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20 agosto-10 settembre 2019
Con la fiducia al nuovo Governo votata dal Senato il 10 settembre, si è chiusa la crisi formalmente
inaugurata il 20 agosto, giorno in cui il Presidente del Consiglio Conte si è recato dal Presidente della
Repubblica Mattarella per rassegnare le sue dimissioni.
Una prima fase politica della legislatura si chiusa e un’altra fase, fondata su una nuova maggioranza,
si è aperta.
Ma come ci si è arrivati? Quali sono le tappe principali che hanno portato alla nascita del secondo
Governo Conte?
IL CONTESTO
Nell’agosto del 2019, dopo circa 14 mesi dall’inizio della XVIII
legislatura, la conflittualità interna alla maggioranza di Governo
formata da Lega e M5S appare accresciuta.
A determinare la crisi sembra che concorrano, almeno, tre fattori:
› la difficoltà a trovare una posizione comune sul tema
dell’Autonomia Regionale;
› il M5S determinante per l’elezione di Ursula Von Der Leyen a
Presidente della Commissione Europea;
› la divisione della maggioranza sull’Alta Velocità Torino-Lione,
sancita dal voto del 7 agosto sulla mozione parlamentare
approvata con i voti favorevoli di Lega e PD e il voto
contrario del M5S.
E forse altro che non sapremo mai?
8
agosto
LA CRISI
La Lega presenta al Senato una
mozione di sfiducia nei confronti
dell’esecutivo, aprendo − di fatto,
anche se non formalmente − la
crisi di Governo.
Dopo un incontro tra Matteo Salvini
e Giuseppe Conte, la Lega rilascia
un comunicato nel quale dichiara
conclusa l’esperienza di Governo
con il M5S e chiede di tornare al voto.
In conferenza stampa, Conte risponde
annunciando che avrebbe riferito sulla
crisi politica in Parlamento, prima di
valutare eventuali dimissioni.
9
agosto
LA MOZIONE DI SFIDUCIA
L’articolo 94 della Costituzione stabilisce che
il Governo deve avere la fiducia di entrambe le Camere.
La fiducia viene concessa, o revocata, attraverso una mozione motivata e
sottoscritta da almeno un decimo dei componenti di una Camera.
È l’architrave sul quale poggia la forma di governo parlamentare: il rapporto fiduciario che lega l’organo
legislativo, che rappresenta la sovranità popolare, all’organo esecutivo.
L’approvazione della mozione di sfiducia fa venire meno questo rapporto, obbligando il Presidente del
Consiglio, e di conseguenza l’intero Governo, alle dimissioni immediate.
“
Le posizioni dei partiti nella fase iniziale della crisi
Inizialmente è favorevole
alle elezioni anticipate, come
dichiarato dal Segretario
Zingaretti: «A questo punto c’è
solo il voto».
I partiti che compongono la
coalizione di Centrodestra –
in testa in tutti i sondaggi –
appoggiano la scelta della
Lega, e chiedono di sciogliere
le Camere e tornare al voto.
Afferma di essere pronto alle
urne, ma chiede che prima sia
calendarizzato l’ultimo voto
sulla riforma che riduce il
numero dei Parlamentari.
CENTRO
DESTRA MOVIMENTO
5 STELLE
PARTITO
DEMOCRATICO
LO Scioglimento delle Camere
Art. 88
Assegna al Presidente
della Repubblica il potere
di sciogliere le Camere, anche
anticipatamente sulla loro
scadenza naturale, una volta
sentiti i Presidenti di ciascun
ramo del Parlamento.
Art. 87
Gli assegna il potere di
convocare nuove
elezioni e di fissare la
prima riunione delle
nuove Camere.
Nella consolidata prassi costituzionale, il
Presidente della Repubblica scioglie le
Camere solo in presenza di dimissioni del
Presidente del Consiglio e nei casi in cui ogni
tentativo di formare una nuova maggioranza
sia precedentemente fallito.
