Congiuntura I trimestre 2013. Segnali negativi per l’industria manifatturiera della Brianza: il fatturato registra -0,5% e la produzione -0,7% rispetto all’ultimo trimestre 2012 - INIZIO IN SALITA PER GLI IMPRENDITORI DELLA BRIANZA - Primo stop anche per gli ordini esteri: -1,6% rispetto al IV trimestre del 2012. Sul fronte occupazionale il saldo tra entrate e uscite nel mondo del lavoro è in pareggio. L’andamento dei primi tre mesi dell’anno pesano sulle aspettative degli imprenditori, che si fanno più pessimisti per il futuro.
Congiuntura dell’industria manifatturiera della Brianza: I trimestre 2014.Camera Monza e Brianza
PER LA MANIFATTURA DELLA BRIANZA IL 2014 SI APRE ALL’INSEGNA DELLA PRUDENZA - Congiuntura dell’industria manifatturiera della Brianza: I trimestre 2014. Rispetto al IV trimestre del 2013 positivo il fatturato (+0,3%), in lieve calo la produzione (-0,2%). In un anno gli ordini esteri crescono del 4,5% e tiene anche la domanda interna (+1%). Migliorano le aspettative degli imprenditori della Brianza sulla produzione ma resta ancora negativo il dato sul lavoro con un saldo occupazionale di -0,16%
Congiuntura I trimestre 2013. Segnali negativi per l’industria manifatturiera della Brianza: il fatturato registra -0,5% e la produzione -0,7% rispetto all’ultimo trimestre 2012 - INIZIO IN SALITA PER GLI IMPRENDITORI DELLA BRIANZA - Primo stop anche per gli ordini esteri: -1,6% rispetto al IV trimestre del 2012. Sul fronte occupazionale il saldo tra entrate e uscite nel mondo del lavoro è in pareggio. L’andamento dei primi tre mesi dell’anno pesano sulle aspettative degli imprenditori, che si fanno più pessimisti per il futuro.
Congiuntura dell’industria manifatturiera della Brianza: I trimestre 2014.Camera Monza e Brianza
PER LA MANIFATTURA DELLA BRIANZA IL 2014 SI APRE ALL’INSEGNA DELLA PRUDENZA - Congiuntura dell’industria manifatturiera della Brianza: I trimestre 2014. Rispetto al IV trimestre del 2013 positivo il fatturato (+0,3%), in lieve calo la produzione (-0,2%). In un anno gli ordini esteri crescono del 4,5% e tiene anche la domanda interna (+1%). Migliorano le aspettative degli imprenditori della Brianza sulla produzione ma resta ancora negativo il dato sul lavoro con un saldo occupazionale di -0,16%
CNMI pubblica i risultati dello studio effettuato nel primo semestre del 2016 sull'andamento dell'€™industria della moda (tessile, abbigliamento, pelle, pelletteria, calzature, occhialeria, gioielleria e cosmetica).
IL 2013 SI CHIUDE CON PRODUZIONE E ORDINI IN AUMENTO. MA NON BASTA PER TORNA...Camera Monza e Brianza
Congiuntura dell’industria manifatturiera della Brianza: IV trimestre 2013. Rispetto al III trimestre cresce la produzione (+0,6%), in calo il fatturato (-0,4%). Segnali confortanti dagli ordini: quelli esteri fanno registrare +6,2%, quelli interni +1,6% rispetto a un anno fa. Resta invece ancora di segno negativo il saldo occupazionale (-0,2%). Per il 2014 migliorano le aspettative degli imprenditori della Brianza.
c'e molta confusione nei dati sull'occupazione; media e politici enfatizzano la crescita, ma l'ISTAT ci dice che a marzo 2015 su marzo 2014 l'occupazione è diminuita di 161.000 unità e che tasso di occupazione è passato da 55,7% a 55,5% , -0,2/ non sono bei numeri ...leggi
Intervento di Fabrizio Guelpa, Servizio Industry & Banking, Intesa Sanpaolo al Meeting ACEF 2015 - 23/10/2015
VEDI TUTTI GLI INTERVENTI SU http://www.economiaefinanza.org/atti
in questi giorni si parla tanto di crescita occupazionale; ci sono le condizioni favorevoli perchè questo succeda; i volumi di crescita sono inportanti ma l'indicatore chiave è il tasso di occupazione ( oggi è al 55,7% , 15-20 punti di % più basso di altri paesi EU ); se questo non sale allora parliamo solo di rimpiazzo di chi esce dal mercato del lavoro.
