Corso «I GIS come strumenti di ricerca e di comunicazione»
Università di Pisa - Moduli trasversali per i dottorandi
Nicola Gabellieri, Università di Trento
Massimiliano Grava, Università di Pisa
Base a02 la raccolta delle informazioni e le fonti dei dati geograficiCity Planner
il Geoportale della Regione Lombardia
il Database topografico
altre fonti da cui attingere i dati
metodi di archiviazione dei dati
i metadati e i riferimenti spaziali
testo + immagini + tabelle + geometrie (come vedere i collegamenti nascosti)
perché i software CAD non sono adatti alla gestione dei dati geografici
l’importanza dei software d’ufficio e di elaborazione grafica
manipolazione dei dati
13° Conferenza Nazionale di Statistica 4-5-6 luglio 2018
CAMPO DELLE PARTNERSHIP L’utilizzo dei Big Data: esperienze a confronto
Centro Congressi Ergife via Aurelia 619 Roma
Valentina Spanu: esempi di applicazioni di GIS Partecipativo; gestione delle riserve idriche, energia solare, ristrutturazione di un edificio scolastico in Marocco; riduzione del rischio di disastro naturale in Georgia.
Base a02 la raccolta delle informazioni e le fonti dei dati geograficiCity Planner
il Geoportale della Regione Lombardia
il Database topografico
altre fonti da cui attingere i dati
metodi di archiviazione dei dati
i metadati e i riferimenti spaziali
testo + immagini + tabelle + geometrie (come vedere i collegamenti nascosti)
perché i software CAD non sono adatti alla gestione dei dati geografici
l’importanza dei software d’ufficio e di elaborazione grafica
manipolazione dei dati
13° Conferenza Nazionale di Statistica 4-5-6 luglio 2018
CAMPO DELLE PARTNERSHIP L’utilizzo dei Big Data: esperienze a confronto
Centro Congressi Ergife via Aurelia 619 Roma
Valentina Spanu: esempi di applicazioni di GIS Partecipativo; gestione delle riserve idriche, energia solare, ristrutturazione di un edificio scolastico in Marocco; riduzione del rischio di disastro naturale in Georgia.
Coworking Login: GIS open source per la pianificazione territorialeCity Planner
Settembre 24, 2014.
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Hai mai pensato a quante informazioni territoriali puoi sintetizzare su una mappa? Tra i geoscentists è molto famosa l’affermazione che l’80% delle informazioni ha qualche riferimento geografico:
“eighty to ninety percent of all the informat ion collected and used was related to geography” (Huxhold 1991: 22–23), “as much as 80% of all infor mation held by business and government may be geographically referenced” (Franklin 1992: 12), “research shows that approximately 80% of all decisions in the public sector are based on georeferenced data” (Riecken 2001: 218) and “95% is more accurate today, new technology is partially responsible, including cell phones, GPS devices and electronic toll collectors” (Perkins 2010)
Mercoledì 24 settembre in coworking Login si terrà il workshop “GIS (Geoghraphic Information System) Open source per la pianificazione territoriale” a cura di Piergiorgio Roveda, Urban planner – GIS Expert – Web Master, per conoscere come un territorio può essere letto in diverse dimensioni e come le cartografie che siamo abituati a vedere sono l’output di aggregazione di dati.
Il workshop si rivolge a coloro che hanno bisogno di informazioni per le loro attività di analisi di mercato o che vogliono inserire il loro progetto in un contesto “ambientale” tanto come un progetto architettonico, che ad un’App, come abbiamo visto per l’EXPO E15. Non solo… per chi è alla continua ricerca di informazioni, come le attività di giornalismo, può cogliere questa opportunità per conoscere gli strumenti che permettono di associare le migliaia di tabelle alle geometrie che rappresentano il territorio e sviluppare analisi più complesse tramite questa associazione.
