Verso woncaeurope2006 presentazione di alcuni progetti di ricerca (Maria Mila...csermeg
XVIII Congresso CSeRMEG 21-22 ottobre 2005 DETERMINANTI DELLA SALUTE, DISUGUAGLIANZA, DISCRIMINAZIONE lo sguardo della Medicina Generale - www.csermeg.it
Slow medicine palermo per internet . choosing wiselyAlberto Ferrando
slow medicine, choosing wisely, fare di più non significa fare meglio, medicina difensiva, disease mongering, Disturi, APEL, ferrando, www.ferrandoalberto.blogspot.it, www.apel-pediatri.it,
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XIV Congresso CSeRMEG 16-18 novembre 2001 INFORMAZIONE VUOL DIRE... FIDUCIA La comunicazione professionale medica, le informazioni e le scelte di salute dei cittadini - www.csermeg.it
XIV Congresso CSeRMEG 16-18 novembre 2001 INFORMAZIONE VUOL DIRE... FIDUCIA La comunicazione professionale medica, le informazioni e le scelte di salute dei cittadini - www.csermeg.it
Forme associative della MG in Italia (Paolo Longoni) csermeg
Seminario di Primavera CSeRMEG 14 aprile 2007 MEDICINA GENERALE: IDEE E PROGETTI SULLA PROFESSIONE FUTURA una riflessione nel corso dell’azione - www.csermeg.it
L’innovazione organizzativa attraverso il Project Cycle Management: l’esperienza dell’ASL Città di Torino - Premio Qualità 2017/2018 (*) - Prima edizione elettronica: Dicembre 2018 | ISBN: 978-88-943964-0-9 | Edizioni Asl Città di Torino | WWW.ASLCITTADITORINO.IT
La ricerca in Medicina generale (Giampaolo Collecchia)csermeg
Seminario di Primavera CSeRMEG 16 aprile 2005 SPECIAL INTERESTS Le passioni disciplinari in Medicina Generale, idee ed esperienze a confronto - www.csermeg.it
XIV Congresso CSeRMEG 16-18 novembre 2001 INFORMAZIONE VUOL DIRE... FIDUCIA La comunicazione professionale medica, le informazioni e le scelte di salute dei cittadini - www.csermeg.it
L’identità del professionista in sanità tra qualità e spesa: tra le nebulose ...ISTUD Business School
Presentazione di Maria Giulia Marini, ISTUD, durante l'evento "L'identità professionale in Sanità tra spesa e qualità della cura" organizzato dall'Area Sanità di ISTUD, in collaborazione con AME (Associazione Medica Ebraica Italiana), Assolombarda, Confindustria Lombardia Sanità Servizi e CERGAS Bocconi.
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La ricerca in Medicina generale (Giampaolo Collecchia)csermeg
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L’identità del professionista in sanità tra qualità e spesa: tra le nebulose ...ISTUD Business School
Presentazione di Maria Giulia Marini, ISTUD, durante l'evento "L'identità professionale in Sanità tra spesa e qualità della cura" organizzato dall'Area Sanità di ISTUD, in collaborazione con AME (Associazione Medica Ebraica Italiana), Assolombarda, Confindustria Lombardia Sanità Servizi e CERGAS Bocconi.
1-15/16-31 ottobre 2010 - Anno XLV - NN. 89 - 90 - Nuovo patto di stabilità UELa Piazza d'Italia
Il tempo delle scelte - Nuovo patto di stabilità UE - Scricchiolii - Nasce il partito di Fini - Estrema destra in Europa - L’incertezza della guerra valutaria - La crisi economica polverizza il gettito fiscale - Allarme di Bankitalia su lavoro ed entrate fiscali - La BCE promuove la finanza pubblica italiana - Centralizzare o decentralizzare il fisco? - Cassa integrazione e crisi occupazionale - Erich Maria Remarque: uno scrittore, una vita - La politica regionale di sviluppo - Christofer Nolan - Nasce la Carta del Vino Biologico
Paziente 2.0 - Sanità Digitale e MarketingI-Tel Srl
Quali sono i trend dell'Innovazione tecnologica in Sanità?
