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Federico II di Svevia
(1194-1250),
Federico Ruggero di Hohenstaufen (Jesi, 26 dicembre 1194 –
Fiorentino di Puglia, 13 dicembre 1250), è stato re di Sicilia (come
Federico I, dal 1198 al 1250), Duca di Svevia (come Federico VII,
dal 1212 al 1216), Re dei Romani (dal 1212) e poi Imperatore del
Sacro Romano Impero (come Federico II, eletto nel 1211,
incoronato dapprima ad Aquisgrana nel 1215 e, successivamente,
a Roma dal papa nel 1220) e re di Gerusalemme (dal 1225 per
matrimonio, autoincoronatosi nella stessa Gerusalemme nel
1229).
Federico II
I primi anni di vita
• Dopo la morte dei genitori, Enrico VI nel 1197 e Costanza
D’Altavilla nel 1198, Federico, rimasto orfano all’età di
quattro anni, fu affidato a Papa Innocenzo III, in nome
di un rapporto di vassallaggio che lega i re normanni ai
pontefici romani.
• Fu cresciuto e istruito a Palermo, della sua infanzia non
abbiamo molte informazioni, se non la sua
predisposizione allo studio. Papa Innocenzo III non volle
che Federico seguisse le orme del padre, nonostante ciò
il ragazzo mostro da subito interesse verso le questioni
politiche.
Papa Innocenzo III
Intanto in Europa..
• Alla morte di Enrico VI, iniziarono le lotte per la
successione tra i duchi tedeschi, delle quali ne uscì
vincitore Ottone di Brunswick, o Ottone IV.
• Innocenzo III, sia per fermare l’eccessiva
espansione di Ottone, sia per rimanere fedele
all’accordo con Costanza, fa incoronare Federico
come re di Sicilia. Inoltre scomunica Ottone IV.
• Si formano due schieramenti: da una parte Ottone
ed il re inglese Giovanni Senzaterra, dall’altra
parte Federico II affiancato da suo zio Filippo II, re
di Francia.
Ottone IV
Battaglia di Bouvines
• La battaglia di Bouvines (27 luglio 1214)
fu lo scontro decisivo del primo grande
conflitto internazionale tra coalizioni di
eserciti nazionali in Europa. Nel gioco
delle alleanze, orchestrato da papa
Innocenzo III, Filippo Augusto di
Francia inflisse ad Ottone IV di
Germania e al conte Ferdinando di
Fiandra una sconfitta così decisiva che
Ottone venne deposto e sostituito da
Federico II di Svevia.
• Ferdinando venne catturato e
imprigionato. Quanto a Filippo, grazie
al trattato di Chinon, riuscì ad avere il
controllo completo e indiscusso sui
territori di Angiò, Bretagna, Maine,
Normandia e Turenna che aveva da
poco strappato al re inglese Giovanni,
parente e alleato di Ottone.
• Federico fu nominato imperatore nel 1215, e decide
di stabilire la corte a Palermo, disinteressandosi in
parte del regno di Germania, favorendo invece il
regno della madre.
• Federico vuole creare uno stato unito e
indipendente dalla Chiesa, quindi si occupa di
promuovere operazioni militari contro i signori
feudali, distruggendo i castelli costruiti sui loro
possedimenti.
Federico II e la sua
corte a Palermo
Constitutiones Melfitanes
• Le Costituzioni di Melfi (dette anche
Liber Augustalis) costituiscono una
fra le manifestazioni della cultura di
Federico II di Svevia. Esse furono
promulgate il 1º settembre 1231
dall'imperatore svevo nella città di
Melfi e raccolte nel Liber Augustalis.
Le Costituzioni, che si ricollegano per
molti aspetti alle precedenti Assise di
Ariano di epoca normanna,
prevedono norme e leggi che
regolamentano il vivere comune nel
regno di Sicilia.
• Mentre in Italia Federico II promuove un tipo di
politica abbastanza aggressivo, volto soprattutto alla
riunificazione e al rafforzare le strutture del potere
centrale, in Germania si comporta diversamente.
• Egli, consapevole delle difficoltà di controllare un
territorio così vasto e frammentato, riconosce le
autonomie e le prerogative dei principi e dei signori
tedeschi, in cambio di fedeltà e sostegno militare. Nel
1325 emana un’altra costituzione dove riassume e
riordina le norme che disciplinano il rapporto tra
l’imperatore e gli stati tedeschi.
