La presentazione è suddivisa in 3 sessioni:
1) una definizione di innovazione aperta
2) l'innovazione aperta e le PMI
3) qualche utile suggerimento su come intraprendere i percorsi di innovazione aperta della propria azie
Marketing e innovazione, 2 Fattori Critici per il SuccessoOscar Pallme
Il Sistema Italia è in crisi sin dalla fine del "boom economico" (circa 50 anni), anche se la svalutazione continua della lira ha fatto sì che solo pochi se ne siano accorti. La crisi, incancrenitasi negli anni, è emersa in tutta la sua magnitudo in questo millennio. Le origini sono non solo congiunturali o monetarie (cause secondarie) ma prevalentemente carenza di visione strategica, di investimenti e di miglioramenti strutturali.
Per eliminare alle radici le "vere" cause e superare la crisi è necessario innovare a 360°, partendo da un'attenta analisi dei bisogni del mercato per soddisfarli in modo profittevole.
Questo cambiamento richiede professionisti pro-attivi (strategist, marketer, designer, technologist, ecc.) in grado di interpretare anche i segnali deboli provenienti dal mercato.
Ciò vale anche per la PMI che nello scenario competivivo può essere attore-protagonista e crescere aggregando competenze o spalla di imprese-protagoniste e vivere alla loro ombra, ma sempre in maniera pro-attiva.
ISTAO Master in Strategia e Management d’Impresa 10.3.14Alessandro Daliana
ROKC™ e l’Internazionalizzazione
Il Metodo Return On Key Component™ Applicato a le Strategie d’Internazionalizzazione d’Impresa
ISTAO - Istituto Adriano Olivetti, Ancona, Italy
Master in Strategia e Management d’Impresa
10 Marzo 2014
Esserci Comunicazione we are not Mad Men: 2015 the year of H2HLeonardo Serboni
2015 è senza ombra di dubbio l'anno del marketing human to human.
Dall'art director di Ogilvy Italia Paolo Iabichino fino a Hubspot e al Be Wizard, tutti hanno sottolineato come il marketing necessiti di una voce umana.
Guarda la versione completa: http://youtu.be/0cSHkRM-jIk
Reti di Collaborazione e Comunicazione per la Coabitazione socialeOrsetta Mangiante
Estratto presentazione tesi di Laurea Magistrale in PSSD, Politecnico di Milano
Relatore Prof. Manzini / Corelatore Prof.ssa Ferri
L’attuale modello abitativo è in crisi, una crisi dettata da ragioni economiche, etiche e sociali profonde e fortemente radicate all’interno della società moderna. In questo contesto hanno trovato terreno fertile per svilupparsi, soprattutto nei Paesi del Nord Europa ma anche in Italia, nuovi sistemi e modelli di convivenza civile. L’housing sociale si inserisce in questo contesto rispondendo ai bisogni del disagio abitativo con dei progetti sostenibili e innovativi, rivolti alle fasce più fragili della popolazione. Per fasce più fragili si intende quella fetta di popolazione “troppo ricca per essere povera e troppo povera per essere ricca”, una sorta di zona “grigia”, che non può favorire di benefici statali e sussidi, ma per cui il mercato immobiliare attuale risulta comunque e drasticamente inacessibile. L’housing sociale si rivolge a nuclei familiari e giovani coppie a basso reditto, studenti, immigrati regolari, soggetti in difficoltà. Quella a cui risponde è dunque una necessità concreta, diretta conseguenza della situazione economica, ma che non vuole configurarsi come scontata risposta alla stessa, vuole infatti proporre nuove soluzioni e modalità abitative, alla portata sì di tutti, ma non per questo classificabili come “scelte di ripiego”, si tratta infatti di una scelta consapevole di uno stile di vita sì più economico, ma soprattutto più condiviso e sostenibile, una dimensione umana, una soluzione vantaggiosa sotto molteplici aspetti.