Il documento, a cura di Bellio, Buccoliero, Mazzola, Solinas - CERMES BOCCONI, è estratto dal N.3/2015 dei "Quaderni dell'Osservatorio e-Health e-Sanit@" ed offre un'accurata analisi dei nuovi scenari relativi all'interazione Paziente-Sanità in ottica di empowerment del cittadino.
L’informatica è ormai entrata a far parte della nostra vita quotidiana.
Internet, in particolare, coinvolge oggi praticamente tutto il settore dell’attività culturale umana e la medicina ne è un aspetto così importante che ha determinato la nascita di una disciplina specifica, autonoma e particolare come l’Informatica Medica.
Il termine “telematica” è oggi usato per definire ogni operazione tecnologica in grado di consentire la gestione e l’elaborazione delle informazioni, la “telemedicina” poi in particolare è l’applicazione delle tecnologie informatiche alla scienza medica.
In Italia le prime esperienze furono realizzate a Roma nel 1970 da parte dell’Università degli Studi “La Sapienza”. Tra i primi esperimenti bisogna ricordare gli elettrocardiogrammi effettuati a domicilio e trasmessi tramite linee commutate.
Dai primi anni del 2000 sono cresciuti vertiginosamente i siti medici.
Oggi gli operatori sanitari non possono fare a meno di utilizzare il web o per aggiornarsi, o per costruire un sito personale o addirittura per mantenere dei punti di contatto sia con i pazienti sia con i colleghi di lavoro.
Questa situazione dovrebbe migliorare il rapporto con il paziente, in quanto il medico è naturalmente a disposizione dell’ammalato per più tempo, ma può trasformare quest’ultimo in un esperto che riesce ad indirizzarlo all’uso ottimale delle risorse sanitarie in rete.
Il paziente esperto è una nuova figura che in un futuro neanche tanto lontano diventerà fondamentale anche nella ricerca clinica e nei rapporti con le industrie e le case farmaceutiche.
A tale tipologia di paziente viene attribuita la potenzialità di acquisire nei prossimi anni una rilevanza pari a quella di altri operatori della ricerca e della assistenza, in grado di operare sia come soggetto attivo in gruppi o network di pazienti, sia come promotore, orientatore della ricerca industriale o accademica per fornire pareri o consigli.
Comunicazione sanitaria ai tempi dei social network sitesAlessandro Lovari
Slide dell'intervento al corso di formazione organizzato dalla Regione Emilia Romagna sul tema "I social media per la comunicazione in Sanità", in collaborazione con l'Ordine dei Giornalisti. Le slide contengono i risultati dell'Osservatorio su social media e ASL dell'Università di Sassari, cattedra di comunicazione pubblica, Dipartimento PolComIng.
WHITEPAPER: L'EMPOWERMENT DEL PAZIENTE IN SANITA'.I-Tel Srl
La rete e più ancora lo smartphone hanno portato la relazione Medico-Paziente su un piano di reciprocità. Se prima il paziente era in una posizione passiva, oggi è una persona in grado di documentarsi, comprendere e scegliere. Parlare di Empowerment del Paziente significa fornire al cittadino gli strumenti giusti per partecipare alle scelte che riguardano la propria salute e farsi a sua volta "ambasciatore di salute". Promuovere l’empowerment, infatti, è molto più che promuovere Salute: è promuovere Salute partecipata. Con ricadute positive sulla prevenzione, l’adesione alla terapia e l’efficacia delle cure.
Ma a che punto siamo in Italia? E soprattutto, come i nuovi canali digitali stanno cambiando il modo in cui i pazienti, anche anziani, interagiscono con medici, aziende sanitarie, associazioni di settore, media e altri attori del mercato di riferimento?
http://www.i-tel.it/it/smarthealth-sanita-digitale-telemedicina-e-health/
Il progetto “La Casa nel Parco” propone soluzioni per l’e-health come applicazione di tecnologie ICT oltre lo stato dell’arte nella gestione dei processi sanitari, nella telemedicina e telemonitoraggio, allo scopo di supportare l’accessibilità e interoperabilità delle informazioni e dei servizi sanitari, il decentramento della cura, la razionalizzazione delle risorse ed il miglioramento dei percorsi assistenziali.
