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Spunti sull’uso strumentale degli applicativi
GIS nella ricerca
} Corso «I GIS come strumenti di ricerca e di comunicazione»
} Università di Pisa
} a.a. 2018-2019
21 gennaio 2019
Nicola Gabellieri, Università di Trento
Massimiliano Grava, Università di Pisa
Overview:
Parte I – Introduzione e concetti
Parte II – I GIS e la ricerca storica
Parte III – I GIS qualitativi
Parte IV – GIS e didattica
Parte I:
Introduzione,
concetti, metodo
GIS?
GIS	-	Cartografia	computerizzata
La	 cartografia	 computerizzata	 è	 prodotta	 per	 mezzo	 dei	 Sistemi	 Informativi	
Geografici	 (GIS	 –	 Geographical	 Information	 Systems).	 Si	 tratta	 di	 strumenti	
informatici,	 dotati	 di	 molteplici	 potenzialità,	 che	 consentono	 di	 archiviare,	
organizzare	e	gestire	un’enorme	mole	di	dati	quantitativi	e	qualitativi,	per	realizzare	
cartografia	 digitale,	 produrre	 simulazioni	 e	 scenari,	 supportare	 la	 pianificazione	
strategica.	
Sono	software	che	permettono	di	svolgere	analisi	spaziali,	temporali	e	predittive.
Inoltre,	 le	 banche	 dati	 (composte	 da	 metadati)	 possono	 essere	 implementate	 e	
ampliate	facilmente.	
I	GIS	hanno	la	possibilità	di	caricare	nel	sistema	numerosi	strati	informativi	(layers),	
sovrapponibili	 automaticamente	 (tramite	 overlay)	 purché	 realizzati	 secondo	
opportuni	 criteri	 e	 a	 condizione	 che	 i	 dati	 siano	 georeferenziati	 (cioè	 abbiano	 lo	
stesso	sistema	di	riferimento	e	le	medesime	coordinate	geografiche).
Inizio anni ‘60: uno dei primi GIS fu realizzato in Canada su incarico del governo per
ottimizzare l'uso delle risorse naturali; le applicazioni di questo periodo erano assai varie per
tematiche ed estensione territoriale considerata.
Anni ‘70: la diffusione dei GIS ebbe un ulteriore impulso attraverso una grande produzione di
software, in particolare nordamericano; interessamento di enti cartografici e statistici della PA,
specie statunitensi e britannici; 1970: prima conferenza sui GIS dell’UGI (Unione Geograf.
Internaz.)
Anni ‘80: sono aumentate velocità e facilità di elaborazione dei dati ed è iniziata una
diminuzione del costo dell’HW e del SW. Applicazioni dei GIS nello studio di fenomeni naturali
e di problemi socioeconomici a varie scale geografiche.
Anni ’90: la divulgazione dei GIS è agevolata dalla facilità di accesso a informazioni, anche
statistiche, relative a molti aspetti dell'ambiente naturale e sociale; è iniziata l’integrazione dei
GIS con i dati provenienti da rilevamento aereo e satellitare e con i sistemi di posizionamento
GPS.
Anni 2000: Lo sviluppo di internet e poi delle tecnologie 2.0 porta ad un incremento delle
piattaforme GIS disponibili online, alla realizzazione di interfacce più user-friendly e a portali
che permettono all’utente di dialogare con il server, caricare i propri dati, costruire e stampare
le proprie mappe.
Possibilità	di	sovrapporre	diversi	layer	
informativi	
Per	comparazione,	confronto,	analisi	o	
rappresentazione	grafica
Software GIS Open source Software GIS di proprietà
- QGIS
- GRASS
ArcGIS
AutoCad Map 3D
GEOmedia
Web Map Server:
- OpenStreetMap
Web Map Server:
- GoogleMaps
Dati:
Cartografie
Statistiche
Rilevazioni
GIS METADATI
I	dati	possono	essere:
Open	access		 	 	 	 Di	proprietà	
Geodatabase:	database	di	
informazioni	associate	a	coordinate	
geografiche
	Come	quelli	rilasciati	da	istituzioni	
pubbliche	(ISTAT,	EUROSTAT,	Regione	etc.)
Si possono archiviare e gestire i dati in due formati: vettoriale e raster.
I dati vettoriali sono memorizzati in base alle loro coordinate, sono distinti in
punti, linee e poligoni e possono derivare dalla digitalizzazione di mappe, dai
rilievi topografici, dai sistemi CAD.
I dati raster sono memorizzati attraverso una griglia composta di celle (pixel),
a cui è attribuito un valore alfanumerico e generalmente derivano da
immagini passate allo scanner o ricavate dal telerilevamento.
A
A
A
A
A
A A A C C C C
C
C
C
C
C
C
CAAA
A A
A
B B
B B B B B C
B B B B B B B
A C
B
Formato vettoriale Formato raster
Dati	raster:
Dati	vector:
Formati:
.shp
.svg
.eps
.pdf
Etc…
Formati:
.tiff
.jpeg
.jpg
.gif
Etc..
Dati:
Cartografie
Statistiche
Rilevazioni
GIS METADATI
I	dati	possono	essere:
Open	access		 	 	 	 Di	proprietà	
Geodatabase:	database	di	
informazioni	associate	a	coordinate	
geografiche
	Come	quelli	rilasciati	da	istituzioni	
pubbliche	(ISTAT,	EUROSTAT,	Regione	etc.)
PROCEDURE / OPERAZIONI:
La query permette di estrarre dal database del GIS alcune informazioni spaziali
o alfanumeriche e di presentarle come un elenco di attributi o come una carta
tematica
Il buffering consente di creare delle aree di rispetto di una determinata ampiezza
attorno ad elementi geografici: intorno a una strada, a una linea elettrica dell'alta
tensione o ai lati di un corso d'acqua.