Il configurarsi di situazioni abitative condivise, spinge per osmosi a una riflessione necessaria su quelli che sono i paradigmi comunicativi di successo di questo periodo storico, che si sono sviluppati e diffusi nelle realtà digitali dei network sociali, dalla caratteristica ubiquità e interazione continua proprie delle relazioni virtuali.
Dalle integrazioni delle esigenze reali e delle possibilità potenziali del digitale è possibile costruire e ipotizzare sistemi ibridi di comunicazione e collaborazione che possano svilupparsi concretamente sul territorio e possano portare nel prossimo futuro innovazione sociale e nuovi linguaggi e modelli di interazione (e di integrazione).
Le nuove forme di condivisione e coabitazione basate su un vicinato di tipo elettivo, e non quindi “casuale”, rappresentano un campo d’azione prioritario per sperimentazioni e ricerche di tipo sociologico e comunicativo, con linguaggi e modalità da progettare, che integrino soluzioni reali, fisiche, digitali e mobile. La possibilità è dunque quella di creare un modello di comunicazione e collaborazione a supporto di queste comunità abitative, che permetta uno scambio continuo e costruttivo di informazioni fra gli abitanti di uno stesso nucleo e altresì fra gli abitanti di questo nucleo, in quanto microcomunità, e la realtà urbana in cui è immerso.
La presentazione è suddivisa in 3 sessioni:
1) una definizione di innovazione aperta
2) l'innovazione aperta e le PMI
3) qualche utile suggerimento su come intraprendere i percorsi di innovazione aperta della propria azie
Marketing e innovazione, 2 Fattori Critici per il SuccessoOscar Pallme
Il Sistema Italia è in crisi sin dalla fine del "boom economico" (circa 50 anni), anche se la svalutazione continua della lira ha fatto sì che solo pochi se ne siano accorti. La crisi, incancrenitasi negli anni, è emersa in tutta la sua magnitudo in questo millennio. Le origini sono non solo congiunturali o monetarie (cause secondarie) ma prevalentemente carenza di visione strategica, di investimenti e di miglioramenti strutturali.
Per eliminare alle radici le "vere" cause e superare la crisi è necessario innovare a 360°, partendo da un'attenta analisi dei bisogni del mercato per soddisfarli in modo profittevole.
Questo cambiamento richiede professionisti pro-attivi (strategist, marketer, designer, technologist, ecc.) in grado di interpretare anche i segnali deboli provenienti dal mercato.
Ciò vale anche per la PMI che nello scenario competivivo può essere attore-protagonista e crescere aggregando competenze o spalla di imprese-protagoniste e vivere alla loro ombra, ma sempre in maniera pro-attiva.
ISTAO Master in Strategia e Management d’Impresa 10.3.14Alessandro Daliana
ROKC™ e l’Internazionalizzazione
Il Metodo Return On Key Component™ Applicato a le Strategie d’Internazionalizzazione d’Impresa
ISTAO - Istituto Adriano Olivetti, Ancona, Italy
Master in Strategia e Management d’Impresa
10 Marzo 2014
Esserci Comunicazione we are not Mad Men: 2015 the year of H2HLeonardo Serboni
2015 è senza ombra di dubbio l'anno del marketing human to human.
Dall'art director di Ogilvy Italia Paolo Iabichino fino a Hubspot e al Be Wizard, tutti hanno sottolineato come il marketing necessiti di una voce umana.
