La lotta per le investiture fu un conflitto politico e religioso che si verificò nell'XI secolo tra il papato e il Sacro Romano Impero per il controllo sulla nomina dei vescovi e degli alti funzionari ecclesiastici.
1. Lotta per le investiture
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2. Lotta per le investiture
Nel 1075 le idee di Gregorio VII sul governo
della Chiesa e sui rapporto con l'imperatore
furono definitivamente chiariti con il Dicatus
papae.
Enrico IV (1056-1106), reagì con estrema
durezza al Dictatus papae: nel 1076 convocò a
Worms un concilio di vescovi tedeschi nel
quale il papa venne dichiarato deposto.
Lo stesso Enrico IV Inviò a Gregorio VII una
lettera in cui lo malediceva.
Gregorio VII rispose scomunicando Enrico IV
(1076).
3. Dictatus papae
Il Dictatus Papae
("Affermazioni di principio
del Papa") è una raccolta di
ventisette proposizioni,
ciascuna delle quali enuncia
uno specifico potere del
pontefice romano.
4. investitura dei vescovi-conti
Papa Gregorio VII
sosteneva che la nomina
(investitura) dei vescovi-
conti spettava al papa.
L’imperatore Enrico IV
sosteneva che essa
spettava all’imperatore.
Le maggiori ripercussioni della lotta si ebbero in Germania
infatti alla notizia della scomunica inflitta dal papa a Enrico IV, numerosi
feudatari si ribellarono all’imperatore, con l’intento di approfittare della
situazione per sottrarsi alla sua autorità. Altri nobili si schierarono invece a
fianco dell’imperatore.
5. Umiliazione di Enrico IV
Per impedire che il suo impero si sgretolasse,
Enrico IV decise di accordarsi con Gregorio
VII affinché questi gli togliesse la scomunica.
Per questo si recò in Italia centrale, a
Canossa, dove ospite della contessa Matilde
si trovava Gregorio vII. Chiuso nel castello
di Canossa, il papa lasciò che per tre giorni
Enrico IV restasse all’aperto, nella neve, col
saio di penitente, a chiedere il perdono. Solo
al terzo giorno, anche sotto la pressione di
Matilde, acconsentì a togliergli la scomunica
(gennaio 1077).
Enrico IV era di nuovo il legittimo
imperatore.
7. La vendetta di Enrico IV
Il pentimento dell’imperatore era
solo una tattica, in quando
comincia a nominare vescovi e
depone Gregorio vii che a sua volta
lo scomunica per la seconda volta.
Enrico iv non si fa intimidire e con
il suo esercito costringe il papa ad
allontanarsi ed insedia al suo
posto papa Clemente iii e da lui si fa
incoronare imperatore a Roma.
8. La fine alla lotta per le investiture
Le tensioni tra chiesa ed impero
continuano anche dopo la morte
del pontefice e per decenni il
contrasto continua fino al 1122
quando Enrico v sottoscrive un
compromesso con il papa Callisto
ii: il concordato di Worms, che
stabilisce l’investitura religiosa
dei vescovi.