5. Forse dare un’ occhiatina alla
storia ti potrebbe rendere
meno indigesto il ….
chimichese
Chimichese!
Neanche fosse
una lingua
Sì, per certi versi lo
è e diventa molto
difficile se non ne
conosci le regole
7. I
l mito di Prometeo, il Titano che rubò il fuoco a
Zeus e fu per questo condannato ad avere il fegato
rosicchiato in eterno da un’ aquila, racconta
dell’importanza che ebbe il fuoco per l’umanità.
Con il fuoco l’uomo incominciò a modificare quanto lo
circondava e a migliorare la sua esistenza.
Q
uando l’uomo incontrò il
fuoco e lo fece interagire con la materia
nacque la chimica …
8. In realtà nacquero molte altre
cose, che avrebbero portato
alla nascita della chimica
come la conosciamo noi nel
giro di
qualche..
millennio.
9. Ma come è potuto
succedere? Che cosa
ha bloccato lo
sviluppo di questa
scienza
Diversi
fattori!
10. L’empirismo cioè
la pratica senza un’
adeguata riflessione
teorica sui processi.
Ciò spesso porta a
scoperte casuali che
poi sono
difficilmente
riproducibili
Uhm! A scuola, in
laboratorio ,vorrei
essere più empirico.
ODIO LE
RELAZIONI!
Primitiv
o!
11. E i processi, una volta
scoperti, diventavano segreti
tesori delle caste dominanti
come, in Egitto, dei
sacerdoti, che li custodivano
gelosamente impedendo la
divulgazione della “ricetta”.
I segreti dell’
imbalsamazione,
del colore turchese,
dei profumi …
13. Poi uno
zampino ce lo
misero anche i
greci anzi …
uno zampone.
Appunto!!
14. Gli antichi avevano
avversione per
l’esperimento e forte
tendenza alla speculazione.
Guarda cosa pensava Il
grande Aristotele!
Uffa, pensare,
pensare. Ma cosa
avevano sempre
da pensare!
Mal di
testa?
16. I greci colti si astennero
dall’osservare e
dall’esercitare processi di
chimica tecnica:
per loro non aveva
interesse la spiegazione
teorica dei processi che
avevano luogo nei singoli
casi.
17. Conseguenza: la
scoperta di importanti
processi non è mai
legata a nomi
illustri, mentre gli
antichi scrittori
nominano tutti quelli
che hanno fatto ipotesi
anche le più
insostenibili.
Ecco perché la
metallurgia non
ha grandi nomi
nell’antichità e
la filosofia sì!
18. Fatto sta che Le
speculazioni fatte dai
filosofi ebbero lunga
influenza sulla chimica
e sulla sua possibilità
di evoluzione
Ma cosa
c’entra la
filosofia?
19. SILLOGISMO
Premessa: Tutti gli
uomini sono mortali.
Premessa: Ogni
filosofo è un uomo.
Conclusione: Ogni
filosofo è mortale.
Intanto il punto di
vista.
Dal generale al
particolare:
metodo
deduttivo
20. SILLOGISMO
Premessa: Tutti gli uomini
sono mortali.
Premessa: Ogni filosofo è
un uomo.
Conclusione: Ogni filosofo
è mortale.
24. E’ evidente l’importanza
delle leggi logiche a cui si
fa riferimento ed
affidamento: basta che
una sola di esse sia non
verificata o
inverificabile, e tutto il
castello costruito secondo
il metodo deduttivo
crolla miseramente.
28. In particolare la sua teoria
degli elementi. Questa teoria
aveva in sé il concetto della
trasformazione della materia.
.
29.
30. Da qui, all’idea della
possibilità di
trasmutazione dei
metalli, che fu la
caratteristica degli
alchimisti, il passo è
breve.
Alchimia … elisir di
lunga vita, pietra
filosofale, Harry Potter!
Harry
Potter?!
32. Hai ragione. In effetti,
prima del 1500, la
conoscenza del
mondo non era basata
sull’osservazione
diretta, ma veniva
dedotta dai principi
filosofici
IPSE
DIXIT
!.
33. Poi le cose cambiarono e,
lentamente, si passò da uno
studio della natura fondato
sull’autorevolezza degli
autori classici, ad uno studio
diretto della natura e,
lentamente, si passò dalla
magia alla scienza.