Il focus principale del progetto è l’ospedalizzazione a domicilio (OAD) nel contesto del futuro prossimo dei due Parchi della Salute e della Ricerca e dell’Innovazione di Torino e di Novara. L’opportunità di lavorare e sviluppare tecnologie di avanguardia per due futuri grandi ospedali ad alta intensità, permette di ripensare il modello OAD già dalla fase di progettazione degli ospedali e dei loro processi e percorsi clinici e di contestualizzarlo nel sistema dei servizi sanitari del territorio.
LA COMUNICAZIONE, Chiave della quallità in sanitàClaudio Pensieri
La comunicazione sanitaria nelle sue varie forme: interna e esterna. Con i dati di una ricerca condotta in Italia sui siti web e dentro i locali di alcuni ospedali SSN e accreditati.
International eHealth Workshop 2017 - Mauro MoruzziCUP 2000 S.c.p.A.
La relazione di apertura di Mauro Moruzzi alla seconda edizione dell'International eHealth Workshop - "Personal Health Record and Big Data / Citizen Empowerment".
L'evento ha avuto luogo presso CUP 2000 il 19/6/2017
La telemedicina attraverso diversi strumenti informatici consente al medico di assistere meglio i malati, di emettere diagnosi e praticare terapie anche a distanza; tuttavia la visita medica tradizionale non potrà mai essere soppiantata da questi ausili, utili, ma non sufficienti a realizzare l’atto medico nella sua completezza. … Attraverso particolari ‘applicazioni’ oggi è possibile monitorare a distanza i parametri vitali di un malato, se è diabetico indicargli la quantità di insulina di cui ha bisogno, informando al tempo stesso, attraverso un sms, il diabetologo sullo stato di salute del malato. Sono tutti strumenti nuovi di cui la medicina si serve, ma non devono mai essere confusi con il cuore del rapporto medico-paziente che è ancora e resterà sempre la visita medica tradizionale
Project Work Alternanza scuola lavoro a cura di Martina Fiore, Carlo Melis, Teodora Rossi e Francesca Spadaro, studenti del Master in Risorse Umane ISTUD
Project Work Master in Risorse Umane: Intervista a Barbara Spangaro - SEA Aer...ISTUD Business School
Intervista a Barbara Spangaro, Responsabile Gestione HR Staff, Sviluppo e Welfare - SEA Aeroporti di Milano
Intervista a cura di Alberto Barbella, Germana Barlocco, Cristina Gallina, Alessandro Nocera, Debora Sinatra - Master in Risorse Umane e Organizzazione 2015-2016
Lead3.0 Academy: primi risultati progetto europeo su E-leadership skillsISTUD Business School
Presentati da Simonetta Manzini, ricercatrice di ISTUD, i primi risultati del progetto europeo "Lead3.0 Academy" sulle competenze di E-leadership dei manager e sui bisogni formativi.
Il progetto mira a creare un’Alleanza per la Conoscenza tra il mondo delle università e quello delle imprese con il fine di diffondere tra i formatori l’uso dei MOOCs (Massive Open Online Courses) e delle OER- (Open Educational Resources) per sviluppare le competenze trasversali di e-leadership richieste dal mercato del lavoro nell’era digitale.
Gli obiettivi operativi del progetto sono:
Identificare le competenze trasversali dei nuovi leader sia a livello individuale che a livello organizzativo/strategico;
Identificare le competenze mancanti dei formatori e svolgere un’analisi dei gap esistenti per sviluppare un programma formativo e degli approcci didattici, basati sul Web 3.0 e sulle OER, finalizzati a migliorare le competenze trasversali;
Creare, mettere in atto e testate un ambiente virtuale e un kit di strumenti per i formatori, che permetta processi formativi finalizzati alla formazione delle competenze trasversali di e-leadership;
Predisporre una Comunità di Pratica di formatori finalizzata all’utilizzo del Web 3.0 e delle Risorse didattiche aperte nell’educazione sulle competenze trasversali di e-leadership.
Il progetto ha come capofila la Fondazione Istud e include un consorzio di alto livello formato da 9 partner di 7 paesi diversi (2 università – Università di Coventry e Università delle Scienze Applicate di Münster; 2 grandi gruppi aziendali – Gruppo Auchan e Unicredit; 2 Business school- Fondazione ISTUD e Fondazione OIC Polonia; un network internazionale per l’educazione d’impresa – La Fondazione europea per il management e lo sviluppo EFMD; 2 imprese – Gruppo Pragma e Advancis Business Services) e due partner associati.
