Per valutare se le Smart City - grazie all’uso di tecnologie innovative - riescano a garantire una maggiore sostenibilità,
RSE ha sviluppato la metodologia Smartainability®. La
realizzazione del sito di Expo Milano 2015, che si pone
come modello di Smart City, è stata l’occasione per sviluppare
la metodologia.
Smart City, protocollo di valutazione per piccoli e medi comuniPaoloZappella1
Creazione di un protocollo per definire il livello di intelligenza e smartness nei diversi settori di studio che si trovano all'interno di una piccola realtà comunale, come l'ambiente, la mobilità, la governance, l'istruzione, etc. Il livello di "smartness" viene poi riassunto in unico valore, brutalmente inteso come punteggio. Il Protocollo Sacert diventerà uno strumento importante quando vi aderirà un numero consistente di piccoli e medi comuni, in modo che sarà possibile elaborare e stilare una “classifica” dettagliata di paragone tra i comuni, in modo da poter individuare aspetti di pregio o migliorie da apportare.
Smart City & Horizon 2020 - Serata informativa a cura di Grumello Orizzonte N...Fabio
Slide della serata di presentazione delle opportunità che vengono fornite dall'utilizzo dei fondi diretti per la ricerca stanziati dalla comunità europea (Horizon 2020) in abbinamento al concetto di smart city
Seminario “SMART CITY, Una esigenza per le città, una opportunità per le indu...Felicetto Massa
Atti del Seminario “SMART CITY, Una esigenza per le città, una opportunità per le industrie” - L’Unione Europea investirà nei prossimi anni ingenti risorse per progetti e programmi che stimolino e realizzino l’idea di Smart City. Il seminario si propone di stimolare le figure professionali per rispondere alla sfida. In particolare si rivolge a tutti coloro che sono interessati a lavorare su un tema di rilievo e complessità ed offrendo l’opportunità di apprendere, nello stesso tempo, le competenze specifiche e le visioni di assieme necessarie e costruire soluzioni complete ed operative per rendere migliori le nostre città.
Smart City, protocollo di valutazione per piccoli e medi comuniPaoloZappella1
Creazione di un protocollo per definire il livello di intelligenza e smartness nei diversi settori di studio che si trovano all'interno di una piccola realtà comunale, come l'ambiente, la mobilità, la governance, l'istruzione, etc. Il livello di "smartness" viene poi riassunto in unico valore, brutalmente inteso come punteggio. Il Protocollo Sacert diventerà uno strumento importante quando vi aderirà un numero consistente di piccoli e medi comuni, in modo che sarà possibile elaborare e stilare una “classifica” dettagliata di paragone tra i comuni, in modo da poter individuare aspetti di pregio o migliorie da apportare.
Smart City & Horizon 2020 - Serata informativa a cura di Grumello Orizzonte N...Fabio
Slide della serata di presentazione delle opportunità che vengono fornite dall'utilizzo dei fondi diretti per la ricerca stanziati dalla comunità europea (Horizon 2020) in abbinamento al concetto di smart city
Seminario “SMART CITY, Una esigenza per le città, una opportunità per le indu...Felicetto Massa
Atti del Seminario “SMART CITY, Una esigenza per le città, una opportunità per le industrie” - L’Unione Europea investirà nei prossimi anni ingenti risorse per progetti e programmi che stimolino e realizzino l’idea di Smart City. Il seminario si propone di stimolare le figure professionali per rispondere alla sfida. In particolare si rivolge a tutti coloro che sono interessati a lavorare su un tema di rilievo e complessità ed offrendo l’opportunità di apprendere, nello stesso tempo, le competenze specifiche e le visioni di assieme necessarie e costruire soluzioni complete ed operative per rendere migliori le nostre città.
L’idea di Progetto dal titolo Improve Smart City presentata il 24 Agosto 2014 al Concorso Scintille 2014 del CNI, è la realizzazione di un portale dinamico integrato con i sevizi di Cloud Computing, che ha lo scopo di accelerare la transizione delle città allo standard delle Smart City.
L’esigenza specifica nasce dalla recente pubblicazione del nuovo STANDARD ISO 37120:2014, che contiene le misure chiave per valutare la fornitura di servizi di una città e la qualità della vita dei suoi abitanti.
Nelle sezioni back end e front-end del portale opereranno: Ministeri di cui uno di coordinamento –MISE; Regioni; Città; imprese; consulenti.
Gli elementi principali della sitemap sono:
Prima Sezione, realizzata per inserire tutti i dati utili a determinare i diversi indicatori richiesti dalla ISO 37120:2014 utili a definire la baseline o punto di partenza. La baseline potrà essere confrontata con le altre città (per numero di abitanti, regione confrontata con le migliori per indicatore assoluto o parziale);
Seconda Sezione, si potranno individuare e scegliere (in modalità carrello) interventi proposti da bandi, Università, Enti di Ricerca, imprese di settore o con altre buone pratiche di Città-Esempio. Sarà possibile calcolare i costi di attuazione totali o specifici (€/abitante, €/km2, €/numero veicoli, €/km, €/numero di edifici pubblici, ecc) per pianificare gli investimenti della Roadmap della città;
Terza Sezione, si potranno individuare le forme di finanziamento e incentivazione Europee , Nazionali e Regionali utili a pianificare la copertura economica.
Quarta Sezione, comparazione degli indicatori (Ex Ante ed Ex Post) con altri in ambito nazionale ed internazionale.
Il miglioramento continuo degli indicatori sarà garantito da una struttura idonea ad implementare in modo agevole la logica Plan, Do, Check ed Act propria dei sistemi di gestione.
Improve Smart City sarà quindi un nuovo modo di lavorare e di fare politica perché diventerà nel tempo un ambiente di confronto, diffusione del know-how e monitoraggio continuo, che porterà tutti i decisori ad un impegno continuo verso la qualità della vita e dei servizi delle città.
La presentazione illustra un modello di governance per il soggetto amministrativo che deve progettare ed attuare i processi di trasformazione in una Smart City, ossia il Comune .
Nel tempo si sono affermate in Europa e nel Mondo visioni diverse e successive e modelli diversi .
Al modello tecnocratico digitale e fortemente tecnologico delle citta’ asiatiche si contrappone il modello dell’Unione Europea che prevede l’adozione di target di riduzione delle emissioni di CO2 nei settori energia, mobilita’ ed ICT attraverso i quali si migliora globalmente la vita dei cittadini.
In Italia si e’ sperimenta una “ via italiana alle smart cities “ , e la ricerca di un modello condiviso che esalti le tradizioni e specificita’ culturali, sociali ed ambientali ed sia orientato a sviluppare servizi smart in tutti i domini della vita sociale, con particolare attenzione agli aspetti dell’inclusione sociale e dell’efficienza dei servizi pubblici , ossia un modello “people centred “ .
Fondamentale e’ la capacita’ del Comune di costruire una Vision condivisa con la Citta’ e di adottare una conseguente pianificazione strategica , un Master Plan che costituisca il frame di riferimento per cittadini e stakeholders.
L’Amministrazione Comunale deve dotarsi di un apposito ufficio sia per il disegno del Master Plan che per il coordinamento dell’attuazione dello stesso , condotto da una figura professionale che ha gia’ le competenze di natura multidisciplinare e di project management necessarie , l’Energy Manager nominato, in considerazione della preminente importanza della ” smart energy “ nel progetto , che assume il ruolo di smart city designer .
