Il percorso verso la smart city: il punto di vista dell'Osservatorio nazional...Mauro Savini
Stato dell'arte delle politiche nazionali e del contesto dei Comuni italiani in ottica smart city e analisi dell'Osservatorio nazionale ANCI sulle azioni intraprese dai Comuni aderenti
Il percorso verso la smart city: il punto di vista dell'Osservatorio nazional...Mauro Savini
Stato dell'arte delle politiche nazionali e del contesto dei Comuni italiani in ottica smart city e analisi dell'Osservatorio nazionale ANCI sulle azioni intraprese dai Comuni aderenti
Smart City: i temi e le idee per la città del futuro Etna Hitech_corso ISVI 2...Etna Hitech
Le smart cities sono al centro della programmazione europea 2014-2020. E’ nella città, infatti che nasce la democrazia, si concentra il 70% della popolazione europea e viene prodotto il 75% del PIL dell’Unione. Allo stesso tempo il contesto urbano intensifica la generazione di un maggior numero di casi di povertà, esclusione sociale, difficoltà di accesso ai servizi pubblici e fenomeni di congestione e inquinamento che incidono negativamente sulla qualità della vita.
La strategia Europe 2020 per lo sviluppo di progetti intelligenti nelle città del continente identifica le aree di intervento prioritarie, che abbracciano i 3 grandi obiettivi di sviluppo: economico, ambientale e sociale. Smart Urbs e-Government Platform realizzata nell’ambito del progetto MIUR Smart Cities PRISMA e in fase di sperimentazione presso il Comune di Catania, è un esempio virtuoso di applicazione di soluzioni di intervento per la realizzazione di una città intelligente. Smart Urbs infatti abbraccia con applicazioni innovative i temi del decoro urbano, della mobilità e dei servizi sociali.
Per poter funzionare in modo efficiente e partecipativo le soluzioni smart promosse a livello europeo necessitano dell’ottimizzazione dell’utilizzo dei dati pubblici. Siamo circondati da dati e informazioni che spesso non sono accessibili a chiunque, ma solo alle amministrazioni e agli enti che le ricevono e archiviano, anche se appartengono a tutti. L’efficiente utilizzo del paradigma Open Data prevede una ristrutturazione dei processi di condivisione dei dati tra amministrazioni ed enti, in modo tale che possa essere possibile, non solo avere accesso a questi dati ma anche rielaborarli ed analizzarli. Attività queste che possono generare nuove applicazioni pratiche, stimolare l’innovazione, gli investimenti e di conseguenza nuovi posti di lavoro e benessere sociale.
Per favorire l’accesso e l’utilizzo dei dati è quindi necessaria una riorganizzazione dei processi secondo lo standard di Business Process Management.
Misurare l'attuazione dell'Agenda Digitale Italiana - intervento di Luca Gastaldi, Osservatorio Agenda Digitale Politecnico di Milano, al Lunch Seminar "Agenda Digitale del Piemonte" del 13 luglio 2015, organizzato dal CSI-Piemonte
La strategia nazionale e il raccordo con le Regioni - intervento di Dimitri Tartari, Commissione speciale agenda digitale, al Lunch Seminar "Agenda Digitale del Piemonte" del 13 luglio 2015, organizzato dal CSI-Piemonte
Linee Strategiche - Piano Tech Business Roma 2030 (estratto, giugno 2021)Cristiano Alviti
Estratto delle linee strategiche, del Piano Strategico Tech Business Roma 2030, approvato con Deliberazione di Giunta Capitolina n.142 del 25 giugno 2021, quale documento guida dell’Amministrazione Capitolina per la gestione strategica integrata degli obiettivi, delle azioni e dei progetti finalizzati a:
sostenere lo sviluppo di infrastrutture e servizi a supporto delle attività imprenditoriali, potenziare la capacità attrattiva del territorio per investimenti imprenditoriali e immobiliari, privilegiando sempre operazioni di recupero e rigenerazione degli spazi urbani;
favorire la nascita di nuove attività imprenditoriali e potenziare la competitività degli operatori del territorio capitolino;
sviluppare reti di innovazione aperta tra l’amministrazione capitolina, imprese, startup, incubatori e acceleratori d’impresa, università, centri di ricerca, istituzioni e altri operatori della filiera dell’economia dell’innovazione.
