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Vincere è convincereVincere è convincereVincere è convincereVincere è convincere
il giocatore, in ogni contesto, riesce
a fare esattamente
quello che il gioco richiede
il giocatore, in ogni contesto, riesce
a fare esattamente
quello che il gioco richiede
rispettando le regolerispettando le regolerispettando le regolerispettando le regole
giocare per vinceregiocare per vinceregiocare per vinceregiocare per vincere
l’interlocutore ostinato è “un cattivo cavillatore”
perché, se non si arrende all’evidenza,
blocca la discussione in modo del tutto
arbitrario
l’interlocutore ostinato è “un cattivo cavillatore”
perché, se non si arrende all’evidenza,
blocca la discussione in modo del tutto
arbitrario
che le obiezioni mirinoche le obiezioni mirino
all’ostruzionismoall’ostruzionismo
che le obiezioni mirinoche le obiezioni mirino
all’ostruzionismoall’ostruzionismo
con il risultato di paralizzare
la conversazione
pur di non dichiararsi vinti
con il risultato di paralizzare
la conversazione
pur di non dichiararsi vinti
ignoramento delle regoleignoramento delle regoleignoramento delle regoleignoramento delle regole
si eviti di
discutere con un
interlocutore
che ignora
le regole
ogni
interlocutore
ricorrerà
ad ogni mezzo
per imporre
il proprio
punto di vista
colui che
impedisce
un’opera
che dovrebbe
essere comune
è un
cattivo
collaboratore
I elemento II
elemento III elemento
Nella conversazione si mette
in gioco la sociabilità.
Educare alla conversazione e
alla sociabilità
significa educare
alla negoziazione dei conflitti
• La conversazione è il più comune e ordinario
sollievo degli uomini
• è lo strumento principale per riposare l’animo
dopo le fatiche del lavoro
(convinzioni dal secondo 700 in poi)
La sociabilità si eredita dai salotti francesi del 700.
Nei salotti, la nobiltà e al borghesia si riunivano per
conversare.
La conversazione era intesa come forma di relazione
sociale, come migliore esercizio per imparare a
comportarsi
erano diretti da donne che determinavano il tono
della conversazione
davano un prezzo (valore) a molte cose a cui mancava
tra chi dice
e chi
ascolta:
gioco di
palla
ascoltosi è corretti
parlatori quando si
è capaci di cedere
la parola
si è corretti
parlatori quando si
è capaci di cedere
la parola
voler dire una cosa
e non ascoltare
niente è una specie
di tirannia
voler dire una cosa
e non ascoltare
niente è una specie
di tirannia
“Dio ci ha dotato di due orecchie e di
una bocca. Probabilmente voleva che
ascoltassimo di più e parlassimo di
meno”
(Armstrong e Lampe, 1983)
Dio ci ha dato due orecchie
ma una sola bocca.
Alcuni dicono che è perché voleva
che passassimo il doppio del tempo
ad ascoltare invece che a parlare.
Altri sostengono che è
perché sapeva che
Ascoltare è due volte più difficileAscoltare è due volte più difficile
che parlareche parlare
Tempi dedicati ai diversi tipi di
comunicazione
45% all’ascolto
30% ad inviare messaggi
16% a leggere
9% a scrivere
Dati relativi alla cultura anglosassone (Smith,1968)
DISTINZIONE TRA
ASCOLTO ATTIVO E ASCOLTO PASSIVO
Si manifesta mediante parole,
postura del corpo,
orientamento dello sguardo
Il destinatario utilizza molti dei mezzi a sua disposizione per
segnalare all’emittente il suo interesse verso i messaggi inviategli
DISTINZIONE TRA
SENTIRE ED ASCOLTARE
un processo mediante il quale selezioniamo, all’interno
degli stimoli acustici, informazioni che destano la nostra
attenzione ed il nostro interesse
delle informazione sensoriali
e sociali e costruzione degli
schemi interpretativi
Quando l’altro ciQuando l’altro ci
sta parlando….sta parlando…. STIAMOSTIAMO
ASCOLTANDASCOLTAND
O ?????O ?????