Lo Smart City Designer individua nel Master Plan le tecnologie e le azioni funzionali alla Vision e ne governa i processi .
Resta aperto il problema del monitoring ossia di come misurare i risultati ottenuti dal progetto , nella prospettiva dell’obbligo delle Amministrazioni di dar conto ai cittadini del proprio operato, rendendo trasparenti e comprensibili all’esterno i programmi, i processi decisionali ed i risultati ottenuti , a conclusione di un rapporto di coprogettazione che vede cittadini e stakeholders partecipare sin dalla costruzione della Visione e delle pianificazioni strategiche .
Il monitoraggio del progetto, tramite sia KPIs operativi che di impatto e globali della qualita’ urbana e del processo di trasformazione nella smart city , ossia gli standard di riferimento la cui ricerca e’ in corso da parte degli organismi normativi mondiali , puo’ essere attuato implementando una piattaforma di City monitoring o Urban Control Center della Citta’ “senziente”, in cui confluiscono i data sources , e sono processati mediante strumenti di analisi predittiva e support decision systems per l’Energy Manager e l’Amministrazione .
L’idea di Progetto dal titolo Improve Smart City, presentata al Concorso Scintille 2014 del CNI, è la realizzazione di un portale dinamico integrato con i sevizi di Cloud Computing, che ha lo scopo di accelerare la transizione delle città allo standard delle Smart City.
L’esigenza specifica nasce dalla recente pubblicazione del nuovo STANDARD ISO 37120:2014, che contiene le misure chiave per valutare la fornitura di servizi di una città e la qualità della vita dei suoi abitanti.
Nelle sezioni back end e front-end del portale opereranno: Ministeri di cui uno di coordinamento –MISE; Regioni; Città; imprese; consulenti.
Gli elementi principali della sitemap sono:
Prima Sezione, realizzata per inserire tutti i dati utili a determinare i diversi indicatori richiesti dalla ISO 37120:2014 utili a definire la baseline o punto di partenza. La baseline potrà essere confrontata con le altre città (per numero di abitanti, regione confrontata con le migliori per indicatore assoluto o parziale);
Seconda Sezione, si potranno individuare e scegliere (in modalità carrello) interventi proposti da bandi, Università, Enti di Ricerca, imprese di settore o con altre buone pratiche di Città-Esempio. Sarà possibile calcolare i costi di attuazione totali o specifici (€/abitante, €/km2, €/numero veicoli, €/km, €/numero di edifici pubblici, ecc) per pianificare gli investimenti della Roadmap della città;
Terza Sezione, si potranno individuare le forme di finanziamento e incentivazione Europee , Nazionali e Regionali utili a pianificare la copertura economica.
Quarta Sezione, comparazione degli indicatori (Ex Ante ed Ex Post) con altri in ambito nazionale ed internazionale.
Il miglioramento continuo degli indicatori sarà garantito da una struttura idonea ad implementare in modo agevole la logica Plan, Do, Check ed Act propria dei sistemi di gestione.
Improve Smart City sarà quindi un nuovo modo di lavorare e di fare politica perché diventerà nel tempo un ambiente di confronto, diffusione del know-how e monitoraggio continuo, che porterà tutti i decisori ad un impegno continuo verso la qualità della vita e dei servizi delle città.
Le slide affrontano la tematica di Milano Smart City evidenziandone progetti particolarmente esplicativi e sottolineando punti di forza e problematiche.
- Cos'è una Smart City?
- Milano Smart City
- Milano e le città italiane
- Milano e le città del mondo
Presentazione a supporto dell'intervento di Raffaele Gareri (Direttore dipartimento Trasformazione digitale Comune
di Roma) al convegno "L’evoluzione delle norme
sulla qualità della formazione" tenutosi il 13 febbraio 2020 presso Confcommercio
[Conferenza ASITA 2013] INFRASTRUTTURE DI DATI TERRITORIALI INNOVATIVE PER CI...Eugenio Minucci
Conferenza ASITA 2013, 5-7 novembre 2013 - Presentazione delle relazioni del panel "Infrastrutture di Dati Territoriali Innovative per Città Intelligenti Spatially Enabled. Sessione Plenaria a cura del Consiglio Scientifico di Asita e di Stati Generali dell'Innovazione
Presentazione di Marco Mena, Director Between e responsabile Smart City Index, al workshop "SmartCities&Communities: I patti per le Città" organizzato dal progetto Capacity SUD a Bari il 20 settembre 2014.
Alfonso Damiano (Università di Cagliari) Tecnologie ICT per le reti intelligenti di energia - evoluzione dei sistemi di distribuzione elettrica, anche con riferimento alla situazione della Regione; smart grid, micro grid e virtual power plant; stato della ricerca nel settore; potenzialità offerte dall'integrazione tra sistema elettrico e sistema della mobilità; reti intelligenti in una visione di smart city.
Workshop organizzato dal CRS4 nell'ambito della Collana di seminari per la valorizzazione e trasferimento dei risultati della Ricerca.
Il percorso verso la smart city: il punto di vista dell'Osservatorio nazional...Mauro Savini
Stato dell'arte delle politiche nazionali e del contesto dei Comuni italiani in ottica smart city e analisi dell'Osservatorio nazionale ANCI sulle azioni intraprese dai Comuni aderenti
L’idea di Progetto dal titolo Improve Smart City presentata il 24 Agosto 2014 al Concorso Scintille 2014 del CNI, è la realizzazione di un portale dinamico integrato con i sevizi di Cloud Computing, che ha lo scopo di accelerare la transizione delle città allo standard delle Smart City.
L’esigenza specifica nasce dalla recente pubblicazione del nuovo STANDARD ISO 37120:2014, che contiene le misure chiave per valutare la fornitura di servizi di una città e la qualità della vita dei suoi abitanti.
Nelle sezioni back end e front-end del portale opereranno: Ministeri di cui uno di coordinamento –MISE; Regioni; Città; imprese; consulenti.
Gli elementi principali della sitemap sono:
Prima Sezione, realizzata per inserire tutti i dati utili a determinare i diversi indicatori richiesti dalla ISO 37120:2014 utili a definire la baseline o punto di partenza. La baseline potrà essere confrontata con le altre città (per numero di abitanti, regione confrontata con le migliori per indicatore assoluto o parziale);
Seconda Sezione, si potranno individuare e scegliere (in modalità carrello) interventi proposti da bandi, Università, Enti di Ricerca, imprese di settore o con altre buone pratiche di Città-Esempio. Sarà possibile calcolare i costi di attuazione totali o specifici (€/abitante, €/km2, €/numero veicoli, €/km, €/numero di edifici pubblici, ecc) per pianificare gli investimenti della Roadmap della città;
Terza Sezione, si potranno individuare le forme di finanziamento e incentivazione Europee , Nazionali e Regionali utili a pianificare la copertura economica.
Quarta Sezione, comparazione degli indicatori (Ex Ante ed Ex Post) con altri in ambito nazionale ed internazionale.
Il miglioramento continuo degli indicatori sarà garantito da una struttura idonea ad implementare in modo agevole la logica Plan, Do, Check ed Act propria dei sistemi di gestione.