La crociata di Federico II
• La sesta crociata ebbe luogo tra il 1228 e il 1229 ed ebbe
come assoluto protagonista Federico II di Svevia e di
Sicilia. Fu l'unica crociata pacifica, risolta per vie
diplomatiche, evitando lo scontro militare. A dispetto
di ciò, fu anche quella che ottenne le maggiori
conquiste territoriali per lo schieramento crociato.
• Federico II, quando fu incoronato nel 1215 ad
Acquisgrana nella chiesa palatina di Carlo Magno re
"dei Romani", cioè re di Germania e futuro imperatore,
fece la solenne promessa di intraprendere una
crociata. Volle così seguire l'esempio di suo nonno
paterno, Federico I Barbarrossa, morto durante una
tale impresa, e di suo padro, Enrico VI, deceduto
prima di poter realizzare lo stesso progetto che aveva
preparato con cura.
• Nel 1223 Federico rinnova il voto fatto, ma rimanda la
partenza per problemi sorti nei suoi territori siciliani. Il
papa è sempre convinto che per poter vincere gli islamici e
riconquistare Gerusalemme è fondamentale che a capo
della spedizione vi sia l'imperatore.
• Per convincere ed esortare Federico all'impresa, il papa
nel novembre del 1225 riesce a combinare il matrimonio
dell'imperatore con Isabella, figlia di Giovanni di Brienne,
re di Gerusalemme. Ma quando l'8 settembre 1227, partito
con la flotta da Brindisi, fu costretto fermarsi ad Otranto a
causa di una epidemia scoppiata tra le truppe ed a
rimandare la crociata ancora una volta, venne
scomunicato da papa Gregorio IX. Ciononostante, l'anno
successivo, Federico si recò a Gerusalemme, mentre il
Papa lo definiva “Anticristo”.
• L'imperatore si era messo in viaggio con un esercito relativamente ridotto, partendo da
Brindisi il 28 giugno 1228, e giunse ad Acri il 7 settembre 1228. L'11 febbraio 1229
concluse un accordo con al-Malik al-Kāmil, nipote di Saladino, che con Federico aveva
dei buoni rapporti di amicizia diplomatica (vista anche la vicinanza tra Sicilia e costa
africana): i cristiani avrebbero riavuto Betlemme, Nazaret, Lidda, Sidone e Toron (oggi
Tibnin), oltre a Gerusalemme, ad eccezione della spianata del Tempio e della moschea
al-Aqsà. Ai musulmani era però permesso di accedervi (pace di Giaffa) in quanto
considerato luogo santo anche da essi. Gerusalemme inoltre veniva ceduta smantellata e
indifendibile.
Federico II riceve gli ambasciatori del Sultano al-Malik al-Kamil.
• L'anno successivo il figlio Enzo (o Enzio) sposò Adelasia di Torres, vedova
di Ubaldo Visconti, giudice di Torres e Gallura e Federico lo nominò Re di
Sardegna. Ciò non poteva essere accettato dal papa, visto che la Sardegna
era stata promessa in successione al papa dalla stessa Adelasia.
• Alle rimostranze del pontefice, Federico rispose nel marzo 1239 tentando di
sollevargli contro la curia, ma il papa scagliò subito contro di lui la
scomunica durante la settimana santa, indicendo successivamente un
concilio a Roma per la Pasqua del 1241. Federico, per impedire lo
svolgimento del Concilio che avrebbe confermato solennemente la sua
scomunica, bloccò le vie di terra per Roma e fece catturare due cardinali e
molti prelati, in viaggio per mare con navi della flotta genovese, da navi
della flotta pisana guidate dal figlio Enzo, con una battaglia navale
avvenuta presso l'isola del Giglio (3 maggio 1241).
• Le truppe imperiali giunsero alle porte di Roma, ma il 22 agosto 1241
l'anziano papa Gregorio IX morì e Federico, dichiarando diplomaticamente
che lui combatteva il papa ma non la Chiesa (egli era sempre sotto
scomunica), si ritirò in Sicilia. Papa Gregorio IX
• La politica di Federico II portò all'inevitabile
rottura tra papato e impero e allo scontro con i
forti Comuni dell'Italia settentrionale che,
costituitisi in una nuova Lega lombarda , erano
decisi a difendere le autonomie conquistate.
