in questi giorni si parla tanto di crescita occupazionale; ci sono le condizioni favorevoli perchè questo succeda; i volumi di crescita sono inportanti ma l'indicatore chiave è il tasso di occupazione ( oggi è al 55,7% , 15-20 punti di % più basso di altri paesi EU ); se questo non sale allora parliamo solo di rimpiazzo di chi esce dal mercato del lavoro.
c'e molta confusione nei dati sull'occupazione; media e politici enfatizzano la crescita, ma l'ISTAT ci dice che a marzo 2015 su marzo 2014 l'occupazione è diminuita di 161.000 unità e che tasso di occupazione è passato da 55,7% a 55,5% , -0,2/ non sono bei numeri ...leggi
Evento presentazione e-book del rapporto “Il mercato del lavoro 2018. Verso una lettura integrata”
Istat Roma, Aula Magna, 25 febbraio 2019
Via Cesare Balbo 16
161.000 occupati in meno dal marzo 2014 ... lo dice Istat con il report del 30 aprile 2015 .... girano un po troppe chiacchere ma per ora poco si fa per rimettere in moto la macchina produttiva .... leggi
c'e molta confusione nei dati sull'occupazione; media e politici enfatizzano la crescita, ma l'ISTAT ci dice che a marzo 2015 su marzo 2014 l'occupazione è diminuita di 161.000 unità e che tasso di occupazione è passato da 55,7% a 55,5% , -0,2/ non sono bei numeri ...leggi
Evento presentazione e-book del rapporto “Il mercato del lavoro 2018. Verso una lettura integrata”
Istat Roma, Aula Magna, 25 febbraio 2019
Via Cesare Balbo 16
161.000 occupati in meno dal marzo 2014 ... lo dice Istat con il report del 30 aprile 2015 .... girano un po troppe chiacchere ma per ora poco si fa per rimettere in moto la macchina produttiva .... leggi
Congiuntura dell’industria manifatturiera della Brianza: I trimestre 2014.Camera Monza e Brianza
PER LA MANIFATTURA DELLA BRIANZA IL 2014 SI APRE ALL’INSEGNA DELLA PRUDENZA - Congiuntura dell’industria manifatturiera della Brianza: I trimestre 2014. Rispetto al IV trimestre del 2013 positivo il fatturato (+0,3%), in lieve calo la produzione (-0,2%). In un anno gli ordini esteri crescono del 4,5% e tiene anche la domanda interna (+1%). Migliorano le aspettative degli imprenditori della Brianza sulla produzione ma resta ancora negativo il dato sul lavoro con un saldo occupazionale di -0,16%
"Industria 4.0 per un'impresa globale, la dimensione del fenomeno, le implicazioni per il Paese, le policy" è lo studio realizzato da Kpmg Advisory per conto di Comitato Leonardo, che è stato presentato nel corso del Forum Annuale che si è tenuto a Milano il 13 novembre 2017
Principali variabili economiche da monitorare giovanni facco
Perché e a quale scopo individuare e raccogliere i principali indicatori economici del nostro paese?Il motivo è molto semplice e banale: negli ultimi anni , complice il web, sono resi disponibili volumi incredibili di dati prima consultabili solo in forma cartacea e solo dopo mesi e mesi dalla loro pubblicazione o messa a disposizione;Oggi sono disponibili immediatamente siamo inondati e affoghiamo .. nei numeri. Dati e numeri sempre più articolati, sezionati , dettagliati … ma vi è il rischio di non capire più come stanno le cose proprio per un eccesso di informazione quantitativa e numerica.Questo documento quindi vuole rispondere a queste esigenze: avere in un report i principali indicatori a portata di mano e in qualsiasi momento poterli consultare e vederli tutti insieme; i dati sono collocati in un arco temperale (in funzione anche della disponibilità del dato ) consentendo quindi di misurare gli scostamenti e di capire se nel tempo questi valori migliorano o peggiorano;
aggiornare con frequenza i dati utilizzando sempre e solo fonti ufficiali in questo modo ognuno può farsi una idea e tirare le proprie conclusioni.
