Lo sviluppo delle smart cities:
dove andare e come ?
Mauro Annunziato
Direttore Divisione Smart Energy
Co-coordinatore European
Joint Programme Smart Cities - EERA
mauro.annunziato@enea.it
Dalla Efficienza Energetica alla Smart City
Efficienza energetica
dei componenti
Organizzazione
del sistema
Energia
consumata
per un
servizio
urbano
Componenti migliori
Energy on demand
Riorganizzazione del
sistema
LA ROADMAP
Smart
Society
Sviluppo
Sostenibile
2014
2016
2018
2020
2024
2030
2040
• Metodo di pianificazione della città: smart city come una
roadmap
Gli elementi fondanti
L’integrazione
Il coinvolgimento dei cittadini
La competitività
CITY
PLANNING
URBAN
SENSOR
NETWORKS
Citizen
City
utilities
LIVING LABS
(PLANNING, CRISIS,
DECISION…)
City
Government
SMART
SERVICES
ICT NETWORKS
OPEN DATA
WATER
WASTE
ENERGY GRIDS
(ELECTR/TERMAL)
PUBLIC
LIGHTING
MOBILITYBUILDINGS
COM
SAFETY
HEALT
FOOD
HERITAGE
EDUCATION
ENVIR
….
RESOURCES
ON DEMAND
L’integrazione informativa degli
strati urbani
 L’integrazione
 Il coinvolgimento dei cittadini
 La competitività
Vantaggio competitivo: usare le stesse
infrastrutture per molte funzionalità !
Interoperatività ed integrazione
 L’integrazione
 Il coinvolgimento dei cittadini
 La competitività
Servizio
A
Servizio
B
Servizio
A
Servizio
B
1. Servizi separati
2. Servizi inter-operativi:
Possono scambiare dati ed
indicatori chiave (KPI) attraverso
una piattaforma comune
Servizio
A
Servizio
B
3. Servizi integrati:
Attraverso lo scambio dei dati
offrono prestazioni
decisamente migliori o nuove
No smart
Smart
(entry level)
Smart +
Le piattaforme di servizi integrati
ed interoperativi
Smart Homes & assisted living
Smart District Governance
Sustainable Mobility
Smart Community
Smart building network
Infrastruttura per telegestione ottimale di edifici terziari pubblici e privati (uffici,
scuole, ospedali, alberghi, caserme, centri polifunzionali, edifici
industriali/commerciali, generazione distribuita, teleriscaldamento).
Infrastruttura per servizi di supporto alla gestione energetica della abitazione,
aging, supporto sociale, e-health & handicap, smart appliances, app.
Monitoraggio real time dei principali indicatori (energia, mobilità, qualità aria,…),
sistemi di supporto alle decisione per pianificazione e gestione emergenze,
sicurezza ed analisi dei rischi.
Mobilità elettrica, mobility on demand, sharing, pooling, biking, monitoraggio
traffico, orientamento utente, smart parking, logistica ultimo miglio.
Processi di aggregazione, formazione sociale, strutture di co-governance, living
lab, partecipazione attiva, portale del cittadino, scambio beni e servizi, social
networking, citizen engagement
Smart Urban Networks
Smart lighting, smart metering multiservizio (elettricità, gas, acqua), demand
response e flessibilità, sistemi di analisi del rischio alle infrastrutture critiche, grids
interaction & data exchange, interazione reti-rinnovabili, ciclo e rete dei rifiuti.
 L’integrazione
 Il coinvolgimento dei cittadini
 La competitività
Liberare le potenzialità delle
Smart Communities
cittadino
Amministrazione
comunale
Comunità
Servizi sociali
per la persona
(prevalentemente
Verso le fasce deboli)
Facilitatori
Progetti e strutture per facilitare la capacità della comunità ad affrontare e gestire in
modo auto-organizzato alcuni aspetti delle problematiche sociali.
