FQTS 2013 - Laboratorio di Comunicazione Sociale Giovanna Lepre
Sintesi del laboratorio di comunicazione sociale nell'ambito della Formazione Quadri del III settore. Annualità 2013. I contenuti sono riferiti ad un'esperienza di produzione di un video documentario con la tecnica dello Story Telling.
FQTS 2013 - Laboratorio di Comunicazione Sociale Giovanna Lepre
Sintesi del laboratorio di comunicazione sociale nell'ambito della Formazione Quadri del III settore. Annualità 2013. I contenuti sono riferiti ad un'esperienza di produzione di un video documentario con la tecnica dello Story Telling.
*liberamente ispirato al lavoro di Bryan Kramer (http://www.bryankramer.com/)
Il 2015 è senza dubbio l'anno dell'Human to Human. Ho voluto mettermi alla prova sfidando i ragazzi di vari istituti superiori nell'identificare le vie per costruzione del proprio linguaggio social. Nel corso di un programma di incontri della CCIAA di Macerata ho avuto il piacere di intervenire con una riflessione dai toni umani che ha appassionato la giovane platea.
Reti di Collaborazione e Comunicazione per la Coabitazione socialeOrsetta Mangiante
Estratto presentazione tesi di Laurea Magistrale in PSSD, Politecnico di Milano
Relatore Prof. Manzini / Corelatore Prof.ssa Ferri
L’attuale modello abitativo è in crisi, una crisi dettata da ragioni economiche, etiche e sociali profonde e fortemente radicate all’interno della società moderna. In questo contesto hanno trovato terreno fertile per svilupparsi, soprattutto nei Paesi del Nord Europa ma anche in Italia, nuovi sistemi e modelli di convivenza civile. L’housing sociale si inserisce in questo contesto rispondendo ai bisogni del disagio abitativo con dei progetti sostenibili e innovativi, rivolti alle fasce più fragili della popolazione. Per fasce più fragili si intende quella fetta di popolazione “troppo ricca per essere povera e troppo povera per essere ricca”, una sorta di zona “grigia”, che non può favorire di benefici statali e sussidi, ma per cui il mercato immobiliare attuale risulta comunque e drasticamente inacessibile. L’housing sociale si rivolge a nuclei familiari e giovani coppie a basso reditto, studenti, immigrati regolari, soggetti in difficoltà. Quella a cui risponde è dunque una necessità concreta, diretta conseguenza della situazione economica, ma che non vuole configurarsi come scontata risposta alla stessa, vuole infatti proporre nuove soluzioni e modalità abitative, alla portata sì di tutti, ma non per questo classificabili come “scelte di ripiego”, si tratta infatti di una scelta consapevole di uno stile di vita sì più economico, ma soprattutto più condiviso e sostenibile, una dimensione umana, una soluzione vantaggiosa sotto molteplici aspetti.
Il configurarsi di situazioni abitative condivise, spinge per osmosi a una riflessione necessaria su quelli che sono i paradigmi comunicativi di successo di questo periodo storico, che si sono sviluppati e diffusi nelle realtà digitali dei network sociali, dalla caratteristica ubiquità e interazione continua proprie delle relazioni virtuali.
Dalle integrazioni delle esigenze reali e delle possibilità potenziali del digitale è possibile costruire e ipotizzare sistemi ibridi di comunicazione e collaborazione che possano svilupparsi concretamente sul territorio e possano portare nel prossimo futuro innovazione sociale e nuovi linguaggi e modelli di interazione (e di integrazione).
Le nuove forme di condivisione e coabitazione basate su un vicinato di tipo elettivo, e non quindi “casuale”, rappresentano un campo d’azione prioritario per sperimentazioni e ricerche di tipo sociologico e comunicativo, con linguaggi e modalità da progettare, che integrino soluzioni reali, fisiche, digitali e mobile. La possibilità è dunque quella di creare un modello di comunicazione e collaborazione a supporto di queste comunità abitative, che permetta uno scambio continuo e costruttivo di informazioni fra gli abitanti di uno stesso nucleo e altresì fra gli abitanti di questo nucleo, in quanto microcomunità, e la realtà urbana in cui è immerso.
Esserci Comunicazione we are not Mad Men: 2015 the year of H2HLeonardo Serboni
2015 è senza ombra di dubbio l'anno del marketing human to human.
Dall'art director di Ogilvy Italia Paolo Iabichino fino a Hubspot e al Be Wizard, tutti hanno sottolineato come il marketing necessiti di una voce umana.
Guarda la versione completa: http://youtu.be/0cSHkRM-jIk
*liberamente ispirato al lavoro di Bryan Kramer (http://www.bryankramer.com/)
Il 2015 è senza dubbio l'anno dell'Human to Human. Ho voluto mettermi alla prova sfidando i ragazzi di vari istituti superiori nell'identificare le vie per costruzione del proprio linguaggio social. Nel corso di un programma di incontri della CCIAA di Macerata ho avuto il piacere di intervenire con una riflessione dai toni umani che ha appassionato la giovane platea.