L'overlay consiste nella sovrapposizione e integrazione di vari strati di dati
(layer); ad esempio dall'unione dei dati sull'uso del suolo e sulle suddivisioni
catastali si possono individuare le caratteristiche di ogni particella, oppure si
può evidenziare quale tipo di uso del suolo sarebbe coinvolto dall'impianto di
un traliccio elettrico o dalla costruzione di una strada.
STRADA
BUFFERING
CONFINI AMMINISTRATIVI
STRADE
OVERLAY
EDIFICI
1
2
3
STRADA
BUFFERING
CONFINI AMMINISTRATIVI
STRADE
OVERLAY
EDIFICI
1
2
3
Si possono: analizzare le relazioni topologiche tra gli elementi spaziali (ad es.
adiacenza, inclusione, connessione, intersezione, tangenza); ottenere
l’interpolazione spaziale di una serie di valori puntuali per tracciare le isolinee
relative a un determinato fenomeno; creare modelli tridimensionali del terreno
per costruire, ad esempio, carte delle esposizioni, delle acclività o per calcolare
la lunghezza reale di una strada secondo il suo andamento altimetrico.
adiacenza inclusione intersezioneconnessione
90
80
80
70
70
70
60
60
50
Interpolazione
spaziale
Modello
tridimensionale
OCG
Open	Geospatial	Consortium	(OGC)	
L'Open	Geospatial	Consortium	(OGC)	è	un'organizzazione	internazionale	non-profit	di	standard	a	
consenso	volontario,	leader	nello	sviluppo	di	standard	per	servizi	geospaziali	e	basati	sulla	localizzazione	
geografica.	
Gli	Standard	OGC	sono	dei	documenti	tecnici	che	definiscono	interfacce	e	codifiche.	Gli	sviluppatori	usano	
questi	documenti	per	costruire	interfacce	aperte	e	codifiche	all'interno	dei	loro	prodotti	o	servizi.	Questi	
standard	sono	i	"prodotti"	principali	dell'Open	Geospatial	Consortium	e	sono	stati	sviluppati	dai	suoi	
membri	per	realizzare	specifici	scenari	di	interoperabilità.	
Per	saperne	di	più:	http://www.opengeospatial.org/
WCS
È	un	Servizio	di	Scaricamento	o	Download	“permette	di	scaricare	copie	di	
set	di	dati	territoriali	o	di	una	parte	di	essi	e,	ove	fattibile,	di	accedervi	
direttamente”	(Direttiva	2007/2/CE).
http://www.pcn.minambiente.it/mattm/servizio-di-
scaricamento-wcs/
Esistono	diversi	dati	territoriali	che,	in	accordo	con	la	Direttiva	INSPIRE,	devono	essere	resi	disponibili	sotto	forma	di	
coverage.	In	tale	ottica	le	attuali	linee	guida	INSPIRE	per	l’implementazione	dei	Servizi	di	Scaricamento	(download)	
sono	in	fase	di	aggiornamento	per	implementare	il	WCS	(Web	Coverage	Service).	
Un	WCS	offre	all’utente	finale	la	possibilità	di	poter	utilizzare	dati	territoriali	sotto	forma	di	coverage	cioè	di	dati	
territoriali	che	rappresentano	fenomeni	continui	variabili	nello	spazio/tempo	che	spesso	sono	di	alcuni	GB	o	anche	
TB.	
Un	WCS	fornisce	l’accesso	a	dati	territoriali	sotto	forma	di	coverage	per	esempio	in	modalità	che	sono	utili	per	il	
rendering	lato	client	o	come	input	nei	modelli	scientifici.	Un	WCS	può	essere	paragonato	ad	un	Web	Feature	Service	
(WFS)	o	ad	un	Web	Map	Service	(WMS).	Infatti,	analogamente	ad	un	WMS	o	WFS,	un	WCS	permette	ai	client	di	
scegliere	parti	di	dati	territoriali	sulla	base	di	interrogazioni	spaziali	o	eseguite	con	altri	criteri.	
A	differenza	di	un	WMS,	che	restituisce	i	dati	territoriali	come	mappe	statiche	(rappresentate	direttamente	come	
immagini	dal	server),	il	WCS	rende	disponibili	dati	territoriali	insieme	con	i	loro	attributi	che	possono	essere	
interpretati,	analizzati,	elaborati,	ecc.	
A	differenza	di	WFS,	che	restituisce	entità	territoriali	discrete,	un	WCS	restituisce	coverage	che	rappresentano	
fenomeni	variabili	nello	spazio/tempo	che	variano	da	un	dominio	spazio-temporale	a	una	serie	di	proprietà,	anche	
multidimensionali.
WFS
Un	Servizio	di	Scaricamento	o	Download	“permette	di	scaricare	copie	di	set	di	dati	territoriali	o	di	una	parte	di	essi	e,	
ove	fattibile,	di	accedervi	direttamente”	(Direttiva	2007/2/CE).	
Le	linee	guida	INSPIRE	per	l’implementazione	dei	Servizi	di	Scaricamento,	per	i	dati	vettoriali,	consigliano	che	tale	
servizio,	ad	accesso	diretto,	sia	implementato	utilizzandolo	standard	ISO	19142	Web	Feature	Service	supporting	ISO	
19143	Filter	Encoding	(OGC	Web	Feature	Service	2.0	e	OGC	Filter	Encoding	2.0)	
Il	WFS	(Web	Feature	Service),	generato	secondo	lo	standard,	offre	all’utente	finale	un	XML	basato	sul	Geography	
Markup	Language	(GML)	permettendo	il	trasferimento	delle	singole	entità	geospaziali	e	quindi	l’accesso	diretto	
all’informazione	territoriale	con	la	possibilità	di	analizzare	e	processare	direttamente	i	dati	territoriali	provenienti	da	
fonti	diverse.
