte. Divenne triste e mi disse con voce malinconica: “ La mia Grande Madre da troppo tempo soffre per la stupidità degli uomini! Quando inchioderanno al legno le mie membra, la vera crocifissa sarà Lei. Ascolta e ricorda Tommaso: “ A colui che bestemmia il Padre sarà fatta misericordia, a colui che bestemmia il Figlio sarà perdonato. Ma colui che sevizia la Madre non troverà perdono, né in terra, né in cielo. E sai perché ? Perché Lei non si difende e tutto riceve. “Maestro gli risposi, il Figlio sei Tu, ma chi è la Madre, chi è il Padre ? “ “ Tommaso, rispose Gesù, l’Universo nasce dall’amore del Padre e della Madre. Il Pensiero Vivente pervade tutto il cosmo: noi veniamo dalla luce di questo Pensiero che vive in eterno e che è Padre e Madre. Veniamo di là, dove la luce stessa si crea da sola. Anche tu, Tommaso, dovrai rendere manifesta a tutti la realtà di questa luce di vita. Così, sia che te lo chiedano, sia che non lo vogliano sapere, tu devi dire sempre a tutti che fai parte dei Figli della Luce e di coloro che il Padre vivente ha scelto e che la Grande Madre ama .“ “ Si, Maestro, ma chi è questo Grande Padre, E chi questa Grande Madre ?” Allora Gesù sorrise e rispose: “E’ movimento, è quiete “. 11
  • 12.  A pagina 105: “ Un giorno, alcuni discepoli chiesero a Gesù: “ E’ giusto che noi Ebrei si dia tanta importanza alla circoncisione ? Gesù rispose: “ Se la circoncisione fosse davvero tanto importante e tanto utile per gli uomini, il grande Padre li farebbe nascere già circoncisi dalla loro madre. La vera circoncisione non è quella effettuata dal sacerdote col suo coltellino di pietra, ma è compiuta dallo Spirito della Grande Madre. Se lasciate che lo Spirito dia alla carne questa impronta non vi serve più il piccolo coltello di selce: la circoncisione trova il suo fondamento nello Spirito Liberatore. E’ lo Spirito a togliere le museruole, i bavagli e i prepuzi.  A pagina 107: “ Una mattina ci trovavamo lungo il mare che segue il litorale fino a Tiro. Vi erano alcuni uomini. Con vanghe, badili e zappe stavano lavorando intorno ad un’antica tomba fenicia, per estrarne tesori. Quando la grossa pietra fu rimossa, all’interno apparvero, accanto ad un’urna, molti oggetti preziosi: oro, gemme, vasi bellissimi ed anche recipienti che dovevano aver contenuto cibarie. Gesù ci disse: “ Vedete, quel ricco fenicio ha voluto portare con sé, dopo morto, le cose che lo arricchivano quando era vivente. Vi sembra dunque che il Regno del Padre su questa terra possa essere formato da uomini simili ? Il Regno del Padre è simile invece ad un ricchissimo mercante che possedeva ogni genere di tesori, ma quel mercante era saggio. Quando venne il momento di lasciare la terra rinunciò a tutti i suoi beni, gli ori, i vasi, le gemme preziose ed ebbe al loro posto un granellino tanto piccolo e misterioso da non potersi paragonare nemmeno ad un seme di senape. Aveva però un grande vantaggio: non poteva diminuire più di così. Non poteva alterarsi. Non poteva essere corroso dai tarli, o mangiato dai vermi. Non poteva essere fuso, né sbriciolato, né rotto. Io aggiunsi: “Maestro mio, era come il frutto di quei cinque alberi che fioriscono nel Paradiso ? “ Si Tommaso. E’ il frutto dell’eternità. Non può trasformarsi perché è senza forma, non può consumarsi perché è senza sostanza. Conclusioni: Tutta la Dottrina di Gesù e tutta la Sua vita ebbero tre scopi principali nell’ambito della Storia della Salvezza del genere umano: - annunciare agli uomini di tutti i popoli della Terra che Dio li amava uno per uno, indistintamente, poiché è Amore; - far sapere agli uomini dell’esistenza dello Spirito Santo che insegna, dona le virtù, corregge gli errori umani, lava le coscienze e le purifica; - Aiutare ogni uomo a salvarsi imparando ad amare per donare a ciascuno la plenitudine del Regno dei Cieli APPENDICE RIFLESSIONI, CONSIDERAZIONI E CITAZIONI SULLO SPIRITO SANTO FATTE DA UN UOMO DEL VENTESIMO SECOLO 12
  • 13. Il rapporto tra l’uomo e Dio: in questo rapporto 11 non c’è posto per alcun altro tranne che il Padre, il Figlio e la Madre Spirito Santo 12 le tre Persone o i tre Esseri Divini della SS. ma Trinità che sono in Dio e che sono stati manifestati da Dio stesso allo scopo di rendersi visibile agli uomini 13 . Entrano in questo rapporto anche la Madonna e l’Angelo Custode. Questi Esseri sanno tutto di noi, anche le nostre intenzioni, mentre noi non sappiamo praticamente nulla di Loro, specialmente della Madre Spirito Santo che è la Datrice dei doni, la Maestra interiore, Colei che corregge e purifica con potenza e onnipresenza. La Madre Spirito Santo desidera che si instauri con Lei un rapporto da persona/figlio a Persona/Dio affinché La si conosca meglio. Anche la conoscenza di questo rapporto la dobbiamo al Signore Gesù, il Figlio di Dio, il capo del Corpo Mistico 14 . Il Padre, il Figlio Gesù e la Madre Spirito Santo sono tre Manifestazioni di Dio, l’Essere Supremo, ma non sono tre Dei, poiché esiste un solo unico Dio che si rende visibile a noi uomini tramite Loro. Il Signore Dio ha dato ad ogni uomo un’Anima o Scintilla Divina, che è una frazione ideale del Suo Spirito, poiché niente può essere, in effetti, autonomo da Dio, poiché l’Altissimo è Assoluto; in proposito i Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 insegnano che solo Dio è oggettivo 15 . Il Signore Dio ha detto in proposito: “… Dunque io sono la sostanza che ti costituisce e lo Spirito che ti anima, poiché io sono in te, figlio mio. Ma non mi fermo solo a questo, perché rendo partecipe di me stesso ogni essere ed a ciascuno mi dono interamente senza riserve, fino al punto che ogni distinzione, io e te, ogni separazione, sono illusorie, e io sono quel tanto necessario a farti esistere a donare all’essere la coscienza assoluta … 16 . Con la seguente frase Gesù ci dimostra che noi non possiamo aver segreti di fronte a Dio e tantomeno ingannarlo: “Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli. Quando dunque fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico hanno già ricevuto la loro ricompensa. Quando invece fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta e il Padre tuo che vede nel segreto, ti ricompenserà”. E ancora, non far vedere agli altri che digiuni e tanto meno devi vantartene 17 . 11 Paolo 1 Corinzi 12, 4-27; 2 Corinzi 13, 5-13; 1 Timoteo 6, 13-16 12 Tommaso Apostolo, Il Quinto Vangelo, traduzione Mario Pincherle, pagina 101, MacroEdizioni 13 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 36 e ss, Armenia 14 Giovanni 17, 1-5; Paolo Efesini 4, 1-7 e 11-16; 1 Corinzi 8. 6 15 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio pagina 33 e 71, Mediterranee 16 Cerchio Firenze 77, La Fonte Preziosa, pag. 267, Edizioni Mediterranee 17 Matteo 6, 16-18. Si veda anche il Salmo 139 13