 L’integrazione
 Il coinvolgimento dei cittadini
 La competitività
L’approccio Living Lab per creare
sinergia tra i facilitatori della comunità
Social
Lab
Active
group
Active
group
Social
Lab
citizen
group
Smart
Lab
 L’integrazione
 Il coinvolgimento dei cittadini
 La competitività
Community
L’approccio Collaborative Governance
Community
Cooperative
Company
Research
Consultant
City Utilities
agreements
Local
Municipality
dialogue
Government
Incentives
Public space mantaining
Smart Retrofitting
Program
Smart Community
Plaftform Management
Smart cooperative
mobility
Community services
 L’integrazione
 Il coinvolgimento dei cittadini
 La competitività
Le piattaforme aperte -
interoperative
 L’integrazione
 Il coinvolgimento dei cittadini
 La competitività
Standard, KPI
 Benchmarking
 Riuso
 Crescita futura
Lock-IN
Piattaforme
«proprietarie» Momento critico:
L’allegato tecnico della
gara di concessione !!!!
Integrazione: più funzionalità con le stesse strutture sensoriali ed informative
Si abbatte il payback solo se si riesce a valorizzare economicamente i diversi servizi
Non più «servizi aggiuntivi» ma «pianificazione coordinata» degli assessorati urbani
Il vantaggio competitivo
della smart city e le barriere
Necessità di supporto tecnico
I modelli di business per la
circular economy
Community
Investimento per la
rigenerazione urbana
«First drive»: aumenta il
valore sociale e patrimoniale
Equipment &
Technology
Work effort
Management &
Mantainance
«Second drive»: innescare
green jobs, competenze e
coesione sociale
Smart district+community come un modello di innesco di economia circolare e lavoro
Fattore di Leverage locale molto più alto !
 L’integrazione
 Il coinvolgimento dei cittadini
 La competitività
La roadmap – dove siamo ora ?
Concept
Sperimentazioni
Dimostrazioni
urbane su piccola
scala, tempi brevi
Dimostrazioni
urbane su scala
significativa
(smart districts)
Rollout su
intere città
2008 ->
2010 ->
2012 ->
2016 ->
primi
risultati
2019
primi
risultati
2015
?
 Qualificano modelli tecnologici (non la
robustezza)
 Non qualificano modelli economici,
amministrativi e di coinvolgimento del cittadino
 21 progetti in EU.
Soltanto due progetti in Italia !!!
TRL 1-3
TRL 4-5
TRL 6-7
TRL 8
TRL 9
2015
Quale strategia ?
Progetti su scala urbana su una sola rete
Commissione Europea -> Modello «Lighthouse City» Horizon 2020
 Scala minima di 10.000 abitanti, circa 10 ML Euro
 Target molto vincolanti per l’accettazione dei progetti: miglioramenti attesi su Key
Performance Indicators da misurare e qualificare a fine progetto (energy saving, co2
evitata, mobilità, nuovi servizi, green jobs indotti, sicurezza, community….)
 Coinvolgimento di tutta la filiera necessaria per la replicazione
 Dati real time ad una piattaforma open data per creare un percorso di riutilizzazione
delle tecnologie e del know how procedurale
 Durata: 3 anni realizzazione + 2 qualificazione
- Integrazione forte
- Approccio di filiera
- Coinvolgimento di stakeholders e cittadini
- Modelli di business integrati auto-sostenibili
Dimostrativi integrati su distretti: Smart District
Strategia A
Strategia B
Ipotesi per un programma di sviluppo di smart districts
Fondi PON-Metro
Fondi POR/POI
2016 2017 2018 2019 2020 ….
….
Piattaforma open benchmarking, modelli di business, riuso
Più ingenti nelle aree a convergenza !
12 aree metropolitane
Res Novae
Cosa lo caratterizza ?
Dove si colloca nella roadmap ?
Quale futuro ?
Res Novae: l’integrazione delle reti urbane
Smart
District
(aggregators)
Urban Data
Center
(municipality)
Smart Grids
(distributors)
Le piattaforme tecnologiche sviluppate
Rete elettrica smart di BT
Telecontroll
o rete BT
Accumulo
in BT
Smart User
Network
Aggregatore di Reti di edifici
Service Hub
BEMS Energy
Box
NIS
Controllo delle strade
Piattaforma
Rainbow
Rete sensori
qualità aria
Governance della città
Urban
Control
Center
3D city
Model
Catasto
energetico
Dove si colloca Res Novae ? Quale futuro ?
concept
Sperimentazioni
Dimostrazioni
urbane su piccola
scala, tempi brevi
Dimostrazione
urbana su scala
significativa
2008 ->
2010 ->
2012 ->
TRL 1-3
TRL 4-5
TRL 6-7
TRL 8
 Modello di sviluppo di Smart district per il mezzogiorno
 Centro di aggregazione di una filiera smart del centro-sud Italia
Grazie per
l’attenzione!
mauro.annunziato@enea.it
…dalla città statica…
Resource on
demand
…alla città che si adatta ai bisogni delle persone
City 2.0
Flexibility on
urban utilities
Sensor networks
and interactivity
Computation
intelligence
Open data

Annunziato smart communities #smartdays2015

  • 1.