WMS
Un	Servizio	di	Consultazione	consente	“di	eseguire	almeno	le	seguenti	operazioni:	visualizzazione,	navigazione,	
variazione	della	scala	di	visualizzazione	(zoom	in	e	zoom	out),	variazione	della	porzione	di	territorio	inquadrata	
(pan),	sovrapposizione	dei	set	di	dati	territoriali	consultabili	e	visualizzazione	delle	informazioni	contenute	nelle	
legende	e	qualsivoglia	contenuto	pertinente	dei	metadati”	(Direttiva	2007/2/CE).	
Le	linee	guida	INSPIRE	per	l’implementazione	dei	Servizi	di	Consultazione	consigliano	che	tale	servizio	sia	
implementato	utilizzandolo	standard	ISO	19128	–	Web	Map	Service	(WMS)	1.3.0.	
Il	WMS	(Web	Map	Service),	generato	secondo	lo	standard,	eroga	una	mappa	che	è	la	rappresentazione	delle	
informazioni	territoriali	sotto	forma	di	un	file	immagine	digitale	in	formato	PNG,	GIF	o	JPEG:	la	mappa	quindi,	in	
quanto	immagine,	non	può	essere	editata	o	spazialmente	analizzata	dagli	utenti	finali.	
Tuttavia,	l’utilizzo	di	formati	immagine	che	supportano	lo	sfondo	trasparente	consente	la	sovrapposizione	di	
mappe	differenti	che	possono	essere	richieste	da	server	differenti.
CSW
Un	Servizio	di	Ricerca	consente	“di	cercare	i	set	di	dati	territoriali	e	i	servizi	ad	essi	relativi	in	base	al	contenuto	
dei	metadati	corrispondenti	e	di	visualizzare	il	contenuto	dei	metadati”	(Direttiva	2007/2/CE).	
Le	linee	guida	INSPIRE	per	l’implementazione	dei	Servizi	di	Ricerca	consigliano	che	tale	servizio	sia	
implementato	utilizzando	lo	standard	OGC™	(Open	Geospatial	Consortium	Catalogue	Services	Specification	
2.0.2	–	ISO	Metadata	Application	Profile	for	CSW	2.0).	
Il	CSW	(Catalog	Service	for	the	Web)	supporta	la	possibilità	di	pubblicare	e	di	ricercare	informazioni	descrittive,	
i	metadati,	per	dati	territoriali	e	relativi	servizi.	I	metadati	possono	essere	interrogati	e	visualizzati	sia	da	parte	
dell’uomo,	sia	da	software	per	la	loro	fruizione.	
Con	il	Servizio	di	Ricerca	del	Geoportale	Nazionale	è	possibile	attivare	la	ricerca	di	dati	relativi	a	un’area	
geografica,	dal	livello	regionale	al	livello	comunale,	e	per	ognuno	dei	quali	si	ottengono	informazioni	circa	i	
metadati,	l’identificazione,	distribuzione	e	qualità	del	dato.	E’	possibile	anche	visualizzare	graficamente	il	dato	e	
i	contenuti	delle	informazioni	associate	al	dato	medesimo.
WCTS
La	Direttiva	INSPIRE	prevede,	oltre	i	servizi	di	ricerca	visualizzazione	e	scaricamento,	anche	i	servizi	di	trasformazione	
(Transformation	Services).	Tali	servizi	possono	essere	classificati	all’interno	di	diverse	aree	di	funzionalità:	servizi	che	
trasformano	formati	dati,	ad	esempio	da	un	formato	proprietario	a	GML;	servizi	che	trasformano	schemi	logici;	servizi	
che	trasformano	i	sistemi	di	riferimento	dei	dati.	In	particolare,	quello	di	trasformazione	delle	coordinate	(CTS,	
Coordinate	Transformation	Service)	è	uno	dei	servizi	di	trasformazione	geometrica	elencati	nella	direttiva	e	
necessariamente	richiesti	dalla	stessa	nelle	infrastrutture	degli	Stati	Membri.
Era del «Volunteer geographic
information».
Esempi di GIS online: GOOGLEMAPS
Era del «Volunteer geographic
information».
Pericoli: la «privacy violata»
Il militare stringe al polso il FitBit,
controlla le stringhe delle scarpette,
esce e va correre. Il FitBit è una
specie di orologio che raccoglie i
dati: quanti chilometri, a che
velocità, la strada fatta, e li
comunica a chi corre. Che li può così
condividere con gli altri sportivi nel
social network Strava. Per avere una
dimensione: nel 2017 sono state
pubblicate su Strava un miliardo di
tracce.
(Repubblica, 31 gennaio 2018)
Le	fonti	geostoriche	e	gli	strumenti	digitali
Passaggio	dal	documento	materiale	al	documento	immateriale
Digitalizzazione
1.	Digitalizzazione	del	documento	fisico
Problematiche:
▪ Deformazione	dell’immagine;	
▪ Perdita	della	tridimensionalità	dell’oggetto;
▪ Risoluzione;
▪ Tonalità	cromatica.
2.	Digitalizzazione	dell’informazione	contenuta	nel	documento	fisico
Trasposizione	in	digitale	dell’informazione	rappresentata/descritta	nella	fonte	
Sistemi	di	acquisizione	diversa	(tabelle	Excel,	trascrizioni	di	testi,	database,	file	grafici,	…)
Tipologia	di	istituzioni
- Biblioteche
- Archivi
- Enti	privati
Sede
- Italia
- Estero
Livello	dell’informazione
1.	Informazione	bibliografica	(catalografica,	archivistica)
2.	Risorsa	digitale
2.1	Solo	lettura
2.2	Download
3.	Risorsa	digitale	con	informazione	spaziale	(georiferita)
3.1	Solo	lettura
3.2	Download
Conservazione	e	diffusione
Le	fonti	geostoriche	e	gli	strumenti	digitali
Passaggio	dal	documento	materiale	al	documento	immateriale
Digitalizzazione
Digitalizzazione
1. Digitalizzazione	del	documento	fisico	
1. Digitalizzazione	delle	informazioni	contenute	nel	documento	fisico
1.	Digitalizzazione	del	documento	fisico
Trasformazione	dell’0ggetto	materiale	in	un	file	digitale	
Sistemi	di	acquisizione	ottica	(scanner,	fotocamere,	…)
1.	Digitalizzazione	del	documento	fisico
Problematiche:
▪ Deformazione	dell’immagine;	
▪ Perdita	della	tridimensionalità	dell’oggetto;
▪ Risoluzione;
▪ Tonalità	cromatica.