Costituzione
Nontuttisonoperleurne
inautunno
In un’intervista al Corriere della
Sera, l’ex Presidente del Consiglio
Renzi apre all’ipotesi di un nuovo
Governo – sostenuto dal PD
e dal M5S – per fare la legge
di bilancio ed evitare l’aumento
dell’Iva programmato a gennaio.
È il primo esponente politico
di rilievo a dare voce a orientamenti
contrari alle urne in autunno,
in piena sessione di bilancio.
La posizione di Renzi è un fattore
essenziale che porta il PD
a cambiare linea e a cercare
un accordo con il M5S.
11 agosto
12 agosto
Si riunisce la Conferenza dei
Presidenti dei Gruppi del Senato,
che decide di rimandare
al voto dell’Assemblea la
calendarizzazione delle
comunicazioni del Presidente
Conte.
n.b.
A differenza di quello che si è letto
sui giornali in quei giorni, la
calendarizzazione della mozione
di sfiducia della Lega non è mai
stata presa in considerazione.
La Corte Costituzionale li ha definiti con la sentenza
174 del 2009:
I GRUPPI PARLAMENTARI
I regolamenti obbligano i deputati e i senatori ad
aderire ad un gruppo. In caso contrario, sono
iscritti d’ufficio al gruppo misto.
Il numero minimo per formare un gruppo alla
Camera è di 20 deputati.
Al Senato occorrono almeno 10 senatori, ma con
una condizione, che è stata introdotta per evitare
estemporanei cambiamenti in corso di legislatura:
il gruppo in via di formazione deve corrispondere
ad un partito o ad un movimento politico che si sia
presentato – con il proprio simbolo – alle ultime
elezioni.
associazioni di diritto pubblico volontarie di
deputati o senatori politicamente affini,
volte a promuovere una più agile ed
incisiva azione delle diverse forze politiche
all'interno delle Camere e rappresentano il
riflesso istituzionale del pluralismo politico.
In Italia esistono dal 1920, quando furono introdotti da
una modifica ai regolamenti parlamentari, che oggi li
definiscono come necessari al funzionamento dei
lavori delle Camere.
“
Impos
È l’organismo al quale compete la programmazione dei lavori del
Parlamento, sia al Senato che alla Camera.
Ne fanno parte i Presidenti delle Camere e i rappresentanti dei
gruppi parlamentari. Al Senato, partecipano ai lavori della Conferenza
anche i quattro Vicepresidenti.
La Conferenza dei Presidenti
dei Gruppi Parlamentari
CAMERA
Il programma è approvato con
il voto favorevole dei
Presidenti di gruppi che
insieme rappresentino almeno
i tre quarti dei componenti
della Camera.
SENATO
Il Presidente sottopone il
programma dei lavori
all’approvazione della
Conferenza. Se la Conferenza
approva all’unanimità, il
programma viene comunicato
all’Assemblea.
LASVOLTA
Nell’aula del Senato si svolge il dibattito sulla proposta di
calendarizzazione delle Comunicazioni del Presidente del Consiglio.
Un ordine del giorno apparentemente formale, ma in realtà foriero di
importanti conseguenze politiche:
› Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia chiedono di mettere in
discussione il prima possibile la mozione di sfiducia;
› il M5S e le altre forze di opposizione al Governo Conte I
chiedono invece di fissare la data delle Comunicazioni.
12 agosto
SI VOTA › le Comunicazioni del Presidente sono fissate al
20 agosto, con il sì di M5S, PD e LeU.
Per la prima volta dall’inizio della legislatura la Lega è in minoranza,
ed emerge in un voto parlamentare una maggioranza alternativa a
quella di Governo.
LA CALENDARIZZAZIONE: COS’è
È l’inserimento nel programma dei lavori dell’Assemblea di un determinato provvedimento. A deciderlo è la
Conferenza dei Capigruppo (vedi Slide 9).