Gli argomenti specifici trattati saranno
- sviluppo sostenibile: i dati a disposizione (sociale, economico, ambientale);
- GIS: strumento di lavoro alla base della cartografia e dell’analisi;
- software GIS, Geodatabase open source e Open Street Map;
- utilizzo pratico di Qgis (Linux, Windows, Mac);
- gestione dei dati per la pianificazione di un Comune;
- esempio Geodatabase PostGIS;
- dal desktop al web: geoblog, data visualization, data journalism.
---
Cosè il GIS? cosa sono i (geo)data?
Quando si parla di dati, antecedendo alla parola il termine “geo”, ci si trova nella stessa situazione di quando si attribuiscono ad una foto un nome e altre informazioni aggiuntive, alla sola visualizzazione; così ai dati si possono aggiungere le coordinate geografiche, visualizzando, a richiesta, la posizione del contenuto su una mappa. Questa logica permette di trasformare una mappa o una tabella in un GIS (anche chiamato Sistema Informativo Territoriale – SIT).
Perchè Open Source?
Ci sono diversi motivi di questa scelta, ma è necessario fissare alcuni paletti. Mi piace parlare di GIS Open Source ...
Convegno “Sicurezza informatica e strumenti GIS Free e Open Source per l’Inge...Margherita Di Leo
Convegno “Sicurezza informatica e strumenti GIS Free e Open Source per l’Ingegneria”
Matera, 4 Maggio 2012
Overview sul software libero GRASS GIS e applicazioni per l’analisi di dati territoriali ed ambientali.
Il sistema informativo web gis per il monitoraggio ambientale del ponGruppo CLAS
Presentazione sull'elaborazione dei dati nell’ambito del Sistema Informativo per il Monitoraggio Ambientale del PON Reti e Mobilità 2007-2013 nel corso di un evento promosso dal PON Reti e Mobilità 2007-2013 in occasione di Forum P.A. presso il Palazzo dei Congressi di Roma. L'iniziativa è stata organizzata nell’ambito delle attività di comunicazione del Programma gestito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Dipartimento per le infrastrutture, gli affari generali ed il personale – Direzione generale per lo sviluppo del territorio, la programmazione ed i progetti internazionali.
Lo studio del territorio inizia con una mappa: il Golfo di Gaeta e Open Data ...RegioneLazio
"Lo studio del territorio inizia con una mappa": da qui è partito il Laboratorio sul riuso dei dati aperti già disponibili su dati.lazio.it, nel corso del DataLab di Formia (LT), prima tappa del DataLab Lazio Tour nelle cinque province laziali. Nelle slide, Roberto Angeletti, di Open Street Map Gaeta offre una guida pratica al riuso dei dati per la mappatura del territorio.
GIS - Gli strumenti online in ausilio all'attività professionale Nino Argentati
Relatore dott. geol. Marcello Frangiamone. GIS, cosa sono e come utilizzarli. Metodologie di lavoro e utilizzo dei GIS online. GIS, webGIS e mash-up. Cartografie, coordinate geografiche, banche dati online.
Intervento di Enrica Salvatori e Gianni Bergamaschi a "I santi internauti", Seminario permanente "I santi internauti" organizzato da Gruppo di ricerca RECEPT - Laboratorio di Storia Religioni e Antropologia - sez. ReCMed
In collaborazione con AISSCA - Associazione Italiana per lo Studio della Santità, dei Culti e dell'Agiografia
Intervento a Umanisti 2.0. Come ideare e gestire un progetto di ricerca nell’era digitale
Il 16 dicembre 2021 - 14:30 a Roma Tre Dip. di Studi Umanistici
Giovedì 16 dicembre 2021, 14.30-18.00, Aula Radiciotti e in streaming
Keynote inaugurale dei Seminari SISSCO Nuove frontiere della Public and Digital History (martedì 23 novembre 2021)
Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali - UniMoRe - Modena
Mapping the Middle Ages From primary, lacunous, unstandardized, different sou...
