Così come la natura scompone e reintegra nell’ambiente foglie morte e frutti caduti, anche l’essere umano può imitare un processo così semplice e comprensibile evitando lo spreco di risorse, riciclando e reintegrando gli scarti della tua cucina nella natura, convertendoli in concime
Non tutti i materiali per essere recuperati devono essere forzatamente condotti a speciali impianti di riciclaggio. Infatti la raccolta differenziata si può effettuare direttamente da casa con il compostaggio domestico dei rifiuti organici svolto da chi ha un giardino nella propria casa di residenza. Circa il 25-30% dei rifiuti delle famiglie è infatti composto da rifiuti organici come scarti di cibo o frutta, piante recise, sfalci dei prati, fogliame, erbacce, trucioli ecc.
Progetto orto sinergico didattico associazione metaeducazioneMarco Garoffolo
Questo progetto nasce dall’amore per i bambini e per la terra.
Amore per la terra che mai come ora è bisognosa di cure e di rispetto e amore per i bambini che ne saranno gli eredi.insegnando loro, mediante l’osservazione e l’esperienza diretta, a proteggerla, rispettarla e a meravigliarsi della sua generosità cresceremo una generazione di persone capaci di diventarne i custodi in maniera responsabile.
Abbiamo proposto alle scuole milanesi, ovviamente a quelle che dispongono di un giardino, la realizzazione di un orto sinergico. Può essere di dimensioni anche ridotte, dipende dallo spazio e dalle energie disponibili.
Nell’orto sinergico le piante e la terra collaborano insieme per prosperare, le piante crescono rigogliose e la terra diventa sempre più fertile, senza bisogno di fertilizzanti e antiparassitari. Questo magnifico equilibrio è reso possibile dall’osservazione dei metodi della natura e dalla loro applicazione all’arte del coltivare.
Con la varietà Atlantic Giant potete ottenere zucche di enormi dimensioniVita in Campagna
In questi ultimi anni la zucca sta riscuotendo particolare interesse da parte degli orticoltori amatoriali. In questo articolo vi presentiamo una varietà che può raggiungere, in casi eccezionali, anche i 700 kg di peso. Ecco come coltivarla nell’orto familiare
Il Decreto Legislativo 14 agosto 2012, n. 150 http://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/normativa/dlgs_14_08_2012_150.pdf (recepimento della Direttiva 128/2009/CE) definisce, tramite Il Piano d’Azione Nazionale (PAN) http://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/5743, le misure per un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, al fine di ridurre i rischi e gli impatti sulla salute umana, sull’ambiente e sulla biodiversità. Significativi i cambiamenti in materia di trattamenti, con particolare riferimento alle disposizioni per gli ambiti agricolo, extra–agricolo, domestico; novità anche sul fronte dei requisiti professionali per utilizzatori, consulenti e distributori di prodotti fitosanitari.
Così come la natura scompone e reintegra nell’ambiente foglie morte e frutti caduti, anche l’essere umano può imitare un processo così semplice e comprensibile evitando lo spreco di risorse, riciclando e reintegrando gli scarti della tua cucina nella natura, convertendoli in concime
Non tutti i materiali per essere recuperati devono essere forzatamente condotti a speciali impianti di riciclaggio. Infatti la raccolta differenziata si può effettuare direttamente da casa con il compostaggio domestico dei rifiuti organici svolto da chi ha un giardino nella propria casa di residenza. Circa il 25-30% dei rifiuti delle famiglie è infatti composto da rifiuti organici come scarti di cibo o frutta, piante recise, sfalci dei prati, fogliame, erbacce, trucioli ecc.
Progetto orto sinergico didattico associazione metaeducazioneMarco Garoffolo
Questo progetto nasce dall’amore per i bambini e per la terra.
Amore per la terra che mai come ora è bisognosa di cure e di rispetto e amore per i bambini che ne saranno gli eredi.insegnando loro, mediante l’osservazione e l’esperienza diretta, a proteggerla, rispettarla e a meravigliarsi della sua generosità cresceremo una generazione di persone capaci di diventarne i custodi in maniera responsabile.