  • 14. Il Signore Gesù, duemila anni fa disse che Dio è il Tutto, cioè esseri e cose. Lo disse ufficialmente rispondendo a Pilato che Gli domandò: << Da dove vieni ? Chi è Dio ? >>. Il Signore rispose: << E’ il Tutto 18 >>. E poi tacque. La Grande Madre Spirito Santo 19 è il terzo Essere Divino della SS. Trinità Il Cristo ce lo disse: lo Spirito Santo è il nostro Consolatore, Difensore e la Maestra Interiore e al contempo lo Spirito di verità. Lo Spirito di Dio è il nostro il nostro primo confessore e protettore, ma nemmeno lo Spirito esiste oggettivamente rispetto a Dio, o da Dio distinto 20 “; perciò il Signore Dio, l’Essere Supremo, è l’unico Essere che esiste oggettivamente 21 . Lo Spirito di Dio è puro, non conosce l’ipocrisia né la tollera; perciò quando si parla allo Spirito Santo si deve essere assolutamente sinceri. Chi volesse mentirLe, mentirebbe solo a se stesso, perché è impossibile ingannare il Signore Dio 22 in quanto conosce le nostre vere intenzioni e perciò un attimo dopo la menzogna ci lascerebbe soli 23 . E lo stesso si può dire per Gesù e anche per la Madonna, che in Gesù è Una con Dio. Dio sa tutto di noi perché è in noi e noi in Lui tramite il Corpo Mistico del Cristo di cui facciamo parte 24 . Il rapporto uomo/Spirito Santo per essere completo non può essere saltuario; deve essere quello di due persone che vivono insieme, che hanno fiducia reciproca; è l’inizio dell’amicizia che è la più piccola forma d’amore. Gli amici sulla terra tendono a fare ogni cosa insieme, ma nel rapporto con la Divinità è necessario incrementare questa sintonia. Io penso che il Cristo così come il Padre e il Suo Spirito avrebbero piacere che ci rivolgessimo a loro prima di fare qualunque cosa così come i bambini si rivolgono alla mamma per chiedere aiuto, consiglio, sostegno o autorizzazione. E’ comportandosi così che si può vivere la vita dello Spirito perché ci si lascia guidare da Lei 25 e se ne traggono i frutti 26 . Nel suo agire l’uomo non dovrebbe avere interessi personali neppure a livello spirituale, ma solo l’intenzione di agire per il bene comune. Ma perché questo avvenga l’uomo bambino spirituale deve crescere e superare innumerevoli prove nel suo vivere quotidiano, non per anni, ma per tutta la vita. Che il pianeta Terra sia la scuola dello Spirito per tutti gli uomini, dove ci si incarna molteplici volte 27 , non può essere ignorato nemmeno dalle persone che non riflettono abbastanza sui propri comportamenti, sui propri difetti e su ciò che li ispira 28 . 18 Maria Valtorta, L’Evangelo come mi è stato rivelato, pagina 25, CEV, Isola del Liri (FR) 19 Tommaso Apostolo, Il Quinto Vangelo, trad. Mario Pincherle, pagina 101, MacroEdizioni 20 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 279, Mediterranee 21 Cerchio Firenze 77, La Fonte Preziosa, pagina 267, Mediterranee 22 Eileen Caddy, Le porte interiori,, Messaggi del 28 Marzo e del 17 Luglio, Amrita 23 Sapienza 1, 6-11 24 Giovanni 14, 20 25 Paolo, Romani 8, 5 26 Paolo, Galati 5, 16-26 27 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 184, Armenia ; Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 238, Mediterranee 28 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 185, Armenia 14
  • 15. Coloro che non sanno approfondire la conoscenza di se stessi 29 sono limitati nel rapporto con la Divinità, perché non capiscono abbastanza bene o non lo capiscono affatto per indifferenza, superficialità, superbia, orgoglio od altro che non si può vivere a modo nostro il tipo di vita che occorre vivere per crescere spiritualmente e in coscienza. La conoscenza di se stessi 30 e il rapporto di cui parlavo prima sono essenziali per correggere i nostri comportamenti, perché la costante e imparziale osservazione dei motivi che determinano le nostre azioni o omissioni ci rivela la nostra vera natura, inclusi i difetti che abbiamo e che non vorremmo avere. I difetti debbono essere accettati perché , se è vero com’è vero che Dio è perfetto, anche noi lo siamo perché siamo stati da Lui creati così come siamo perché idonei a conseguire lo scopo evolutivo che il Creatore ha pianificato per noi prima di farci incarnare sulla Terra 31 . Anche i difetti dunque ci parlano della perfezione di Dio. Commettono un errore grave, anzi gravissimo, coloro che li reprimono o li vogliono ignorare perché quando si seppelliscono nel nostro inconscio, questi difetti diventano più forti di prima per esplodere quando meno ce lo aspettiamo. I Maestri del Cerchio Firenze 77 (nei libri editi da Mediterranee) insegnano che dobbiamo limitarci a prendere atto di come siamo; il resto ovvero la trasmutazione di quei difetti in virtù sarà opera dello Spirito. Ritengo anche che la forzata repressione degli impulsi della nostra natura, così come il rifiuto dei nostri difetti, ci causerebbero disturbi psichici. Uno psicologo o uno psichiatra potrebbero spiegare molto meglio quanto sto cercando di dire. L’approfondimento della conoscenza di noi stessi è un modo di collaborare con lo Spirito per la nostra salvezza; Sant’ Agostino insegna in proposito: “Chi ti ha dato la vita senza di te non ti salverà senza di te”. Più modestamente posso dire che, secondo me, bisogna anche evitare di giudicarsi quando scopriamole nostre povertà o limiti; in proposito i chiarimenti di San Paolo sulla nostra natura sono sempre puntuali anche oggi 32 . Cercando di vivere evangelicamente si può cooperare alla trasmutazione della nostra natura materiale. Infatti, questa trasmutazione dell’uomo in essere spirituale non dipende soltanto da noi, ma principalmente dall’intervento dello Spirito, con i Suoi doni. Quando i tre Esseri Divini che formano la SS. Trinità si accorgono del nostro impegno e dedizione nel fare la nostra parte per conoscersi, ci aiutano in tutti i modi, direttamente o indirettamente. L’aiuto ci perviene attraverso gli Angeli Custodi e i Santi, ma anche con il concorso di altri uomini, purché si cominci a vivere come San Paolo raccomandò agli Efesini. La mutazione dell’uomo operata dal Padre, dal Figlio e dalla Madre Spirito Santo cammina di pari passo con la crescita della nostra coscienza e della nostra capacità di amare, ovvero del nostro altruismo. 29 Tommaso Apostolo, Il Quinto Vangelo, traduzione Mario Pincherle, pagine 17/19, MacroEdizioni e Siracide 27, 4 30 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 54, Mediterranee 31 Isaia 29, 15 - 16 e Geremia 18, 1 -10 32 Paolo, Romani 1, 26-32 15
  • 16. L’amore, quando è vero, cioè universale e incondizionato, cancella ogni differenza (di razza, di religione, di censo, di sesso, eccetera) perché il rapporto d’amore unisce, anche se ogni uomo – crescendo spiritualmente – rimane se stesso “come non mai”; quando l’uomo ha raggiunto questo stato d’essere diventa pronto a fare per amore tutto ciò che può fare per i suoi fratelli, secondo la sua peculiarità; si può crescere in coscienza soltanto servendo le altre creature 33 di qualunque Regno della natura. Per quanto riguarda i nostri sacrifici il Signore Gesù ci insegna che sono fatti intimi; anche la preghiera e il digiuno, così come l’aiutare i poveri sono fatti intimi da non sbandierare, perché fanno parte del rapporto “segreto” che si deve avere con la Divinità Interiore 34 . Questa relazione uomo / Spirito Santo ci rende progressivamente altruisti perché ogni nostra azione - con il passare degli anni anzi dei decenni - diventa, pian piano, improntata all’altruismo, al fare per il fare e non per ricevere benefici in terra o in cielo. Questo rapporto per opera dello Spirito Santo lentamente e gradualmente, ci cambia nell’intimo in modo radicale, con un processo di graduale pulizia e purificazione, fino a farci diventare da uomini “carnali” uomini “spirituali”. In questo lento o lentissimo processo la B.V. Maria ha il ruolo di Corredentrice 35 e tale è stata dichiarata dalla Chiesa romana. E’ questo nuovo modo di agire secondo gli insegnamenti del Cristo che ci trasforma, a contatto mentale e spirituale con Dio e con l’Angelo Custode, i quali sono sempre in ascolto e sempre pronti a captare i nostri bisogni e le nostre vere intenzioni. L’Angelo Custode è la guida che ha libero accesso alla nostra coscienza perché deve intervenire rapidamente nelle vicende della nostra vita quotidiana per consigliarci a fare la scelta migliore secondo il Vangelo. E’ ascoltandolo che cominciamo a compiere naturalmente e volentieri tante piccole buone azioni. Restando in ascolto impariamo anche a diventare vigili per non cadere scioccamente nelle trappole delle continue, piccole o grandi tentazioni, che sono vere e proprie prove cui ci sottopone la vita quotidiana. E’ il superamento di questi innumerevoli esami che ci fortifica e ci fa accumulare un tesoro nel Cielo, sempre di fronte all’infinita presenza dello Spirito Santo; mentre le sconfitte ci indeboliscono e ci fanno diventare schiavi dell’egoismo e del peccato, che è ribellione a Dio, le vittorie ci fortificano e ci fanno cercare le verità della vita, le quali ci aiutano a liberarci dalla schiavitù del peccato 36 . Quando riusciamo a superare gli esami che ci pongono le vicende quotidiane la nostra mente e il nostro cuore si purificano progressivamente perché la purificazione è il frutto del lungo cammino che si fa con lo Spirito Santo 37 . Infatti l’Ascesi è un processo lungo e lento (a causa delle nostre resistenze e difficoltà a mettere in pratica il Vangelo); durante questo cammino, il 33 Matteo 25, 34-40 34 Matteo 6, 16-18 35 Maria Valtorta, L’Evangelo come mi è stato rivelato, Vol. I, pagine 96 e 119, CEV srl, 03036 Isola del Liri ( FR ) 36 Giovanni 8, 31-32 37 Giovanni 16, 15 16