Improve Smart City sarà quindi un nuovo modo di lavorare e di fare politica perché diventerà nel tempo un ambiente di confronto, diffusione del know-how e monitoraggio continuo, che porterà tutti i decisori ad un impegno continuo verso la qualità della vita e dei servizi delle città.
La presentazione illustra un modello di governance per il soggetto amministrativo che deve progettare ed attuare i processi di trasformazione in una Smart City, ossia il Comune .
Nel tempo si sono affermate in Europa e nel Mondo visioni diverse e successive e modelli diversi .
Al modello tecnocratico digitale e fortemente tecnologico delle citta’ asiatiche si contrappone il modello dell’Unione Europea che prevede l’adozione di target di riduzione delle emissioni di CO2 nei settori energia, mobilita’ ed ICT attraverso i quali si migliora globalmente la vita dei cittadini.
In Italia si e’ sperimenta una “ via italiana alle smart cities “ , e la ricerca di un modello condiviso che esalti le tradizioni e specificita’ culturali, sociali ed ambientali ed sia orientato a sviluppare servizi smart in tutti i domini della vita sociale, con particolare attenzione agli aspetti dell’inclusione sociale e dell’efficienza dei servizi pubblici , ossia un modello “people centred “ .
Fondamentale e’ la capacita’ del Comune di costruire una Vision condivisa con la Citta’ e di adottare una conseguente pianificazione strategica , un Master Plan che costituisca il frame di riferimento per cittadini e stakeholders.
L’Amministrazione Comunale deve dotarsi di un apposito ufficio sia per il disegno del Master Plan che per il coordinamento dell’attuazione dello stesso , condotto da una figura professionale che ha gia’ le competenze di natura multidisciplinare e di project management necessarie , l’Energy Manager nominato, in considerazione della preminente importanza della ” smart energy “ nel progetto , che assume il ruolo di smart city designer .
Lo Smart City Designer individua nel Master Plan le tecnologie e le azioni funzionali alla Vision e ne governa i processi .
Resta aperto il problema del monitoring ossia di come misurare i risultati ottenuti dal progetto , nella prospettiva dell’obbligo delle Amministrazioni di dar conto ai cittadini del proprio operato, rendendo trasparenti e comprensibili all’esterno i programmi, i processi decisionali ed i risultati ottenuti , a conclusione di un rapporto di coprogettazione che vede cittadini e stakeholders partecipare sin dalla costruzione della Visione e delle pianificazioni strategiche .
Il monitoraggio del progetto, tramite sia KPIs operativi che di impatto e globali della qualita’ urbana e del processo di trasformazione nella smart city , ossia gli standard di riferimento la cui ricerca e’ in corso da parte degli organismi normativi mondiali , puo’ essere attuato implementando una piattaforma di City monitoring o Urban Control Center della Citta’ “senziente”, in cui confluiscono i data sources , e sono processati mediante strumenti di analisi predittiva e support decision systems per l’Energy Manager e l’Amministrazione .
L’idea di Progetto dal titolo Improve Smart City, presentata al Concorso Scintille 2014 del CNI, è la realizzazione di un portale dinamico integrato con i sevizi di Cloud Computing, che ha lo scopo di accelerare la transizione delle città allo standard delle Smart City.
L’esigenza specifica nasce dalla recente pubblicazione del nuovo STANDARD ISO 37120:2014, che contiene le misure chiave per valutare la fornitura di servizi di una città e la qualità della vita dei suoi abitanti.
Nelle sezioni back end e front-end del portale opereranno: Ministeri di cui uno di coordinamento –MISE; Regioni; Città; imprese; consulenti.
Gli elementi principali della sitemap sono:
Prima Sezione, realizzata per inserire tutti i dati utili a determinare i diversi indicatori richiesti dalla ISO 37120:2014 utili a definire la baseline o punto di partenza. La baseline potrà essere confrontata con le altre città (per numero di abitanti, regione confrontata con le migliori per indicatore assoluto o parziale);
Seconda Sezione, si potranno individuare e scegliere (in modalità carrello) interventi proposti da bandi, Università, Enti di Ricerca, imprese di settore o con altre buone pratiche di Città-Esempio. Sarà possibile calcolare i costi di attuazione totali o specifici (€/abitante, €/km2, €/numero veicoli, €/km, €/numero di edifici pubblici, ecc) per pianificare gli investimenti della Roadmap della città;
Terza Sezione, si potranno individuare le forme di finanziamento e incentivazione Europee , Nazionali e Regionali utili a pianificare la copertura economica.
Quarta Sezione, comparazione degli indicatori (Ex Ante ed Ex Post) con altri in ambito nazionale ed internazionale.
Il miglioramento continuo degli indicatori sarà garantito da una struttura idonea ad implementare in modo agevole la logica Plan, Do, Check ed Act propria dei sistemi di gestione.
Improve Smart City sarà quindi un nuovo modo di lavorare e di fare politica perché diventerà nel tempo un ambiente di confronto, diffusione del know-how e monitoraggio continuo, che porterà tutti i decisori ad un impegno continuo verso la qualità della vita e dei servizi delle città.
Le slide affrontano la tematica di Milano Smart City evidenziandone progetti particolarmente esplicativi e sottolineando punti di forza e problematiche.
- Cos'è una Smart City?
- Milano Smart City
- Milano e le città italiane
- Milano e le città del mondo
Presentazione a supporto dell'intervento di Raffaele Gareri (Direttore dipartimento Trasformazione digitale Comune
di Roma) al convegno "L’evoluzione delle norme
sulla qualità della formazione" tenutosi il 13 febbraio 2020 presso Confcommercio
[Conferenza ASITA 2013] INFRASTRUTTURE DI DATI TERRITORIALI INNOVATIVE PER CI...Eugenio Minucci
Conferenza ASITA 2013, 5-7 novembre 2013 - Presentazione delle relazioni del panel "Infrastrutture di Dati Territoriali Innovative per Città Intelligenti Spatially Enabled. Sessione Plenaria a cura del Consiglio Scientifico di Asita e di Stati Generali dell'Innovazione
Presentazione di Marco Mena, Director Between e responsabile Smart City Index, al workshop "SmartCities&Communities: I patti per le Città" organizzato dal progetto Capacity SUD a Bari il 20 settembre 2014.
Alfonso Damiano (Università di Cagliari) Tecnologie ICT per le reti intelligenti di energia - evoluzione dei sistemi di distribuzione elettrica, anche con riferimento alla situazione della Regione; smart grid, micro grid e virtual power plant; stato della ricerca nel settore; potenzialità offerte dall'integrazione tra sistema elettrico e sistema della mobilità; reti intelligenti in una visione di smart city.
Workshop organizzato dal CRS4 nell'ambito della Collana di seminari per la valorizzazione e trasferimento dei risultati della Ricerca.
Il percorso verso la smart city: il punto di vista dell'Osservatorio nazional...Mauro Savini
Stato dell'arte delle politiche nazionali e del contesto dei Comuni italiani in ottica smart city e analisi dell'Osservatorio nazionale ANCI sulle azioni intraprese dai Comuni aderenti
MBM Course Details | by Tribhuvan UniversityHem Pokhrel
This document is a property of Tribhuvan University Central Department of Management. You can download it from official website of Central Department here - http://fomcdmtu.edu.np/introduction-master-of-business-management-2/
Program Highlights- Master of Business Management (MBM)
-First advanced business management degree
-Semester system
-Research based management degree
-Practical based skill development program
-Commitment of highly experienced faculty of management
-Designed according to the need of the country and the international trend in management education.
