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maggio 2014
ASSOCIAZIONE ITALIANA PAZIENTIASSOCIAZIONE ITALIANA PAZIENTI
LLEUCEMIAEUCEMIA MMIELOIDEIELOIDE CCRONICARONICA
Sede: via Ariberto n.3, 20144 Milano
Tel. 02.58103979
Email: aip.info@libero.it
Sito internet: www.aipleucemiamieloidecronica.it
PRESENTAZIONE IV CONVEGNO AIPLMCPRESENTAZIONE IV CONVEGNO AIPLMC
TRIUGGIO – 10.05.2014TRIUGGIO – 10.05.2014
Associazione ONLUSAssociazione ONLUS
Carolina MercurioCarolina Mercurio
INIBITORI E PAZIENTI: STATO DELL’ARTE
maggio 2014
Prof. Carlo Gambacorti Passerini
Direttore Unità di Ricerca Clinica
Ospedale San Gerardo Monza
Presso l’unità di ricerca clinica dal 2003 al 2012 sono stati trattati conPresso l’unità di ricerca clinica dal 2003 al 2012 sono stati trattati con
imatinib 102 pazienti con dose pari a 400 mg al giorno.imatinib 102 pazienti con dose pari a 400 mg al giorno.
L’intervallo di tempo trascorso dal giorno della diagnosi all’inizio dellaL’intervallo di tempo trascorso dal giorno della diagnosi all’inizio della
terapia è stato mediamente di 15gg.terapia è stato mediamente di 15gg.
Lo schema di monitoraggio è stato ed è il seguente:Lo schema di monitoraggio è stato ed è il seguente:
- Citogenetica ogni 3/6/9/12/24/36/48 e 60 mesi- Citogenetica ogni 3/6/9/12/24/36/48 e 60 mesi
- PCR ogni 3-4 mesi- PCR ogni 3-4 mesi
E’ emerso che dopo 2 anni di osservazione la percentuale di pazienti cheE’ emerso che dopo 2 anni di osservazione la percentuale di pazienti che
ha visto trasformare la malattia da cronica ad accelerata o in crisi blastica èha visto trasformare la malattia da cronica ad accelerata o in crisi blastica è
stata dello 0%.stata dello 0%.
Mentre la percentuale di coloro che hanno avuto una risposta citogeneticaMentre la percentuale di coloro che hanno avuto una risposta citogenetica
completa dopo 12 mesi è stata dell’86%.completa dopo 12 mesi è stata dell’86%.
E’ stato avviato uno studio con il quale si è voluto comparare il tasso di mortalitàE’ stato avviato uno studio con il quale si è voluto comparare il tasso di mortalità
dei pazienti trattati con inibitori con il tasso di mortalità della popolazione italianadei pazienti trattati con inibitori con il tasso di mortalità della popolazione italiana
normale (ISTAT 2004).normale (ISTAT 2004).
Il totale dei pazienti osservati è stato di 832 di cui 487 uomini e 345 donne.Il totale dei pazienti osservati è stato di 832 di cui 487 uomini e 345 donne.
Si è osservato che la causa di morte di 10 dei 41 pazienti deceduti (24.4%) eraSi è osservato che la causa di morte di 10 dei 41 pazienti deceduti (24.4%) era
dovuta ad una progressione della malattia.dovuta ad una progressione della malattia.
Dopo 8 anni il 95,2% degli osservati era ancora in vita.Dopo 8 anni il 95,2% degli osservati era ancora in vita.
maggio 2014
Il tasso di sopravvivenza di un paziente trattato con inibitori non èIl tasso di sopravvivenza di un paziente trattato con inibitori non è
statisticamente diverso da quello della popolazione normale (vedi grafico).statisticamente diverso da quello della popolazione normale (vedi grafico).
maggio 2014
Tutto ciò implica che per i pazienti che si ammalano di leucemia mieloideTutto ciò implica che per i pazienti che si ammalano di leucemia mieloide
cronica le possibilità di cura sono davvero tante:cronica le possibilità di cura sono davvero tante:
Oggi ci sono 250 pazienti seguiti dall’unità di ricerca clinica a Monza.Oggi ci sono 250 pazienti seguiti dall’unità di ricerca clinica a Monza.
Di questi solamente 80 sono soci effettivi dell’Associazione Italiana PazientiDi questi solamente 80 sono soci effettivi dell’Associazione Italiana Pazienti
leucemia Mieloide Cronica e per poter mantenere questi privilegi di curaleucemia Mieloide Cronica e per poter mantenere questi privilegi di cura
dobbiamo essere in molti.dobbiamo essere in molti.
Interessi legati alle case farmaceutiche potrebbero vanificare gli sforzi deiInteressi legati alle case farmaceutiche potrebbero vanificare gli sforzi dei
nostri ricercatori e noi pazienti potremmo vedere ridotte le nostrenostri ricercatori e noi pazienti potremmo vedere ridotte le nostre
opportunità di cura.opportunità di cura.
In Italia ci sono attualmente 10.000-15.000 pazienti affetti da LeucemiaIn Italia ci sono attualmente 10.000-15.000 pazienti affetti da Leucemia
Mieloide Cronica ed è previsto che diventeranno 30.000 entro il 2023.Mieloide Cronica ed è previsto che diventeranno 30.000 entro il 2023.
maggio 2014
maggio 2014
MATERNITA’ E PATERNITA’ PER PAZIENTI IN CURA CON IMATINIB E
ALTRI TKI
DISTURBI DELLA SFERA SESSUALE IN CORSO DI TERAPIA
PIANIFICAZIONE DI UNA GRAVIDANZA E CONCEPIMENTO
Dott.ssa Elisabetta Abruzzese
Ematologia Ospedale S.Eugenio Roma
maggio 2014
GIMEMA CML WP AGE DISTRIBUTION
AGE 2002-2007 (N 600)
<20 1%
21-30 6%
31-40 19%
41-50 22%
51-60 22%
61-70 19%
<70 11%
MEDIAN 52
Courtesy of G. RostiCourtesy of G. Rosti
48%48%
Disturbi della sfera riproduttiva maschile e inibitori di ABLDisturbi della sfera riproduttiva maschile e inibitori di ABL
 E’ probabile che ci sia una differenza sostanziale tra assunzione diE’ probabile che ci sia una differenza sostanziale tra assunzione di
questa categoria di farmaci in periodo pre-puberale e post-puberale.questa categoria di farmaci in periodo pre-puberale e post-puberale.
 Nel periodo puberale, l’apparato riproduttivo in entrambi i sessi, ma inNel periodo puberale, l’apparato riproduttivo in entrambi i sessi, ma in
particolare nei maschi, va incontro ad un processo maturativo cheparticolare nei maschi, va incontro ad un processo maturativo che
coinvolge segnali bloccati dagli inibitori di ABL (c-kit e PDGFR).coinvolge segnali bloccati dagli inibitori di ABL (c-kit e PDGFR).
 Tale condizione rende particolarmente delicato il testicolo.Tale condizione rende particolarmente delicato il testicolo.
 I dati disponibili in pazienti che hanno assunto inibitori kinasici diI dati disponibili in pazienti che hanno assunto inibitori kinasici di
questa categoria a partire dal periodo pre-pubere sono scarsi.questa categoria a partire dal periodo pre-pubere sono scarsi.
 Un lavoro ha descritto una riduzione severa della produzione diUn lavoro ha descritto una riduzione severa della produzione di
spermatozoi in un paziente sotto imatinib a partire dall’età di 9 anni.spermatozoi in un paziente sotto imatinib a partire dall’età di 9 anni.
 Una condizione analoga è stata osservata in un paziente trattato conUna condizione analoga è stata osservata in un paziente trattato con
imatinib per sindrome ipereosinofila dall’età di 16 anni.imatinib per sindrome ipereosinofila dall’età di 16 anni.
maggio 2014
Per quanto concerne i pazienti adulti, non esistono dati su assunzione di inibitori di ABL e ripercussioni sulla capacità diPer quanto concerne i pazienti adulti, non esistono dati su assunzione di inibitori di ABL e ripercussioni sulla capacità di
produrre spermatozoi.produrre spermatozoi.
Tuttavia, i risultati sulle gravidanze da padri in terapia sembrano essere tranquillizzanti.Tuttavia, i risultati sulle gravidanze da padri in terapia sembrano essere tranquillizzanti.