    Lo sviluppo dellesmart cities: dove andare e come ? Mauro Annunziato Direttore Divisione Smart Energy Co-coordinatore European Joint Programme Smart Cities - EERA mauro.annunziato@enea.it
  • 2.
    Dalla Efficienza Energeticaalla Smart City Efficienza energetica dei componenti Organizzazione del sistema Energia consumata per un servizio urbano Componenti migliori Energy on demand Riorganizzazione del sistema
  • 3.
  • 4.
    Gli elementi fondanti L’integrazione Ilcoinvolgimento dei cittadini La competitività
  • 5.
    CITY PLANNING URBAN SENSOR NETWORKS Citizen City utilities LIVING LABS (PLANNING, CRISIS, DECISION…) City Government SMART SERVICES ICTNETWORKS OPEN DATA WATER WASTE ENERGY GRIDS (ELECTR/TERMAL) PUBLIC LIGHTING MOBILITYBUILDINGS COM SAFETY HEALT FOOD HERITAGE EDUCATION ENVIR …. RESOURCES ON DEMAND L’integrazione informativa degli strati urbani  L’integrazione  Il coinvolgimento dei cittadini  La competitività Vantaggio competitivo: usare le stesse infrastrutture per molte funzionalità !
  • 6.
    Interoperatività ed integrazione L’integrazione  Il coinvolgimento dei cittadini  La competitività Servizio A Servizio B Servizio A Servizio B 1. Servizi separati 2. Servizi inter-operativi: Possono scambiare dati ed indicatori chiave (KPI) attraverso una piattaforma comune Servizio A Servizio B 3. Servizi integrati: Attraverso lo scambio dei dati offrono prestazioni decisamente migliori o nuove No smart Smart (entry level) Smart +
  • 7.
    Le piattaforme diservizi integrati ed interoperativi Smart Homes & assisted living Smart District Governance Sustainable Mobility Smart Community Smart building network Infrastruttura per telegestione ottimale di edifici terziari pubblici e privati (uffici, scuole, ospedali, alberghi, caserme, centri polifunzionali, edifici industriali/commerciali, generazione distribuita, teleriscaldamento). Infrastruttura per servizi di supporto alla gestione energetica della abitazione, aging, supporto sociale, e-health & handicap, smart appliances, app. Monitoraggio real time dei principali indicatori (energia, mobilità, qualità aria,…), sistemi di supporto alle decisione per pianificazione e gestione emergenze, sicurezza ed analisi dei rischi. Mobilità elettrica, mobility on demand, sharing, pooling, biking, monitoraggio traffico, orientamento utente, smart parking, logistica ultimo miglio. Processi di aggregazione, formazione sociale, strutture di co-governance, living lab, partecipazione attiva, portale del cittadino, scambio beni e servizi, social networking, citizen engagement Smart Urban Networks Smart lighting, smart metering multiservizio (elettricità, gas, acqua), demand response e flessibilità, sistemi di analisi del rischio alle infrastrutture critiche, grids interaction & data exchange, interazione reti-rinnovabili, ciclo e rete dei rifiuti.  L’integrazione  Il coinvolgimento dei cittadini  La competitività
  • 8.
    Liberare le potenzialitàdelle Smart Communities cittadino Amministrazione comunale Comunità Servizi sociali per la persona (prevalentemente Verso le fasce deboli) Facilitatori Progetti e strutture per facilitare la capacità della comunità ad affrontare e gestire in modo auto-organizzato alcuni aspetti delle problematiche sociali.  L’integrazione  Il coinvolgimento dei cittadini  La competitività
  • 9.
    L’approccio Living Labper creare sinergia tra i facilitatori della comunità Social Lab Active group Active group Social Lab citizen group Smart Lab  L’integrazione  Il coinvolgimento dei cittadini  La competitività
  • 10.
    Community L’approccio Collaborative Governance Community Cooperative Company Research Consultant CityUtilities agreements Local Municipality dialogue Government Incentives Public space mantaining Smart Retrofitting Program Smart Community Plaftform Management Smart cooperative mobility Community services  L’integrazione  Il coinvolgimento dei cittadini  La competitività
  • 11.