FORUM ICT, Fondazione CUOA, Vicenzaq 8 maggio2013
Between
Misurare, finanziare e realizzare la Smart City
1. Risultati della ricerca “Vicenza+Smart”
2. Come finanziare la Smart City
3. Come possono le città intraprendere un percorso virtuoso
Si prevede l'attivazione di tre linee di intervento:
1) Misura A - Creazione e sviluppo di nuove tecnologie digitali.
2) Misura B - Adozione di tecnologie digitali con i centri di ricerca.
3) Misura C - Supporto alle proposte che hanno ottenuto il “seal of excellence” nella fase 1 “Strumento per le PMI” di Horizon 2020.
(L'apertura del bando è prevista il prossimo Settembre)
Politiche e strategie per lo sviluppo intelligente e sostenibile delle città
Comunità intelligenti e sostenibili,la nostra esperienza
Principali politiche per le città
GREEN ME - Corsi di formazione professionale gratuiti Sinergie
Corsi gratuiti su efficienza energetica, sostenibilità ambientale e innovazione per professionisti e aziende a Reggio Emilia e Bologna attivi da febbraio 2017.
Scheda per l'iscrizione al termine del catalogo.
Per informazioni: gestione[at]sinergie-italia.com
Quadro strategico e aree di progresso economico - Roma Capitale 2021Cristiano Alviti
Allegato A della Deliberazione di Giunta Capitolina n. 177 del 5 agosto 2021, con oggetto "RomaIdea: quadro strategico di progresso economico di Roma Capitale. Approvazione "Quadro strategico e aree di progresso economico", strategia di identità competitiva, marchi ''Roma Idea'' e ''Qualità Roma"."
ovvero quanto approvato come quadro strategico, le relative aree di progresso economico e i progetti strategici, quali riferimenti fondamentali per la definizione delle iniziative programmatiche e progettuali in ambito di sviluppo economico, produttivo e competitivo a livello internazionale di Roma; le aree di progresso economico riferite a "Talenti", "Innovazione", "Investimenti", "Internazionalizzazione" riportano altresì i principali indicatori obiettivo utili a sviluppare iniziative mirate all’ottenimento di stanziamenti previsti negli strumenti programmatici europei e nazionali (vedi Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - Next Generation Italia), oltre che funzionali e convergenti agli obiettivi previsti per gli eventi cittadini straordinari come il Giubileo 2025 e l’eventuale candidatura Roma Expo 2030.
Le azioni del CSI per l'Agenda Digitale - intervento di Ennio Caggiati, CSI Piemonte, al Lunch Seminar "Agenda Digitale del Piemonte" del 13 luglio 2015, organizzato dal CSI-Piemonte
Presentazione a supporto dell'intervento di Raffaele Gareri (Direttore dipartimento Trasformazione digitale Comune
di Roma) al convegno "L’evoluzione delle norme
sulla qualità della formazione" tenutosi il 13 febbraio 2020 presso Confcommercio
Smart City: i temi e le idee per la città del futuro Etna Hitech_corso ISVI 2...Etna Hitech
Le smart cities sono al centro della programmazione europea 2014-2020. E’ nella città, infatti che nasce la democrazia, si concentra il 70% della popolazione europea e viene prodotto il 75% del PIL dell’Unione. Allo stesso tempo il contesto urbano intensifica la generazione di un maggior numero di casi di povertà, esclusione sociale, difficoltà di accesso ai servizi pubblici e fenomeni di congestione e inquinamento che incidono negativamente sulla qualità della vita.