Il progetto Le@d3.0 Academy creerà e testerà, in sinergia con iniziative già in atto, metodi di formazione innovativi basati sui MOOC e sulle OER e meccanismi di cooperazione tra il mondo delle università e quello delle imprese, che facilitino lo scambio, il flusso e la co-creazione di conoscenza tra i formatori di contesti e settori differenti per lo sviluppo delle “competenze trasversali di e-leadership”.
Presentazione a Milano il 3 novembre 2015.
manager sono sotto pressione come mai prima, coinvolti nel loro lavoro quotidiano in sfide enormi: la globalizzazione, la costante tensione allo sviluppo personale, un business sempre più aggressivo H24 e 24/7, l’incertezza crescente nei processi decisionali. Il mondo sta cambiando alla velocità della luce. Siamo nell’era del digitale, della sharing economy e dell’Internet of things; della open innovation e dello smart working. Un vero “brave new world”, citando Shakespeare e Huxley. Le organizzazioni e le persone che si trovano a gestire questa complessità non possono permettersi di rimanere in attesa, ma devono riuscire ad anticipare il futuro e il mondo che sarà. E’ necessario un adeguamento nel mindset dei leader, e di conseguenza nelle skill manageriali e professionali, nei modelli di gestione. Così anche la management education dovrà dare una risposta forte, anche attraverso nuove modalità come i MOOC (Massive Open Online Courses), all’utilizzo di metodologie esperienziali e blended, applicando anche teorie innovative come quelle del connettivismo del Professor George Siemens, che studia l’apprendimento di individui e organizzazioni basandosi sul paradigma delle reti. Per avere un ruolo strategico – quasi disruptive – nell’accompagnamento e nella crescita delle persone in questa trasformazione profonda, e aiutare il business e il successo dell’impresa.
Quali sono dunque le competenze chiave per i nuovi e-Leader dell’era digitale e quali nuove forme prenderà la formazione manageriale? Sempre più i manager dovranno promuovere collaborazione e networking, incentivare l’innovazione collaborativa (co-innovation), sviluppare e consolidare la fiducia tra network e gruppi di lavoro, vivere l’apprendimento continuo. Il tutto mediato e filtrato dalle grandiose opportunità legate all’utilizzo delle nuove tecnologie, per diffondere e far crescere una vera e propria cultura dell’innovazione e del digitale in tutti i processi di lavoro e ambiti dell’organizzazione.
Verso un benessere intelligente nelle organizzazioni di lavoro in ItaliaISTUD Business School
Risultati della ricerca “Benessere e stato di salute nel mondo dei servizi in Italia: una prospettiva di genere”, sviluppata da Fondazione ISTUD per il Ministero del Lavoro presentati a Milano il 9 marzo 2015 da Maria Giulia Marini
Crowdfunding applicato alla ricerca scientifica: il caso mitilo dorato ISTUD Business School
Crowdfunding applicato alla ricerca scientifica: Il sequenziamento del genoma del mitilo dorato (Limnoperna fortunei) presentato da Francesco Dondero, Università del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro", alla tavola rotonda ISTUD e TIM4Expo sul Crowdfunding del 26/01/2015
La narrazione come strumento di conoscenza della persona affetta da PsoriasiISTUD Business School
Io e la mia psoriasi: la narrazione come strumento di conoscenza della persona affetta da Psoriasi. A cura di Anna Graziella Burroni, Tito Agnusdei, Serena Pezzetta, Ilaria Proietti – MNEMOS – Master in Medicina Narrativa Applicata alle Organizzazioni Sanitarie, I edizione
Medicina della Narrazione applicata alla Fibromialgia: un nuovo possibile approccio gestionale e terapeutico per un difficile rapporto medico-paziente. A cura di Davide De Nardo – MNEMOS – Master in Medicina Narrativa Applicata alle Organizzazioni Sanitarie, I edizione
Narrazioni del personale infermieristico senior dedicato all’OncologiaISTUD Business School
Narrazioni del personale infermieristico senior dedicato all’Oncologia raccolte da Gabriella Gorzegno, Monia Lunghi, Micaela Pagliano – MNEMOS – Master in Medicina Narrativa Applicata alle Organizzazioni Sanitarie, I edizione
Risultati della ricerca dell'Osservatorio Giovani e Lavoro e alcuni consigli di personal branding per il ciclo di incontri ISTUD DAYS 2014 (Bari, Roma, Napoli)
Poster presentato al VI congresso ICAR (Italian Conference on AIDS and retrovirus), 25-27 maggio 2014, Roma
Lo scopo dello studio "emotions of people living with HIV" è quello di determinare, attraverso l'utilizzo di un approccio narrativo, le emozioni prevalenti delle persone che vivono con l'HIV per comprendere cosa hanno provato in alcune aree critiche del percorso di cura.