Congiuntura dell’industria manifatturiera della Brianza: I trimestre 2014.Camera Monza e Brianza
PER LA MANIFATTURA DELLA BRIANZA IL 2014 SI APRE ALL’INSEGNA DELLA PRUDENZA - Congiuntura dell’industria manifatturiera della Brianza: I trimestre 2014. Rispetto al IV trimestre del 2013 positivo il fatturato (+0,3%), in lieve calo la produzione (-0,2%). In un anno gli ordini esteri crescono del 4,5% e tiene anche la domanda interna (+1%). Migliorano le aspettative degli imprenditori della Brianza sulla produzione ma resta ancora negativo il dato sul lavoro con un saldo occupazionale di -0,16%
"Industria 4.0 per un'impresa globale, la dimensione del fenomeno, le implicazioni per il Paese, le policy" è lo studio realizzato da Kpmg Advisory per conto di Comitato Leonardo, che è stato presentato nel corso del Forum Annuale che si è tenuto a Milano il 13 novembre 2017
Principali variabili economiche da monitorare giovanni facco
Perché e a quale scopo individuare e raccogliere i principali indicatori economici del nostro paese?Il motivo è molto semplice e banale: negli ultimi anni , complice il web, sono resi disponibili volumi incredibili di dati prima consultabili solo in forma cartacea e solo dopo mesi e mesi dalla loro pubblicazione o messa a disposizione;Oggi sono disponibili immediatamente siamo inondati e affoghiamo .. nei numeri. Dati e numeri sempre più articolati, sezionati , dettagliati … ma vi è il rischio di non capire più come stanno le cose proprio per un eccesso di informazione quantitativa e numerica.Questo documento quindi vuole rispondere a queste esigenze: avere in un report i principali indicatori a portata di mano e in qualsiasi momento poterli consultare e vederli tutti insieme; i dati sono collocati in un arco temperale (in funzione anche della disponibilità del dato ) consentendo quindi di misurare gli scostamenti e di capire se nel tempo questi valori migliorano o peggiorano;
aggiornare con frequenza i dati utilizzando sempre e solo fonti ufficiali in questo modo ognuno può farsi una idea e tirare le proprie conclusioni.
come crescerà l'occupazione entro il 2017; quali profili professionali, in quali regioni , quali titoli di studio verranno maggiormente ricercati; tra il 2015-2017 i movimenti di entrata nel settore produttivo saranno circa 4 milioni , in europa saranno 50 milioni entro il 2020.... saranno movimenti di sostituzione e rimpiazzo perchè le uscita dal sistema produttivo saranno nel periodo superiori alle entrate... comunque il saldop occupazionale netto crescerà di circa 300.000 unità e il nostro tasso di occupazione sarà del 56,3%
situazione aggiornata con i dati resi disponibili oggi da Ministero e INPS.
Siamo un po al palo ; l'occupazione non cresce; i contratti a TI attivati da gennaio a maggio sono 821.000 di questi 516.000 i sono con incentivazione; c'è da notare che gli incentivati sul totale avviati sono passati dal 63% del 1° trim2015 al 43% di maggio ; la vera novità è la riduzione dei contratti anomali sostituiti dai contratti a tutele crescenti mentre i TD rappresentano pur sempre il 66% degli avviati .
L’indagine sul mercato del lavoro viene effettuata dalla rete dei Centri Studi Confindustria e implementata per il Lazio dal Centro Studi Unindustria con la collaborazione delle aziende associate.
La rilevazione ha cadenza annuale e si prefigura di monitorare le condizioni occupazionali e i principali indicatori di assenteismo nelle aziende del Sistema.
In allegato la presentazione che evidenzia i principali risultati per la regione Lazio
E' stata pubblicata la Nota del III trimestre del 2014 relativa al Sistema delle Comunicazioni Obbligatorie sui movimenti di rapporti di lavoro, in Italia, registrati nel periodo luglio-settembre 2014. Da pagina 10 i dati regionali.
La nota è stata curata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - DG dei Sistemi Informativi, Innovazione Tecnologica e Comunicazione e da Italia Lavoro, Ufficio di Statistica e da Italia Lavoro Staff di Statistica, Studi e Ricerche sul Mercato del Lavoro.