Spunti sull’uso strumentale degli applicativi GIS nella ricerca
1. Spunti sull’uso strumentale degli applicativi
GIS nella ricerca
} Corso «I GIS come strumenti di ricerca e di comunicazione»
} Università di Pisa
} a.a. 2018-2019
21 gennaio 2019
Nicola Gabellieri, Università di Trento
Massimiliano Grava, Università di Pisa
2. Overview:
Parte I – Introduzione e concetti
Parte II – I GIS e la ricerca storica
Parte III – I GIS qualitativi
Parte IV – GIS e didattica
4. GIS - Cartografia computerizzata
La cartografia computerizzata è prodotta per mezzo dei Sistemi Informativi
Geografici (GIS – Geographical Information Systems). Si tratta di strumenti
informatici, dotati di molteplici potenzialità, che consentono di archiviare,
organizzare e gestire un’enorme mole di dati quantitativi e qualitativi, per realizzare
cartografia digitale, produrre simulazioni e scenari, supportare la pianificazione
strategica.
Sono software che permettono di svolgere analisi spaziali, temporali e predittive.
Inoltre, le banche dati (composte da metadati) possono essere implementate e
ampliate facilmente.
I GIS hanno la possibilità di caricare nel sistema numerosi strati informativi (layers),
sovrapponibili automaticamente (tramite overlay) purché realizzati secondo
opportuni criteri e a condizione che i dati siano georeferenziati (cioè abbiano lo
stesso sistema di riferimento e le medesime coordinate geografiche).
5. Inizio anni ‘60: uno dei primi GIS fu realizzato in Canada su incarico del governo per
ottimizzare l'uso delle risorse naturali; le applicazioni di questo periodo erano assai varie per
tematiche ed estensione territoriale considerata.
Anni ‘70: la diffusione dei GIS ebbe un ulteriore impulso attraverso una grande produzione di
software, in particolare nordamericano; interessamento di enti cartografici e statistici della PA,
specie statunitensi e britannici; 1970: prima conferenza sui GIS dell’UGI (Unione Geograf.
Internaz.)
Anni ‘80: sono aumentate velocità e facilità di elaborazione dei dati ed è iniziata una
diminuzione del costo dell’HW e del SW. Applicazioni dei GIS nello studio di fenomeni naturali
e di problemi socioeconomici a varie scale geografiche.
Anni ’90: la divulgazione dei GIS è agevolata dalla facilità di accesso a informazioni, anche
statistiche, relative a molti aspetti dell'ambiente naturale e sociale; è iniziata l’integrazione dei
GIS con i dati provenienti da rilevamento aereo e satellitare e con i sistemi di posizionamento
GPS.
Anni 2000: Lo sviluppo di internet e poi delle tecnologie 2.0 porta ad un incremento delle
piattaforme GIS disponibili online, alla realizzazione di interfacce più user-friendly e a portali
che permettono all’utente di dialogare con il server, caricare i propri dati, costruire e stampare
le proprie mappe.
9. Software GIS Open source Software GIS di proprietà
- QGIS
- GRASS
ArcGIS
AutoCad Map 3D
GEOmedia
Web Map Server:
- OpenStreetMap
Web Map Server:
- GoogleMaps
11. Si possono archiviare e gestire i dati in due formati: vettoriale e raster.
I dati vettoriali sono memorizzati in base alle loro coordinate, sono distinti in
punti, linee e poligoni e possono derivare dalla digitalizzazione di mappe, dai
rilievi topografici, dai sistemi CAD.
I dati raster sono memorizzati attraverso una griglia composta di celle (pixel),
a cui è attribuito un valore alfanumerico e generalmente derivano da
immagini passate allo scanner o ricavate dal telerilevamento.