  • 17. Cristo e la Madre Spirito Santo ci aiutano a cambiare mentalità e quindi obiettivi, modi di essere e di pensare. Quando la nostra mente, così importante ai fini della nostra evoluzione, pensa costantemente in termini di resistenza alle tentazioni e di solidarietà con i disgraziati, allora si realizza anche per noi quella trasformazione che gradualmente ci santifica perché siamo riusciti comprendere che lo scopo della nostra vita non è quello di prendere, ma di dare. Il pensiero concentrato nella solidarietà e nel servizio ha fondamentale importanza nella nostra vita perché concorre a trasformarci 38 . Ciascuno di noi oggi lo sa o può saperlo, ma a quei tempi il Messia non poté parlare alla gente comune della “mente”, o corpo mentale dell’uomo, né della sua coscienza, perché l’uomo comune di allora non li conosceva con questi nomi, né poteva sapere che il cervello è del tutto separato dalla mente. Infatti nella Bibbia si trova continuo riferimento al cuore anche quando noi si intende mente o coscienza. Di quest’ultima l’uomo moderno sa abbastanza anche perché S. Paolo la citò più volte nelle sue lettere. Man mano che si procede nel sentiero spirituale a volte impervio o addirittura insuperabile senza l’aiuto dello Spirito, ci diventa sempre più chiaro l’insegnamento del Messia: “Nessuno può servire a due padroni: o odierà l’uno e amerà l’altro o preferirà l’uno e disprezzerà l’altro: non potete servire a Dio e mammona.” 39 E’ per lo stesso motivo che il Salvatore Redentore ci disse: “Chi non è con me è contro di me e chi non raccoglie con me disperde” 40 . Inizialmente non colsi il significato del primo inciso di questa frase e cioè “Chi non è con me è contro di me”, che a parer mio significa: fate bene attenzione nel vostro vivere quotidiano perché contro di me non agiscono soltanto i miei avversari, ma anche coloro che non si schierano apertamente dalla mia parte vivendo evangelicamente. Questo perché soltanto chi vive secondo i miei comandamenti può dare testimonianza di me, di modo che gli altri possano vedere che siete miei discepoli. Il Cristo si riferiva ai pigri, agli indolenti, agli infingardi, ma anche a coloro che parlano male degli altri, agli ipocriti e in genere a tutti coloro che fanno agli altri ciò che non vorrebbero che gli altri facessero a loro. Quanti sono costoro ? La maggioranza delle persone. Gesù parlava anche di chi si vergognava di Lui, di chi Lo ignorava o di chi gli voltava le spalle “dopo aver messo mano all’aratro” ricominciando a vivere egoisticamente per soddisfare i propri piaceri. In questa epoca, specialmente nei paesi ricchi, siamo in molti a godere i piaceri del benessere, dimenticandoci o quasi di chi soffre. Ma Gesù fa riferimento anche ai tiepidi, ai quali disse nella lettera all’Angelo di Laodicea: “Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo, magari tu fossi freddo o caldo. Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo sto per vomitarti dalla mia bocca. Tu dici: sono ricco mi sono arricchito; non ho bisogno di nulla, ma non sai di essere un infelice, un miserabile, un povero cieco e nudo. Ti consiglio … mostrati dunque 38 Paolo, Efesini 4, 15-16 39 Matteo 6, 24 40 Matteo 12, 30 17
  • 18. zelante e ravvediti … se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me … Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese” 41 . Queste parole del Cristo ai Laodicesi sono scritte anche per noi e per gli uomini di qualunque epoca. Il significato di disperdere è chiaro: significa sprecare la vita terrena, che ha un valore inestimabile, se la si vive come Dio vuole, con spirito di fratellanza universale. Ne deriva che se il rapporto tra il cristiano, la Madonna e l’Angelo Custode - che hanno il compito di sgrossarci e salvarci - non diventa il migliore possibile, l’uomo non riuscirà a trarre il massimo profitto dalla sua esistenza terrena perché chiude le porte del suo cuore alla Madre Spirito Santo. Due Rivelazioni del ventesimo secolo confermano ciò che la Bibbia insegna per farci conoscere lo Spirito Santo: quella di Findhorn, in Scozia e quella dei Maestri del Cerchio Firenze 77 in Italia.  Eileen Caddy, cofondatrice della Comunità di Findhorn (Scozia) ricevette i seguenti Messaggi dalla voce di Dio 42 : Messaggio del 28 Marzo: “IO SONO Spirito. IO SONO ovunque. IO SONO in ogni cosa. Non esiste luogo nel quale IO non sia. Quando ne prendi interamente coscienza e sei in grado di accettarlo, scopri che il Regno dei Cieli è dentro di te; puoi cessare la tua ricerca e guardare in te: vi troverai tutto ciò che cerchi. Ben poche anime si comportano oggi in questo modo, perché troppo occupate a cercare le risposte dappertutto tranne che dentro se stesse. Quando accetterai il fatto che IO SONO in te, non ti sentirai mai più solo, e non dovrai mai più cercare all’esterno la risposta ai tuoi problemi. Quando ne sorgerà uno, cercherai questa pace e questa tranquillità interiori, MI rivolgerai le tue domande e Mi sottoporrai i tuoi problemi e Io ti fornirò le risposte. E’ perciò necessario che tu impari ad ubbidire e a seguire esattamente ciò che Io ti rivelo interiormente. Devi imparare a vivere secondo la Mia parola, anziché limitarti ad ascoltarla 43 “. Messaggio del 17 Luglio: Bada che ciò che fai sia dedicato a Me e sia di beneficio per il tutto, il tuo io viene sacrificato al servizio degli esseri umani tuoi compagni; servendo loro tu servi Me. E’ tutto così intensamente intrecciato che non puoi separare l’uno dall’altro, Io in te e tu in Me. IO SONO in ogni cosa e in ognuno; perciò IO SONO nel tuo vicino, nel tuo amico ed anche nel tuo nemico. Laddove IO SONO, c’è amore, poiché IO SONO amore. Riempi il tuo cuore e la tua mente d’amore, perché tutto e tutti rispondono al suo richiamo, capace di trarre il meglio da ogni cosa. Dov’è amore, là è il Mio Spirito. E dov’è il Mio Spirito, là è la sorgente della Tua vita spirituale. Cerca sempre ciò che è racchiuso nel profondo di te, e non sprecare altro tempo nel cercare all’esterno la risposta alla vita.  I Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 insegnano (estratti di alcuni libri editi da Edizioni Mediterranee ) : Dizionario del Cerchio, pagine 278/279: 41 Apocalisse 3, 14-22 42 E. Caddy Le Porte interiori, Amrita 43 Deuteronomio, 30, 11- 14 ; Sapienza 1, 6-11; J. E. Charon, il Tutto, lo Spirito e la Materia, pag. 144/6, Mediterranee; Padre Pio, Epistolario III, pag. 174, Edizioni Padre Pio da Pietrelcina 18