161.000 occupati in meno dal marzo 2014 ... lo dice Istat con il report del 30 aprile 2015 .... girano un po troppe chiacchere ma per ora poco si fa per rimettere in moto la macchina produttiva .... leggi
Approfittiamo del rilascio del dato del Prodotto Interno Lordo per fare il punto della situazione a poco più di due settimane dalle Elezioni Politiche 2018; un’analisi dettagliata dei fattori chiave.
• La situazione italiana in prossimità delle elezioni politiche
• Analisi dello stato di salute dei conti pubblici: situazione del debito e crescita economica attesa
• Analisi comparativa con altri Stati sovrani
• Panoramica 2018: aspettative economiche nuovo anno
RELATORI:
Maurizio Mazziero, autore del nuovo libro "La crisi economica e il macigno del debito" è profondo conoscitore della situazione italiana e dei conti pubblici, tramite il suo Osservatorio di Ricerca.
Maurizio Mazziero si occupa di analisi macroeconomiche ed è fondatore di Mazziero Research.
Stefano GIANTI, Education Manager @Swissquote
Monitor economico eurozona il tappo elettorale_6 marzo 2017Pio De Gregorio
L'indice PMI Composito dell'Eurozona ha toccato in febbraio il valore massimo registrato negli ultimi sei anni. Sia il settore manifatturiero che quello dei servizi appaiono in espansione in tutte le principali economie dell'area. Se l'incertezza legata all'esito delle imminenti tornate elettorali non facesse da tappo, è molto probabile che al momento l'attività economica dell'Eurozona starebbe crescendo a tassi più elevati rispetto a quelli correntemente attesi.
SEE Alagoas (2014) Referencial curricular da educacao basica da rede estadual...Gonzalo Abio
Fragmento dedicado a línguas estrangeiras modernas no Referencial curricular da educação básica da rede estadual de ensino do estado de Alagoas (SEE-AL,2014).
O documento original está em http://basenacionalcomum.mec.gov.br/wp-content/themes/wp-simple/CURRICULOS/Alagoas_Referencial_Curricular_da_Educacao_Basica_da_Rede_Estadual_de_Ensino_do_Estado_de_Alagoas_Linguagens.pdf
CNMI pubblica i risultati dello studio effettuato nel primo semestre del 2016 sull'andamento dell'€™industria della moda (tessile, abbigliamento, pelle, pelletteria, calzature, occhialeria, gioielleria e cosmetica).
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Monitor economico eurozona il tappo elettorale_6 marzo 2017Pio De Gregorio
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SEE Alagoas (2014) Referencial curricular da educacao basica da rede estadual...Gonzalo Abio
Fragmento dedicado a línguas estrangeiras modernas no Referencial curricular da educação básica da rede estadual de ensino do estado de Alagoas (SEE-AL,2014).
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Indeginous knowledge for responding cyclone and frequently flood on southern ...Md. Mozahidul Islam
Community peoples are coping with various disaster such as cyclone and frequently flood by own technology. Here we wanted to show some of those knowledge. Obviously, it's a short presentation.
Congiuntura artigianato I trimestre 2014: produzione e fatturato in crescita rispettivamente del +1,6% e +1,9% rispetto al IV trimestre 2013. Aumentano gli ordini totali: +0,6% rispetto allo scorso trimestre e +2,5% rispetto allo stesso periodo del 2013. Aspettative in miglioramento sull’andamento di produzione e domanda estera. Diminuisce il ricorso alla CIG, ma il saldo occupazionale resta negativo (-1,1%)
Congiuntura I trimestre 2013: cresce la produzione delle imprese artigiane manifatturiere della Brianza rispetto al trimestre precedente (+0,5%), -1,1% il fatturato
PRODUZIONE ARTIGIANATO IN AUMENTO: UN TIMIDO SEGNALE CHE ATTENDE CONFERME DAL FUTURO
Il 2013 si apre con fatturato e ordini ancora negativi. Peggiorano le aspettative degli artigiani sull’occupazione per il prossimo trimestre e resta negativo il saldo occupazionale tra entrate e uscite (-0,7%).