La strategia Europe 2020 per lo sviluppo di progetti intelligenti nelle città del continente identifica le aree di intervento prioritarie, che abbracciano i 3 grandi obiettivi di sviluppo: economico, ambientale e sociale. Smart Urbs e-Government Platform realizzata nell’ambito del progetto MIUR Smart Cities PRISMA e in fase di sperimentazione presso il Comune di Catania, è un esempio virtuoso di applicazione di soluzioni di intervento per la realizzazione di una città intelligente. Smart Urbs infatti abbraccia con applicazioni innovative i temi del decoro urbano, della mobilità e dei servizi sociali.
Per poter funzionare in modo efficiente e partecipativo le soluzioni smart promosse a livello europeo necessitano dell’ottimizzazione dell’utilizzo dei dati pubblici. Siamo circondati da dati e informazioni che spesso non sono accessibili a chiunque, ma solo alle amministrazioni e agli enti che le ricevono e archiviano, anche se appartengono a tutti. L’efficiente utilizzo del paradigma Open Data prevede una ristrutturazione dei processi di condivisione dei dati tra amministrazioni ed enti, in modo tale che possa essere possibile, non solo avere accesso a questi dati ma anche rielaborarli ed analizzarli. Attività queste che possono generare nuove applicazioni pratiche, stimolare l’innovazione, gli investimenti e di conseguenza nuovi posti di lavoro e benessere sociale.
Per favorire l’accesso e l’utilizzo dei dati è quindi necessaria una riorganizzazione dei processi secondo lo standard di Business Process Management.
Misurare l'attuazione dell'Agenda Digitale Italiana - intervento di Luca Gastaldi, Osservatorio Agenda Digitale Politecnico di Milano, al Lunch Seminar "Agenda Digitale del Piemonte" del 13 luglio 2015, organizzato dal CSI-Piemonte
La strategia nazionale e il raccordo con le Regioni - intervento di Dimitri Tartari, Commissione speciale agenda digitale, al Lunch Seminar "Agenda Digitale del Piemonte" del 13 luglio 2015, organizzato dal CSI-Piemonte
Linee Strategiche - Piano Tech Business Roma 2030 (estratto, giugno 2021)Cristiano Alviti
Estratto delle linee strategiche, del Piano Strategico Tech Business Roma 2030, approvato con Deliberazione di Giunta Capitolina n.142 del 25 giugno 2021, quale documento guida dell’Amministrazione Capitolina per la gestione strategica integrata degli obiettivi, delle azioni e dei progetti finalizzati a:
sostenere lo sviluppo di infrastrutture e servizi a supporto delle attività imprenditoriali, potenziare la capacità attrattiva del territorio per investimenti imprenditoriali e immobiliari, privilegiando sempre operazioni di recupero e rigenerazione degli spazi urbani;
favorire la nascita di nuove attività imprenditoriali e potenziare la competitività degli operatori del territorio capitolino;
sviluppare reti di innovazione aperta tra l’amministrazione capitolina, imprese, startup, incubatori e acceleratori d’impresa, università, centri di ricerca, istituzioni e altri operatori della filiera dell’economia dell’innovazione.
FORUM ICT, Fondazione CUOA, Vicenzaq 8 maggio2013
Between
Misurare, finanziare e realizzare la Smart City
1. Risultati della ricerca “Vicenza+Smart”
2. Come finanziare la Smart City
3. Come possono le città intraprendere un percorso virtuoso
Si prevede l'attivazione di tre linee di intervento:
1) Misura A - Creazione e sviluppo di nuove tecnologie digitali.
2) Misura B - Adozione di tecnologie digitali con i centri di ricerca.
3) Misura C - Supporto alle proposte che hanno ottenuto il “seal of excellence” nella fase 1 “Strumento per le PMI” di Horizon 2020.
(L'apertura del bando è prevista il prossimo Settembre)
Politiche e strategie per lo sviluppo intelligente e sostenibile delle città
Comunità intelligenti e sostenibili,la nostra esperienza
Principali politiche per le città
GREEN ME - Corsi di formazione professionale gratuiti Sinergie
Corsi gratuiti su efficienza energetica, sostenibilità ambientale e innovazione per professionisti e aziende a Reggio Emilia e Bologna attivi da febbraio 2017.