Al Senato, nel caso in cui la Conferenza non raggiunga l'accordo sul programma, il Presidente predispone uno
schema dei lavori per il periodo di una settimana, basandosi sull’orientamento maggioritario della Conferenza.
Lo schema è poi oggetto di dibattito e votazione in Assemblea.
Alla Camera, se la Conferenza non raggiunge il quorum richiesto, è il Presidente che stila il programma, tenendo
conto delle priorità indicate dal Governo e delle proposte avanzate dai gruppi.
Le dimissioni del PRESIDENTE Conte
20 AGOSTO
Il Presidente del Consiglio Conte riferisce al Senato sulla crisi politica.
Salvini replica alle critiche, ma apre alla possibilità di
una nuova alleanza con il M5S, mentre la Lega ritira
la mozione di sfiducia presentata in precedenza.
Il PD, con interventi in aula ancora di Renzi e di altri
esponenti, si rende disponibile ad una collaborazione
col M5S in una nuova maggioranza.
Il Presidente Mattarella convoca le consultazioni per il giorno successivo.
Conte critica duramente Salvini
e rivendica i risultati ottenuti dal suo Governo.
Il M5S respinge la proposta,
ritenendo la Lega inaffidabile
Al termine del dibattito, Conte sale
al Quirinale e rassegna le sue dimissioni.
Impos
Le CONSULTAZIONI
Non sono espressamente previste dalla Costituzione, ma sono ormai
consolidate nella prassi costituzionale, tanto da essere definite
convenzione costituzionale.
Dopo le elezioni politiche, e l’insediamento delle nuove Camere,
oppure nel caso dell’apertura formale di una crisi di Governo, il
Presidente della Repubblica riceve al Quirinale gli ex Capi dello Stato,
i Presidenti delle Camere, e i rappresentanti dei gruppi parlamentari.
ascoltare dalla viva voce delle forze parlamentari
l’eventuale disponibilità a far parte di una nuova
maggioranza parlamentare, pronta a dare fiducia
ad un Governo.
Di solito, al termine delle consultazioni il Presidente della
Repubblica convoca al Quirinale la personalità indicata dai partiti
alla quale affida l’incarico di formare un Governo, oppure scioglie
le Camere per convocare nuove elezioni.
OBIETTIVO ›
ILFATTORETEMPO
Termina il primo giro di consultazioni. PD e
M5S chiedono tempo per concludere la trattativa,
Mattarella convoca nuove consultazioni per la
settimana successiva.
22 agosto
Sono le ore nelle quali:
Le consultazioni del Quirinale hanno anche una funzione
politica: far passare il tempo necessario affinché maturino le
condizioni di un accordo tra i partiti.
› Si svolgono riunioni interne ai partiti.
› Si tengono incontri tra i rappresentanti di PD e M5S
per negoziare sui temi del programma di Governo e
sul nome del futuro Presidente del Consiglio.
› Esponenti politici rilasciano dichiarazioni pubbliche con lo
scopo di orientare l’andamento dei negoziati.
Impos
L’INCARICO
27-28
agosto
Si svolge il secondo giro di consultazioni. PD e
M5S chiedono al Presidente Mattarella di affidare
un nuovo incarico ancora al Presidente Conte.
Le trattative tra i due partiti, tuttavia, non sono
ancora concluse.
Il Presidente Mattarella convoca Conte al
Quirinale e gli affida l’incarico di formare un
nuovo Governo.
Il Presidente incaricato Conte accetta con
riserva e avvia consultazioni a sua volta,
convocate a partire dal giorno successivo.
29
agosto
IL Presidente del Consiglio incaricato
Ha ricevuto dal Presidente della Repubblica l’incarico di formare il nuovo Governo, ma non è ancora
formalmente in carica come Capo dell’esecutivo.
Non è una carica ufficiale: il Presidente del Consiglio in carica è quello dimissionario cui è affidato il disbrigo
degli affari correnti.