2.	Digitalizzazione	dell’informazione	contenuta	nel	documento	fisico
Trasposizione	in	digitale	dell’informazione	rappresentata/descritta	nella	fonte	
Sistemi	di	acquisizione	diversa	(tabelle	Excel,	trascrizioni	di	testi,	database,	file	grafici,	…)
Arturo	Gallia	–	Laboratorio	geocartografico	"Giuseppe	Caraci"
2.	Digitalizzazione	dell’informazione
Problematiche:
▪ Concatenamento	filologico;
▪ Trasposizione	del	dato;
▪ Interoperabilità	dei	file	generati;
▪ Durata	del	processo	di	acquisizione	del	dato.
I GIS possono servire da supporto alle politiche decisionali
per quel che riguarda gli aspetti della pianificazione
territoriale, ambientale e socio-economica.
I GIS sono stati definiti anche come uno strumento di
supporto alle decisioni (decision support system), ponendo
l'accento sulla possibilità di agevolare le scelte e le
decisioni a livello di progettazione e pianificazione del
territorio, secondo una visione diffusa in quei paesi in cui le
applicazioni e la ricerca sui GIS sono più avanzate.
Tra le applicazioni più diffuse: la pianificazione e gestione
delle reti tecnologiche (telefono, acqua, gas, elettricità), la
pianificazione dei trasporti, la gestione di proprietà
demaniali e del catasto, la gestione di risorse naturali, il
monitoraggio e la protezione ambientale.
Historical GIS
per una
geografia
storica
Parte II
Ricerca	condotta	su	715	quadranti	corrispondenti	all’intera	superficie	della	Regione	Toscana.	
L’implementazione	 dei	 dati	 toponomastici	 è	 stata	 effettuata	 utilizzando	 come	 fonte	 di	
partenza	la	banca	dati	della	Carta	Tecnica	Regionale	nelle	due	edizioni	di	restituzione	(scala	
1:10.000	e	1.2000).
OBIETTIVO		RICERCA
METODOLOGIA	ADOTTATA
Revisione	complessiva	della		cartografia	regionale,	e	realizzazione	di	un	archivio	digitale	storico-
comparativo	dei	nomi	dei	luoghi	della	Toscana,	attraverso	il	recupero,	la	sistematizzazione	e	il	
confronto	fra	la		toponomastica	presente	nelle	cartografie	storiche
Catasti	storici	preunitari	georeferenziati	
in	“CASTORE”
Catasto	attuale	
(scala	1:2000)
Carta	topografica	d’Italia	
Tavolette	(scala	1:25	000)		
dell’Istituto	Geografico	Militare	
Catasto		attuale	in	formato	
shapefile
CTR	 aggregata	 (scale	 1:2000	 e	 1:10000)	 in	
formato	shapefile	(singlepoint)
DATABASE TOPONOMASTICA IN
FORMATO SHAPEFILE
CTR		in	scala	1:10	000	in	formato	
shapefile	(multipoint)
Catasto	Generale	della	Toscana			Catasto	Lucchese	(Borbonico)		Catasto	di	Massa	(Estense)
FONTI ANALOGICHE
Carta	Tecnica	Regionale	
nelle	due	edizioni	(scala	1:2000,	
1:10:000)
DBT 	
ricerca
STRUTTURA	DEL	DATABASE	
FID Shape id codtoponim codtipo
angoloori
e
FLD_1 FLD_2 FLD_3 testostrin
coddenomi
n
codcaratte num_elemen
0 Point 1 RT0802010000000001 1001 0,000 0,000 3,000 0 COLLE	DI	VAL	D'ELSA 02 01 4
1 Point 2 RT0802010000000002 1001 0,000 0,000 3,000 0 PONTE	MENSOLA 02 01 2
2 Point 3 RT0802010000000003 1001 0,000 0,000 3,000 0
MONTELUPO	
FIORENTINO
04 01 2
3 Point 4 RT0802010000000004 1002 0,000 0,000 2,500 0 MONTEGUFONI 02 01 1
4 Point 5 RT0802010000000005 1003 0,000 0,000 2,000 0 PODERE	ABATE 02 01 2
5 Point 6 RT0802010000000016 1003 0,000 0,000 2,000 0
VILLA	CORSINI	DI	
MEZZOMONTE
02 01 4
Matrice: CTR	
CASTORE IGM CATASTO	ATTUALE
INCONGRUENZE		
CTR
PERMANENZA
ENTITÀ	
GEOMETRICA
TESTO		
TOPONIMO
NOT
E
PERMANENZA
ENTITÀ
GEOMETRICA
TESTO	
TOPONIM
O
DATA	
RILIEV
O
NOTE PERMANENZA
ENTITÀ
GEOMETRICA
TESTO	
TOPONIMO
NOT
E
PROPOSTA
SCR_
P
SCR_G
1 A Poderi	bassi 	 0 	 	 	 0 	 	 	 	 0 	
2 A Paganella 	 0 	 	 	 0 	 	 	 	 0 	
3 L Valle	di	Terrighi 	 0 	 	 	 0 	 	 	 	 0 	
4 P
Casa	di	
Stefanone
	 0 	 	 	 0 	 	 	 	 0 	
5 A Poggio	al	Bacio 	 0 	 	 	 0 	 	 	 	 0 	
6 P
P:e	di	Volta	di	
Sacco
	 0 	 	 	 0 	 	 	 	 0
CTR
CASTORE
PERMANENZA
ENTITÀ	
GEOMETRICA
TESTO		
TOPONIMO
NOTE
PERMANENZA
0
DATO DEFAULT CTR SENZA
VARIAZIONI
Il valore 0 indica un toponimo presente nella sola CTR
1 NESSUNA MODIFICA
Il valore 1 indica un toponimo immutato rispetto alla fonte analizzata (per
