Le persone tendono a costruire relazioni con coloro che sono disposti allo stesso equilibrio relazionale, a fare lo stesso investimento emotivo: a mettere la stessa energia verso la coesione e la stessa energia verso l’individualità. L’investimento nella relazione, si costituisce dalla quantità di pensieri (positivi o negativi), affetti, emozioni, fantasie, verbalizzazioni, sogni e azioni che le persone scambiano, e nella disponibilità a ricevere questa energia.
La construcion del terapeuta relacional sistemico entre arte,artesania,didact...Red RELATES
En este trabajo se intenta poner a l’atencion de alumnos y terapeutas didactas el tema de la modalidad para aprender a desarrollar un estilo terapeutico personal , subrallando como sea necesario pero no suficiente ni el trabajo teorico ni la imitaciòn de los otros terapeutas . De hecho, en este caso ,saldria un terapeuta “clone” , sin tener en cuenta los recursos personales y esperenciales de este mismo terapeuta en formaciòn. Para desarrollar el tema se hace referencia por un lado a unos autores como Bateson, Cecchin, Minuchin y Keeny, y por el otro a las tecnicas del teatro. Por fin se propone un questionario utilizado comparando resultados analizados entre alumnos de diferentes escuelas.
Le persone tendono a costruire relazioni con coloro che sono disposti allo stesso equilibrio relazionale, a fare lo stesso investimento emotivo: a mettere la stessa energia verso la coesione e la stessa energia verso l’individualità. L’investimento nella relazione, si costituisce dalla quantità di pensieri (positivi o negativi), affetti, emozioni, fantasie, verbalizzazioni, sogni e azioni che le persone scambiano, e nella disponibilità a ricevere questa energia.
La construcion del terapeuta relacional sistemico entre arte,artesania,didact...Red RELATES
En este trabajo se intenta poner a l’atencion de alumnos y terapeutas didactas el tema de la modalidad para aprender a desarrollar un estilo terapeutico personal , subrallando como sea necesario pero no suficiente ni el trabajo teorico ni la imitaciòn de los otros terapeutas . De hecho, en este caso ,saldria un terapeuta “clone” , sin tener en cuenta los recursos personales y esperenciales de este mismo terapeuta en formaciòn. Para desarrollar el tema se hace referencia por un lado a unos autores como Bateson, Cecchin, Minuchin y Keeny, y por el otro a las tecnicas del teatro. Por fin se propone un questionario utilizado comparando resultados analizados entre alumnos de diferentes escuelas.
Advances in therapeutic communities. Reflections on British and Italian exper...Raffaele Barone
Advances in therapeutic communities. Reflections on British and Italian experiences
9th May 2015, Anna Freud Centre, London
Abstract for morning session: Barone & Bruschetta
The therapeutic community in the local community: the limits, resources of partnership and democracy
The Mental Health System in Andalucía (Spain) - Marcelino López ÁlvarezRaffaele Barone
The document summarizes the mental health system in Andalucía, Spain. It discusses:
1) The closure of 8 public psychiatric hospitals between 1984-2005 and the integration of mental health services into the regional health system, with social support now provided by the public foundation FAISEM.
2) The current mental health system including 24 mental health departments, 76 community mental health units, 19 hospital units, and social services from FAISEM including housing, employment programs, and day centers.
3) Statistics on mental health services usage in 2010, showing 198,995 people received treatment, and FAISEM's budget and services for 2012.
Coordinamento degli interventi giudiziari, sanitari e di ordine pubblico rela...Raffaele Barone
Protocollo d'intesa tra Procura della Repubblica, Prefettura, ASL 9, Dipartimento Salute Mentale, Comando Provinciale dei Carabinieri, Guarda di Finanza, Questura, Società della Salute e Servizio sociale della Provincia di Grosseto.