A. Rinaldi, 30 Novembre - 1 Dicembre 2021 -
Webinar: Misurare le trasformazioni indotte dalla crisi
Titolo: La natimortalità delle imprese all’uscita dalla crisi
Relazione al bilancio di previsione 2014 - Città di TorinoGianguido Passoni
Relazione di accompagnamento al bilancio di previsione 2014 della Città di Torino. Documento approvato dall'aula il 30 settembre.
Il bilancio di previsione 2014 della Città di Torino pareggia a 1 miliardo 356 milioni di euro, 27 in meno rispetto al previsionale assestato del 2013. In particolare le entrate tributarie ammontano a 899 milioni di euro, in leggero aumento rispetto al 2013, ampiamente compensate da una riduzione di quelle extratributarie (canoni, concessioni, interessi e fitti attivi, mense e contravvenzioni) che ammontano a 263 milioni di euro.
La spesa per personale continua a ridursi. Nel 2014 rispetto al 2013 questa scende di oltre 5,5 milioni di euro, incidendo sul totale della spesa corrente per il 33,99%. Negli ultimi sei anni, i dipendenti sono diminuiti di 1.419 unità pari a circa il 12%, mentre i dirigenti sono scesi a 123 unità con una riduzione di oltre il 25% e quelli a contratto sono passati dalle 27 unità del 2008 alle 6 attualmente in servizio.
Confermate anche per il 2014 misure destinate ad alleggerire il peso delle imposte sui redditi delle famiglie torinesi. Nel dettaglio, per il pagamento della Tasi sono state previste detrazioni di 110 euro per immobili con rendita catastale fino a 700 euro e di 30 euro per ogni figlio di età inferiore ai 26 anni. Sempre per la tassa sui servizi indivisibili è stato istituito di un fondo di sostegno di un milione e 300mila euro per pensionati e lavoratori dipendenti proprietari esclusivamente di prima casa, che dichiarano un reddito Isee inferiore a 17mila euro. Di una analoga misura nel 2013 hanno beneficiato quasi 10.000 nuclei. Per il pagamento della Tari le agevolazioni prevedono una riduzione del 50% per i redditi sino a 13mila euro, del 35% per quelli da 13mila a 17mila e per i redditi da 17mila a 24mila euro l’importo sarà ridotto del 25%.
Anche nel 2014 - così come già fatto nel 2013 – la Città di Torino ha aderito al decreto sbloccacrediti con l’obiettivo di diminuire il debito verso i fornitori e ridare così ossigeno ad un sistema che sconta una ormai endemica mancanza di liquidità. Risultati apprezzabili anche sul fronte del debito complessivo che diminuisce di altri 112 milioni.
Mentre prosegue l’attività di risanamento, Torino deve tornare a crescere: aumentano, dopo anni di contrazione, le risorse destinate al Piano degli investimenti che passano dai 177 milioni del 2013 ai 201 di quest’anno.
Convegno presentazione Annuario statistico Istat-Ice “Commercio estero e attività internazionali delle imprese 2019”
Napoli, 23 luglio 2019 Auditorium Hotel Royal Continental
Via Partenope 44
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Una ricerca de il Club degli Investitori, in collaborazione con ToTeM Torino Tech Map e con il supporto della ESCP Business School e di Growth Capital
4. PREVISIONI IIO SEMESTRE 2015
Imprese che, alla luce
dell'andamento degli ultimi sei mesi,
ritengono di aver superato la fase
più difficile della congiuntura
economica.
24,5%
Con riferimento al 2° semestre 2015 tra
gli imprenditori torinesi prevale «cauto»
ottimismo.
Il saldo Ottimisti–Pessimisti è positivo,
pari a +13,6%.
13,6%
Pur prevalendo l’ottimismo, solo il
15,8% degli imprenditori si dice più
ottimista rispetto a sei mesi fa; il 21,9%
si dichiara più pessimista.
Saldo negativo, pari a -6,1%
-6,1%
Indagine congiunturale API Torino Pag. 4 di 24
5. IMPRESE
EXPORT
IMPRESE
NO EXPORT
PREVISIONI IIO SEMESTRE 2015
-1,3%
+2,2%
-6,1%
produzione
+3,7%
+6,6%
+1,4%
ordini
-4,3%
-
-7,6%
fatturato
Dopo una prima parte dell’anno di recupero, per i prossimi mesi le PMI torinesi
prevedono una fase economica in leggero rallentamento, che si auspica possa essere di
assestamento.