Scheda per l'iscrizione al termine del catalogo.
Per informazioni: gestione[at]sinergie-italia.com
Quadro strategico e aree di progresso economico - Roma Capitale 2021Cristiano Alviti
Allegato A della Deliberazione di Giunta Capitolina n. 177 del 5 agosto 2021, con oggetto "RomaIdea: quadro strategico di progresso economico di Roma Capitale. Approvazione "Quadro strategico e aree di progresso economico", strategia di identità competitiva, marchi ''Roma Idea'' e ''Qualità Roma"."
ovvero quanto approvato come quadro strategico, le relative aree di progresso economico e i progetti strategici, quali riferimenti fondamentali per la definizione delle iniziative programmatiche e progettuali in ambito di sviluppo economico, produttivo e competitivo a livello internazionale di Roma; le aree di progresso economico riferite a "Talenti", "Innovazione", "Investimenti", "Internazionalizzazione" riportano altresì i principali indicatori obiettivo utili a sviluppare iniziative mirate all’ottenimento di stanziamenti previsti negli strumenti programmatici europei e nazionali (vedi Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - Next Generation Italia), oltre che funzionali e convergenti agli obiettivi previsti per gli eventi cittadini straordinari come il Giubileo 2025 e l’eventuale candidatura Roma Expo 2030.
Le azioni del CSI per l'Agenda Digitale - intervento di Ennio Caggiati, CSI Piemonte, al Lunch Seminar "Agenda Digitale del Piemonte" del 13 luglio 2015, organizzato dal CSI-Piemonte
Presentazione a supporto dell'intervento di Raffaele Gareri (Direttore dipartimento Trasformazione digitale Comune
di Roma) al convegno "L’evoluzione delle norme
sulla qualità della formazione" tenutosi il 13 febbraio 2020 presso Confcommercio
Far crescere la manifattura con le ICT: casi di successo a Nordest - apertura...Fondazione CUOA
Presentazione a cura di Cecilia Rossignoli, Professore di Organizzazione Aziendale, Università degli Studi di Verona e Referente Scientifico Forum ICT Fondazione CUOA, al convegno del Forum ICT "Far crescere la manifattura con le ICT: casi di successo a Nordest" - 14 marzo 2013, Fondazione CUOA
Intervento di Adriana Agrimi Sezione Ricerca Innovazione e Capacità Istituzionale, - Regione Puglia al convegno "Sanità digitale - La Puglia si confronta con le altre Regioni: esperienze ed evoluzioni" Bari 13/09/2016
Presentazione di Adriana Agrimi, Dirigente del Servizio Ricerca Industriale e Innovazione della Regione Puglia al workshop "SmartCities&Communities: I patti per le Città" organizzato dal progetto Capacity SUD a Bari il 20 settembre 2014.
Smartainability: sostenibilità delle smart citySara Iacovaccio
Per valutare se le Smart City - grazie all’uso di tecnologie innovative - riescano a garantire una maggiore sostenibilità,
RSE ha sviluppato la metodologia Smartainability®. La
realizzazione del sito di Expo Milano 2015, che si pone
come modello di Smart City, è stata l’occasione per sviluppare
la metodologia.
Between, che da 10 anni effettua un monitoraggio sistematico della diffusione dell’ICT (dalla banda larga alle piattaforme di servizi digitali), ha creato lo Smart City Index, un ranking di tutti i 116 Comuni capoluogo di provincia “primari” individuati dall’ISTAT, basato su tre elementi distintivi:
1. Misura quello che c’è di Smart nelle città, già disponibile per i cittadini, e non solo i progetti o i dati di struttura e qualità della vita;
2.Deriva i dati principalmente da indagini ad hoc effettuate direttamente da Between; utilizza quindi dati originali, a
completamento di dati ufficiali di fonte istituzionale (ISTAT, MIUR, ecc.);
3. Va a coprire una vasta gamma di aree tematiche, dalle infrastrutture a banda larga ai servizi digitali (mobilità, scuola, sanità, ecc.), fino agli indicatori relativi allo sviluppo sostenibile delle città (Mobilità Alternativa, Energie Rinnovabili, Efficienza Energetica e gestione delle Risorse Naturali: aria, acqua, rifiuti).