Stiamo usando
modalità di rispostamodalità di risposta
che ostacolano la
Stiamo usando
modalità di rispostamodalità di risposta
che ostacolano la
……e tendiamo ae tendiamo a
rispondererispondere
immediatamenteimmediatamente
COMUNICAZIONECOMUNICAZIONE
““QUANDO TIQUANDO TI
DOMANDO DIDOMANDO DI
ASCOLTARMI”ASCOLTARMI”
““NON FAI QUELLONON FAI QUELLO
CHE TI CHIEDO”CHE TI CHIEDO”
E TU COMINCIE TU COMINCI
A DARMI DEIA DARMI DEI
CONSIGLICONSIGLI
““QUANDO TIQUANDO TI
DOMANDO DIDOMANDO DI
ASCOLTARMI”ASCOLTARMI”
E TU CERCHI DIE TU CERCHI DI
TROVARE LATROVARE LA
SOLUZIONE AL MIOSOLUZIONE AL MIO
PROBLEMAPROBLEMA
““NON FAI QUELLONON FAI QUELLO
CHE TI CHIEDO”CHE TI CHIEDO”
NON MI AIUTINON MI AIUTI
QUANDO TIQUANDO TI
DOMANDO DIDOMANDO DI
ASCOLTARMIASCOLTARMI
E MI DICI CHE NONE MI DICI CHE NON
DOVREI SENTIRMIDOVREI SENTIRMI
IN QUEL MODOIN QUEL MODO
CALPESTI I MIEICALPESTI I MIEI
SENTIMENTISENTIMENTI
““NON FAI QUELLONON FAI QUELLO
CHE TI CHIEDO”CHE TI CHIEDO”
Modalità di risposta
che impediscono l’ascolto
ColpaColpa
InibizioneInibizione
RibellioneRibellione
 IrritazioneIrritazione
Hemm…
volevo
dire…
 Una rettifica del messaggioUna rettifica del messaggio
 Blocco dellaBlocco della
comunicazionecomunicazione
Sensazione di non sentirsi compresoSensazione di non sentirsi compreso
Sentirsi svalutato in ciò che senteSentirsi svalutato in ciò che sente
 può adattarsi all’interrogatoriopuò adattarsi all’interrogatorio
 mostrare un atteggiamento oppositivomostrare un atteggiamento oppositivo
Reazioni diverse in base alla sua personalitàReazioni diverse in base alla sua personalità
Perché
non hai
chiesto
aiuto?…
Perché
hai fatto
così?…
Anche tu
pensi
che?...
E’
chiaro
che…
…Non
trovi?
Si adatta alla soluzione,Si adatta alla soluzione,
senza condividerlasenza condividerla
Un atteggiamento passivoUn atteggiamento passivo
processi mentaliprocessi mentali
convinzioni
nelle diverse
situazioni
convinzioni
nelle diverse
situazioni
valori culturali
di riferimento
valori culturali
di riferimento
stati emotivi
e aspettative
stati emotivi
e aspettative
obiettivi
che si intendono
perseguire
obiettivi
che si intendono
perseguire
Prerequisito all’ascolto efficace: l’ascolto di sè
Controllare le convinzioni automatiche
evitando la distorsione del significato
Verificare le impressioni
attraverso la decodifica dei feedback
COSTRUIRE UN SIGNIFICATO CONDIVISO
processi mentaliprocessi mentali
convinzioni
nelle diverse
situazioni
convinzioni
nelle diverse
situazioni
valori culturali
di riferimento
valori culturali
di riferimento
stati emotivi
e aspettative
stati emotivi
e aspettative
obiettivi
che intende
perseguire
obiettivi
che intende
perseguire
Obiettivo dell’ascolto efficace: comprendere i
messaggi dell’emittente dal suo punto di vista
InputInput
ComprensioneComprensione
elaborazioneelaborazione
livelli dellalivelli della
comunicazionecomunicazione
recezionerecezione
verificaverifica
Presupposto:
dei messaggi inviati dai comportamenti
non verbali
sistema sensoriale
E’’ chiaro che ….
guardi come ….