Comprendere quali sono le emozioni è un obiettivo importante per contribuire a sviluppare una maggiore consapevolezza nelle persone con HIV e permettere agli operatori sanitari di attivare un'assistenza più attenta all'individuo.
Osservatorio Giovani e lavoro: Generation Y Ready for work around the world?ISTUD Business School
I risultati della ricerca dell'Osservatorio internazionale 2013 di Fondazione ISTUD su giovani e lavoro. Presentazione del 15 aprile 2014 presso Assolombarda.
La Medicina Narrativa è professionalizzante, ed è una competenza di base legata al patrimonio delle scienze sociali che contribuisce a migliorare il modo di lavorare, fornendo gli strumenti concreti per un approccio di cura basato sull’ascolto di cui beneficia l’intero sistema delle cure.
Telemedicina e “doctor web”: l'eHealth che rinnova la Sanità
1. Telemedicina e “doctor web”: l'eHealth che rinnova la Sanità
Abstract:
Internet e l’informatizzazione stanno cambiando il nostro mondo, il nostro modo di comunicare con
gli altri e informarci, ma anche il nostro modo di affrontare le questioni mediche come singoli e
come comunità.
Nel presente lavoro di ricerca, svolto nell’ambito del Programma “Scienziati in Azienda” XIII Edizione
presso Fondazione ISTUD, sono stati affrontati i due aspetti dell’eHealth che maggiormente hanno
influito sul nostro modo di approcciarci alla sanità come individui: la telemedicina e il “doctor
web”.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce la telemedicina come: “l’erogazione di
servizi di cura ed assistenza, in situazioni in cui la distanza è un fattore critico, da parte di
qualsiasi operatore sanitario attraverso l’impiego delle tecnologie informatiche e della
comunicazione per lo scambio di informazioni utili alla diagnosi, al trattamento e alla prevenzione
di malattie e traumi, alla ricerca e alla valutazione e per la formazione continua del personale
sanitario, nell’interesse della salute dell’individuo e della comunità”.
La telemedicina nasce con lo scopo di migliorare la qualità di vita del paziente, agevolare e
migliorare la qualità del lavoro di medici e infermieri, incrementare l’efficienza e la produttività del
servizio sanitario; le sue radici possono essere individuate nei primi esperimenti compiuti negli anni
’60 negli Stati Uniti per prestare assistenza agli astronauti impegnati nella missione Mercury, e
successivamente con numerose sperimentazioni anche in Europa, soprattutto attraverso lo stimolo
della Commissione Europea.
La prima parte di questo lavoro si propone di analizzare lo stato dell’arte della telemedicina a livello
internazionale, per poi passare ad un’analisi approfondita del contesto nazionale. Al fine di ottenere
un quadro di riferimento quanto più completo possibile sono state effettuate delle interviste field e
delle ricerche desk comprendendo tutte le realtà che sono coinvolte nella realizzazione di questo
servizio: l'ambito regionale e dei centri sanitari, l’ambito accademico e dei centri di ricerca e
l’ambito aziendale. Infine è stato analizzato anche il punto di vista del paziente rilevando dei dati di
customer satisfaction da alcuni progetti di rilevanza nazionale presi come esempio di “best
practices”.
Per quanto riguarda il contesto sanitario sono stati intervistati:
• Dott. Michelangelo Bartolo, Responsabile del reparto di Telemedicina dell’Ospedale San
Giovanni-Addolarata di Roma;
• Dott.ssa Maria Carmen Azzolino, Direzione Sanitaria dell’Azienda Ospedaliera Molinette
di Torino.