Il Presidente incaricato, che di solito accetta con riserva, tratta con le forze politiche che hanno indicato il suo
nome al Capo dello Stato per stilare la lista dei Ministri, con la quale poi tornerà al Quirinale per sciogliere la
riserva.
LETRATTATIVE
DAL
30 agosto
AL
3 SETTEMBRE
La formazione di una nuova maggioranza
fondata su l’alleanza tra PD e M5S non è un
percorso facile. Sono due formazioni politiche
che negli ultimi anni si sono duramente
contrastate e che su temi cruciali, come
l’economia e le infrastrutture, hanno spesso
avuto posizioni divergenti.
La Lega prova a riaprire le trattative con il M5S
(o, in subordine, a provocare l’interruzione di
quelle con il PD).
Il negoziato M5S-PD si conclude
positivamente, viene stilata la lista dei
Ministri e il Presidente Conte torna al
Quirinale per sciogliere la riserva.
4
SETTEMBRE
LA FORMAZIONE DEL GOVERNO
Quando la riserva è sciolta in senso positivo, viene avviato l’iter formale di formazione del nuovo Governo.
Come da articolo 94 della Costituzione, il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio, e su
proposta di questo i Ministri.
In una solenne cerimonia pubblica, avviene la firma e la controfirma dei decreti di nomina del Presidente del
Consiglio e dei Ministri, i quali, uno ad uno, recitano il giuramento di osservanza e di lealtà della Costituzione e
delle leggi.
Il giuramento rappresenta l'espressione del dovere di “disciplina e onore” che la Costituzione attribuisce in
modo particolare a coloro che svolgono funzioni pubbliche (art. 54).
Impos
IL GIURAMENTO
5
SETTEMBRE
Convocati al Quirinale, il Presidente Conte
e i 21 Ministri del suo secondo Governo prestano
giuramento nelle mani del Presidente Mattarella.
Oggetto delle trattative è stato anche il ruolo di Commissario
Europeo spettante all’Italia, per il quale è stato indicato l’ex
Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni (PD).
Terminato il giuramento e assunte le proprie funzioni, il Governo
si presenta alle Camere per ottenere la fiducia.
Le convocazioni vengono fissate all’inizio della settimana
successiva.
Il nuovo esecutivo si compone di 10 ministri del M5S, 9 del PD,
1 di LeU e 1 ministro tecnico.
LA FIDUCIA AL GOVERNO
Entro dieci giorni dal decreto di nomina, il Governo è tenuto a presentarsi davanti a ciascuna Camera per
ottenere il voto di fiducia.
Il voto è palese, e avviene per appello nominale, in modo da impegnare pubblicamente i parlamentari di fronte
all’elettorato nella loro scelta sulla fiducia al Governo.
Occorre precisare che il Presidente del Consiglio e i Ministri assumono le loro funzioni sin dal giuramento,
quindi da prima della fiducia. Ma il Governo entra nel pieno esercizio delle proprie funzioni solo se investito
della fiducia delle Camere.
IlGovernoConteII
prendeufficialmenteilvia
Nel corso dei suoi interventi in aula, il Presidente del Consiglio ha
indicato nel rapporto con l’Europa il principale elemento di
discontinuità con l’esperienza di Governo precedente, in particolare
› su una politica economica più condivisa con le Istituzioni
Europee e volta al rispetto dei vincoli di bilancio;
› sul piano di una maggiore collaborazione nella gestione dei flussi
migratori.
Il nuovo Governo ottiene la fiducia alla Camera
dei Deputati.
Il giorno successivo riceve quella del Senato.
9
SETTEMBRE
Il Governo Conte II è il 66° in 71 anni
di storia della Repubblica Italiana.
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DAL CONTE I AL CONTE II. DIARIO DELLA CRISI DI GOVERNO

  • 1.
