Impatto della digital transformation sulla creazione diaggregati d'impresa

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Business Transformation e Digital
Transformation :
L’impatto sulle aggregazioni d’imprese
Nulla sarà come prima e le aggregazioni d’imprese ne saranno certamente influenzate e/o condizionate
dall’evoluzione tecnologica ed il corona virus ha accelerato questo processo sia nel mondo che in Italia dove
i processi di digitalizzazione presentano un gap temporale dell’ordine di 10 anni indietro.
Le prime vittime del corona virus sono state le tradizionali reti commerciali che difficilmente rinasceranno
nella vecchia configurazione e che in buona parte iniziano e saranno sostituite, in poco tempo, da soluzioni
di e-commerce.
La trasformazione digitale:
Governo e associazioni varie parlano di Digital Transformation che tecnicamente non è un punto di
partenza bensì è un punto di arrivo.
Prima di iniziare il percorso verso la digitalizzazione è determinante iniziare dalla Business Transformation
ovvero portare le aziende a definire ed aggiornare il proprio business model ed individuare come
raggiungere questo traguardo dove la tecnologia è un vettore da utilizzare per accelerare il raggiungimento
dell’obiettivo: Digital Transformation.
Lo scenario:
• Nessun’azienda ha massa critica per competere nel mercato globalizzato ed interconnesso neppure
le multinazionali
• Nessun’azienda mono prodotto o mono settore potrà sopravvivere nella globalizzazione
• Per la sopravvivenza, le aziende devono necessariamente aggregarsi
Come interviene la tecnologia
In USA attualmente sono in sviluppo le piattaforme Multisito dove ogni partecipante ha il suo proprio sito
(non sono pagine di un sito master) che è indipendente ma contemporaneamente sono in interconnessione
con altri siti generati e presenti nella piattaforma.
Tutti i siti presenti nella piattaforma utilizzano le stesse infrastrutture tecnologiche e un unico database
segmentato al fine della protezione dei dati di ogni singolo operatore. Questo approccio tecnologico
impatterà certamente sulla modalità di creazione di aggregazioni d’imprese per il semplice fatto che basta
un click per comunicare con un altro sito presente nella piattaforma.
Ma questa tecnologia va ben al di là della presente descrizione e apre scenari del tutto nuovi per chi crea,
gestisce e propone aggregazioni tradizionali

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La tecnologia in questione, nel caso dell’e-commerce, consente la condivisione di prodotti creando di fatto
una micro-rete d’impresa che capovolge i processi di definizione, configurazione e gestione di una rete
d’impresa:
Prima si crea un’alleanza operativa e senza vincoli poi, nel tempo, potrà essere definito un insieme di regole
che danno un preciso contorno all’alleanza generata da qualche click
Ne consegue, che sarà possibile creare innumerevoli reti virtuali d’impresa. E tutte le reti virtuali d’impresa
nasceranno da opportunità stimolate dal mercato.
Che effetti produrranno le reti virtuali d’impresa
Se la piattaforma utilizzata non introduce limiti alla condivisione dei prodotti, sarebbe un enorme caos,
Tuttavia i creatori di queste piattaforme hanno messo un preciso vincolo: Un prodotto ricevuto o richiesto
in condivisione non potrà essere condiviso di nuovo con altri operatori in modo da evitare cordate di
intermediari parassita ed speculativi.
Si è capovolto il processo: Prima un’alleanza operativa e poi, nel caso l’alleanza abbia prodotto reciproci
vantaggi, solo allora, verrà definito un accordo cornice ben lontano dagli attuali approcci giurisprudenziali
esistenti, e va al di là dall’esempio descritto.
Un azienda potrà condividere un suo prodotto tutte le volte che trova un potenziale partner ottenendo
una veloce propagazione della sua offerta.
L’azienda ricevente un prodotto in condivisione ottiene un vantaggio derivato dal miglioramento della sua
offerta e dal miglioramento della sua attrattività sul mercato e quest’azione, finalizzata al miglioramento
della sua attrattività, porterà benefici sia all’offerente del prodotto ambito, sia al proponente al mercato di
un’offerta con una più alta gamma di prodotti. L’azienda ricevente la chiameremo AGGREGATORE mentre
quella concedente la chiameremo CONTRIBUTORE.
Ampliando ulteriormente il grado di aggregazione, può nascere una nuova figura, quella del SUPER
AGGREGATORE ovvero un’alleanza fra due imprese ognuna di esse avente a disposizione un ampio spettro
di prodotti che possono essere appetibili ad un altr’azienda con un ampio spettro di prodotti. Cosa si è
generato con questo scenario: Abbiamo descritto i componenti di un Business Ecosystem (James Moore
Hardvard University)
Business Ecosystem
“A business ecosystem describes the structure and behaviour of a network of organisations that share a
key technological platform and the ways individual firms can flourish in such an environment. The essence
of a business ecosystem is that networks between companies need to be analysed from a higher
conceptual level rather than from the viewpoint of individual organisations. A business ecosystem’s scope