-Student centered teaching-learning method
-World-wide acceptable curricular structure
-Blend of MBA and MBS program
-Sectoral Excellence
See more at: http://edusanjal.com/course/master-of-business-management-mbm-tribhuvan-university#sthash.811bgJAL.dpuf
Eligibility
BBS, BBA or equivalent in any discipline with a minimum score of second division marks. The total fee of MBM in Shanker Dev Campus is Nrs. 198,000
See more at: http://edusanjal.com/course/master-of-business-management-mbm-tribhuvan-university#sthash.811bgJAL.dpuf
Included
SLEPT FACTORS
Social and legal factors
Economic and competitive factors
Political factors
E-government
Technological innovation and technology assessment
E-commerce and globalization
SHORT TERMS RELATED TO ECOMMERCE
REFERENCES: E-Business and E-Commerce Management Strategy, Implementation and Practice by Dave Chaffey
Smart City: i temi e le idee per la città del futuro Etna Hitech_corso ISVI 2...Etna Hitech
Le smart cities sono al centro della programmazione europea 2014-2020. E’ nella città, infatti che nasce la democrazia, si concentra il 70% della popolazione europea e viene prodotto il 75% del PIL dell’Unione. Allo stesso tempo il contesto urbano intensifica la generazione di un maggior numero di casi di povertà, esclusione sociale, difficoltà di accesso ai servizi pubblici e fenomeni di congestione e inquinamento che incidono negativamente sulla qualità della vita.
La strategia Europe 2020 per lo sviluppo di progetti intelligenti nelle città del continente identifica le aree di intervento prioritarie, che abbracciano i 3 grandi obiettivi di sviluppo: economico, ambientale e sociale. Smart Urbs e-Government Platform realizzata nell’ambito del progetto MIUR Smart Cities PRISMA e in fase di sperimentazione presso il Comune di Catania, è un esempio virtuoso di applicazione di soluzioni di intervento per la realizzazione di una città intelligente. Smart Urbs infatti abbraccia con applicazioni innovative i temi del decoro urbano, della mobilità e dei servizi sociali.
Per poter funzionare in modo efficiente e partecipativo le soluzioni smart promosse a livello europeo necessitano dell’ottimizzazione dell’utilizzo dei dati pubblici. Siamo circondati da dati e informazioni che spesso non sono accessibili a chiunque, ma solo alle amministrazioni e agli enti che le ricevono e archiviano, anche se appartengono a tutti. L’efficiente utilizzo del paradigma Open Data prevede una ristrutturazione dei processi di condivisione dei dati tra amministrazioni ed enti, in modo tale che possa essere possibile, non solo avere accesso a questi dati ma anche rielaborarli ed analizzarli. Attività queste che possono generare nuove applicazioni pratiche, stimolare l’innovazione, gli investimenti e di conseguenza nuovi posti di lavoro e benessere sociale.
Per favorire l’accesso e l’utilizzo dei dati è quindi necessaria una riorganizzazione dei processi secondo lo standard di Business Process Management.
Premio forumpa2017 - Documento Progetto MUSICAValerio Summo
MUSICA (Monitoraggio Urbano attraverso Soluzioni Innovative per Città Agili)
Realizzazione di un Urban Control Center: Sistema innovativo di monitoraggio urbano nell’ambito della strategia di Bari Smart City.
Between, che da 10 anni effettua un monitoraggio sistematico della diffusione dell’ICT (dalla banda larga alle piattaforme di servizi digitali), ha creato lo Smart City Index, un ranking di tutti i 116 Comuni capoluogo di provincia “primari” individuati dall’ISTAT, basato su tre elementi distintivi:
1. Misura quello che c’è di Smart nelle città, già disponibile per i cittadini, e non solo i progetti o i dati di struttura e qualità della vita;
2.Deriva i dati principalmente da indagini ad hoc effettuate direttamente da Between; utilizza quindi dati originali, a
completamento di dati ufficiali di fonte istituzionale (ISTAT, MIUR, ecc.);
3. Va a coprire una vasta gamma di aree tematiche, dalle infrastrutture a banda larga ai servizi digitali (mobilità, scuola, sanità, ecc.), fino agli indicatori relativi allo sviluppo sostenibile delle città (Mobilità Alternativa, Energie Rinnovabili, Efficienza Energetica e gestione delle Risorse Naturali: aria, acqua, rifiuti).
Lo Smart City Index è uno strumento dinamico che deve crescere e svilupparsi seguendo la crescita e lo sviluppo delle innovazioni.
Presentazione a supporto dell'intervento di Tundo al workshop "Sostenibilità in edilizia: stato dell'arte e prospettive future" del 12 maggio 2022 ore 14:30 Bari
Presentazione di Adriana Agrimi, Dirigente del Servizio Ricerca Industriale e Innovazione della Regione Puglia al workshop "SmartCities&Communities: I patti per le Città" organizzato dal progetto Capacity SUD a Bari il 20 settembre 2014.
FORUM ICT, Fondazione CUOA, Vicenzaq 8 maggio2013
Between
Misurare, finanziare e realizzare la Smart City
1. Risultati della ricerca “Vicenza+Smart”
2. Come finanziare la Smart City
3. Come possono le città intraprendere un percorso virtuoso
Il Piano Triennale 2019-2021 e le azioni per la digitalizzazione della caten...Teresa Alvaro
Tra le linee di azione del Piano Triennale per l’informatica nella PA 2019-2021 sono previste la definizione operativa del modello e lo sviluppo della Smart Landscape Platform a disposizione delle Amministrazioni che intendano avviare un percorso di smartness per la propria area di competenza.
(Per approfondire consulta il paragrafo 10.2 Smart Landscape: verso un nuovo modello di smart community del Piano Triennale per l'informatica nella Pubblica Amministrazione 2019-2021)
1. I
l sito dell’Esposizione Universale “Expo Mi-
lano 2015” si propone di essere una fine-
stra su quelle che saranno le città del futu-
ro prossimo: le Smart City. Il sito sarà organiz-
zato in cinque livelli di infrastrutture progettate in
modo integrato e dotate di tecnologie “smart”,
ovvero capaci di offrire servizi migliori, più ac-
cessibili e più numerosi rispetto alle tecnologie
tradizionali.
Expo Milano 2015 si è dunque posta l’obiettivo di
soddisfare i bisogni dei cittadini, utilizzando le ri-
sorse in modo razionale e garantendo uno svilup-
po sostenibile: in altre parole, offrire servizi (smart)
più efficaci e utilizzabili, maggiormente sostenibili
ed energeticamente efficienti.
Valutare se e come le tecnologie del sito di Expo
Milano 2015 riescano a garantire il conseguimen-
to di questi obiettivi richiede di individuare le tec-
nologie che abilitano servizi “smart” e valutarne la
sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
Per questo RSE (Ricerca sul Sistema Energetico
SpA) ha sviluppato un nuovo paradigma di anali-
si: la Smartainability®.
