2. Cos’è l’intelligenza artificiale?
Per intelligenza artificiale (IA) si intende l’abilità di un
sistema tecnologico di risolvere problemi o svolgere compiti
tipici della mente e dell’abilità umana quindi, per quanto
riguarda l’informatica, la realizzazione di macchine in grado
di “agire” in modo autonomo.
Essa può essere suddivisa in:
IA forte
IA debole
3. IA forte
“Sistemi sapienti” capaci di
sviluppare una propria
intelligenza autonoma senza
simulare abilità cognitive o
processi di pensiero simili
all’uomo
4. IA debole
Sistemi tecnologici in grado di
simulare alcune capacità
cognitive umane ma senza
arrivare alle reali capacità
intellettuali dell’uomo.
Es. programmi matematici di
problem-solving
7. Storia
Nel 1950 Alan Turing pubblicò uno dei primi articoli sull’IA nel quale introdusse il test di
Turing, test in grado di verificare l’intelligenza di una macchina.
Nel 1956 John McCarthy usò per la prima volta questo termine e due anni dopo ideò il
Lisp(list processor), il primo linguaggio di programmazione per sviluppare sistemi
intelligenti.
I primi programmi IA erano dei problem solver, dagli anni ‘70 comparsero i primi sistemi
esperti i quali, a differenza dei precedenti, integrano una base di conoscenza che
insieme al motore inferenziale (elaboratore di dati con il calcolo probabilistico o
euristico) consentirono a questi sistemi di svolgere operazioni più complesse.
Tra gli anni ‘80 e ‘90 questo settore fu caratterizzato da un notevole progresso e nel
1996, dopo che un computer riuscì a battere il campione mondiale di scacchi, si iniziò a
pensare che l’IA potesse sostituire l’u0mo per compiere alcuni problemi molto complessi
e nel prendere decisioni.
A partire dagli anni ‘90 si passò dall’automazione all’IA debole e successivamente all’IA
forte.