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colorato …
chiarire …
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emittente
Io vedo che ….
a me sembra che ….
ricevente
armonioso
discordante
stridente
accordo/disaccordo
melodioso
emittente
lei mi sta dicendo ..
quello che mi dice
suona ….
qualcosa le dice che
ricevente
fa riferimento alle
emozioni, sensazioni,
esperienze concrete
essere in contatto
pugno nello stomaco
essere rilassato …
emittente
Lei sente …
Ho la sensazione …
quello che sta
provando ….
ricevente
riguarda
Dimensione di contenutoDimensione di contenutoDimensione di contenutoDimensione di contenuto
l’insieme dellel’insieme delle
informazioniinformazioni
Domanda:Domanda:
di che cosa intendedi che cosa intende
parlarmi?parlarmi?
si riferisce
autorappresentazioneautorappresentazione
al modo in cui una personaal modo in cui una persona
presenta se stessapresenta se stessa
domanda: che cosa dice di sé?domanda: che cosa dice di sé?
l’insieme delle richieste
espresse dall’interlocutore
scopo: rendere esplicito ciò che si vuole
raggiungere ed evitare
Domanda: quale è il vero
problema
riguarda
si riferisce al rapporto tra chi ascolta e
chi comunica
percezione
dell’altro
della loro
interazione
verificaverifica
riformulazioneriformulazione
domandedomande
espolarativeespolarative
confrontoconfronto
verbalizzazioneverbalizzazione
verificaverificaNoNoNoNo SiSiSiSi
INTERVENTI VERBALIINTERVENTI VERBALI
 RiformulazioneRiformulazione
 VerbalizzazioneVerbalizzazione
(restituire con altre par(restituire con altre par
ConfrontoConfronto
Domande esplorativeDomande esplorative
(vanno oltre il messagg(vanno oltre il messaggi
TECNICHE DITECNICHE DI
INCORAGGIAMENTOINCORAGGIAMENTO
verbaliverbali
(ehm, si, capisco, )…(ehm, si, capisco, )…
non verbalinon verbali
(annuire, cenni del(annuire, cenni del
capo, sorridere, ecc.)capo, sorridere, ecc.)
 riformulazione - parafrasi
 riformulazione – riepilogo (prolissità)
riformulazione correttiva (focus su alcuni aspetti)
a) critica (riesaminare la validità dell’affermazione)
b) delucidazione
c) figura-sfondo (ribaltamento di prospettiva)
 riformulazione - parafrasi
 riformulazione – riepilogo (prolissità)
riformulazione correttiva (focus su alcuni aspetti)
a) critica (riesaminare la validità dell’affermazione)
b) delucidazione
c) figura-sfondo (ribaltamento di prospettiva)
Sinonimi (del contenuto emotivo)
Antinomi (dello stato emozionale opposto)
Optativo
verbalizzazione stato emozionale desiderato
senza alterare intensità e qualità
Le incongruenze si verificano tra:Le incongruenze si verificano tra:
azioniazioni
sentimentisentimenti
pensieripensieri
 due asserzioni verbalidue asserzioni verbali si contraddiconosi contraddicono
(non mi piace il teatro ma ci vado spesso..)(non mi piace il teatro ma ci vado spesso..)
 asserzione verbale e comunicazione NVasserzione verbale e comunicazione NV
(sono tranquilla …. mentre si agita sulla sedia)(sono tranquilla …. mentre si agita sulla sedia)
 asserzione verbale e un contesto o situazioneasserzione verbale e un contesto o situazione
(non andiamo d’accordo … proviamo con un figlio)(non andiamo d’accordo … proviamo con un figlio)
Le incongruenze si verificano tra:Le incongruenze si verificano tra:
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(non mi piace il teatro ma ci vado spesso..)(non mi piace il teatro ma ci vado spesso..)