Abbiamo proposto alle scuole milanesi, ovviamente a quelle che dispongono di un giardino, la realizzazione di un orto sinergico. Può essere di dimensioni anche ridotte, dipende dallo spazio e dalle energie disponibili.
Nell’orto sinergico le piante e la terra collaborano insieme per prosperare, le piante crescono rigogliose e la terra diventa sempre più fertile, senza bisogno di fertilizzanti e antiparassitari. Questo magnifico equilibrio è reso possibile dall’osservazione dei metodi della natura e dalla loro applicazione all’arte del coltivare.
Con la varietà Atlantic Giant potete ottenere zucche di enormi dimensioniVita in Campagna
In questi ultimi anni la zucca sta riscuotendo particolare interesse da parte degli orticoltori amatoriali. In questo articolo vi presentiamo una varietà che può raggiungere, in casi eccezionali, anche i 700 kg di peso. Ecco come coltivarla nell’orto familiare
Il Decreto Legislativo 14 agosto 2012, n. 150 http://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/normativa/dlgs_14_08_2012_150.pdf (recepimento della Direttiva 128/2009/CE) definisce, tramite Il Piano d’Azione Nazionale (PAN) http://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/5743, le misure per un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, al fine di ridurre i rischi e gli impatti sulla salute umana, sull’ambiente e sulla biodiversità. Significativi i cambiamenti in materia di trattamenti, con particolare riferimento alle disposizioni per gli ambiti agricolo, extra–agricolo, domestico; novità anche sul fronte dei requisiti professionali per utilizzatori, consulenti e distributori di prodotti fitosanitari.
Webinar 24 marzo 2021 L’orto Botanico di Pisa: visita virtuale I parte
Relatore Raffaella Grassi - Sistema museale di ateneo
Gli incontri dedicati all'Orto Botanico di Pisa sono organizzati in collaborazione con l'Università di Pisa Sistema Museale di Ateneo.
Incontri informativi dedicati alle Guide Turistiche della Toscana per approfondire alcune realtà museali meno conosciute oltre al patrimonio enogastronomico delle #TerrediPisaUn modo per aggiornare e costruire l'offerta turistica nelle Terre di Pisa.
Esplorazione, scoperta e descrizione degli esseri viventi presenti nell'ecosistema del giardino della scuola. Applicazione del metodo scientifico per costruire la propria conoscenza.
Presentazione di Adriano Facchini all'Inno2days Pavia 2Inno2Days
La seconda parte della presentazione di fondatore del Glocal Award ed ex Direttore Generale del Consorzio Agrario di Parma, all'Inno2days di Pavia del 15 dicembre 2011.
24imo Forum di Medicina Vegetale - Bari, 13 dicembre 2012. Per saperne di più, leggi i reportage su Agronotizie:
• http://agronotizie.imagelinenetwork.com/difesa-e-diserbo/2012/12/20/la-medicina-vegetale-incontra-il-clima/17020
• http://agronotizie.imagelinenetwork.com/difesa-e-diserbo/2012/12/20/alieni-diserbi-e-normative/17022
• http://agronotizie.imagelinenetwork.com/difesa-e-diserbo/2012/12/20/pubblico-chiama-privato-risponde/17021
2. 2
Argomenti che tratteremo
Premessa
Definizioni di tipologie con fiori
Miscele fiorite: perché usarle, ambiti
d’uso, come si compongono, tecniche di
coltivazione
Costi-Valutazioni economiche
Esempi di realizzazioni
Futuro e possibili altri ambiti applicativi
3. 3
Argomenti che tratteremo
Premessa
Definizioni di tipologie con fiori
Miscele fiorite: perché usarle, ambiti
d’uso, come si compongono, tecniche di
coltivazione
Costi-Valutazioni economiche
Esempi di realizzazioni
Futuro e possibili altri ambiti applicativi
4. La salvaguardia del territorio e il mantenimento delle
bellezze del paesaggio rappresentano una
prerogativa della società.
La disponibilità economica, gestionale, di risorse
materiali e umane è però sempre più ridotta.
