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Intro minivolley fipav
1. PRESENTAZIONE
IL SALUTO DEL PRESIDENTE DELLA FEDERAZIONE
ITALIANA PALLAVOLO CARLO MAGRI
Il 14 dicembre 2006 ho avuto il piacere di presentare, di fronte alle massime autorità dello stato e
sportive, il nostro progetto per la scuola primaria
1,2,3…minivolley. Nella presentazione della guida
pratica e del filmato rivolto al mondo della scuola
condensavo le ragioni, la storia, i ringraziamenti
per la pubblicazione e le aspettative della riuscita
del progetto. Oggi, a distanza di neanche due
anni, colgo con soddisfazione i risultati di questo nostro impegno e
sono entusiasta di presentare questo nuovo lavoro, che sarà di supporto al mondo della scuola, ma soprattutto alle nostre associazioni,
che tanto fanno sul territorio. Questa volta con l’augurio e l’aspettativa di mettere in parallelo il mondo della scuola con quello delle società sportive, in un percorso formativo-sportivo al quale rivolgiamo la
massima attenzione. Vanno i miei ringraziamenti ai settori federali di
competenza e ai tecnici per questa opera di assoluto valore scientifico e innovativo, in linea con le nostre tradizioni che da sempre ci
vedono impegnati nella ricerca, che è alla base dei risultati del futuro.
Detto ciò, voglio ringraziare tutto il movimento che mi onoro di rappresentare e che ben ci rappresenta in Italia e nel mondo.
Carlo Magri
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2. IL MINIVOLLEY
IL SALUTO DEL CONSIGLIERE FEDERALE
PAOLO PASQUALONI
Nel ringraziare il Presidente e il Consiglio Federale
per avermi concesso la possibilità di partecipare
alla stesura di questo lavoro, sono particolarmente
felice e onorato di presentarlo. Le ragioni della rivisitazione della struttura del gioco e delle relative
metodologie didattiche sono tutte esplicitate nella
presentazione della guida rivolta alla scuola primaria e presentata nel 2006 per il progetto
1,2,3…minivolley. Questo lavoro è rivolto sempre al mondo della scuola e delle società, ma soprattutto a chi voglia approfondire le conoscenze specifiche di questa fascia d’età attraverso lo studio dei fondamenti
scientifici e applicativi metodologici correlati alle nuove opportunità di
gioco. La pubblicazione, supportata da studi e ricerche, è composta da
libro e dvd con applicazioni informatiche per la valutazione, per il corretto studio dell’altezza della rete e peso del pallone; offre la possibilità di costruire unità didattiche e allenamenti che tengano conto della
realtà psico-fisica e motivazionale del bambino nell’età evolutiva. Un
grande impegno che siamo certi possa migliorare ulteriormente il rapporto tra il mondo della scuola e quello delle società sportive, per intraprendere insieme un unico percorso formativo-sportivo.
La mia gratitudine va alla FERRERO S.p.A per aver creduto nel nostro
progetto, impegnando importanti risorse umane ed economiche, alla
Advanced Distribution S.p.A per la professionalità con cui ha trasformato le idee in tecnologie e all’Università degli Studi Roma “Tor Vergata”,
Corso di Laurea in scienze Motorie, con il suo Presidente prof. Antonio
Lombardo per l’apporto scientifico e la disponibilità culturale. Un grazie
di cuore a Carmelo Pittera, che ha saputo mettere la sua esperienza a
disposizione del difficile processo di rinnovamento, e alle nostre strutture periferiche, regionali e provinciali, che hanno concorso, sulla base
delle loro esperienze territoriali, a orientare il nostro operato.
Un’opera di tutti, quindi. Di tutti quanti si impegnano con passione e
amore per rendere questo sport più vicino alle aspettative sportive e
umane dei nostri atleti più giovani.
Paolo Pasqualoni
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3. AUTORI
PAOLO LIGAS
Paolo Ligas, nato a San Vito (CA) il 16 luglio 1961, si è laureato
presso l’ISEF di Cagliari nel 1983 con successive: specializzazione in Management dello sport conseguita nel 1999 e specializzazione polivalente per insegnanti di sostegno biennale, conseguita nel 2001 presso l’Università degli Studi di Cagliari.
Insegna Pallavolo e Pallacanestro presso la Facoltà di Scienze
Motorie dell’Università di Cagliari con esperienze come autore
di pubblicazioni relative all’attività motoria e all’allenamento
giovanile risultate utilissime nella stesura di questo progetto
sul mini-volley; è Allenatore di terzo grado, referente Regionale
e responsabile nazionale dell’area Sviluppo del Settore Scuola e Promozione della
Federazione Italiana Pallavolo.