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(sono tranquilla …. mentre si agita sulla sedia)(sono tranquilla …. mentre si agita sulla sedia)
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Possono avere diverse funzioni:Possono avere diverse funzioni:
aggiuntivaaggiuntiva (supplemento di informazioni)(supplemento di informazioni)
precisazioneprecisazione (chiarire il pensiero dell’altro)(chiarire il pensiero dell’altro)
estensioneestensione (allargare ad altri temi)(allargare ad altri temi)
 aperte (è possibile dare diverse risposte)
 chiuse (si, no)
 semistrutturate (con un argomento stabilito)
 ad alternative multiple (o … o …)
 segmento
Benefici
•riduce i rischi di incomprensione reciproca
•crea un clima relazionale positivo e favorevole
•stimola nell’altro atteggiamenti di ascolto attivo
(per modellamento)
Si dimostra di aver compreso il messaggio e di aver colto i
sentimenti e le emozioni dell’interlocutore
verbalizzazione dei sentimenti
dell’interlocutore
sintesi del contenuto
semantico del messaggio
 E’ bene parlare solo quando si deve dire qualcosa che
valga più del silenzio
 Esiste un momento per tacere, ed uno per parlare
 Mai l’uomo è padrone di sé come quando tace
 E’ sicuramente meno rischioso tacere che parlare
 Il momento di tacere viene prima del parlare: solo quando si
sarà imparato a mantenere il silenzio, si potrà imparare a
parlare rettamente
 Il silenzio del saggio vale più del ragionamento del filosofo
Desiderare fortemente di dire una cosa è spesso motivo
sufficiente per decidere di tacerla
“Riflessioni sul silenzio” dell’Abate Dinouart (700)
OBIETTIVI
BENEFICI
DELL’ASCOLTO EMPATICO
Ψ Smettere di parlare
Ψ Mettere a suo agio chi vi parla
Ψ Dimostrate a chi vi parla che volete ascoltarlo
Ψ Eliminate le fonti di distrazione
Ψ Mettetevi nei panni di chi parla
Ψ Siate pazienti e controllatevi
Ψ Non fate polemica
Ψ Non fate domande
Ψ Smettete di parlare!!!!!!!!!

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Ascolto

  • 1. Vincere è convincereVincere è convincereVincere è convincereVincere è convincere il giocatore, in ogni contesto, riesce a fare esattamente quello che il gioco richiede il giocatore, in ogni contesto, riesce a fare esattamente quello che il gioco richiede rispettando le regolerispettando le regolerispettando le regolerispettando le regole
  • 2. giocare per vinceregiocare per vinceregiocare per vinceregiocare per vincere l’interlocutore ostinato è “un cattivo cavillatore” perché, se non si arrende all’evidenza, blocca la discussione in modo del tutto arbitrario l’interlocutore ostinato è “un cattivo cavillatore” perché, se non si arrende all’evidenza, blocca la discussione in modo del tutto arbitrario
  • 3. che le obiezioni mirinoche le obiezioni mirino all’ostruzionismoall’ostruzionismo che le obiezioni mirinoche le obiezioni mirino all’ostruzionismoall’ostruzionismo con il risultato di paralizzare la conversazione pur di non dichiararsi vinti con il risultato di paralizzare la conversazione pur di non dichiararsi vinti ignoramento delle regoleignoramento delle regoleignoramento delle regoleignoramento delle regole
  • 4. si eviti di discutere con un interlocutore che ignora le regole ogni interlocutore ricorrerà ad ogni mezzo per imporre il proprio punto di vista colui che impedisce un’opera che dovrebbe essere comune è un cattivo collaboratore I elemento II elemento III elemento