Negli ultimi anni ci si sta muovendo per creare sistemi
vegetali che garantiscano un elevato valore estetico-
ornamentale a basso impatto gestionale.
5. In ambito urbano, accanto alle tipologie più utilizzate,
si stanno affermando da alcuni anni quelle che
comunemente e genericamente vengono definite
PRATI FIORITI
6. 6
Argomenti che tratteremo
Premessa
Definizioni di tipologie con fiori
Miscele fiorite: perché usarle, ambiti
d’uso, come si compongono, tecniche di
coltivazione
Costi-Valutazioni economiche
Esempi di realizzazioni
Futuro e possibili altri ambiti applicativi
7.
8. Inerbimenti in AMBITO URBANO
A seconda della funzione svolta e della composizione
specifica, abbiamo le seguenti categorie (Florineth):
Tappeti erbosi ornamentali
Tappeti erbosi calpestabili
Ghiaie inerbite
Tappeti erbosi sportivi
Prati fioriti
Tappeti erbosi fioriti
9. Tappeti erbosi ornamentali
Superfici a verde non sollecitate (di parchi, isole del
traffico etc) costituite da miscugli uniformi di
graminacee
Tappeti erbosi calpestibili
Superfici a verde, pubbliche o private, campi gioco,
selciati e grigliati inerbiti nelle fughe, composti da
miscugli di graminacee calpestabili in misura leggera
o moderata
10.
11.
12.
13. Ghiaie inerbite
Superfici portanti costituite da materiale ghiaioso
(grani a spigolo vivo), utilizzate per parcheggi o
accessi poco usati
Tappeti erbosi sportivi
Superfici erbose fortemente sollecitate (campi da
calcio, golf…)
14.
15.
16. Prati fioriti
Superfici a verde dal caratteristico aspetto prativo
(soprassuoli di graminacee ed erbe non graminoidi
sfalciate 2-3 volte l‘anno) che rappresentano un‘
alternativa ecologica al tappeto erboso ornamentale
Tappeti erbosi fioriti
Soprassuoli di graminacee ed erbe non graminoidi
sollecitabili e a crescita bassa, quale alternativa al
tradizionale tappeto erboso calpestabile
17.
18. Cosa si intende quando si parla di prati fioriti?
Prati fioriti è un termine che genera equivoci.
Nella categoria prati fioriti vengono inseriti prati e
tappeti erbosi fioriti ma anche le miscele fiorite.
Per cercare di fare ordine si darà una definizione più
specifica anche per le miscele fiorite.
20. Prati fioriti
Aspetto prativo (soprassuoli di graminacee ed erbe
non graminoidi sfalciate 2 o 3 volte l’anno)
Simili al prato foraggero (per struttura, fruizione, cura)
Costituiti da piante foraggere perenni adatte al sito,
caratterizzate da un’ampia valenza ecologica
Lo sfalcio avviene due o tre volte l’anno, il fieno viene
essiccato sul prato e solo successivamente viene
raccolto, affinchè i semi possano cadere sul terreno
21. Il termine “prato” viene definito dalla tipica gestione
agricola, che in questo caso non contempla però la
produzione di un buon raccolto.
Non sono calpestabili (sono calpestabili solo dopo
taglio).
25. Tappeti erbosi fioriti
Soprassuoli di graminacee ed erbe non graminoidi
sollecitabili e a crescita bassa, quale alternativa
tradizionale tappeto erboso calpestabile.
Tali miscugli sono composti di specie rustiche, poco
esigenti e che garantiscano buona tolleranza al
taglio, ma anche una fioritura con un risultato
cromatico variopinto. Il miscuglio avrà un giusto
rapporto tra graminacee, leguminose ed erbe non
graminoidi che tollerano il calpestio.
29. Miscele fiorite
Le miscele fiorite sono formate esclusivamente da sementi
di fiori coltivati e selvatici in grado di offrire una fioritura
spettacolare e prolungata durante la stagione vegetativa.
Si ritiene importante mantenere una distinzione tra questa
tipologia di miscugli, erroneamente chiamati prati fioriti, e
i prati fioriti propriamente detti.