Dinamiche del settore manifatturiero Italiano e prospettive di sviluppo nel M...University of Calabria
"Prospettive di Sviluppo nel Mezzogiorno - Ruolo dell’Artigianato»
14 e 15 Novembre 2016, Centro Congressi Hotel la Principessa, Campora S. G. - Amantea (CS)
I Seminari del Progetto Lab.Art. - Laboratorio Artigiano
CGIL - Fondazione Giuseppe Di Vittorio - FondArtigianato
2. 1. Secondo una indagine effettuata da Excelsior Unioncamere relativa
ai programmi di assunzione previsti nel primo trim2015 , indagine
realizzata tra ottobre –dicembre 2014, le imprese italiane (industria e
servizi) intendono assumere 132.800 dipendenti cui si aggiungono
ulteriori 77.000 di unità con contratti atipici ( oggi forse non più possibili ! )
per un totale di circa 210.000 unità;
2. nello stesso trimestre si prevedono 201.300 uscite dal mercato del
lavoro per causali diverse.
3. saldo positivo quindi di 8.400
( i dati di seguito evidenziati sono tratti dall’indagine citata)
1. le previsioni erano state effettuate in un contesto
politico-legislativo dinamico, ma nessuna norma relativa
al job act o a forme di incentivazione all’occupazione era
stata ancora approvata quando è stata effettuata
l’indagine.
2. Quindi le previsioni paiono inserirsi in una normale
esigenza produttiva di sostituzione delle uscite, da un
clima di fiducia di attese positive e da alcuni segnali di
ripresa del mercato .
3. Anche negli anni precedenti e pur in una situazione di
pesante crisi si è continuato ad assumere con volumi
diversi negli anni; da notare che l’incidenza dei non
stagionali rimane tra il 63%-70% ( questo sarà un
parametro di verifica dell’efficacia del job act in quanto
tale % dovrà crescere di molto )
previsioni Excelsior-Unioncamere negli anno
settore privato
anno tot. Previsioni non stagionali %
2010 802.000 552.000 68,8
2011 846.000 594.000 70,2
2012 631.000 407.000 64,5
2013 563.000 367.000 65,2
2014 613.000 385.000 62,8
2
occupazione 1°trim 2015 g.Facco
3. Caratteristiche professionali delle assunzioni previste:
Crescono del 14,5% su base annuale le figure higth skill,
diminuiscono le richieste di figure dirigenziali, crescono
quelle degli impiegati di alta specializzazione +19%;
le più dinaniche sono: specialisti in scienze economiche,
tecnici amministrativi, finanziari, in scienze matematiche,
fisiche..
Le assunzioni previste per scolarità: in crescita la richiesta di laureati (
10,2%), dei diplomati ( 8,1%) ma anche di persone senza formazione
specifica ( 12,4% )
3occupazione 1°trim 2015 g.Facco
4. 1. Le aziende prevedono di assumere giovani ( fino a 29 anni) superando la
soglia del 30% nella composizione per classi di età;
2. Le assunzioni considerate di difficile reperimento rimangono basse: 14%;
3. Aumenta la quota di assunzioni legata all’indifferenza di genere, anche se
varia in rapporto al settore;
4. Diminuisce la richiesta di intervento della CIG;
5. Cresce nell’industria la richiesta di personale qualificato e con esperienza ,
6. Tutti elementi questi da considerare positivamente.
4occupazione 1°trim 2015 g.Facco
5. RAPPORTI DI LAVORO ATTIVATI NEI TRIM fonte comunicazioni obbligatorie
n rapporti
attivati
var.% vs TRIM
ANNO
PRECEDENTE
di cui
INDUSTRIA
di cui SERVIZI di cui TI
%
di cui
TD%
I TRIM 2012 2.651.150 3,60% 415.700 1.863.000 21 64
I TRIM 2013 2.430.296 -10,4 338.000 1.725.000 19,2 64,2
I TRIM 2014 2.371.540 -1,6 345.500 1.654.000 17,6 66,8
IV TRIM 2014 2.318.000 1,20% 364.000 1.587.000 15,7 68,5
RAPPORTI DI LAVORO CESSATI NEI TRIM fonte comunicazioni obbligatorie
n rapporti
attivati
var.% vs TRIM
ANNO
PRECEDENTE
di cui
INDUSTRIA
di cui SERVIZI di cui TI
%
di cui
TD%
I TRIM 2012 1.930.000 1,80% 341.000 1.471.000 27,5 59,7
I TRIM 2013 1.901.830 -4,2 306.000 1.478.000 25,7 57,2
I TRIM 2014 1.849.844 -1,6 284.000 1.444.000 24,9 59,6
IV TRIM 2014 2.300.000 1,20% 364.000 1.587.000 15,8 69
1. dai dati del Ministero del Lavoro relativi alle
comunicazioni obbligatorie risulta che i rapporti di
lavoro attivati nel 2013 e 2014 per trim di
riferimento sono mediamente 2,3-2,4 miloni ( i
dati reali di occupazione a livello trimestrale sono
ovviamente più bassi; questo strumento misura infatti il n.
di contratti attivati non le persone corrispondenti;
mediamente nel periodo considerato una persona attiva
diversi e più contratti con durate che vanno da qualche
giorno a qualche mese ).