Nonostante i dati nazionali evidenzino una ripresa della domanda interna (Bollettino
economico Banca d’Italia, n. 3/2015), tra le PMI torinesi che operano solo sul mercato
domestico - pari al 57% del campione - prevalgono attese negative: i saldi previsionali
relativi a produzione e fatturato sono rispettivamente pari a -6,1% e -7,6%; solo sul fronte
degli ordini le previsioni sono più fiduciose (saldo positivo pari a +1,4%).
Indagine congiunturale API Torino Pag. 5 di 24
6. PREVISIONI IIO SEMESTRE 2015
Saldo IT
-5,0%
Saldo UE
+17,1%
Saldo Extra
UE +16,7%
FATTURATO, PER AREE GEOGRAFICHE
I mercati esteri, in particolare quello europeo, si
confermano da traino per la nostra economia.
Anche aspettative per i prossimi mesi sono positive.
Quasi un imprenditore su tre (31-32%) prevede di
incrementare i propri livelli di fatturato sui mercati esteri,
mentre circa il 14-15% si attende un calo. I saldi
previsionali sono positivi, rispettivamente pari a +17,1%
sul mercato UE e +16,7% sui mercati Extra-UE
OCCUPAZIONE
Con i primi decreti attuativi della riforma del lavoro e gli incentivi alle nuove assunzioni,
l’andamento dei livelli occupazionali nei primi mesi del 2015 è stato decisamente vivace.
Dopo questa scossa, nei prossimi mesi è atteso un prevedibile rallentamento e maggiore
stabilità: il 7,4% degli imprenditori prevede nuove assunzioni, mentre per il 9,6% i livelli
occupazionali saranno in calo. Il saldo previsionale è negativo pari a -2,2% ma in recupero
rispetto alle previsioni formulate sei mesi fa (-7,4%).
IL RICORSO AGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI
L’utilizzo degli ammortizzatori sociali è in una fase di generale rallentamento, decisamente
più intenso in altre regioni d’Italia. Con riferimento all’area torinese per i prossimi mesi la
percentuale di imprese che prevede di farne ricorso rimane pressoché stabile attorno al 20%.
Nella maggior parte dei casi (15,8%) si tratta di imprese che ne hanno già usufruito nel primo
semestre.
Indagine congiunturale API Torino Pag. 6 di 24
7. INVESTIMENTI
Diminuiscono le intenzioni di nuovi
investimenti: rispetto a sei mesi fa la
percentuale di imprese scende di
quasi 5 punti (dal 31,5% al 26,7%)
PREVISIONI IIO SEMESTRE 2015
Il 73,3% degli imprenditori intervistati
dichiara che non investirà:
- il 29% degli imprenditori ritiene
ancora elevato il grado di incertezza
dei mercati per ipotizzare l'avvio di
nuovi investimenti;
- il 33,6% considera sufficienti gli
investimenti già in atto.
RICORSO AL CREDITO (1)
Mentre a livello nazionale si osserva a
partire dal secondo trimestre una ripresa
della domanda del credito bancario da
parte delle imprese, su scala locale tra le
PMI non si osserva la medesima
tendenza, ma i dati mostrano continuità
rispetto ai sei mesi precedenti.
RICORSO AL CREDITO (2)
Il 45,5% del campione prevede di soddisfare il
proprio fabbisogno finanziario con debito a
breve termine (contro il 47,9% di fine 2014);
mentre per il 28,4% si prevede di ricorrere al
debito a medio-lungo (28,4% di fine 2014).
Indagine congiunturale API Torino Pag. 7 di 24
8. RISULTATI DEL IO SEMESTRE 2015
Indagine congiunturale API Torino Pag. 8 di 24
9. IN UNO SCENARIO GENERALE ANCORA
AMPIAMENTE INCERTO, NUOVO RIMBALZO
DEGLI INDICATORI CONGIUNTURALI
Indagine congiunturale API Torino Pag. 9 di 24
10. Con riferimento al primo semestre 2015 i principali indicatori
congiunturali - raccolta degli ordini, fatturato e livelli di
produzione - risultano in miglioramento rispetto all’ultima
rilevazione di sei mesi fa, quando le piccole e medie imprese
dell’area torinese chiudevano il 2014 con una nuova battuta
d’arresto.