Guarda la versione completa: http://youtu.be/0cSHkRM-jIk
Reti di Collaborazione e Comunicazione per la Coabitazione socialeOrsetta Mangiante
Estratto presentazione tesi di Laurea Magistrale in PSSD, Politecnico di Milano
Relatore Prof. Manzini / Corelatore Prof.ssa Ferri
L’attuale modello abitativo è in crisi, una crisi dettata da ragioni economiche, etiche e sociali profonde e fortemente radicate all’interno della società moderna. In questo contesto hanno trovato terreno fertile per svilupparsi, soprattutto nei Paesi del Nord Europa ma anche in Italia, nuovi sistemi e modelli di convivenza civile. L’housing sociale si inserisce in questo contesto rispondendo ai bisogni del disagio abitativo con dei progetti sostenibili e innovativi, rivolti alle fasce più fragili della popolazione. Per fasce più fragili si intende quella fetta di popolazione “troppo ricca per essere povera e troppo povera per essere ricca”, una sorta di zona “grigia”, che non può favorire di benefici statali e sussidi, ma per cui il mercato immobiliare attuale risulta comunque e drasticamente inacessibile. L’housing sociale si rivolge a nuclei familiari e giovani coppie a basso reditto, studenti, immigrati regolari, soggetti in difficoltà. Quella a cui risponde è dunque una necessità concreta, diretta conseguenza della situazione economica, ma che non vuole configurarsi come scontata risposta alla stessa, vuole infatti proporre nuove soluzioni e modalità abitative, alla portata sì di tutti, ma non per questo classificabili come “scelte di ripiego”, si tratta infatti di una scelta consapevole di uno stile di vita sì più economico, ma soprattutto più condiviso e sostenibile, una dimensione umana, una soluzione vantaggiosa sotto molteplici aspetti.
Il configurarsi di situazioni abitative condivise, spinge per osmosi a una riflessione necessaria su quelli che sono i paradigmi comunicativi di successo di questo periodo storico, che si sono sviluppati e diffusi nelle realtà digitali dei network sociali, dalla caratteristica ubiquità e interazione continua proprie delle relazioni virtuali.
Dalle integrazioni delle esigenze reali e delle possibilità potenziali del digitale è possibile costruire e ipotizzare sistemi ibridi di comunicazione e collaborazione che possano svilupparsi concretamente sul territorio e possano portare nel prossimo futuro innovazione sociale e nuovi linguaggi e modelli di interazione (e di integrazione).
Le nuove forme di condivisione e coabitazione basate su un vicinato di tipo elettivo, e non quindi “casuale”, rappresentano un campo d’azione prioritario per sperimentazioni e ricerche di tipo sociologico e comunicativo, con linguaggi e modalità da progettare, che integrino soluzioni reali, fisiche, digitali e mobile. La possibilità è dunque quella di creare un modello di comunicazione e collaborazione a supporto di queste comunità abitative, che permetta uno scambio continuo e costruttivo di informazioni fra gli abitanti di uno stesso nucleo e altresì fra gli abitanti di questo nucleo, in quanto microcomunità, e la realtà urbana in cui è immerso.
FQTS 2013 - Laboratorio di Comunicazione Sociale Giovanna Lepre
Sintesi del laboratorio di comunicazione sociale nell'ambito della Formazione Quadri del III settore. Annualità 2013. I contenuti sono riferiti ad un'esperienza di produzione di un video documentario con la tecnica dello Story Telling.
*liberamente ispirato al lavoro di Bryan Kramer (http://www.bryankramer.com/)
Il 2015 è senza dubbio l'anno dell'Human to Human. Ho voluto mettermi alla prova sfidando i ragazzi di vari istituti superiori nell'identificare le vie per costruzione del proprio linguaggio social. Nel corso di un programma di incontri della CCIAA di Macerata ho avuto il piacere di intervenire con una riflessione dai toni umani che ha appassionato la giovane platea.
Le startup, le imprese e l'innovazione in Italia (Lotito - Mezzetti)Marco_Lotito
Le startup, le imprese e l'innovazione in Italia - Giardino delle Imprese 2016 -Bologna, Marco Lotito Accelerator Leader e Nicola Mezzetti Mentor di TIM #WCAP Bologna
Fra le start-up che hanno già dimostrato di valere entra di diritto Solwa,che ha mosso i primi passi al Vega, Parco Scientifico e Tecnologico di Venezia
PMexpo 2019 | Andrea Bellucci, Il metodo Innesco® per l'Innovation Project Ma...PMexpo
Innesco® è una metodologia di Innovation Project Management unita ad una metodologia di Innovation Scouting, disciplina di origini americane, finalizzata a definire quale tipo di innovazione veramente serve all’impresa e quali fattori abilitanti possono renderla profittevole: competenze, strumenti finanziari, tecnologie.