Diverso è l’effetto che imatinib e farmaci analoghi possono provocare sulla steroidogenesi testicolare, cioè sullaDiverso è l’effetto che imatinib e farmaci analoghi possono provocare sulla steroidogenesi testicolare, cioè sulla
produzione di testosterone.produzione di testosterone.
In una popolazione di pazienti adulti in terapia con imatinib si è assistito ad una riduzione costante dei livelli diIn una popolazione di pazienti adulti in terapia con imatinib si è assistito ad una riduzione costante dei livelli di
testosterone circolante, accompagnata in una parte di essi dallo sviluppo di ginecomastia.testosterone circolante, accompagnata in una parte di essi dallo sviluppo di ginecomastia.
Non sono disponibili dati su disfunzione erettile e desiderio sessuale.Non sono disponibili dati su disfunzione erettile e desiderio sessuale.
ConclusioniConclusioni
•E’ possibile che farmaci inibitori di ABL che inibiscano anche c-Kit e PDGFRs possano indurre una riduzione dellaE’ possibile che farmaci inibitori di ABL che inibiscano anche c-Kit e PDGFRs possano indurre una riduzione della
secrezione di testosterone.secrezione di testosterone.
•In una porzione di questi pazienti può comparire ginecomastia.In una porzione di questi pazienti può comparire ginecomastia.
•Non sembrano esserci problemi con la capacità fecondante di maschi in terapia.Non sembrano esserci problemi con la capacità fecondante di maschi in terapia.
•Non è noto l’effetto su capacità fecondante di maschi che abbiano iniziato la terapia prima della pubertà.Non è noto l’effetto su capacità fecondante di maschi che abbiano iniziato la terapia prima della pubertà.
•Non sono descritti gli effetti sulla sfera sessuale (disfunzione erettile, libido)Non sono descritti gli effetti sulla sfera sessuale (disfunzione erettile, libido)
•Da casistica personale si puo’ evidenziare che il problema della libido riguarda principalmente imatinib (sia per il sessoDa casistica personale si puo’ evidenziare che il problema della libido riguarda principalmente imatinib (sia per il sesso
maschile che per quello femminile), mentre per quanto riguarda la disfunzione erettile questa e’ piu’ evidente in pazienti dimaschile che per quello femminile), mentre per quanto riguarda la disfunzione erettile questa e’ piu’ evidente in pazienti di
eta’ piu’ avanzata e riguarda soprattutto farmaci quali nilotinb e ponatinib.eta’ piu’ avanzata e riguarda soprattutto farmaci quali nilotinb e ponatinib.
maggio 2014
Esposizione ad imatinib durante la gravidanza
 Concentrazione imatinib e attivo metabolita (CGP74588) sangue placentare, placenta, sangue cordonale,
 in 2 gravidanze (III tr.)
 Concentrazione piu’ alta
 Placenta
 Sangue materno
 Bassa o non evidenziabile sangue cordonale
 Basso trasferimento cordonale dalla placenta
Nilotinib e gravidanza
 Nilotinib e’ una piccola molecola strutturalmente simile al glivec.
 Negli studi preclinici e’ stata usata in topi e conigli in gravidanza.
 La concentrazione fetale e’ circa il 10% rispetto al sangue materno, mentre e’ piu’ alta nel fegato (+1.6 volte)
 Non v’e’ stata evidenza di teratogenicita’, ma il nilotinib e’ embriotossico e fetotossico ad alte dosi (>800 mg)
 Sono state segnalate anomalie scheletriche
Gravidanza e dasatinib
 Il dasatnib non da’ problemi a livello testicolare in animali a dosaggi terapautici, ma e’ un farmaco teratogenico, si
ritrova a dosaggi rilevabili in tutti gli organi materni ed e’ secreto nel latte. La tossicita’ embrio-fetale include
difestti scheletrici, edema generalizzato e microepatia.
 Il farmaco e’ strutturalmente non correlato ad imatinib, ma agisce su piu’ bersagli
 Quando una singola dose di dasatinib e’ stata data a topi gravide il 13-39% del farmaco e’ stato ritrovato nei vari
organi e nel sangue dei feti a significare una importante esposizione al farmaco
maggio 2014
Altri inibitori
Bosutinib - i dati in vitro hanno mostrato, analogamente agli studi sugli altri inibitori, teratogenicita’ in gravidanza in
animali specie a carico dell’apparato scheletrico
Ponatinib - problemi di osteogenesi cui si associa alterata formazione di alcuni organi (rene, ovaio, utero, testicolo) e
malformazioni vascolari negli animali in gravidanza testati
Esposizione Materna a TKI
Imatinib- 234 gravidanze (alcune gemellari o piu’ di una gravidanza per paziente). Esposizione al farmaco (per
trimestre) e outcome è noto per 196 casi (83%); di queste gravidanze portate avanti 10% anomalie (tutte in pazienti
esposte durante organogenesi e oltre in corso di gravidanza), 11% aborti spontanei.
Nilotinib- 47 gravidanze, 1 con anomalie, non noti i dettagli.
Dasatinib- 21 gravidanze,7aborti (4 indotti, di cui uno 17a sett. per malformazioni in una paziente che non aveva
interrotto farmaco, 2 spontanei).
TKI nella paternita’
Imatinib- 150 casi segnalati (alcuni multipli/gemellari). 2 con problemi
Nilotinib- 37 casi, 1 con malformzazioni (aborto terapeutico)
Dasatinib- 9 casi, non problemi per 7
Bosutinib- 4 casi, nessun problema (1 non esposto-criopreservazione e fecondazione assistita)
• NB: il processo di formazione degli spermatozoi richiede 72 giorni
maggio 2014
Suggerimenti per pianificare una gravidanza
Pre-concepimento • Preferibilmente 24 months MMR/CMR
• Escludere cause piu’ comuni infertilita’-sterilita’
•Lavorare con un team che e’ in grado di gestire
l’intero periodo (ematologo, ginecologo, neonatologo)
Interruzione del farmaco pre-
concepimento
• 7- 10 giorni prima del ciclo (post ovulazione) o
nell’immediata certezza concepimento
Monitoraggio e terapia in corso
di gravidanza
• valutazione mensile/bimestrale RQ-PCR
• Nessun trattamento se >MMR/CMR
• IFN or IMA se necessari dopo il 4 mese
Dopo il parto • Allattamento al seno: si colostro (3-5gg)
•Nessuna ripresa della terapia e possibilita’
allattamento prolungato se >MMR
maggio 2014
Protocollo di sospensione Glivec ISAV (imatinib stop with deep PCR
assay validation)
Total enrolled patients: 112 Off study patients: 5Figure 1:centers’ localization and patients enrolled.
Figure 2:enrollment trend.Figure 2:enrollment trend.
Outcome after interruption 11) CMR) CMR
2)2) 0<PCR<0.10<PCR<0.1
3)3) RELAPSERELAPSE
Cumulative probability of relapse: 61%Cumulative probability of relapse: 61% (32/78 = 41%(32/78 = 41%
relapses at >=12m FU)relapses at >=12m FU)
[95% CI: 0.33 - 0.90][95% CI: 0.33 - 0.90]
78% of relapse occurred within 6 months from imatinib78% of relapse occurred within 6 months from imatinib
discontinuationdiscontinuation
Median time from first PCR + to relapse: 2.04 monthsMedian time from first PCR + to relapse: 2.04 months
[95% CI: 1.61 – 7.49][95% CI: 1.61 – 7.49]
Loss of MMR: 24 patientsLoss of MMR: 24 patients
Loss of CCyR: 8 patientsLoss of CCyR: 8 patients
Progression: 0 patientsProgression: 0 patients
Median time from relapse to CMR/MMR after imatinibMedian time from relapse to CMR/MMR after imatinib
resumption: 2.04 monthsresumption: 2.04 months [95% CI: 1.15 – 2.43][95% CI: 1.15 – 2.43]
33
11
22
Example of 10 pts comingExample of 10 pts coming
from group 2 (blue lines)from group 2 (blue lines)
and 3 (green lines).and 3 (green lines).
Three patients groups.Three patients groups.
maggio 2014
La LMC puo’ complicare una gravidanza?
 Si, se la paziente effettua terapia, ma le possibilita’ di successo di una gravidanza pianificata in una
paziente in fase cronica sono attualmente molto buone.
