Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiore
Conoscere la poesia
1. La Poesia…
Stile, arte e tecnica al servizio della comunicazione
è importante il contenuto di un testo; ma nella
poesia più importante e decisivo è come il poeta
riesce a trasmettere il proprio messaggio
attraverso le immagini che è in grado di
suscitare… il suono, il ritmo, la musicalità del
verso.
Aggiornamento: aprile 2013
2. Indice degli argomenti
Il verso Tipi di poesie…
SONETTO
Le strofe
CANZONE
la rima
BALLATA
ODE
Figure retoriche
Lavorare con la
poesia
Esempi…
indice
3. Il VERSO – lunghezza in sillabe
il verso di una poesia è la sua unità ritmica principale, e corrisponde grosso
modo ad una riga:
la lunghezza del verso si misura IN SILLABE e ne determina il ritmo
il bisillabo o binario o bisillabico, verso che ha un accento ritmico sulla
prima sillaba;
il trisillabo o ternario accento ritmico sulla seconda sillaba;
il quaternario o quadrisillabo, accenti sulla prima e sulla terza sillaba;
il quinario o pentasillabo,
gli accenti ritmici cadono sulla prima o seconda sillaba e sulla quarta;
il senario con accenti ritmici sulla seconda e sulla quinta;
il settenario verso che ha il primo accento ritmico mobile, che può cadere
su una qualsiasi delle prime quattro sillabe, mentre il secondo accento è
fisso sulla sesta sillaba;
l’ottonario verso con accenti sulla terza e settima sillaba;
il novenario o enneasillabo: da qui in poi sono necessari tre accenti ritmici
anziché due soltanto: gli accenti cadono sulla seconda, quinta e ottava
sillaba;
il decasillabo verso con accenti sulla terza, sesta e nona;
l’endecasillabo, con un solo accento obbligato, sulla decima
sillaba, gli altri due in varie posizioni (uno può addirittura
mancare)
indice
4. Le pause
cesure sono le pause nel verso
Spesso segnate dalla punteggiatura
Ma secco è il pruno, e le stecchite piante
Di nere trame segnano il sereno
Altra caratteristica l’enjambement
La frase termina nel verso successivo
Dando particolar risalto alle parole
indice
5. LA STROFA – numero di versi
A seconda del numero di versi
2 versi – distico
3 – terzina
Come la terzina dantesca
4 – quartina
5 – cinquina
6 - sestina
indice
6. La RIMA
La rima si ha quando
le ultime parole di due o più versi
hanno suoni uguali a partire
dall’ultima vocale accentata.
Se la rima è con una parola collocata
all’interno del verso, anziché alla fine,
si ha la rima interna o rimalmezzo.
Ci sono poi delle “quasi rime” (rime
imperfette)
l’assonanza – con vocali simili
la consonanza – consonanti simili
indice
7. Tipi di Rima
Baciata
Un verso rima con quello successivo. Schema metrico AA BB
«Una donna s'alza e cànta
La segue il vento e l'incànta
Alternata
Il primo verso rima con il terzo, e il secondo con il quarto. Schema metrico ABAB, CDCD
« Lo stagno risplende. Se tàce
la rana. Ma guizza un bagliore
acceso smeraldo, di bràce
azzurra: il martin pescatore.
Incrociata
Il primo verso rima con il quarto, il secondo con il terzo. Schema metrico ABBA CDDC
« Non pianger più. Torna il diletto fìglio
a la tua casa. È stanco di mentìre.
Vieni; usciamo. Tempo di rifiorìre.
Troppo sei bianca: il volto è quasi un gìglio.
Incatenata
Il primo verso rima con il terzo della prima terzina, il secondo con il primo della seconda terzina, il
secondo di questa rima con il primo delle terza terzina, e così via. Il miglior esempio è la terzina
dantesca della Divina Commedia. Schema metrico ABA, BCB, CDC.
« Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende,
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta; e'l modo ancora m'offende.