Perché questo
cambiamento?
35. Con lui nacque il metodo
scientifico e, nel momento in
cui nell'analisi dei fenomeni
naturali, si sono introdotti gli
strumenti di misura, che
hanno consentito di valutare
in modo rigoroso le variabili
significative dell’oggetto di
studio, è nata la scienza
moderna
36. Da questo momento
anche la chimica è
pronta per la nascita, con
tutte le caratteristiche
che faranno di lei una
vera scienza.
37. E quando una scienza
nasce, deve esserci un
linguaggio che
individui,senza
possibilità di
dubbio,l’ oggetto
dello studio.
Miao!
Anche la
chimica ha
imparato a
parlare!
38. Torniamo all’ alchimia.
Il linguaggio ermetico
era volutamente
ricercato dagli
alchimisti tra le cui
finalità non c’era certo
la divulgazione delle
loro ricette!
W
il
chimichese
L’alchimia, quindi, co
n il chiodo fisso della
trasmutazione, non
contribuì alla nascita
del linguaggio dei
chimici.
39. In effetti, nomi
come “la
sostanza che fa
cader le stelle” o
ricette per la
preparazione
dell’ oro come
questa …
Prendi del sale e innaffia il solfo,
brillante, giallo collegalo affinché
abbia forza e, fatto intervenire il fio
di bronzo, fanne un acido liquido,
bianco. Prepara gradatamente il fio
di bronzo. In tutto ciò tu domerai il
rame bianco, lo distillerai e
troverai dopo la terza operazione un
prodotto che dà dell’oro.
…. non sono di
( Zozimo III sec d.C.)
grande aiuto
per la scienza
40. Situazione all’inizio del 1600
La terminologia non aveva alcuna
relazione con la composizione chimica
delle sostanze, che erano indicate, in
maniera assolutamente acritica, sulla
base di colori, forme cristalline, qualità
organolettiche, nomi degli scopritori,
proprietà curative, modalità di
preparazione, luoghi di provenienza.
41. i nomi delle sostanze erano complicati e
privi di significato:
burro di antimonio,
zucchero di piombo
fiori di zolfo.
Inoltre, si potevano usare infiniti modi per
indicare una stessa sostanza. Se ne
contavano più di trenta per indicare il
mercurio!
42. Ma i tempi
sono ormai
maturi per fare
un po’ di
ordine!
Chi e quando
incominciò a
illuminare
l’ambiente?
43. 1661 Boyle pubblica
Il chimico scettico.
Nel suo libro non parla
più di alchimia e
alchimisti ma di
chimica e chimici
44. Mi basta dire che non risulta dall’esperienza,
che è la sola sulla quale si fondano i chimici,
che tutti i corpi misti consistono dei tre tria. I
chimici non sono mai stati in grado, senza
ulteriori scomposizioni, di risolvere in tre
principi né l’oro né l’argento ,né il cristallo né il
talco veneziano né altri corpi da me ricordati
altrove.
45. “Intendo per elementi, quello
che i chimici che parlano in
modo più chiaro, intendono per
loro principi, cioè certi corpi
primitivi e semplici, o
perfettamente
incomposti, che, non essendo
costituiti da altre sostanze, sono
gli ingredienti di cui sono
costituiti i corpi chiamati
perfettamente composti …….”
46. Boyle era di
direttore di
laboratorio e
coniò il termine
analisi
E’ la prima definizione di
elemento.
In quella definizione, però, c’è
qualcosa di più. C’è la proposta
di orientare il lavoro dei chimici
verso l’analisi delle sostanze
fino ai loro principi costitutivi e
poi,di studiare la sintesi dei
composti, a partire dalle
sostanze semplici.
47. Le scienze naturali
sentivano l’esigenza
di linguaggi specifici.
Linneo, ad esempio,
aveva costruito un
sistema “ binomiale”
per la botanica
ESATTO!
Scommetto
che questo fece
venire qualche
idea ai chimici!
48. Bergmann (intorno al 1770-80)
propose il principio binomiale, quello
del sistema botanico di Linneo, per il
nome dei sali.
Ecco la sua proposta per i Sali di
magnesio
magnesi vetriolat Solfato
a
a
di Mg
magnesi
a
I primi a tentare una
riforma della
nomenclatura chimica
furono A. Baumé, P.