la sua localizzazione e grafia)
2 MODIFICA GRAFIA
Il valore 2 indica un toponimo che fra la fonte e il DBT cambia nella sua
grafia o funzione ma non cambia localizzazione
3 MODIFICA LOCALIZZAZIONE
Il valore 3 indica un toponimo che fra la fonte e il DBT, muta nella sua
localizzazione (rispetto al punto del DBT supera una distanza indicativa di
500 m), ma non nella sua forma grafica
4
MODIFICA LOCALIZZAZIONE
E GRAFIA
Il valore 4 indica un toponimo che tra una fonte e il DBT, muta sia per
localizzazione (rispetto al punto del DBT supera una distanza indicativa di
500 m), che per forma grafica
5 TOPONIMIO “STORICO” Il valore 5 indica un toponimo esistente nella fonte e non presente sul DBT
6
MODIFICA RADICALE
GRAFIA O FUNZIONE
Il valore 6 indica un toponimo che tra la fonte e il DBT cambia nella sua
grafia o funzione in modo radicale pur non cambiando localizzazione
▪POSIZIONE SPAZIALE
▪GRAFIA
▪FUNZIONE
ENTITÀ GEOMETRICA
A AREALE
P PUNTUALE
L LINEARE
1001, centro o assimilabile;
1002, nucleo o assimilabile;
1003, casa sparsa o assimilabile;
1005, chiesa, monumento, ….
1008, passo, valico;
1011, porto;
1012, fontana, pozzo.
1004, viabilità stradale linee
ferroviarie e relativi manufatti
importanti;
1008, cresta;
1010, corso d’acqua;
1012, acquedotto e manufatti
idrografici importanti.
1006, località, bosco, parco, tenuta;
1007, monte;
1008, colle, gola;
1009, valle, pianura, spiaggia, litorale;
1011, lago, laguna, foce, padule.
Codice
Codice
LIVELLO	INFORMATIVO	“TOPONOMASTICA”	CAPITOLATO	CTR
Logica di archiviazione dei dati
basata su tre parametri di 	classificazione
LOGICA	DI	ARCHIVIAZIONE	DEL	DATO
Il	Database	topografico
Progetto	 cofinanziato	 dal	 SITA	 (Sistema	 Informativo	 Territoriale	 ed	 Ambientale)	 della	 Regione	
Toscana	e	il	CIST	(Centro	Interuniversitario	di	Scienze	del	Territorio),	RE.TO.RE.	è	il	risultato	di	una	
ricerca	di	toponomastica	storica	effettuata	georeferenziando	tutti	i	nomi	dei	luoghi	presenti	nella	
cartografia	 storica	 e	 in	 quella	 della	 Toscana	 attuale,	 con	 l’obiettivo	 di	 dare	 un	 contributo	 alla	
conoscenza	del	territorio	e	della	sua	storia	per	una	più	consapevole	pianificazione.
Nell’implementare	 questo	 strato	 informativo	 sul	
portale	 cartografico	 della	 Regione	 Toscana	
(GEOscopio)	 sono	 stati	 infine	 collegati	 i	 dati	
toponomastici	presenti	nel	Dizionario	Geografico	
Fisico	e	Storico	della	Toscana	del	Repetti	(1833).
Il	progetto	iniziato	nel	2013	è	
terminato	nel	2016
Importo
Cofinanziato
Euro
Regione Toscana 150.00
0
CIST 50.000
Impiego del finanziamento
Due Assegni di Ricerca
Due contratti annuali
Un contratto semestrale
12 borse di studio semestrali
Ricercatori suddivisi per
settore disciplinare
Numero di
unità
Storici cinque
Paesaggisti quattro
Urbanisti due
Geografi tre
Linguisti uno
Archeologi due
Statistici uno
Biologi uno
Geologi due
Agronomi uno
Toponimi	CASTORE/CTR
Scomparsi
Solo	CTR
Modificas
Invarias
Confronto	tra	i	toponimi	presenti	su	CASTORE	e	quelli	della	CTR
Toponimi	CTR	
87.673
Toponimi	invariati	
14.142
Toponimi	Modificati	
25.417
Toponimi	scomparsi	
90.710
Variazione	della	
densità	di	toponimi	
toscani	tra	le	fonti	
considerate
Toponimi	scomparsi	e	presenti	su	CTR	per	la	costa	livornese
Calcolo per una
stessa superficie
Totale Areali Percentuale
Scomparsi 2137 1646 77%
Presenti solo su
CTR
2214 525 23,7%
Toponimi	storici	scomparsi	e	toponimi	presenti	solo	su	CTR
RE.TO.RE.	-	Repertorio	toponomastico	regionale
https://qgiscloud.com/Grava/Cloud_GIS_bis/?
st=&e=1623908%3B4796107%3B1634068%3B4800954&crs=EPSG%3A3003&t=Cloud_GIS
_bis&l=Poligoni_Montescudaio%2CEstratto_DBT
Ricerche nel DATABASE
Classi toponomastiche eventi
calamitosi
Numero
Toponimi legati ad allagamenti 60
Toponimi legati a terremoti 0
Toponimi legati a fenomeni franosi 460
Lame 732
- terremoti: “ballerin*”, “terremot*”;
- frane: balz*, fran*, lavin*, lezz*, macer*,
maser*, mott*, smott*, petret*, ravin*, rovin*.