Per quanto riguarda il mondo accademico e dei centri di ricerca sono stati intervistati:
• Prof. Antonio Sciarappa, Responsabile del Programma SMART HEALTH presso
l’Istituto Superiore Mario Boella e docente di Telemedicina nel corso di Laurea
Specialistica di Ingegneria Biomedica al Politecnico di Torino;
2. • Prof.ssa Gabriella Balestra, esperta di HTA e docente dei corsi di Informatica Medica e
Classificazione e Interpretazione di Dati Biomedici nel corso di Laurea in Ingegneria
Biomedica presso il Politecnico di Torino.
•
Mentre per quanto riguarda il punto di vista aziendale sono stati intervistati:
• Dott. Marco Albertinazzi (Biotronik);
• Dott. Duilio Coratella (Telecom);
• Dott. Marco Curtona (St.Jude Medical);
• Dott.ssa Serena Gilardi (Medtronic);
• Dott. Alessandro Marsich (Tesan-Televita srl);
• Dott. Fulvio Paone (Insiel Mercato, TBS Group);
• Dott. Alessandro Sappia (Biotechware).
•
Infine è stato anche analizzato il punto di vista di Assobiomedica, la Federazione nazionale per le
tecnologie biomediche, diagnostiche, apparecchiature medicali, dispositivi medici borderline,
servizi e telemedicina, intervistando l’Ing. Enrico Porri.
L'analisi di questi punti di vista pone in evidenza la frammentazione sanitaria nazionale e la
mancanza di un tariffario nazionale su servizi e prestazioni di telemedicina; risulta chiaro, quindi,
che lo sviluppo e la diffusione dei servizi di telemedicina sono tuttora inadeguati alle necessità della
Sanità, malgrado i notevoli progressi tecnologici conseguiti nell’ultimo decennio e i notevoli
vantaggi, anche economici, evidenziati dalla sperimentazione (considerati secondo criteri di analisi
costi-benefici). Strettamente connessi a questi aspetti positivi, esistono numerose criticità che
impediscono l’affermazione della telemedicina, come la mancanza di formazione ed aggiornamento
professionale e problemi culturali quali il conservatorismo della classe medica e la diffidenza degli
operatori. Infine, ad oggi l’assenza di una disciplina giuridica impedisce che le prestazioni di
telemedicina abbiano un riconoscimento da parte del Servizio Sanitario Nazionale e siano, di
conseguenza, ammesse al rimborso.
Per quanto riguarda il “doctor web”, emerge chiaramente come, ad oggi, le molteplici fonti di
informazione presenti online abbiano permesso ai pazienti di svolgere un ruolo attivo nella cura di
loro stessi, soprattutto in termini di apprendimento e ampliamento della propria conoscenza sulle
tematiche di salute, malattie e possibili trattamenti e cure esistenti.
Dato che il carico di conoscenza in campo medico si sta diffondendo ad un numero di persone
sempre più elevato, è diventato possibile avviare una modalità di comunicazione interattiva più
approfondita e partecipativa tra medici e pazienti, e per i medici, un paziente maggiormente
informato e partecipe è un paziente migliore, anche se spesso richiede maggiore attenzione.
La grande limitazione al concetto di patient empowerment è, però, rappresentata dall’assenza di
certificazione delle informazioni disponibili nel web. Mentre in lingua inglese sono presenti siti
autorizzati e certificati, le cui informazioni sono attendibili e verificabili, in Italia il discorso si fa
più complesso, con la diffusione spesso di esperienze e considerazioni personali dei pazienti che
non si basano su alcuna evidenza medica. Non va poi dimenticato che una buona percentuale dei
pazienti non possiede una cultura medica adeguata a comprendere il gergo tecnico utilizzato da siti
specifici.
3. A cura dei partecipanti alla XIII edizione del Programma Scienziati in Azienda:
• Amato Serena, dott.ssa in Biotecnologie Mediche
• Bruno Fiorentina, dott.ssa in Biotecnologie Mediche
• Cappuccio Antonietta, dott.ssa in Biotecnologie Farmaceutiche
• Ceraulo Giorgia, dott.ssa in Ingegneria Biomedica
• Galati Carmela, dott.ssa in Scienza della Nutrizione Umana
• Lagrimosa Maria Chiara, dott.ssa in Biotecnologie Mediche
• Rescio Federico, dott. in Ingegneria Biomedica
Per informazioni sul Programma Scienziati in Azienda: http://www.istud.it/scienziati