30. PRATI FIORITI , TAPPETI ERBOSI FIORITI
Fiori + Graminacee
MISCELE FIORITE
Solo fiori (coltivati e selvatici)
32. Miscele fiorite annuali
Miscele di specie annuali coltivate e selvatiche
Fioriture appariscenti (alternativa alle classiche
fioriture cittadine).
Vengono utilizzati generalmente in ambito urbano.
Non sono calpestabili.
35. Miscele fiorite pluriennali
Miscele di specie annuali e pluriennali non graminoidi.
Le specie annuali garantiscono la spettacolare
fioritura del primo anno di semina
La funzione di copertura della superficie (svolta dalle
specie perenni) prevale su quella ornamentale negli
anni successivi.
Non sono calpestabili.
38. Tipologie di cenosi con fiori: tabella riassuntiva
Prati fioriti Tappeti
erbosi fioriti
Miscele fiorite
annuali
Miscele
fiorite
pluriennali
DURATA perenni perenni annuali pluriennale
CALPESTIO no si no no
SEMINA una volta
autunnale
(primaverile)
una volta
autunnale
(primaverile)
annuale
primaverile
una volta
autunnale
(primaverile)
(importante
corretta
gestione)
NUMERO
SFALCI
2 (3) 5 1 1
39. 39
Argomenti che tratteremo
Premessa
Definizioni di tipologie con fiori
Miscele fiorite: perché usarle, ambiti
d’uso, come si compongono, tecniche di
coltivazione
Costi-Valutazioni economiche
Esempi di realizzazioni
Futuro e possibili altri ambiti applicativi
40. Questi miscugli consentono
•pronto effetto in tempo breve relativamente breve
•aumento del livello di biodiversità di un’area attraverso
la creazione ed il recupero di habitat naturali oltre a
ristabilire nicchie per uccelli ed insetti senza intaccare
quelle preesistenti
•risultati estetici apprezzabili con manutenzione,
apporto irriguo e fertilizzazione limitati.
41. Vantaggi nella realizzazione di una miscela fiorita
Innanzitutto, la garanzia di ottenere un pronto effetto in
tempi relativamente brevi consente di godere nella
stagione stessa di impianto dei risultati desiderati.
Grazie a questa peculiarità, si ampliano gli ambiti di
utilizzo e di realizzazione di una miscela fiorita in base
alle diverse esigenze e disponibilità.
42. L’impiego può essere
•sporadico e momentaneamente sostitutivo di un progetto a
larga scala
•alternativo rispetto l’impiego di altre tipologie di verde
(arbusti, piante tappezzanti o da bordura)
•didattico nel caso di progetti specifici scolastici e non
•dettato da esigenze e necessità estetiche e di presentazione
immediata.
43. Le miscele a base di fiori sono importanti per
l’ambiente
•attirano insetti favorendo l’impollinazione
•creano nidi indisturbati per l’avifauna
•mantengono il terreno sollevato e umido stimolando ed
incentivando la presenza della fauna del suolo.
(favoriscono la biodiversità anche in ambito urbano)
44.
45. Diffusione dell’impiego di miscele fiorite
EUROPA.
Forte diffusione, anche per clima favorevole, in Francia,
Germania e Gran Bretagna
Inoltre, la presenza sul territorio di importanti ditte del
settore consente una capillare diffusione della tematica
Nova-Flore, Euroflor (Francia)
Appels, Rieger Hoffmann (Germania)
46. ITALIA.
Da alcuni decenni anche in Italia si sta diffondendo
l’utilizzo di tecniche alternative di fioritura.
Dal punto di vista produttivo, esistono alcune realtà come
ditte private (Seme nostrum) o Enti (Fondazione Minoprio,
Veneto Agricoltura…). Produzioni più indirizzate, però,
alle specie «autoctone».
Non esistono attualmente realtà a grande scala paragonabili
a quelle europee.
47. Dal punto di vista dell‘utilizzo, maggiore diffusione, anche
per aspetti climatici più favorevoli, si è avuta al Nord Italia
(Lombardia, Piemonte, Veneto, Trentino –Alto Adige),
anche se esistono realizzazioni interessanti al Centro Sud
(soprattutto nelle zone collinari-montane).