Progetto TSMEA-DGPG, Tutela della Salute Mentale in età adulta – Disturbi gra...Raffaele Barone
Progetto TSMEA-DGPG, Tutela della Salute Mentale in età adulta – Disturbi gravi, persistenti e complessi, con il seguente titolo “Programma regionale ed Interaziendale di implementazione delle azioni di tutela della salute mentale in età adulta programmate dal PANSM per l’area di bisogni prioritaria: Disturbi Gravi Persistenti e Complessi” nell’ambito del Progetto Obiettivo di PSN 2013 - Linea progettuale 19 Salute Mentale
Crisi lavoro psicopatologia mobbing - a cura di Rosalba GerliDrughe .it
Come psicoterapeuta non posso che tentare di dar voce alla sofferenza che deriva dalle difficoltà di questo momento storico e in modo particolare a quella che deriva dalle trasformazioni del lavoro. Un lavoro che potremmo definire oggi maltrattato come sempre più spesso sono maltrattate le persone al lavoro. Io mi occupo da tempo di disagio lavorativo e da circa dieci anni conduco gruppi con persone che presentano problemi legati alle varie forme del disagio sul lavoro compreso il mobbing, che è solo un aspetto di tale disagio, ma che ha avuto il merito di aprire una finestra sull’ampio panorama della sofferenza che scaturisce dalle condizioni di lavoro. Il termine mobbing infatti è spesso abusato, forse anche a causa della sovraesposizione mediatica, ed è utilizzato erroneamente per descrivere qualsiasi forma di conflitto sul lavoro, ma per molte persone questo è l’unico modo di poter dar voce e attribuire un senso alla propria sofferenza altrimenti incomprensibile e indicibile. La crisi ha incrementato questa sofferenza. Tengo a sottolineare che in questo momento il disagio psicologico legato al lavoro ha assunto delle dimensioni di emergenza sociale, ma rischia di passare sotto traccia, se ne parla poco e si fa troppo poco, così come avviene in generale sul tema del lavoro.
Advances in therapeutic communities. Reflections on British and Italian exper...Raffaele Barone
Advances in therapeutic communities. Reflections on British and Italian experiences
9th May 2015, Anna Freud Centre, London
Abstract for morning session: Barone & Bruschetta
The therapeutic community in the local community: the limits, resources of partnership and democracy
The Mental Health System in Andalucía (Spain) - Marcelino López ÁlvarezRaffaele Barone
The document summarizes the mental health system in Andalucía, Spain. It discusses:
1) The closure of 8 public psychiatric hospitals between 1984-2005 and the integration of mental health services into the regional health system, with social support now provided by the public foundation FAISEM.
2) The current mental health system including 24 mental health departments, 76 community mental health units, 19 hospital units, and social services from FAISEM including housing, employment programs, and day centers.
3) Statistics on mental health services usage in 2010, showing 198,995 people received treatment, and FAISEM's budget and services for 2012.
Coordinamento degli interventi giudiziari, sanitari e di ordine pubblico rela...Raffaele Barone
Protocollo d'intesa tra Procura della Repubblica, Prefettura, ASL 9, Dipartimento Salute Mentale, Comando Provinciale dei Carabinieri, Guarda di Finanza, Questura, Società della Salute e Servizio sociale della Provincia di Grosseto.
Progetto TSMEA-DGPG, Tutela della Salute Mentale in età adulta – Disturbi gra...Raffaele Barone
Progetto TSMEA-DGPG, Tutela della Salute Mentale in età adulta – Disturbi gravi, persistenti e complessi, con il seguente titolo “Programma regionale ed Interaziendale di implementazione delle azioni di tutela della salute mentale in età adulta programmate dal PANSM per l’area di bisogni prioritaria: Disturbi Gravi Persistenti e Complessi” nell’ambito del Progetto Obiettivo di PSN 2013 - Linea progettuale 19 Salute Mentale
Crisi lavoro psicopatologia mobbing - a cura di Rosalba GerliDrughe .it
Come psicoterapeuta non posso che tentare di dar voce alla sofferenza che deriva dalle difficoltà di questo momento storico e in modo particolare a quella che deriva dalle trasformazioni del lavoro. Un lavoro che potremmo definire oggi maltrattato come sempre più spesso sono maltrattate le persone al lavoro. Io mi occupo da tempo di disagio lavorativo e da circa dieci anni conduco gruppi con persone che presentano problemi legati alle varie forme del disagio sul lavoro compreso il mobbing, che è solo un aspetto di tale disagio, ma che ha avuto il merito di aprire una finestra sull’ampio panorama della sofferenza che scaturisce dalle condizioni di lavoro. Il termine mobbing infatti è spesso abusato, forse anche a causa della sovraesposizione mediatica, ed è utilizzato erroneamente per descrivere qualsiasi forma di conflitto sul lavoro, ma per molte persone questo è l’unico modo di poter dar voce e attribuire un senso alla propria sofferenza altrimenti incomprensibile e indicibile. La crisi ha incrementato questa sofferenza. Tengo a sottolineare che in questo momento il disagio psicologico legato al lavoro ha assunto delle dimensioni di emergenza sociale, ma rischia di passare sotto traccia, se ne parla poco e si fa troppo poco, così come avviene in generale sul tema del lavoro.