  • 19. - “SPIRITO – << (vedi <<Divina sostanza indifferenziata>>). Supponiamo di essere in un mondo fatto di ghiaccio. Lo spirito sarebbe l’acqua che compone il ghiaccio, e quindi radice di questo mondo. Ma il mondo è <<tutto>>; è l’acqua, è il ghiaccio, ed è tutta la <<realtà>> che è espressa da questo mondo di ghiaccio, 233a. Vivere spiritualmente significa essere nel proprio giusto e nel proprio vero, 145b. Vi ricordo che non abbiamo mai usato il termine <<spirito>> per indicare la parte più alta dell’uomo; se mai abbiamo usato il termine <<scintilla divina >> (vedi), per indicare che <<nell’uomo esiste la presenza della Divinità>>. E ciò che evolve, per noi, è semmai la coscienza, intesa come senso di quale deve essere la propria funzione in una Realtà in cui tutto è Uno,e la vera natura di ciascuno è un medesimo essere, 148c >>. - CHE COSA È LO <<SPIRITO>>? << E’ l’essenza del Tutto (vedi), è l’<<essere>> del Tutto, è il <<sentire>> del Tutto; il sentire Assoluto, inteso come <<sentire>> dell’insieme comprendente il <<sentire delle parti>>. Noi siamo il <<sentire delle parti>>, che è un <<sentire>> relativo e molteplice, che è <<akasa>>. Il <<sentire delle parti>> nasce dall’illusorio frazionamento dell’Uno- Assoluto nei <<molti>>. Perché <<illusorio>>? Se questo frazionamento fosse reale, il Tutto non potrebbe esistere come Dio, allo stesso modo che un oceano considerabile come un insieme di gocce non esiste più come oceano nel momento che in queste realmente lo si trasformasse. D’altra parte, se non esistesse la molteplicità (vedi), il <<sentire assoluto>> non sarebbe tale, ma sarebbe <<un>> <<sentire>> unico e solo monolite. Ma come potrebbe, in questa molteplicità, mantenersi l’unità di Dio se ogni <<sentire>>, dal più semplice al più complesso, non fosse unito all’altro? E come potrebbe realizzarsi questa unione, questa continuità se non nel fatto che il <<sentire>> più complesso comprende il più semplice? Serie di <<sentire>> dal più semplice al più complesso, sono le individualità (vedi). Ma poiché il <<sentire>> più complesso comprende il più semplice, nell’individuo (vedi) inteso come momento di questa serie – cioè in noi quali ci sentiamo – nasce l’illusione di provenire <<da>> di tendere <<a>>, cioè l’illusione dello scorrere (vedi <<Divenire>>); ma poiché il <<sentire>> più complesso è il <<sentire assoluto>> che riassume e comprende in Sé ogni <<sentire>> fino ai più semplici, questa illusione sfocia nella realtà di Dio, 34h. <<Per noi, spirito è divina sostanza>> (vedi <<Divina sostanza indifferenziata>>). Ma nemmeno lo <<spirito>> esiste oggettivamente rispetto a Dio, o da Dio distinto. Di oggettivo non c’è che Lui. Se ci si limita ad osservare la costituzione dello spirito, divina sostanza, appariscono i cosmi, i mondi, le materie, gli esseri, i Sé, gli ego, i quali però appartengono alla soggettività. Sicché non si può dire che lo <<spirito>> sia composto da cosmi, da mondi, eccetera, ma se mai il contrario, (86h, 269h e ss. Anche La Fisica si è interessata dello Spirito di Dio, perché gli uomini si sono sempre chiesti dove poteva essere lo Spirito di Dio. Da alcuni decenni ce lo ha spiegato uno scienziato francese, il fisico Jean E. Charon: “ Il nostro Spirito abita elettroni eterni 44 , quelli che orbitano negli atomi della materia del nostro corpo 44 J. E. Charon, Morte ecco la tua sconfitta, pagina 137 e ss, Mediterranee 19
  • 20. fisico, da quelli dei capelli a quelli delle unghie dei piedi. Le ricerche fatte hanno consentito al fisico Charon di comprendere le interazioni tra Spirito e Materia e di sviluppare la teoria della Relatività complessa 45 ( mentre Einstein per la sua teoria della relatività non prese in considerazione lo Spirito). E qui mi fermo perché non è materia mia. A quanto ricordo il fisico Charon beneficiò anche delle tesi di altri scienziati quali Talete, Anassagora, Cartesio, Leibniz, Newton, Bergson e altri; so anche che il fisico Charon si avvalse della teoria del padre gesuita Pierre Teilhard de Chardin. Di quest’ultimo disse: “….ma nessuno meglio di Teilhard De Chardin mi sembra aver saputo dare a questa idea di una psiche associata ai corpuscoli elementari di materia una forma convincente per lo spirito scientifico stesso. Teilhard non era un fisico, ma un antropologo. Non ha quindi tentato di basare la sua convinzione su ricerche di fisica teorica concernenti la struttura delle particelle elementari. Ma ha saputo affrontare questo problema con una logica tutta scientifica scendendo dal generale al particolare, per mezzo di un minuzioso studio dell’evoluzione dell’universo intero, dal minerale al vivente e dal vivente al pensante. E la conclusione di Teilhard, che citeremo ancora una volta è questa: noi siamo logicamente portati a supporre in ogni corpuscolo di materia l’esistenza rudimentale (allo stato infinitamente piccolo, ossia infinitamente diffuso) di una qualche psiche … è questo germe (nota: lo Spirito infinitamente piccolo) che, con il tempo, darà poi l’albero, le foglie, i fiori e i frutti. E questo cammino avrà luogo, gradualmente, attraverso miliardi di anni di evoluzione, con i passaggi di soglia, in cui lo Spirito bruscamente supera una tappa che lo farà penetrare in una nuova fase, senza misura comune con la fase precedente. Si avrebbe così la soglia che separa la materia organica dalla materia minerale, con apparizione della prima cellula vivente. Poi, nel corso del cammino del vivente, si assisterebbe al raggiungimento di una nuova soglia con l’apparizione del pensante. E con l’Uomo, Teilhard saluta la venuta del pensiero nell’universo (da Le Phenomène humain, di Teilhard de Chardin). Tenendo conto anche di queste premesse il fisico Charon ha sviluppato la teoria della Realtà complessa e l’unificazione materia e spirito 46 . In altre pagine il Fisico predetto ha così parlato della unificazione materia e spirito ( ma consiglio il cortese lettore di leggersi tutti e tre i libri scritti da Jean E. Charon e pubblicati da Mediterranee 47 ) : “La Relatività complessa e l’unificazione Materia-Spirito: “Ecco così viene a compiersi ……l’unificazione tra le quattro interazioni fisiche. Tutto l’Universo funziona come una meccanica ben rodata, con due interazioni di <<Forma>> che fanno sì che l’Universo venga incessantemente a far scivolare le sue <<rotondità>> nelle sinuosità più vaste (interazioni graviforti geodetiche, o di Forme), mentre altre interazioni (le interazioni elettrodeboli virtuali, o a <<distanza>>) vengono continuamente ad edificare i Simboli che faranno delle Forme la meditazione dell’Essere. Ecco 45 J. E. Charon, Il Tutto, lo Spirito e la Materia, pagina 37 e ss., Mediterranee 46 J. E. Charon, Il Tutto, lo Spirito e la materia, pagina 17 e ss, Armenia 47 Lo Spirito questo sconosciuto ; Il Tutto; Morte, ecco la tua sconfitta. 20
  • 21. che tutto questo Universo si muove tutto intero, come un sol corpo, in una perfetta simbiosi tra corpo e anima. Ma, ecco che questo grande Universo adesso prende vita, non è più soltanto un corpo e un’anima, ma sì, esso vive la mia parola, esso vive. Giacché, che cos’è vivere, se non trasformarsi incessantemente, cercare il proprio punto di equilibrio là dove non lo si intuisce ancora, fare di domani non soltanto un altro giorno, ma un giorno nuovo. Eccolo il nostro immenso Universo, il nostro meraviglioso Universo, esso vive, vive, vive … Vive attraverso la sua Materia, che senza sosta attinge a pozzi di luce, per riversarsi poi, come un’inesauribile sorgente, in un fascio di scintille e di brillanti traiettorie … Vive attraverso la sua Persona , attraverso il suo Spirito, che nel suo bianco silenzio si libra sulle azzurre distese, e intreccia i miliardi di boccole che orneranno poi il suo vestito tutto cucito di fili d’oro … Vive attraverso il suo Tutto, attraverso il suo Essere, attraverso la sua totalità, pesando qui sulla bilancia degli angeli, soffiando altrove sugli atomi leggeri, respirando profondamente per assicurare ciascuno che <<sono le dieci e tutto va bene>> … Grazie a te, grande Universo, che la vita sia con te …” 48 . Parole Bellissime quelle di Charon che sollevano lo Spirito di noi uomini comuni a grandi altezze. Lo Spirito è sempre presente in ogni uomo ovunque sia (così come in ogni altra creatura vivente) perché qualunque specie di materia è formata da atomi, elettroni e vuoto, e siccome io credo nella teoria del fisico Charon che lo Spirito è negli elettroni, che sono oltre la materia di questo mondo, penso di poter dire che l’uomo Charon ed altri fisici hanno spiegato scientificamente le rivelazioni divine che ho sopra citato. Ritornando alla materia, questa non è solida e compatta come appare ai nostri sensi; anche l’acciaio è formato da atomi, elettroni e vuoto. “In realtà tutta la materia, qualunque sia il suo aspetto è discontinua, cioè è formata da piccole particelle, le molecole e queste, a loro volta, da particelle ancora più piccole, gli atomi. Ma non solo, anche gli atomi sono formati da particelle più piccole, le cosiddette particelle elementari, e queste da altre più piccole ancora … “ “Due fatti importantissimi sono stati comunque accertati: 1. L’aspetto continuo della materia è soltanto apparente; in realtà tutta la materia (noi stessi compresi) è discontinua, nel senso che è composta da parti sempre più piccole: le molecole, gli atomi, le particelle sub-atomiche. 