A
A
A
A
A
A A A C C C C
C
C
C
C
C
C
CAAA
A A
A
B B
B B B B B C
B B B B B B B
A C
B
Formato vettoriale Formato raster
16. PROCEDURE / OPERAZIONI:
La query permette di estrarre dal database del GIS alcune informazioni spaziali
o alfanumeriche e di presentarle come un elenco di attributi o come una carta
tematica
17.
18.
19. Il buffering consente di creare delle aree di rispetto di una determinata ampiezza
attorno ad elementi geografici: intorno a una strada, a una linea elettrica dell'alta
tensione o ai lati di un corso d'acqua.
L'overlay consiste nella sovrapposizione e integrazione di vari strati di dati
(layer); ad esempio dall'unione dei dati sull'uso del suolo e sulle suddivisioni
catastali si possono individuare le caratteristiche di ogni particella, oppure si
può evidenziare quale tipo di uso del suolo sarebbe coinvolto dall'impianto di
un traliccio elettrico o dalla costruzione di una strada.
STRADA
BUFFERING
CONFINI AMMINISTRATIVI
STRADE
OVERLAY
EDIFICI
1
2
3
STRADA
BUFFERING
CONFINI AMMINISTRATIVI
STRADE
OVERLAY
EDIFICI
1
2
3
20. Si possono: analizzare le relazioni topologiche tra gli elementi spaziali (ad es.
adiacenza, inclusione, connessione, intersezione, tangenza); ottenere
l’interpolazione spaziale di una serie di valori puntuali per tracciare le isolinee
relative a un determinato fenomeno; creare modelli tridimensionali del terreno
per costruire, ad esempio, carte delle esposizioni, delle acclività o per calcolare
la lunghezza reale di una strada secondo il suo andamento altimetrico.
adiacenza inclusione intersezioneconnessione
90
80
80
70
70
70
60
60
50
Interpolazione
spaziale
Modello
tridimensionale
28. Era del «Volunteer geographic
information».
Esempi di GIS online: GOOGLEMAPS
29. Era del «Volunteer geographic
information».
Pericoli: la «privacy violata»
Il militare stringe al polso il FitBit,
controlla le stringhe delle scarpette,
esce e va correre. Il FitBit è una
specie di orologio che raccoglie i
dati: quanti chilometri, a che
velocità, la strada fatta, e li
comunica a chi corre. Che li può così
condividere con gli altri sportivi nel
social network Strava. Per avere una
dimensione: nel 2017 sono state
pubblicate su Strava un miliardo di
tracce.
(Repubblica, 31 gennaio 2018)
43. I GIS possono servire da supporto alle politiche decisionali
per quel che riguarda gli aspetti della pianificazione
territoriale, ambientale e socio-economica.
I GIS sono stati definiti anche come uno strumento di
supporto alle decisioni (decision support system), ponendo
l'accento sulla possibilità di agevolare le scelte e le
decisioni a livello di progettazione e pianificazione del
territorio, secondo una visione diffusa in quei paesi in cui le
applicazioni e la ricerca sui GIS sono più avanzate.
Tra le applicazioni più diffuse: la pianificazione e gestione
delle reti tecnologiche (telefono, acqua, gas, elettricità), la
pianificazione dei trasporti, la gestione di proprietà
demaniali e del catasto, la gestione di risorse naturali, il
monitoraggio e la protezione ambientale.
45. Ricerca condotta su 715 quadranti corrispondenti all’intera superficie della Regione Toscana.
L’implementazione dei dati toponomastici è stata effettuata utilizzando come fonte di
partenza la banca dati della Carta Tecnica Regionale nelle due edizioni di restituzione (scala
1:10.000 e 1.2000).