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is the set of positive sum relationships (symbiosis) between actors who work together around a core
technology platform. Irrespective of an organisation’s individual strength, all actors in a business
ecosystem are connected and share the success or failure of the network as a whole” (James F Moore.
Harvard University)
Tutte le aziende e organizzazioni sono inserite in un ecosistema d’imprese. La posizione dentro ad un
ecosistema può essere vissuta, riconosciuta o non percepita ma esiste in ogni caso.
Nell’ecosistema globale degli operatori economici esisto specifici ruoli e sono:
I RUOLI
1) CONTRIBUTORS: Organizzazioni che sono il punto di collegamento fra uno o più business sectors.
Esse sono il punto di riferimento per un prodotto o un servizio messo disponibile sul mercato,
informano le organizzazioni con il ruolo d’integratori della disponibilità ad essere coinvolti in
business più complessi. Spesso sono organizzazioni tendenzialmente mono prodotto/servizio
bassamente differenziati che offrono soluzione parziali a progetti complessi. In termini di gestione
dell’economia digitale, hanno basse o inesistenti skills pur riconoscendone la validità. Aggregarsi è
un MUST
2) AGGREGATORS: Le aziende od organizzazioni che si collocano come integratori, usufruiscono di
prodotti e servizi rilasciati dai CONTRIBUTORS, le integrano nella propria offerta per il
soddisfacimento parziale ma ampio di sfide con un discreto grado di complessità.
3) HUB & INTEGRATORS: Un’organizzazione conscia della sua posizione in un ecosistema potrà
decidere di costruire e gestire una o più supply chain coinvolgendo sia Contributors che Integratori e
potrà organizzare la sua offerta coinvolgendo fornitori e stakeholder. Ha un compito di guida
riconosciuta da Contributors ed Aggregators.
Tipologie di imprese nei ruoli
a) Contributor sono la grande massa si imprese presenti sul territorio nazionale con offerta di prodotti
o servizi.
b) Aggregatori: Sono imprese che raccolgono prodotti da terzi e cercano di configurare un’offerta più
ampia. In questa categoria troviamo, i consorzi vari, le piccole associazioni d’impresa. Le cooperative,
i broker, questi ultimi in forte crescita, le piccole Software-hose specializzate in soluzioni di e-
commerce se operano su territori limitati
c) HUBs e Super-Aggregatori ovvero società che hanno il compito di dare supporto alle imprese. Sono
anche HUBs, le aziende che forniscono soluzioni di e-commerce e hanno un ambito operativo multi-
regione o che possono coprire ampie aree geografiche

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d) I Super-Aggregatori sono organizzazioni che possono generare un elevato grado di propagazione
come le Associazioni d’impresa e similari. Cioè: una di queste organizzazioni sarà in grado di
generare effetti benefici per tutte le imprese presenti nella piattaforma, genera effetti di sviluppo
per la forza vendita nel caso del B2B e in generale per tutti i partner presenti nella piattaforma
aumentando complessivamente la massa critica di tutti i partecipanti
Lo scenario economico e le tecnologie hanno modificato lo scenario operativo s’è capovolto il tipo e la
priorità d’intervento per coloro che forniscono servizi professionali a supporto delle imprese. Ma si è anche
modificato anche la modalità di erogazione, non più singoli interventi, bensì interventi coordinati in un
team di specialisti che operano non più sulla singola ma sull’aggregato che si vuole creare o sviluppare.
“The essence of a business ecosystem is that networks between companies need to be
analysed from a higher conceptual level rather than from the viewpoint of individual
organizations. A business ecosystem’s scope is the set of positive sum relationships
(symbiosis) between actors who work together around a core technology platform.”
Operare non più su la singola impresa bensì sull’aggregato di esse (l’insieme degli alleati operativi) che
potrebbe dare origine anche ad una nuova identità non necessariamente giuridica. Le alleanze non
possono diventare un matrimonio indissolubile. Inoltre, inizialmente tutte le alleanze sono ti tipo
opportunistico, che solo lavorando congiuntamente, nel tempo, potranno o meno consolidarsi.
Da Alleanze protettive e sostanzialmente difensive. Verso la creazione di alleanze offensive e disruptive.
Evoluzione dello scenario economico mondiale
“Networked Markets are transforming the economy. How make them work for you”
(Geoffrey Parker MIT)
I business sector esistono solo come definizione temporanea, tutti i business sector sono interconnessi e
globalizzati e le tecnologie accelereranno l’integrazione supportati dall’interconnessione che accelerano
l’interdipendenza.
Esistono due grandi aggregazioni di mercato/prodotto, prodotti cercati perché indispensabili Consumabili/
Deperibili che possiamo definire come MERCATO DELLA DOMANDA, e i prodotti a supporto delle attività
primarie, ovvero, tutti i beni durevoli, definibile come MERCATO DELL’OFFERTA.
a) Non esistono mercati geograficamente definibili e focalizzati, oggi i mercati worldwide
b) Le nicchie di mercato saranno sempre più volatili e instabili
c) Prodotti e servizi si integrano: Servitization
d) Non esistono organizzazioni eroganti di servizi ogni comprensivi
e) Nascono servizi super specializzati che richiedono nuove competenze e visione di medio lungo
termine e con adeguato supporto tecnologico