2. Tutti i fenomeni osservabili hanno la loro origine nelle forze agenti tra i componenti microscopici della materia, proprio perché essi sono in possesso di due proprietà fondamentali: la massa e la carica elettrica” 49 E ancora: 48 J. E. Charon Il tutto lo spirito e la materia, pagine 43/44, Mediterranee 49 Fisica perché, di C. Morresi e H. Miller, pagina 41 Poseidonia 21
  • 22. - “L’elettrone è presente in ogni tipo di atomo ed ha carica negativa”. - “Anche il protone è presente in ogni tipo di atomo ed ha carica positiva”. - “L’atomo è come un piccolo sistema planetario”. - “… le orbite che gli elettroni possono occupare sono raggruppate in strati o anelli elettronici tra i quali vi sono ampi spazi vuoti in cui non è consentito agli elettroni di orbitare”. 50 Dopo la pubblicazione della teoria della relatività complessa del fisico Charon è stato dimostrato, in modo ancor più preciso come l’elettrone può essere considerato formato rigorosamente come un buco nero, cioè da una curvatura dello spazio che si chiude nel dentro dell’universo e non nel <<fuori>> …” 51 . “Le conseguenze di questa conclusione sul piano della conoscenza fisica delle particelle sono naturalmente importantissime. Ma le implicazioni sul piano filosofico e più precisamente metafisico di questo elettrone-buco nero mi sembrano ancor più fondamentali. Infatti riguardano direttamente noi Uomini, fin nei nostri interessi quotidiani. Qui è in causa, infatti, il nostro posto spirituale nell’Universo, la nostra situazione nell’immenso quadro spaziale e temporale del cosmo … Di primo acchito l’elettrone, come risulta dai << modelli >> che l’assimilano a un micro-buco nero, ha un aspetto relativamente semplice da descrivere 52 . Sia chiaro, tuttavia, che questa descrizione si colloca in uno spazio e in un tempo diversi da quelli che conosciamo; l’elettrone è il << dentro >> dell’Universo, e visto dal << di fuori >> è geometricamente super-semplice: è un punto. E’ invisibile, direttamente, non ha né forma né dimensioni. Rappresentato nel << dentro >> dello spazio-tempo, l’elettrone è una piccola sferula pulsante, il cui raggio medio è probabilmente la metà di quello del protone 53 (il quale, come si ricorderà, costituisce insieme ai neutroni il nucleo atomico) … L’elettrone è fatto di materia densissima e caldissima: densità e temperatura sono dell’ordine di grandezza che ci si attende di trovare nei buchi neri. … Questa temperatura altissima corrisponde a ciò che i fisici chiamano una << radiazione nera >>. In termini più semplici, si dirà che l’elettrone è pieno di luce a temperatura altissima; e questa luce è costituita da una sorta di gas di fotoni 54 ; cioè di fotoni di tutte le velocità che si agitano in tutte le direzioni. E’ questa luce la portatrice di tutte le caratteristiche spirituali dell’elettrone. 50 Fisica perché, di C. Morresi e H. Miller, pagine 247/252, Poseidonia 51 J. E. Charon, Morte ecco la tua sconfitta, pagina 78, Mediterranee 52 Si veda la Théorie de la Relatività complexe di Jean E. Charon (presso C.E.R.C.L.E.) in Francia, probabilmente a Parigi. Il C.E.R.C.L.E. è il Centro di ricerca sulla Relatività complessa. 53 Cioè un decimillesimo di miliardesimo di millimetro 54 Si ricordi che il fotone è il <<grano>> elementare costitutivo di tutte le radiazioni elettromagnetiche, e soprattutto della luce 22
  • 23. Ho spiegato a lungo, nella mia opera precedente, Lo Spirito, questo sconosciuto, come questa luce può divenire portatrice d’informazioni 55 , e quindi non ritornerò in dettaglio sull’argomento … . Da quando il fisico Charon ha elaborato la teoria della relatività complessa, la fisica ha fatto altre importantissime scoperte secondo le quali si è giunti alla conclusione, o almeno così mi pare di aver capito, che le più piccole particelle della materia sembrano tendere all’infinito 56 . Ne deriva che ormai a livello scientifico c’è la consapevolezza che oltre le più piccole particelle che possono essere scoperte dalla fisica si troverà sempre qualcosa di ancora più piccolo, quasi immateriale; finché l’uomo non potrà percepire nient’altro perché c’è la divina sostanza Spirito che è separata dalla materia di questo mondo. Quest’ultimo è un insegnamento che ricordo di aver trovato in uno dei libri dei Maestri invisibili del Cerchio Firenze 77. Riassumendo, tutto quanto ho citato e scritto finora e tutto ciò che ho avuto la fortuna di apprendere nelle religioni, nelle rivelazioni recenti e nella scienza, dimostra che la materia trae vita, ordine e energie dallo Spirito, ma non soltanto: la materia deriva ed è sostenuta dallo Spirito ed è formata da cosiddetti “mattoni eterni”, gli atomi (con i loro elettroni). La scienza ha dimostrato che la materia si può scomporre in energia (disintegrazioni atomiche) e ciò – a parere di un dilettante come me – dimostra che alla base della materia c’è l’energia; l’energia che ha creato questo universo è l’energia luce 57 , ovvero la vibrazione ben conosciuta dalla religione indù 58 . In altri termini questo universo non è nato dal nulla e tanto meno dal caso; non è nato dal nulla perché dal nulla non può nascere niente e non è nato dal caso perché dal caso può nascere solo il disordine o il caos ( insegnamento dei Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 ). L’armonia e l’ordine che regnano nell’universo sono riconosciute da tutti gli scienziati anche da quelli che chiamano Dio con il nome di natura. Quest’opera immensa che chiamiamo universo, tanto grande che non lo possiamo nemmeno concepire – e in espansione – fa parte del Cosmo 59 insieme ad altri tre mondi dell’Aldilà ( l’astrale, il mentale o l’akasico ). La creazione del Cosmo con i suoi universi è frutto delle idee, dei progetti e delle realizzazioni di Dio. In questo universo, gli scienziati possono andare a scoprire le leggi del Creatore; ogni parte è perfetta oltre ad essere perfettamente coordinata con le altre fin nei dettagli; tanto vero che uno scienziato di cui non ricordo più il nome disse: “Dio lo si scopre nei dettagli”. La perfezione della natura dalle particelle alle stelle, dagli organismi unicellulari all’uomo è frutto della progettazione di un Essere Supremo incommensurabilmente intelligente e creativo; Egli è onnipresente ma invisibile nel piano fisico. Noi chiamiamo Dio questo Essere. 55 Essenzialmente, per i miei lettori che conoscono un po’ la Fisica, queste informazioni corrispondono a stati di spin successivi e sempre più elevati dei fotoni della luce 56 Arald Fritzsch, L’infinitamente piccolo in fisica, Le scienze dossier, l’infinito, anno 2000, pagine 64/71 57 Genesi 1, 1-3 58 Paramahansa Yogananda, Autobiografia di uno Yogi, pagine 53/55, 73 -151- 153 – 157 – 163, Astrolabio 59 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, Pagina 65, Mediterranee 23