La complessità delle forme psicopatologiche contemporanee rende necessaria la costruzione di progetti terapeutici che non siano centrati sulla relazione con il singolo paziente, ma che contemplino anche il coinvolgimento di figure significative del gruppo di riferimento del paziente (familiari, amici, altri terapeuti, altre istituzioni).
L’impostazione terapeutica deve dunque tener conto del campo multipersonale in cui è inserito il paziente che incontriamo, e soprattutto occorre saper decodificare il livello relazionale in cui si gioca e si può giocare la partita tra il soggetto e il suo “reale”.
Liberamente a caltagirone.40 anniversario della legge basagliaRaffaele Barone
La salute mentale comunità indica il livello di benessere relazionale, di sviluppo culturale, i sentimenti dicoes ione, di appartenenza e di libertà dei suoi membri; rappresenta quindi un fattore di sostegno allosviluppo del sentimento identitario individuale e al superamento delle crisi esistenziali evolutive.
Il Budget di Salute alla luce del nuovo “Servizio Socio Sanitario Regionale” Raffaele Barone
Convegno Economia e Salute Mentale - Torino 13 Ottobre 2017
-----------------------------------------------------------------------
Per contrastare e prevenire gli esiti invalidanti delle malattie, alcuni dei quali possono essere imputati a metodi e protocolli di cura inappropriati (si consideri, in proposito, l'ampia letteratura sulle conseguenze invalidanti dell'istituzionalizzazione protratta), è necessario implementare azioni e strumenti, non solo inerenti alla malattia (“prestazioni di cura”) ma attivare interventi ricostruttivi e di valorizzazione dei contesti ambientali, sociali e relazionali.
Piano socio sanitario regione sicilia 2017. salute mentale, anziani non autos...Raffaele Barone
“Il Servizio socio-sanitario
regionale: Piano delle azioni e dei servizi socio-sanitari e del
Sistema unico di accreditamento dei soggetti che erogano prestazioni
socio-sanitarie”
Il Servizio Socio Sanitario - Regione Sicilia 2017Raffaele Barone
Slides riepilogative del primo piano delle Azioni e dei Servizi Socio-Sanitari e del Sistema unico di accreditamento dei soggetti che erogano prestazioni socio-sanitarie della Regione Siciliana dell'anno 2017.
Potete approfondire la conoscenza dei contenuti del Piano scaricando la versione integrale e guardando il video-guida alla lettura appositamente preparato. E' possibile approfondire l'argomento andando su --> www.RaffaeleBarone.com/piano-socio-sanitario-regione-sicilia
Vademecum Operativo Amministrazione di SostegnoRaffaele Barone
L'amministrazione di sostegno è uno strumento di tutela della persona introdotto dalla legge n. 6 del 2004: permette "di tutelare, con la minore limitazione possibile della capacità di agire, le persone prive, in tutto o in parte, di autonomia nell'espletamento delle funzioni della vita quotidiana, mediante interventi di sostegno temporaneo o permanente".
Linee guida per la costruzione di percorsi clinici ed assistenziali per i dis...Raffaele Barone
I Disturbi del comportamento Alimentare ((Disturbi della nutrizione e dell'alimentazione DSM 5 2014) “sono caratterizzati da persistente disturbo dell'alimentazione oppure da comportamenti inerenti l'alimentazione che hanno come risultato un alterato consumo o assorbimento di cibo che compromette significativamente la salute fisica o il funzionamento psicosociale” (DSM5).
Tali disturbi includono quadri clinici, di interesse psichiatrico ed internistico, adeguatamente codificati.
Comunità CTA Sant'Antonio, un modello di Comunita Terapeutica DemocraticaRaffaele Barone
Durate il corso di Formazione ECM dal titolo "Le violenze collettive nelle comunità contemporanee. Il Dialogo come metodo terapeutico" di Piazza Armerina Convegno Ferdinando Troina ci ha parlato di della comunità terapeutica Sant'Antonio, un organizzazione che si reinventa ogni giorno.