Esistono poi altre rime: composta, derivativa…
indice
8. Esempi di rime
Rima alterna o alternata: le rime si avvicendano:
AB, AB, AB…
Forse un mattino andando in un'aria di vetro, A
arida, rivolgendomi, vedrò compirsi il miraco(lo) B
il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro A
di me, con un terrore di ubriaco B
(Eugenio Montale)
b. Rima incrociata: con lo schema metrico: ABBA
Quant’è bella giovinezza A
che si fugge tuttavia! B
Chi vuol esser lieto sia: B
di doman non c’è certezza. A
(Lorenzo il Magnifico, Trionfo di Bacco)
indice
9. Altri esempi – rima baciata
c. Rima baciata: le rime sono a
coppie : AA, BB, CC…
Meriggiare pallido e assorto A
Presso un rovente muro d’orto, A
ascoltare tra i pruni e gli sterpi B
schiocchi di merli, frusci di serpi B
(E. Montale, Meriggiare)
indice
10. Rima incatenata
d. Rima incatenata: versi legati in terzine
a forma di catena: ABA BCB…
Nel mezzo del cammin di nostra vita A
Mi ritrovai per una selva oscura B
Ché la diritta via era smarrita. A
Ahi quanto a dir qual era è cosa dura B
Esta selva selvaggia aspra e forte C
Che nel pensier rinnova la paura! B
(Dante, Divina Commedia)
indice
11. “Quasi” Rime
Rima interna o rimalmezzo: Se la rima è con una parola
collocata all’interno del verso.
Ahi pentirommi, e spesso
ma sconsolato, volgerommi indietro.
(G. Leopardi, Passero solitario)
Assonanza: uguaglianza delle sole vocali a partire dall’ultima
vocale accentata.
che il cor si riconforta.
I fanciulli gridando in frotta…
(G. Leopardi, Passero solitario)
Consonanza: uguaglianza delle consonanti a partire dall’ultima
vocale accentata…
sentire con triste meraviglia
com'è tutta la vita e il suo travaglio
in questo seguitare una muraglia...
(E. Montale, Meriggiare)
indice
12. La TERZINA (Dantesca)
Una terzina è una strofa composta da tre
versi.
è una strofa tipica di componimenti come
gli haiku, i sonetti (composti da due
quartine e due terzine), le villanelle e la
terza rima.
La Divina Commedia di Dante è il principale
esempio di opera letteraria in terzine
tipiche anche nella produzione poetica di
Giovanni Pascoli, poeta del 1900
indice
13. Le figure retoriche
Riguardano il SIGNIFICATO del testo
Servono per trasmettere, suscitare immagini,
sensazioni, emozioni, sentimenti…
A livello semantico, di SIGNIFICATO
Sono quelle che, grazie agli accostamenti di significato di due o più
parole, di norma estranee tra di loro (trasferimento di significato),
creano immagini particolarmente suggestive.
A livello di suono, FONICO
Dette anche figure retoriche di ritmo: si tratta di figure che giocano
sulle combinazioni sonore delle parole al fine di rappresentare con
particolare espressività il ritmo dei versi.
A livello MORFO–SINTATTICO (di ordine o di elocuzione)
A livello LESSICALE (di scrittura/lettura/dizione)
Modificano la forma, la pronuncia delle parole (eliminazioni di una o più
lettere).
indice
14. A livello semantico-SIGNIFICATO
SIMILITUDINE come…
E’ una figura retorica basata su un paragone o confronto fra due immagini che sono collegate
dall’avverbio come o simili
... Il cuor nel petto è come pesca
intatta, tra le palpebre gli occhi
son come polle tra l'erbe,
i denti negli alveoli
son come mandorle acerbe. (G. D'Annunzio, Pioggia nel pineto)
METAFORA
Trasferimento diretto di significato da una parola ad un’altra, collegata alla prima da
una caratteristica, una proprietà, un tratto in comune (che costituisce il ponte tra le
due immagini). In questo caso manca l’avverbio “come”, si salta il passaggio.
Erano i capei d’oro a l’aura sparsi… (Petrarca)
sostantivo + un complemento estraneo
Portami il girasole impazzito di luce (E. Montale)
sostantivo + aggettivo estraneo
Un mormorio pe' dubitanti vertici ondeggiò (Carducci) soggetto + predicato estraneo
Fiorir sul caro viso veggo la rosa, tornano
i grandi occhi al sorriso… (U. Foscolo, All’amica risanata)
La SINESTESIA
E' una metafora particolare, che associa termini provenienti da sfere sensoriali diverse.
Dopo il rimbombo nero e il verde scroscio, (suoni + colori)
il cielo s'apre a una gran pace azzurra; (Diego Valeri, "Dopo")
indice
15. Livello semantico-significato
La PERSONIFICAZIONE
Consiste nell’attribuire caratteri, gesti, atteggiamenti, azioni, qualità degli esseri umani, ad idee
astratte (virtù, fama, fede…), ad oggetti inanimati, ad animali, a fenomeni naturali…
Nel colmo della notte, a volte, accade
che si risvegli, come un bimbo, il vento. IL RISVEGLIO DEL VENTO (Rainer Maria Rilke
ANALOGIA
Quando vengono messe a confronto immagini o situazioni diverse, prive di apparente legame
logico tra di loro… molto usata nella poesia moderna.