OBIETTIVO RICERCA
METODOLOGIA ADOTTATA
Revisione complessiva della cartografia regionale, e realizzazione di un archivio digitale storico-
comparativo dei nomi dei luoghi della Toscana, attraverso il recupero, la sistematizzazione e il
confronto fra la toponomastica presente nelle cartografie storiche
47. DBT
ricerca
STRUTTURA DEL DATABASE
FID Shape id codtoponim codtipo
angoloori
e
FLD_1 FLD_2 FLD_3 testostrin
coddenomi
n
codcaratte num_elemen
0 Point 1 RT0802010000000001 1001 0,000 0,000 3,000 0 COLLE DI VAL D'ELSA 02 01 4
1 Point 2 RT0802010000000002 1001 0,000 0,000 3,000 0 PONTE MENSOLA 02 01 2
2 Point 3 RT0802010000000003 1001 0,000 0,000 3,000 0
MONTELUPO
FIORENTINO
04 01 2
3 Point 4 RT0802010000000004 1002 0,000 0,000 2,500 0 MONTEGUFONI 02 01 1
4 Point 5 RT0802010000000005 1003 0,000 0,000 2,000 0 PODERE ABATE 02 01 2
5 Point 6 RT0802010000000016 1003 0,000 0,000 2,000 0
VILLA CORSINI DI
MEZZOMONTE
02 01 4
Matrice: CTR
CASTORE IGM CATASTO ATTUALE
INCONGRUENZE
CTR
PERMANENZA
ENTITÀ
GEOMETRICA
TESTO
TOPONIMO
NOT
E
PERMANENZA
ENTITÀ
GEOMETRICA
TESTO
TOPONIM
O
DATA
RILIEV
O
NOTE PERMANENZA
ENTITÀ
GEOMETRICA
TESTO
TOPONIMO
NOT
E
PROPOSTA
SCR_
P
SCR_G
1 A Poderi bassi 0 0 0
2 A Paganella 0 0 0
3 L Valle di Terrighi 0 0 0
4 P
Casa di
Stefanone
0 0 0
5 A Poggio al Bacio 0 0 0
6 P
P:e di Volta di
Sacco
0 0 0
48. CTR
CASTORE
PERMANENZA
ENTITÀ
GEOMETRICA
TESTO
TOPONIMO
NOTE
PERMANENZA
0
DATO DEFAULT CTR SENZA
VARIAZIONI
Il valore 0 indica un toponimo presente nella sola CTR
1 NESSUNA MODIFICA
Il valore 1 indica un toponimo immutato rispetto alla fonte analizzata (per
la sua localizzazione e grafia)
2 MODIFICA GRAFIA
Il valore 2 indica un toponimo che fra la fonte e il DBT cambia nella sua
grafia o funzione ma non cambia localizzazione
3 MODIFICA LOCALIZZAZIONE
Il valore 3 indica un toponimo che fra la fonte e il DBT, muta nella sua
localizzazione (rispetto al punto del DBT supera una distanza indicativa di
500 m), ma non nella sua forma grafica
4
MODIFICA LOCALIZZAZIONE
E GRAFIA
Il valore 4 indica un toponimo che tra una fonte e il DBT, muta sia per
localizzazione (rispetto al punto del DBT supera una distanza indicativa di
500 m), che per forma grafica
5 TOPONIMIO “STORICO” Il valore 5 indica un toponimo esistente nella fonte e non presente sul DBT
6
MODIFICA RADICALE
GRAFIA O FUNZIONE
Il valore 6 indica un toponimo che tra la fonte e il DBT cambia nella sua
grafia o funzione in modo radicale pur non cambiando localizzazione
▪POSIZIONE SPAZIALE
▪GRAFIA
▪FUNZIONE
ENTITÀ GEOMETRICA
A AREALE
P PUNTUALE
L LINEARE
1001, centro o assimilabile;
1002, nucleo o assimilabile;
1003, casa sparsa o assimilabile;
1005, chiesa, monumento, ….
1008, passo, valico;
1011, porto;
1012, fontana, pozzo.
1004, viabilità stradale linee
ferroviarie e relativi manufatti
importanti;
1008, cresta;
1010, corso d’acqua;
1012, acquedotto e manufatti
idrografici importanti.