Quasi il 40% delle PMI intervistate ha incrementato la raccolta
degli ordini e il fatturato, e una quota di poco inferiore (poco più
del 30% del campione) ne ha subìto il calo.
I saldi (ossia la differenza tra le dichiarazioni di aumento e
diminuzione) relativi a ordini e fatturato sono positivi, pari a
7,1% e 7,6% (contro -12,8% e -13,5% di fine 2014).
RISULTATI DEL IO SEMESTRE 2015
Indagine congiunturale API Torino Pag. 10 di 24
11. RISULTATI DEL IO SEMESTRE 2015
Inoltre, si osserva nel periodo una aumentata dinamicità, che si
evince dalla ridotta percentuale di imprese che ha dichiarato un
andamento pressoché “stabile” degli indicatori (pari al 31%
circa del campione contro il già basso 35,5% degli ultimi 3
anni).
Tale dinamicità è sintomo probabilmente della cresciuta
vulnerabilità del nostro sistema economico locale, che - a
distanza di quasi sette anni - ancora oggi sembra non trovare
un nuovo equilibrio.
Indagine congiunturale API Torino Pag. 11 di 24
12. CRESCONO GLI ORDINI PER LE IMPRESE ESPORTATRICI. Nel primo
semestre 2015 la raccolta ordini da parte delle imprese esportatrici segna un
saldo positivo pari a +27,4%.
Di contro, sul fronte domestico persiste, senza soluzione di continuità, una
condizione di profonda stagnazione (saldo negativo pari a -9%).
Indagine congiunturale API Torino Pag. 12 di 24
13. Si osserva - rispetto alle
due rilevazioni del 2014 -
un incremento degli ordini
superiori a 3 mesi (dal
17,7% al 23,2%), che
potrebbe auspicabilmente
offrire maggiore stabilità nei
prossimi mesi.
76,8%
17,7%23,2%
Tuttavia, nella maggioranza
dei casi la durata degli ordini
non supera i 3 mesi
(76,8%).
MIGLIORA LA COMPOSIZIONE
DEGLI ORDINI
In lieve, ma progressivo,
aumento (da 17,4% a
19,4% e 21%) la raccolta di
ordini da esaurirsi entro
appena 15 giorni.
15,6%
Indagine congiunturale API Torino Pag. 13 di 24
14. I livelli di fatturato crescono per una quota prevalente di
imprese intervistate (39,6%), portando il saldo complessivo
nuovamente su valori positivi: +7,6%, contro il -13,5% di
dicembre 2014.
La distribuzione per aree geografiche mostra il miglior
andamento delle imprese sui mercati europei, dove si
concentrano maggiormente i clienti esteri delle PMI.
Saldo IT
nullo
Saldo UE
+25,4%
Saldo Extra
UE -2,0%
Indagine congiunturale API Torino Pag. 14 di 24
15. Il settore manifatturiero (1/2)
I livelli di produzione industriale risultano in sensibile aumento: il 45,8% delle
imprese manifatturiere dichiara di aver incrementato la produzione. Per il 24,1% è,
invece, diminuita. Il saldo è positivo, pari a +21,7% (contro il precedente -7,4%)
Indagine congiunturale API Torino Pag. 15 di 24
16. Il settore manifatturiero (2/2)
In lieve miglioramento la capacità di saturazione degli impianti, che
giunge al 70,8%, con la previsione di un ulteriore incremento (al 71,6%)
per il prossimo semestre.
Indagine congiunturale API Torino Pag. 16 di 24
17. L’occupazione
Il 18,6% delle imprese ha incrementato i livelli occupazionali, mentre solo 8,6% ha
dichiarato la riduzione dell’organico . Il saldo è positivo pari a +10%. Il mercato
del lavoro ha certamente beneficiato delle nuove agevolazioni alle assunzioni
introdotte a inizio anno.
Indagine congiunturale API Torino Pag. 17 di 24
18. L’occupazione (procedure di assunzione - Fonte SILP)
A Torino, nei primi 5 mesi 2015, le procedure di assunzione
sono aumentate complessivamente del 13,1%, rispetto allo
stesso periodo del 2014. In particolare, le assunzioni con
contratti a Tempo Indeterminato sono cresciute del 44,3%
(34.016 nuovi contratti a TI, contro i 23.578 di gen-mag ‘14).