2. Dal 2013 al 2014 i contratti a TI sono scesi mediamente
di 3,5 punti e i TD sono cresciuti di 5 punti ;
3. dal 2015 è in vigore la riforma del lavoro job act che
privilegia le assunzioni a TI a tutele crescenti e pertanto
nei prossimi mesi è auspicabile che :
Il n. DEGLI AVVIATI SI INCREMENTI
IL N. DEI CONTRATTI A TI segni una svolta
decisiva rispetto a i contratti a TD.
4. sarà facile in confronto avendo le serie storiche
evidenziate
Per quanto attiene ai cessati si nota:
una crescita significativa delle uscite nel IV trim 2014;
una diminuzione % dell’uscita dei TI e una crescita dei TD.
5occupazione 1°trim 2015 g.Facco
6. Considerazioni:
1. in queste settimane i media hanno dato molto risalto ai primi risultati di ripresa economico- produttiva e ai primi dati
sull’occupazione legando i movimenti positivi riscontrati ai primi effetti del job act. Non vi sono ancora riscontri ufficiali
disponibili per confermare, ma in ogni caso bisognerà attendere almeno qualche trimestre per vedere le tendenze.
2. Bisogna però non dimenticare che in questi anni si è sempre assunto anche se con volumi diversi e lo dicono le previsioni fatte
da Excelsior e Unioncamere, lo confermano i consuntivi del Ministero del Lavoro sulle comunicazioni obbligatorie;
3. Il cambiamento atteso e cosi tanto enfatizzato , per essere tale dovrà avere i seguenti caratteri:
Crescita dei volumi di assunzioni;
crescita esponenziale dei T. indeterminati per quanto attiene la tipologia dei contratti di lavoro ;
Diminuzione del tasso di disoccupazione giovanile e femminile;
Crescita degli occupati di alto profilo professionale e di scolarità terziaria.
Se nei prossimi mesi l’occupazione non avrà questi tratti distintivi ( e sarà facile monitorarli !!) sono tutte chiacchere!!
4. i volumi sono sen’altro importanti ma non va dimenticato che l’indicatore “principale ” sarà il tasso di occupazione (*); le
previsioni di crescita dell’occupazione del DEF 2014 sono di 1 punto entro il 2018 e non è granchè rispetto alle distanze di 15-25
punti che ci separano dalle economie di altri paesi ; tenuto conto dell’enfasi messa sulla crescita, sulle riforme e in particolare
sul job act per misurare l’efficacia delle azioni governative non ci si può accontentare dell’ 1%.
5. Allo scontato ( almeno !! ) rimpiazzo di coloro che escono dal mercato di lavoro è importante creare “ nuova occupazione da
sviluppo”; l’una e l’altra devono accelerare un ricambio di qualità dell’occupazione ( nei prossimi 3-4 anni si prevede un
ricambio di oltre 4 milioni di unità circa il 20% dell’intera forza lavoro e questa è una grande opportunità da non perdere ): più
scolarizzazione terziaria, alte professionalità , riequilibrio di genere e per classi di età;
6. I settori produttivi vanno inoltre aiutati a migliorare il posizionamento su prodotti ad alto contenuto tecnologico e a più alto
valore aggiunto nella catena globale del valore: più innovazione ,ricerca e maggior internazionalizzazione;
7. La scommessa sull’occupazione e sulla crescita, si porta dietro tutto questo che deve essere costantemente monitorato e
misurato e reso trasparente.
(*) tasso di occupazione negli anni: 2007,58,7%;2009, 57,5%;2011, 56,9%;2013,55,6%;2014 ,55,7%; Def 2015, 55,8%; def 2016,56,1%; Def 2017, 56,3% ; def
2018, 56,7%.
6occupazione 1°trim 2015 g.Facco