Ognuno sta solo sul cuore della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera. (S. Quasimodo)
ALLEGORIA
Il termine deriva dal greco e letteralmente significa "parlare per immagini"; essa
consiste in una metafora continuata... e si estende ad un intero testo. Il poema di
Dante, la Divina Commedia, rappresenta allegoricamente il cammino dell’uomo dalla
condizione del peccato, alla salvezza.
Vecchierel bianco, infermo, (G. Leopardi, da Il canto notturno del pastore..)
mezzo vestito e scalzo,
Vergine luna, tale
è la vita mortale.
La METONIMIA… La SINEDDOCHE…. L'OSSIMORO
indice
16. Livello fonico
L'ALLITTERAZIONE
Consiste nella ripetizione degli stessi fonemi nella stessa parola o in parole vicine.
L'effetto dell'allitterazione si riflette sui significati, creando giochi musicali,
riproducendo suoni, potenziando le sensazioni e le emozioni enunciate… (vedi
anche esempio per l’onomatopea)
Il tuo trillo sembra la brina
che sgrigiola, il vetro che incrina. (G. Pascoli)
L'ONOMATOPEA
Consiste nella riproduzione del suono di un oggetto, di un animale... o di
un'azione, attraverso la ripetizione di determinati suoni e lettere.
Il tuono
E nella notte nera come il nulla allitterazione - similitudine
a un tratto col fragor d'arduo dirupo allitterazione con effetto onomatopeico
che frana, il tuono rimbombò di schianto: CLIMAX ascendente
rimbombò, rimbalzò, rotolò cupo,
e tacque, e poi rimareggiò rifranto, CLIMAX discendente
e poi svanì.
(G. Pascoli)
indice
17. Livello morfo-sintattico-ordine
Riguarda la disposizione delle parole nella poesia
ANASTROFE
Inversione dell’ordine abituale delle parole in brevi parti
Tindari, mite ti so / tra larghi colli pensili…. (Quasimodo)
IPERBATO
Rovesciamento del normale ordine sintattico (mettere alla fine il termine più
importante)
INVERSIONE
Viene capovolto l'ordine usuale della catena discorsiva (soggetto, predicato,
complementi).
…soave allora un canto // s’udì di madre, e il moto di una culla. (G.
Pascoli)
ANAFORA
ripetizione di una o più parole a inizio del verso o di enunciati successivi.
Per me si va nella città dolente,
Per me si va nell'eterno dolore,
Per me si va tra la perduta gente. (Dante, Divina commedia)
ITERAZIONE
ripetizione all'interno del verso...
Canta e canta // una canzone // sulla chitarra bianca // e canta, canta,
canta. (Garçia Lorca)
indice
18. Sempre a proposito di ordine…
ANADIPLOSI
E' la ripresa all'inizio di un verso di una o più parole comprese in un
verso precedente.
rimanti, e i rei fantasmi, oh non seguire;
i rei fantasmi che da' fondi neri
de i cuor vostri... (G. Carducci, Davanti a San Guido)
ANTITESI
Consiste nel contrapporre parola a parola, concetto a concetto, spesso
in modo simmetrico, e serve a dar maggior rilievo ad un concetto.
Tutto ei provò: la gloria // maggior dopo il periglio,
la fuga e la vittoria, // la reggia e il triste esiglio. (A. Manzoni)
L'ENJAMBEMENT
Quando elementi di una proposizione vengono separati in due versi.
E quando dal nevoso aere inquiete
tenebre e lunghe all’universo meni
sempre scendi invocata. E le segrete
vie del mio cor soavemente tieni.
(U. Foscolo, Alla sera)
indice
19. “lavorare” con la poesia
Per “leggere” una poesia
devi conoscere
Il suo autore:
dati essenziali della sua vita
La corrente letteraria di appartenenza
temi ricorrenti nella sua poesia
La poesia vera e propria
Titolo, raccolta, epoca, occasione, …
Il suo argomento (parla di…)
La sua struttura metrica
indice
20. Verso libero
Dopo tutte le “istruzioni”
Esiste la poesia “libera”
Senza regole di verso, strofa, rima
Per esprimere meglio i sentimenti
indice
21. Parafrasi e commento
Parafrasi:
consiste nel riscrivere il testo in prosa
Serve un lavoro preliminare:
Semplificare e chiarire i termini (vocabolario)
Spesso ci sono riferimenti mitici, culturali…
volgere le frasi in costruzione diretta
Sogg -> predicato -> c. ogg -> altri complementi
Commento
un tuo giudizio personale sulla poesia
a livello semantico (significato): cogliere il
messaggio che l’autore vuol comunicare
a livello estetico: immagini, sensazioni, emozioni
che il poeta ti ha saputo trasmettere
indice
22. La BALLATA
la ballata, propriamente detta,
nacque nel Medioevo,
ma già nell'antichità alcuni suoi modi
essenziali (canto, ballo, ecc.) furono
testimoniati nelle opere di Omero (
Iliade, XVIII, 569-72) e di Virgilio (
Eneide, VI, 643).