    Le piattaforme aperte- interoperative  L’integrazione  Il coinvolgimento dei cittadini  La competitività Standard, KPI  Benchmarking  Riuso  Crescita futura Lock-IN Piattaforme «proprietarie» Momento critico: L’allegato tecnico della gara di concessione !!!! Integrazione: più funzionalità con le stesse strutture sensoriali ed informative Si abbatte il payback solo se si riesce a valorizzare economicamente i diversi servizi Non più «servizi aggiuntivi» ma «pianificazione coordinata» degli assessorati urbani Il vantaggio competitivo della smart city e le barriere Necessità di supporto tecnico
  • 12.
    I modelli dibusiness per la circular economy Community Investimento per la rigenerazione urbana «First drive»: aumenta il valore sociale e patrimoniale Equipment & Technology Work effort Management & Mantainance «Second drive»: innescare green jobs, competenze e coesione sociale Smart district+community come un modello di innesco di economia circolare e lavoro Fattore di Leverage locale molto più alto !  L’integrazione  Il coinvolgimento dei cittadini  La competitività
  • 13.
    La roadmap –dove siamo ora ? Concept Sperimentazioni Dimostrazioni urbane su piccola scala, tempi brevi Dimostrazioni urbane su scala significativa (smart districts) Rollout su intere città 2008 -> 2010 -> 2012 -> 2016 -> primi risultati 2019 primi risultati 2015 ?  Qualificano modelli tecnologici (non la robustezza)  Non qualificano modelli economici, amministrativi e di coinvolgimento del cittadino  21 progetti in EU. Soltanto due progetti in Italia !!! TRL 1-3 TRL 4-5 TRL 6-7 TRL 8 TRL 9 2015
  • 14.
    Quale strategia ? Progettisu scala urbana su una sola rete Commissione Europea -> Modello «Lighthouse City» Horizon 2020  Scala minima di 10.000 abitanti, circa 10 ML Euro  Target molto vincolanti per l’accettazione dei progetti: miglioramenti attesi su Key Performance Indicators da misurare e qualificare a fine progetto (energy saving, co2 evitata, mobilità, nuovi servizi, green jobs indotti, sicurezza, community….)  Coinvolgimento di tutta la filiera necessaria per la replicazione  Dati real time ad una piattaforma open data per creare un percorso di riutilizzazione delle tecnologie e del know how procedurale  Durata: 3 anni realizzazione + 2 qualificazione - Integrazione forte - Approccio di filiera - Coinvolgimento di stakeholders e cittadini - Modelli di business integrati auto-sostenibili Dimostrativi integrati su distretti: Smart District Strategia A Strategia B
  • 15.
    Ipotesi per unprogramma di sviluppo di smart districts Fondi PON-Metro Fondi POR/POI 2016 2017 2018 2019 2020 …. …. Piattaforma open benchmarking, modelli di business, riuso Più ingenti nelle aree a convergenza ! 12 aree metropolitane
  • 16.
    Res Novae Cosa locaratterizza ? Dove si colloca nella roadmap ? Quale futuro ?
  • 17.
    Res Novae: l’integrazionedelle reti urbane Smart District (aggregators) Urban Data Center (municipality) Smart Grids (distributors)
  • 18.
    Le piattaforme tecnologichesviluppate Rete elettrica smart di BT Telecontroll o rete BT Accumulo in BT Smart User Network Aggregatore di Reti di edifici Service Hub BEMS Energy Box NIS Controllo delle strade Piattaforma Rainbow Rete sensori qualità aria Governance della città Urban Control Center 3D city Model Catasto energetico
  • 19.
    Dove si collocaRes Novae ? Quale futuro ? concept Sperimentazioni Dimostrazioni urbane su piccola scala, tempi brevi Dimostrazione urbana su scala significativa 2008 -> 2010 -> 2012 -> TRL 1-3 TRL 4-5 TRL 6-7 TRL 8  Modello di sviluppo di Smart district per il mezzogiorno  Centro di aggregazione di una filiera smart del centro-sud Italia
  • 20.
  • 21.
    …dalla città statica… Resourceon demand …alla città che si adatta ai bisogni delle persone City 2.0 Flexibility on urban utilities Sensor networks and interactivity Computation intelligence Open data