  • 2. 20 agosto-10 settembre 2019 Con la fiducia al nuovo Governo votata dal Senato il 10 settembre, si è chiusa la crisi formalmente inaugurata il 20 agosto, giorno in cui il Presidente del Consiglio Conte si è recato dal Presidente della Repubblica Mattarella per rassegnare le sue dimissioni. Una prima fase politica della legislatura si chiusa e un’altra fase, fondata su una nuova maggioranza, si è aperta. Ma come ci si è arrivati? Quali sono le tappe principali che hanno portato alla nascita del secondo Governo Conte?
  • 3. IL CONTESTO Nell’agosto del 2019, dopo circa 14 mesi dall’inizio della XVIII legislatura, la conflittualità interna alla maggioranza di Governo formata da Lega e M5S appare accresciuta. A determinare la crisi sembra che concorrano, almeno, tre fattori: › la difficoltà a trovare una posizione comune sul tema dell’Autonomia Regionale; › il M5S determinante per l’elezione di Ursula Von Der Leyen a Presidente della Commissione Europea; › la divisione della maggioranza sull’Alta Velocità Torino-Lione, sancita dal voto del 7 agosto sulla mozione parlamentare approvata con i voti favorevoli di Lega e PD e il voto contrario del M5S. E forse altro che non sapremo mai?
  • 4. 8 agosto LA CRISI La Lega presenta al Senato una mozione di sfiducia nei confronti dell’esecutivo, aprendo − di fatto, anche se non formalmente − la crisi di Governo. Dopo un incontro tra Matteo Salvini e Giuseppe Conte, la Lega rilascia un comunicato nel quale dichiara conclusa l’esperienza di Governo con il M5S e chiede di tornare al voto. In conferenza stampa, Conte risponde annunciando che avrebbe riferito sulla crisi politica in Parlamento, prima di valutare eventuali dimissioni. 9 agosto
  • 5. LA MOZIONE DI SFIDUCIA L’articolo 94 della Costituzione stabilisce che il Governo deve avere la fiducia di entrambe le Camere. La fiducia viene concessa, o revocata, attraverso una mozione motivata e sottoscritta da almeno un decimo dei componenti di una Camera. È l’architrave sul quale poggia la forma di governo parlamentare: il rapporto fiduciario che lega l’organo legislativo, che rappresenta la sovranità popolare, all’organo esecutivo. L’approvazione della mozione di sfiducia fa venire meno questo rapporto, obbligando il Presidente del Consiglio, e di conseguenza l’intero Governo, alle dimissioni immediate. “
  • 6. Le posizioni dei partiti nella fase iniziale della crisi Inizialmente è favorevole alle elezioni anticipate, come dichiarato dal Segretario Zingaretti: «A questo punto c’è solo il voto». I partiti che compongono la coalizione di Centrodestra – in testa in tutti i sondaggi – appoggiano la scelta della Lega, e chiedono di sciogliere le Camere e tornare al voto. Afferma di essere pronto alle urne, ma chiede che prima sia calendarizzato l’ultimo voto sulla riforma che riduce il numero dei Parlamentari. CENTRO DESTRA MOVIMENTO 5 STELLE PARTITO DEMOCRATICO
  • 7. LO Scioglimento delle Camere Art. 88 Assegna al Presidente della Repubblica il potere di sciogliere le Camere, anche anticipatamente sulla loro scadenza naturale, una volta sentiti i Presidenti di ciascun ramo del Parlamento. Art. 87 Gli assegna il potere di convocare nuove elezioni e di fissare la prima riunione delle nuove Camere. Nella consolidata prassi costituzionale, il Presidente della Repubblica scioglie le Camere solo in presenza di dimissioni del Presidente del Consiglio e nei casi in cui ogni tentativo di formare una nuova maggioranza sia precedentemente fallito. Costituzione
  • 8. Nontuttisonoperleurne inautunno In un’intervista al Corriere della Sera, l’ex Presidente del Consiglio Renzi apre all’ipotesi di un nuovo Governo – sostenuto dal PD e dal M5S – per fare la legge di bilancio ed evitare l’aumento dell’Iva programmato a gennaio. È il primo esponente politico di rilievo a dare voce a orientamenti contrari alle urne in autunno, in piena sessione di bilancio. La posizione di Renzi è un fattore essenziale che porta il PD a cambiare linea e a cercare un accordo con il M5S. 11 agosto 12 agosto Si riunisce la Conferenza dei Presidenti dei Gruppi del Senato, che decide di rimandare al voto dell’Assemblea la calendarizzazione delle comunicazioni del Presidente Conte. n.b. A differenza di quello che si è letto sui giornali in quei giorni, la calendarizzazione della mozione di sfiducia della Lega non è mai stata presa in considerazione.