- inondazioni: rott*, allagat*, annacqu*,
alluvion*, mollat*, ammoll*, allaga*
Place names related to «Diacc*», which was the places where shepers
and sheeps where used to rest during the transhumance
South of Tuscany: the place name «Podere» (rural house of sharecrop
family)
Place names related
to wetlands
Place names related to land
drainage
Cartografia storica e 

vulnerabilità idrogeologica; 

68
Caso di studio: la Val
Bisagno, comuni di
Genova, Bargagli e
Davagna (GE)
69
70
Tendenze della trasformazione
paesaggistica:
- aumento edificato nella bassa valle
- diminuzione di superficie boschiva da
metà dell’Ottocento al 1980 (dall’80% al
45% nell’alta valle, e dall’80% al 5% nella
bassa valle) (2002, p. 288)
Manzone, 1971
Rosso, Rulli, 2002
Rosso, 2014
71Pascal Sébah, 1870 c.a
72
Fonti
➢ 2007-2010, Carta Tecnica Regionale –
Database Topografico, 1:5.000,
Regione Liguria
➢ 1878, Carta dei dintorni di Genova, ff.
V, VI e VIII, 1:10.000, Istituto
Geografico Militare
➢ 1852, Carta topografica degli Stati in
Terraferma di S.M. il Re di Sardegna, ff.
67 e 68, 1:50.000, Corpo di Stato
Maggiore dell’Esercito del Regno di
Sardegna
Interpretazione critica della cartografia
storica:
✓ Ricostruzione del contesto di
produzione e degli obbiettivi e dei
metodi dell’attore produttore
(Guarducci, Rombai, 2015)
✓ Comparazione con altre serie di fonti
(Cevasco, 2002; Stagno, 2010;
Gabellieri, 2016; Gabellieri, Tinterri,
c.d.s)
73
Uso del suolo e rischio idrogeologico: un historical GIS per la Val Bisagno.
Nicola Gabellieri, Antonella Primi – DISFOR, Università di Genova
2007
74
Uso del suolo e rischio idrogeologico: un historical GIS per la Val Bisagno.
1878
75
1830-52
76
Grafici delle percentuali di uso del
suolo
77
Schema esemplificativo in forma di transect
altimetrico del sistema paesaggistico agro-silvo-
pastorale della Val Bisagno (XIX sec.)
Croniche di Pisa

di Iacopo Arrosti
Edizione	critica	a	cura	di	Massimiliano	Grava	
Collana	Fonti	della	Società	Storica	Pisana	
Pacini	Editore
ASP,	Miscellanea	Manoscritti	Proprietà	libera,	filza	n.	2
BUP,	Manoscritti	CartaceiMs.	13
Ms.	15
Ms.	577
BUP,	Manoscritti	577,	Cronache	pisane	dalla	fondazione	della	
città	all’anno	1644	
Ms.;	adespoto;	17°-18°	sec.;	cc.	I,180;	mm	310x210.	
Con	Indice	compilato	dal	sac.	STEFANO	MONINI
http://www.pacinieditore.it/iacopo-arrosti-croniche-pisa/
http://www.arcgis.com/home/webmap/viewer.html?webmap=229bd35acd134da39e503d7965551efd
Le strade della Piana di Pisa in epoca
leopoldina.

Una ricerca di geografia storica
L’uso dei GIS (Sistemi Informativi Geografici) in
Archeologia Industriale: il caso studio delle
manifatture toscane in epoca preunitaria
In questa comunicazione si analizzano i risultati di una ricerca, cofinanziata tra il CIST (Centro
Interuniversitario di Scienze del Territorio) e il SITA (Sistema Informativo Territoriale e Ambientale)
della Regione Toscana, dedicata alla georeferenziazione delle manifatture toscane della metà del secolo
XIX.
Sono stati creati una serie di livelli georeferenziati di tutti gli opifici presenti nell’area rintracciando
oltre 14.000 strutture lavorative distribuite su una superficie di 25.000 km2; il tutto, naturalmente
alla data di attivazione dei catasti preunitari toscani (Catasto Generale della Toscana, Catasto
Borbonico e Catasto Estense).
Il geodatabase, realizzato mettendo a confronto la cartografia georeferenziata nell’ambito del progetto
CA.STO.RE. (CAtasti STOrici REgionali) e i registri catastali conservati nei vari archivi di Stato della
Toscana, è probabilmente al momento il più grande database geografico mai realizzato; oltre al resto,
esso consente di individuare la localizzazione esatta di tutti gli opifici toscani presenti all’epoca, in modo
da poterne eventualmente controllare lo stato di conservazione. La pubblicazione online di questi livelli
informativi sul portale cartografico della Regione Toscana è stata l’ultima tappa di una ricerca che, tanto
per numero quanto per densità di “opifici”, si configura come uno straordinario esempio di sintesi tra
ricerca storico-archivistica e uso di nuove tecnologie.
14.405	manifatture	
8.235	Botteghe	artigiane
UK	
11,621	Mills	
Source	
https://millsarchive.org/
In	alto	un	dettaglio	
di	un	foglio	
mappale;	in	basso	
la	corrispondente	
Tavola	indicativa
Insieme	delle	
manifatture	
georeferenziate	
(escluse	le	botteghe)
Modello	 di	 densità	 creato	
impiegando	 i	 Seccatoi	 da	
castagne
Modello	di	densità	di	fornaci,	
cave	e	miniere
Modello	 di	 densità	 a	 punti	
(1000	metri	di	raggio)	di	tutte	
le	 manifatture	 toscane	
all’attivazione	 dei	 catasti	
preunitari	(inclusi	gli	annessi)
http://www502.regione.toscana.it/geoscopio/opificistorici.html
GIS
Qualitativi
Parte III
Il caso studio: il rischio idrogeologico e la sua percezione
L’area studio: 

Cartografia della percezione: un problema aperto
Cartografia
della
percezione
Digital
Humanities
(Gregory,
Geddes, 2014)
Gis Qualitativo
Jung (2009)
VS Picone
(2017)
SIGAP (Casti, 2013)
Risk
Perception
Mapping
Video:
I video pubblicati dai cittadini su youtube e youreporter tra
ottobre e novembre 2014
30 video
Video:
Una mappatura capillare e dal basso per arricchire quella
ufficiale?