1006, località, bosco, parco, tenuta;
1007, monte;
1008, colle, gola;
1009, valle, pianura, spiaggia, litorale;
1011, lago, laguna, foce, padule.
Codice
Codice
LIVELLO INFORMATIVO “TOPONOMASTICA” CAPITOLATO CTR
Logica di archiviazione dei dati
basata su tre parametri di classificazione
LOGICA DI ARCHIVIAZIONE DEL DATO
49. Il Database topografico
Progetto cofinanziato dal SITA (Sistema Informativo Territoriale ed Ambientale) della Regione
Toscana e il CIST (Centro Interuniversitario di Scienze del Territorio), RE.TO.RE. è il risultato di una
ricerca di toponomastica storica effettuata georeferenziando tutti i nomi dei luoghi presenti nella
cartografia storica e in quella della Toscana attuale, con l’obiettivo di dare un contributo alla
conoscenza del territorio e della sua storia per una più consapevole pianificazione.
Nell’implementare questo strato informativo sul
portale cartografico della Regione Toscana
(GEOscopio) sono stati infine collegati i dati
toponomastici presenti nel Dizionario Geografico
Fisico e Storico della Toscana del Repetti (1833).
Il progetto iniziato nel 2013 è
terminato nel 2016
50. Importo
Cofinanziato
Euro
Regione Toscana 150.00
0
CIST 50.000
Impiego del finanziamento
Due Assegni di Ricerca
Due contratti annuali
Un contratto semestrale
12 borse di studio semestrali
Ricercatori suddivisi per
settore disciplinare
Numero di
unità
Storici cinque
Paesaggisti quattro
Urbanisti due
Geografi tre
Linguisti uno
Archeologi due
Statistici uno
Biologi uno
Geologi due
Agronomi uno
70. 70
Tendenze della trasformazione
paesaggistica:
- aumento edificato nella bassa valle
- diminuzione di superficie boschiva da
metà dell’Ottocento al 1980 (dall’80% al
45% nell’alta valle, e dall’80% al 5% nella
bassa valle) (2002, p. 288)
Manzone, 1971
Rosso, Rulli, 2002
Rosso, 2014
72. 72
Fonti
➢ 2007-2010, Carta Tecnica Regionale –
Database Topografico, 1:5.000,
Regione Liguria
➢ 1878, Carta dei dintorni di Genova, ff.
V, VI e VIII, 1:10.000, Istituto
Geografico Militare
➢ 1852, Carta topografica degli Stati in
Terraferma di S.M. il Re di Sardegna, ff.
67 e 68, 1:50.000, Corpo di Stato
Maggiore dell’Esercito del Regno di
Sardegna
Interpretazione critica della cartografia
storica:
✓ Ricostruzione del contesto di
produzione e degli obbiettivi e dei
metodi dell’attore produttore
(Guarducci, Rombai, 2015)
✓ Comparazione con altre serie di fonti
(Cevasco, 2002; Stagno, 2010;
Gabellieri, 2016; Gabellieri, Tinterri,
c.d.s)
73. 73
Uso del suolo e rischio idrogeologico: un historical GIS per la Val Bisagno.
Nicola Gabellieri, Antonella Primi – DISFOR, Università di Genova
2007
74. 74
Uso del suolo e rischio idrogeologico: un historical GIS per la Val Bisagno.
1878
89. Le strade della Piana di Pisa in epoca
leopoldina.
Una ricerca di geografia storica
90.
91.
92.
93.
94.
95.
96.
97.
98.
99.
100. L’uso dei GIS (Sistemi Informativi Geografici) in
Archeologia Industriale: il caso studio delle
manifatture toscane in epoca preunitaria
101. In questa comunicazione si analizzano i risultati di una ricerca, cofinanziata tra il CIST (Centro
Interuniversitario di Scienze del Territorio) e il SITA (Sistema Informativo Territoriale e Ambientale)
della Regione Toscana, dedicata alla georeferenziazione delle manifatture toscane della metà del secolo
XIX.