Macquer
aerata
Carbona
to di Mg
magnesi
a
nitrata
Nitrato
di Mg
magnesi
a
salita
Cloruro
di Mg
49.
50. Nel 1786 Guyton de Morveau (allievo
di Bergmann), Fourcroy, Berthollet e
Lavoisier si occuparono, per incarico
dell’Accademia Francese, di una nuova
nomenclatura, che fu pubblicata
nell'aprile del 1787.
Lavoisier
Berthollet
Guyton de Morveau
Fourcroy
51. Chissà quante riunioni e
incontri con altri scienziati
del loro tempo dovettero
fare!
Certo! Esaminarono
criticamente tutte le parti
della Chimica, meditando
sul linguaggio e sul rapporto
tra idee e parole!
Che
fatica!
52. Nel 1789 Lavoisier pubblicò
il Trattato elementare di
chimica, che servì a dare al
mondo una visione unitaria
delle conoscenze della
chimica basata sulle nuove
teorie e sulla nomenclatura
adottata dall’autore.
Fu il primo testo moderno di
chimica
“E’ bastato un momento per
tagliare quella testa e forse
non basterà un secolo per
generarne un’altra pari alla
sua”.
Joseph Lagrange,
matematico
Lavoisier fu ucciso
durante la rivoluzione
francese nel 1794
53. La nomenclatura inorganica
di Lavoisier non subì
sostanziali modifiche per
tutto il corso dell’Ottocento.
La chiarezza e la semplicità
del linguaggio di Lavoisier
favorirono la rapida e
generalizzata adozione della
sua teoria in tutta Europa.
54. E i simboli
chimici a chi
sono saltati in
mente?
Dalton con la sua
idea di atomo fu
sicuramente il
primo responsabile
dell’uso di simboli
chimici!
57. J.J.Berzelius scelse come simbolo
la prima lettera del nome latino o
latinizzato di ciascun elemento;
in caso di ambiguità, la prima
lettera veniva seguita da una
lettera complementare.
Associando queste iniziali,
Berzelius otteneva la formula
della sostanza composta, nella
quale i simboli erano
accompagnati da esponenti
numerici corrispondenti alle unità
di peso atomico di ciascun
elemento costituente il composto.
Il principio di questa notazione
non è mai stato abbandonato.
58. Rispetto ai simboli
di Dalton, oltre a
essere più chiari,
quelli di Berzelius
erano meglio
compatibili con le
esigenze
tipografiche.
E questo
contribuì al
loro successo.
E
poi?
59. Oggi la
nomenclatura
chimica è
regolamentata
dalla Iupac
(International
Union for Pure
and Applied
Chemistry),
So cos’è! Un'associazione
internazionale che
periodicamente si riunisce
per aggiornare le regole
della "sintassi chimica" alla
luce delle nuove conoscenze.
Le regole della
nomenclatura, attualmente
valide,sono state elaborate
durante il congresso IUPAC
del1959
60. Quella vista fin qui è solo
un’istantanea della nascita
della nomenclatura della
chimica inorganica.
L’evoluzione del linguaggio
della chimica organica è
tutt’un’altra storia!
UNO
?
Ma a
questo
punto ho
un dubbio
62. Bella domanda! Intanto
che penso alla risposta,
passami quel libro.
Voglio fare uno scherzo
ad alcuni mie amici.
Quelli che … la chimica è
spaventosa!
64. MUSE ISPIRATRICI
I. A.Clerc- Chimica popolare- Milano Sonzogno 1886
II. F. Meyer,,Giua- Storia della chimica- Hoepli 1910
III. F. Meyer, L.J. Olmer-Le tappe della chimicaGarzanti1951
IV. I.Asimov - Breve storia della chimica –Zanichelli 1998
V. M.C. Montani- Sposare gli elementi- Sironi Editore 2011
VI. A. Borsese, V. Dolcetto -Il linguaggio chimico nella storia
della chimica. nascita e consolidamento della chimica
come scienza (da lavoisier alla fine del 1800
http://wwwcsi.unian.it/educa/storia/chicosci.html
VII
http://cheminor.unipa.it/storia_chimica/doku.php?id=l
a_nomenclatura