Anche in Italia, i maggiori produttori Europei hanno preso
piede per cui sia l‘Ente pubblico che i manutentori hanno
cominciato a farne un discreto uso.
I „PRATI FIORITI“ SONO DIVENTATI UNA
TEMATICA IMPORTANTE
48. La realtà di Trento e Bolzano
Negli ultimi anni in provincia di Trento e Bolzano sia a
livello pubblico che privato si è preso in considerazione
l’impiego di miscele fiorite in ambiente urbano come
alternativa di verde attraverso:
•sperimentazioni
•lavori di diploma
•interventi sul territorio
49. Sperimentazioni
Provincia Autonoma di Trento –Servizio Foreste e
Fauna
prova dimostrativa di confronto di sei tipologie di
miscele al fine di valutarne aspetti di performance,
continuità nella stagione e mantenimento nel tempo
Fondazione Edmund Mach di San Michele a/Adige
alcuni lavori di tesi nell’ambito del corso di Tecnico
superiore del verde (prove dimostrative, analisi dei
costi)
50.
51.
52.
53.
54.
55.
56.
57.
58. Interventi sul territorio
Provincia Autonoma di Trento –Servizio Foreste e
Fauna
Interventi soprattutto su rotonde
Società Autostrade
Interventi su rotatorie e spartitraffico all’uscita dei caselli
autostradali e nei pressi dei grandi nodi viabilistici.
59.
60. Alcuni Comuni trentini come Transacqua, Canal San
Bovo, Cles, in piccole prove anche Riva del Garda hanno
invece introdotto miscele fiorite per una ragione estetica
data la vocazione turistica della zona.
Comune di Trento/Comune di Bolzano
Interventi soprattutto su rotonde e aiuole
I manutentori, sia per il pubblico che per il privato sono
quindi sempre più coinvolti nella realizzazione di questa
forma di gestione del verde!
61.
62. Impiego tecnico delle miscele fiorite
L’impiego di semente di miscele fiorite avviene soprattutto
nell’ambiente urbano e periurbano.
I luoghi elettivi ove proporne l’utilizzo sono i siti poco
esigenti dal punto di vista della manutenzione e del
dispendio di energie e di costi:
•fasce marginali
•rotatorie stradali
•spartitraffico
63. Altri luoghi di utilizzo delle miscele fiorite
•parchi urbani
•verde scolastico (valenza estetica, didattica con progetti
formativi di educazione ambientale per alunni e insegnanti)
•siti in cui la manutenzione è pericolosa, lo sfalcio
dell’erba e l’accesso risulta essere difficile
•aree di collocazione e di sosta autostradali, aree
abbandonate e zone ex industriali (mitigazione degli
impatti nei confronti di strutture edificate)
64. Altri luoghi di utilizzo delle miscele fiorite
Negli ultimi anni l’impiego di miscele fiorite ha interessato
anche il comparto agricolo.
L’intento è quello di promuovere un’agricoltura sempre
meno intensiva, attenta al benessere dell’ambiente, al
mantenimento della biodiversità e al ripristino
dell’equilibrio ecologico.
65. Perché introdurre questi miscugli in agricoltura?
•per favorire e creare biodiversità
•per incrementare la presenza di fauna (insetti
impollinatori e insetti utili)
•per garantire un effetto ornamentale e decorativo
66.
67. Ulteriori utilizzi di miscele fiorite (annuali)
allestimenti temporanei a scopo esclusivamente estetico e
divulgativo
68.
69. Obiettivi e miscugli da usare
•Estetico
•Di pianificazione
•Di gestione di grandi spazi
•Faunistico
•Di rinaturalizzazione con fiori selvatici
70. Obiettivo ESTETICO
Miscele coltivate di fiori annuali destinate a semine
primaverili con unico obiettivo estetico-decorativo in
ambito urbano:
•Aiuole, parchi, viali, giardini pubblici
•Siepi di separazioni tra aree ricreative
71.
72.