 Vecchi dati suggeriscono un aumento del tasso di abortivita’ spontanea, di basso peso alla nascita e di nascite
pre termine in mamme con CML , ma studi piu’ recenti hanno smentito specie in gravidanze controllate, questi
dati.
 Non e’ stato descritto NESSUN CASO di trasmissione della CML dalla mamma al bambino.
Puo’ la LMC peggiorare in corso di gravidanza?
 No, il decorso della malattia non e’ influenzato dalla gravidanza (la malattia non evolve in fase
accelerata/blastica)
 Va considerata pero’ la possibilita’ di una perdita della risposta dovuta alla sospensione della terapia
 Pazienti in buona risposta che hanno interrotto il trattamento in corso di gravidanza ed hanno poi ripreso
trattamento dopo il parto (anche in caso di perdita della risposta molecolare/citogenetica), hanno tutte ritrovato
entro pochi mesi dalla ripresa della terapia la risposta iniziale.
 In pazienti in eta’ fertile alla diagnosi il planning di una gravidanza deve essere introdotto nella pratica clinica
 Imatinib durante la gravidanza: rischio aumentato di anomalie fetali periodo organogenesi (5-12 sett.-31-71 gg post
concepimento)
 TKI II generazione non dati sufficienti. Attenzione al Dasatinib.
 Donne fertili = contraccezione adeguata
 Gravidanza “inattesa” RISCHIO/BENEFICIO su base individuale
 Imatinib DEVE ESSERE EVITATO in gravidanza SE NON strettamente necessario, eventuale somministrazione dopo I
trimestre (a placenta ed organi formati >12 settimana)
 Interferone-leucaferesi-idrossiurea-anagrelide alternative
 Apparentemente non speciali precauzioni in caso assunzione paterna imatinib/altri inibitori (follow up accurato per
malformazioni)
Registro nazionale/internazionale dei concepimenti/gravidanze
maggio 2014
COPING:
GESTIONE ATTIVA DEI PROBLEMI. RISORSE MESSE IN CAMPO
DALL’INDIVIDUO PER RISOLVERE UN PROBLEMA IN MODO ATTIVO
Dott.ssa Alessandra Marazzani
Visconti
Studio Psichemilano - Milano
maggio 2014
Perchè vi parlo di coping? E' l'insieme degli sforzi cognitivi e comportamentali che le persone utilizzano per
ridurre o tollerare le minacce interne o esterne che ci sovrastano. Lazarus parla più semplicemente di “stategie
di aggiustamento” che si declinano sia facendo attività concrete che attraverso lo sviluppo di pensieri
divergenti.
Il coping è una difesa di sé, volta a contenere le emozioni angosciose, consce e inconsce, che possono
pervadere tutto il nostro essere.
Es. di comportamenti di fronte alla malattia:
l'iniziale isolamento dagli altri, cercare di razionalizzare tutto per avere il controllo, cercare protezione e ritrovarsi
sempre dipendenti nel gestire le varie fasi, avere pensieri fatalistici o di colpa rispetto a quanto accade, essere
spesso aggressivi o in collera e magari scaricare la rabbia su chi è intorno a noi.
Ogni forma di adattamento alla malattia analizzata attraverso il coping cerca di vagliare quanto le difese messe
in atto sono figlie di una visione efficace del problema. La capacità di aggiustamento interviene quando si
rompe un'equilibrio, quando la malattia diventa un danno e la nostra vita, così come la conosciamo va in
crisi.L'entrare in crisi non è solo legato al nostro corpo, alla malattia che si manifesta ma è tutto il nostro essere
che si disequilibria.
La collega Minichini con cui lavoro mi ricorda spesso che l’ideogramma cinese della parola crisi è composto
dalla combinazione di due parole: pericolo e opportunità (Wej-ji). Nella situazione di crisi può annidarsi un
opportunità e mi auguro che lo possiate avvertire nel mio intervento.
maggio 2014
PREMESSA
Alcune strategie di difesa sono troppo dispendiose, ci mettono in una posizione di grande stress e quindi dobbiamo
comprendere come funzioniamo e di come ci muoviamo, da un punto di vista mentale quando arriva la malattia...
La malattia porta un danno, a volte grande a volte più lieve ma è sicuramente uno stravolgimento. Credo che questo
danno possa essere affrontato meglio, direi molto meglio se i malati utilizzano questo periodo per curarsi bene. Per
BENE intendo anche che possano fare i ricercatori delle proprie risorse mentali e anche mettere a frutto quelle che
già conoscono di se stessi.
IMMAGINE GUIDATA:
es. Immaginata che fra 1 ora arriva un’alluvione in casa: come ci comportiamo? 1) prendo l'essenziale: devo
scegliere che cosa mi sarà più di aiuto quando starò lontano dalle certezze... documenti, vestiti per il caldo, per il
freddo, il cellulare per tenere i legami. Libri e pc per distrarmi o lavorare a distanza, Cibo per l’inizio….
Tappe per un buon coping:
1) La prima messa a fuoco è proprio questa: riguarda il comprendere quanto la malattia attraverso i suoi sintomi
stravolge il nostro stile di vita....E' arrivata l'alluvione e ce ne stiamo andando dalla nostra vecchia vita.
Che cosa è cambiato in concreto nella nostra quotidianità ? Potrebbe essere utile passare in rassegna come
abbiamo vissuto in questo ultimo anno e che ritmo di impegni abbiamo avuto prima dell’alluvione.
2) Tempo: come era prima e dopo ? questa chiarezza sullo stile di vita ci sarà utile per pensare ad ora, a che cosa sta
cambiando e di che cosa potremmo avere bisogno ora? Non possiamo tenere certi impegni, il nostro fisico non
regge lo sport di prima? Cosa possiamo trovare quindi che ci dia una soddisfazionecompensazione, che ci restituisca
una forma di benessere che prima non c'era, e che piano piano si sostituisca a quanto andato, perso?
3) La malattia ci obbliga a cercare strategie d'intervento che ci aiutino a trovare un nuovo equilibrio, ci obbliga ad
essere flessibili, ad adattarci come se fossimo un po’ “sfollati” a casa nostra. Dopo l’alluvione si torna a casa ma è
come se una parte di casa non ci sia più, ci si guarda da fuori e tutto diventa nuovo. A volte, capita che prima di essere
malati si sia condotto una vita troppo stressante, senza pause che non ci hanno fatto apprezzare chi siamo e come e' la
nostra vita. La malattia ci obbliga a diventare consapevoli, a non essere sempre di corsa, a cambiare la visione sulla
nostra vita e che cosa e' ora veramente importante...
maggio 2014
4) BANG: una volta arrivata l’alluvione, la casa, il nostro modo di sentirci diventerà nuovo, guarderemo tutto
con altri occhi oltre a quelli delle nostalgia. Il nuovo, diverso mette insicurezza e per affrontarlo è utile sentirsi
appoggiati, non soli, che non significa solo la famiglia stretta o gli amici ma anche i medici, l’asociazione. come
la vostra che si occupa di condividere e fare gruppo per affrontare questo passo nuovo. Spesso il cambiamento
e' difficile da realizzare da soli, occorre un coach, un sostegno psicolgico che vede dal di fuori la situazione e
aiuta a guardare con maggior distacco e obiettività la malattia. Uno degli aspetti difficili da trattare con noi
specialisti è quello dell'accettazione della malattia ( spesso non la si accetta) e quali possono essere gli
strumenti giusti per il cambiamento. La malattia è non è dunque solo danno, ma porta anche ad opportunità e a
cambiamenti positivi.
5) Ecco quindi che il concetto di RETE diventa importante: lo scambio delle info. Cercare di aver vicino gli altri
per affrontare la malattia… coltivare le relazioni consente di accrescere la propria capacità di resilienza,
termine preso a prestito dalla metallurgia che indica la proprietà che alcuni materiali hanno di conservare la
propria struttura o di riacquistare la forma originaria dopo essere stati sottoposti a schiacciamento o
deformazione. connota la capacità di ciascun individuo di affrontare gli eventi stressanti o traumatici e di
riorganizzare nella maniera migliore la propria vita.
Tipi di copyng: es. di strategie di aggiustamento.
