IL CHIAMATO ALLA CONVERSIONE - catechesi per candidati alla Cresima
Valutazione rischi stress
1. Perché valutare il rischio stress
lavoro-correlato
Dal : D.Lgs. 626/94
Al : T.U 81/08
1Dott. Maurizio Parolin Psicologo clinico
2. Il nuovo testo unico in materia di salute e
sicurezza dei lavoratori recita :
• Titolo I- Capo III- Sezione II – Valutazione dei
rischi
• Art. 28 : Oggetto della valutazione dei rischi
• ( rif. : Art 4 D.lgs n° 626/1994)
• La valutazione dei rischi di cui all’articolo 17, comma 1, lettera a), anche
nella scelta delle attrezzature di lavoro e delle sostanze e dei preparati
chimici impiegati, non che nella sistemazione dei luoghi di lavoro, deve
riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi
compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a a rischi
particolari, tra cui quelli collegati allo stress lavoro-correlato, secondo i
contenuti dell’accordo europeo dell’8 ottobre 2004 [ ….]
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3. Accordo Europeo sullo stress sul lavoro
(Bruxelles 08/10/2004)
Accordo siglato da :
• CES – sindacato europeo
• UNICE – confindustria europea
• UEAPME – ass. europea artigianato e PMI
• CEEP – ass. europea delle imprese partecipate dal pubblico
In esso sono indicati alcuni concetti fondanti che è necessario
tenere in considerazione nelle linee guida della Commissione
consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro e
negli indirizzi generali proposti da varie realtà
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4. Alcuni concetti fondanti in esso sanciti sono :
1. Lo stress riguarda ogni luogo e ogni lavoratore
indipendentemente dalle dimensioni aziendali o dalla
mansione ( no definizione del rischio a priori)
2. Individui diversi possono reagire differentemente a
situazioni simili ( assenza di soglia e valutazione contesto
specifica)
3. L’accordo non intende fornire una lista dei potenziali
indicatori di stress. ( analisi dei dati aziendali)
4. Le misure inerenti la valutazione saranno attuate con la
partecipazione e la collaborazione dei lavoratori
( coinvolgimento)
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5. Ansia e stress
L’ansia è lo stato di attivazione dell’individuo di
fronte ad uno stimolo nuovo o alla probabilità del
suo verificarsi. Essa è legata ai sistemi di allerta
della emozione di base detta Paura.
Essa ha dunque una funzione adattiva poiché
permette all’organismo di prepararsi ed attivarsi
per affrontare una condizione / stimolo esterno
percepiti come pericolosi o imminenti, e rispetto
ai quali è necessario reagire
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6. Ansia e stress
Lo Stress è la connotazione psicologica che noi
diamo ad una condizione di continua e
persistente attivazione
Esso può essere percepito come gestibile ed
adeguato “eustress” o viceversa come
eccessivo “distress”
Lo stress negativo è dunque uno squilibrio
percepito fra l’eccesso di sollecitazioni e la
capacità della persona di farvi fronte
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7. Ansia e stress
STIMOLO-
STRESSOR
• Fattori di rischio psicosociale
• ambiente
INDIVIDUO-
PERCEZIONE
• Valutazione cognitiva ed emozionale
• Concetto di soglia
STRAIN
• Effetti a breve termine
• eustress
COPING
• Modalità attive o passive di gestione- fronteggiamento
STRAIN
• Conseguenze patologiche sanitarie e sociali
• distress
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8. Dunque che cosa e’ lo stress lavorativo
Un insieme di reazioni fisiche ed emotive
dannose che si manifesta quando le rischieste
poste dal lavoro non sono commisurate alle
capacità, risorse ed esigenze del lavoratore
( Niosh 1999)
Esso è un processo che normalmente porta ad
adattamento e dunque a migliorare le
performance ma che in condizioni eccessive
porta a danni per l’azienda ed il lavoratore
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9. Conseguenze sull’individuo a medio e
lungo termine
• Patologie cardiovascolari
• Patologie gastrointestinali
• Patologie metaboliche
• Patologie immunitarie
• Disturbi d’ansia
• Disturbi depressivi
• Sindromi ossessive o fobiche
• Disturbi del sonno
• Burnout
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10. Conseguenze sull’organizzazione
• Aumento costi per assenteismo
• Aumento del turn -over
• Aumento delle inidoneità
• Aumento infortuni
• Aumento errori
• Minor qualità del prodotto o servizio
• Ridotta produttività
• Scarso coinvolgimento e rinnovamento
• Ridotta immagine della società
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11. PRESENTAZIONE DEL METODO
IL METODO NELLE VALUTAZIONI E’ FONDAMENTALE E
PIU’ IMPORTANTE DELLO STRUMENTO
ESSO DEVE ADATTARSI AL CONTESTO ED ALLE ESIGENZE
SPECIFICHE
DELL’ORGANIZZAZIONE
PER TALE MOTIVO E’ DI FONDAMENTALE IMPORTANZA
CONDIVISIONE E COMPARTECIPAZIONE NELLO
SVILUPPARE L’INTERVENTO DI VALUTAZIONE E
MONITORAGGIO
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12. PRESENTAZIONE DEL METODO
Alcune considerazioni generali da condividere sin
dall’inizio possono essere utili per orientarsi :
1. La valutazione deve essere contesto specifica
2. Si valuta il lavoro e non il lavoratore
3. Lo stress non ha un valore soglia assoluto
4. Occorre misurare i singoli fattori di rischio non lo
stress in generale
5. Occorre fornire risposte specifiche ed adatte al
contesto organizzativo
6. E’ utile un successivo feed-back
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