La Comunità Terapeutica Democratica come pratica non violenta.Raffaele Barone
Durate il corso di Formazione ECM dal titolo "Le violenze collettive nelle comunità contemporanee. Il Dialogo come metodo terapeutico" di Piazza Armerina Convegno Angela Volpe ci ha parlato di pratiche non violente nelle comunità terapeutiche.
Psicopatologia: Empatia Zero e Crudeltà di Raffaele BaroneRaffaele Barone
La costruzione di una persona non richiede solamente dati biologici, culturali, sociali, professionali. La costruzione di una persona passa necessariamente dal sentire l'altro, dal pensare l'altro, dall'essere con l'altro. Da qui era iniziato il discorso sull'empatia continuato poi con l'approfondimento della tesi sulla funzione riflessiva. La cura è il paradigma che ha come cardini empatia e mentalizzazione/riflessività che, infatti, è possibile ritrovare come atti centrali in ogni pratica di cura e disposizione etica alla cura. Alcuni sentimenti morali sono particolarmente importanti per questo percorso: la fiducia, la speranza, la tenerezza, l'accettazione, la serenità.
GPMF e Open Dialogue, Strumenti di una PsicoTerapia di ComunitàRaffaele Barone
Slide di Raffaele Barone e Angela Volpe durante il secondo Convegno Nazionale del Laboratorio di Psicoanalisi MultiFamiliare tenuto a Roma 2016.
L'Open Dialogue e il Gruppo di Psicoanalisi MultiFamiliare (GPMF) vengono da tempo applicati nella distretto Calatino Sud-Simeto come strumenti di Psicoterapia di Comunità nella Salute Mentale più Umana.
Un esempio unico ed un esperienza da replicare nei Dipartimenti di Salute Mentale (DSM) Italiani e nel Mondo.
Visita il sito ---> www.RaffaeleBarone.com <--->argomento.
1. GRUPPI IN
UN’ETÀ IN
TRANSIZIONE
G. Carmelita Russo
G. Trovato
A. Frasca
2. QUALE RUOLO PER LA
PSICOTERAPIA ?
♦ Oltre il linguaggio dei sintomi (F. Fasolo) ridurre la somatizzazione e
aumentare la mentalizzazione;
♦ Offrire un contesto relazionale nel quale dare senso all ’esperienza
anoressica / bulimica;
♦ Istituire una relazione che permetta di rinunciare alle condotte
anoressico-bulimiche in quanto tentativo di “autoterapia” e di ri-
connotarle come patologiche;
♦ Ri-organizzare il Sé all’interno di rappresentazioni evolute della propria
vita relazionale;
♦ Promuovere la maturazione di un’autonomia personale non fittizia e reali
processi di svincolo.
3. QUALE SETTING PER LA
PSICOTERAPIA ?
• Valutare la capacità dei soggetti di sostenere l’inevitabile
conflittualità implicita nel lavoro di ricostruzione del Self;
• Ci sono limiti (psicopatologici, di età, di risorse, di contesto, di
progettualità…) che costituiscono controindicazione alla
psicoterapia analitica (individuale o di gruppo) e indirizzano alla
terapia familiare e/o di rete, ovvero a interventi prevalentemente
supportivi;
• Limite relativo all’inserimento in gruppo analitico è una
organizzazione del Self centrata sulla relazione genitoriale e in
cui il gruppo dei pari costituisce una intollerabile minaccia (es.
molti soggetti psicotici o borderline).
4. GRUPPO PERCHE’…
• … luogo di relazione, scambio affettivo, condivisione e
universalizzazione dei problemi (Yalom);
• … in gruppo le differenze individuali sono riconosciute,
evidenziate, promosse (Ustica);
• … in gruppo il rapporto “Io-Altro” si ripropone come
alternativa al gruppo familiare interno, spesso saturo o
assente;
• … il gruppo dei pari è una fisiologica dimensione esistenziale
in adolescenza;
• … spazio co-narrativo: “sentendovi raccontare le vostre
storie, comincio a capire che anche la mia storia può
cambiare”.