Risoluzione del problema: “ Ho stabilito un piano d'azione e lo sto seguendo”
Spirito combattivo: “ ho resistito e lottato sempre per affrontare le varie fasi”
Distanziarsi dal problema: “ Ho cercato di non pensarci, ho continuato a fare la mia vita”
Ricerca di Sostegno esterno: “ mi sono sempre confrontato e affidato agli altri, senza loro non ce l'avrei fatta”
Rivalutazione positiva: “ Da questa esperienza sono uscito più forte”.
maggio 2014
CONCLUSIONE
Stati emotivi comprensibili da non demonizzare
In modo trasversale alcune emozioni incidono nelle varie fasi della malattia e condizionano
fortemente i nostri stili di coping. Dobbiamo pensare che ci saranno e che fanno parte della
dotazione di base di qualsiasi malattia cronica. I principali tratti sono 2: lo stato ansioso, il farci
prendere dalla preoccupazione rispetto le attese e le incertezze dell'evolversi della malattia.
L'altro, è quello depressivo, il vivere con un umore tendenzialmente triste, facendosi prendere
dallo sconforto e dal pensiero di non farcela.
Essere Super-Eroi
La malattia nolente o volente ci porta in una dimensione sovra-individuale: essere malati di
leucemia è un'esperienza che va oltre noi, ci porta ad aprire orizzonti mai immaginati, conoscere
dolori, speranze ,emozioni mai sentite prima. Per quanto possa sembrare strano chi si ammala
di una malattia importante come questa si confronta con la sua parte “Eroica”, perchè è
chiamato ad affrontare e superare un'esperienza fisica ed emotiva unica ed è importante che si
possa sentire di viverla come una sfida, un pericolo ed anche un'opportunità, Questa sfida infatti,
è una lotta da intraprendere che richiede coraggio, molto coraggio e, come tutte le avventure
degli eroi, sappiamo che in parte è solitaria.
BUONA LOTTA!
maggio 2014
POSSIBILI STRUMENTI PER IL RITORNO ALLA SALUTE:
MINDFULNESS, TERAPIA PSICOLOGICA E VISUALIZZAZIONI
Dott.ssa Luisa Maria Merati
Medicina psicosomatica - Milano
maggio 2014
STRESS-SISTEMA IMMUNITARIO – MALATTIA
➔ LO STRESS PROLUNGATO (CORTISOLO) RIDUCE LA FUNZIONALITA'
DEL SISTEMA IMMUNITARIO
➔ LE ENDORFINE(OPPIOIDI ENDOGENI) FAVORISCONO LA FUNZIONE
DEL SISTEMA IMMUNITARIO
LIBERARSI E LIBERARE DALLO STRESS ATTRAVERSO:
 Impermanenza
 Empatia
 Compassione
 Equanimità
 Consapevolezza
maggio 2014
IMPERMANENZA
Tutto ciò che ci appare permanente in realtà è solo momentaneo e costantemente in via di
trasformazione compresi gli eventi negativi;
Acquisire consapevolezza, imparare ad accettare completamente ogni istante della nostra
esperienza.
EMPATIA
Accedere al mondo percettivo dell'altro e sentircisi a proprio agio,con delicatezza,senza giudicare,senza
paura,senza perdersi nel mondo dell'altro e tornando agevolmente al proprio
COMPASSIONE
La capacità di discernere per aiutare in modo appropriato.
Conoscenza vitale,attiva di ciò che è appropriato in una data situazione e saggezza per applicarlo con
intelligenza
La compassione inizia con la apertura a se stessi, alla propria esperienza interiore,con l'accettarsi in
maniera realistica,cioè essere compassionevoli con se stessi per esserlo con gli altri, accettare se
stessi e gli altri senza giudicare
EQUANIMITA'
 L'opposto dell'attaccamento
 Apertura universale
I mperturbabilità dell'osservatore equanime
 Compassione
 Comprensione
 Accettazione
 Empatia
maggio 2014
PRATICA DELLA PRESENZA MENTALE
Presenza mentale significa essere presenti qualsiasi cosa stia accadendo,
nel momento in cui sta accadendo, attraverso la consapevolezza.
La consapevolezza è la percezione semplice e naturale degli eventi,delle
situazioni,degli stati mentali.
NON è risultato del pensiero ma della presenza mentale.
MINDFULNESS
ATTENZIONE CONSAPEVOLE
MEDITAZIONE DI CONSAPEVOLEZZA
versione inglese della parola sati dell'antica lingua pali delle scritture buddhiste
Si rifà alla pratica meditativa vipassana la più antica delle pratiche buddhiste
In uso da più di 2500 anni
vipassana= chiara visione=insight
Un atto di percezione non mediato dai pensieri della mente
Comprensione intuitiva profonda di quello che sta accadendo nel momento in
cui accade
maggio 2014
MEDITAZIONE E' OSSERVARE DELIBERATAMENTE IL TUO CORPO E LA TUA MENTE
LASCIANDO CHE LE TUE ESPERIENZE SCORRANO LIBERAMENTE DI MOMENTO IN
MOMENTO E ACCETTANDOLE COSI COME SONO NON SIGNIFICA RIFIUTARE I
PENSIERI O BLOCCARLI O REPRIMERLI
NON SIGNIFICA CONTROLLARE ALCUNCHE' TRANNE LA DIREZIONE DELLA TUA
ATTENZIONE
KABAT-ZINN 1990
MINDFULNESS
La persona ascolta e osserva le proprie emozioni ,le proprie sensazioni fisiche,i propri
pensieri,accettandoli così come sono,senza giudicarli,senza cercare di modificarli nè bloccarli
Le abilità di mindfulness aiutano a non lasciarsi coinvolgere in abitudini ruminative e a non
reagire impulsivamente
Essere sufficientemente aperti da contenere anche le esperienze negative
Come il cielo può contenere le nuvole e l'oceano le onde.
INTERCONNESSIONE
Sensibilità alla totalità dell'universo e alla connessione con il tutto “nel foglio di carta è presente
ogni cosa: il tempo, lo spazio, la terra, la pioggia, i minerali del terreno, la luce del sole, la
nuvola,il fiume, il calore”
Thich Nhat Hanh 1989
maggio 2014
Protocollo MBSR
( Mindfulness- based Stress Reduction )
Elaborato da J.Kabat- Zinn dalla fine degli anni
70 presso la Stress Reduction Clinic
dell'University of Massacchusetts Medical Center per il
miglioramento della qualità di vita
METODO SIMONTON
L'obbiettivo è diminuire lo stress e stimolare la funzione del sistema immunitario per mezzo di:
1) meditazione
2) trasformazione delle credenze (beliefwork)
3) terapia della gioia che consiste nel dirigere l'attenzione verso le attività che danno gioia e piacere
4) visualizzazioni di guarigione
Durante lo stress emozionale si individuano le credenze errate (almeno cinque) che causano
l'emozione negativa e si trasformano in credenze sane
In seguito in stato meditativo si interiorizzano le credenze sane
Un aumento del benessere soggettivo,e il favorire stati d'animo positivi, può aiutare non solo a livello
psicologico, ma anche a livello biologico.