Interviste:
“quanto ti senti in pericolo e sei preoccupato dal rischio
idrogeologico?”
[Risposta chiusa – da 0 a 10]
Localizzazione e
densità intervistati
Interviste:
“quanto ti senti in pericolo e sei
preoccupato dal rischio
idrogeologico?”
[Risposta chiusa – da 0 a 10]
I social network:
Un database di oltre 200.000 pubblicazioni social riguardanti il
rischio e l’allarme idrogeologico tra settembre 2016 e maggio 2017
Fonti: Facebook, Twitter, blog, “mainstream”
Produttori: Istituzioni e enti ufficiali,quotidiani e agenzie di stampa, siti
web meteo, privati cittadini
● Ricerca delle ricorrenze nelle
citazioni di idronimi del
genovesato
● Ricerca delle ricorrenze nei
nomi
delle unità urbanistiche e delle
frazioni della Val Bisagno
Produzione di cartografie
(anamorfosi/cartogrammi)
Idronimi:
715 riscontri nel database
Allerte:
Sett: 4
Ott: 6
(1r)
Nov: 11
(2r)
Febb: 4
Toponomi:
165 riscontri nel database
Allerte:
Sett: 4
Ott: 6
(1r)
Nov: 11
(2r)
Febb: 4
GIS E
DIDATTICA
Parte IV
Le	indicazioni	Nazionali	richiedono	in	tutti	i	gradi	di	scuola	
l’inserimento	dei	GIS	nella	didattica	della	geografia:	
primo	ciclo	di	istruzione	
“Il	 raffronto	 della	 propria	 realtà	 (spazio	 vissuto)	 con	 quella	 globale,	 e	 viceversa,	 è	
agevolato	 dalla	 continua	 comparazione	 di	 rappresentazioni	 spaziali,	 lette	 e	
interpretate	 a	 scale	 diverse,	 servendosi	 anche	 di	 carte	 geografiche,	 di	 fotografie	 e	
immagini	da	satellite,	del	globo	terrestre,	di	materiali	prodotti	dalle	nuove	tecnologie	
legate	ai	Sistemi	Informativi	geografici	(GIS)”	
Indicazioni	Nazionali	2013	(Scuola	dell’infanzia,Scuola	Primaria	e	Scuole	secondaria	di	primo	grado).
Le	indicazioni	Nazionali	richiedono	in	tutti	i	gradi	di	scuola	
l’inserimento	dei	GIS	nella	didattica	della	geografia:	
scuola	secondaria	di	secondo	grado	
“(…)	prenderà	familiarità	con	la	lettura	e	la	produzione	degli	strumenti	(…)	e	con	le	
diverse	rappresentazioni	della	terra	e	le	loro	finalità,	dalle	origini	della	cartografia	
(…)	fino	al	GIS”	
Indicazioni	Nazionali	2012	per	i	Licei	
Conoscenze:	
“Metodi	e	strumenti	di	rappresentazione	degli	aspetti	spaziali:	reticolato	geografico,	
vari	tipi	di	carte,	sistemi	informativi	geografici”	
Risultati	di	apprendimento	e	conoscenze	nel	primo	biennio	degli	istituti	tecnici	settore	economico
“Utilizzare	fonti	cartografiche	e	bibliografiche	sia	cartacee	che	digitali”	
Indicazioni	Nazionali	Istituti	tecnici	economici	triennio	indirizzo	turistico
Pubblicato	nel	2012	Fa	il	punto	sull’applicazione	dei	
Gis	nell’insegnamento	in	20	paesi	e	definisce	l’uso	
del	Gis	nell’insegnamento	come	una		
“nuova	era	nel	pensiero	spaziale”
CLIMA/METEOROLOGIA
QUALITÀ AMBIENTALE
PAESAGGIO NATURALE
GEOMORFOLOGIA
GEOLOGIA
SUOLO/IDROLOGIA
RISORSE IDRICHE
VEGETAZIONE
INQUINAMENTO
COMUNICAZIONE
TRASPORTI
SERVIZI PUBBLICI
ATTIVITA' ECOMONICA
POPOLAZIONE/ALLOGGI
PROPRIETÀ
NATURALE SOCIO-ECONOMICO
BENI IMMOBILI
RETI DI TRASPORTO
SERVIZI / LAVORI PUBBLICI
TECNICO
GEOGRAFICO / CARTOGRAFICO
TOPOGRAFIA / TOPOLOGIA
USO DEL SUOLO
PUNTI /LINEE / AREE
Sistemi Informativi Territoriali
Sistemi
Informativi
Ambientali
Sistemi
Informativi
Urbani e
Regionali
Le	indicazioni	Nazionali:	traguardi	per	lo	sviluppo	delle	competenze	al	termine	della	scuola	primaria.	
Quanto	si	possono	utilizzare	i	GIS	per	raggiungerle?	
•	L’alunno	si	orienta	nello	spazio	circostante	e	sulle	carte	geografiche,	utilizzando	riferimenti	topologici	
e	punti	cardinali.	
•	Utilizza	il	linguaggio	della	geo-graficità	per	interpretare	carte	geografiche	e	globo	terrestre,	realizzare	
semplici	schizzi	cartografici	e	carte	tematiche,	progettare	percorsi	e	itinerari	di	viaggio.	