Lo scopo di Smartainability® [1] è quello di misu-
rare, con l’ausilio di parametri quantitativi e/o qua-
litativi, come e quanto una città possa risultare più
sostenibile grazie all’impiego e all’integrazione di
tecnologie innovative in maniera “smart”. Lo svi-
luppo della metodologia ha preso le mosse dal ca-
so-studio di Expo Milano 2015, per poi essere am-
pliata e replicata ad altri “grandi eventi” e a conte-
sti più estesi e complessi, quali una città intera.
Le Smart City
Il concetto di Smart City nasce al principio degli
anni ’90, sulla scia delle enormi possibilità di tra-
sformazione delle abitudini sociali introdotte dalla
diffusione delle tecnologie informatiche. L’origine
della definizione è di matrice industriale, viene co-
niata in seno alle multinazionali americane della te-
lecomunicazione e, nelle sue prime formulazioni,
individua nel diffondersi dei processi di automazio-
ne una chiave di volta per il miglioramento della
qualità della vita globale. Col passare degli anni, l’i-
dea di città intelligente si sposta progressivamente
dalla qualità della comunicazione alla qualità della
vita globale. I nuovi obiettivi sono le fonti di ener-
gia, la qualità dell’ambiente e dei servizi, l’accessi-
bilità alla conoscenza, il controllo della criminalità,
lo sviluppo dell’interesse privato verso la cosa
pubblica, in un’ottica di democrazia sempre più
partecipata. Si tratta quindi di obiettivi ascrivibili al
concetto più ampio di sviluppo sostenibile che,
sempre in ultima analisi, rappresenta lo scopo fi-
nale della transizione verso le Smart City.
A causa della necessità di individuare gli elemen-
ti che permettono di fornire smartness alle città, si
sono sviluppate teorie, schemi, griglie di elemen-
ti indicatori attraverso cui definire (e quantificare)
20
AEIT • numero 3
Smartainability®:
sostenibilità delle
Smart City
Per valutare se le Smart City
- grazie all’uso di tecnologie
innovative - riescano a garan-
tire una maggiore sostenibi-
lità, RSE ha sviluppato la me-
todologia Smartainability®. La
realizzazione del sito di Expo
Milano 2015, che si pone
come modello di Smart City,
è stata l’occasione per svilup-
pare la metodologia
Pierpaolo Girardi, Antonio Negri, Andrea Temporelli RSE SpA - Gloria Zavatta Expo 2015 SpA
2. gli standard rappresentativi di quella che dovreb-
be essere una città smart. Fra i molti possibili ap-
procci metodologici al successivo concetto di
Smart City, il primo, e il più seguito, è quello ela-
borato dal Politecnico di Vienna, in collaborazio-
ne con l’Università di Lubiana e il Politecnico di
Delft (www.smart-cities.eu).
Il sistema prevede la definizione di sei argomenti di
indagine lungo i quali misurare il grado di evoluzio-
ne delle aggregazioni urbane verso gli obiettivi del
modello di smartness. I sei argomenti principali e i
loro sottoinsiemi, così come presentati sul sito, so-
no riportati in Figura 1 [2]. Al di sotto di questo
schema vi sono 74 indicatori specifici che indaga-
no con maggior dettaglio le caratteristiche di smart-
ness delle città analizzate. Lo schema così costitui-
to è stato utilizzato per stilare, per ognuno dei sei
macro-argomenti, una classifica del livello di smart-
ness di 70 città europee di media dimensione.
Una Smart City per essere tale deve essere dota-
ta di adeguate tecnologie, all’avanguardia e so-
stenibili, per consentire una gestione ottimale del-
la stessa da parte dei cittadini che la abitano. L’o-
biettivo principale di un simile distretto urbano è
di migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti
(migliore accesso ai servizi, più sicurezza, mag-
giore qualità ambientale) attraverso l’utilizzo di ta-
li strumenti.
Nella Tabella 1 si riportano le principali tecnologie
che dovrebbero essere presenti in una città per
abilitare tutte le funzionalità e i benefici tipici di
una Smart City. La descrizione più approfondita
delle tecnologie sotto riportate è contenuta nel
rapporto di RdS 14001790 [1]. Le informazioni ri-
portate derivano dalla consultazione di documen-
ti tecnici1 e siti on line2 di iniziative, fondazioni e
attività legate al tema delle Smart City.
Expo Milano 2015
marzo 2015
21
• Innovative spirit
• Entrepreneurship
• Economic image & trademarks
• Productivity
• Flexibility of labour market
• International embeddedness
• Ability to transform
SMART ECONOMY
(Competitiveness)
• Level of qualification
• Affinity to life long learning
• Social and ethnic plurality
• Flexibility
• Creativity
• Cosmopolitanism/Open-mindedness
• Participation in public life
SMART PEOPLE
(Social and Human Capital)
• Attractivity of natural conditions
• Pollution
• Environmental protection
• Sustainable resource management
SMART ENVIRONMENT
(Natural resources)
• Cultural facilities
• Health conditions
• Individual safety
• Housing quality
• Education facilities
• Touristic attractivity
• Social cohesion
SMART LIVING
(Quality of life)
• Participation in decision-making
• Public and social services
• Transparent governance
• Political strategies & perspectives
SMART GOVERNANCE
(Participation)
• Local accessibility
• (Inter-)national accessibility
• Availability of ICT-infrastructure
• Sustainable, innovative and safe transport systems
SMART MOBILITY
(Transport and ICT)
Figura 1
Schema degli indicatori generali per le Smart City, tratto da Ranking of European medium-sized cities. Final report, Centre of Regional
Science [2]
ππ
1 Integrating ICT into Sustainable Local Policies (A. Caperna, 2010), Fi-
ber-Optic Communication Systems (G.P. Agrawal, 2002).
2 Fondazione Torino Smart City: www.torinosmartcity.it; Enel: www.enel.
com/reti_intelligenti; Selex ES: www.selex-es.com; Cisco: www.cisco.com
3. Oltre a questi ambiti è da notare lo sviluppo re-
cente di tecnologie inerenti il controllo e la ridu-
zione dei consumi energetici degli edifici.
La Smartainability®
Smartainability - termine risultante dall’unione di
Smartness e Sustainability - utilizza, con gli op-
portuni sviluppi e aggiustamenti, strumenti e indi-
catori desunti da due preesistenti metodologie,
ovvero Guidelines for conducting a cost-benefit
analysis of Smart Grid projects [3] (uno studio
condotto dal JRC Centro Comune di Ricerca del-
la Commissione Europea, per la valutazione della
smartness di reti intelligenti di distribuzione di
energia elettrica), e Smart Cities - Ranking of Eu-
ropean medium-sized cities [2] (una ricerca svi-
luppata nell’ambito del progetto European smart
cities per la valutazione delle Smart City europee).
Dallo studio del JRC [3], Smartainability® ha deri-
vato l’impiego delle matrici “Asset - Funzionalità -
Benefici”, per condurre l’esame delle tecnologie.
Lo scopo è di identificare le funzionalità (servizi)
abilitate da uno o più “asset” tecnologici; le funzio-
nalità consentono di ottenere determinati benefici,
che sono analizzati attraverso opportuni indicatori
di prestazione (Key Performance Indicators - KPI).
