Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Strumenti per il Project Management
1. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA CALABRIAUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA CALABRIA
Facoltà di IngegneriaFacoltà di Ingegneria
Corso di Laurea Triennale in Ingegneria InformaticaCorso di Laurea Triennale in Ingegneria Informatica
Strumenti per ilStrumenti per il
Project ManagementProject Management
RelatoreRelatore
Ing. Giuseppe M. MAZZEOIng. Giuseppe M. MAZZEO
CandidatoCandidato
Salvatore CORDIANOSalvatore CORDIANO
Matricola 101150Matricola 101150
Anno Accademico 2007 – 2008Anno Accademico 2007 – 2008
Tesi di LaureaTesi di Laurea
2. Strumenti per il Project ManagementStrumenti per il Project Management
Tematiche approfondite in questo lavoro di tesi:
• Panoramica sul Project Management
• L’ambito di progetto
• La pianificazione di progetto
• I costi di progetto
• La qualità di progetto
• Project Management Tool
3. Il triangolo del Project ManagementIl triangolo del Project Management
tempotempo
costicosti
qualitàqualità
4. L’ambito di progettoL’ambito di progetto
processo primarioprocesso primario
descrizione precisa, formale e completadescrizione precisa, formale e completa
11. PERTPERT
durata di ogni attività distribuita secondo ladurata di ogni attività distribuita secondo la
funzione di densità di probabilità Betafunzione di densità di probabilità Beta
durata di ogni attività stocasticamentedurata di ogni attività stocasticamente
indipendenteindipendente
distribuzione normale
P = attività del percoso critico
13. I costi di progettoI costi di progetto
processo cardineprocesso cardine
il controllo dei costi di progettoil controllo dei costi di progetto
14. Il metodo Earned ValueIl metodo Earned Value
• EV - AC > 0 costi sostenuti < costi preventivati
• EV - AC < 0 costi sostenuti > costi preventivati
• EV - PV > 0 progetto in anticipo
• EV - PV < 0 progetto in ritardo
16. Project Management Tool (2)Project Management Tool (2)
Work Breakdown Structure:
visualizzazione grafica
Work Breakdown Structure:
gestione template
17. Project Management Tool (3)Project Management Tool (3)
risultati del calcolo del CPM
grafo di progetto
CPM
18. Project Management Tool (4)Project Management Tool (4)
metodo Earned Value
diagramma di Gantt
19. ConclusioniConclusioni
• Si è fornita una panoramica sulla gestione dei
progetti ed in modo particolare sugli strumenti a
supporto del work team;
• Si sono approfondite le problematiche inerenti al
rispetto dei vincoli fondamenti di progetto quali il
tempo, i costi e la qualità;
• E’ stata realizzata un’applicazione web per la
gestione dei progetti, che mette a disposizione tool
per l’organizzazione del work team, la definizione
dell’ambito, la pianificazione delle attività ed il
controllo di progetto.
20. Sviluppi futuriSviluppi futuri
Estendere l’applicazione web mediante:
• L’introduzione di un modulo per la gestione della
qualità;
• L’introduzione di un modulo di supporto alla
stesura dei documenti di progetto;
• La realizzazione di un tool grafico per la creazione
della Work Breakdown Structure, mediante un
meccanismo drag and drop.
In questo lavoro di tesi ci si è occupati della metodologia gestionale denominata Project Management e più precisamente degli strumenti con cui essa opera per identificare l’ambito di progetto, pianificare le attività di progetto, gestire i costi di progetto e la qualità.
Con l’espressione Project Management identifichiamo la metodologia di conduzione dei progetti, che si basa sull’applicazione di conoscenze, skill, tecniche di gestione e strumenti di lavoro, su processi ripetibili e sperimentali, al fine di soddisfare nei tempi, nei costi e con la qualità attesa, le esigenze del committente.
Tempo, costi e qualità, come mostrato in figura, costituiscono i lati del cosiddetto triangolo del Project Management e di fatto sono i vincoli cui ogni progetto deve attenersi.
Il Project Management avvicina le organizzazioni alla competitività, ne migliora la capacità di innovazione e consente loro di aumentare il grado di soddisfazione dei clienti.
Processo primario nella gestione di un progetto è la definizione dell’ambito. Definire l’ambito di progetto vuol dire produrre una precisa, formale e completa descrizione di ciò che è compreso nel progetto e ciò che non lo è.
Uno strumento di supporto alla definizione dell’ambito è la Work Breakdown Structure. Essa consente di rappresentare graficamente la scomposizione gerarchica del progetto in sottoprogetti ed attività fino ad arrivare ai work package. I work package sono le più piccole unità di lavoro che producono, direttamente o indirettamente, i deliverable di progetto.
La costruzione di una Work Breakdown Structure può essere effettuata da zero oppure prendendo come riferimento gli svariati template disponibili.