  • 5. Nella conversazione si mette in gioco la sociabilità. Educare alla conversazione e alla sociabilità significa educare alla negoziazione dei conflitti
  • 6. • La conversazione è il più comune e ordinario sollievo degli uomini • è lo strumento principale per riposare l’animo dopo le fatiche del lavoro (convinzioni dal secondo 700 in poi) La sociabilità si eredita dai salotti francesi del 700. Nei salotti, la nobiltà e al borghesia si riunivano per conversare. La conversazione era intesa come forma di relazione sociale, come migliore esercizio per imparare a comportarsi
  • 7. erano diretti da donne che determinavano il tono della conversazione davano un prezzo (valore) a molte cose a cui mancava
  • 8. tra chi dice e chi ascolta: gioco di palla ascoltosi è corretti parlatori quando si è capaci di cedere la parola si è corretti parlatori quando si è capaci di cedere la parola voler dire una cosa e non ascoltare niente è una specie di tirannia voler dire una cosa e non ascoltare niente è una specie di tirannia
  • 9. “Dio ci ha dotato di due orecchie e di una bocca. Probabilmente voleva che ascoltassimo di più e parlassimo di meno” (Armstrong e Lampe, 1983)
  • 10. Dio ci ha dato due orecchie ma una sola bocca. Alcuni dicono che è perché voleva che passassimo il doppio del tempo ad ascoltare invece che a parlare. Altri sostengono che è perché sapeva che Ascoltare è due volte più difficileAscoltare è due volte più difficile che parlareche parlare
  • 11. Tempi dedicati ai diversi tipi di comunicazione 45% all’ascolto 30% ad inviare messaggi 16% a leggere 9% a scrivere Dati relativi alla cultura anglosassone (Smith,1968)
  • 12. DISTINZIONE TRA ASCOLTO ATTIVO E ASCOLTO PASSIVO Si manifesta mediante parole, postura del corpo, orientamento dello sguardo Il destinatario utilizza molti dei mezzi a sua disposizione per segnalare all’emittente il suo interesse verso i messaggi inviategli
  • 14. un processo mediante il quale selezioniamo, all’interno degli stimoli acustici, informazioni che destano la nostra attenzione ed il nostro interesse
  • 15. delle informazione sensoriali e sociali e costruzione degli schemi interpretativi
  • 16.
  • 17. Quando l’altro ciQuando l’altro ci sta parlando….sta parlando…. STIAMOSTIAMO ASCOLTANDASCOLTAND O ?????O ????? Stiamo usando modalità di rispostamodalità di risposta che ostacolano la Stiamo usando modalità di rispostamodalità di risposta che ostacolano la ……e tendiamo ae tendiamo a rispondererispondere immediatamenteimmediatamente COMUNICAZIONECOMUNICAZIONE
  • 18. ““QUANDO TIQUANDO TI DOMANDO DIDOMANDO DI ASCOLTARMI”ASCOLTARMI” ““NON FAI QUELLONON FAI QUELLO CHE TI CHIEDO”CHE TI CHIEDO” E TU COMINCIE TU COMINCI A DARMI DEIA DARMI DEI CONSIGLICONSIGLI
  • 19. ““QUANDO TIQUANDO TI DOMANDO DIDOMANDO DI ASCOLTARMI”ASCOLTARMI” E TU CERCHI DIE TU CERCHI DI TROVARE LATROVARE LA SOLUZIONE AL MIOSOLUZIONE AL MIO PROBLEMAPROBLEMA ““NON FAI QUELLONON FAI QUELLO CHE TI CHIEDO”CHE TI CHIEDO” NON MI AIUTINON MI AIUTI
  • 20. QUANDO TIQUANDO TI DOMANDO DIDOMANDO DI ASCOLTARMIASCOLTARMI E MI DICI CHE NONE MI DICI CHE NON DOVREI SENTIRMIDOVREI SENTIRMI IN QUEL MODOIN QUEL MODO CALPESTI I MIEICALPESTI I MIEI SENTIMENTISENTIMENTI ““NON FAI QUELLONON FAI QUELLO CHE TI CHIEDO”CHE TI CHIEDO”
  • 21.