73. Obiettivo PIANIFICAZIONE
Miscele di fiori coltivati annuali e pluriennali specifiche
per aumentare le superfici fiorite nelle zone
periurbane o periferiche.
• Semine da effettuarsi preferibilmente in autunno.
• Gestione particolarmente economica.
• Riduzione dell’impatto ambientale.
• Riduzione dei costi di gestione derivante
dalla manutenzione delle aree verdi infatti
oltre alla semina è necessario un solo sfalcio
all’anno.
74.
75.
76. Obiettivo GESTIONE DI GRANDI SPAZI
Miscele di fiori coltivati annuali, pluriennali da
associare a graminacee (spesso Festuca
arundinacea) in diversa percentuale per gestire grandi
superfici e diminuire sia i costi di gestione che il costo
d’impianto.
Si tratta di miscele particolarmente indicate per
scarpate, grandi aree in zone industriali in creazione,
zone fondiarie.
77.
78.
79.
80. Obiettivo FAUNISTICO
• Miscele di fiori coltivati annuali e pluriennali
destinate ad abbellire zone urbane, zone ai lati dei
campi coltivati e nello stesso tempo favorire ed
attrarre insetti impollinatori ed ausiliari delle colture
come bombi, sirfidi (ditteri utili per impollinazione-
larve predano insetti fitofagi soprattutto afidi),
coccinelle…
Miscele che servono inoltre come riserva alimentare
per gli insetti.
81.
82.
83. Obiettivo RINATURALIZZAZIONE CON FIORI
SELVATICI
Miscele con soli fiori selvatici perenni.
• Destinate esclusivamente per il reinserimento di
fiori selvatici autoctoni in siti protetti quali parchi e
zone naturali
• le si compone tenendo conto delle caratteristiche
pedoclimatiche e geografiche del sito protetto
• le semine da effettuare esclusivamente in autunno
Siccome la miscela è composta esclusivamente
da perenni dobbiamo aspettarci un buon risultato
solo a partire dal secondo anno.
84.
85.
86. Regole di composizione dei miscugli
• si considera lo sviluppo della pianta
selezionata
• si considera la specificità della pianta
• si considera la specificità di fioritura
87. Sviluppo della pianta selezionata
Numero di semi per grammo
Velocità di germinazione (numero giorni)
Temperatura di germinazione
Occupazione del suolo
La rapidità di occupazione del suolo permette di diminuire
l’impatto concorrenziale della avventizie nelle condizioni
di levata ideale.
89. Specificità della pianta
Anuale, biennale, perenne
Definisce il ciclo di crescita della pianta e dunque la sua
fioritura.
Permette di comporre i miscugli a fioritura e uso differente.
90. Specificità della pianta
Periodo di semina
Certe specie si possono seminare in autunno, altre
unicamente in primavera.
Una buona selezione tiene conto dei criteri che rilevano
temperature di germinazione e resistenza al gelo.
91. Specificità della pianta
Tipo di suolo/clima
Selezione che si fonda sulle capacità della pianta ad
adattarsi a qualsiasi clima o suolo.
Indispensabile per un’offerta generalista.
93. Specificità di fioritura
Inizio primavera
Fiori precoci, 6 settimane dopo la semina in condizioni
normali (ex Gisophila)
Tra le 3 settimane e 1 mese e mezzo fioritura
Estate
Si tratta di fiori di transizione la cui fioritura dura circa 1
mese e mezzo come le centauree,zinnie (immagine),
Coreopsis tinctoria etc..
94. Fine estate
Fiori tardivi la cui fioritura inizia ad agosto fino alle
gelate, come ad esempio Lavatera, Cosmos, Rudbekia
(immagine)
L’anno successivo
I fiori perenni fioriscono al secondo anno dopo un anno
d’installazione ex. Coreopsis (immagine).
95. Regole di associazione dei fiori
Miscugli annuali da 15 a 18 specie minimo
Circa 5 a 6 specie minimo per periodo di fioritura per
assicurare una fioritura di qualità
Importanza della scelta dei colori
Fiori del primo ciclo (fioritura giugno/luglio)
Fiori del secondo ciclo (fioritura luglio/ agosto)
Fiori del terzo ciclo (fioritura da agosto alle gelate)
96. I fondamentali…
Per ogni semina
- Suolo ben preparato
- Superfici calcolate esattamente
- Peso calcolato
- Mescolare con sabbia per una semina manuale
- Preparazione del suolo il giorno della semina
97.