• Inizialmente i Comuni vennero sconfitti a
Cortenuova e a Parma poi loro sconfissero le
truppe imperiali e catturarono persino il figlio di
Federico, Enzo.
• Intanto Papa Innocenzo IV decise di indire un
Concilio per confermare la scomunica a Federico
e far nominare un altro imperatore, rivolgendosi
ai suoi nemici che in Germania erano numerosi.
La disfatta di Parma
• Il concilio non solo confermò la scomunica a Federico,
ma addirittura lo depose, sciogliendo sudditi e vassalli
dall'obbligo di fedeltà, e invitò i nobili elettori tedeschi
a proclamare un altro imperatore, bandendo contro
Federico una nuova crociata. Non tutta la Cristianità
però accettò quanto deliberato nel concilio, che si era
tenuto in condizioni non troppo chiare. Il papa aveva
finto fino all'ultimo di voler patteggiare con Federico e
molti si domandarono se fosse giusto un
provvedimento così grave contro l'imperatore in un
momento in cui nuove minacce si affacciavano
all'orizzonte (l'offensiva mongola).
Papa Innocenzo IV
• Federico cadde vittima di una grave patologia addominale, forse
dovuta a malattie trascurate, durante un soggiorno in Fiorentino di
Puglia; secondo Guido Bonatti, invece, sarebbe stato avvelenato.
Egli, difatti, qualche tempo prima aveva scoperto un complotto, in
cui fu coinvolto lo stesso medico di corte. Le sue condizioni
apparvero immediatamente di tale gravità che si rinunciò a portarlo
nel più fornito Palatium di Lucera e la corte dovette riparare nella
domus di Fiorentino, un borgo fortificato nell'agro dell'odierna
Torremaggiore, non lontano dalla sede imperiale di Foggia.
• a salma di Federico fu sommariamente imbalsamata, i funerali si
svolsero nella sede imperiale di Foggia, per sua espressa volontà il
cuore venne deposto in un'urna collocata nel Duomo, la sua salma
omaggiata dalla presenza di moltitudini di sudditi venne esposta
per qualche giorno; fu poi trasportato a Palermo, per essere
tumulato in Cattedrale, entro il sepolcro di porfido rosso antico,
come voleva la tradizione normanno-sveva, accanto alla madre
Costanza, al padre Enrico VI e al nonno Ruggero II. Il sarcofago di Federico II nella Cattedrale di Palermo
FINE

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  • 1. Federico II di Svevia (1194-1250),
  • 2. Federico Ruggero di Hohenstaufen (Jesi, 26 dicembre 1194 – Fiorentino di Puglia, 13 dicembre 1250), è stato re di Sicilia (come Federico I, dal 1198 al 1250), Duca di Svevia (come Federico VII, dal 1212 al 1216), Re dei Romani (dal 1212) e poi Imperatore del Sacro Romano Impero (come Federico II, eletto nel 1211, incoronato dapprima ad Aquisgrana nel 1215 e, successivamente, a Roma dal papa nel 1220) e re di Gerusalemme (dal 1225 per matrimonio, autoincoronatosi nella stessa Gerusalemme nel 1229). Federico II
  • 3. I primi anni di vita • Dopo la morte dei genitori, Enrico VI nel 1197 e Costanza D’Altavilla nel 1198, Federico, rimasto orfano all’età di quattro anni, fu affidato a Papa Innocenzo III, in nome di un rapporto di vassallaggio che lega i re normanni ai pontefici romani. • Fu cresciuto e istruito a Palermo, della sua infanzia non abbiamo molte informazioni, se non la sua predisposizione allo studio. Papa Innocenzo III non volle che Federico seguisse le orme del padre, nonostante ciò il ragazzo mostro da subito interesse verso le questioni politiche. Papa Innocenzo III
  • 4. Intanto in Europa.. • Alla morte di Enrico VI, iniziarono le lotte per la successione tra i duchi tedeschi, delle quali ne uscì vincitore Ottone di Brunswick, o Ottone IV. • Innocenzo III, sia per fermare l’eccessiva espansione di Ottone, sia per rimanere fedele all’accordo con Costanza, fa incoronare Federico come re di Sicilia. Inoltre scomunica Ottone IV. • Si formano due schieramenti: da una parte Ottone ed il re inglese Giovanni Senzaterra, dall’altra parte Federico II affiancato da suo zio Filippo II, re di Francia. Ottone IV
  • 5. Battaglia di Bouvines • La battaglia di Bouvines (27 luglio 1214) fu lo scontro decisivo del primo grande conflitto internazionale tra coalizioni di eserciti nazionali in Europa. Nel gioco delle alleanze, orchestrato da papa Innocenzo III, Filippo Augusto di Francia inflisse ad Ottone IV di Germania e al conte Ferdinando di Fiandra una sconfitta così decisiva che Ottone venne deposto e sostituito da Federico II di Svevia. • Ferdinando venne catturato e imprigionato. Quanto a Filippo, grazie al trattato di Chinon, riuscì ad avere il controllo completo e indiscusso sui territori di Angiò, Bretagna, Maine, Normandia e Turenna che aveva da poco strappato al re inglese Giovanni, parente e alleato di Ottone.