  • 22. Modalità di risposta che impediscono l’ascolto
  • 24.  IrritazioneIrritazione Hemm… volevo dire…  Una rettifica del messaggioUna rettifica del messaggio  Blocco dellaBlocco della comunicazionecomunicazione
  • 25. Sensazione di non sentirsi compresoSensazione di non sentirsi compreso Sentirsi svalutato in ciò che senteSentirsi svalutato in ciò che sente
  • 26.  può adattarsi all’interrogatoriopuò adattarsi all’interrogatorio  mostrare un atteggiamento oppositivomostrare un atteggiamento oppositivo Reazioni diverse in base alla sua personalitàReazioni diverse in base alla sua personalità Perché non hai chiesto aiuto?… Perché hai fatto così?… Anche tu pensi che?... E’ chiaro che… …Non trovi?
  • 27. Si adatta alla soluzione,Si adatta alla soluzione, senza condividerlasenza condividerla Un atteggiamento passivoUn atteggiamento passivo
  • 28. processi mentaliprocessi mentali convinzioni nelle diverse situazioni convinzioni nelle diverse situazioni valori culturali di riferimento valori culturali di riferimento stati emotivi e aspettative stati emotivi e aspettative obiettivi che si intendono perseguire obiettivi che si intendono perseguire Prerequisito all’ascolto efficace: l’ascolto di sè
  • 29. Controllare le convinzioni automatiche evitando la distorsione del significato Verificare le impressioni attraverso la decodifica dei feedback COSTRUIRE UN SIGNIFICATO CONDIVISO
  • 30. processi mentaliprocessi mentali convinzioni nelle diverse situazioni convinzioni nelle diverse situazioni valori culturali di riferimento valori culturali di riferimento stati emotivi e aspettative stati emotivi e aspettative obiettivi che intende perseguire obiettivi che intende perseguire Obiettivo dell’ascolto efficace: comprendere i messaggi dell’emittente dal suo punto di vista
  • 33.
  • 34. dei messaggi inviati dai comportamenti non verbali sistema sensoriale
  • 35. E’’ chiaro che …. guardi come …. brillante … colorato … chiarire … fumoso …. emittente Io vedo che …. a me sembra che …. ricevente
  • 36. armonioso discordante stridente accordo/disaccordo melodioso emittente lei mi sta dicendo .. quello che mi dice suona …. qualcosa le dice che ricevente
  • 37. fa riferimento alle emozioni, sensazioni, esperienze concrete essere in contatto pugno nello stomaco essere rilassato … emittente Lei sente … Ho la sensazione … quello che sta provando …. ricevente
  • 38.
  • 39. riguarda Dimensione di contenutoDimensione di contenutoDimensione di contenutoDimensione di contenuto l’insieme dellel’insieme delle informazioniinformazioni Domanda:Domanda: di che cosa intendedi che cosa intende parlarmi?parlarmi?
  • 40. si riferisce autorappresentazioneautorappresentazione al modo in cui una personaal modo in cui una persona presenta se stessapresenta se stessa domanda: che cosa dice di sé?domanda: che cosa dice di sé?
  • 41. l’insieme delle richieste espresse dall’interlocutore scopo: rendere esplicito ciò che si vuole raggiungere ed evitare Domanda: quale è il vero problema riguarda
  • 42. si riferisce al rapporto tra chi ascolta e chi comunica percezione dell’altro della loro interazione
  • 44. INTERVENTI VERBALIINTERVENTI VERBALI  RiformulazioneRiformulazione  VerbalizzazioneVerbalizzazione (restituire con altre par(restituire con altre par ConfrontoConfronto Domande esplorativeDomande esplorative (vanno oltre il messagg(vanno oltre il messaggi TECNICHE DITECNICHE DI INCORAGGIAMENTOINCORAGGIAMENTO verbaliverbali (ehm, si, capisco, )…(ehm, si, capisco, )… non verbalinon verbali (annuire, cenni del(annuire, cenni del capo, sorridere, ecc.)capo, sorridere, ecc.)
