Intervista al Segretario Generale della Camera di Commercio Italo-Maltese, Denis Borg il quale ci racconta la sua esperienza con l'europrogettazione e dei progetti futuri della Camera in questo settore.
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Camera di Commercio italo- Maltese
1. CAMERA DI COMMERCIO ITALO – MALTESE
Per il secondo numero del 2017, abbiamo chiesto al Segretario
Generale della Camera di Commercio Italiana a Malta Denis Borg
di condividere la sua esperienza con i progetti europei e parlarci
dei progetti futuri della Camera in questo settore.
Buongiorno Dott. Borg. Da dove è iniziata l’esperienza della
vostra Camera con l’europrogettazione?
L’esperienza della Camera è iniziata nel 2005, quando abbiamo
vinto un primo finanziamento per un progetto a valere sul
Programma Interreg Italia-Malta. L’iniziativa ci è stata proposta dal
comune di Sciacca, in provincia di Agrigento, come capofila del
progetto, ed ha visto la partecipazione di altri enti Siciliani e
Maltesi. Il progetto, intitolato Med-Pot (Mediterranean Pack of
Tourism by the Art of Pottery and Ceramic), aveva l’obbiettivo di
diffondere innovazione di prodotto per il settore ceramico e di servizi per il settore turistico,
partendo dalla valorizzazione del patrimonio culturale e trasformandolo in valore aggiunto
attraverso un’azione di cooperazione che esaltasse i valori comuni dei due Paesi. Il progetto ha
avuto una durata di due anni, si è concluso nel 2008 con discreto successo. Purtroppo, però, il
progetto non ha raggiunto gli obbiettivi sperati nel lungo periodo, ovvero non ci sono state le
ricadute sperate sul turismo legato al settore ceramico.
Quali altri finanziamenti avete ottenuto?
Sempre sull’Interreg Italia-Malta, abbiamo presentato un progetto nel 2010, che ha poi ottenuto il
finanziamento ed è iniziato nel 2011, dal titolo “Out of the Blue - Isles in the MEDiterranean”.
L’obbiettivo del progetto era la creazione di una proposta turistica comune eco-sostenibile e la
promozione della stessa su canali innovativi e target di nicchia, allo scopo di perseguire un modello
turistico diffuso nel tempo (destagionalizzazione) e nello spazio (percorsi alternativi). Leader
partner era sempre il Comune di Sciacca, questa volta affiancato da altri comuni italiani e maltesi e
dall’ufficio del turismo maltese. La Camera, in questo progetto, ha ottenuto un finanziamento
sostanzioso di oltre 150.000€, su un valore totale del progetto di circa 740.000€.
Come vi siete trovati a partecipare a progetti Interreg? Quali sono state le difficoltà e le criticità?
In linea generale, direi che non ci sono state grosse difficoltà e che i progetti sono stati portati a
termine nei tempi previsti. Ovviamente, abbiamo dovuto imparare molte cose implementando il
progetto, e quindi c’è voluto del tempo per riuscire ad adattarsi ai meccanismi richiesti dall’ente di
gestione (la Regione Sicilia). Nel secondo progetto, l’unica problematica che abbiamo dovuto
affrontare è stata la necessità di anticipare le somme relativi ai contributi europei nell’ambito di
Med-Pot, una problematica che siamo riusciti a gestire senza troppe difficoltà.
Negli ultimi anni, quali altre progettualità avete presentato?
Poco tempo fa abbiamo presentato uno splendido progetto ENPI sulla tematica della cucina
mediterranea. Purtroppo, il progetto non è passato per un problema di interpretazione dei requisiti
di progetto, ovvero la richiesta che il 50% del finanziamento fosse dedicato ai Paesi extra-UE. Per
noi il requisito veniva raggiunto utilizzando quella quota di fondi nei Paesi terzi, anche se il budget
era assegnato ad un ente basato nell’UE, mentre la Commissione ha valutato che il finanziamento
2. dovesse andare direttamente ai partner dei paesi terzi. La questione, infatti, è stata poi specificata
nei successivi bandi.
Recentemente si è chiuso il nuovo bando di Interreg Italia-Malta, sul quale abbiamo presentato ben
7 progetti come partner. Le tematiche sono svariate, dai migranti all’ambiente, dalla mobilità dei
lavoratori all’innovazione tecnologica. Speriamo che almeno un paio di questi progetti vengano
finanziati, incrociamo le dita!
Scrivete voi tutti questi progetti oppure vi inserite in progetti scritti da altri?
Internamente, non abbiamo l’expertise per scrivere interamente dei progetti, al limite possiamo
collaborare alla scrittura di alcune parti. Per il progetto ENPI ci siamo rivolti ad un consulente
esterno, un project manager che si è occupato di tutta la parte di scrittura del progetto. Per gli altri
progetti, in alcuni casi abbiamo un ruolo più passivo ed in altri più attivo. Nei due progetti Interreg
che abbiamo vinto, siamo stati contattati dal Comune di Sciacca che ha voluto coinvolgerci. In altri
casi, siamo stati noi a proporci come partner ad organizzazioni che conoscevamo. Nell’ultimo bando
Interreg, abbiamo dovuto anche rifiutare alcune proposte di progetto, per evitare una mole
eccessiva di lavoro.
Come siete organizzati internamente per gestire i progetti?
Noi non abbiamo una struttura interna dedicata ai progetti, anche perché finora non ne abbiamo
mai implementato più di uno alla volta. Nel caso in cui dovessimo vederci finanziati più progetti
contemporaneamente, è ovvio che dovremmo assumere del personale per coprire le esigenze di
implementazione.
Quali sono, in generale, le tematiche forti della Camera Italo-Maltese?
Come saprà, Malta è un centro finanziario di primo piano in Europa, quindi tutte le tematiche
relative al settore finanziario sono di nostro interesse, dall’educazione alla formazione fino agli
strumenti finanziari. La vocazione di Malta è turistica, quindi anche su questa tematica abbiamo
sviluppato progetti in passato. Inoltre, abbiamo una consolidata expertise nella comunicazione,
nell’organizzazione di eventi e seminari, e nella formazione.
Chiudo l’intervento chiedendole quali consigli darebbe ai suoi colleghi che ancora non si sono
cimentati nella progettazione europea.
Guardi, ritengo che i progetti europei rappresentino il futuro per le Camere di Commercio da molti
punti di vista: da quello formativo, perché i progetti permettono di creare know-how interno da
offrire poi ai soci e al tessuto economico locale, ma anche da quello economico, perché permettono
di fare attività e coprire spese che non sarebbe possibile sostenere altrimenti. So che, almeno
all’inizio, i progetti europei possono sembrare problematici e molto impegnativi, ma bisogna
buttarsi e si imparerà in fretta. E poi si può sempre rivolgersi ai propri colleghi per avere un aiuto,
come è stato per me quando seguii un corso di europrogettazione presso la Camera di Commercio
Italo-Belga. Questo tipo di corsi sono utilissimi per gettare le basi della propria esperienza con i
finanziamenti europei, ma nulla sostituisce l’esperienza pratica di gestione dei progetti!
Web site Maltese-Italian Chamber of Commerce
www.micc.org.mt; www.italiamalta.net