Considerando il singolo layer infrastrutturale o
gruppo di tecnologie, il metodo è strutturato co-
me segue:
•• si individuano gli asset che lo compongono;
•• si identificano le funzionalità abilitate dal progetto;
•• inserendo asset e funzionalità in una tabella a
doppia entrata si individuano quali funzionalità
sono attivate dagli asset che compongono il
progetto;
•• dopo aver identificato le funzionalità abilitate
nel punto precedente, si procede a individuare i
potenziali benefici generati da ciascuna di esse;
•• inserendo funzionalità e benefici in un’altra ta-
bella a doppia entrata si procede come per il
caso precedente; considerando ciascuna fun-
zionalità si deve comprendere come questa, da
sola o in sinergia con altre funzionalità, possa
generare dei benefici;
•• i benefici vengono organizzati e classificati se-
condo ambiti di analisi che ricalcano, adattan-
doli al caso in esame, quelli individuati per la
smartness delle città [2];
•• identificati i benefici, segue la procedura per la
loro quantificazione mediante l’individuazione
di adeguati KPI;
•• si realizza una tabella a doppia entrata con be-
nefici e KPI e si procede alla compilazione del-
la stessa come per le precedenti;
•• si quantificano i KPI adottando un approccio di
ciclo di vita (Life Cycle Assessment - LCA).
Applicazione
al sito di Expo Milano 2015
La metodologia Smartainability® è stata applica-
ta al sito di Expo Milano 2015, preso come caso
studio grazie alla collaborazione con la società
Expo 2015 SpA nel quadro di una convenzione
appositamente stipulata tra le parti.
22
AEIT • numero 3
Tabella 1 - Principali tecnologie generalmente presenti in una Smart City
Ambito Tecnologie
Fibra ottica di ultima generazione con velocità di rete di almeno 100 Mbps
Rete mobile integrata 2G/3G/4G
ICT Alta densità di copertura Wi-Fi (outdoor e indoor)
Comunicazioni satellitari
Cloud computing
Sistema di distribuzione di energia elettrica smart
Smart grid Illuminazione intelligente con sensori di presenza o di radiazione solare
Punti di ricarica elettrica
Veicoli elettrici
Auto e bici condivise
Mobilità
Sistemi di comunicazione orari dei mezzi di trasporto
Sistemi di comunicazione della disponibilità dei mezzi in condivisione
Sistemi di comunicazione della disponibilità dei punti di ricarica elettrica
Infomobilità
Rete TETRA dedicata, per le comunicazioni degli addetti all’ordine e alla sicurezza
Sistemi di videosorveglianza
Altri ambiti Sistemi di allarme (rilevatori di fumo e di incendi)
Sistemi di bigliettazione e pagamenti elettronici
Chioschi e punti informativi
4. Expo Milano 2015
La creazione di un sito ex novo, infatti, ha reso
certamente più semplice verificare le ricadute
delle scelte effettuate, sia rispetto all’uso di tec-
nologie standard sia rispetto a realtà più com-
plesse, dove la penetrazione delle nuove tecnolo-
gie non può essere così pervasiva.
Per valutare le soluzioni adottate in Expo Milano
2015 si è stimato prioritario considerare degli am-
biti di analisi in cui strutturare l’insieme dei bene-
fici prevedibili. Dalla ricerca Smart Cities -
Ranking of European medium-sized cities sono
stati selezionati i seguenti ambiti:
- Environment (ad es., emissioni di inquinanti in
atmosfera o produzione di rifiuti);
- Economy (ossia i costi di investimento o di ge-
stione, oppure la maggiore qualità e affidabilità
dei servizi offerti);
- Energy (l’energia risparmiata, l’utilizzo di fonti
rinnovabili);
- Living (inteso come miglioramento della qualità
della vita delle persone).
L’attività condotta nell’ambito dei progetti finan-
ziati dal Fondo “Ricerca per il Sistema Elettrico
Nazionale” (Decreto del Ministro per lo Sviluppo
Economico, 9 novembre 2012) nel periodo 2013-
14 ha consentito l’analisi delle tecnologie relative
a tre dei cinque layer tecnologici della manifesta-
zione Expo Milano 2015: Layer 1 - Smart Building
and Smart Energy, Layer 2 - Telecommunications
and IT Systems, Layer 5 - Services (quest’ultimo
limitatamente alle tecnologie per la mobilità). I pri-
mi due livelli (Layer) costituiscono il cuore infra-
strutturale della smartness del sito di Expo, sen-
za i quali nessuno dei servizi avanzati che saran-
no proposti a visitatori ed espositori sarebbe pen-
sabile. L’infrastruttura del Layer 5 di Expo Milano
2015 è formata da tutte le tecnologie che servo-
no per erogare i servizi dedicati ai visitatori della
manifestazione.
Il Layer 1 di Expo Milano 2015 è formato da tutte
le tecnologie e gli asset che costituiscono la
Smart Grid presente sul sito della manifestazione.
Enel (Smart Energy and Light Solutions Partner)
fornisce la maggior parte delle tecnologie di que-
sto layer, ossia asset all’avanguardia per la ge-
stione e la distribuzione dell’energia elettrica al-
l’interno del sito della manifestazione e per l’illu-
minazione dell’intera area espositiva e delle aree
esterne ai padiglioni.
La distribuzione di energia elettrica all’interno di
Expo Milano 2015 è garantita dalla presenza di di-
versi dispositivi che, integrati in un unico sistema,
permettono di gestire la rete elettrica in maniera
avanzata. La soluzione è costituita da numerosi
asset che insieme abilitano diverse funzionalità
smart. La rete progettata da Enel prevede che la
stessa venga gestita normalmente in assetto ma-
gliato e ciò permette di migliorare la qualità del
servizio e aumentare la sicurezza dell’impianto e
degli utenti. Nel caso in cui si verifichi un malfun-
zionamento sulla rete di distribuzione, l’innovativo
sistema di protezione interviene in maniera auto-
matica, permettendo di isolare il tronco di rete af-
fetto da guasto senza che l’utente finale percepi-
sca il disservizio. La presenza di smart meter (con-
tatori intelligenti), unitamente a un sistema di con-
trollo e gestione dell’energia, consente di ottimiz-
zare e monitorare i consumi elettrici all’interno dei
padiglioni in tempo reale in modo da poterli gesti-
re al meglio. Infatti, il sistema di monitoraggio e
gestione è consultabile tramite piattaforma web
utilizzando un qualsiasi dispositivo collegato a In-
ternet (monitor, personal computer, tablet,
smartphone). Rispetto a una struttura tradizionale
capace di offrire gli stessi servizi, la configurazio-
ne ad anello chiuso della rete di distribuzione del-
l’energia consente di ridurre anche la posa di ca-
vi. Per il caso specifico di Expo Milano 2015 tale
riduzione è stata stimata intorno ai 5 km. Tutto ciò
si traduce in un risparmio di materiale e conse-
guenti consumi energetici di produzione dei cavi
di distribuzione di energia elettrica.
L’illuminazione esterna ai padiglioni e della piastra
espositiva è effettuata mediante corpi illuminanti a
LED. Tale tecnologia rappresenta la soluzione a
più elevata efficienza energetica, con conseguen-
te minimizzazione delle emissioni inquinanti. Inol-
tre, un sistema di telecontrollo e telegestione per-
mette la regolazione del funzionamento degli im-
pianti di illuminazione e dei singoli corpi illuminan-
ti della piastra, in funzione del reale utilizzo e del-
le esigenze di ogni singolo ambito. Il sistema di te-
lecontrollo consente inoltre di individuare possibi-
li guasti e intervenire in breve tempo.