  • 9. La Corte Costituzionale li ha definiti con la sentenza 174 del 2009: I GRUPPI PARLAMENTARI I regolamenti obbligano i deputati e i senatori ad aderire ad un gruppo. In caso contrario, sono iscritti d’ufficio al gruppo misto. Il numero minimo per formare un gruppo alla Camera è di 20 deputati. Al Senato occorrono almeno 10 senatori, ma con una condizione, che è stata introdotta per evitare estemporanei cambiamenti in corso di legislatura: il gruppo in via di formazione deve corrispondere ad un partito o ad un movimento politico che si sia presentato – con il proprio simbolo – alle ultime elezioni. associazioni di diritto pubblico volontarie di deputati o senatori politicamente affini, volte a promuovere una più agile ed incisiva azione delle diverse forze politiche all'interno delle Camere e rappresentano il riflesso istituzionale del pluralismo politico. In Italia esistono dal 1920, quando furono introdotti da una modifica ai regolamenti parlamentari, che oggi li definiscono come necessari al funzionamento dei lavori delle Camere. “
  • 10. Impos È l’organismo al quale compete la programmazione dei lavori del Parlamento, sia al Senato che alla Camera. Ne fanno parte i Presidenti delle Camere e i rappresentanti dei gruppi parlamentari. Al Senato, partecipano ai lavori della Conferenza anche i quattro Vicepresidenti. La Conferenza dei Presidenti dei Gruppi Parlamentari CAMERA Il programma è approvato con il voto favorevole dei Presidenti di gruppi che insieme rappresentino almeno i tre quarti dei componenti della Camera. SENATO Il Presidente sottopone il programma dei lavori all’approvazione della Conferenza. Se la Conferenza approva all’unanimità, il programma viene comunicato all’Assemblea.
  • 11. LASVOLTA Nell’aula del Senato si svolge il dibattito sulla proposta di calendarizzazione delle Comunicazioni del Presidente del Consiglio. Un ordine del giorno apparentemente formale, ma in realtà foriero di importanti conseguenze politiche: › Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia chiedono di mettere in discussione il prima possibile la mozione di sfiducia; › il M5S e le altre forze di opposizione al Governo Conte I chiedono invece di fissare la data delle Comunicazioni. 12 agosto SI VOTA › le Comunicazioni del Presidente sono fissate al 20 agosto, con il sì di M5S, PD e LeU. Per la prima volta dall’inizio della legislatura la Lega è in minoranza, ed emerge in un voto parlamentare una maggioranza alternativa a quella di Governo.
  • 12. LA CALENDARIZZAZIONE: COS’è È l’inserimento nel programma dei lavori dell’Assemblea di un determinato provvedimento. A deciderlo è la Conferenza dei Capigruppo (vedi Slide 9). Al Senato, nel caso in cui la Conferenza non raggiunga l'accordo sul programma, il Presidente predispone uno schema dei lavori per il periodo di una settimana, basandosi sull’orientamento maggioritario della Conferenza. Lo schema è poi oggetto di dibattito e votazione in Assemblea. Alla Camera, se la Conferenza non raggiunge il quorum richiesto, è il Presidente che stila il programma, tenendo conto delle priorità indicate dal Governo e delle proposte avanzate dai gruppi.
