1. LE COSE DA SAPERE SUL COVID-19
DI MORENO E GABRIELE
2. Quanto è giusto spaventarsi per questa nuova malattia?
ll nuovo coronavirus uccide 3 persone su 100 infettati. Il suo tasso di letalità è più alto dell’influenza stagionale (che causa un morto
ogni mille infettati), ma molto più basso di Sars (9-10%), Mers (34%) ed Ebola (tra il 50 e il 90%). La bassa letalità è un motivo di
tranquillità. Ma dobbiamo tenere conto che il nuovo coronavirus è piuttosto contagioso: ogni persona malata ne infetta altre 3,2.
Nei casi gravi, provoca una polmonite che ha, nel 5% dei casi, bisogno di ricovero ospedaliero, spesso in terapia intensiva.
Un’epidemia incontrollata potrebbe provocare un gran numero di malati e mettere sotto pressione il sistema sanitario.
3. COME AVVIENE IL CONTAGIO?
Il virus viene trasmesso dalle persone infette tramite le goccioline emesse durante la
respirazione, parlando, tossendo, o starnutendo. Le goccioline più grandi di 5 micron
possono ospitare il coronavirus e trasmetterlo fino a 1,5-2 metri dalla persona, che lo
emette. I virus non permangono a lungo nell’aria, ma possono depositarsi sulle mani,
per questo una delle principali regole di igiene è quella di lavarsi le mani.
4. QUANTO DURERÀ L’EPIDEMIA?
Durerà probabilmente mesi, non abbiamo una risposta certa. È possibile che il
coronavirus abbia un andamento stagionale che, come raffreddore e influenza, in
questo caso la stagione estiva, dovrebbe ridurre le infezioni. È possibile che le
misure di quarantena rallentino e poi blocchino i contagi e che l’epidemia si
esaurisca con il passare del tempo. È possibile infine che il coronavirus diventi
una presenza stabile e che il nostro sistema immunitario impari a difendersi
meglio, di quanto non stia facendo adesso.
5. Come funziona il test per la diagnosi?
I test non si comprano in farmacia, né possono essere fatti a pagamento. Solo gli ospedali hanno la facoltà di sottoporre
una persona con il sospetto della malattia al test. In caso di risultato positivo (il virus è presente), il campione viene inviato
all’Istituto Superiore di Sanità a Roma per un secondo test di conferma. A portarlo in genere sono i Carabinieri dei Nas.
Una volta preso in consegna il campione, se ne estrae l’Rna (il genoma del virus). Il test richiede 4-5 ore, e i tecnici
lavorano su turni che iniziano alle 6 del mattino e terminano alle 3 del mattino, garantendo circa 200 esami al giorno. Il
risultato viene comunicato anche all’Oms.