maggio 2014
VISUALIZZAZIONI DI GUARIGIONE
 VISUALIZZARE LA MALATTIA
 LE FORZE DI AUTOGUARIGIONE
 LA TERAPIA
 LE SITUAZIONI CHE DANNO BENESSERE
maggio 2014
VISUALIZZAZIONE DI LOTTA DEL SISTEMA IMMUNITARIO
CONTRO LA MALATTIA
VISUALIZZAZIONE MALATTIA
VISUALIZZAZIONE SISTEMA IMMUNITARIO
VISUALIZZAZIONE TERAPIA E FORZE DI AUTOGUARIGIONE
Che tu possa essere al sicuro libero dai pericoli
Che tu possa essere in pace libero dalla sofferenza mentale
Che tu possa essere in salute libero dalla sofferenza fisica
Che tu possa essere felice libero di cercare e raggiungere la tua felicità
Che tu possa essere al sicuro in pace in salute e felice. Lontano dalla
inimicizia e dalla malevolenza
maggio 2014
ASSOCIAZIONE ITALIANA PAZIENTIASSOCIAZIONE ITALIANA PAZIENTI
LLEUCEMIAEUCEMIA MMIELOIDEIELOIDE CCRONICARONICA
Sede: via Ariberto n.3, 20144 Milano
Tel. 02.58103979
Email: aip.info@libero.it
Sito internet: www.aipleucemiamieloidecronica.it
Per maggiori informazioni o contatti con medici e psicologhePer maggiori informazioni o contatti con medici e psicologhe
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Carolina MercurioCarolina Mercurio

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  • 1. maggio 2014 ASSOCIAZIONE ITALIANA PAZIENTIASSOCIAZIONE ITALIANA PAZIENTI LLEUCEMIAEUCEMIA MMIELOIDEIELOIDE CCRONICARONICA Sede: via Ariberto n.3, 20144 Milano Tel. 02.58103979 Email: aip.info@libero.it Sito internet: www.aipleucemiamieloidecronica.it PRESENTAZIONE IV CONVEGNO AIPLMCPRESENTAZIONE IV CONVEGNO AIPLMC TRIUGGIO – 10.05.2014TRIUGGIO – 10.05.2014 Associazione ONLUSAssociazione ONLUS Carolina MercurioCarolina Mercurio
  • 2. INIBITORI E PAZIENTI: STATO DELL’ARTE maggio 2014 Prof. Carlo Gambacorti Passerini Direttore Unità di Ricerca Clinica Ospedale San Gerardo Monza Presso l’unità di ricerca clinica dal 2003 al 2012 sono stati trattati conPresso l’unità di ricerca clinica dal 2003 al 2012 sono stati trattati con imatinib 102 pazienti con dose pari a 400 mg al giorno.imatinib 102 pazienti con dose pari a 400 mg al giorno. L’intervallo di tempo trascorso dal giorno della diagnosi all’inizio dellaL’intervallo di tempo trascorso dal giorno della diagnosi all’inizio della terapia è stato mediamente di 15gg.terapia è stato mediamente di 15gg. Lo schema di monitoraggio è stato ed è il seguente:Lo schema di monitoraggio è stato ed è il seguente: - Citogenetica ogni 3/6/9/12/24/36/48 e 60 mesi- Citogenetica ogni 3/6/9/12/24/36/48 e 60 mesi - PCR ogni 3-4 mesi- PCR ogni 3-4 mesi
  • 3. E’ emerso che dopo 2 anni di osservazione la percentuale di pazienti cheE’ emerso che dopo 2 anni di osservazione la percentuale di pazienti che ha visto trasformare la malattia da cronica ad accelerata o in crisi blastica èha visto trasformare la malattia da cronica ad accelerata o in crisi blastica è stata dello 0%.stata dello 0%. Mentre la percentuale di coloro che hanno avuto una risposta citogeneticaMentre la percentuale di coloro che hanno avuto una risposta citogenetica completa dopo 12 mesi è stata dell’86%.completa dopo 12 mesi è stata dell’86%. E’ stato avviato uno studio con il quale si è voluto comparare il tasso di mortalitàE’ stato avviato uno studio con il quale si è voluto comparare il tasso di mortalità dei pazienti trattati con inibitori con il tasso di mortalità della popolazione italianadei pazienti trattati con inibitori con il tasso di mortalità della popolazione italiana normale (ISTAT 2004).normale (ISTAT 2004). Il totale dei pazienti osservati è stato di 832 di cui 487 uomini e 345 donne.Il totale dei pazienti osservati è stato di 832 di cui 487 uomini e 345 donne. Si è osservato che la causa di morte di 10 dei 41 pazienti deceduti (24.4%) eraSi è osservato che la causa di morte di 10 dei 41 pazienti deceduti (24.4%) era dovuta ad una progressione della malattia.dovuta ad una progressione della malattia. Dopo 8 anni il 95,2% degli osservati era ancora in vita.Dopo 8 anni il 95,2% degli osservati era ancora in vita. maggio 2014
  • 4. Il tasso di sopravvivenza di un paziente trattato con inibitori non èIl tasso di sopravvivenza di un paziente trattato con inibitori non è statisticamente diverso da quello della popolazione normale (vedi grafico).statisticamente diverso da quello della popolazione normale (vedi grafico). maggio 2014 Tutto ciò implica che per i pazienti che si ammalano di leucemia mieloideTutto ciò implica che per i pazienti che si ammalano di leucemia mieloide cronica le possibilità di cura sono davvero tante:cronica le possibilità di cura sono davvero tante:
  • 5. Oggi ci sono 250 pazienti seguiti dall’unità di ricerca clinica a Monza.Oggi ci sono 250 pazienti seguiti dall’unità di ricerca clinica a Monza. Di questi solamente 80 sono soci effettivi dell’Associazione Italiana PazientiDi questi solamente 80 sono soci effettivi dell’Associazione Italiana Pazienti leucemia Mieloide Cronica e per poter mantenere questi privilegi di curaleucemia Mieloide Cronica e per poter mantenere questi privilegi di cura dobbiamo essere in molti.dobbiamo essere in molti. Interessi legati alle case farmaceutiche potrebbero vanificare gli sforzi deiInteressi legati alle case farmaceutiche potrebbero vanificare gli sforzi dei nostri ricercatori e noi pazienti potremmo vedere ridotte le nostrenostri ricercatori e noi pazienti potremmo vedere ridotte le nostre opportunità di cura.opportunità di cura. In Italia ci sono attualmente 10.000-15.000 pazienti affetti da LeucemiaIn Italia ci sono attualmente 10.000-15.000 pazienti affetti da Leucemia Mieloide Cronica ed è previsto che diventeranno 30.000 entro il 2023.Mieloide Cronica ed è previsto che diventeranno 30.000 entro il 2023. maggio 2014
  • 6. maggio 2014 MATERNITA’ E PATERNITA’ PER PAZIENTI IN CURA CON IMATINIB E ALTRI TKI DISTURBI DELLA SFERA SESSUALE IN CORSO DI TERAPIA PIANIFICAZIONE DI UNA GRAVIDANZA E CONCEPIMENTO Dott.ssa Elisabetta Abruzzese Ematologia Ospedale S.Eugenio Roma
  • 7. maggio 2014 GIMEMA CML WP AGE DISTRIBUTION AGE 2002-2007 (N 600) <20 1% 21-30 6% 31-40 19% 41-50 22% 51-60 22% 61-70 19% <70 11% MEDIAN 52 Courtesy of G. RostiCourtesy of G. Rosti 48%48% Disturbi della sfera riproduttiva maschile e inibitori di ABLDisturbi della sfera riproduttiva maschile e inibitori di ABL  E’ probabile che ci sia una differenza sostanziale tra assunzione diE’ probabile che ci sia una differenza sostanziale tra assunzione di questa categoria di farmaci in periodo pre-puberale e post-puberale.questa categoria di farmaci in periodo pre-puberale e post-puberale.  Nel periodo puberale, l’apparato riproduttivo in entrambi i sessi, ma inNel periodo puberale, l’apparato riproduttivo in entrambi i sessi, ma in particolare nei maschi, va incontro ad un processo maturativo cheparticolare nei maschi, va incontro ad un processo maturativo che coinvolge segnali bloccati dagli inibitori di ABL (c-kit e PDGFR).coinvolge segnali bloccati dagli inibitori di ABL (c-kit e PDGFR).  Tale condizione rende particolarmente delicato il testicolo.Tale condizione rende particolarmente delicato il testicolo.  I dati disponibili in pazienti che hanno assunto inibitori kinasici diI dati disponibili in pazienti che hanno assunto inibitori kinasici di questa categoria a partire dal periodo pre-pubere sono scarsi.questa categoria a partire dal periodo pre-pubere sono scarsi.  Un lavoro ha descritto una riduzione severa della produzione diUn lavoro ha descritto una riduzione severa della produzione di spermatozoi in un paziente sotto imatinib a partire dall’età di 9 anni.spermatozoi in un paziente sotto imatinib a partire dall’età di 9 anni.  Una condizione analoga è stata osservata in un paziente trattato conUna condizione analoga è stata osservata in un paziente trattato con imatinib per sindrome ipereosinofila dall’età di 16 anni.imatinib per sindrome ipereosinofila dall’età di 16 anni.