Sono stati creati una serie di livelli georeferenziati di tutti gli opifici presenti nell’area rintracciando
oltre 14.000 strutture lavorative distribuite su una superficie di 25.000 km2; il tutto, naturalmente
alla data di attivazione dei catasti preunitari toscani (Catasto Generale della Toscana, Catasto
Borbonico e Catasto Estense).
Il geodatabase, realizzato mettendo a confronto la cartografia georeferenziata nell’ambito del progetto
CA.STO.RE. (CAtasti STOrici REgionali) e i registri catastali conservati nei vari archivi di Stato della
Toscana, è probabilmente al momento il più grande database geografico mai realizzato; oltre al resto,
esso consente di individuare la localizzazione esatta di tutti gli opifici toscani presenti all’epoca, in modo
da poterne eventualmente controllare lo stato di conservazione. La pubblicazione online di questi livelli
informativi sul portale cartografico della Regione Toscana è stata l’ultima tappa di una ricerca che, tanto
per numero quanto per densità di “opifici”, si configura come uno straordinario esempio di sintesi tra
ricerca storico-archivistica e uso di nuove tecnologie.
117. Cartografia della percezione: un problema aperto
Cartografia
della
percezione
Digital
Humanities
(Gregory,
Geddes, 2014)
Gis Qualitativo
Jung (2009)
VS Picone
(2017)
SIGAP (Casti, 2013)
Risk
Perception
Mapping
118. Video:
I video pubblicati dai cittadini su youtube e youreporter tra
ottobre e novembre 2014
30 video
120. Interviste:
“quanto ti senti in pericolo e sei preoccupato dal rischio
idrogeologico?”
[Risposta chiusa – da 0 a 10]
Localizzazione e
densità intervistati
121. Interviste:
“quanto ti senti in pericolo e sei
preoccupato dal rischio
idrogeologico?”
[Risposta chiusa – da 0 a 10]
122. I social network:
Un database di oltre 200.000 pubblicazioni social riguardanti il
rischio e l’allarme idrogeologico tra settembre 2016 e maggio 2017
Fonti: Facebook, Twitter, blog, “mainstream”
Produttori: Istituzioni e enti ufficiali,quotidiani e agenzie di stampa, siti
web meteo, privati cittadini
● Ricerca delle ricorrenze nelle
citazioni di idronimi del
genovesato
● Ricerca delle ricorrenze nei
nomi
delle unità urbanistiche e delle
frazioni della Val Bisagno
Produzione di cartografie
(anamorfosi/cartogrammi)
129. CLIMA/METEOROLOGIA
QUALITÀ AMBIENTALE
PAESAGGIO NATURALE
GEOMORFOLOGIA
GEOLOGIA
SUOLO/IDROLOGIA
RISORSE IDRICHE
VEGETAZIONE
INQUINAMENTO
COMUNICAZIONE
TRASPORTI
SERVIZI PUBBLICI
ATTIVITA' ECOMONICA
POPOLAZIONE/ALLOGGI
PROPRIETÀ
NATURALE SOCIO-ECONOMICO
BENI IMMOBILI
RETI DI TRASPORTO
SERVIZI / LAVORI PUBBLICI
TECNICO
GEOGRAFICO / CARTOGRAFICO
TOPOGRAFIA / TOPOLOGIA
USO DEL SUOLO
PUNTI /LINEE / AREE
Sistemi Informativi Territoriali
Sistemi
Informativi
Ambientali
Sistemi
Informativi
Urbani e
Regionali
140. RISULTATI
• Capacità di utilizzo di varie fonti: cartografia storica, foto
aeree, foto di terreno
• Osservazione e comprensione dei cambiamenti nel
paesaggio
• Orientamento sul terreno
• Elaborazione di cartografia tematica digitale o analogica
• Pratica di software informatici complessi