Reti di Collaborazione e Comunicazione per la Coabitazione socialeOrsetta Mangiante
Estratto presentazione tesi di Laurea Magistrale in PSSD, Politecnico di Milano
Relatore Prof. Manzini / Corelatore Prof.ssa Ferri
L’attuale modello abitativo è in crisi, una crisi dettata da ragioni economiche, etiche e sociali profonde e fortemente radicate all’interno della società moderna. In questo contesto hanno trovato terreno fertile per svilupparsi, soprattutto nei Paesi del Nord Europa ma anche in Italia, nuovi sistemi e modelli di convivenza civile. L’housing sociale si inserisce in questo contesto rispondendo ai bisogni del disagio abitativo con dei progetti sostenibili e innovativi, rivolti alle fasce più fragili della popolazione. Per fasce più fragili si intende quella fetta di popolazione “troppo ricca per essere povera e troppo povera per essere ricca”, una sorta di zona “grigia”, che non può favorire di benefici statali e sussidi, ma per cui il mercato immobiliare attuale risulta comunque e drasticamente inacessibile. L’housing sociale si rivolge a nuclei familiari e giovani coppie a basso reditto, studenti, immigrati regolari, soggetti in difficoltà. Quella a cui risponde è dunque una necessità concreta, diretta conseguenza della situazione economica, ma che non vuole configurarsi come scontata risposta alla stessa, vuole infatti proporre nuove soluzioni e modalità abitative, alla portata sì di tutti, ma non per questo classificabili come “scelte di ripiego”, si tratta infatti di una scelta consapevole di uno stile di vita sì più economico, ma soprattutto più condiviso e sostenibile, una dimensione umana, una soluzione vantaggiosa sotto molteplici aspetti.
Il configurarsi di situazioni abitative condivise, spinge per osmosi a una riflessione necessaria su quelli che sono i paradigmi comunicativi di successo di questo periodo storico, che si sono sviluppati e diffusi nelle realtà digitali dei network sociali, dalla caratteristica ubiquità e interazione continua proprie delle relazioni virtuali.
Dalle integrazioni delle esigenze reali e delle possibilità potenziali del digitale è possibile costruire e ipotizzare sistemi ibridi di comunicazione e collaborazione che possano svilupparsi concretamente sul territorio e possano portare nel prossimo futuro innovazione sociale e nuovi linguaggi e modelli di interazione (e di integrazione).
Le nuove forme di condivisione e coabitazione basate su un vicinato di tipo elettivo, e non quindi “casuale”, rappresentano un campo d’azione prioritario per sperimentazioni e ricerche di tipo sociologico e comunicativo, con linguaggi e modalità da progettare, che integrino soluzioni reali, fisiche, digitali e mobile. La possibilità è dunque quella di creare un modello di comunicazione e collaborazione a supporto di queste comunità abitative, che permetta uno scambio continuo e costruttivo di informazioni fra gli abitanti di uno stesso nucleo e altresì fra gli abitanti di questo nucleo, in quanto microcomunità, e la realtà urbana in cui è immerso.
Esserci Comunicazione we are not Mad Men: 2015 the year of H2HLeonardo Serboni
2015 è senza ombra di dubbio l'anno del marketing human to human.
Dall'art director di Ogilvy Italia Paolo Iabichino fino a Hubspot e al Be Wizard, tutti hanno sottolineato come il marketing necessiti di una voce umana.
Guarda la versione completa: http://youtu.be/0cSHkRM-jIk
Nell’ambito del Progetto di Legalità e Cittadinanza, anche la celebrazione della Giornata della Memoria quest’anno nella nostra Scuola è stata un’occasione corale per docenti di Lettere e studenti delle terze classi e non solo, per mettersi in ascolto della Storia, lasciando parlare l’evento Shoah perché risuonasse nelle nostre coscienze spesso distratte
Tra pietà e ironia. Retoriche e realtà dell'umanitarismo - Pierluigi Musarò
1. Tra pietà e ironia.
Retoriche e realtà dell’umanitarismo
Le nuove frontiere
della comunicazione sociale
Pesaro
28 febbraio 2014
Pierluigi Musarò
Università di Bologna
2. Solidarietà:
la capacità dei membri di una collettività di
agire nei confronti di altri
come un soggetto unitario
8. 1968
La proliferazione di immagini che
amplificano la sofferenza ha ampliato la
nostra consapevolezza di vivere in un
mondo diseguale e l’urgenza morale di
agire?
O, al contrario, ha finito per aumentare il
sospetto e l’apatia nei confronti della
narrazione umanitaria?
19. lo scettico postmoderno
che associa l’aiuto nei
confronti del prossimo
con l’autocompiacimento
del sé
Solidarietà
basata
sull’ironia
solidarietà
consumistica senza
grandi narrazioni,
morale
auto-orientata in cui
come ci sentiamo noi
è più importante di
quanto soffrono i
potenziali beneficiari
del nostro aiuto
20. Il pubblico
“post-umanitario”
viene interpellato dal
brand con immagini
iper-realiste in
technicolor e avverte
emozioni a bassa
intensità
Pragmatismo
e privatismo
della
logica
neoliberale
http://www.youtube.com/watch?v=eQK6ODxDfDY
21.
22. UNICEF - non basta un ‘mi piace’ per salvare una vita.
“Likes don’t save lives. Money does”: questo lo slogan di
una campagna di UNICEF Svezia contro il “click-attivismo”
http://www.youtube.com/watch?v=TrgcrnraUnM
23. The Samaritans is a new comedy TV series
from Kenya,
about an NGO,
that does nothing
http://aidforaid.org
24. http://www.youtube.com/watch?v=oJLqyuxm96k
Imagine if every person in Africa saw the “Africa for
Norway”-video, and this was the only information they ever
got about Norway. What would they think about Norway?
http://www.youtube.com/watch?v=xbqA6o8_WC0#t=69
28. SPOT: EMERGENZA HAITI
Il 13 gennaio 2010 AGIRE ha
lanciato un appello di risposta
all'emergenza terremoto ad
Haiti.
Questo lo spot video con l'SMS
solidale 48541.(AGIRE 2010/ 0'30'')
http://www.youtube.com/watch?v=nKYKVvksDbk