  • 24. Il Signore Dio che ci è Padre e Madre 60 ha fatto tutto per amore, cioè per essere riamato dall’uomo, ma questi è libero di farlo o meno. L’Altissimo sostiene tutto con il Suo Spirito ed è in tutto, da una goccia d’acqua all’oceano, dall’oceano a tutto quanto esiste in Terra e in cielo, esseri viventi inclusi. Il Signore Dio 61 disse a Eileen Caddy della comunità di Findhorn in Scozia: “ … IO SONO Spirito,IO SONO ovunque, IO SONO in ogni cosa. Non esiste luogo nel quale IO non sia …62 “. Poi ha disse anche: “ IO SONO in ogni cosa e in ognuno…IO SONO amore…63 Questa comunicazione è stata fatta duemilacinquecento anni dopo che Dio aveva detto a Mosè che la sua “…parola è molto vicino a te è nella tua bocca e nel tuo cuore perché tu la metta in pratica … 64 ”. Conclusioni : La Scienza ci insegna che la materia trae vita, ordine e energia dallo Spirito. Sarebbe meglio essere teologi o scienziati per comprendere meglio e cose di Dio, ma si può arrivare a comprenderle abbastanza anche senza esserlo. Basta avere la voglia di farlo tenendo in mente il suggerimento del Cristo: “Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto; perché chiunque chiede riceve, chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto” 65 . Provare per credere dice il proverbio; chi scrive, nel suo piccolo, più avanti lo testimonierà. La Fede e la Scienza, dunque, si sono incontrate e si possono incontrare in ogni uomo senza necessità che abbia fatto studi scientifici, come nel caso di chi scrive, perché tutti i libri che ho citato in questo capitolo possono essere letti e compresi da qualunque persona normale. Ma occorre abbia almeno la volontà di cercare e di comprendere un pò meglio i misteri, e dove e come possa trovare il Creatore 66 . Alcune letture scientifiche, almeno quelle che ho citato, ci mettono anche in grado di comprendere l’approccio della scienza alla conoscenza dello Spirito. E’ noto che ci sono scienziati che negano l’esistenza di Dio, nonostante essi sappiano che altri, anche più grandi di loro come Leonardo, Newton e lo stesso Einstein erano credenti, così come lo sono anche grandi filosofi dell’Antichità. Le letture scientifiche che ho fatto mi consentono di dire che io credo nell’esistenza dello Spirito per fede e per ragione. Ho avuto modo di riflettere per tanti giorni sullo Spirito Santo mentre scrivevo questo capitolo. Queste riflessioni mi hanno consentito di rendermi conto che siamo sempre circondati e pervasi da questo Essere invisibile, ma sempre presente e attento alla nostra vita. Egli è presente anche negli elettroni degli atomi della materia, che è nel nostro stesso corpo così come è nell’aria, nell’acqua e nel terreno. Dopo di che mi sono reso conto che anche 60 Eileen Caddy, La Voce di Dio a Findhorn, pagine 103/104, Mediterranee 61 Eileen Caddy, La Voce di Dio a Findhorn, Mediterranee 62 Eileen Caddy, Le Porte Interiori, Messaggio del 28 marzo, Amrita 63 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 17 Luglio, Amrita 64 Deuteronomio 30, 11-14 65 Matteo 7, 7-8 66 Nel profondo del nostro cuore; si veda Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 4 Settembre, Amrita 24
  • 25. camminando ci si fa strada tra elettroni e elettroni contenuti nell’aria, mentre si apre un corridoio invisibile tra di essi, anche se i nostri sensi fisici non sono capaci di percepirne la “corposità” e la luce. La presenza e l’energia dello Spirito non sono percepite dai sensi fisici dell’uomo, ma io sono sicuro che vengono percepite dai nostri corpi celesti come li chiama San Paolo 67 . Se mi guardo disteso sul letto posso immaginare che gli elettroni della mia pelle confinino con quelli dell’aria che c’è tra il mio corpo e il pigiama e che gli elettroni della stoffa del pigiama siano limitrofi sia a quelli del mio corpo che a quelli dell’aria. Ma non è tutto: limitrofi agli elettroni della stoffa o dell’aria ci sono quelli delle lenzuola e limitrofi ad essi ci sono quelli delle coperte. Tutto ciò che esiste di materiale non è soltanto pervaso, ma circondato dallo Spirito ovunque ci si trovi, come se fosse acqua, anzi di più di quando andiamo a prender fondo nell’acqua dei fiumi, dei laghi o del mare perché lo Spirito è il Tutto,e tutto sostiene e pervade . Ma c’è dell’altro: dallo Spirito emanano energie invisibili che sostengono la materia. Posso quindi trarre un’altra deduzione: noi non possiamo mai essere effettivamente lontani dallo Spirito di Dio; al contrario Ella, la Madre Spirito Santo, è all’interno di ogni uomo 68 . Queste non sono fantasie, ma Realtà con la erre maiuscola, così come ha dimostrato Jean E. Charon. A questo punto ho riflettuto sul modo di percepire l’Infinita Presenza dello Spirito di Dio: ho pensato che per percepirla dovrei diventare capace di tenere il mio pensiero fermo su Dio, ma subito mi sono accorto che ciò è impossibile alla mente umana, la quale può concepire soltanto un pensiero per volta, ma non può tenerlo a lungo tranne che riceva l’aiuto di Dio come accade nel silenzio della meditazione. Senza questo aiuto, non soltanto non potremmo tenere fermo il nostro pensiero, ma anche se ci riuscissimo penso che sarebbe impossibile tenere un Essere infinito in mente, salvo che ce lo immaginassimo come un uomo. Ma anche in tal caso, se dipendesse soltanto dalle nostre capacità, il nostro pensiero cambierebbe abbastanza presto. Perché questa è la natura della mente umana, così come insegnano i Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77. La consapevolezza dell’Infinita Presenza ci donerebbe la possibilità di comportarsi sempre bene, ovvero secondo le leggi dell’amore. Per quanto ne so questa consapevolezza ce l’hanno soltanto i Santi o alcuni di loro, ad esempio una santa indù conosciuta da un altro santo, Paramahanza Yogananda che ha fondato una comunità molto attiva negli U.S.A. che considera Gesù Cristo quasi come lo consideriamo noi. Ai Santi non accade come può accadere a me di diventare impaziente, specialmente quando sono nervoso o stanco o insieme a persone petulanti, insistenti o arroganti, o ad altre che non fanno bene il proprio dovere, Però mi è possibile ricordare spesso il Padre Celeste, se non mi faccio imprigionare da pensieri materiali, perché “tutto mi parla di Dio” . Devo guardare la natura e le creature inferiori per sentirmi più spesso alla presenza di Dio, ma per quanto riguarda gli uomini, so – ma di regola non lo ricordo – che in ciascuno di loro c’è 67 Paolo, 1 Corinzi 15, 35-58 68 Deuteronomio 30, 11-14 e Il Corano, trad. L. Bonelli, sura L 15, U. Hoepli 25