  • 8. maggio 2014 Per quanto concerne i pazienti adulti, non esistono dati su assunzione di inibitori di ABL e ripercussioni sulla capacità diPer quanto concerne i pazienti adulti, non esistono dati su assunzione di inibitori di ABL e ripercussioni sulla capacità di produrre spermatozoi.produrre spermatozoi. Tuttavia, i risultati sulle gravidanze da padri in terapia sembrano essere tranquillizzanti.Tuttavia, i risultati sulle gravidanze da padri in terapia sembrano essere tranquillizzanti. Diverso è l’effetto che imatinib e farmaci analoghi possono provocare sulla steroidogenesi testicolare, cioè sullaDiverso è l’effetto che imatinib e farmaci analoghi possono provocare sulla steroidogenesi testicolare, cioè sulla produzione di testosterone.produzione di testosterone. In una popolazione di pazienti adulti in terapia con imatinib si è assistito ad una riduzione costante dei livelli diIn una popolazione di pazienti adulti in terapia con imatinib si è assistito ad una riduzione costante dei livelli di testosterone circolante, accompagnata in una parte di essi dallo sviluppo di ginecomastia.testosterone circolante, accompagnata in una parte di essi dallo sviluppo di ginecomastia. Non sono disponibili dati su disfunzione erettile e desiderio sessuale.Non sono disponibili dati su disfunzione erettile e desiderio sessuale. ConclusioniConclusioni •E’ possibile che farmaci inibitori di ABL che inibiscano anche c-Kit e PDGFRs possano indurre una riduzione dellaE’ possibile che farmaci inibitori di ABL che inibiscano anche c-Kit e PDGFRs possano indurre una riduzione della secrezione di testosterone.secrezione di testosterone. •In una porzione di questi pazienti può comparire ginecomastia.In una porzione di questi pazienti può comparire ginecomastia. •Non sembrano esserci problemi con la capacità fecondante di maschi in terapia.Non sembrano esserci problemi con la capacità fecondante di maschi in terapia. •Non è noto l’effetto su capacità fecondante di maschi che abbiano iniziato la terapia prima della pubertà.Non è noto l’effetto su capacità fecondante di maschi che abbiano iniziato la terapia prima della pubertà. •Non sono descritti gli effetti sulla sfera sessuale (disfunzione erettile, libido)Non sono descritti gli effetti sulla sfera sessuale (disfunzione erettile, libido) •Da casistica personale si puo’ evidenziare che il problema della libido riguarda principalmente imatinib (sia per il sessoDa casistica personale si puo’ evidenziare che il problema della libido riguarda principalmente imatinib (sia per il sesso maschile che per quello femminile), mentre per quanto riguarda la disfunzione erettile questa e’ piu’ evidente in pazienti dimaschile che per quello femminile), mentre per quanto riguarda la disfunzione erettile questa e’ piu’ evidente in pazienti di eta’ piu’ avanzata e riguarda soprattutto farmaci quali nilotinb e ponatinib.eta’ piu’ avanzata e riguarda soprattutto farmaci quali nilotinb e ponatinib.
  • 9. maggio 2014 Esposizione ad imatinib durante la gravidanza  Concentrazione imatinib e attivo metabolita (CGP74588) sangue placentare, placenta, sangue cordonale,  in 2 gravidanze (III tr.)  Concentrazione piu’ alta  Placenta  Sangue materno  Bassa o non evidenziabile sangue cordonale  Basso trasferimento cordonale dalla placenta Nilotinib e gravidanza  Nilotinib e’ una piccola molecola strutturalmente simile al glivec.  Negli studi preclinici e’ stata usata in topi e conigli in gravidanza.  La concentrazione fetale e’ circa il 10% rispetto al sangue materno, mentre e’ piu’ alta nel fegato (+1.6 volte)  Non v’e’ stata evidenza di teratogenicita’, ma il nilotinib e’ embriotossico e fetotossico ad alte dosi (>800 mg)  Sono state segnalate anomalie scheletriche Gravidanza e dasatinib  Il dasatnib non da’ problemi a livello testicolare in animali a dosaggi terapautici, ma e’ un farmaco teratogenico, si ritrova a dosaggi rilevabili in tutti gli organi materni ed e’ secreto nel latte. La tossicita’ embrio-fetale include difestti scheletrici, edema generalizzato e microepatia.  Il farmaco e’ strutturalmente non correlato ad imatinib, ma agisce su piu’ bersagli  Quando una singola dose di dasatinib e’ stata data a topi gravide il 13-39% del farmaco e’ stato ritrovato nei vari organi e nel sangue dei feti a significare una importante esposizione al farmaco
  • 10. maggio 2014 Altri inibitori Bosutinib - i dati in vitro hanno mostrato, analogamente agli studi sugli altri inibitori, teratogenicita’ in gravidanza in animali specie a carico dell’apparato scheletrico Ponatinib - problemi di osteogenesi cui si associa alterata formazione di alcuni organi (rene, ovaio, utero, testicolo) e malformazioni vascolari negli animali in gravidanza testati Esposizione Materna a TKI Imatinib- 234 gravidanze (alcune gemellari o piu’ di una gravidanza per paziente). Esposizione al farmaco (per trimestre) e outcome è noto per 196 casi (83%); di queste gravidanze portate avanti 10% anomalie (tutte in pazienti esposte durante organogenesi e oltre in corso di gravidanza), 11% aborti spontanei. Nilotinib- 47 gravidanze, 1 con anomalie, non noti i dettagli. Dasatinib- 21 gravidanze,7aborti (4 indotti, di cui uno 17a sett. per malformazioni in una paziente che non aveva interrotto farmaco, 2 spontanei). TKI nella paternita’ Imatinib- 150 casi segnalati (alcuni multipli/gemellari). 2 con problemi Nilotinib- 37 casi, 1 con malformzazioni (aborto terapeutico) Dasatinib- 9 casi, non problemi per 7 Bosutinib- 4 casi, nessun problema (1 non esposto-criopreservazione e fecondazione assistita) • NB: il processo di formazione degli spermatozoi richiede 72 giorni
  • 11. maggio 2014 Suggerimenti per pianificare una gravidanza Pre-concepimento • Preferibilmente 24 months MMR/CMR • Escludere cause piu’ comuni infertilita’-sterilita’ •Lavorare con un team che e’ in grado di gestire l’intero periodo (ematologo, ginecologo, neonatologo) Interruzione del farmaco pre- concepimento • 7- 10 giorni prima del ciclo (post ovulazione) o nell’immediata certezza concepimento Monitoraggio e terapia in corso di gravidanza • valutazione mensile/bimestrale RQ-PCR • Nessun trattamento se >MMR/CMR • IFN or IMA se necessari dopo il 4 mese Dopo il parto • Allattamento al seno: si colostro (3-5gg) •Nessuna ripresa della terapia e possibilita’ allattamento prolungato se >MMR
  • 12. maggio 2014 Protocollo di sospensione Glivec ISAV (imatinib stop with deep PCR assay validation) Total enrolled patients: 112 Off study patients: 5Figure 1:centers’ localization and patients enrolled. Figure 2:enrollment trend.Figure 2:enrollment trend. Outcome after interruption 11) CMR) CMR 2)2) 0<PCR<0.10<PCR<0.1 3)3) RELAPSERELAPSE Cumulative probability of relapse: 61%Cumulative probability of relapse: 61% (32/78 = 41%(32/78 = 41% relapses at >=12m FU)relapses at >=12m FU) [95% CI: 0.33 - 0.90][95% CI: 0.33 - 0.90] 78% of relapse occurred within 6 months from imatinib78% of relapse occurred within 6 months from imatinib discontinuationdiscontinuation Median time from first PCR + to relapse: 2.04 monthsMedian time from first PCR + to relapse: 2.04 months [95% CI: 1.61 – 7.49][95% CI: 1.61 – 7.49] Loss of MMR: 24 patientsLoss of MMR: 24 patients Loss of CCyR: 8 patientsLoss of CCyR: 8 patients Progression: 0 patientsProgression: 0 patients Median time from relapse to CMR/MMR after imatinibMedian time from relapse to CMR/MMR after imatinib resumption: 2.04 monthsresumption: 2.04 months [95% CI: 1.15 – 2.43][95% CI: 1.15 – 2.43] 33 11 22 Example of 10 pts comingExample of 10 pts coming from group 2 (blue lines)from group 2 (blue lines) and 3 (green lines).and 3 (green lines). Three patients groups.Three patients groups.