  • 13. Le dimissioni del PRESIDENTE Conte 20 AGOSTO Il Presidente del Consiglio Conte riferisce al Senato sulla crisi politica. Salvini replica alle critiche, ma apre alla possibilità di una nuova alleanza con il M5S, mentre la Lega ritira la mozione di sfiducia presentata in precedenza. Il PD, con interventi in aula ancora di Renzi e di altri esponenti, si rende disponibile ad una collaborazione col M5S in una nuova maggioranza. Il Presidente Mattarella convoca le consultazioni per il giorno successivo. Conte critica duramente Salvini e rivendica i risultati ottenuti dal suo Governo. Il M5S respinge la proposta, ritenendo la Lega inaffidabile Al termine del dibattito, Conte sale al Quirinale e rassegna le sue dimissioni.
  • 14. Impos Le CONSULTAZIONI Non sono espressamente previste dalla Costituzione, ma sono ormai consolidate nella prassi costituzionale, tanto da essere definite convenzione costituzionale. Dopo le elezioni politiche, e l’insediamento delle nuove Camere, oppure nel caso dell’apertura formale di una crisi di Governo, il Presidente della Repubblica riceve al Quirinale gli ex Capi dello Stato, i Presidenti delle Camere, e i rappresentanti dei gruppi parlamentari. ascoltare dalla viva voce delle forze parlamentari l’eventuale disponibilità a far parte di una nuova maggioranza parlamentare, pronta a dare fiducia ad un Governo. Di solito, al termine delle consultazioni il Presidente della Repubblica convoca al Quirinale la personalità indicata dai partiti alla quale affida l’incarico di formare un Governo, oppure scioglie le Camere per convocare nuove elezioni. OBIETTIVO ›
  • 15. ILFATTORETEMPO Termina il primo giro di consultazioni. PD e M5S chiedono tempo per concludere la trattativa, Mattarella convoca nuove consultazioni per la settimana successiva. 22 agosto Sono le ore nelle quali: Le consultazioni del Quirinale hanno anche una funzione politica: far passare il tempo necessario affinché maturino le condizioni di un accordo tra i partiti. › Si svolgono riunioni interne ai partiti. › Si tengono incontri tra i rappresentanti di PD e M5S per negoziare sui temi del programma di Governo e sul nome del futuro Presidente del Consiglio. › Esponenti politici rilasciano dichiarazioni pubbliche con lo scopo di orientare l’andamento dei negoziati.
  • 16. Impos L’INCARICO 27-28 agosto Si svolge il secondo giro di consultazioni. PD e M5S chiedono al Presidente Mattarella di affidare un nuovo incarico ancora al Presidente Conte. Le trattative tra i due partiti, tuttavia, non sono ancora concluse. Il Presidente Mattarella convoca Conte al Quirinale e gli affida l’incarico di formare un nuovo Governo. Il Presidente incaricato Conte accetta con riserva e avvia consultazioni a sua volta, convocate a partire dal giorno successivo. 29 agosto
  • 17. IL Presidente del Consiglio incaricato Ha ricevuto dal Presidente della Repubblica l’incarico di formare il nuovo Governo, ma non è ancora formalmente in carica come Capo dell’esecutivo. Non è una carica ufficiale: il Presidente del Consiglio in carica è quello dimissionario cui è affidato il disbrigo degli affari correnti. Il Presidente incaricato, che di solito accetta con riserva, tratta con le forze politiche che hanno indicato il suo nome al Capo dello Stato per stilare la lista dei Ministri, con la quale poi tornerà al Quirinale per sciogliere la riserva.