  • 26. Dio, l’Essere Supremo e i tre Esseri Divini tramite i quali si manifesta agli uomini: il Padre, Figlio Gesù 69 e la Madre Spirito Santo. “L’armonia dell’universo è l’armonia dello Spirito”: L’armonia e l’ordine che regnano tra le particelle degli atomi e degli elettroni determinano l’armonia dell’immenso universo nel quale la Terra orbita intorno al Sole come una navicella spaziale. Dopo aver esaminato brevemente lo Spirito - secondo la Bibbia, le Rivelazioni moderne e la Fisica - affronto un altro argomento più abituale, sempre riguardo allo Spirito: sappiamo che lo Spirito è amore perché Dio che è Spirito e Carità ci ama e ci educa per far crescere in noi il fuoco dell’amore 70 , che è in Lui . Sappiamo anche che il Figlio Gesù è una sola cosa con il Padre Celeste 71 e che tutte e tre gli Esseri Divini sono al contempo Uno nella SS. Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo; l’esistenza della SS. ma Trinità è stata confermata a Fatima nel 1917 dall’Angelo della Pace 72 . Infine, sappiamo che dall’amore discendono tutti i buoni sentimenti, le virtù e le qualità divine che non siamo in grado di conoscere a fondo e tantomeno di valutare, ma quel che ho potuto apprendere mi consente di ammirare lo Spirito per come si comporta nei nostri riguardi pur non apparendo; ne ammiro la discrezione, la gratuità, la cura e il rispetto che ha per la libertà che ci ha donato. Il Datore dei doni è la gentilezza, la riservatezza e l’umiltà personificate; penso che la sua mano sinistra, in senso metaforico, non voglia conoscere quel che fa la sua destra e che sia felice di spandere le sue energie vitali sulla creazione e sulle creature. Le energie sono percepibili anche con i nostri sensi, come ad esempio il calore del sole, e non percepibili, come la Sua presenza. Queste energie trasmettono alle creature forze psichiche e spirituali che ci vengono erogate dentro e fuori di noi. Ora, riprendo in esame la Creazione: tutta la materia del pianeta Terra, anzi dell’universo 73 , compresi i corpi degli uomini e di tutte le altre creature viventi è formata da atomi e quindi anche da elettroni che formano “una nube esterna agli atomi; gli elettroni sono particelle cariche negativamente che si muovono in orbitali attorno al nucleo” 74 . E’ stato detto che “ L’elettrone, il protone e il neutrone sono considerati i mattoni della materia, ma per tenerli uniti è necessario un cemento … “ … tale cemento è costituito dalle quattro interazioni …: - interazione nucleare forte; - interazione elettromagnetica; 69 Eileen Caddy, La Voce di Dio a Findhorn, pagina 144, Mediterranee 70 Sapienza 11,24; Isaia 43, 4; 54, 5-10 ; Osea 3, 1-5; 11, 1-5; 11, 1-11; 14, 5; Giona, capitolo 4 ; Siracide 2, 18 e 18, 12; Luca, capitolo 15; Giovanni 3, 16 e 14, 23; 1Giovanni 4, 8.16; Paolo, 1Corinzi 13 ; Eileen Caddy, La Voce di Dio a Findhorn, pagina 42, Mediterranee 71 Il Signore Gesù, da ebreo, identificava il Signore Dio nel Padre, così come risulta dai Vangeli 72 Lucia racconta Fatima pagina 48, Editrice Queriniana 73 Paul G. Hewitt, Fisica per concetti, pagina 238 e ss, Zanichelli 74 Helen Curtis, Invito alla Biologia, pagina 20 e ss, e pag. 70 e ss., Zanichelli; C. Morresi e H. Miller, Fisicaperché, pagina 40 e ss, Poseidonia 26
  • 27. - interazione nucleare debole; - interazione gravitazionale 75 “. Se gli atomi sono circondati da elettroni orbitanti - e ciò è stato dimostrato dalla fisica - , allora se ne può dedurre che anche i nostri corpi, ai cui estremi esterni c’è l’epidermide, sono circondati da una nube orbitante di elettroni che sono esterni agli atomi e lo stesso accade per la materia di tutte le cellule all’interno del corpo umano; se ne può ulteriormente dedurre che siamo permeati e circondati dallo Spirito secondo le scoperte illustrate dal fisico Charon di cui ho già parlato. Ecco perché il Maestro interiore, o Dio come lo chiama Eileen Caddy, le ha detto “…non c’è luogo ove Io non sia … 76 ”. Lo Spirito dunque è in noi, nell’aria, nell’acqua,nella terra che calpestiamo e quindi nei minerali, negli animali, nei vegetali, nei mobili delle nostre case, della nostra auto e via e via, perché la materia deriva dallo Spirito che la sostiene con le sue energie e la tiene unita 77 : “L’armonia dell’universo dipende dall’armonia degli atomi” ha affermato uno scienziato di cui non ricordo il nome. L’armonia degli atomi (e, quindi della materia) è determinata anche dalle interazioni sopra citate che tengono unite le particelle e perciò tengono compatta la materia dell’Universo o Piano fisico; a tenerla compatta concorrono anche le forze che tengono uniti gli elettroni agli atomi e quella forza o forze che determinano e mantengono la precisione delle orbite. Io credo che tutto ciò che esiste in natura, incluso il mantenimento della fertilità del terreno, sia stato fatto dall’Altissimo - almeno per buona parte - per mezzo degli Angeli o Deva 78 , che in antico erano chiamati gnomi elfi o spiritelli. Nello scrivere questo capitolo, man mano che procedevo, ma specialmente all’inizio, mi è venuta più volte in mente la domanda: come sentirsi alla presenza di Dio? Finché ho risposto come ho già detto, perché Tutto è Dio e Dio è in Tutto, anche se il Tutto trascende. La Sua presenza è quindi immanente e trascendente allo stesso tempo. Le Sacre Scritture e le Rivelazioni che ho citato, ma anche la Fisica, ce lo insegnano: Dio è dentro di noi, in ogni cellula del nostro organismo, ma penso che sia particolarmente nel nostro piccolo mondo interiore formato da cuore, mente, sensazioni e coscienza e Anima, che sono corpi ultraterreni fatta eccezione per il cuore. Ecco perché Dio può scrutare effettivamente “le reni e i cuori” che rappresentano due organi del nostro corpo che gli Antichi conoscevano bene. Il Padre – Madre – Dio è presente anche nella materia dei nostri corpi ultrafisici Anima inclusa. E’ anche per quest’ultima ragione che conosce non soltanto i nostri pensieri, sensazioni, sentimenti e moti della coscienza, ma anche le nostre emozioni e i nostri desideri, nonché le nostre intenzioni. L’aria che respiriamo, dalla quale traiamo l’ossigeno per vivere, è fatta di atomi e di elettroni come l’acqua che beviamo e in cui si nuota, la poltrona su cui riposiamo e via e via. Lo 75 C. Morresi e H. Miller, Fisicaperché, pagine 402/403, Poseidonia 76 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 28 Marzo, Amrita 77 Jean E. Charon, Il Tutto, lo Spirito e la Materia, pagine 39-43, Armenia 78 Dorothy Maclean, Spiriti di natura, pagina 95 e ss, Mediterranee 27
  • 28. Spirito è dunque dappertutto, dentro e fuori di noi, nei granelli di sabbia e nelle stelle, nelle galassie come in una goccia d’acqua, ed è per questo che l’ universo, anzi il Cosmo con i mondi ultraterreni, è così armonioso 79 . Il Dio che ci è Padre e Madre dunque è sempre con noi e in noi, perché è: “ Spirito e materia e nulla di tutto questo 80 ”. Le Sacre Scritture ce lo insegnano da oltre duemilacinquecento anni, ma sono credute da coloro che hanno fede. Ma ora anche i non credenti hanno la possibilità di trovare nella scienza la dimostrazione di quanto hanno sempre detto le grandi religioni, così come ho cercato di dimostrare. L’Altissimo è dunque una presenza reale nelle creature, anche se invisibile ai nostri occhi: il Suo Spirito è in noi così come nei sassi, nell’erba e nei fiori, negli alberi e negli animali, nelle profondità della terra, del mare e dei cieli, dove regna il silenzio perfetto che piace a Lui. Questa Presenza è anche nella lava che fonde le rocce dentro i vulcani e che proviene dal magma del nucleo interno della terra (esempio di creazione continua) così come lo è nell’attività che c’è nel Sole e nelle altre stelle. Lo Spirito di Dio, ormai la scienza 81 lo ha dimostrato è ovunque e in ognuno 82 così come lo confermano le Rivelazioni contemporanee che ho citato (Eileen Caddy e i Maestri del Cerchio Firenze 77). Ma non soltanto: chissà quante altre volte e in quanti luoghi il Signore ha confermato nel passato attraverso Rivelazioni private la Sua Presenza in noi! Io credo, anzi do per certo, che abbia rivelato e continui a rivelare la Sua esistenza ad ogni popolo della Terra perché per Lui non esistono popoli eletti; ogni popolo è il Suo popolo 83 . La vita esteriore e intima degli esseri e la Divina Presenza: Tutto e tutti interagiscono nella vita; tutto è bene ordinato, preciso oltre ogni immaginazione perché alla base di tutto c’è la onniscienza, la saggezza e la lungimiranza dello Spirito, con tutte le sue energie, le sue leggi, le sue infinite risorse e possibilità. Poi ho ripensato alla divina Presenza: siamo di Fronte a Dio in ogni luogo, qualsiasi cosa si faccia; se camminiamo o andiamo in bicicletta, ci apriamo sempre la via tra gli elettroni dov’è presente lo Spirito. Qualunque posizione si prenda, da fermo o in movimento, lo Spirito non ci lascia mai, ci avvolge sempre completamente. Posso