We start up startups Antonio Prigiobbo [stats regione campania]Antonio Prigiobbo
Cos'è una Startup e una Start-Up
L'Ecosistema delle Startup, Sharing Economy, Acceleratore di Startup
Statistiche Startup, Angel Investor, Venture Capital
Antonio Prigiobbo
Verso industria 4.0 big data manufactoring - modena 24 ottobre 2017Danilo Mascolo
“BIG DATA MANUFACTURING NELLA TRASFORMAZIONE DIGITALE DEI PROCESSI AZIENDALI” che si terrà martedì 24 ottobre 2017 a Modena, con inizio alle ore 9.30, presso la sede di Confindustria Emilia Area Centro.
Vi presentiamo il documento fondamentale per comprendere cos'è l'innovazione e come attivare una dinamica di innovazione continua in azienda. In poche pagine KNOW NET ha riassunto tutta la sua esperienza su questo tema, frutto di cinque anni di lavoro sul campo con le imprese italiane.
SMAU MILANO 2023 | 𝐃𝐢𝐠𝐢𝐭𝐚𝐥 𝐓𝐫𝐚𝐢𝐧𝐢𝐧𝐠 𝐉𝐨𝐮𝐫𝐧𝐞𝐲 La nuova frontiera della formazio...SMAU
SMAU MILANO 2023 | SMAU MILANO 2023 | 𝐃𝐢𝐠𝐢𝐭𝐚𝐥 𝐓𝐫𝐚𝐢𝐧𝐢𝐧𝐠 𝐉𝐨𝐮𝐫𝐧𝐞𝐲 La nuova frontiera della formazione professionale: gamification e apprendimento continuo
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SMAU MILANO 2023 | SMAU MILANO 2023 | Intelligenza Artificiale e chatbots: nemici o alleati dei business game? 5 requisiti di un “buon” business game di marketing strategico, potenzialmente integrabile proprio con strumenti di IA, come antidoto alla crescente disabitudine al problem solving e al pensiero critico, al lavoro di gruppo e all'orientamento strategico
2. LE NUOVE IMPRESE INNOVATIVE
Una nuova impresa, generalmente di piccole dimensioni, che:
Innova nei prodotti, nelle tecnologie, nei modelli di business;
Investe ed è orientata al lungo periodo,
all’apprendimento continuo e allo sviluppo sia
qualitativo che quantitativo;
Persegue sistematicamente le opportunità che
le si presentano;
sfrutta l’innovazione per crescere e ottenere
vantaggi competitivi
Laboratorio Imprenditorialità Innovativa
e
Spin off Accademici
3. L’IDENTIKIT DELLO STARTUPPER
ITALIANO
La voce delle startup, indagine compiuta dall’associazione Italia Startup su un
campione di 400 fondatori di imprese innovative in Italia (Giugno, 2015)
Laboratorio Imprenditorialità Innovativa
e
Spin off Accademici
5. L’IDENTIKIT DELLO STARTUPPER
ITALIANO
-La motivazione più diffusa è quella di sviluppare l’innovazione nel proprio settore
utilizzando le competenze acquisite.
- La maggioranza delle imprese innovative, l’80%, si rivolge al B2B o al B2B2C.
Laboratorio Imprenditorialità Innovativa
e
Spin off Accademici
6. LE STARTUP INNOVATIVE
La fattispecie di start- up innovativa è stata introdotta nel nostro
ordinamento dal decreto 179 del 2012 (Decreto Crescita 2.0)
La start-up innovativa è definita come una società di capitali di
diritto italiano, costituita anche in forma di società cooperativa o
società europea avente sede fiscale in Italia
Laboratorio Imprenditorialità Innovativa
e
Spin off Accademici
7. LE STARTUP INNOVATIVE IN
ITALIA
A fine dicembre 2015 il numero di start up innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle
imprese, è pari a 5.143, in aumento di 439 unità rispetto alla fine di settembre (+9,3%).
