1. Husserl
Allievo di Brentano
Fonda la fenomenologia
ne accoglie
ne assume il
Intende fondare la filosofia come l'esigenza di una più
concetto di
scienza rigorosa, muovendo grande attenzione ai
intenzionalità
dall'analisi della soggettività, in processi soggettivi
Si parla di fenomenologia con
particolare dei contenuti della sottostanti alla
riferimento all'intera scuola
coscienza costruzione degli
che si forma intorno ad Husserl
oggetti matematici
e che annavera tra i suoi
esponenti M. Scheler, E. Stein,
R.Otto, N. Hartman I fenomeni da analizzare sono dati
essenziali che si presentano a una
coscienza pura, che ha messo tra
parentesi la relazione comune con il
mondo
Concetto di origine aristotelica e scolastica, si
riferisce al fatto che ogni atto della mente umana è
intenzionato, ovvero rivolto verso qualcosa di
esterno: il pensare è intenzionato verso qualcosa
che viene pensato
2. Leggi logiche e attività psichiche
Husserl inizialmente studia il modo in cui la mente
conosce le leggi logiche e si interessa a come si possa dare un
fondamento oggettivo alle conoscenze logicomatematiche
Alla luce del pensiero di Frege si Non è indispensabile rifarsi a Kant
convince che è necassario mettere per garantire il carattere necessario
tra parentesi ogni riferimento alla della matematica
contingenza del soggetto psichico
tuttavia
Vuole sostenere la possibilità di
Non si limita a sostenere l'indipendenza delle
affrontare le strutture formali degli atti
leggi logiche dall'attività psichica
mentali in cui tutti gli oggetti di pensiero
(inferenze, significati, numeri, relazioni
tra un tutto e le sue parti) si costituiscono
in modo differenziato
3. Ricerche logiche e polemica contro lo psicologismo
Rifiuto della pretesa di spiegare le leggi Le affermazioni della psicologia sono Le leggi logiche e matematiche
della logica e della matematica in descrizioni di fatti empirici (stati e sono verità necessarie
relazione alla costituzione psicologica processi mentali) e quindi contingenti
del soggetto
Fondare verità necessarie su
verità contingenti non è possibile
“Le leggi, i fondamenti, i principi sono ciò che sono, sia che noi li comprendiamo o
meno. Poiché la loro validità non deriva dalla nostra possibilità di comprenderli, ma
noi li possiamo comprendere proprio in quanto sono validi, essi debbono essere
considerati come condizioni obiettive ideali della possibilità della conoscenza”
(Ricerche logiche)
4. Intenzionalità come caratteristica fondamentale della coscienza
Ogni esperienza cosciente Coscienza è tensione tra Atto di coscienza
è riferibile ad atti che soggetto che si rappresenta
rinviano a qualcosa: il qualcosa ed oggetto
pensare a qualcosa di rappresentato
sorgente bersaglio
pensato (p.e. amanteamato)
soggettivo oggettivo
noesi noema
La soggettivtà autocosciente che all'origine di
I due poli non esistono Intenzionalità è il
questi atti è una coscienza in generale che
indipendentemente tendere di una
precede ogni posizione di esseri animati e
dalla tensione che li rappresentazione
coscienti come l'uomo
unisce: verso qualcosa che ne
è il bersaglio
5. Ritorno alle cose
Superare l'atteggiamento Recuperare l'antico sguardo carico di stupore Filosofia come ritorno alle cose stesse
naturale che ritiene di fronte al mondo, senza mediazioni teoriche
ovvia l'esistenza degli e concettuali
oggetti esterni
Esigenza di recuperare la datità
originaria dell'esperienza
Si può recuperare tale immediatezza
eliminando i residui, i detriti, le incrostazioni
con cui le nostre credenze abituali, scientifiche
o meno, coprono nl'esperienza
Bisogna quindi recuperare la purezza dei
fenomeni in quanto tali e mettere tra parentesi
l'atteggiamento naturale, quotidiano di
rappresentarsi alla realtà
6. Epochè
Allo stesso modo le verità cercate
L'atteggiamento naturale è ricco
dagli scienziati presuppongono il
di certezze precostituite come
realismo del senso comune,
entità separate dal soggetto
ovvero la convinzione
dell'esistenza delle cose al di
fuori della soggettività
Lo scetticismo antico ed il dubbio
cartesiano hanno messo in
discussione queste certezze
ma
La fenomenologia di Husserl non nega l'autonoma esistenza delle cose al di fuori del soggetto, ma mette fra parentesi tutti gli
schemi concettuali e le mediazioni teoriche con cui si considerano le cose e, nel medesimo tempo, interrompe l'attegiamento
naturale di interesse, di aspirazione al controllo e al possesso che l'uomo ha verso gli oggetti del mondo
L'epochè è anche detta riduzione
Chi assume l'atteggiamento
fenomenologicaperché consente uno
fenomenologico è uno
sguardo ai fenomeni così come
spettatore disinteressato
appaionoo nella loro purezza alla
coscienza
7. Ritorno alle cose
si articola in
chiamato determinato da
Epochè: riduzione Rifiuto dello psicologismo;
fenomenologica volontà di recuperare l'antico Messa fra Coglimento
sguardo sulle cose parentesi dei fenomeni
dell'atteggiamento puri
naturale (epochè)
Ascesa alle essenze che
formano ontologie regionali:
riduzione eidetica
La fenomenologia è quindi scienza prima, che indaga i fondamenti di ogni altra, e
trascendentale perché esplicita le condizioni che consentono qualsiasi esperienza di oggetti,
concreti o astratti, e rendono possibile ogni teoria
La coscienza diviene così prima la condizione trascendentale del conoscere; in seguito
diventerà uno spirito che si autotrascende in una sorta di idealismo basato sulla sostanza, una
sostanza che assomiglia molto alla res cogitans cartesiana
8. Intuizione delle essenze
A partire dall'epoché si può risalire dai fenomeni puri alle forme di cui essi sono
manifestazione, pervenendo all'intuizione – visione delle essenze
riduzione eidetica
momento in cui reso il mondo puro
fenomeno di coscienza è possibile
Abbandonare le cose naturali Sostituire alla realtà naturale
e i fatti l'intuizione delle essenze (eidos)
Essenze non isolate
Essenze disposte in unità strutturali, entro regioni che si articolano e raccordano tra di loro
Ogni regione determina un'ontologia regionale
Nel loro insieme le ontologie
regionali sono l'ambito
Le scienze che si occupano delle Tutte le ontologie regionali si basano
dell'esperienza umana
ontologie regionali sono scienze eidetiche su un'originale ontologia formale
9. La crisi delle scienze
Perdita di senso dell'atto conoscitivo
Riguarda la frattura fra mondo L'origine della scienza si ha con la
oggettivo, quantitativo, e mondo separazione fra qualità primarie e
soggettivo, sensazioni ed altro, qualità secondarie
svalutato in quanto non misurabile
Con Galileo inizia il mito
dell'oggettività della scienza
Per riappropriarsi della vera universale
razionalità bisogna risalire alla dimensione
originaria da cui prennnnnde l'avvio la scieza
Mondo della vita Mondo dell'esperienza sensibile diretta
Mondo precategoriale