pensare di muovermi a mille chilometri al secondo o addirittura alla velocità della luce, in qualunque direzione e cambiarla improvvisamente dentro e fuori questa galassia, ma sempre sarei circondato dallo Spirito come se fossi un oggetto prezioso, unico e irripetibile. Se fossi capace di viaggiare nel passato o nel futuro, lo Spirito sarebbe sempre la mia culla con i suoi innumerevoli sensi e sensori dentro e fuori di me, sempre pronto a raccogliere la mia più tenue richiesta di aiuto o il più flebile gemito, come accadde 79 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagina 65, Mediterranee 80 Cerchio Firenze 77, La Fonte preziosa, pagina 266, Mediterranee 81 Jean E. Charon, Morte, ecco la tua sconfitta (Il principio eterno dello Spirito individuato nel mondo della Fisica) pagg. 73/92/104 e pagina 235 e ss , Mediterranee 82 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 17 Luglio, Amrita 83 Giuseppe Barbero, La Vergine a La Salette, pagina 26, San Paolo (Mia nota: a La Salette non apparve la Vergine Maria, bensì Dio Madre, così come si evince dal discorso che fece ai due pastorelli e dalle luci che emanava; libro citato, pagina 18 e ss ) 28
  • 29. tremila anni fa, quando raccolse quello di Israele schiavo in Egitto. Così pensando mi sono sentito appagato perché avevo finalmente assimilato il modo di sentirmi mentalmente alla presenza di Dio, immerso nel Suo stesso Spirito, ma non avevo ancora pensato che lo Spirito seguisse momento per momento i miei pensieri, azioni o omissioni. L’attenzione dello Spirito Santo per ognuno di noi: Con pazienza infinita, era dopo era, millennio dopo millennio, attimo dopo attimo 84 , lo Spirito Santo è in attesa che le nostre anime si accorgano del Suo Amore che non è mai nato e mai muore, ma semplicemente E’. Lo Spirito Santo non chiede, ma dona, offre, si prende cura, ammonisce, corregge, vigila e ama nel silenzio che c’è appena oltre il confine della materia di questo universo. Lo Spirito di Dio non è condizionato come noi da esigenze personali perché è il Tutto che Tutto comprende e trascende; perciò, non avendo bisogno di nulla, ha la massima libertà di esprimersi, che è fondata su un amore incondizionato. Da questo amore e da questa libertà infiniti derivano tutte le Sue qualità e virtù inclusa la pazienza. Per questi motivi lo Spirito Santo che è Dio può attendere imperturbabile un evento che già conosce nel non tempo: che l’uomo si decida ad accorgersi di Lui e cominci a ricambiare il Suo affetto 85 . E’ una fiducia assoluta quella che il Signore ha di essere riamato da noi, perché i Suoi piani sono perfetti e si realizzano sempre 86 . A questo proposito ricordo il medico non credente al quale Padre Pio da Pietrelcina propose di sovrintendere alla organizzazione della Casa Sollievo della Sofferenza a San Giovanni Rotondo; il medico, sorpreso dalla proposta del santo frate, gli rispose che non poteva accettare perché non aveva fede; allora Padre Pio gli disse sorridendo: “ma Dio ha fede in te”. Successivamente il medico si convertì. Spiritualmente parlando siamo bambini e abbi amo continuamente bisogno dell’aiuto di Dio; perciò per tante ragioni, alla base delle quali c’è l’Amore/ Carità, lo Spirito Santo ha cura costantemente di noi, attimo dopo attimo, con pazienza, speranza e lungimiranza. E quanti insegnamenti e opportunità ci dà attraverso le vicende della nostra vita quotidiana traboccante e piena di incontri, relazioni ed interrelazioni con le creature dell’ambiente in cui ci ha fatto nascere e vivere e con l’ambiente stesso! E quante tentazioni ed esami ci offre la Vita che lo Spirito Santo ha progettato per consentirci di crescere in coscienza per comprendere i Suoi insegnamenti, la sua intima natura, così come la nostra! Infatti è così importante conoscersi perché tale conoscenza accelera di per se stessa, e quindi senza nostro merito, il nostro cammino spirituale che ci conduce a Dio 87 . Secondo le mie esperienze gli uomini non comprendono rapidamente le lezioni della vita. Di regola ripetiamo anche nel cammino di conversione tanti errori, per cui lo Spirito è costretto a sottoporci lo stesso tipo di esame più volte durante le vicende della nostra vita. Con infinita 84 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 24 Dicembre, Amrita 85 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 29 Maggio, Amrita 86 Isaia 46, 9 – 13 ; 51, 4-8 e 56, 1- 7 87 Cerchio Firenze 77, Dizionario del Cerchio, pagine 54-55, Mediterranee 29
  • 30. pazienza lo Spirito ce li fa ripetere, anno dopo anno, mese dopo mese, giorno dopo giorno, finché non si impara ad osservare i suoi Comandamenti e lo stile di vita che Egli ci ha insegnato attraverso il Figlio prediletto nei Vangeli. L’Altissimo coltiva sempre la speranza che ci si accorga di Lui, finché il Suo pensiero positivo più che la nostra cooperazione, non lo realizza perché il pensiero crea 88 . Questo Essere Spirito sconosciuto dai più, o nel migliore dei casi, quasi dimenticato, tranne che nei riti religiosi e nel pensiero delle persone pie; ma ciononostante lo Spirito ci guida verso il nostro destino che è Lui stesso. Lo Spirito - nella SS. ma Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo - è una Presenza paterna, materna e amicale insieme; è una Presenza affettuosa e premurosa, ma riservata e rispettosa della nostra libertà. La mentalità dello Spirito Santo è diametralmente diversa dalla nostra, perché mentre noi si fa tutto in funzione del nostro interesse, lo Spirito ci dona tutto quello di cui abbiamo bisogno materialmente e spiritualmente senza bisogno che si richieda. I Suoi doni sono incondizionati, e perciò non desidera niente in cambio se non il nostro amore filiale. Riflettendo su questa onnipresenza ho finalmente compreso come sentirmi alla presenza del Dio Spirito ovunque mi trovi, di notte e di giorno. E’ una presenza familiare, rassicurante anche per chi si trova nelle tenebre perché Dio è anche lì, così come ci insegna il beato Padre Pio 89 . Il sogno rivelatore: stasera non riesco ad addormentarmi; il silenzio è perfetto dentro e fuori la casa; l’alba del giorno era ancora lontana quando ho fatto un sogno in tre tempi:  ho visto la forma di un essere umano in piedi, sospesa per aria , avvolta in una coperta di lana celeste orlata con un nastro giallo oro come una caramella nella carta. La coperta sporgeva attorcigliata alle due estremità della forma umana, testa e piedi. Ho compreso subito che la coperta simbolizzava lo Spirito Santo. Il colore celeste della coperta rappresenta la spiritualità e il giallo oro la divinità. Il calore dello Spirito è invece simbolizzato dalla coperta di lana di cui ho già fatto cenno.  Poi mi sono trovato in una stanzetta stretta come un corridoio; ero nella posizione di un atleta pronto a scattare; la stretta stanza aveva mattonelle alle pareti oltre che nel pavimento (ma penso che ci fossero anche al soffitto, che però non ho visto). Le mattonelle erano tutte eguali: il disegno era un insieme di punti, uno vicino all’altro, nel centro c’era il punto più grosso, aveva un diametro di circa un centimetro e mezzo ed era di color giallo oro. Intorno a questo punto c’erano numerosi altri punti più piccoli, in prevalenza rossi; gli altri erano bianchi. Dalle mattonelle emanava una luminosità lieve formata dall’insieme di quei tre colori, mentre da ogni punto proveniva la luce propria del punto. Sappiamo che il giallo oro rappresenta la Divinità, il rosso l’Amore e il bianco la Purezza (ma anche la Carità e la Fede). Ne ho dedotto che lo Spirito irradia le nostre Anime e le nostre Coscienze con la Divinità, l’Amore, la 88 Eileen Caddy, La Voce di Dio a Findhorn, pagina 140, Mediterranee 89 Padre Pio, Epistolario III, pagina 174, Edizioni Padre Pio da Pietrelcina, S. Giovanni Rotondo 30