Già l’indagine «Jobs Act – il giudizio degli
imprenditori di API Torino» (febbraio 2015)
aveva annunciato il marcato incremento della
propensione ad assumere (per il 39,5% delle
imprese) e, nel 60% dei casi, la preferenza
verso il contratto a tempo indeterminato.
Indagine congiunturale API Torino Pag. 18 di 24
19. Il ricorso agli ammortizzatori sociali
Si riduce al 19,9% la quota di imprese
che ricorre ad ammortizzatori sociali.
Amm. Sociali I/15 II/14
CIG Ordinaria 13,7% 11,2%
CIG Straord. 0,7% 0,5%
CIG Deroga 4,1% 7,0%
Solidarietà 2,1% 3,7%
Totale 19,9% 22,5%
In termini di ore autorizzate, i dati INPS di gennaio-giugno confermano su Torino il calo del
ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni. Tuttavia, il confronto con il resto del Piemonte e
Italia restituisce un quadro ancora particolarmente difficile per l’area torinese.
Gen-Giu ‘15/ Gen-Giu ‘14
Torino -4,0
Piemonte -11,5
Italia -30,3
Nel periodo gennaio-giugno 2015, a livello nazionale il
calo delle ore autorizzate di CIG è stato decisamente
marcato (-30,3%); mentre è sceso in misura contenuta
in Piemonte (-11,5%) e, in particolare, a Torino (-4,0%).
(Dati INPS)
Indagine congiunturale API Torino Pag. 19 di 24
20. Dal 2011 costante calo delle ore complessive di CIG, fino a segnare nel 2014
una riduzione del 39,7% rispetto al picco massimo del 2010 (121 milioni di ore).
Nonostante tale trend, i livelli pre-crisi finanziaria restano ancora molto lontani.
• 73 milioni di ore nel 2014
• 17 milioni di ore nel 2007
Indagine congiunturale API Torino Pag. 20 di 24
21. Investimenti nel primo semestre 2015
SI RIDUCONO GLI INVESTIMENTI
La quota di imprese che ha
realizzato nuovi investimenti nella
prima parte del 2015 è scesa al
48,6%, segnando una diminuzione
di 9,6 punti percentuali rispetto alle
dichiarazioni di fine 2014.
In particolare, frenano gli
investimenti materiali, (da
44,6% a 37,7%), la cui quota
più rilevante è rappresentata
dalla voce «impianti,
macchinari e attrezzature»,
passati da 36,4% a 28,8%.
In calo anche gli investimenti
immateriali: le spese delle
PMI in R&S sono scese da
8,2% a 5,5%.
Indagine congiunturale API Torino Pag. 21 di 24
22. Ritardi di pagamento
Il 58,9% delle imprese ha crediti scaduti
da oltre 60 giorni, con un ritardo medio
di 184 giorni (circa 6 mesi). Il dato è in
peggioramento rispetto ai 171 giorni
osservati nella precedente rilevazione.
Tipologia debitori
%
imprese
Ritardo
medio (mesi)
Pubblica Amministrazione 6,4% 5,5
Grande Impresa 22,0% 5,6
Altro (prevalentemente PMI) 39,7% 6,5
Indagine congiunturale API Torino Pag. 22 di 24
23. Accesso al credito
In calo la quota di PMI che si è rivolta al
sistema bancario per l’ottenimento di
credito (dal 50,6% di dicembre 2014 al
38,5% di giugno 2015). Permane
incertezza e i segnali di ripresa nell’area
torinese sono ancora fragili per produrre
effetti sul mercato del credito
In merito alle richieste di credito (avanzate
dal 38,5% delle imprese), il 33,8% ha
avuto esito positivo:
il 23,6% con accoglimento integrale; il
10,2% con accoglimento parziale.
Solo il 4,7% delle imprese ha visto negata
la richiesta di credito (in miglioramento
rispetto alle precedenti rilevazioni con
percentuali superiori al dieci)
Si riduce la percentuale di casi di diniego
di rinnovo di crediti in precedenza già
concessi, dal 14,5% di fine 2014 all’attuale
8,1%. In aumento al 37,2% la percentuale
di imprese che non ne ha fatto richiesta.
RICHIESTE NUOVI FINANZIAMENTI
RICHIESTE DI RINNOVO
Indagine congiunturale API Torino Pag. 23 di 24