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f) Nel MERCATO DELL’OFFERTA la chiave di successo sarà la Servitization (servizializzazione), non il
possesso ma l’usufrutto. Convertire un prodotto in un servizio.
g) Nuove tecnologie e metodiche come i Distributed Layer e la Blockchain si svilupperanno
rapidamente.
h) Lo scenario tecnologico si integra con il trading (propagazione a valore aggiunto) non più solo sul
IOT bensì anche IOV (Internet of Value), supply chain certification, & fintech etc
i) Intelligenza Artificiale e Digital Manufacturing avranno un’accelerazione.
Quindi, un operatore economico può essere presente in più Business Ecosystem contemporaneamente, e il
compito primario e strategico del management è l’individuazione de business Ecosystem primario al fine di
costruire il Business Ecosystem aziendale: La morte delle tradizionali reti d’impresa “Italian style” che sono
aggregazioni prevalentemente difensive e di protezione e viaggiare verso organizzazioni espansive e
autopropaganti che incorporano costantemente nuovi alleati al fine di acquisire una posizione rilevante in
uno o più tradizionali business sector.
Condividere per crescere & Collaborazione per l’lnnovazione.
Share to Grow & Collaborate to Innovate.
Individuazione del/dei business ecosystem
Tutte le imprese ed organizzazioni sono presenti in uno o più business ecosystem. Compito dell’analista
sarò quello di individuare quello /quelli esistenti e analizzare il ruolo che occupa la propria azienda. Non
necessariamente il ecosystem più grande corrisponde a quello strategico. Potrebbe essere opportuno la
migrazione verso altri ecosystem più adeguati per la crescita e/o per le caratteristiche del /dei
prodotti/azienda. L’analisi della supply chain a monte e a vale (clienti) è certamente il punto di partenza per
l’analista.
Tuttavia, l’analisi non può fermarsi allo scenario nazionale, e necessario scandagliare anche lo scenario
internazionale per evidenziare le opportunità di aprire a nuovi operatori. Avere in mente il disegno dei
diversi ecosystem interconnessi dà la visione di dove la propria azienda potrà posizionarsi entro i prossimi
3-5 anni e definire un piano realistico, strategico, economico-finanziario e industriale a supporto.
Poche sono le imprese che hanno risorse interne in grado di affrontare questo lavoro e avranno necessità di
supporto consulenziale a 360 gradi per un lungo periodo.
Alcune particolarità del mercato italiano.
Contributor connettori: Aziende che collegano due business sector ma che non hanno accesso ai business
sector a monte o a valle. Tutti gli operatori col ruolo di contributor sono sostituibili. Sbocco naturale dei
connector: Scorporare la produzione che è altamente minacciata dalla globalizzazione ed investire nel
trade anche in altri business sector. Salvo casi dove il connector possieda un reale vantaggio competitivo
tecnologico.