98. Diserbo Totale
- Chimico o solarizzazione
Preparazione del letto di semina
- Fresatura e decompattamento
- Sminuzzatura delle zolle in modo da ottenere un
letto di semina più fine possibile
Misurazione e calcolo della superficie
- Esatta misurazione in quanto la quantità di miscela
da seminare deve essere più precisa possibile.
99. Peso e preparazione del seme
- Mescolare il seme in quanto la miscela è composta da
granelli di dimensione variabile
- Pesare la giusta dose di seme (una dose eccessiva
comporterebbe la non fioritura della miscela stessa)
- Si consiglia di miscelare con sabbia per facilitare la
distribuzione in quanto la grammatura da seminare è
molto limitata (5-10 g/mq a seconda del miscuglio e
periodo di semina).
101. Come seminare
La semina a mano risulta la tecnica più utilizzata (fino a
superfici sotto i 2000 mq)
Con la semina meccanica si può lavorare su grandi
superfici
La semina meccanica necessita di precauzioni quanto a
regolazione della densità e suddivisione tra piccoli e grossi
semi
La semina tramite idrosemina permette la semina su grandi
superfici, una buona distribuzione dei semi, omeogenea e
intervento in aree difficili
102. Eventuale rullatura
Non è necessario sotterrare il seme in quanto la
maggior parte è di piccolissimo diametro per cui al
limite si può rullare il terreno
Irrigazione
• Nelle semine autunnali e nelle semine primaverili precoci
non è necessario prevedere l’impianto di irrigazione
• Nelle semine primaverili tardive o in quelle estive al
contrario diventa necessario soprattutto nelle zone litoranee e
nelle regioni più calde
103. Quantità d’acqua necessaria
La quantità d’acqua necessaria è completamente diversa da
quella del tappeto erboso.
•subito dopo la semina mantenere il terreno umido almeno
per 10 giorni
•irrigare per 20 gg. due volte alla settimana
•per i restanti 15 giorni a seconda della temperatura irrigare
1 o 2 volte alla settimana
•a 45-50 giorni dalla semina fermare l’irrigazione in modo
che la pianta vada in stress e si formi il fiore.
Attenzione sono dati standard che variano a seconda della
temperatura.
104. Errori da evitare più frequenti
•Sovradosaggio del seme
•Mancata irrigazione
•Mancato diserbo
105. Cronologia di un buon impianto
5-8 gg dopo semina 10-45 giorni dopo semina
152. 154
Argomenti che tratteremo
Premessa
Definizioni di tipologie con fiori
Miscele fiorite: perché usarle, ambiti
d’uso, come si compongono, tecniche di
coltivazione
Esempi di realizzazioni
Futuro e possibili altri ambiti applicativi
153. Le miscele fiorite rappresentano una valida alternativa alle
forme tradizionali di verde in ambito urbano.
L‘investimento in termini economici può risultare
interessante anche perché a parte la fase iniziale
necessitano di una manutenzione modesta.
La miscela fiorita non è la soluzione a tutto per
antonomasia, va studiata, ponderata e soprattutto
sperimentata.
154. Nel futuro l‘introduzione delle miscele più decisa in ambito
urbano, periurbano e quello agricolo (flora apistica,
biodiversità, lotta biologica) può rivelarsi importante per
aprire ai tecnici e manutentori professionisti nuovi ed
interessanti spazi lavorativi.
155. Si ringrazia per il materiale fotografico
Ditta Envira-San Giuliano Nuovo (AL)
Ditta Idrogreen-Trissino (VI)
Ditta Passoni-Milano
Ditta Verde Ambiente-Pergine (TN)
Ditta Nova-Flore (Francia)
Sig.ra Petteruti-Roma
Sig.Leveghi-Bolzano
Sig.ra Curzel-Trento
Sig.Visigalli-Cremona