PAOLO PEDATA
Paolo Pedata, nato a Roma il 7 Dicembre 1957, insegna
Educazione Fisica presso il Liceo “Mamiani” di Roma. Ad un
completissimo curriculum di specializzazioni (laurea presso
l’ISEF di Roma, specializzazione in Tecnica e pratica della pallavolo presso l’Università di L’Aquila, laurea in Scienze Motorie
presso Università di Tor Vergata, terzo grado come allenatore
di pallavolo) unisce grandi doti di entusiasmo, come responsabile dell’area ricerca della Scuola dello Sport del Coni del Lazio,
responsabile dell’area Scuola e coordinatore nazionale del
Settore Scuola e Promozione della Federazione Italiana
Pallavolo, messe a disposizione di questo progetto didattico al quale ha fornito un
importante contributo.
CARMELO PITTERA
Nato a Catania l’ 11 ottobre 1944, è stato il primo “uomo svolta” della pallavolo italiana nella veste di allenatore innovativo e
vincente (primo scudetto di una squadra siciliana con la
Paoletti Catania nel 78 e primo Commissario Tecnico della
Nazionale Italiana di lungo corso – dal 1978 al 1988 con partecipazione alle Olimpiadi di Mosca, Los Angeles e Seul e a
numerosi Campionati del Mondo – ad aver vinto un argento ai
Mondiali di Roma nel 1978).
Reduce da esperienze da allenatore e docente in tutto il mondo
(allenatore fra l’altro della Nazionale Egiziana seniores nel 199496) insegna Teoria del movimento e Pallavolo all’Università di Tor Vergata – Roma.
Ha pubblicato numerosissimi articoli scientifici sull’allenamento e sulle teorie elaborate
nel corso della collaborazione con il Prof. Carmelo Bosco; ha scritto e pubblicato
“Sillabario motorio”, “Dentro il movimento”, “Fase espressivo analogica”, tutte opere
fondamentali e ancora ricercatissime da studiosi e appassionati del volley.
Recentemente ha creato il “Metodo Analogico Simbolico” basato su una teoria didattica di grande impatto ed efficacia e trattata nella presente pubblicazione.
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5. INTRODUZIONE
Il minivolley è sempre stato considerato una semplificazione del
gioco della pallavolo, affinché fosse praticabile dai bambini. Questo
modello, che ha consentito la diffusione del nostro sport, si è basato soprattutto sull’eliminazione dei fondamentali che più difficilmente si correlavano con la motricità del bambino (l’attacco, il muro, la
difesa e la battuta dall’alto e in salto), a vantaggio dei gesti che producevano traiettorie alte e di più facile attuazione (palleggio, bagher
e battuta dal basso). I fondamentali più difficili, e più spettacolari,
venivano inseriti più tardi nel percorso di formazione del giovane
pallavolista. Il risultato di questa scelta è stato un gioco distante dalla
pallavolo dei “grandi”, quella che i bambini ammirano sui campi di
gioco o in televisione. Negli ultimi anni si è tentato di ridurre questo
gap, attraverso due importanti modifiche strutturali del gioco: l’adozione di una rete più bassa e di palloni più leggeri. Lo studio di un’altezza della rete (presente in questo libro) che si adattasse alle realtà
antropometriche dei bambini e comunque più bassa, in modo da
consentire l’approccio con il fondamentale “attacco”, è stato il primo
passo verso questo nuovo metodo di intendere il minivolley. Lo studio e la realizzazione poi di nuovi palloni più leggeri ha consentito
fasi di volo meno veloci, che favoriscono l’intercettazione, la riduzione da parte dei bambini dei riflessi di difesa e, di conseguenza, un
approccio non problematico anche con le traiettorie d’attacco. Il
risultato immediato è un maggior coinvolgimento dei bambini, specialmente i maschi, che vedono la loro pratica finalizzata ai gesti più
emozionanti della pallavolo: la schiacciata, il muro e la difesa.
Rimaneva la necessità di trovare nuove metodologie in grado di
orientare questa delicata fase di trasformazione del nostro gioco.
Abbiamo voluto dare il nostro contributo creando un metodo – che
abbiamo definito analogico-simbolico – che, applicato a capitoli
importanti della motricità generale dei bambini, può essere trasferito facilmente nel curriculum didattico del minivolley.
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