IL MONDO DELLE
RELAZIONI CHIEDE
SISTEMI E REGOLE
Big data, social, consumerizzazione e mobile offrono opportunità
ma richiedono l’ottimizzazione di processi e sistemi in funzione
delle nuove esigenze, e delle nuove problematiche.
Comunicazione tecnica a misura di nativi digitali nell’Industria 4.0
IL MONDO DELLE RELAZIONI CHIEDE SISTEMI E REGOLE
1. IL MONDO DELLE
RELAZIONI CHIEDE
SISTEMI E REGOLE
Big data, social, consumerizzazione e mobile offrono opportunità
ma richiedono l’ottimizzazione di processi e sistemi in funzione
delle nuove esigenze, e delle nuove problematiche
Secondo i dati di Gartner, il software di gestione delle tore comune che ne consenta l’analisi e la trasfor-
relazioni con i clienti (CRM), è uno dei segmenti in mazione in informazione – spiega Cossu –. Poi sicu-
maggior crescita nell’ultimo periodo, in termini di ramente servono strumenti che consentano di
spesa mondiale, sul mercato generale degli applica- organizzare il repository di queste informazioni se-
tivi. Si assiste dunque a una ripresa del mercato del condo una logica, ad esempio strumenti di CRM in
Customer Relationship Management, con le aziende senso ampio per quanto riguarda le relazioni con i
che riprendono fiducia in questi sistemi e dimostrano clienti, e sistemi che partendo dalle informazioni con-
particolare attenzione verso gli investimenti in grado sentano di prendere decisioni corrette. Ma soprat-
di promuovere la ritenzione dei clienti e di tutto serve un partner tecnologico in grado
migliorare la loro esperienza. di accompagnare l’azienda nella progetta-
Un secondo trend è costituito dai social zione e nell’implementazione di un’archi-
media, che offrono alle aziende opportunità tettura di questo tipo, tenendo conto anche
di grande interesse per le interazioni con di- delle nuove problematiche di sicurezza e
pendenti, partner commerciali, clienti, pro- gestione della privacy che il nuovo mondo
spect e tutti gli interlocutori anonimi che delle relazioni presenta”.
partecipano all’espressione sociale del Web.
Ci sono poi la consumerizzazione e la mo- BRAIN FORCE SpA fa parte del gruppo
bilità, due fenomeni in parte legati, che a BRAIN FORCE HOLDING AG, multinazionale
loro volta si basano sulle relazioni, spostano europea di software e servizi, presente in
il focus dalle organizzazioni agli individui, sette paesi e quotata alla borsa di Vienna.
generano in modo esponenziale dati non L’azienda opera in Italia dal 1986 come so-
strutturati e alimentano la necessità di si- cietà di consulenza IT focalizzata sull’ottimiz-
Antonio Cossu,
stemi estremamente flessibili. Business Development
zazione dei processi del sistema informativo
“Anche da parte nostra abbiamo rilevato una Business Solution e dell’infrastruttura. L’offerta è completata da
crescente attenzione del mercato verso la una struttura EDU certificata per fornire la
gestione delle relazioni che hanno a che fare formazione IT sulle principali soluzioni e tec-
con il mondo dei clienti, dei fornitori e degli utenti – nologie di riferimento del mercato.
afferma Antonio Cossu, Business Development Busi- BRAIN Force ha chiuso a settembre l’anno fiscale
ness Solution di BRAIN Force –. Le aziende comin- 2011 con un fatturato di 22 milioni di euro e uno staff
ciano a rendersi conto che tutte le realtà tendono a di circa 250 persone. Ha sede legale e operativa a
comunicare non tanto come entità organizzative spe- Milano (Cologno Monzese) ed è presente sul territo-
cifiche, ma come individui che le compongono e che rio con filiali a Roma e Padova (Sarmeola di Rubano).
si relazionano tra loro a tantissimi livelli tramite i social Annovera tra i propri Clienti alcune delle principali
network, servendosi dei device più congeniali allo aziende italiane sia nel mercato delle grandi sia in
scopo, smartphone e i tablet in questo momento. quello delle piccole e medie imprese.
Tutto questo genera una nuova grande massa di dati,
in gran parte destrutturati, residenti in parte all’interno
dell’azienda e in parte fuori, difficilmente organizzabili www.brainforce.it
in forma di informazioni, all’interno dei quali ci si co-
mincia però a rendere conto che esiste un valore sfrut-
tabile ai fini del business”.
Come? “Il primo passo potrebbe essere un’analisi dei
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dati a disposizione e il trasferimento in un conteni-