Le tecnologie fornite, Smart Grid e sistema di illu-
minazione outdoor di piastra e padiglioni esposi-
tivi, a parità di prestazioni sono meno energivore
se confrontate con le rispettive tecnologie tradi-
zionali. Tutto ciò si traduce in minore consumo di
energia, con conseguente riduzione di emissioni
inquinanti e minori costi economici. Inoltre, grazie
alla capacità della rete di integrare in maniera ot-
timale l’energia prodotta da fonti rinnovabili, dimi-
nuisce la dipendenza e il consumo di energia ge-
nerata da fonti fossili. Confrontando le prestazio-
ni delle tecnologie smart con le rispettive tradizio-
nali, si sono ottenuti per il layer “energia” i risulta-
ti di Tabella 2.
marzo 2015
23
5. Il Layer 2 di Expo Milano 2015 è formato da tutte
le tecnologie e gli asset che abilitano funzionalità
di comunicazione e trasmissione di dati e infor-
mazioni all’interno della manifestazione e verso
l’esterno della stessa. I partner che forniscono la
maggior parte delle tecnologie di questo layer
sono Telecom Italia (Integrated Connectivity and
Services Partner), e Cisco (IP Networks and So-
lutions Partner).
Da un punto di vista del tutto generale, gli asset
messi a disposizione dai partner posso essere di-
visi in due gruppi: Rete fissa e mobile di trasmis-
sione dati, video e voce, che ne costituisce il cuo-
re, e Telepresence, ossia un’applicazione possibi-
le grazie alle prestazioni della rete di telecomuni-
cazioni installata, caratterizzata da un forte im-
patto di visibilità e da un grande potenziale sia di
diffusione che di benefici.
Come per la rete elettrica del partner Enel, anche
la rete magliata e ridondata di ultimissima gene-
razione di Telecom Italia non è ancora stata rea-
lizzata in nessun altro sito nazionale. A Expo Mi-
lano 2015 sarà presente una vasta rete in fibra
ottica che permetterà di raggiungere tutti gli edi-
fici del comprensorio. La fibra ottica garantisce
connettività fissa ad altissima velocità su di un
numero elevato di punti di accesso, elevata ca-
pacità di trasmissione per tutte le infrastrutture
wireless installate all’interno del sito, accesso di-
versificato dal comprensorio alla rete dati di Tele-
com Italia. La realizzazione ad anello della fibra
ottica in rete assicura la protezione dalle interru-
zioni accidentali, è possibile effettuare un moni-
toraggio continuo di tutto ciò che è connesso a
essa in modo da intervenire tempestivamente in
caso di necessità. La rete progettata è in grado
di adattarsi in tempo reale al traffico dati e al nu-
mero di utenti connessi, minimizzando i tempi di
attesa e i disservizi per gli utilizzatori. Quest’ulti-
mo aspetto si traduce in un’elevata Quality of Ex-
perience (intesa come percezione della qualità e
dei servizi disponibili via Internet) da parte degli
utilizzatori del servizio.
La copertura mobile presente in Expo Milano
2015 sarà garantita da una banda ultra larga e
dalla rete 4G. Quest’ultima è dimensionata appo-
sitamente per l’evento in quanto sarà più potente
della rete 4G che si installerà sul territorio nazio-
nale. Le tecnologie di accesso alle quali si punta
sono le evoluzioni del HSPA e del LTE andando a
realizzare una copertura integrata di queste tec-
nologie. All’interno dell’area espositiva saranno
presenti numerosi punti di accesso Wi-Fi (1.000
Access Point outdoor e circa 1.400 indoor) in mo-
do da permettere agli utenti di connettersi alla re-
te in modalità wireless.
Cisco inoltre fornisce un’applicazione chiamata
Energywise, la quale consente agli impianti e alle
operazioni IT di misurare e gestire l’utilizzo dell’e-
nergia per ottenere una riduzione dei consumi e
dei costi. Tale tecnologia adotta un approccio in-
telligente, basato sulla rete, consentendo di otti-
mizzare e controllare l’energia, influendo poten-
zialmente su qualsiasi dispositivo con alimenta-
zione. Utilizzando l’ampia portata della rete è pos-
sibile misurare, gestire e ridurre i requisiti energe-
tici della maggior parte dei dispositivi collegati a
essa. L’Energywise consente di ottenere consumi
energetici inferiori di circa il 10 ÷ 20% rispetto al
caso tradizionale, limitando così gli sprechi ed evi-
tando emissioni dannose per l’ambiente.
Le funzionalità smart, attivate dagli asset forniti,
generano benefici legati principalmente all’au-
mento della velocità di comunicazione di dati e
informazioni in tempo reale (che renderà la qualità
dei servizi web molto superiore alla media, in ra-
gione anche delle densità di accessi), alla diminu-
24
AEIT • numero 3
Tabella 2 - Quantificazione dei KPI relativi al Layer 1 di Expo Milano 2015: Smart Buildings and Smart Energy
Ambito KPI Quantificazione
Gas serra emessi
- 20.761 t di CO2-Eq
- 18.981 t di CO2 fossile
Environment Gas acidi emessi
- 34,31 t di NOx
- 60,29 t di SO2
Particolato emesso (PM10 e PM2,5)
- 5,19 t di PM10
- 3,92 t di PM2,5
Economy
Costi - 5.425.432 €
Variazione dei costi dovuta al numero e alla durata delle interruzioni del servizio - 58%
Energy
Energia consumata - 28.580 ÷ - 36.580 MWh
Energia utilizzata prodotta da fonti rinnovabili + 5%
Living
Numero interruzioni del servizio - 25%
Durata interruzioni del servizio - 45%
6. Expo Milano 2015
zione di emissioni inquinanti (dovute al minor
consumo di energia), alla sicurezza delle informa-
zioni e della rete che saranno meno esposte ad
attacchi cibernetici, i quali potrebbero generare
malfunzionamenti del sistema. La maggior velo-
cità e affidabilità della rete genera minori consumi
energetici, a parità di servizi offerti, rispetto a una
rete tradizionale. Questo permette di evitare l’e-
missione di inquinanti legati alla produzione del-
l’energia non consumata e consente di ottenere
un risparmio economico, sempre dovuto all’ener-
gia non consumata.
Il partner Cisco fornisce anche un sistema di tele-
presenza immersiva che permette di realizzare
una conferenza, un meeting, una riunione in mo-
dalità altamente realistica evitando spostamenti.
Le funzionalità smart attivate da questa tecnolo-
gia generano benefici ambientali (minori emissio-
ni per gli spostamenti), economici (risparmio di
denaro) e nell’ambito living (risparmio di tempo).
La riduzione delle emissioni ambientali è legata al
fatto che la tecnologia in esame permette di ri-
durre gli spostamenti delle persone. Evitare gli
spostamenti fisici degli utenti genera anche dei
benefici di natura economica, in termini di denaro
non investito per le trasferte e di aumento della
produttività delle riunioni e dei meeting in termini
di decisioni e soluzioni adottate
Come per le tecnologie presenti negli altri Layer,
anche per quelle del Layer 2 (rete di telecomuni-
cazione) si è operato un confronto delle presta-
zioni possibili, rispetto alle rispettive tecnologie
tradizionali. Nella Tabella 3 sono riassunti i risul-
tati ottenuti.