Lo Smart City Index è uno strumento dinamico che deve crescere e svilupparsi seguendo la crescita e lo sviluppo delle innovazioni.
Smart City, protocollo di valutazione per piccoli e medi comuniPaoloZappella1
Creazione di un protocollo per definire il livello di intelligenza e smartness nei diversi settori di studio che si trovano all'interno di una piccola realtà comunale, come l'ambiente, la mobilità, la governance, l'istruzione, etc. Il livello di "smartness" viene poi riassunto in unico valore, brutalmente inteso come punteggio. Il Protocollo Sacert diventerà uno strumento importante quando vi aderirà un numero consistente di piccoli e medi comuni, in modo che sarà possibile elaborare e stilare una “classifica” dettagliata di paragone tra i comuni, in modo da poter individuare aspetti di pregio o migliorie da apportare.
Presentazione di Paolo Casalino, Dirigente dell'Ufficio per i Rapporti con le Istituzioni dell'Unione Europea della Regione Puglia al workshop "SmartCities&Communities: I patti per le Città" organizzato dal progetto Capacity SUD a Bari il 20 settembre 2014.
L’idea di Progetto dal titolo Improve Smart City presentata il 24 Agosto 2014 al Concorso Scintille 2014 del CNI, è la realizzazione di un portale dinamico integrato con i sevizi di Cloud Computing, che ha lo scopo di accelerare la transizione delle città allo standard delle Smart City.
L’esigenza specifica nasce dalla recente pubblicazione del nuovo STANDARD ISO 37120:2014, che contiene le misure chiave per valutare la fornitura di servizi di una città e la qualità della vita dei suoi abitanti.
Nelle sezioni back end e front-end del portale opereranno: Ministeri di cui uno di coordinamento –MISE; Regioni; Città; imprese; consulenti.
Gli elementi principali della sitemap sono:
Prima Sezione, realizzata per inserire tutti i dati utili a determinare i diversi indicatori richiesti dalla ISO 37120:2014 utili a definire la baseline o punto di partenza. La baseline potrà essere confrontata con le altre città (per numero di abitanti, regione confrontata con le migliori per indicatore assoluto o parziale);
Seconda Sezione, si potranno individuare e scegliere (in modalità carrello) interventi proposti da bandi, Università, Enti di Ricerca, imprese di settore o con altre buone pratiche di Città-Esempio. Sarà possibile calcolare i costi di attuazione totali o specifici (€/abitante, €/km2, €/numero veicoli, €/km, €/numero di edifici pubblici, ecc) per pianificare gli investimenti della Roadmap della città;
Terza Sezione, si potranno individuare le forme di finanziamento e incentivazione Europee , Nazionali e Regionali utili a pianificare la copertura economica.
Quarta Sezione, comparazione degli indicatori (Ex Ante ed Ex Post) con altri in ambito nazionale ed internazionale.
Il miglioramento continuo degli indicatori sarà garantito da una struttura idonea ad implementare in modo agevole la logica Plan, Do, Check ed Act propria dei sistemi di gestione.
Improve Smart City sarà quindi un nuovo modo di lavorare e di fare politica perché diventerà nel tempo un ambiente di confronto, diffusione del know-how e monitoraggio continuo, che porterà tutti i decisori ad un impegno continuo verso la qualità della vita e dei servizi delle città.