•	Ricava	informazioni	geografiche	da	una	pluralità	di	fonti	(cartografiche	e	satellitari,	tecnologie	digitali,	
fotografiche,	artistico-letterarie).	
•	Riconosce	e	denomina	i	principali	“oggetti”	geografici	fisici	(fiumi,	monti,	pianure,	coste,	colline,	laghi,	
mari,	oceani,	ecc.)	
•	Individua	i	caratteri	che	connotano	i	paesaggi	(di	montagna,	collina,	pianura,	vulcanici,	ecc.)	con	
particolare	attenzione	a	quelli	italiani,	e	individua	analogie	e	differenze	con	i	principali	paesaggi	europei	
e	di	altri	continenti.	
•	Coglie	nei	paesaggi	mondiali	della	storia	le	progressive	trasformazioni	operate	dall’uomo.	
•	Si	rende	conto	che	lo	spazio	geografico	è	un	sistema	territoriale,	costituito	da	elementi	fisici	e	
antropici	legati	da	rapporti	di	connessione	e/o	di	interdipendenza.
Usare	e	interpretare	un	GIS	comporta	lo	sviluppo	e	l’attivazione	di	un	gran	
numero	di	abilità	e	competenze	spaziali:		
• -	Insegna	a	interpretare	le	rappresentazioni	cartografiche	e	a	
decodificare	le	diverse	forme	di	visualizzazione	
• -	Sviluppa	la	mappa	mentale	del	territorio	e	la	capacità	di	pensare	lo	
spazio	geografico	in	base	alla	disposizione	dei	suoi	oggetti,	alla	loro	
localizzazione	e	alla	loro	interazione	
• -	Applica	la	conoscenza	delle	abilità	topografiche	
• -	Insegna	a	pensare	in	modo	spazializzato	
• -	Educa	a	riconoscere	e	distinguere	gli	elementi	fisici	da	quelli	antropici	
• -	Sviluppa	la	capacità	di	pensare	lo	spazio	geografico	a	scale	diverse	
• -	Facilità	lo	sviluppo	di	progettualità	spazializzate,	ad	esempio	
riflettendo	sulla	localizzazione	di	un	possibile	intervento	
• -	Permette	di	osservare	fatti	e	oggetti	geografici	da	diversi	punti	di	
vista,	sviluppando	nuova	conoscenza
Tutte	le	competenze	geografiche	di	base	possono	essere	raggiunte	utilizzando	i	GIS	
nella	didattica	scolastica!!!		
	Concetti	e	questioni	base	in	geografia	osservabili	tramite	I	GIS:		
• 	Luogo		–	Quali	caratteristiche	rendono	riconoscibile	e	identificabile	una	
certa	area?	
• Localizzazione	–	Dove	si	trova	questo	luogo?	
• Sito	–	Quali	sono	le	caratteristiche	di	questo	luogo?	
• Relazioni	–	Quali	relazioni	ha	questo	luogo	con	altri	luoghi?
• 	Comparazione	–	Per	quali	aspetti	questo	luogo	è	simile	o	diverso	rispetto	
agli	altri?	
• Influenza	-	Quali	rapporti	ha	questo	luogo	coi	suoi	dintorni?	
• Regione	–	Quali	caratteristiche	simili	uniscono	questo	luogo	alla	sua	
regione?
• 	Gerarchia	–	Di	quale	territorio/regione	fa	parte?	E	a	sua	volta	questa	
regione	in	quali	sistemi	territoriali	più	ampi	è	inclusa?
• 	Modello	–	Ci	sono	relazioni	e	funzioni	che	si	riproducono	con	regolarità?
• 	Interazione	–	Quali	flussi,	movimenti,	sono	identificabili?
• 	Trasformazione	(processo)	–	Quali	cambiamenti	sono	in	atto?
GIS E DIDATTICA: ESEMPIO DI APPLICAZIONE
I muretti a secco e i terrazzamenti come PATRIMONIO RURALE
In Liguria
Cartografia storica (1773): confronto per evidenziare i cambiamenti nel
paesaggio
IDENTIFICAZIONE DELLE AREE TERRAZZATE SULLA CARTOGRAFIA STORICA
TRASPOSIZIONE DELLA LOCALIZZAZIONE SULLE CARTE ATTUALI,
SIA IN FORMA DIGITALE SIA ANALOGICA
Uscita sul terreno per comprovarne la sopravvivenza (orientamento
– esame autoptico)
MAPPATURA E DOCUMENTAZIONE DEI
MURETTI PERDUTI
RICOSTRUZIONE IN 3D DEI TERRAZZAMENTI CON AUTOCAD
RISULTATI
• Capacità di utilizzo di varie fonti: cartografia storica, foto
aeree, foto di terreno
• Osservazione e comprensione dei cambiamenti nel
paesaggio
• Orientamento sul terreno
• Elaborazione di cartografia tematica digitale o analogica
• Pratica di software informatici complessi
Conclusioni	
Punti	di	forza:	
➢ Il	GIS	è	oggi	uno	strumento	innovativo	per	la	didattica	della	
geografia	
➢ I	GIS	sono	facilmente	utilizzabili	e	a	basso	costo.	
➢ Il	loro	uso	permette	di	sviluppare	praticamente	tutte	le	
competenze	geografiche	
Punti	di	debolezza:	
❖ Mentre	i	visualizzatori	online	sono	facilmente	utilizzabili,	per	
utilizzare	in	pieno	i	dati	gis	occorre	una	buona	conoscenza	di	
software	e	del	loro	utilizzo	
❖ Alcuni	dati	e	alcuni	software	possono	essere	a	pagamento	
❖ La	dotazione	tecnologica	delle	scuole	è	spesso	insufficiente
GRAZIE PER L’ATTENZIONE…

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