L’infrastruttura del Layer 5 di Expo Milano 2015
(Services) è formata da tutte le tecnologie che
servono per erogare i servizi dedicati ai visitatori
della manifestazione. I partner che forniscono la
maggior parte degli asset infrastrutturali di questo
layer sono Fiat Chrysler Automobiles (FCA) e
CNH Industrial (Sustainable Mobility Partner).
Fiat Chrysler Automobiles (FCA) e CNH Industrial -
Iveco Bus forniscono veicoli per la Mobilità soste-
nibile del personale di Expo 2015 SpA, delle dele-
gazioni dei Paesi espositori e dei visitatori lungo il
perimetro interno del sito della manifestazione.
Fiat Chrysler Automobiles (FCA) fornisce auto
elettriche (Fiat 500e) e auto multicombustibile (Fiat
500L a combustione di biometano o metano).
Le auto elettriche sono utilizzate esclusivamente
all’interno del ring perimetrale del sito espositivo
da parte del personale di Expo 2015 SpA.
Le auto multicombustibile, invece, costituiscono la
flotta di mezzi adibiti al trasporto delle delegazioni
dei circa 140 Paesi partecipanti alla manifestazio-
ne. Le auto multicombustibile fornite sono utilizza-
te in modalità car sharing da parte delle delegazio-
ni dei Paesi ed organizzazioni internazionali parte-
cipanti a Expo Milano 2015. Il car sharing delle 50
auto fornite permette di sostituire l’uso di un parco
mezzi pari a 1,5 volte il numero dei Paesi esposito-
ri presenti alla manifestazione (220 veicoli).
Sulle auto multicombustibile è prevista l’installa-
zione dell’applicazione Eco:Drive. Si tratta di un
software in grado di monitorare il comportamento
alla guida del conducente del mezzo, consigliando
stili di guida migliori per minimizzare il consumo di
carburante, ridurre le emissioni inquinanti, genera-
marzo 2015
25
Tabella 3 - Quantificazione dei KPI relativi al Layer 2 di Expo Milano 2015: Telecommunications and IT Systems
Ambito KPI Quantificazione
Gas serra emessi
- 702 t di CO2-Eq
- 653 t di CO2 fossile
Environment Gas acidi emessi
- 1,60 t di NOx
- 1,77 t di SO2
Particolato emesso (PM10 e PM2,5)
- 0,14 t di PM10
- 0,11 t di PM2,5
Economy Costi - 838.843 €
Energy Energia consumata - 836 MWh
Tempo risparmiato Alto
Numero di punti informativi Alto
Numero di attacchi cibernetici sventati Alto
Living Numero di utenti connessi in contemporanea Alto
Garanzia di disponibilità di servizi e applicazioni Alto
Aumento dell’efficacia delle decisioni +9,7%
Indice di visibilità Alto
7. re un risparmio di denaro. L’eco-driving rappresen-
ta un approccio per favorire il cambiamento com-
portamentale e ottenere i benefici sopra elencati.
Tutto ciò è possibile adottando modalità di guida
più efficienti, come accelerazioni lente e costanti,
cambi marcia al momento giusto, mantenimento di
una velocità moderata e il più possibile uniforme e
decelerazioni lente e costanti.
Infine, il partner CNH Industrial fornisce Autobus
Iveco Bus multicombustibile (Urbanway CNG a
combustione di biometano o metano) che garan-
tiscono gli spostamenti dei visitatori all’interno
del sito espositivo.
Al momento della redazione di questo documen-
to, è in corso il processo di certificazione per la
compensazione da metano a biometano del com-
bustibile utilizzato per i veicoli in esercizio in Ex-
po Milano 2015. Per questo motivo, per auto e
autobus multicombustibile l’analisi è realizzata
considerando l’utilizzo di biometano da parte dei
veicoli forniti, sia per la filiera dei combustibili sia
per le emissioni durante il funzionamento.
Confrontando le prestazioni dei veicoli forniti con
quelle di analoghi tradizionali, le motorizzazioni
permettono di ridurre le emissioni inquinanti du-
rante gli spostamenti, con conseguente diminu-
zione dei costi legati al carburante e di energia. Il
servizio di car sharing determina una diminuzione
della presenza di veicoli che consente di ridurre
anche il numero di stalli dedicati alle auto. Tutto
ciò si traduce in risparmio di emissioni inquinanti
e per la costruzione di parcheggi. I sistemi di eco-
driving permettono, grazie a indicazioni e sugge-
rimenti per migliorare le tecniche e gli stili di gui-
da, di ridurre consumi ed emissioni (Tabella 4).
Conclusioni
Grazie allo sviluppo della metodologia Smartaina-
bility® si è reso disponibile un approccio meto-
dologico che permette di misurare con dati quali-
quantitativi quanto una Smart City, o meglio le
tecnologie che rendono “smart” una città, contri-
buiscano ad accrescerne non solo l’efficienza
energetica ma anche la sostenibilità ambientale.
L’applicazione alla cittadella di Expo Milano
2015, prototipo di Smart City da greenfield, ha
permesso di testare la metodologia ma anche di
confermare i vantaggi in termini ambientali, so-
ciali ed economici che deriverebbero dallo svi-
luppo delle smart city.
Smartainability®, rispetto ad altre metodologie di
valutazione o classificazione di smart city, ha la
capacità di legare i benefici alle funzionalità e al-
le tecnologie che le abilitano, fornendo uno stru-
mento di valutazione ex ante che può essere di
reale supporto al conseguimento di obiettivi di ef-
ficienza energetica e ambientale delle aree urba-
ne, piuttosto che limitarsi a fotografare la situa-
zione attuale di una città senza fornire elementi
interpretativi.
26
AEIT • numero 3
Tabella 4 - Quantificazione dei KPI relativi alla mobilità sostenibile presente nei Layer 5 di Expo Milano 2015: Services
Ambito KPI Quantificazione
Gas serra emessi
- 132 t di CO2-Eq
- 370 t di CO2 fossile
Environment Gas acidi emessi
- 1,76E-01 t di NOx
- 2,60E-01 t di SO2
Particolato emesso (PM10 e PM2,5)
- 1,11E-02 t di PM10
- 1,73E-02 t di PM2,5
Economy Costi - 69.651 €
Energy
Energia primaria fossile consumata - 1.488 MWh
Energia utilizzata prodotta da fonti rinnovabili + 798%
Customer engagement Alto
Living Tempo risparmiato + 3,3%
Livello di stress alla guida Basso
cities. Final report, Centre of Regional Science, Vienna UT,
2007, www.smart-cities.eu
[3] V. Giordano, I. Onyeji, G. Fulli, M. Sanchez Jimenez, C. Fi-
liou: Guidelines for conducting a cost-benefit analysis of
Smart Grid projects, JRC, 2012, www.jrc.europa.eu
B I B L I O G R A F I A
[1] P. Girardi, R. Marazzi, A. Temporelli: Sostenibilità e smart-
ness delle tecnologie innovative nelle smart city, Rapporto
RdS 14001790, RSE SpA, Milano, 2013, www.rse-web.it
[2] R. Giffinger, C. Fertner, H. Kramar, R. Kalasek, N. Pichler-
Milanovic: Smart cities - Ranking of European medium-sized