  • 45.  riformulazione - parafrasi  riformulazione – riepilogo (prolissità) riformulazione correttiva (focus su alcuni aspetti) a) critica (riesaminare la validità dell’affermazione) b) delucidazione c) figura-sfondo (ribaltamento di prospettiva)  riformulazione - parafrasi  riformulazione – riepilogo (prolissità) riformulazione correttiva (focus su alcuni aspetti) a) critica (riesaminare la validità dell’affermazione) b) delucidazione c) figura-sfondo (ribaltamento di prospettiva)
  • 46. Sinonimi (del contenuto emotivo) Antinomi (dello stato emozionale opposto) Optativo verbalizzazione stato emozionale desiderato senza alterare intensità e qualità
  • 47. Le incongruenze si verificano tra:Le incongruenze si verificano tra: azioniazioni sentimentisentimenti pensieripensieri  due asserzioni verbalidue asserzioni verbali si contraddiconosi contraddicono (non mi piace il teatro ma ci vado spesso..)(non mi piace il teatro ma ci vado spesso..)  asserzione verbale e comunicazione NVasserzione verbale e comunicazione NV (sono tranquilla …. mentre si agita sulla sedia)(sono tranquilla …. mentre si agita sulla sedia)  asserzione verbale e un contesto o situazioneasserzione verbale e un contesto o situazione (non andiamo d’accordo … proviamo con un figlio)(non andiamo d’accordo … proviamo con un figlio) Le incongruenze si verificano tra:Le incongruenze si verificano tra: azioniazioni sentimentisentimenti pensieripensieri  due asserzioni verbalidue asserzioni verbali si contraddiconosi contraddicono (non mi piace il teatro ma ci vado spesso..)(non mi piace il teatro ma ci vado spesso..)  asserzione verbale e comunicazione NVasserzione verbale e comunicazione NV (sono tranquilla …. mentre si agita sulla sedia)(sono tranquilla …. mentre si agita sulla sedia)  asserzione verbale e un contesto o situazioneasserzione verbale e un contesto o situazione (non andiamo d’accordo … proviamo con un figlio)(non andiamo d’accordo … proviamo con un figlio)
  • 48. Possono avere diverse funzioni:Possono avere diverse funzioni: aggiuntivaaggiuntiva (supplemento di informazioni)(supplemento di informazioni) precisazioneprecisazione (chiarire il pensiero dell’altro)(chiarire il pensiero dell’altro) estensioneestensione (allargare ad altri temi)(allargare ad altri temi)
  • 49.  aperte (è possibile dare diverse risposte)  chiuse (si, no)  semistrutturate (con un argomento stabilito)  ad alternative multiple (o … o …)
  • 50.  segmento Benefici •riduce i rischi di incomprensione reciproca •crea un clima relazionale positivo e favorevole •stimola nell’altro atteggiamenti di ascolto attivo (per modellamento) Si dimostra di aver compreso il messaggio e di aver colto i sentimenti e le emozioni dell’interlocutore verbalizzazione dei sentimenti dell’interlocutore sintesi del contenuto semantico del messaggio
  • 51.  E’ bene parlare solo quando si deve dire qualcosa che valga più del silenzio  Esiste un momento per tacere, ed uno per parlare  Mai l’uomo è padrone di sé come quando tace  E’ sicuramente meno rischioso tacere che parlare  Il momento di tacere viene prima del parlare: solo quando si sarà imparato a mantenere il silenzio, si potrà imparare a parlare rettamente  Il silenzio del saggio vale più del ragionamento del filosofo Desiderare fortemente di dire una cosa è spesso motivo sufficiente per decidere di tacerla “Riflessioni sul silenzio” dell’Abate Dinouart (700)
  • 54. Ψ Smettere di parlare Ψ Mettere a suo agio chi vi parla Ψ Dimostrate a chi vi parla che volete ascoltarlo Ψ Eliminate le fonti di distrazione Ψ Mettetevi nei panni di chi parla Ψ Siate pazienti e controllatevi Ψ Non fate polemica Ψ Non fate domande Ψ Smettete di parlare!!!!!!!!!