Sotto il profilo settoriale, il 72% delle start-up innovative fornisce servizi alle imprese , il 19% opera nei
settori dell’industria in senso stretto, il 4,2% delle start-up opera nel commercio
Gran parte di esse sono localizzate al nord
Sono oltre 1.000 le start up nate dalla ricerca e con innovazioni protette da brevetto
Presentano tassi di natalità superiori rispetto a quelli medi
La maggior parte delle start- up ha dimensioni modeste: solo 9 hanno già superato la soglia di un fatturato
che oscilla tra i 500mila euro e il milione. Solo 2 ormai diventate, anche sotto il profilo del numero degli
addetti, vere e proprie imprese strutturate, con un numero di dipendenti che varia da un minimo di 50 a
249.
Laboratorio Imprenditorialità Innovativa
e
Spin off Accademici
8. I NUMERI DELLE STARTUP
INNOVATIVE
Fonte: The Italian Startup Ecosystem: Who's Who, 2014
Laboratorio Imprenditorialità Innovativa
e
Spin off Accademici
9. I PROGETTI DI START UP
SOLTANTO AL CIRCUITO START CUP DELLE
UNIVERSITA’ ITALIANE PARTECIPANO OGNI
ANNO PIU’ DI 1.000 PROGETTI
Laboratorio Imprenditorialità Innovativa
e
Spin off Accademici
10. ATTORI DEGLI ECOSISTEMI
INNOVATIVI LOCALI Laboratorio Imprenditorialità Innovativa
e
Spin off Accademici
GLI ATTORI DEL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
11. ATTORI DELL’INNOVAZIONE E DEL
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
CO-WORKING SPACE
INCUBATORI
ACCELERATORI
PARCHI SCIENTIFICI E TECNOLOGICI
START UP COMPETITIONS
RETI DI ANGELS
VENTURE CAPITAL
AGENZIE DI SVILUPPO LOCALE
……
Laboratorio Imprenditorialità Innovativa
e
Spin off Accademici
GLI ATTORI DEL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
12. IL PROBLEMA DELLO SCALE UP
La maggior parte delle start- up ha dimensioni modeste:
solo 9 hanno già superato la soglia di un fatturato che oscilla tra
i 500mila euro e il milione. Solo 2 ormai diventate, anche
sotto il profilo del numero degli addetti, vere e proprie imprese
strutturate, con un numero di dipendenti che varia da
un minimo di 50 a 249.
Laboratorio Imprenditorialità Innovativa
e
Spin off Accademici
13. LE COMPETENZE PER LO SVILUPPO DELLE START UPLE COMPETENZE PER LO SVILUPPO DELLE START UP
MODELLI DI BUSINESS SOSTENIBILI
TECHNOLOGY AND MARKET ASSESMENT
FAST PRODUCT DEVELOPMENT
IP PROTECTION AND MANAGEMENT
GO GLOBAL
PARTNERSHIP E GESTIONE COLLABORAZIONI
FINANZA
……
ATTORI DELL’INNOVAZIONE E DEL
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
Laboratorio Imprenditorialità Innovativa
e
Spin off Accademici
14. Il Master M2I è un Master di II livello promosso dal
Dipartimento di Scienze Aziendali – Management &
Innovation Systems dell’Università di Salerno e
progettato dal LISA LAB (Laboratorio Imprenditorialità
Innovativa e Spin off accademici) per formare nuove
figure professionali pronte a concorrere allo sviluppo di
imprese ed eco-sistemi dell’innovazione.
IL MASTER M2I
Il Master fornirà conoscenze specialistiche su tematiche
di frontiera relative al Business Modelling, all’Open
Innovation ed al Trasferimento Tecnologico, così da
operare con una visione moderna della gestione
dell’impresa innovativa e della finanza a supporto
dell’innovazione.