  • 18. LETRATTATIVE DAL 30 agosto AL 3 SETTEMBRE La formazione di una nuova maggioranza fondata su l’alleanza tra PD e M5S non è un percorso facile. Sono due formazioni politiche che negli ultimi anni si sono duramente contrastate e che su temi cruciali, come l’economia e le infrastrutture, hanno spesso avuto posizioni divergenti. La Lega prova a riaprire le trattative con il M5S (o, in subordine, a provocare l’interruzione di quelle con il PD). Il negoziato M5S-PD si conclude positivamente, viene stilata la lista dei Ministri e il Presidente Conte torna al Quirinale per sciogliere la riserva. 4 SETTEMBRE
  • 19. LA FORMAZIONE DEL GOVERNO Quando la riserva è sciolta in senso positivo, viene avviato l’iter formale di formazione del nuovo Governo. Come da articolo 94 della Costituzione, il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio, e su proposta di questo i Ministri. In una solenne cerimonia pubblica, avviene la firma e la controfirma dei decreti di nomina del Presidente del Consiglio e dei Ministri, i quali, uno ad uno, recitano il giuramento di osservanza e di lealtà della Costituzione e delle leggi. Il giuramento rappresenta l'espressione del dovere di “disciplina e onore” che la Costituzione attribuisce in modo particolare a coloro che svolgono funzioni pubbliche (art. 54).
  • 20. Impos IL GIURAMENTO 5 SETTEMBRE Convocati al Quirinale, il Presidente Conte e i 21 Ministri del suo secondo Governo prestano giuramento nelle mani del Presidente Mattarella. Oggetto delle trattative è stato anche il ruolo di Commissario Europeo spettante all’Italia, per il quale è stato indicato l’ex Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni (PD). Terminato il giuramento e assunte le proprie funzioni, il Governo si presenta alle Camere per ottenere la fiducia. Le convocazioni vengono fissate all’inizio della settimana successiva. Il nuovo esecutivo si compone di 10 ministri del M5S, 9 del PD, 1 di LeU e 1 ministro tecnico.
  • 21. LA FIDUCIA AL GOVERNO Entro dieci giorni dal decreto di nomina, il Governo è tenuto a presentarsi davanti a ciascuna Camera per ottenere il voto di fiducia. Il voto è palese, e avviene per appello nominale, in modo da impegnare pubblicamente i parlamentari di fronte all’elettorato nella loro scelta sulla fiducia al Governo. Occorre precisare che il Presidente del Consiglio e i Ministri assumono le loro funzioni sin dal giuramento, quindi da prima della fiducia. Ma il Governo entra nel pieno esercizio delle proprie funzioni solo se investito della fiducia delle Camere.
  • 22. IlGovernoConteII prendeufficialmenteilvia Nel corso dei suoi interventi in aula, il Presidente del Consiglio ha indicato nel rapporto con l’Europa il principale elemento di discontinuità con l’esperienza di Governo precedente, in particolare › su una politica economica più condivisa con le Istituzioni Europee e volta al rispetto dei vincoli di bilancio; › sul piano di una maggiore collaborazione nella gestione dei flussi migratori. Il nuovo Governo ottiene la fiducia alla Camera dei Deputati. Il giorno successivo riceve quella del Senato. 9 SETTEMBRE Il Governo Conte II è il 66° in 71 anni di storia della Repubblica Italiana.
  • 23. Telos Analisi & Strategie Palazzo Doria Pamphilj Via del Plebiscito 107 Roma 00186 T. +39 06 69940838 telos@telosaes.it www.telosaes.it twitter.com/Telosaes facebook.com/Telosaes youtube.com/telosaes slideshare.net/telosaes pinterest.com/telosaes/ linkedin.com/company/telos-a&s instagram.com/telos_analisi_strategie
  • 24. Telos Analisi & Strategie Palazzo Doria Pamphilj Via del Plebiscito 107 • Roma 00186 T. +39 06 69940838 telos@telosaes.it • www.telosaes.it twitter.com/Telosaes facebook.com/Telosaes youtube.com/telosaes slideshare.net/telosaes pinterest.com/telosaes/ linkedin.com/company/telos-a&s instagram.com/telos_analisi_strategie