La ballata è un componimento
d'ispirazione spesso amorosa
indice
23. Struttura della ballata
Dovendo accompagnare il canto ed il ballo
tondo, la ballata possedeva le sue proprie
regole ritmiche:
era composta da un ritornello di
introduzione, seguito da una o più strofe,
chiamate stanze cantate dal solista, e da un
ritornello, detto ripresa
Gli endecasillabi misti a settenari sono i
versi maggiormente usati nella ballata
le rime possono essere disposte in modo
differente: regola che l'ultimo verso della
volta faccia rima con l'ultimo verso della
ripresa.
indice
24. Approfondiamo la Canzone
può rimanere, come nel Canzoniere di Francesco Petrarca, indivisa oppure può dividersi in due parti
le rime di regola sono disposte in modo che la chiave (il primo verso della sirma, chiamato anche diesi),
faccia rima con l'ultimo verso della fronte.
La cansòn viene considerata dai provenzali il genere lirico per eccellenza, infatti i trovatori provenzali,
che erano abituati a comporre insieme le parole e la musica, consideravano inscindibile l'unità di vers e
son, cioè di parola e di melodia, essendo abituati ad apprendere in modo rigoroso sia a comporre in
versi sia a comporre in musica.
Già a partire dalla Scuola siciliana e in seguito nel Dolce Stil Novo, che si rifà alla tradizione provenzale,
nel sistema dei generi romanzi la canzone è il metro per eccellenza e lo stesso Dante Alighieri, nel De
vulgari eloquentia, colloca fra i generi metrici la canzone al primo posto.
Le forme di canzone che costituiscono senza dubbio un modello duraturo nella tradizione italiana sono
quelle di Dante e soprattutto di Petrarca, ma oltre alle canzoni petrarchesche, nell'evoluzione della
canzone che va dal Duecento al Trecento, esistono altre due varietà di canzone: la canzone pindarica e
la canzone libera o leopardiana.
La canzone pindarica ha le sue origini nel Cinquecento ed è costituita di strofe, antistrofe ed epodo
come dal modello greco, dove le strofe e le antistrofe sono collegate da rime uguali e hanno lo stesso
numero di versi con prevalenza, di solito, dei settenari sugli endecasillabi, mentre l'epodo, che ha rime
diverse è, in genere, più breve.
La canzone libera o leopardiana risale ad Alessandro Guidi che compone canzoni con strofe indivise e
schema molto variabile sia per il numero dei versi, sia per la struttura della strofa, conosciute con il
nome di "canzoni a selva".
Da questa base parte Giacomo Leopardi che, più di ogni altro, esprime questa libertà di composizione
pur non dimenticando le forme della canzone petrarchesca.
indice
25. La Canzone
La Canzone è un componimento lirico
formato da un numero variabile di strofe
dette stanze, (di solito 4, 5 o 6).
Generalmente i versi sono endecasillabi
(11) misti a settenari (7)
Ogni strofa è formata da due parti, una
detta fronte; l'altra, chiamata coda o
sirma,
La cansòn viene considerata dai
provenzali il genere lirico per eccellenza
Anche Dante la colloca al primo posto
indice
26. Il sonetto
Origini
Forma
Le strofe
I versi
La sua fortuna
indice
27. Le origini storiche
Si ritiene che sia stato inventato da
Jacopo da Lentini
Famoso poeta della scuola siciliana
verso la metà del Duecento
sulla base di una forma poetica
precedente
indice
28. La forma del sonetto: strofe e versi
È formato da 4 strofe
2 quartine (4 versi)
E 2 terzine (3 versi ciascuna)
Per un totale di 8+6 versi
14 versi in tutto
indice
29. Curiosità sui numeri del Sonetto
quartine: il numero 4 per gli uomini
del tempo rappresentava la terra e la
materialità con i suoi 4 punti
cardinali.
Le terzine: il numero 3
rappresentava la Trinità, il cielo e la
perfezione.
4+3 = terra + cielo
indice
30. Laboratorio di Poesia
Parole in libertà: su un tema di base
Le rime: raccolta (rimario)
Raccolta di Metafore
Poesia e canzoni
I poeti preferiti
Dai “Baci Perugina” agli SMS
indice