5. 2 ESPERIENZE PARALLELE DI GRUPPO
ANALITICO (Dinamico-Clinico) PER
PRE-ADOLESCENTI ED ADOLESCENTI
• Piccolo gruppo chiuso monogenere e monosintomatico;
• Durata di un anno;
• Sedute di gruppo a cadenza settimanale di 90’ assieme a sedute
individuali una tantum (di supporto al lavoro gruppale) e nel
caso del gruppo con pre-adolescenti 3 incontri di gruppo con
tutti i genitori delle partecipanti;
• Numerosità ed età dei membri del gruppo;
6. 2 ESPERIENZE PARALLELE DI GRUPPO
ANALITICO (Dinamico-Clinico) PER
PRE-ADOLESCENTI ED ADOLESCENTI
Il gruppo dei genitori sembra aver svolto
un’importante doppia funzione terapeutica:
• motivare e confermare le figlie (“loro lavorano con
noi”);
• denotare il confine generazionale (a questo proposito, è
interessante notare che le ragazzine hanno chiesto
espressamente che i genitori non si incontrassero nello
stesso spazio fisico utilizzato per il loro gruppo).
7. 2 ESPERIENZE PARALLELE DI GRUPPO
ANALITICO (Dinamico-Clinico) PER
PRE-ADOLESCENTI ED ADOLESCENTI
• Staff clinico;
• Conduzione semidirettiva: la funzione analitica è
subordinata alla responsabilità terapeutica e prevalgono
interventi connettivi, gestionali, esortativi e riformulativi
(Pontalti 1998);
• Processo fluttuante tra il “qui e ora” e il “lì e allora”, tra la
dinamica di gruppo e il focus individuale;
• Ricerca: protocollo costituito da strumenti atti a misurare
gli esiti ed il processo gruppale;
8. Il processo del gruppo dinamico-clinico
Prima fase: la fondazione
• La matrice pre-esistente, istituita sul sintomo, facilita l ’avvio della
comunicazione ma invade e satura il campo del gruppo, così come paralizza
l’evoluzione individuale;
• Il gruppo si fonda come “rifugio sicuro” (illusione gruppale);
Seconda fase: la conflittualizzazione
• Si aprono varchi di pensiero sul significato del sintomo;
• La matrice oltrepassa il conformismo unanimista, contiene pensiero
problematico e contraddittorio;
• Il gruppo può diventare luogo angosciante di “dicibilità del malessere” (rischio
di drop-out);
Terza fase: l’appartenenza e la soggettualizzazione
• Il gruppo trova coesione in una matrice centrata sul valore delle diversità e
concepisce il tempo e lo sviluppo.
9. PSICOTERAPIA “DIFFUSA”:
PRENDERSI CURA È …
• Interagire con un ruolo “adulto non genitoriale”, umanamente autentico,
istituzionalmente credibile, evolutivamente funzionale, coerente con la più
tradizionale ricerca psicodinamica (Anna Freud, Winnicott);
• Utilizzare il legame con i ragazzi per incoraggiarli a interagire e creare
legami con i coetanei e con gli adulti del loro ambiente;
• Valorizzare anche i “legami deboli” che, nella vita come in chimica, sono
essenziali per la stabilità dei sistemi;
• Operare nella rete, il che non si esaurisce in qualche telefonata, ma si radica
nella consapevolezza attiva dell’intreccio di relazioni all’interno del quale i
ragazzi vivono e del quale fanno parte anche i curanti; particolare importanza
hanno la famiglia, l’ambiente scolastico, i gruppi di coetanei, i servizi, le
associazioni…
10. “I casi raggruppati in funzione dei soli tratti sintomatici
contribuiscono a separare il sintomo dalla vita personale del
paziente, assecondando così la funzione difensiva abituale del
sintomo… (Occorre) valutare il disturbo del comportamento
nella sua genesi come nella sua evoluzione in relazione alla
storia del soggetto, alla sua personalità e alla funzione che il
disturbo assume nell’economia psichica… in tutta la sua
complessità, in un approccio “impressionista”… non soltanto
è possibile, ma necessario, esaminare tale condotta sotto
diverse prospettive, che si completano ma non si riducono le
une alle altre… (evitando) tanto i trabocchetti dell’empatia
quanto il formalismo mortifero dei programmi terapeutici
stereotipati e impersonali”
P. Jeammet, 2004