  • 6. • Federico fu nominato imperatore nel 1215, e decide di stabilire la corte a Palermo, disinteressandosi in parte del regno di Germania, favorendo invece il regno della madre. • Federico vuole creare uno stato unito e indipendente dalla Chiesa, quindi si occupa di promuovere operazioni militari contro i signori feudali, distruggendo i castelli costruiti sui loro possedimenti. Federico II e la sua corte a Palermo
  • 7. Constitutiones Melfitanes • Le Costituzioni di Melfi (dette anche Liber Augustalis) costituiscono una fra le manifestazioni della cultura di Federico II di Svevia. Esse furono promulgate il 1º settembre 1231 dall'imperatore svevo nella città di Melfi e raccolte nel Liber Augustalis. Le Costituzioni, che si ricollegano per molti aspetti alle precedenti Assise di Ariano di epoca normanna, prevedono norme e leggi che regolamentano il vivere comune nel regno di Sicilia.
  • 8. • Mentre in Italia Federico II promuove un tipo di politica abbastanza aggressivo, volto soprattutto alla riunificazione e al rafforzare le strutture del potere centrale, in Germania si comporta diversamente. • Egli, consapevole delle difficoltà di controllare un territorio così vasto e frammentato, riconosce le autonomie e le prerogative dei principi e dei signori tedeschi, in cambio di fedeltà e sostegno militare. Nel 1325 emana un’altra costituzione dove riassume e riordina le norme che disciplinano il rapporto tra l’imperatore e gli stati tedeschi.
  • 9. La crociata di Federico II • La sesta crociata ebbe luogo tra il 1228 e il 1229 ed ebbe come assoluto protagonista Federico II di Svevia e di Sicilia. Fu l'unica crociata pacifica, risolta per vie diplomatiche, evitando lo scontro militare. A dispetto di ciò, fu anche quella che ottenne le maggiori conquiste territoriali per lo schieramento crociato. • Federico II, quando fu incoronato nel 1215 ad Acquisgrana nella chiesa palatina di Carlo Magno re "dei Romani", cioè re di Germania e futuro imperatore, fece la solenne promessa di intraprendere una crociata. Volle così seguire l'esempio di suo nonno paterno, Federico I Barbarrossa, morto durante una tale impresa, e di suo padro, Enrico VI, deceduto prima di poter realizzare lo stesso progetto che aveva preparato con cura.
  • 10. • Nel 1223 Federico rinnova il voto fatto, ma rimanda la partenza per problemi sorti nei suoi territori siciliani. Il papa è sempre convinto che per poter vincere gli islamici e riconquistare Gerusalemme è fondamentale che a capo della spedizione vi sia l'imperatore. • Per convincere ed esortare Federico all'impresa, il papa nel novembre del 1225 riesce a combinare il matrimonio dell'imperatore con Isabella, figlia di Giovanni di Brienne, re di Gerusalemme. Ma quando l'8 settembre 1227, partito con la flotta da Brindisi, fu costretto fermarsi ad Otranto a causa di una epidemia scoppiata tra le truppe ed a rimandare la crociata ancora una volta, venne scomunicato da papa Gregorio IX. Ciononostante, l'anno successivo, Federico si recò a Gerusalemme, mentre il Papa lo definiva “Anticristo”.