ATTORI DELL’INNOVAZIONE E DEL
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
Laboratorio Imprenditorialità Innovativa
e
Spin off Accademici
15. STRUTTURA E PROGRAMMA
La partecipazione al corso consente il conseguimento di un
titolo di Master di II livello dell’Università degli Studi di
Salerno.
Il Master prevede un percorso modulare ed integrato di
1.500 ore (60 CFU) suddivise fra:
- Didattica frontale (312 ore – 39 CFU)
- Entrepreneurial Gym (160 ore – 4 CFU)
- Stage (300 ore – 6 CFU)
- Project Work, Studio Individuale ed Elaborato Finale
(728 ore – 11 CF U)
Il programma si articola in cinque moduli: (1) Fondamenti di
gestione dell’impresa e dei progetti d’innovazione; (2)
Processi imprenditoriali; (3) Gestione della Proprietà
Intellettuale; (4) Pianificazione e gestione della finanza per
l’innovazione; (5) Attori e processi di trasferimento
tecnologico. La metodologia del Master privilegia l’attività
di laboratorio e di sperimentazione sul campo di progetti di
innovazione.
ATTORI DELL’INNOVAZIONE E DEL
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
Laboratorio Imprenditorialità Innovativa
e
Spin off Accademici
16. LA FACULTY
Prof. Roberto Parente – Direttore del Master, UNISA
Dott. Tommaso D’Onofrio – CEO Assiteca Crowd
Dott. Giovanni De Caro – Campania New Steel e FIRA
Prof. Antonio Botti – Vice Dir. del Master, UNISA
Prof. Massimiliano Vesci – Vice Dir. del Master, UNISA
Prof. Massimo De Falco – UNISA
Prof. Ayman El Tarabishi – George Washongton University
Prof. Luca Iandoli – Presidente ICSB
Olli Vuola – Aalto Venture Program, Finland
Alfredo Adamo – CEO Alan Advantage
Prof. Andrea Piccaluga – SSSUP, Presidente NETVAL
Dott. Massimiliano Granieri – MI.TO Technology
Dott. Francesco De Michelis - MI.TO Technology
Dott. Giuseppe Conti – TTO UNIBO
Dott. Tommaso Aiello – Fondazione EMBLEMA
Dott. Edoardo Imperiale – Sviluppo Campania, APSTI
Dott.ssa Federica Tortora – Centro per l’Innovazione Intesa Sanpaolo
Ing. Francesco Serravalle – Virvelle, Gr. Giovani Imprenditori ConfinduSA
ATTORI DELL’INNOVAZIONE E DEL
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
Laboratorio Imprenditorialità Innovativa
e
Spin off Accademici
17. I PARTNERS
ED ALTRI ANCORA IN VIA DI DEFINIZIONE
ATTORI DELL’INNOVAZIONE E DEL
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
Laboratorio Imprenditorialità Innovativa
e
Spin off Accademici
18. REQUISITI E SCADENZE
Requisiti di ammissione
Al Master sono ammessi soggetti in possesso di laurea magistrale e/o di laurea specialistica e/o di laurea
vecchio ordinamento.
Modalità di partecipazione e selezione
Il bando di concorso e la relativa domanda di partecipazione sono reperibili sull’Albo Ufficiale
dell’Università degli Studi di Salerno e sul sito www.masterm2i.unisa.it. La selezione avverrà sulla base di
un colloquio orale con i singoli candidati, finalizzato ad approfondire esperienze pregresse e motivazioni.
Tempistica
12 Gennaio 2017 Scadenza bando
20 Gennaio 2017 Colloquio orale
25 Gennaio 2017 Apertura Immatricolazioni
08 Febbraio 2017 Chiusura Immatricolazioni
Quota d’iscrizione
Il costo di partecipazione è di € 5.500,00 da versarsi in tre rate. Sul sito www.masterm2i.unisa.it verrà
indicata l’eventuale possibilità di accedere a Borse di Studio totali o parziali.
ATTORI DELL’INNOVAZIONE E DEL
TRASFERIMENTO TECNOLOGICO
Laboratorio Imprenditorialità Innovativa
e
Spin off Accademici