S. Corradini, L. Martinez, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: L'inclusione lavorativa: il panorama nazionale e l'esperienza dell'Istat
Titolo: La condizione occupazionale delle persone con disabilità
L. Lavecchia, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Il quadro informativo per il Green Deal: sviluppi e domanda informativa per le questioni energetiche
Titolo: La misura della povertà energetica in Italia
V. Buratta, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La strategia dei dati: l’iniziativa europea e la risposta nazionale
Titolo: Il ruolo dell'Istat nella Strategia Nazionale ed Europea dei Dati
E. Fornero, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gender statistics by default: il cambiamento di paradigma nelle statistiche e oltre
Titolo: Illusioni, luoghi comuni e verità nella lotta alle disparità di genere
A. Perrazzelli, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gender statistics by default: il cambiamento di paradigma nelle statistiche e oltre
Titolo: Qualità di genere per sostenere la crescita
A. Tinto, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gli effetti della pandemia sulla soddisfazione per la vita e il benessere: analisi e prospettive
Titolo: L'impatto della pandemia sulla componente soggettiva del Benessere Equo e Sostenibile
L. Becchetti, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Gli effetti della pandemia sulla soddisfazione per la vita e il benessere: analisi e prospettive
Titolo: La pandemia attraverso gli indicatori soggettivi a livello internazionale: un paradosso?
G. Onder, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: Il sistema di sorveglianza dei decessi dell'ISS e le nuove prospettive
C. Romano, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: Nuovi strumenti e indagini per un'informazione pertinente in fase di emergenza
S. Prati, M. Battaglini, G. Corsetti, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: La lezione della crisi per le statistiche demografiche e sociali
Titolo: La sfida per la demografia: tempestività e qualità dell'informazione
R. De Santis - Modelli di previsione e monitoraggio per le Smart City
1. Modelli di previsione e monitoraggio per
le Smart City
Roberta De Santis| Istat
rdesantis@istat.it
2. Introduzione: Perché Smart? Perché City?
•La Smart City è indicata con sempre maggiore enfasi come soluzione strategica
ai problemi associati al processo di agglomerazione urbana, sulla base
dell’utilizzo efficiente delle tecnologie digitali.
•La definizione di adeguati strumenti di misurazione è rimasta marginale rispetto
alla disseminazione di progetti locali ed esperienze di misurazione eterogenei.
•L’Istat, (Decreto Legge n. 179 del 18 Ottobre 2012, “Ulteriori misure urgenti per
la crescita del Paese”, “Decreto Digitalia”) è chiamato a contribuire alla
realizzazione di un Sistema di monitoraggio delle comunità intelligenti.
•Per monitorare la convergenza di una città verso una tipologia di Smart City
occorre specificare cosa si intende per city e individuare un sistema di indicatori
rappresentativi in termini di “to be smart”.
3. Un inquadramento teorico:
•Teoria dei distretti industriali (Bagnasco, 1977) e Teoria dei cluster industriali
(Porter, 1990),
•Learning Regions, Regional Innovation Systems e Local Innovation Systems
(Cooke et al., 2004),
•La teoria della “Tripla elica” (Etzkowitz e Lydesdorff, 2000).
•Il modello delle “tre T” (Florida, 2002).
•Creatività per lo sviluppo sostenibile in un contesto urbano (Gabe, 2006;
Markusen, 2006; Fusco Girard et al., 2009),
4. Il contesto internazionale
•Il “Manuale di Frascati”, (2002), (OCSE) stabilisce la metodologia per raccogliere
e utilizzare dati sulla R&S nei Paesi OCSE;
•Il “Manuale di Oslo”, (2005), (Eurostat e OCSE) sottolinea il ruolo
dell'innovazione nel settore delle ICT e fornisce gli strumenti per identificare
indicatori coerenti anche in materia di innovazione urbana;
•Dalla “Strategia di Lisbona” (2000) alla Strategia “Europa 2020” (2010), l’UE ha
promosso una crescita intelligente, da realizzare con lo sviluppo di un'economia
basata su conoscenza e innovazione;
•In Europa 2020, la “European Digital Agenda” (EDA), si pone tra gli obiettivi
primari quello di “ottenere vantaggi socio-economici sostenibili grazie a un
mercato digitale unico …consentendo di raggiungere alti livelli di occupazione,
produttività e coesione sociale, con un'economia sempre più green caratterizzata
da basse emissioni di carbonio”
5. Alcune esperienze in Italia
•La situazione italiana è caratterizzata da una numerosità di esperienze che
presentano, tuttavia, alcuni limiti, tra i quali l’eterogeneità tra le diverse realtà a
discapito della sistematicità e uno scarso livello di coordinamento tra Comuni e il
Governo centrale, con l’eccezione di qualche tentativo di coordinamento a livello
regionale.