  • 11. • L'imperatore si era messo in viaggio con un esercito relativamente ridotto, partendo da Brindisi il 28 giugno 1228, e giunse ad Acri il 7 settembre 1228. L'11 febbraio 1229 concluse un accordo con al-Malik al-Kāmil, nipote di Saladino, che con Federico aveva dei buoni rapporti di amicizia diplomatica (vista anche la vicinanza tra Sicilia e costa africana): i cristiani avrebbero riavuto Betlemme, Nazaret, Lidda, Sidone e Toron (oggi Tibnin), oltre a Gerusalemme, ad eccezione della spianata del Tempio e della moschea al-Aqsà. Ai musulmani era però permesso di accedervi (pace di Giaffa) in quanto considerato luogo santo anche da essi. Gerusalemme inoltre veniva ceduta smantellata e indifendibile. Federico II riceve gli ambasciatori del Sultano al-Malik al-Kamil.
  • 12. • L'anno successivo il figlio Enzo (o Enzio) sposò Adelasia di Torres, vedova di Ubaldo Visconti, giudice di Torres e Gallura e Federico lo nominò Re di Sardegna. Ciò non poteva essere accettato dal papa, visto che la Sardegna era stata promessa in successione al papa dalla stessa Adelasia. • Alle rimostranze del pontefice, Federico rispose nel marzo 1239 tentando di sollevargli contro la curia, ma il papa scagliò subito contro di lui la scomunica durante la settimana santa, indicendo successivamente un concilio a Roma per la Pasqua del 1241. Federico, per impedire lo svolgimento del Concilio che avrebbe confermato solennemente la sua scomunica, bloccò le vie di terra per Roma e fece catturare due cardinali e molti prelati, in viaggio per mare con navi della flotta genovese, da navi della flotta pisana guidate dal figlio Enzo, con una battaglia navale avvenuta presso l'isola del Giglio (3 maggio 1241). • Le truppe imperiali giunsero alle porte di Roma, ma il 22 agosto 1241 l'anziano papa Gregorio IX morì e Federico, dichiarando diplomaticamente che lui combatteva il papa ma non la Chiesa (egli era sempre sotto scomunica), si ritirò in Sicilia. Papa Gregorio IX
  • 13. • La politica di Federico II portò all'inevitabile rottura tra papato e impero e allo scontro con i forti Comuni dell'Italia settentrionale che, costituitisi in una nuova Lega lombarda , erano decisi a difendere le autonomie conquistate. • Inizialmente i Comuni vennero sconfitti a Cortenuova e a Parma poi loro sconfissero le truppe imperiali e catturarono persino il figlio di Federico, Enzo. • Intanto Papa Innocenzo IV decise di indire un Concilio per confermare la scomunica a Federico e far nominare un altro imperatore, rivolgendosi ai suoi nemici che in Germania erano numerosi. La disfatta di Parma
  • 14. • Il concilio non solo confermò la scomunica a Federico, ma addirittura lo depose, sciogliendo sudditi e vassalli dall'obbligo di fedeltà, e invitò i nobili elettori tedeschi a proclamare un altro imperatore, bandendo contro Federico una nuova crociata. Non tutta la Cristianità però accettò quanto deliberato nel concilio, che si era tenuto in condizioni non troppo chiare. Il papa aveva finto fino all'ultimo di voler patteggiare con Federico e molti si domandarono se fosse giusto un provvedimento così grave contro l'imperatore in un momento in cui nuove minacce si affacciavano all'orizzonte (l'offensiva mongola). Papa Innocenzo IV
  • 15. • Federico cadde vittima di una grave patologia addominale, forse dovuta a malattie trascurate, durante un soggiorno in Fiorentino di Puglia; secondo Guido Bonatti, invece, sarebbe stato avvelenato. Egli, difatti, qualche tempo prima aveva scoperto un complotto, in cui fu coinvolto lo stesso medico di corte. Le sue condizioni apparvero immediatamente di tale gravità che si rinunciò a portarlo nel più fornito Palatium di Lucera e la corte dovette riparare nella domus di Fiorentino, un borgo fortificato nell'agro dell'odierna Torremaggiore, non lontano dalla sede imperiale di Foggia. • a salma di Federico fu sommariamente imbalsamata, i funerali si svolsero nella sede imperiale di Foggia, per sua espressa volontà il cuore venne deposto in un'urna collocata nel Duomo, la sua salma omaggiata dalla presenza di moltitudini di sudditi venne esposta per qualche giorno; fu poi trasportato a Palermo, per essere tumulato in Cattedrale, entro il sepolcro di porfido rosso antico, come voleva la tradizione normanno-sveva, accanto alla madre Costanza, al padre Enrico VI e al nonno Ruggero II. Il sarcofago di Federico II nella Cattedrale di Palermo
  • 16. FINE