  • 13. maggio 2014 La LMC puo’ complicare una gravidanza?  Si, se la paziente effettua terapia, ma le possibilita’ di successo di una gravidanza pianificata in una paziente in fase cronica sono attualmente molto buone.  Vecchi dati suggeriscono un aumento del tasso di abortivita’ spontanea, di basso peso alla nascita e di nascite pre termine in mamme con CML , ma studi piu’ recenti hanno smentito specie in gravidanze controllate, questi dati.  Non e’ stato descritto NESSUN CASO di trasmissione della CML dalla mamma al bambino. Puo’ la LMC peggiorare in corso di gravidanza?  No, il decorso della malattia non e’ influenzato dalla gravidanza (la malattia non evolve in fase accelerata/blastica)  Va considerata pero’ la possibilita’ di una perdita della risposta dovuta alla sospensione della terapia  Pazienti in buona risposta che hanno interrotto il trattamento in corso di gravidanza ed hanno poi ripreso trattamento dopo il parto (anche in caso di perdita della risposta molecolare/citogenetica), hanno tutte ritrovato entro pochi mesi dalla ripresa della terapia la risposta iniziale.  In pazienti in eta’ fertile alla diagnosi il planning di una gravidanza deve essere introdotto nella pratica clinica  Imatinib durante la gravidanza: rischio aumentato di anomalie fetali periodo organogenesi (5-12 sett.-31-71 gg post concepimento)  TKI II generazione non dati sufficienti. Attenzione al Dasatinib.  Donne fertili = contraccezione adeguata  Gravidanza “inattesa” RISCHIO/BENEFICIO su base individuale  Imatinib DEVE ESSERE EVITATO in gravidanza SE NON strettamente necessario, eventuale somministrazione dopo I trimestre (a placenta ed organi formati >12 settimana)  Interferone-leucaferesi-idrossiurea-anagrelide alternative  Apparentemente non speciali precauzioni in caso assunzione paterna imatinib/altri inibitori (follow up accurato per malformazioni) Registro nazionale/internazionale dei concepimenti/gravidanze
  • 14. maggio 2014 COPING: GESTIONE ATTIVA DEI PROBLEMI. RISORSE MESSE IN CAMPO DALL’INDIVIDUO PER RISOLVERE UN PROBLEMA IN MODO ATTIVO Dott.ssa Alessandra Marazzani Visconti Studio Psichemilano - Milano
  • 15. maggio 2014 Perchè vi parlo di coping? E' l'insieme degli sforzi cognitivi e comportamentali che le persone utilizzano per ridurre o tollerare le minacce interne o esterne che ci sovrastano. Lazarus parla più semplicemente di “stategie di aggiustamento” che si declinano sia facendo attività concrete che attraverso lo sviluppo di pensieri divergenti. Il coping è una difesa di sé, volta a contenere le emozioni angosciose, consce e inconsce, che possono pervadere tutto il nostro essere. Es. di comportamenti di fronte alla malattia: l'iniziale isolamento dagli altri, cercare di razionalizzare tutto per avere il controllo, cercare protezione e ritrovarsi sempre dipendenti nel gestire le varie fasi, avere pensieri fatalistici o di colpa rispetto a quanto accade, essere spesso aggressivi o in collera e magari scaricare la rabbia su chi è intorno a noi. Ogni forma di adattamento alla malattia analizzata attraverso il coping cerca di vagliare quanto le difese messe in atto sono figlie di una visione efficace del problema. La capacità di aggiustamento interviene quando si rompe un'equilibrio, quando la malattia diventa un danno e la nostra vita, così come la conosciamo va in crisi.L'entrare in crisi non è solo legato al nostro corpo, alla malattia che si manifesta ma è tutto il nostro essere che si disequilibria. La collega Minichini con cui lavoro mi ricorda spesso che l’ideogramma cinese della parola crisi è composto dalla combinazione di due parole: pericolo e opportunità (Wej-ji). Nella situazione di crisi può annidarsi un opportunità e mi auguro che lo possiate avvertire nel mio intervento.
  • 16. maggio 2014 PREMESSA Alcune strategie di difesa sono troppo dispendiose, ci mettono in una posizione di grande stress e quindi dobbiamo comprendere come funzioniamo e di come ci muoviamo, da un punto di vista mentale quando arriva la malattia... La malattia porta un danno, a volte grande a volte più lieve ma è sicuramente uno stravolgimento. Credo che questo danno possa essere affrontato meglio, direi molto meglio se i malati utilizzano questo periodo per curarsi bene. Per BENE intendo anche che possano fare i ricercatori delle proprie risorse mentali e anche mettere a frutto quelle che già conoscono di se stessi. IMMAGINE GUIDATA: es. Immaginata che fra 1 ora arriva un’alluvione in casa: come ci comportiamo? 1) prendo l'essenziale: devo scegliere che cosa mi sarà più di aiuto quando starò lontano dalle certezze... documenti, vestiti per il caldo, per il freddo, il cellulare per tenere i legami. Libri e pc per distrarmi o lavorare a distanza, Cibo per l’inizio…. Tappe per un buon coping: 1) La prima messa a fuoco è proprio questa: riguarda il comprendere quanto la malattia attraverso i suoi sintomi stravolge il nostro stile di vita....E' arrivata l'alluvione e ce ne stiamo andando dalla nostra vecchia vita. Che cosa è cambiato in concreto nella nostra quotidianità ? Potrebbe essere utile passare in rassegna come abbiamo vissuto in questo ultimo anno e che ritmo di impegni abbiamo avuto prima dell’alluvione. 2) Tempo: come era prima e dopo ? questa chiarezza sullo stile di vita ci sarà utile per pensare ad ora, a che cosa sta cambiando e di che cosa potremmo avere bisogno ora? Non possiamo tenere certi impegni, il nostro fisico non regge lo sport di prima? Cosa possiamo trovare quindi che ci dia una soddisfazionecompensazione, che ci restituisca una forma di benessere che prima non c'era, e che piano piano si sostituisca a quanto andato, perso? 3) La malattia ci obbliga a cercare strategie d'intervento che ci aiutino a trovare un nuovo equilibrio, ci obbliga ad essere flessibili, ad adattarci come se fossimo un po’ “sfollati” a casa nostra. Dopo l’alluvione si torna a casa ma è come se una parte di casa non ci sia più, ci si guarda da fuori e tutto diventa nuovo. A volte, capita che prima di essere malati si sia condotto una vita troppo stressante, senza pause che non ci hanno fatto apprezzare chi siamo e come e' la nostra vita. La malattia ci obbliga a diventare consapevoli, a non essere sempre di corsa, a cambiare la visione sulla nostra vita e che cosa e' ora veramente importante...
  • 17. maggio 2014 4) BANG: una volta arrivata l’alluvione, la casa, il nostro modo di sentirci diventerà nuovo, guarderemo tutto con altri occhi oltre a quelli delle nostalgia. Il nuovo, diverso mette insicurezza e per affrontarlo è utile sentirsi appoggiati, non soli, che non significa solo la famiglia stretta o gli amici ma anche i medici, l’asociazione. come la vostra che si occupa di condividere e fare gruppo per affrontare questo passo nuovo. Spesso il cambiamento e' difficile da realizzare da soli, occorre un coach, un sostegno psicolgico che vede dal di fuori la situazione e aiuta a guardare con maggior distacco e obiettività la malattia. Uno degli aspetti difficili da trattare con noi specialisti è quello dell'accettazione della malattia ( spesso non la si accetta) e quali possono essere gli strumenti giusti per il cambiamento. La malattia è non è dunque solo danno, ma porta anche ad opportunità e a cambiamenti positivi. 5) Ecco quindi che il concetto di RETE diventa importante: lo scambio delle info. Cercare di aver vicino gli altri per affrontare la malattia… coltivare le relazioni consente di accrescere la propria capacità di resilienza, termine preso a prestito dalla metallurgia che indica la proprietà che alcuni materiali hanno di conservare la propria struttura o di riacquistare la forma originaria dopo essere stati sottoposti a schiacciamento o deformazione. connota la capacità di ciascun individuo di affrontare gli eventi stressanti o traumatici e di riorganizzare nella maniera migliore la propria vita. Tipi di copyng: es. di strategie di aggiustamento. Risoluzione del problema: “ Ho stabilito un piano d'azione e lo sto seguendo” Spirito combattivo: “ ho resistito e lottato sempre per affrontare le varie fasi” Distanziarsi dal problema: “ Ho cercato di non pensarci, ho continuato a fare la mia vita” Ricerca di Sostegno esterno: “ mi sono sempre confrontato e affidato agli altri, senza loro non ce l'avrei fatta” Rivalutazione positiva: “ Da questa esperienza sono uscito più forte”.