•Le esperienze sono riconducibili a tre tipologie di Comuni:
i. quelli che da tempo hanno avviato progetti di sviluppo sostenibile e sono in
grado di evidenziare risultati;
ii. quelli che solo recentemente hanno sviluppato iniziative anche stimolate dai
finanziamenti europei;
iii. quelli, sia di piccole che di grandi dimensioni, senza competenze e relazioni
adeguate per sviluppare progetti complessi e costosi.
7. Problemi di definizione e misurazione
•Non vi è ancora una convergenza verso una definizione condivisa di Smart City.
Il concetto, infatti, è usato con differenti accezioni, nomenclature e significati non
solo in letteratura ma anche in altri contesti;
•L’appellativo smart, nell’arco di un decennio, ha identificato la città digitale, la
città socialmente inclusiva, fino, più estensivamente, alla città che assicura una
migliore qualità di vita, traendo vantaggio dalle opportunità e dalle conoscenze
che provengono dal mondo della ricerca e dell’innovazione tecnologica.
•Una delle definizioni operativamente più diffuse è quella del Politecnico di
Vienna, in collaborazione con l’Università di Lubiana e il Politecnico di Delft
(Giffinger et al. 2007), che identifica 6 assi lungo i quali è possibile valutare il
grado di smartness di 70 città europee di medie dimensioni
8. Smart is more than digital!!
Fonte: The European House – Ambrosetti, 2012
9. Le dimensioni e gli indicatori della smartness
Fonte: elaborazione Istat da Giffinger et al., 2007
16. Problematiche e suggerimenti metodologici
•Non esiste una definizione univoca operativa ed empiricamente misurabile di
Smart City:
i. Provincia;
ii. Area metropolitana;
iii. Sistema locale del lavoro (Sll);
iv. Comune capoluogo di provincia;
•In Italia l’aspetto relativo alla misurazione è rimasto piuttosto marginale rispetto
alla disseminazione di best pratice e specifici progetti locali.
•Tra le azioni da intraprendere è necessario prevedere un utilizzo più mirato ed
efficiente della produzione statistica già esistente a livelli di disaggregazione più
fini e implementare nuove misure e indicatori.
17. Problematiche e suggerimenti metodologici (cont.)
•Sistema comune di misurazione a livello macro:
trovare una convergenza verso un sistema comune di misurazione, adatto a
essere ampliato per singole situazioni, in un’ottica di “geometrie variabili”. Il
sistema di misurazione non può prescindere dalla situazione di partenza del
singolo territorio, data l’eterogeneità dei differenti contesti socio-economici, ma
anche del focus che si vuole approfondire
•Sistema di misurazione più specifico a livello micro:
a livello micro (indicatori) possono essere definiti fattori comuni calcolati sia con
indicatori condivisi, sia con indicatori in grado di cogliere le specificità del
contesto, contribuendo all’individuazione di Sistemi di misurazione differenziati,
ma al contempo confrontabili.
18. Conclusioni: cosa non deve mancare
L’efficacia di un Sistema di monitoraggio sistemico non può prescindere, quindi,
da alcuni elementi chiave:
i. la definizione di obiettivi misurabili e concreti;
ii. l’individuazione delle priorità;
iii. l’identificazione di driver e di azioni rilevanti per il miglioramento della
smartness al fine di ricavare indicazioni di policy;
iv. l’identificazione delle diverse competenze ai vari livelli di governo/policy,
coinvolgendo gli stakeholders in un’ottica sistemica ed efficiente