Essendo per sua natura basata su una tecnica di scomposizione logica delle attività di progetto, da quelle generali a quelle più particolari, l’approccio più scontato è quello top-down.
Questo approccio si rivela particolarmente efficace e rapido laddove la tipologia di progetto è simile ad altri già affrontati.
Quando, invece, si affronta un progetto innovativo è preferibile l’approccio bottom-up.
Solo dopo aver definito l’ambito è possibile effettuare la pianificazione delle attività di progetto ed inoltre determinare la durata del progetto stesso.
Tra gli strumenti a supporto della pianificazione di progetto si possono citare i diagrammi di Gantt e le tecniche reticolari.
I famosi diagrammi di Gantt, di cui un esempio è mostrato in figura, rappresentano le attività mediante rettangoli la cui lunghezza è proporzionale dalla loro durata; le precedenze vengono mostrate mediante frecce che legano tra di loro le attività.
I diagrammi soffrono di scarsa leggibilità al crescere del numero della attività.
Una valida alternativa è rappresentata dalle tecniche reticolari.
Esse prendono il nome dalla particolare rappresentazione grafica delle attività di progetto mediante un grafo orientato chiamato reticolo.
Nel grafo vengono rappresentate attività ed eventi. Esistono due possibili paradigmi di rappresentazione: activity on arcs oppure activity on nodes.
Costruito il reticolo si deve effettuare su di esso un’opportuna analisi previa stima della durata delle attività. Se necessario si possono introdurre precedenze mediante le attività fittizie di durata nulla.
Tra gli algoritmi di analisi dei reticoli che si sono approfonditi citiamo il Critical Path Method ed il PERT.
Il primo opera con attività la cui durata è deterministica, il secondo opera, invece, con attività la cui durata è probabilistica che è sintesi di tre valori probabilistici (durata più probabile, durata ottimistica e durata pessimistica) e che è vista come variabile aletoria con funzione di densità di probabilità beta.
Supponendo che i tempi di durata delle attività di progetto siano stocasticamente indipendenti. Si può affermare, appellandosi al teorema del limite centrale (la somma delle variabili aleatorie corrispondenti alla durata delle attività del cammino critico, è ancora una va avente distribuzione normale con media pari alla somma delle medie e varianza paria alla somma delle varianze), che il progetto tutto, visto come la variabile aleatoria “durata di progetto”, si distribuisca secondo una distribuzione normale.
Sia il PERT che il CPM effettuano per ogni attività il calcolo di una serie di tempi, grazie ai quali è possibile determinare il cammino critico, cioè l’insieme delle attività da tenere sotto stretto controllo, poiché il ritardo di una di esse comprometterebbe il calendario di progetto, determinando un slittamento in avanti della conclusione del progetto.
Tra i processi cardine dell’azione di management va citata la gestione dei costi di progetto. Essa spazia dalla stima, all’allocazione fino ad arrivare al controllo dei costi di progetto.
Quest’ultimo viene condotto sulla base di semplici indicatori numerici aggregati, grazie ai quali è possibile valutare la portata degli scostamenti, rispetto ai valori “normali” ed intervenire di conseguenza.
Tra gli strumenti per il controllo dei costi, l’Earned Value è senza dubbio il più noto. Esso si basa sul calcolo, durate tutte le fasi del progetto, di tre budget progressivi:
planned value o valore pianificato; l’earned value o valore guadagnato; e infine l’actual cost o costo reale.
Attraverso un semplice confronto di questi valori è possibile determinare istantaneamente lo stato del progetto rispetto non solo ai costi ma anche alla schedulazione.
Parte integrante di questo lavoro di tesi è stata la realizzazione di un’applicazione web per la gestione dei progetti. Essa ha come manifesto la condivisione della conoscenza e delle informazioni tra tutti i componenti del work team.
Prevede più categorie di utenti;
Consente la condivisione di documenti;
La creazione della work breakdown structure anche mediante l’uso di pratici template;
Consente la definizione delle attività di progetto, l’esecuzione degli algoritmi reticolari e la visualizzazione del grafo delle attività;
Consente il controllo del progetto mediante l’earned value, la creazione dei diagrammi di Gantt, la generazione automatica del calendario di progetto.
In conclusione la trattazione non ha coinvolto solo le tre azioni base del Project Management e cioè la pianificazione, la direzione ed il controllo dei progetti e gli aspetti legati all’identificazione dell’ambito di progetto; ma anche la gestione dei rischi e in particolar modo alla gestione della qualità.
Le conoscenze acquisite sono state applicate per la realizzazione di una piattaforma web appena presentata, che è stata realizzata secondo i dettami dell’Ingegneria del Software
E che è pronta ad una futura introduzione di un modulo per la gestione della qualità e per la generazione dei documenti di progetto.
Con questo ho concluso. Vi ringrazio per l’attenzione.