  • 18. maggio 2014 CONCLUSIONE Stati emotivi comprensibili da non demonizzare In modo trasversale alcune emozioni incidono nelle varie fasi della malattia e condizionano fortemente i nostri stili di coping. Dobbiamo pensare che ci saranno e che fanno parte della dotazione di base di qualsiasi malattia cronica. I principali tratti sono 2: lo stato ansioso, il farci prendere dalla preoccupazione rispetto le attese e le incertezze dell'evolversi della malattia. L'altro, è quello depressivo, il vivere con un umore tendenzialmente triste, facendosi prendere dallo sconforto e dal pensiero di non farcela. Essere Super-Eroi La malattia nolente o volente ci porta in una dimensione sovra-individuale: essere malati di leucemia è un'esperienza che va oltre noi, ci porta ad aprire orizzonti mai immaginati, conoscere dolori, speranze ,emozioni mai sentite prima. Per quanto possa sembrare strano chi si ammala di una malattia importante come questa si confronta con la sua parte “Eroica”, perchè è chiamato ad affrontare e superare un'esperienza fisica ed emotiva unica ed è importante che si possa sentire di viverla come una sfida, un pericolo ed anche un'opportunità, Questa sfida infatti, è una lotta da intraprendere che richiede coraggio, molto coraggio e, come tutte le avventure degli eroi, sappiamo che in parte è solitaria. BUONA LOTTA!
  • 19. maggio 2014 POSSIBILI STRUMENTI PER IL RITORNO ALLA SALUTE: MINDFULNESS, TERAPIA PSICOLOGICA E VISUALIZZAZIONI Dott.ssa Luisa Maria Merati Medicina psicosomatica - Milano
  • 20. maggio 2014 STRESS-SISTEMA IMMUNITARIO – MALATTIA ➔ LO STRESS PROLUNGATO (CORTISOLO) RIDUCE LA FUNZIONALITA' DEL SISTEMA IMMUNITARIO ➔ LE ENDORFINE(OPPIOIDI ENDOGENI) FAVORISCONO LA FUNZIONE DEL SISTEMA IMMUNITARIO LIBERARSI E LIBERARE DALLO STRESS ATTRAVERSO:  Impermanenza  Empatia  Compassione  Equanimità  Consapevolezza
  • 21. maggio 2014 IMPERMANENZA Tutto ciò che ci appare permanente in realtà è solo momentaneo e costantemente in via di trasformazione compresi gli eventi negativi; Acquisire consapevolezza, imparare ad accettare completamente ogni istante della nostra esperienza. EMPATIA Accedere al mondo percettivo dell'altro e sentircisi a proprio agio,con delicatezza,senza giudicare,senza paura,senza perdersi nel mondo dell'altro e tornando agevolmente al proprio COMPASSIONE La capacità di discernere per aiutare in modo appropriato. Conoscenza vitale,attiva di ciò che è appropriato in una data situazione e saggezza per applicarlo con intelligenza La compassione inizia con la apertura a se stessi, alla propria esperienza interiore,con l'accettarsi in maniera realistica,cioè essere compassionevoli con se stessi per esserlo con gli altri, accettare se stessi e gli altri senza giudicare EQUANIMITA'  L'opposto dell'attaccamento  Apertura universale I mperturbabilità dell'osservatore equanime  Compassione  Comprensione  Accettazione  Empatia
  • 22. maggio 2014 PRATICA DELLA PRESENZA MENTALE Presenza mentale significa essere presenti qualsiasi cosa stia accadendo, nel momento in cui sta accadendo, attraverso la consapevolezza. La consapevolezza è la percezione semplice e naturale degli eventi,delle situazioni,degli stati mentali. NON è risultato del pensiero ma della presenza mentale. MINDFULNESS ATTENZIONE CONSAPEVOLE MEDITAZIONE DI CONSAPEVOLEZZA versione inglese della parola sati dell'antica lingua pali delle scritture buddhiste Si rifà alla pratica meditativa vipassana la più antica delle pratiche buddhiste In uso da più di 2500 anni vipassana= chiara visione=insight Un atto di percezione non mediato dai pensieri della mente Comprensione intuitiva profonda di quello che sta accadendo nel momento in cui accade
  • 23. maggio 2014 MEDITAZIONE E' OSSERVARE DELIBERATAMENTE IL TUO CORPO E LA TUA MENTE LASCIANDO CHE LE TUE ESPERIENZE SCORRANO LIBERAMENTE DI MOMENTO IN MOMENTO E ACCETTANDOLE COSI COME SONO NON SIGNIFICA RIFIUTARE I PENSIERI O BLOCCARLI O REPRIMERLI NON SIGNIFICA CONTROLLARE ALCUNCHE' TRANNE LA DIREZIONE DELLA TUA ATTENZIONE KABAT-ZINN 1990 MINDFULNESS La persona ascolta e osserva le proprie emozioni ,le proprie sensazioni fisiche,i propri pensieri,accettandoli così come sono,senza giudicarli,senza cercare di modificarli nè bloccarli Le abilità di mindfulness aiutano a non lasciarsi coinvolgere in abitudini ruminative e a non reagire impulsivamente Essere sufficientemente aperti da contenere anche le esperienze negative Come il cielo può contenere le nuvole e l'oceano le onde. INTERCONNESSIONE Sensibilità alla totalità dell'universo e alla connessione con il tutto “nel foglio di carta è presente ogni cosa: il tempo, lo spazio, la terra, la pioggia, i minerali del terreno, la luce del sole, la nuvola,il fiume, il calore” Thich Nhat Hanh 1989
  • 24. maggio 2014 Protocollo MBSR ( Mindfulness- based Stress Reduction ) Elaborato da J.Kabat- Zinn dalla fine degli anni 70 presso la Stress Reduction Clinic dell'University of Massacchusetts Medical Center per il miglioramento della qualità di vita METODO SIMONTON L'obbiettivo è diminuire lo stress e stimolare la funzione del sistema immunitario per mezzo di: 1) meditazione 2) trasformazione delle credenze (beliefwork) 3) terapia della gioia che consiste nel dirigere l'attenzione verso le attività che danno gioia e piacere 4) visualizzazioni di guarigione Durante lo stress emozionale si individuano le credenze errate (almeno cinque) che causano l'emozione negativa e si trasformano in credenze sane In seguito in stato meditativo si interiorizzano le credenze sane Un aumento del benessere soggettivo,e il favorire stati d'animo positivi, può aiutare non solo a livello psicologico, ma anche a livello biologico.
  • 25. maggio 2014 VISUALIZZAZIONI DI GUARIGIONE  VISUALIZZARE LA MALATTIA  LE FORZE DI AUTOGUARIGIONE  LA TERAPIA  LE SITUAZIONI CHE DANNO BENESSERE
  • 26. maggio 2014 VISUALIZZAZIONE DI LOTTA DEL SISTEMA IMMUNITARIO CONTRO LA MALATTIA VISUALIZZAZIONE MALATTIA VISUALIZZAZIONE SISTEMA IMMUNITARIO VISUALIZZAZIONE TERAPIA E FORZE DI AUTOGUARIGIONE Che tu possa essere al sicuro libero dai pericoli Che tu possa essere in pace libero dalla sofferenza mentale Che tu possa essere in salute libero dalla sofferenza fisica Che tu possa essere felice libero di cercare e raggiungere la tua felicità Che tu possa essere al sicuro in pace in salute e felice. Lontano dalla inimicizia e dalla malevolenza
  • 27. maggio 2014 ASSOCIAZIONE ITALIANA PAZIENTIASSOCIAZIONE ITALIANA PAZIENTI LLEUCEMIAEUCEMIA MMIELOIDEIELOIDE CCRONICARONICA Sede: via Ariberto n.3, 20144 Milano Tel. 02.58103979 Email: aip.info@libero.it Sito internet: www.aipleucemiamieloidecronica.it Per maggiori informazioni o contatti con medici e psicologhePer maggiori informazioni o contatti con medici e psicologhe rivolgersi a:rivolgersi a: Associazione ONLUSAssociazione ONLUS Carolina MercurioCarolina Mercurio