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Utilizzare la tecnologia e supporto della creazione
di alleanze e gestire l’economia digitale per avviare
la Digital Transformation.
Business Ecosystem Management Platform.
GDOOX
INNOVAZIONE E LA PIATTAFORMA GDOOX: STRUTTURA
La piattaforma è articolata in
a) Gdoox ERP: Industrializzare la creazione di siti di e-commerce
b) Le infrastrutture tecnologiche condivise
c) I siti in architettura multi sites Distributed Network.
d) database condiviso contenete oltre 200 business sector strutturati per processi, ogni processo
definisce uno o più impianti. ogni impianto è composto da una o più macchine, ogni macchina richiede
equipaggiamenti, accessori e moduli che nell'insieme generano oltre 25.000 categorie di prodotti già
associati agli attributi tecnici e commerciali.
e) il software per la creazione e gestione dell’e-commerce senza alcun intervento di programmazione
software.
POWERFUL CUSTOMER EXPERIECE MANAGEMENT
Le architetture Multi sites Distributed Network aprono la strada alla creazione di alleanze, permette alle
imprese di lavorare autonomamente ma contemporaneamente l’azienda potrà creare rete d’impresa,
creare ed organizzare filiere, potrà creare e gestire la propria supply chain ed avviarsi verso la creazione del
proprio business ecosystem
Distributed Sites vuol dire ridurre gli enormi conti d’internazionalizzazione ma anche l’avviamento di new
business: Tutti i siti, indipendentemente della localizzazione geografica possono condividendo prodotti
allargare la propria massa critica, diventando molto più attrattivi nello scenario globalizzato ed
interconnesso.

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Figura 1 CREAZIONE E MONITORAGGIO DELLE ALLEANZE
Condivisione di prodotti
Ogni operatore presente in un’aggregazione può condividere i propri prodotti con altre aziende il cui sito
sia stato creato nella piattaforma Gdoox. La condivisione genera una o più reti virtuali d’imprese, Tante reti
d’impresa danno origine ad una o più filiere. Tante filiere danno origine ad un ecosistema.
Un prodotto ricevuto in condivisione non può essere successivamente condiviso. Ciò consente di evitare la
creazione di operatori parassita o speculativi.
Governance
La governance delle aggregazioni rimane sotto il controllo dell’aggregatore
Controllo delle attività in un’aggregazione.
Ogni sito presente in un’aggregazione opera autonomamente. Essendo interconnessi, un’agregatore potrà
creare siti che raccolgono tutti i prodotti disponibili presso gli aggregati o creare siti evento per la
partecipazione a trade show in remoto
Le attività svolte in aggregazione potranno essere valutate nel suo insieme in base ai risultati di vendita
ottenuti e visibili ai diversi componenti dell’aggregazione.

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Ogni sito presente nell’aggregazione è un canale digitale ed ogni impresa opera sia come trader
diretto che come propagatore e potrà invitare altri partner a partecipare alla propria aggregazione
o a creare una nuova aggregazione:
Più aumentano i partecipanti, più velocemente cresce sia il singolo Business Ecosystem company
che il Business Ecosystem complessivo di imprese partecipanti ad aggregazioni superiori
diminuendo la competition e proteggendo complessivamente l’insieme dei partner e non solo:
Disincentiva l’abbandono dei partecipanti che perderebbero i vantaggi di operare in un network.
Il modello di business è cambiato:
Non più un’azienda contro migliaia di aziende in competition per una quota di mercato, bensì un
gruppo d’imprese che in network lavorano per consolidare il proprio ruolo nel mercato
globalizzato ed interconnesso.
Figura 2 DISTRIBUTED SITES NETWORK E L'AGGREGAZIONE D'IMPRESE
Vendere B2C e B2B e web marketing
Ogni sito contiene le funzionalità per operare contemporaneamente nel mercato B2C e B2B e non solo. In
ogni sito, incluso i siti di aggregazione è possibile operare con offerte bundle, far cross selling e upselling
nonché configurare offerte con prodotti multi-item.

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Lavorare pensando al futuro: Certificazione di prodotti via blockchain e fintech
Le informazioni dei singoli prodotti o di prodotti compositi possono essere utilizzate per la
certificazione di una filiera ma anche predisposti per creare processi di pagamenti automatizzati
via blockchain. (Creazione e configurazione di Smarth Contract).
Gdoox vuol dire:
Business Transformation,
Digital Economy,
Digital Transformation,
Digital Retail Network,
Digital Export,
Internazionalizzazione,
Smart Contract & Blockchain,
Supply chain management,
SHARE TO GROW & COLLABORATE TO INNOVATE
Il vostro progetto è un nostro progetto:
Contattateci a info@gdoox.com per consulenza gratuita.
Un team di specialisti vi supporterà!
NB: Gdoox è Pay per USE e non intermedia il trade sviluppato ne
i servizi fornito dai partner agli utenti della piattaforma Gdoox.